Carlo Scorza – L’ultimo gerarca

Fascismo Italia

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    Carlo Scorza – L’ultimo gerarca

    17.00

    Carlo Scorza (1897-1988) è stato, per soli cento giorni, il decimo e ultimo segretario del Partito Nazionale Fascista. Volontario nella Prima guerra mondiale, pluridecorato al Valor Militare, segretario federale di Lucca, deputato e consigliere nazionale, cade in disgrazia durante la segreteria Starace. Volontario in Etiopia, Spagna e Africa Settentrionale, nell’aprile del 1943 Mussolini lo nomina, all’improvviso, segretario nazionale del partito. Nei giorni che precedono il 25 luglio e durante l’ultima seduta del Gran Consiglio del Fascismo, mantiene comportamenti confusi, se non ambigui, tra il gruppo di Grandi, gli estremisti di Farinacci e lo stesso Mussolini. In seguito fa atto di sottomissione al governo Badoglio e per questo viene processato per tradimento. Arrestato a Gallarate, nei giorni della “Liberazione”, riesce a riparare in Argentina. La sua lunga e intensa vita viene ripercorsa per la prima volta in questo volume: eroe di guerra o violento ras di provincia, fedelissimo di Mussolini o traditore del fascismo, con lui rivive un intero ventennio della nostra storia recente, dallo squadrismo alla Marcia su Roma, dalla guerra alla caduta del Regime.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 238 + 14 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2010 da Mursia

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    Carmelo Borg Pisani (1915-1942) – Eroe o traditore?

    16.00

    Alle 7,34 del 28 novembre 1942, sulla forca del carcere maltese di Corradino, moriva carmelo Borg Pisani, un giovane artista che sognava la liberazione della sua isola dal dominio britannico. Si arrulolò come soldato semplice nell’Esercito di quell’Italia che riteneva la sua vera Patria e fu protagonista di una sfortunata missione conclusasi con l’arresto e il processo per alto tradimento. Entrò così nella schiera delle Medaglie d’oro al Valor Militare. Figura controversa, protanonista di una vicenda tragica, fu considerato in Italia un eroe irredentista e a Malta , anche se non da tutti, un traditore. affrontò con coraggio il momento dell’esecuzione come Cesare Battisti, Fabio Filzi, Damiano Chiesa e Nazario Sauro.

    Brossura 15,50 x 21 cm. pag. 154 con circa 50 foto b/n

    Stampato nel 2007 da Lo Scarabeo

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    Case del Balilla – Architettura e Fascismo

    90.00

    L’Opera nazionale balilla, il “più gigantesco esperimento di educazione di Stato che la storia ricordi”, ha ricoperto un ruolo assai importante, come promotore e committente, nella vicenda dell’architettura “moderna” italiana fra le due guerre. Per lo svolgimento delle attività di educazione fisica, morale e premilitare delle nuove generazioni, furono costruite centinaia di case del balilla, disseminate in molte città d’Italia; grandi complessi e edifici minimi, ma con lo stesso linguaggio: la funzione sociale dell’architettura. Questo volume, con le sue numerose e suggestive immagini, oltre a mettere in luce le connessioni fra architettura e fascismo, mette in evidenza che queste erano soggette a molteplici condizionamenti, con conseguenti mutamenti di stile, di cui il più evidente è la maggiore rigidità formale dopo il 1936.

    Rilegato,26 x 28,5 cm. pag. 264 interamente illustrato con circa 510 foto e disegni b/n

    Stampato nel 2008 da Electa

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    Che cos’e il fascismo

    12.00

    Raccolta di articoli apparsi su vari quotidiani e periodici sull’essenza del Fascismo. Ristampa dell prima edizione Alpes del 1924.

    Brossura, 11 x 18 cm. pag. 104

    Stampato nel 2019 da Libreria Europa

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    Che cosa è il fascismo?

    20.00

    Nuova edizione con prefazione di Rodolfo Sideri e postfazione di Mario Michele Merlino. Il libro appare come un contributo alla qualificazione del Fascismo come ideale universale, aldilà delle sue versioni storiche e al di sopra delle sue concrete estrinsecazioni nazionali. L’autore, che si definisce uno scrittore fascista, vuole ritrovare il contenuto vero del fenomeno storico-politico al quale si ispira, ripulito da ciò che le contingenze e la pratica di governo avevano aggiunto al suo significato e da ciò che la propaganda avversaria gli attribuisce.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 218

    Stampato nel 2015 da Settimo Sigillo

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    Chi è fascista

    13.00

    A 100 anni dalla nascita del movimento fascista, a oltre 70 dalla fine del regime, ‘il fascismo è tornato’. In rete e nei media l’allarme è al massimo livello. Caratteristiche del nuovo fascismo sarebbero: la sublimazione del popolo come collettività virtuosa contrapposta a politicanti corrotti, il disprezzo della democrazia parlamentare, l’appello alla piazza, l’esigenza dell’uomo forte, il primato della sovranità nazionale, l’ostilità verso i migranti. Fra i nuovi fascisti sono annoverati Trump, Erdogan, Bolsonaro, Di Maio, Salvini. Insomma, all’inizio del XXI secolo, trapassato il comunismo, disperso il socialismo, rarefatto il liberalismo, il fascismo avrebbe oggi una straordinaria rivincita sui nemici che lo avevano sconfitto nel 1945. Ma cos’è stato il fascismo? È stato un fenomeno internazionale, che si ripete aggiornato e mascherato? Oppure il ‘pericolo fascista’ distrae dalle cause vere della crisi democratica?

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 136

    Stampato nel 2019 da Laterza

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    Cinema educatore – L’Istituto Luce dal fascismo alla liberazione (1924-1945)

    31.00

    Confrontando il patrimonio dell’Archivio storico Luce con documenti di prima mano e con fonti archivistiche tradizionali, il volume ricostruisce la storia dell’Istituto Luce dal 1924 al 1945, gli anni cioè che intercorrono tra la fondazione del piccolo Sindacato di istruzione cinematografica, sulle ceneri del quale nascerà L’Unione cinematografica educativa (LUCE), e il trasferimento dell’Istituto sulla Laguna dopo il crollo del fascismo. Attraverso la storia del Luce, il libro offre un contributo innovativo alla storia del fascismo italiano e alla sua politica culturale, di cui il cinema Luce è stato un pezzo importante, destinato ad avere uno sviluppo sorprendente anche nell’Italia del secondo dopoguerra. A dispetto della prevalente funzione di pura informazione e propaganda che gli viene attribuita, l’Istituto Luce inaugura un originale sistema di comunicazione nazionalpopolare: nel corso degli anni Trenta, nella catastrofe della guerra e poi nella difficile ricostruzione morale e materiale del paese, le sue cineprese ritraggono con straordinaria forza evocativa anche la vita quotidiana, le tradizioni, le emozioni di tutti gli italiani.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 310 illustrato con 16 pagine con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Carocci

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    Cinema in camicia nera

    18.00

    E’ possibile etichettare il cinema compreso tra gli anni Venti e gli anni Quaranta come cinema di regime tout court? E’ un interrogativo di non facile risposta. Se è vero che gli anni del totalitarismo italiano continuano ad esercitare un ambiguo fascino, rivederte e ridiscutere alcune delle più significative pellicole dell’epoca, con lo sguardo ingenuo ma attento dello spettatore accorto, può costituire un’esperienza stimolante e coinvolgente. Una robusta parte teorica costituisce l’ossatura di un saggio agile e di facile lettura che, indugiando minuziosamente nelle fonti, tratteggia profili di artisti e operatori culturali, restituisce la voce ai protagonisti, seleziona le posizioni critiche più convincenti.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag.260

    Stampato nel 2016 da Solfanelli

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    Città di fondazione italiane 1928-1942

    50.00

    Mostra storico documentaria dedicata alle città progettate e costruite durante il ventennio fascista. 
L’esposizione, curata da Fabrizio Forte e Massimiliano Vittori, era costituita da fotografie di grande e grandissimo formato e inoltre da planimetrie, schede storiche e urbanistiche delle città, manifesti e libri d’epoca. Il libro traccia un panorama complessivo delle «Città nuove»: fra le altre, Torviscosa, Arsia, Tresigallo, Tirrenia, San Cesareo, Guidonia, Colleferro, Pomezia, Acilia, Littoria-Latina, Sabaudia, Pontinia, Aprilia, Segezia, Carbonia, Fertilia e naturalmente Mussolinia-Arborea. Quattordici saggi critici, con rigorose schede analitiche.

    Brossura, 23 x 27 cm. pag. 334 con circa 557 immagini

    Stampato nel 2005 da Associazione Culturale Novecento

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    Civiltà romana

    28.00

    Ristampa di “Civiltà romana” di Pietro De Francisci che vide le stampe nel 1939 come manuale di formazione per i giovani che sarebbero stati i cittadini di domani, nel momento di massimo consenso del Regime Fascista. L’edizione è arricchita da cinque brevi saggi di Mario Polia.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 390 con circa 68 foto b/n

    Stampato nel 2016 da Novantico

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    Collezionismo – Scudetti da braccio. Dalla Grande Guerra al secondo conflitto mondiale

    45.00

    Curatissima opera relativa agli scudetti da braccio italiani nel periodo compreso tra la Prima Guerra Mondiale e la fine della Seconda Guerra Mondiale. Regio Esercito, Regia Marina, Regia Aeronautica, la Milizia, i corpi militarizzati, il Partito Fascista e le sue organizzazioni fino alla Repubblica Sociale Italiana compresa. Uno strumento essenziale per i collezionisti, grazie al dettagliatissimo apparato iconografico (tavole a colori e foto d’epoca) per la valutazione degli stessi. L’autore ci presenta per l’appunto anche 160 foto d’epoca, uno spaccato di società così vicina, ma cosi lontana, nella quale affondiamo le nostre radici storiche. In appendice, un pratico indice tematico-figurato a colori che facilita la ricerca.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 218 interamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2007 da Albertelli

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    Con d’Annunzio al Vittoriale

    18.00

    Attraverso la penna dello storico e Presidente della Fondazione “Vittoriale degli Italiani” Giordano Bruno Guerri e le fotografie di Lorenzo Capellini, il Vittoriale si svela: un magnifico complesso di edifici, vie, piazze, con un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua. Fu eretto tra il 1921 e il 1938 sulle rive del lago di Garda per volere di Gabriele d’Annunzio, il Vate, a memoria della “vita inimitabile” del poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale.

    Cartonato, 17 x 24 cm., pagg. 176, completamente illustrato con foto b/n e colore

    Stampato nel 2015 da Minerva Edizioni

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    Con Dio e con i fascisti – Il Vaticano con Mussolini, Franco, Hitler e Pavelic. Appendici su Ungheria e Slovacchia

    20.00

    Per quale ragione una nuova edizione del testo ‘Mit Gott und den Faschisten’ di Karlheinz Deschner, a quasi 50 anni dalla sua prima pubblicazione? Perché tratta di un argomento spesso dimenticato dalla storiografia ufficiale. E perché disturba il processo di rimozione, anzi, l’oculata politica di disinformazione messa in atto dal Vaticano. Questo libro ci ricorda non solo la collaborazione della Chiesa con Hitler, ma anche con Mussolini, con Franco e con il meno noto Pavelic, il leader degli ustascia croati. il libro, pur analizzando la problematica da un’ottica prettamente marxista (per cui presenta una analisi essenzialmente di parte), mette a nudo l’ondivaga politica vaticana verso la Germania di Hitler.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 204 con circa 5 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2016 da Massari

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    Con la mafia ai ferri corti

    20.00

    Dopo 86 anni una riedizione, curata da Francesco Paolo Ciulla, che riproduce il testo e le illustrazioni originali, con importanti nuove sezioni: in questa nuova edizione di 368 pagine oltre al testo è infatti presente un saggio introduttivo del Professore Nunzio Lauretta, già docente di storia contemporanea all’Università di Palermo ed Enna, la postfazione dello scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco, una bibliografia di testi e articoli sul tema, estrapolati in maggior misura dalle ricerche del professore Giuseppe Tricoli, confluite nel testo: “Il fascismo e la lotta alla mafia”, una cronologia della vita di Cesare Mori e delle vicende storiche a lui collegate; inoltre una componente fondamentale e innovativa di questa riedizione è l’appendice fotografica e documentale, in aggiunta alle illustrazioni già presenti nel testo, realizzata grazie al materiale fornito da collezionisti, studiosi del settore e dal fondo privato di Mori conservato all’Archivio storico di Pavia.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 345 con varie foto b/n e colori

    Stampato nel 2018 da Centro librario Occidente

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    Con Mussolini e oltre. Giovanni Gentile da Marx alla destra postfascista

    25.00

    Rodolfo Sideri

    Una analisi della filosofia del grande filosofo a partire dalla pubblicazione de “La filsoofia di Marx”, alla sua uccisione per mano partigiana, fino alla riscoperta delle sue idee da parte della destra postfascista.

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    Corridoni

    Il prezzo originale era: €10.00.Il prezzo attuale è: €6.00.

    Breve profilo politico e intellettuale del sindacalista Filippo Corridoni, una delle figure più controverse e complesse del movimento rivoluzionario del primo Novecento. Ma anche un anticipatore di “nuove sintesi” politiche, foriere di sviluppi teorici e pratici di indiscutibile portata storica. Una vasta letteratura ce lo consegna nei modi più disparati: tutti sono plausibili ed è legittima qualsivoglia interpretazione del suo breve eppure intenso cammino tra le intemperie degli anni Dieci fino alla tragica ed eroica morte in battaglia. Il suo sindacalismo rivoluzionario, come cerca di mostrare Gennaro Malgieri in questo breve profilo politico ed intellettuale, si caratterizza per l’originalità interpretativa e per la moralità con la quale egli ha perseguito il suo scopo.

    Brossura, 11 x 16,5 cm. pag. 106

    Stampato nel 2018 da Fergen

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    Cos’è il fascismo. Verità e menzogna sul fascismo

    15.00

    Ernesto Bignami – Alberto Biggini

    In Cos’è il Fascismo, saggio premiato nel decennale della Rivoluzione Fascista, Ernesto Bignami ripercorre, con lo stile che ben contraddistingue i suoi ormai noti “bigini”, le origini e le caratteristiche salienti del Fascismo. Verità e Menzogna sul Fascismo di Carlo Alberto Biggini è un appello affinché gli uomini di cultura italiani e stranieri rivedano il giudizio sulla realtà del Fascismo. Un appello sereno, considerando la data in cui venne pubblicato dalla Federazione Fascista Repubblicana di Padova: gennaio 1945

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    Così il popolo italiano è diventato fascista

    30.00

    Paolo Chiarenza – Ernesto Zucconi

    Vent’anni di fascismo al potere. Due decenni del nostro Novecento ormai distanti nel tempo. Eppure se ne discute ancora e sempre animatamente, con scarsissima propensione a storicizzare il fenomeno. Ci provò a suo tempo Renzo De Felice mandando alle stampe una grandiosa opera, rimasta purtroppo incompleta per la morte prematura dello studioso; il quale, nonostante la provenienza dalla sinistra marxista, iniziò a ricevere pesanti critiche, quindi subì intralci nel tenere le lezioni universitarie divenendo infine bersaglio di un attentato. Gli autori della presente ricerca si sono interrogati su come si potesse spiegare un consenso così imponente da comprendere ogni classe sociale e il plauso della Chiesa di Roma; un’adesione indubbiamente non simulata, bensì largamente manifestata com’è registrato non soltanto nei documentari dell’epoca, ma in migliaia di immagini e servizi giornalistici di fotografi e cronisti d’altri Paesi.

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    Cultura fascista e razza. Una riflessione attraverso la rivista Geopolitica (1939-42)

    24.00

    Carlo Arrigo Pedretti

    L’autore del presente saggio intende chiarire il rapporto fra la cultura fascista e gli atteggiamenti razzistici del regime, riservandosi la specola privilegiata della rivista “Geopolitica”, edita dal 1939 al 1942. Patrocinatore Giuseppe Bottai che, come ministro dell’Educazione Nazionale, si era posto il problema di potenziare la conoscenza di una geografia insegnata nelle scuole secondo la volontà pedagogico-nazionale. Non più sufficiente la geografia politica, troppo statica, sceglieva la formula della geopolitica, capace di contemperare ed esaltare entro una cornice epistemiologicamente nuova gli aspetti geografici, economici strategicie e politico-contemporanei. La rivista, sotto l’impulso di un intellettuale di grande caratura come Bottai, pur nella forzata acquiescenza alle leggi razziali volute da Mussolini, appare però priva degli aspetti beceri del razzismo bilogico alla tedesca.

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    D’Annunzio politico – Nell’impresa fiumana

    22.00

    Pubblicato nel 1928 in Brasile. In questo testo sono riportati molti retroscena della preparazione della Marcia su Ronchi, degli incontri dal Daniele provocati e riusciti di d’Annunzio con personalità allora di primo piano, come Benito Mussolini e quelli mancati, come quello con Antonio Gramsci. Il libro è introdotto da un esaustivo saggio di Caludio Siniscalchi che ben inquadra lo stato di cose relativamente agli studi storici sul d’Annunzio e chiuso da quella che fu l’introduzione di Renzo de Felice al suo saggio D’Annunzio politico (omonimia di titolo con il Daniele) del 1978 con cui lo storico metteva il Vate per la prima volta sui binari della rigorosa ricerca storica e togliendo, di pari passo, dall’oblio l’epopea fiumana, per certi versi dimenticata tanto dai “neri” che dai “rossi” per opposte ragioni. Saggio introduttivo di Claudio Siniscalchi.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 220

    Stampato nel 2019 da Aga

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    D’ogni Erba un Fascio. Storia di un Simbolo

    49.00

    Roberto Manno

    Un libro per i curiosi, assolutamente consigliato a coloro che amano la verità storica e non si fermano agli stereotipi. Chi avrebbe mai immaginato che il “fascio Littorio” di Mussolini che ha contraddistinto il Ventennio fascista, non è stato “inventato” dal Regime, ma proviene da un’eredità politica repubblicana e comunista? Lo testimoniano decine di medaglie e distintivi dove il fascio è stato combianto graficamente con la falce ed il martello. 148 pagine illustratissime con centinaia di immagini per comprendere l’evoluzione di un simbolo che conta più di 2000 anni che solo nella prima metà del 1900  ha subito delle impressionanti trasformazioni, e dove la fantasia si è scatenata in una gara senza limiti. Nell’ultima parte della ricerca si potrà osservare come il fascio abbia superato i confini italiani per arrivare a toccare il cuore di milioni di persone in tutta Europa, per poi raggiungere le lontane americhe. Chi direbbe mai che nella Repubblica di Cuba campeggia il fascio nell’Ordine “Al Merito” della Patria? Su questo volumee’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 148 riccamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2024 In Proprio

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    D’Annunzio, la massoneria e le barricate di Parma

    18.00

    Franco Morini

    Nell’estate 1922, il capitolo “possibilità di una rivoluzione fascista con D’Annunzio” era chiuso. Il mito dannunziano, pur non del tutto tramontato, aveva subito un notevole processo di invecchiamento. Ma la propensione per la solitudine, tipica in D’Annunzio dai giorni della Versiliana a quelli della Capponcina, a quelli delle Lande, a quelli della casetta rossa veneziana, assegnava un valore perenne all’ignoto del quale ogni sua decisione si ovattava. La sua irraggiungibilità si trasformava quasi sempre nell’immaginazione di una più che fatale indispensabilità della piazza. Gli arditi che difendevano “Il Popolo d’Italia”, unica centrale della rivoluzione, avevano militato nelle sue disperate compagnie corsare. Gli avversari del Fascismo avevano anch’essi una loro città contro la cui comunalistica indipendenza nulla aveva potuto lo Stato nell’aprile, nel maggio, nel giugno 1908: Parma. Contro Parma, nulla avevano potuto le sperimentate milizie di Balbo in questo stesso 1922. Il Comandante era troppo fine politico per non valutare i pericoli che il rivoluzionarismo tipo Parma avrebbe introdotto in una situazione nazionale la cui incertezza poteva essere annullata soltanto dalla rivoluzione fascista che si stava conducendo a maturazione. Di qui, il sostanziale favore che il Comandante non poteva non riservare a favore dell’intervento contro i rivoluzionari.

    Brossura, 13 x 19 cm. pag. 122

    Stampato nel 2023 da All’Insegna del Veltro

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    Da Palazzo Venezia al Lago di Garda (1936 – 1945)

    30.00

    Filippo Anfuso

    Anfuso fu ambasciatore a Berlino negli ultimi due anni della guerra: testimone di una estrema fedeltà alla politica dell’Asse? a Mussolini? all’Italia? alla sua coscienza di italiano galantuomo? Nella risposta multipla e complessa già si delinea il ritratto dell’autore di questo libro di ricordi, ora ripubblicato, che racconta la sua straordinaria e intelligente avventura, umana prima ancora che politica. Il libro finisce con la fine della guerra, la vita di Anfuso continua con l’arresto, la prigionia, la scarcerazione, l’assoluzione. Nel 1953 vienne eletto alla camera dei deputati per il MSI con oltre 50.000 preferenze. Muore il 13 dicembre 1963 accasciandosi sul suo banco di deputato, al termine di un suo intervento.

    Brossura, 12 x 20 cm. pag. XXXII + 505 + 16 pagine fuori testo con foto e riproduzioni di documenti b/n

    Stampato nel 2013 da Settimo Sigillo

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    Da piazza San Sepolcro a Fiume città di vita – Alessandro Pozzi nel Diciannove tra Mussolini e d’Annunzio

    15.00

    Il milanese Alessandro Pozzi, detto Sandro, classe 1901, è legionario a Fiume con Gabriele d’Annunzio, ma è anche un fascista della prima ora, un sansepolcrista, un diciannovista inserito vitalmente nel magmatico mondo rivoluzionario di quest’anno: l’anno degli albori, in cui la giovinezza irrompe come categoria dello spirito consacrata dalla guerra. Lo troviamo infatti il 23 marzo 1919 a Milano alla storica adunata di San Sepolcro fondativa dei Fasci di combattimento. Nella città di vita, invece, Pozzi è un giovanissimo ardito protagonista della singolare stagione fiumana con Comisso, Furst, Kochnitzky e, naturalmente, Guido Keller, cui è legato da una strana amicizia. A Fiume prende parte attiva alla festa della rivoluzione ed è tra i firmatari dell’incendiario appello “Ai fiumani!”, di sapore futurista, che invita a “rendere tutto possibile in atmosfera di genialità-follia incandescente”. Torna a Milano nel novembre del ’19, latore di un messaggio del Comandante per “Il Popolo d’Italia”, e si tuffa nella competizione elettorale, nel “pantano cartaceo”, tra le teste di ferro inviate da Fiume a supporto e protezione della lotta civica, combattuta per l’appunto “sul terreno fiumano dalmatico anticagoiesco”. A novembre Sandro è arrestato con Mussolini e processato. Uscirà in dicembre.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 174

    Stampato nel 2020 da Solfanelli

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    Da Vittorio Veneto alla Marcia su Roma Vol. II. Il centenario della Rivoluzione fascista 1920

    22.00

    Pietro Cappellari (a cura di)

    Un secolo fa, l’Italia viveva una stagione turbolenta ed incendiaria: iniziata con l’interventismo, la fiamma era avvampata nel socialismo nazionale delle trincee, resistendo alla “Vittoria mutilata” e alla ferocia sanguinaria della vendetta di classe. Il presente tomo – il secondo della tetralogia – raccoglie una serie di saggi sul 1920: un cammino che parte dal Secondo Congresso dei Fasci Italiani di Combattimento (23-25 Maggio 1920), passa per gli incidenti di Trieste e l’incendio del “Balkan” (13 Luglio 1920) ed arriva alla strage di Palazzo d’Accursio (21 Novembre 1920)

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    Da Vittorio Veneto alla Marcia su Roma. Il centenario della rivoluzione fascista

    20.00

    AA.VV. a cura di Pietro Cappellari

    Un secolo fa, l’Italia ardeva di una fiamma inconsueta che si era accesa nell’interventismo ed era avvampata nel socialismo nazionale delle trincee, aristocratico nell’animo e popolare nel tratto cameratesco. Quella fiamma, lontana dall’utopia feroce della lotta di classe, bruciò sempre più viva: l’incendio si propagò da Vittorio Veneto alla Marcia su Roma, assumendo una forma politica, una coscienza nazionale e una profondità spirituale. Questo testo – curato dal “Comitato pro Centenario 1918-1922” – è il primo di una serie di volumi che ripercorrono le vicende e i protagonisti di quel quadriennio, connettendole alle iniziative identitarie del presente: una raccolta di saggi che attraversano la Grande Guerra, la fondazione dei Fasci di Combattimento e l’impresa di Fiume. Un’analisi che accende i riflettori sulla genesi di una Rivoluzione che ha segnato profondamente la storia della nostra Nazione. Introduzione di Gabriele Adinolfi.

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    Da Vittorio Veneto alla Marcia su Roma. Il centenario della Rivoluzione fascista. Vol. 3: 1921

    22.00

    AA.VV. a cura di Pietro Cappellari

    l presente volume – il terzo della tetralogia dedicata al quadriennio rivoluzionario che caratterizzò l’Italia all’indomani della Grande Guerra – è uno straordinario contributo storico a cura del “Comitato pro Centenario 1918-1922”: un’opera coraggiosa e completa, che ripercorre senza filtri gli eventi del 1921, anno cruciale per l’affermazione nazionale del fenomeno squadrista. Un nuovo movimento generazionale – rivoluzionario e reazionario al tempo stesso – pose improvvisamente fine al Biennio Rosso, spalancando le porte alla successiva affermazione del Fascismo: un evento traumatico per il sovversivismo italiano, che si vide letteralmente spazzato via dall’audace volontarismo delle prime “squadre”, capaci di trasformare il mito della Rivoluzione

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    Da Vittorio Veneto alla Marcia su Roma. Il centenario della Rivoluzione fascista. Vol. IV. 1922

    22.00

    AA.VV. a cura di Pietro Cappellari

    Questo volume – il quarto in ordine di uscita – chiude la tetralogia “Da Vittorio Veneto alla Marcia su Roma”. Un lavoro monumentale, che si pone l’obiettivo di fornire nuove chiavi di interpretazione e fare luce sui tantissimi episodi storici dimenticati o mistificati. Il 1922 passerà alla storia come l’anno della vittoriosa insurrezione fascista di Ottobre. Un percorso che parte da lontano e che porta con sé un pesante tributo di sangue. I fascisti, sconfitto ormai il sovversivismo, si apprestarono a dare l’ultima spallata al sistema liberaldemocratico italiano, nel nome della rivoluzione nazional-popolare e di un rinnovamento che voleva essere politico, culturale e spirituale al tempo stesso. Più che i programmi, contò il mito: quello della Vittoria mutilata, della Grande Italia, di Fiume, della lotta al bolscevismo

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    Dal fascio alla fiamma – Fascisti a Verona dalle origini al MSI

    16.00

    Il libro analizza i rapporti che caratterizzarono la nascita e lo sviluppo del fascio cittadino a Verona, l’amministrazione del partito durante il ventennio, la guerra civile e la R.S.I., la formazione del Movimento Sociale Italiano, il ruolo delle donne nella Repubblica Sociale e nel neofascismo del secondo dopoguerra. Ne esce un quadro complesso e sfaccetato non dissimile da altre realtà dell’area padana.

    Brossura15,5 x 23 cm. pag. 288

    Stampato nel 2010 da Cierre Edizioni

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    Dal naufragio di Europa – Scritti scelti 1909-1965

    28.00

    Questa ampia antologia degli scritti in prosa di Ezra Pound è la sola che l’autore abbia fatto in tempo ad autorizzare tre mesi prima della morte. Che tratti di poesia, di religione o di economia, la sua voce parla «dal naufragio di Europa», dalla «terra devastata» della cultura occidentale, che forse nessuno come lui ha attraversato con assoluta lucidità e altrettanto assoluta visionarietà. Solo Pound – ha detto una volta Eliot – è capace di vedere tutte le figure del passato come contemporanee: Omero e Cavalcanti, Dante e Mussolini, Mani e Browning, Persefone e Woodrow Wilson, Confucio e Arnaut Daniel sono per lui ugualmente vivi e ugualmente significanti. Per questo l’ABC dell’economia non è meno importante dei principi dell’arte della poesia e la critica, tuttora attuale, del sistema bancario, «che strozza i popoli attraverso la moneta», va di pari passo in queste pagine con una limpida introduzione agli assiomi della religione e della filosofia. Che il poeta che aveva percepito con più acutezza la crisi della cultura moderna abbia dedicato un numero impressionante di opuscoli alla critica della «denarolatria» e dell’usura è, in questo senso, perfettamente coerente. «Gli artisti sono le antenne della specie. Gli effetti del male sociale si manifestano innanzitutto nelle arti. La maggior parte dei mali sociali sono alla loro radice economici».

    Brossura, 13 x 21,5 cm. pag.652

    Stampato nel 2016 da Neri Pozza

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    Dal Nazionalismo alla R.S.I. L’itinerario politico-intellettuale di Francesco Ercole

    23.00

    Rodolfo Sideri

    Tra i personaggi che animarono l’intenso dibattito culturale del regime fascista spicca la figura di Francesco Ercole. Sul suo itinerario politico-intellettuale non ci sono state, al momento, indagini organiche; eppure il suo percorso che parte dall’adesione all’Associazione nazionalista italiana e si conclude nell’adesione alla Repubblica Sociale è abbastanza inusuale per coloro che aderirono al fascismo dopo la fusione con l’Ani del 1923. Vicino alle posizioni di Gentile, Ercole vide, come altri, nel fascismo il completamento e l’inveramento della storia nazionale.

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    Dall’emancipazione alle leggi razziali – Spirito pubblico e legislazione (1848-1931)

    23.00

    Può sembrare incredibile, eppure lo scritto di Massimo D’azeglio è sorprendentemente attuale, attuale non certo per i contenuti specifici, quanto per lo spirito che lo anima e lo pervade, per il modo di porsi di fronte ai problemi. Alcuni dei mali di oggi: pressapochismo, buonismo, esterofilia al limite del ridicolo, hanno radici antiche, talmente antiche da far venire il dubbio che si possa trattare di una sorta di “italica” ereditarietà. Se durante la lettura si sostituisce la parola “israelita” con “immigrato” e “Obama” al posto di “Pio IX”, sembrerà di leggere , stile a parte, non un testo del 1848 ma, un articolo o una intervista di sorprendente attualità.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 199

    Stampato nel 2010 da Effepi

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    Dalla bandiera rossa alla camicia nera

    28.00

    Dagoberto Bellucci

    L’avventura umana e politica di Nicola Bombacci si snoda nella prima metà del Novecento italiano tra le pulsioni ideologiche derivate dal magma di programmi e idealità forti rappresentate dal socialismo. Interprete appassionato della politica vissuta come missione Bombacci, dall’adesione totale al nascente partito comunista italiano, passerà alla rivoluzione mussoliniana del fascismo: dalla bandiera rossa alla camicia nera inseguendo il sogno di una società più equa e di giustizia sociale. In queste pagine ripercorriamo attraverso il pensiero, la passione e la vita di Bombacci – un rivoluzionario in lotta contro la modernità – mezzo secolo di politica italiana e internazionale. Una vita che sarà testimonianza ed esempio per chiunque intenda opporsi ai deliranti programmi liberticidi di omologazione planetaria; estrema ratio di un Nuovo Ordine Mondiale cinico e spietato che dal secondo dopoguerra mondiale ha accelerato la sua corsa.

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    Dalle Alpi all’Africa. La politica fascista per l’italianizzazione delle ‘nuove province’ 1922-1943

    32.00

    Roberta Pergher

    L’Italia fascista mise a punto strategie precise per consolidare il dominio sulle recenti acquisizioni territoriali: le regioni nord-orientali del Paese e le colonie in Africa settentrionale. In che modo il regime si impegnò a formulare e imporre la sovranità italiana su territori e popolazioni molto diversi fra loro, ma ugualmente estranei alla nazione? Come mostra Roberta Pergher attraverso lo studio di quanto avvenne in Alto Adige e in Libia, la politica di insediamento in quelle regioni non fu ideata per risolvere un problema di sovrappopolazione, bensì per rafforzare il controllo su aree di fatto non italiane. Pergher esplora le caratteristiche della politica di insediamento fascista, ma anche il modo in cui gli italiani presero parte o si opposero agli sforzi del regime per italianizzare i territori in cui l’autorità era contestata.

    Brossuara, 15 x 21 cm. pag. 364

    Stampato nel 2020 da Viella

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    Damnatio memoriae – Italia e fascismo. Scritti storici sui tabù del nostro tempo

    16.00

    A quasi ottant’anni di distanza, il ventennio mussoliniano rimane il periodo più discusso della storia italiana. Le censure e le lotte ideologiche hanno spesso impedito di cogliere le complessità di quell’epoca lontana, che con tutti i suoi drammi rappresentò comunque un passaggio importante della nazione in cammino. Tra le due guerre si sviluppò un pensiero economico-sociale antitetico al liberismo che influenzò irrimediabilmente le evoluzioni del dopoguerra. Il Codice Civile del ’42, le politiche demografiche e le teorie geopolitiche sono alcuni dei principali elementi di interesse nati nel contesto della dittatura. Inoltre, una serie di personaggi controcorrente aspetta ancora di essere riportata al centro del dibattito: Gradi, Panunzio, Di Crollalanza, Berto Ricci, Tassinari, Solaro, Bombacci, Biggini. Questo viaggio controcorrente si completa con incursioni storiche sul Risorgimento e la Prima guerra mondiale fino alle figure di Mattei e Olivetti, che si intrecciano, volenti o nolenti, con il ventennio su cui è caduta la damnatio memoriae.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 225

    Stampato nel 2019 da Eclettica

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    Democrazia futurista

    15.00

    Marinetti si faceva artefice di nuove idee e proposte per il rinnovamento dell’Italia contenute nei ventisei punti (o capitoli) di Democrazia futurista. Il testo si avvia riferendosi, più che al più noto Manifesto del futurismo, al precedente manifesto del Partito Politico Futurista Italiano pubblicato l’11 febbraio 1918. Se si dovessero sintetizzare con una parola le proposte marinettiane, questa sarebbe senz’altro rivoluzione, sintetizzata nella formula “conflagrazione futurista”. Una rivoluzione contro la classe dirigente che governava il paese e regolava la vita italiana ridotta “a una convivenza cretina di quadri d’antenati e di una lurida servaccia”, la necessità della rivoluzione nasceva per superare il sistema di governo democratico. Tale rivoluzione doveva segnare una netta cesura con il passato poiché “noi non dobbiamo nulla al passato”, Marinetti si scaglia contro la tradizione colpevole di essere un freno allo sviluppo del paese e della nuova gloriosa classe dirigente, la borghesia, vera potenza produttiva del lavoro.

    Brossura, 11 x 17,5 cm. pag. 175

    Stampato nel 2015 da Idrovolante Edizioni

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    Democrazia futurista

    15.00

    Filippo Tommaso Marinetti

    “Il nostro Partito Politico Futurista è nato naturalmente dalla grande corrente spirituale del movimento artistico futurista. Unico nella storia il nostro Partito è stato concepito, voluto e attuato da un gruppo di artisti poeti, pittori, musicisti, ecc.: che, carichi di genio e di coraggio ormai provati, dopo avere svecchiato brutalmente e modernizzato l’arte italiana sono giunti logicamente ad una concezione di politica assolutamente sgombra di retorica, violentemente italiana e violentemente rivoluzionaria, libera, dinamica e armata di metodi assolutamente pratici. Poiché un passato illustre schiacciava l’Italia e un avvenire infinitamente glorioso ribolliva nel suo seno, appunto in Italia, sotto il nostro cielo troppo voluttuoso, l’energia futurista doveva nascere, dieci anni fa, organizzarsi, canalizzarsi, trovare in noi i suoi motori, i suoi apparecchi di illuminazione e di propagazione. L’Italia, più di qualunque altro paese, aveva un bisogno urgente di futurismo, poiché moriva di passatismo. L’ammalato inventò il proprio rimedio. Noi siamo i suoi medici occasionali. Il rimedio vale per gli ammalati di ogni paese.”

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    Diario 1922

    15.00

    Questo importante personaggio storico italiano, è stato politico, aviatore e uno dei principali protagonisti della Marcia su Roma. Sopannominato “pizzo di ferro”, rappresentò l’anima più movimentata e attiva dello squadrismo. Attraverso le pagine del suo “Diario” racconta in prima persona i vari scontri con gli avversari politici, i raduni squadristi e il rapporto personale con gli altri esponenti principali del fascismo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 232 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Le Frecce edizioni

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    Diario della rivoluzione fascista in Toscana

    14.00

    La Toscana, nei mesi precedenti la Marcia su Roma, conta ben 411 “Fasci” dei 2.129 di tutta Italia. I “fasisti” sono un sesto di quelli dell’intero paese. La Toscana ama, evidentemente, gli estremi: oggi è considerata una regione “rossa” negli anni venti era una regione “ad alta presenza fascista”. Il repertorio presentato in questo libro, è compilato soprattutto mediante lo spoglio dei quotidiani con le varie cronache provinciali, nonchè dei vari periodici e dei maggiori quotidiani nazionali (Corriere della Sera, Il Popolo d’Italia, l’avanti, ecc.). Vengono esaminati, sia i caduti Toscani, sia i caduti provenienti da altre regioni, in particolar modo delle forze di polizia. Un lavoro certosino di grande accuratezza.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 122 illustrato con varie foto b/n

    Stampato In Proprio nel 2007

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    Diario di guerra 1915 – 1917

    13.00

    La Grande Guerra è stata il lievito-madre del Fascismo, prima, e dei Fascismi, poi. Nel centenario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, rileggere le pagine del diario di guerra del Duce (Mussolini fu sempre duce: dei socialisti, prima; dei fascisti, poi) contribuisce a scoprirvi la “prefazione” di alcuni punti capitali del nostro passato, per intravederne quella proiezione di solito chiamata “futuro”. Sempre che si abbia volontà di scrutarli, perché scoprire equivale, di solito, a scoprirsi…

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 165

    Stampato nel 2015 da Ar

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    Diario di un balilla 1932-1936 – Conoscere i fatti per scoprire qualche verità

    15.00

    la pubblicazione è un saggio storico e pedagogico che analizza un breve periodo (dal 1932 al 1936) dell’attività socio-politica e scolastica di una zona ristretta del Piemonte, precisamente della provincia di alessandria. Per i suoi contenuti culturali, umani e religiosi, l’interesse si espande oltre la zona considerata, in particolare il mondo della scuola può trarne argomenti di studio e di ricerca; infatti il saggio è ricco di riferimenti educativi e culturali. Le descrizioni e il commento sono accompagnati da figure e riproduzione di documenti.

    Rilegati, pag. 123 con 30 foto b/n

    Stampato nel 2003 da Chiaramonte

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    Diario di uno squadrista toscano

    18.00

    Un’avventura rivoluzionaria dirompente, i cui protagonisti erano in larga parte giovani (il 40% circa, fra i componenti delle squadre, è formato da studenti, l’età media era di circa 23 anni) o eroi della Grande Guerra: i comandanti erano quasi sempre decorati al valore. Lo squadrismo fu scuola di pensiero e di azione contro chi fugge la lotta e trova alibi al proprio sfaldamento esistenziale. Ma squadrismo fu anche stile del “Me ne frego!”, che non vuol dire solo farsi carico dei rischi della propria scelta esistenziale («Questa è la nostra vita», conclude con eroico amor fati il resoconto di una spedizione il diciassettenne Norberto De Bruyn) ma anche sfidare la morte e riderne. Tipico di questo gusto beffardo per la goliardia erano ad esempio i finti verbali che le squadre dettavano nei consigli provinciali e comunali dei rossi in cui avevano poco prima fatto irruzione. Di questa temperie infuocata, tragica e gioiosa, il diario di Piazzesi che qui ripresentiamo ai lettori è testimonianza verace, autentica e scintillante.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 328

    Stampato nel 2010 da Società Editrice Barbarossa

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    Die Achse Berlin-Rom – Das Bundnis von Hitler und Mussolini

    36.00

    Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine, presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Il volume in questione fa riferimento All’Asse Roma-Berlino.

    Cartonato 21 x 30 cm. pag. 158 interamente illustrate con foto a colori

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2007 da Arndt

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    Disperata

    18.00

    “La Disperata” fu la più importante squadra d’azione di Firenze, come sarà il nome che contraddistinguerà nei cieli di Eritrea ed Abissinia la 15. Squadriglia da Bombardamento della Regia Aeronautica al comando di Gaelazzo Ciano, in cui fu arruolato anche Pavolini, Ufficiale Osservatore ed inviato di guerra per conto del “Corriere della Sera”. Prefazione di Piero Cappellari.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 185

    Stampato nel 2019 da Libreria europa

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    Divise del P.N.F.

    40.00

    Per la prima volta nel dopoguerra vengono pubblicate le disposizioni ufficiali del Partito Nazionale Fascista sulla composizione e l’utilizzo delle divise del partito. Ogni disposizione è accompagnata dalla riproduzione a colori del figurino originale dell’Istituto Nazionale della Moda di Torino. nella visione totaliatria propria del Fascismo, l’apparato organizzativo non poteva logicamente prescindere dall’uniforme. Erano pertanto previste divise maschili e femminili, estive ed invernali, sportive e da cerimoni (anche per l’Africa italiana e i possedimenti dell’Egeo), stabilite per ogni ordine e grado degli iscritti: dal Segretario del Partito ai componenti sdel Gran Consiglio, dai G.U.F. (Gruppi Universitari Fascisti) ai Figli della Lupa, dagli ufficiali medici ai Cappellani militari, dagli Avanguardisti ai Balilla, dai Segretari dei Fasci Italiani all’Estero agli atleti e ai dirigenti del C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), ai Capisquadra e graduati della M.V.S.N. (Milizia Volontaria di Sicurezza Nazionale), fino alla Gioventù Italiana del Littorio.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 144 pagine interamente illustrate a colori

    Stampato nel 2003 da Ritter Edizioni

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    Dizionario dei Fascismi – Personaggi partiti culture e istituzioni in Europa dalla grande guerra a oggi

    46.00

    Fascismo e nazionalsocialismo furono regimi profondamente diversi e incompatibili oppure semplicemente due facce di un fenomeno politico che si estese a macchia d’olio nell’Europa fra le due guerre mondiali? A questa domanda fondamentale risponde il “Dizionario dei fascismi”, un testo che dà un quadro comparativo generale dei regimi e dei partiti che si ispirarono al fascismo di Mussolini e al nazionalsocialismo di Hitler. Questa seconda edizione è stata ampliata con 27 nuovi lemmi, una bibliografia aggiornata e un nuovo indice ragionato, per ripercorrere la storia dei fascismi in Eupopa dalla Grande guerra a oggi.

    Rilegato, 16 x 24 cm. pag. XLV + 881

    Stampato nel 2005 da Bompiani

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    Dizionario mussoliniano

    11.50

    AA. VV.

    Nel Dizionario Mussoliniano sono contenute 1500 affermazioni di Benito Mussolini. Motti e discorsi che pronunciò negli oltre vent’anni in cui guidò l’Italia e gli italiani, segnando con la propria personalità, e in particolare con il proprio vigore verbale la storia del XX secolo.

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n. 26 – Logica della socializzazione

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico, 14,5 x 21 cm. pag. 30

    Stampato nel 2004 da Raido

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