Fascismo. Le cartoline per il duce

Fascismo Italia

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    Fascismo. Le cartoline per il duce

    45.00

    Da oltre trent’anni, con libri, articoli, mostre, Enrico Sturani cerca di dare dignità di oggetto di studio serio a ciò che di solito si considera più frivolo e banale: le cartoline illustrate. Dopo essersi già cimentato sul tema storico, Sturani vi torna ora con Le cartoline per il Duce; ricco di oltre 400 riproduzioni (in larga parte a colori); questo non è però solo un libro di immagini; né d’altronde le circa 200 pagine di testo relegano le figure al semplice ruolo illustrativo. Questo volume non è l’ennesima ‘storia illustrata’, ma il primo serio tentativo di ragionare sulle immagini, traendone un’informazione storica che verifica in modo preciso come le cartoline raffiguranti il duce, ben più e prima che propaganda, fossero la testimonianza di un culto spontaneo che Mussolini stesso tollerava ma non faceva nulla per incentivare e, caso mai, vietava.

    Rilegato, 25,5 x 30 cm. pag. 230 illustrato con foto b/n e a colori

    Stampato nel 2003 da Edizioni del Capricorno

    Condizioni del libro: usato un ottime condizioni. Libro stampato in collaborazione con il gionale “Libero”.

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    Fascismo. Ritmi littori. Rivisitazione del fenomeno fascismo attraverso la sua produzione canora

    19.00

    La canzone non modifica la storia, ma essendone un suo prodotto aiuta quasi sempre a raccontarla. Utilizzare questa produzione canora come chiave di lettura per la rivisitazione di un periodo della nostra storia, quello del fascismo, è il fine di questo volume. Esaminato, sviscerato, passato sotto ad una lente analitica, il fascismo presenta nella sua florida attività canora zone ancora in ombra. Perchè il fascismo fu anche canto, ora cupo ora tenero, ora sereno ora minaccioso, specchio fedele di due generazioni di italiani.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 294 con circa 80 foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2002 da Aurora Edizioni

    Condizioni del libro: nuovo

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    Fascismo. Sangue romagnolo. I compagni del duce

    19.50

    In pochi chilometri quadrati, in Romagna, sono nati e vissuti, a cavallo tra il 1800 e il 1900, quattro personaggi che hanno cambiato la storia d’Italia cullando il sogno di cambiare la misera realtà in cui erano nati: Benito Mussolini, Nicola Bombacci, Leandro Arpinati e Torquato Nanni, amici-nemici da sempre. Abbracciarono in gioventù la causa socialista, ma poi, negli anni dell’interventismo, le loro strade si divisero, Mussolini ebbe le sue camicie nere, Bombacci fondava a Livorno il Partito Comunista d’Italia, Arpinati diventava Podestà di Bologna e Nanni restò socialista. Poi il drammatico epilogo del 1945: Bombacci morì accanto a Mussolini, a Dongo, e Nanni venne ucciso dai partigiani nel tentativo di salvare Arpinati nei pressi di Bologna. Divisi nella vita, uniti nella morte.

    Cartonato con sovracopertina, 15 x 21,5 cm. pag. 269 con circa 47 foto b/n

    Stampato nel 2011 da Minerva

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Fascismo/ Altro Collezionismo. Boccasile.La Signorina Grandi Firme e altri mondi

    49.00

    Gino Boccasile: un talento unico, irripetibile, ingiustamente rimosso, destinato a guadagnare, nelle generazioni a venire, schiere di nuovi ammiratori. L’artista pugliese (1901-1952) fu l’interprete e lo specchio di un’epoca che con lui è tramontata. Illustratore eclettico e prolifico, principe della cultura strapaesana, radicale innovatore del lessico pubblicitario, ai pubblicitari di oggi ha insegnato la sintesi, l’essenzialità e l’impatto prima ancora che di queste cose se ne prendesse coscienza: ne sanno qualcosa la Pirelli, la San Pellegrino, la Fiera di Milano, la Sperlari. Giocò col nudo quando il nudo era proibito. Inventò un’icona del Novecento come la Signorina Grandi Firme per la rivista di Cesare Zavattini, suo grande ammiratore: una donna moderna che andava da sola per le strade cittadine, emancipata, libera e consapevole, ben distante dallo stereotipo italiano d’antan di “angelo del focolare”. In altre parole, inventò una rivoluzionaria. “Una pietra filosofale dell’erotismo”, come sostiene Antonio Faeti. Una diva assoluta. Con Boccasile ritroviamo un pezzo fondamentale di storia del costume e della società italiana, guidati dalle sue stupende creazioni, realizzate durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Boccasile fiancheggiò il fascismo dal principio alla fine (rimangono insuperati alcuni suoi manifesti di arruolamento per le Forze Armate della R.S.I.) e l’Italia democratica, per questo, non lo ha più perdonato, condannandolo alla “damnatio memoriae”.

    Brossura 19,5 x 25 cm. pag. 280 interamente illustrato con foto b/n e a colori

    Stampato nel 2009 da Castelvecchi

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    Fascista da morire (Romanzo)

    13.00

    Agosto 1944: a Firenze entrano gli Alleati, i partigiani sfilano per le vie della città, la gente applaude i liberatori. La Resistenza antifascista ha vinto. Ma c’è una Resistenza fascista che non si dà per vinta. E spara dai tetti. C’è chi li chiama cecchini, chi franchi tiratori: tirano addosso al nemico per un misto di fede, rabbia e disperazione. Vogliono dargli filo da torcere; sanno che durerà poco, ma chi la dura, in qualche modo la vince. O no? Comunque Mario, allevato alla scuola di Berto Ricci, poeta, matematico e fondatore dell'”Universale”, vuole anche lui essere della partita. Vuole sparare, in nome di quel che resta del Fascismo. Ad animarlo, il ricordo di Berto e della sua lezione di vita; la complicità morale con gli amici che si sono fatti ammazzare; l’amore per una ragazza più sognata che conosciuta; lo strano vincolo amicale che lo lega a Romano Bilenchi, già fascista e amico di Berto, ed ora comunista e comandante partigiano, che cerca di dissuaderlo dai bellicosi propositi e gli dà tanti buoni consigli per farlo rinsavire. Anche se, in realtà, Mario gli va bene così com’è: una passione che ha bisogno di bruciare.

    Brossura, 12,5 x 20 cm. pag. 204

    Stampato nel 2015 da Mauro Pagliai Editore

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    Fasciste di Salò

    20.00

    Lavoro assolutamente fazioso. L’Autrice parte con dei preconcetti radicati che la portano ad analizzare il fenomeno (prima forza militare femminile nell’ambito delle forze armate italiche) in maniera assolutamente fuorviante. Concetti come l’amor patrio vengono volutamente ignorati e omessi. Vengono solo analizzati fatti delittuosi o, deprecabili, comuni purtroppo, a ogni forza armata di ogni periodo storico. Sconsigliato.

    Rilegato, 14 x 21 cm. pag. 222

    Stampato nel 2016 da Laterza

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    Fascisti a Roma – Il Partito nazionale fascista nella capitale (1921-1943)

    23.00

    Alla une della prima guerra mondiale il clima a Roma non era particolarmente favorevole al fascismo. Tuttavia, nel progetto di Mussolini la città era destinata a diventare la vetrina del regime e il duce perseguì quest’obiettivo con determinazione. Roma fu così sottoposta a profonde trasformazioni urbanistiche: drastiche demolizioni si accompagnarono alla costruzione di opere monumentali volte a esaltare il mito della romanità. Mentre su tali aspetti non sono mancati studi importanti, un altro risvolto della presenza fascista nella capitale era stato sino ad ora poco studiato: l’affermazione del PNF in città attraverso i Gruppi rionali fascisti, diramazioni periferiche del partito sul territorio. Il volume, avvalendosi di una ricca documentazione archivistica e della stampa coeva, ripercorre l’articolato processo che portò il PNF dalle difficoltà iniziali al controllo totale della capitale. Un percorso non semplice, basato su controllo, assistenza e mobilitazione giovanile che fece di Roma un vero e proprio laboratorio totalitario.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 284

    Stampato nel 2014 da Carocci

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    Fascisti eretici

    10.00

    Questo è un libro che percorre frammenti del movimento fascista che, con il consenso degli italiani, governò per oltre vent’anni. Dopo oltre sessant’anni alcuni personaggi “eretici” sono ancora oggetto di studio e di sicura ricerca. Molte altre personalità potrebbero affiancarsi a quelle trattate nel libro. Alcuni nella idea di eresia rimasero fascisti, altri divennero mussoliniani e pochi abbandonarono la barca sulla quale erano saliti da ragazzi. La questione non riguarda soltanto la coerenza nel fascismo. È più complessa. Il volume ha sorprese e segreti. Chi lo leggerà si accorgerà che l’eresia tra le due guerre era una cosa seria: in libertà tutti scrivevano ed esprimevano il loro pensiero, senza schedature stupide, sperando in un’Italia importante testimone della storia europea.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 156

    Stampato nel 2009 da Solfanelli

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    Fascisti in Sud America

    18.00

    I fascisti italiani in Sud America sono stati una componente importante delle società d’oltreoceano tra gli anni Venti e Trenta. La loro storia inizia presto. Già dopo il primo conflitto mondiale in Argentina e in Brasile erano presenti vaste collettività italiane. Il Perù, pur con una collettività più ridotta ma economicamente importante, rivestiva una posizione chiave nel confronto fra diversi imperialismi per lo sfruttamento di materie prime. A questi tre paesi è dedicata un’analisi ravvicinata, che riguarda i meccanismi di creazione del consenso al fascismo tra gli italiani emigrati nonché il rapporto tra fascismo italiano, movimenti fascisti autoctoni e governi autoritari locali. La Seconda Guerra Mondiale segnò, in certo senso, la sorte dei fascisti d’oltreoceano. All’orgoglio patriottico seguì l’umiliazione della sconfitta. Ma essi non scomparvero, né persero prestigio.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 264

    Stampato nel 2005 da Le Lettere

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    Fascisti prima di Mussolini – Il fascismo tra storia e rivoluzione

    22.00

    Tra le caleidoscopiche immagini del fascismo, si è spesso sottovalutata l’autobiografia che il movimento mussoliniano ha voluto offrire di sé. Attraverso l’analisi dei “precursori” è invece possibile leggere in controluce quello che il fascismo ha ritenuto di incarnare e di rappresentare nella costruzione non solo di un nuovo ordine sociale, ma anche di uno stile di vita ispirato ad una peculiare visione del mondo. Durante i vent’anni del regime, il dibattito si sviluppò nella contrapposizione tra coloro che ritenevano che in queste costruzioni il fascismo si ponesse in continuità con la storia nazionale e che solo in questa continuità le realizzazioni che si compivano avrebbero avuto la solidità necessaria per durare e coloro che invece ritenevano che il fascismo dovesse presentarsi com euna rivoluzione radicale che costituiva una netta cesura con il pregresso storico della nazione. Se il fascismo non scelse chiaramente una delle due posizioni è perché era ancora alla ricerca di una propria definizione ideologica, ma le collane dedicate ai prefascisti e ai precursori, il dibattito parlamentare e persino alcune dichiarazioni dello stesso Mussolini, pur restio a riconoscere precursori per la sua creatura, lasciano propendere per la tesi della continuità. Propensione inevitabile in un movimento che considerava irrinunciabile la dimensione storica dell’individuo e dello Stato.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 266

    Stampato nel 2018 da Settimo Sigillo

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    Fascisti sul mare – La Marina e gli ammiragli di Mussolini

    22.00

    Dopo la vittoria nella grande guerra, per vent’anni gli ammiragli della Regia Marina coltivarono il sogno di costruire una flotta abbastanza potente da dominare il Mediterraneo. Il fascismo diede loro l’illusione di poter realizzare questo progetto. I legami della Regia Marina con l’istituzione sabauda, rimasero però indissolubili, molti comandanti incapaci, vennero mantenuti al vertice, e le navi più potenti, rimaasero nei porti e furono utilizzate molto raramente. l’Autore, sembra dimenticarse gli innumerevoli contatti tra i vertici e taluni alti ufficiali della marina con le potenze e i circoli anglossassoni. Sogetto interessante, ma analisi a senso unico….

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 248

    Stampato nel 2017 da Laterza

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    Favole e fatti. 8 settembre ’43-25 aprile ’45

    30.00

    È una favola, non Storia quella sui pretesi alti ideali in nome dei quali combattevano gli Alleati, i quali fornirono le armi ai “volontari della libertà” perché sparassero contro i propri connazionali che difendevano la patria. Una favola ad esclusivo beneficio delle potenze vincitrici del Secondo conflitto mondiale, che per convenienza continua ad essere raccontata in maniera assai comoda, semplicistica e mistificatoria, servendosi di slogan: “libertà” e “democrazia” da una parte, “tirannia” e “lager” dall’altra; a voler farci credere che Inghilterra e Stati Uniti fossero entrati in guerra contro l’Asse non per ragioni d’esclusivo interesse materiale, complici nei disegni predatori della finanza internazionale, bensì per regalarci pace con giustizia (vediamo tutt’ora l’onda lunga di quella umanitaria missione, che non consente al nostro Stato ridotto a colonia la sovranità nazionale, dovendo ricevere imposizioni da sconosciuti che nessun italiano ha mai eletto!), nonché per amore degli ebrei, la cui sorte invece – è ampiamente documentato – non stava particolarmente a cuore a nessuno dei sunnominati governi, compresi quei loro consiglieri che, almeno in virtù dei natali, stando agiatamente al sicuro avrebbero dovuto mostrare una ben diversa attenzione nei riguardi dei più sfortunati correligionari.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 358 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2016 da Novantico

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    Filippo Corridoni – Mito e storia dell’ “Arcangelo Sindacalista”

    7.00

    In questo volumetto troviamo quattro autorevoli contributi per una ridefinizione e per una “comprensione critica” di uno dei maggiori esponenti del Sindacalismo Rivoluzionario: Filippo Corridoni, senza dubbio una delle figure più emblematiche di quella “storia di sentimenti, di ideologie, di atteggiamenti morali e culturali di una generazione irrequieta ed ansiosa di trovare uno sbocco al suo tormento”.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 90

    Stampato nel 1988 da Settimo Sigillo

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    Filippo Corridoni sindacalismo e interventismo patria e lavoro

    Il prezzo originale era: €16.00.Il prezzo attuale è: €10.40.

    Mario Bozzi Sentieri      prezzo di listino: 16.00 (sc. 35%)

    Questo libro vuole essere un invito a ritrovare, con rinnovata consapevolezza, la figura di Corridoni nella complessità delle vicende e nell’agitarsi, spesso contraddittorio, ma sèmpre appassionato, delle idee, che segnarono la sua esistenza ed un’epoca intera. Non dunque una biografia, cronologicamente ordinata, ma il tentativo di riannodare gli sfilacciati brandelli di una serie di suggestioni ideologiche e morali che segnarono Corridoni ed una generazione irrequieta. ansiosa di trovare uno sbocco alle proprie passioni ideali. L’ambizione è di contribuire a ridare a Corridoni il giusto spazio in uno dei momenti cruciali della Storia italiana, uscendo finalmente fuori dalla facile agiografia e dalle interpretazioni di parte, per andare all’essenza del suo complesso cammino politico-sindacale, evidenziandone chiavi di lettura inusual i ed inaspettate.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 134

    Stampato nel 2015 da Pagine

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    Filippo Corridoni. La vita e le idee dell’arcangelo sindacalista

    15.00

    Vincenzo D’Orio – Luca Lezzi

    Filippo Corridoni è stato un gigante del Novecento italiano: grande oratore, uomo carismatico, sindacalista rivoluzionario, tribuno degli ultimi ed eroe della Nazione. La sua figura – relegata all’oblio da un pensiero dominante che ha abbassato il lavoro al rango di sfruttamento e il senso di appartenenza a peccato originale – incarna lo spirito indomito di un’epoca incendiaria, fornendoci spunti di grande attualità. Questo testo – che racchiude gli agili saggi di Vincenzo d’Orio e Luca Lezzi – vuole essere un contributo storico, politico ed analitico allo studio della vita e delle opere dell’Arcangelo sindacalista: dalla tensione rivoluzionaria alla critica del socialismo neutralista; dalle lotte di fabbrica alle battaglie interventiste; dalla proposta repubblicana alla critica della partitocrazia; dall’esperienza volontaria della trincea alla morte eroica in prima linea. Filippo Corridoni è un simbolo appassionato e romantico, ma anche profondamente attuale: dinanzi allo strapotere di un mercato informe, apolide e meccanizzato – infatti – il richiamo profondo della Patria e del Lavoro sembra ridestarci dal letargo del fatalismo globalista

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    Fino all’inferno e ritorno. La straordinaria missione di Ettore Muti e del 41° Gruppo in Bahrein

    18.00

    Fabrizio Vincenti

    “Voi siete l’espressione del valore sovrumano, un impeto senza peso, un’offerta senza misura, un pugno d’incenso sulla brace, l’aroma di un’anima pura”: così Gabriele d’Annunzio definiva Ettore Muti, volontario minorenne nella Grande Guerra, poi legionario a Fiume, squadrista e fedelissimo di Mussolini. Una vita, quella dell’eroe ravennate, che sembra tratta da un romanzo di avventura, nel quale trovano un cruciale spazio anche gli otto anni da pilota militare che lo videro protagonista nelle guerre di Etiopia, Spagna e nel Secondo conflitto mondiale.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 192 con varie foto b/n

    Stampato nel 2023 da Eclettica

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    Firenze in camicia nera – Le cerimonie, le adunate, le celebrazioni del ventennio sulle rive dell’Arno

    9.90

    Se si pensa alla storia di Firenze e a quanto essa esprime nell’opposizione al fascismo, viene da sgranare gli occhi nel vedere la città in camicia nera. Chi non conoscesse come stanno le cose potrebbe pensare a una comunità più ligia e devota di altre al regime e al suo duce Mussolini; e in effetti Firenze non fu meno fascista di altre città italiane. Attraverso la messa in divisa della città il regime attua la sua rivoluzione sulla città medesima a dimostrazione di essere riuscito nell’impresa di sopirne il tradizionale cuore autonomistico e repubblicano.

    Brossura, 24 x 24 cm. pag. 128 illustrato

    Stampato nel 2007 da Pendragon

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    Frecce Nere – Le camicie Nere in Spagna 1936-1939 1ª Parte

    29.00

    Dell’impiego in linea del Corpo Truppe Volontarie, inviato da Mussolini in aiuto ai nazionalisti di Franco a partire dal 1936, la storiografia e la pubblicistica corrente concentri la propria attenzione su un periodo di un mese, sino al marzo del 1937, quando avvenne la battaglia di Guadalajara, enfatizzando l’unico insuccesso del C.T.V. (presentato comunemente come una sconfitta catastrofica, cosa che non fu), ma trascurando i rimanenti venticinque mesi, forse per non dover dire che dalla primavera del 1937 al 1939 gli italiani in Spagna furono sempre vittoriosi, surclassando tutte le formazioni militari nemiche ed alleate in una delle pagine più ricche di successi della storia militare italiana. Questo libro di Pierluigi Romeo di Colloredo, uno dei più autorevoli storici della M.V.S.N., autore di Passo Uarieu, le Termopili delle Camicie Nere in Etiopia, I Pilastri del Romano Impero. Le Camicie Nere in Africa Orientale 1935-1936, e di Emme Rossa! Le Camicie Nere in Russia 1941-1943 vuole restituire ai legionari italiani il ruolo che spetta loro nella storia della Guerra Civile Spagnola.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 252 con varie foto e cartine b/n

    Stampato nel 2016 da Soldiershop

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    Fulvio Balisti e i Giovani Fascisti – Dalla grande guerra alla piccola Caprera

    25.00

    In seguito alla scomparsa il 9 luglio 1959 del Maggiore Fulvio Balisti, uno dei Comandanti del Reggimento “Giovani Fascisti” costituito da giovani volontari ed impiegato nella guerra in Africa Settentrionale, dove si distinse per ardore combattivo e spirito di sacrificio, i Giovani Fascisti si riunirono nell’Associazione Nazionale Volontari “Bir el Gobi”. Per volontà del loro Comandante ereditarono la Piccola Caprera, la residenza di Ponti sul Mincio in provincia di Mantova, in cui egli visse gli anni del secondo dopoguerra e dove le sue spoglie, sempre per sua espressa volontà, furono tumulate assieme a quelle della moglie Antonietta. Qualche tempo dopo, il Giovane Fascista Antonio Cioci, con l’ausilio di altri GG.FF., iniziò la raccolta, l’archiviazione e quindi l’allestimento dei cimeli a loro stessi appartenuti, fino a costituire quello che oggi è il Museo Storico del Reggimento. Il libro raccoglie gli scritti dello stesso Balisti, dall’adolescenza fino alla sua morte, passando per la I G.M, l’Impresa di Fiume, la II G.M. e il primo dopoguerra.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 296 + 32 pagine fuori testo con 69 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Ritter Edizioni

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    Futurismo come prefascismo – Emozione contro ragione. Il filo rosso della storia italiana

    12.00

    L’intento di questo libro consiste nel sottolineare una caratteristica fondamentale della storia italiana, un filo rosso che vede l’emozione contro la ragione, l’improvvisazione e i lazzi della commedia dell’arte, priva com’è noto di una trama, contro il calcolo razionale o, quanto meno, il progetto ragionevole. Il movimento futurista, che riflette la crisi della società elitaria, ha indubbie ricadute sociali e politiche, implica il passaggio da una liberal-democrazia di notabili a un regime democratico di massa, che paradossalmente trova nel fascismo il suo sbocco e finisce per giustificare la dittatura. Il dialogo dei futuristi con i fascisti è intenso. Con il prevalere e il consolidarsi dei Fasci (dai quali Marinetti e altri futuristi si distaccheranno nella primavera del 1920) prende inizio la dissoluzione del futurismo in quanto effettivo movimento d’avanguardia.

    Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 140

    Stampato nel 2016 da Solfanelli

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    Garibaldi il primo fascista. Le radici del fascismo nel Risorgimento italiano

    22.00

    Marcello Caroti

    Chi è stato veramente Garibaldi? Era un eroe o un bandito? Cosa ha lasciato nella società e nella cultura di questo paese? Scopriamo la verità, superiamo le sciocchezze che il mito ha cumulato sull’uomo che ha contribuito in modo così incisivo alla nascita di questo paese. Scopriamo il ruolo che ha giocato la massoneria nella vita di Garibaldi e come la massoneria abbia contribuito ai suoi successi. Che rapporti ha avuto Garibaldi con la mafia? Esaminiamo le origini di questo fenomeno e vediamo come la mafia abbia partecipato alle imprese di Garibaldi. Le voci dei protagonisti e dei contemporanei di Garibaldi, danno un’immagine “diversa” dell’eroe dei due mondi.

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    Generali, servizi segreti e Fascismo – La guerra nella guerra 1940-1943

    26.00

    Quando l’Italia entrò in guerra, il 10 giugno 1940, ciascuna delle forze armate aveva un proprio servizio informativo: SIM (per l’Esercito), SIS (Marina), SIA (Aviazione); e solo un anno dopo il SIM passò alle dipendenze dello Stato Maggiore Generale, con il compito di coordinare i diversi organi informativi. Tuttavia queste direttive furono spesso disattese, a causa di gelosie tra una forza armata e l’altra, con sovrapposizioni di compiti, organi informativi in concorrenza: una vera “guerra nella guerra”. Nonostante queste disfunzioni il SIM conseguì lusinghieri successi, grazie soprattutto alla sezione “P”, con un’attività affinatasi negli anni, ma comunque le sue operazioni sono state trascurate dalla storiografia ufficiale, soprattutto per l’effettiva difficoltà nel reperire materiale di documentazione. Questo saggio ha lo scopo di colmare questa grave lacuna.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 336 + 12 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2011 da Libreria Editrice Goriziana

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    Gente di squadra (Romanzo)

    18.00

    Difficile da credere, data la cortina del silenzio calata nel dopoguerra dall’ “antifascismo intellettuale”, ma il Ventennio ha conosciuto una produzione letteraria di matrice fascista prodigiosamente fertile. Tra gli anni Venti e Quaranta sono stati prodotti una serie sterminata di romanzi e racconti, supportati da una molteplice fioritura di case editrici. Tra i vari narratori spicca per originalità Marcello Gallian, squadrista e sansepolcrista, scrittore, giornalista, artista e drammaturgo. Il suo linguaggio colto, se per certi versi lo colloca nel solco dannunziano, per altri lo porta oltre per via di una scrittura visionaria, spesso quasi onirica, che esige lo sforzo interpretativo del lettore. La narrazione avvolgente e quasi teatrale, che suggerisce poeticamente più che descrivere in concreto, cattura il lettore proiettandolo in una dimensione attiva e partecipativa dell’elemento visionario, all’interno della scena stessa, comparsa virtuale calata nell’azione scenica. In Gente di squadra l’autore mette a confronto il mondo borghese (tanto detestato) con il mondo dello squadrismo diciannovista, ma in modo indiretto: lo squadrista che irrompe sulla scena non si palesa attraverso espressioni e caratterizzazioni esplicite tipiche della retorica, bensì attraverso un modo d’essere propositivo in un normale contesto quotidiano fatto di mille sfumature, anche domestiche, senza nulla di esplicito ma sorretto da una grazia narrativa che rende queste pagine particolarmente gustose per i lettori raffinati.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 250

    Stampato nel 2017 da AGA

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    Geopolitica fascista. Antologia di scritti

    7.50

    La geopolitica è la scienza geografica e politica dei conquistatori e fondatori di imperi, delle aristocrazie militari e economiche, e rientra a pieno titolo nel dominio della sociologia e della scienza politica, e come scienza obbedisce a precise leggi. Questo studio raccoglie brevi saggi del periodo fascista del Prof. Giorgio Roletto, Ordinario di geografia Economica nella Regia Università di Trieste, e di Ernesto Massi, fondatore della rivista “Geopolitica”, introdotti, curati e postfatti da Carlo Terracciano.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 64

    Stampato nel 1993 da Società Editrice Barbarossa

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    Gerarchi – Gli uomini che resero possibile il fenomeno fascista

    20.00

    Questo volume intende far rivivere, attraverso un vasto repertorio fotografico inedito, un’epoca irripetibile per la gioventù del nostro paese, facendo altresì comprendere come all’imponente sforzo organizzativo del regimesi si associasse un preciso progetto politico: realizzare il mito fascista dell'”uomo nuovo” per creare il perfetto cittadino dello stato totalitario. Un libro, dunque, che non è soltanto un itinerario per immagini nella vita quotidiana delle organizzazioni giovanili del regime, ma anche una documentata ricerca su una parte significativa dell’ideologia, dei miti e della cultura del fascismo.

    Rilegato, 19,5 x 25,5 cm. pag 176 interamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2004 da Editoriale Nuova

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    Gerarchia – Rassegna mensile della Rivoluzione Fascista. anno 1939 gennaio-giugno

    28.00

    Agli inizi del 1922 vedeva la luce il mensile “Gerarchia”, la “rivista politica di cultura” voluta da Benito MUssolini e che avrebbe seguito la parabola del suo fondatore uscendo con l’ultimo numero nel luglio 1943. Alla prestigiosa pubblicazione collaboreranno le migliori menti dell’epoca, come Berto Ricci, Margherita Sarfatti, Mario Appelius, Giuseppe Bottai, Curzio Malaparte, Nicolò Giani e molti altri. Il volume raccoglie la ristampa anastatica dei primi sei numeri del 1939.

    Brossura, 17 x 21 cm. pag. 440 alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da A.G.A.

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    Gerarchia – Rassegna mensile della Rivoluzione Fascista. anno 1939 luglio – dicembre

    28.00

    Agli inizi del 1922 vedeva la luce il mensile “Gerarchia”, la “rivista politica di cultura” voluta da Benito MUssolini e che avrebbe seguito la parabola del suo fondatore uscendo con l’ultimo numero nel luglio 1943. Alla prestigiosa pubblicazione collaboreranno le migliori menti dell’epoca, come Berto Ricci, Margherita Sarfatti, Mario Appelius, Giuseppe Bottai, Curzio Malaparte, Nicolò Giani e molti altri. Il volume raccoglie la ristampa anastatica dei secondi sei numeri del 1939.

    Brossura, 17 x 21 cm. pag. 440 alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da A.G.A.

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    Giornalisti di regime – La stampa italiana tra fascismo e antifascismo (1922-1948)

    23.00

    Insieme alla radio e al cinema, la stampa fu un importante strumento di propaganda del regime fascista. Il giornalismo, secondo Mussolini, aveva una fondamentale funzione pedagogica e i giornalisti, durante il ventennio, furono gli “educatori della nazione”. Il libro illustra come i principali giornalisti italiani nati intorno al 1890, entrati nella professione prima dell’avvento del fascismo, e quelli della generazione del 1910, che iniziarono la loro attività nei primi anni trenta, sostennero il fascismo e scrissero in favore del regime fino al giorno del suo crollo, il 25 luglio 1943. Dopo quella data la maggior parte dei giornalisti si distaccò dal fascismo attraverso un processo di autoassoluzione e di rimozione delle proprie colpe che permise loro a guerra finita di ritornare sulla scena giornalistica, ancora una volta da protagonisti.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 278

    Stampato nel 2012 da Carocci

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    Giovanni Gentile – Al di là di destra e sinistra

    38.00

    Il volume, che ampia e sviluppa la tesi del dottorato di ricerca di Vito de Luca, analizza da un punto di vista filosofico il linguaggio politico di Giovanni Gentile, ricomprendendo l’esame dei resoconti dei suoi interventi oratori in qualità di assessore supplente e di consigliere comunale del municipio di Roma, nei primi anni Venti del secolo scorso. Un’attività, quella di amministratore cittadino, non solo poco nota nelle biografie che riguardano la vita del filosofo, ma del tutto inedita nel dettaglio, come è emerso dalla ricerca effettuata sui verbali dell’Archivio Storico Capitolino. E se da un punto di vista storico emerge un Gentile occupato nella quotidianità degli affari che incombono – seppure di una grande città, come è la Capitale italiana – dall’analisi del linguaggio, sia di quello utilizzato nella sua veste di filosofo, sia in quella di ministro e senatore del regno d’Italia, un approccio teoretico mostra come il pensiero di un liberale possa collocarsi al di là di ogni categoria politica di destra e sinistra, non solo sintetizzandole, ma superandole per indirizzarsi con decisione verso il culmine della civiltà occidentale, rappresentata dalla tecnica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 464

    Stampato nel 2017 da Solfanelli

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    Giovanni Gentile – Un Italiano nelle intemperie

    14.00

    Questo libro raccoglie una antologia delle pagine gentiliane di filosofia politica più impegnate e calate negli avvenimenti che vanno dal 1925 fino all’assassinio del filosofo nel 1944: testi solitamente (e prudentemente) trascurati, ma che meglio testimoniano del modo e del tono con cui Giovanni Gentile partecipò alla storia culturale e politica di quegli anni, dimostrando la sua fibra d’Italiano disposto ad affrontare tutte le intemperie, in perfetta coerenza con il suo pensiero e la sua opzione politica. Chiude il libro una memorabile interpretazione del pensiero politico di Giovanni Gentile svolta da Armando Carlini nel 1955 e rimasta per oltre mezzo secolo nell’ombra di un ingiustificato oblio: testimonianza solenne al magistero di un Uomo che — con la gravitas di un saggio d’altri tempi — seppe camminare fiero ed eretto per tutta la vita, cadendo in piedi…

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 191

    Stampato nel 2014 da Solfanelli

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    Gioventù Fascista

    25.00

    Ernesto Zucconi

    Nel vasto panorama letterario che connotato il Ventennio, un posto non marginale compete a “Gioventù Fascista” rivista che vide la luce il 23 marzo 1931, dodicesimo anniversario di fondazione dei “Fasci di Combattimento”.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 92 con numerose illustrazioni a colori e b&n

    Stampato nel 2022 da Novantico

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    Giovinezza in marcia – Le organizzazioni giovanili fasciste

    29.50

    Questo volume intende far rivivere, attraverso un vasto repertorio fotografico inedito, un’epoca irripetibile per la gioventù del nostro paese, facendo altresì comprendere come all’imponente sforzo organizzativo del regimesi si associasse un preciso progetto politico: realizzare il mito fascista dell'”uomo nuovo” per creare il perfetto cittadino dello stato totalitario. Un libro, dunque, che non è soltanto un itinerario per immagini nella vita quotidiana delle organizzazioni giovanili del regime, ma anche una documentata ricerca su una parte significativa dell’ideologia, dei miti e della cultura del fascismo.

    Rilegato, 19,5 x 25,5 cm. pag 176 interamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2004 da Editoriale Nuova

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    Giovinezza tradita

    15.00

    La libertà può essere considerata una forma di disciplina. Perché, se davvero ognuno di noi è espressione della propria volontà, allora si è liberi fino al momento in cui non veniamo assoggettati alla necessità. Insomma, è con l’esperienza che comprendiamo gli spazi agibili e fruibili del concetto di libertà. “Giovinezza tradita” è anche questo. E a comporre il romanzo, innanzitutto c’è un’epoca. Siamo a cavallo tra il 1922 e il 1923, all’indomani della Marcia su Roma. Momento storico molto particolare, denso di sconvolgimenti e travolgimenti sociali. Un’epoca che nell’immaginario collettivo è caratterizzata dalla lotta di classe che viene smorzata a suon di manganelli. Alessandro Russo non fa sconti a nessuno, e la vicenda che racconta in questo romanzo – che poi è una storia vera – denuncia proprio un certo ambiente, un certo modus vivendi per meglio dire.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 166

    Stampato nel 2016 da Herald

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    Giuristi e stato corporativo

    15.00

    Antonio Esposito

    L’obiettivo che si pone questo libro si concentra su un singolo aspetto del fascismo, forse quello più importante, quello predominante: ricostruire storicamente la nascita e l’evoluzione del sistema corporativo, dedicando un’attenzione speciale alla posizione della Carta del Lavoro quale centro di questo sistema politico e ideologico.

    Brossura, 13,3 x 21,4 cm. pag. 164

    Stampato nel 2017 da Novantico

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    Giuseppe Bottai

    6.00

    In un’epoca segnata dalla depravazione della politica moderna e dalla inarrestabile baldoria degli usurai, la riforma corporativa dello Stato, elaborata nella Normale di Pisa, offre un termine di paragone utile agli studiosi seriamente impegnati nella ricerca di una via d’uscita dall’angoscioso/soffocante tunnel mondialista. Di qui la proposta di riabilitare il pensiero di Giuseppe Bottai, il politologo, che aveva svelato le ragioni del primato del cattolicesimo nell’esperienza fascista. Negli anni Cinquanta, Bottai avrebbe potuto dare un senso al partito post-fascista, sottraendolo alla solitudine sognante un’anacronistica alternativa di sistema, prima di adeguarlo al compito di riformare la democrazia liberale.

    Brossura, 12,5 x 18 cm. pag. 53

    Stampato nel 2014 da Solfanelli

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    Giuseppe Bottai e la Germania nazista – I rapporti italo-tedeschi e la politica culturale fascista

    22.00

    Il libro ricostruisce le posizioni di Bottai e dell’ambiente intellettuale a lui legato di fronte al nazionalsocialismo e al Terzo Reich nel ventennio intercorso tra la fondazione della rivista “Critica fascista” e il crollo del governo mussoliniano. Soprattutto dopo l’avvento di Hitler al potere, Bottai seguì con grande attenzione l’evoluzione dei rapporti italo-tedeschi e, una volta costituito l’Asse Roma-Berlino, non fece mancare il suo consenso alla svolta filogermanica del fascismo italiano, adoperandosi con grande impegno per rafforzare l’intesa politico-culturale tra le potenze alleate. Fu spinto solo da opportunismo o si piegò alla ragion di Stato? Per intendere le motivazioni dell’allineamento bottaiano alla politica filotedesca di Mussolini occorre approfondire l’impatto dell’esperienza nazionalsocialista sulla cerchia intellettuale che si raccoglieva attorno al gerarca, nella quale si sviluppò una riflessione intensa e articolata sulla Germania tra le due guerre, che non è lecito trascurare se si vogliono comprendere i rapporti – mutevoli e complessi – tra il fascismo italiano e il nazionalsocialismo tedesco.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 200

    Stampato nel 2019 da Carocci

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    Giustizia fascista. Storia del Tribunale speciale (1926-1943)

    27.00

    Leonardo Pompeo D’Alessandro

    Il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, strumento di repressione politica, fu creato dal fascismo perché, si è sostenuto, non aveva fiducia nella magistratura ordinaria. Ma cosa è stato quest’organo e che ruolo ha avuto nell’assetto istituzionale del regime? In realtà l’obiettivo era una riforma in senso fascista dell’intero sistema della giustizia; il Tribunale speciale voleva essere una specie di prova generale. Alla sua attività contribuirono, insieme ai magistrati militari e ai membri della Milizia, proprio i magistrati ordinari, con le prassi tipiche della magistratura, la loro cultura, ma anche il loro zelo repressivo. Basato su documenti inediti, lo studio indaga il concreto funzionamento del Tribunale e gli esiti, spesso contraddittori, della sua azione, senza trascurare la personalità dei giudici dei quali traccia un penetrante ritratto di gruppo.

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    Gli Arditi di Milano nella Rivoluzione Fascista

    17.00

    Milano, aprile 1919: i Fasci di Combattimento sono appena nati, e già devono far fronte a un’ondata di scioperi e di agitazioni che l’autorità dello Stato non è in grado di contenere. Questi fatti e quelli che ne seguiranno sono qui narrati da un protagonista. Gli Arditi che avevano combattuto nelle trincee, una eroica guerra di montagna, dovettero adeguarsi ad adottare tattiche differenti da utilizzare nei sempre più numerosi scontri di piazza contro i “rossi”. Incominciarono così ad organizzarsi, associarsi e ad agire, in tutta Italia, a cominciare da Milano dove tra l’Associazione Arditi e il Fascismo fu stretto un patto d’onore e di sangue che, dopo l’avventura fiumana, darà vita alla Marcia sull’asse Milano-Roma.

    Brossura, pag. 156 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2008 da Barbarossa

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    Gli eroi di Mussolini. Niccolò Giani e la Scuola di mistica fascista

    18.00

    Aldo Grandi

    La loro esistenza si esprimeva in un’unica parola: servire. Servire Mussolini e la rivoluzione fascista. A costo di morire. Ma chi erano questi sacerdoti del regime e perché avevano una fede così assoluta nel Duce? In questo volume l’autore ricostruisce la storia di Niccolò Giani, Guido Pallotta, Berto Ricci e dei tanti altri che in quegli anni credettero, obbedirono e combatterono in nome del fascismo. Il volume si basa su una ricca documentazione di diari e carteggi privati ed è completato da un’appendice di documenti inediti, fra i quali il diario dal fronte di Giani e le lettere dalla guerra dei giovani volontari di Mistica.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 298

    Stampato nel 2021 da Diarkos

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    Gli inviati di Mussolini – I corrispondenti di guerra 1940-1943

    19.00

    «Se vi volessi male, sapete cosa vi augurerei? Di fare il corrispondente di guerra in una campagna nazionale. Dico nazionale, perché nessuna autorità militare straniera, amica o nemica che fosse, ci ha mai trattato come fanno i nostri, militari e civili.» Indro Montanelli. Alla vigilia della Seconda guerra mondiale, Mussolini decide che gli inviati dei giornali siano richiamati alle armi e inquadrati in nuclei. Il suo modello è quello tedesco delle Propagandakompanie, ma la versione italiana dei giornalisti-soldati resta lontana dall’originale della Wehrmacht. Il risultato, infatti, è un conflitto permanente tra autorità politica (ministero della Cultura popolare), militare (Comando supremo, ministeri della Guerra, della Marina e dell’Aeronautica, comandi locali) e direzioni dei singoli quotidiani, per la gestione, l’orientamento e la censura dei giornalisti. Indro Montanelli, Dino Buzzati, Curzio Malaparte, Paolo Monelli e tanti loro colleghi, più o meno noti, devono indossare la divisa e destreggiarsi in una giungla di ordini e divieti, per cercare di raccontare la guerra agli italiani.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 340

    Stampato nel 2018 da Mursia

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    Gli spettri di Mussolini

    Il prezzo originale era: €15.50.Il prezzo attuale è: €9.30.

    Ivan Buttignon                                               Prezzo di listino  15.50 (sconto 40%)

    Da sempre le raffigurazioni simboliche sono centrali nella religione, nella filosofia, nelle arti e, non da ultimo, nella politica. E’ dunque possibile ricostruire l’intera parabola del ventennio fascista attraverso l’analisi dei suoi simboli, dei suoi miti e dei suoi riti. Dal pugnale al fascio littorio, dall’aquila imperiale alla spiga di grano, dalla riscoperta dell’antica Roma all’architettura razionalista, dalla rivisitazione del Risorgimento all’elogio dell’arditismo, dal culto dello Stato totalitario alla divinizzazione del Duce, il libro offre un viaggio colmo di sorprese nel cuore stesso del fascismo storico, evidenziandone ombre e luci, innovazione e reazione. Un saggio rigoroso e documentato ma scritto in modo fluido e accattivante.

    Brossura 15 x 21 pag. 263 di cui 42 di illustrazioni

    Stampato nel 2012 da Hobby & Work

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    Gli squadristi di Modena (1919-1923). Protagonisti, pratiche e rappresentazioni della violenza alla nascita del fascismo

    24.00

    Fabio Montella

    Il volume tratta  uno degli snodi cruciali della storia italiana, visto dal punto di vista modenese. Chi furono gli squadristi? Come e con quali mezzi riuscirono a conquistare il potere? Quale fu la mentalità alla base del loro agire? Perché non furono fermati? A queste e ad altre domande l’autore fornisce un’approfondita risposta. Viene inoltre pubblicata un’ampia cronologia della violenza politica a Modena tra la fine del 1918 e tutto il 1923, ovvero tra il periodo che ha inizio con l’uscita dalla Grande Guerra e termina con i mesi successivi alla completa conquista del potere fascista, a seguito della Marcia su Roma.

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    Gli uomini di Mussolini – Ritratti di un ventennio

    25.00

    I Ritratti del libro messi in fila formano la trama di un’epoca durata vent’anni nel corso della quale l’Italia è diventata adulta. Ha, cioè, assunto consapevolezza di se stessa, ha riconosciuto il proprio destino, ha provato a confrontarsi con altre nazioni, si è dotata di strumenti culturali, civili e politici attraverso i quali ha potuto esercitare un ruolo che non si è esaurito nel 1945.l I protagonisti di questo tempo possono essere riguardati come si vuole, ma è innegabile che essi hanno avuto la possibilità di determinare lo sviluppo di una coscienza collettiva. Protagonisti analizzati con passione e competenza in 121 mini-biografie.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 492 con circa 128 foto b/n

    Stampato nel 2016 da Herald

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    Guida ai luoghi di Benito Mussolini. Da Predappio a Villa Torlonia

    9.90

    Pierluigi Moressa

    Un viaggio storico-culturale che svela tutti quei particolari scenari in cui hanno avuto luogo le tappe cruciali e salienti della vita di Benito Mussolini, ma anche della storia di un Paese. La narrazione, dal carattere divulgativo, chiara, rapida ed efficace conquista il lettore rendendolo davvero spettatore di una realtà forse non abbastanza comune e conosciuta, qui evocata attraverso le immagini fornite dalla guida fotografica che accompagna l’intero volume. Le descrizioni, le curiosità storiche e le informazioni aggiunte circa le attività turistico-culturali legate ai luoghi mussoliniani rendono un’immagine sempre più nitida lungo gli scorci delle città in cui Mussolini attraversò turbolenze personali e politiche

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    Haushofer e l’Asse Roma-Berlino. La geopolitica tedesca nella politica culturale nazi-fascista

    29.00

    Cosa fu l’Asse Roma-Berlino? Il capriccio di due dittatori, un’alleanza contraria tanto alla tradizione politica quanto all’interesse nazionale dei paesi coinvolti? O invece fu la risposta a un preciso progetto geopolitico per la creazione di una nuova Europa, che fosse capace di salvaguardare la propria posizione egemonica in un mondo dominato da grandi potenze continentali? Questa domanda, che continua a interessare gli storici da oltre settant’anni, viene qui affrontata indagando il pensiero e l’attività politico-culturale di Karl Haushofer (1869-1946), autoproclamatosi consigliere di Adolf Hitler e “padre” della geopolitica tedesca: l’uomo che, negli anni Trenta e Quaranta, sviluppò una fitta rete di relazioni con l’Italia fascista al fine di preparare e rafforzare l’alleanza tra Roma e Berlino.

    Brossura,15 x 21 cm. pag. 228

    Stampato nel 2020 da Viella

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    Hitler in Italia. Dal Walhalla a Pontevecchio, maggio 1938

    22.00

    Franco Cardini  – Roberto Mancini

    Il 3 maggio 1938 Hitler con il suo numeroso seguito arrivava in Italia in visita di Stato. In sette giorni il Führer avrebbe visitato Roma, Napoli e Firenze. Nel dispiegare grandi apparati cerimoniali preparati con cura, il regime fascista volle accoglierlo proponendogli tre «quinte di scenario»: il glorioso passato della nazione che aveva in Roma le radici del suo destino; il mare che essa aveva solcato e dominato e che sarebbe stato ancora suo; l’arte e la cultura che avevano affascinato schiere di viaggiatori venuti da Oltralpe. La visita di Hitler, che seguiva quella fatta pochi mesi prima da Mussolini in Germania, si inseriva in un quadro di politica internazionale quanto mai complesso e il duce, nonostante i discorsi ufficiali, esitava ancora dinanzi alla prospettiva di un’alleanza col Reich.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 156 con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2020 da Il Mulino

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    I caduti dimenticati 1919-1924 – Pagine eroiche della rivoluzione fascista

    24.00

    Pagine forse ignorate dai più, certo dimenticate da molti, sono racchiuse in questo libro. Una storia dimenticata della Rivoluzione Fascista: i caduti antecedenti alla marcia su Roma e quelli dei Fasci italiani all’estero, la loro storia con le foto d’epoca. Il testo è introdotto da un lungo saggio di Ernesto Zucconi sulla nascita del Fascismo e i suoi rapporti con il futurismo. Ognuna delle storie descritte ha un nome e una croce, da quella del bersagliere bolognese inchiodato allo scanno di consigliere di palazzo d’Accursio a quella che ricorda il suplizio del giovane Berta, fino a quelle presenti in cimiteri solitari dove riposano modesti lavoratori, giovani studenti, umili operai, tutti difensori di “un’idea nuova”, tutti uniti in una stessa sorte. In appendice 32 pagine a colori di opere futuriste.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 335

    Stampato nel 2002 da Ritter

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    I canti del Littorio – Storia del fascismo attraverso le canzoni

    22.00

    Il Fascismo forse più d’ogni altro fenomeno politico si è espresso attraverso il canto: dalle canzoni intonate fra le trincee della Grande Guerra a quelle gridate a squarciagola durante le “spedizioni punitive” della fase rivoluzionaria; dall’ innodia quasi religiosa che ha punteggiato ogni iniziativa di massa del Regime al vortice entusiastico di canzoni per l’impresa africana, per finire con il canto rabbioso e sentimentale del crepuscolo di Salò. “Giovinezza”, “All’ armi, siam fascisti!”, “Faccetta nera”, “Le donne non ci vogliono più bene”…. canti scritti da soldati per altri soldati, da squadristi per altri squadristi, da italiani per altri italiani.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm., pag. 262 con molte illustrazioni b/n

    Stampato nel 2006 da Lo Scarabeo

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