Saggi sulle teorie etiche e sociali dell’Italia fascista

Fascismo Italia

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    Saggi sulle teorie etiche e sociali dell’Italia fascista

    13.00

    La filosofia politica è nello stesso tempo uno dei settori più importanti e più trascurati del mondo filosofico. Nessun altro campo di attività critica è altrettanto pieno di paradossi reali o apparenti. Esaminando il problema della subordinazione incontriamo subito le difficoltà che lo assillano. È questo problema appunto che ci fornisce un opportuno spunto per iniziare uno studio del pensiero politico di Giovanni Gentile. Uno dei problemi più urgenti per chi si occupa di teoria politica è quello della giustificazione morale dell’esercizio dell’autorità politica. In breve, come si può concepire l’Io, l’individuo, obbligato ad ubbidire alla autorità politica? Come si può pretendere che sacrifichi, anche in tempo di pace, il proprio interesse immediato e personale a favore delll’interesse collettivo? Come può, in tempo di guerra, essere legittimamente costretto a sacrificare la sua vita per il paese? Da quale fondamento discende questa subordinazione?

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 69

    Stampato nel 2010 da Effepi

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    Sarzana 21 luglio 1921. Una pagina di storia controversa

    20.00

    Ernesto Zucconi

    La “Caporetto del fascismo”: così furono definiti i tragici fatti del 21 luglio 1921 a Sarzana, in provincia di La Spezia, dal Partito Comunista, fondato a Livorno esattamente sei mesi prima (21 gennaio). Come è facile immaginare, in casi come questo e per di più a distanza di un secolo, è quanto mai improbabile fare piena luce su quanto avvenne, risalendo all’origine dell’accaduto e vagliando le precise responsabilità non solo delle parti politiche in causa, ma anche quelle dei militari impegnati nel reprimere i tumulti e degli stessi governi Giolitti e Bonomi, l’uno in scadenza e l’altro in arrivo. In ogni caso, per cercare di offrire un quadro il più possibile obiettivo, è parso opportuno in questa sede far precedere al resoconto dello squadrista Giuseppe Gregori ed al corredo iconografico, una sintetica cronaca dell’accaduto, ottenuta attraverso la consultazione ed il confronto delle diverse fonti reperibili.

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    Scarpone e moschetto – Alpinismo in camicia nera

    12.00

    “Scarpone e moschetto” ricostruisce le vicende alpinistiche degli anni Trenta attraverso le pagine de “Lo Scarpone” e di altri giornali d’epoca, per restituire alla memoria una storia e una mentalità che è stata troppo frettolosamente rimossa una volta finita la guerra. Da quelle pagine, al di là delle vicende politiche che l’hanno determinato, emerge tutto un modo di concepire e di praticare gli sport di montagna che nonostante le evoluzioni e le “dissacrazioni” successive, è ancora oggi più presente di quanto comunemente si pensi. Riesaminare con spirito critico ma sereno gli scritti di quegli anni, significa riscoprire le radici di una cultura alpinistica con cui ancora oggi occorre fare i conti quando si parla di montagna.

    Brossura, 11,5 x 17 cm. pag. 188 illustrato con circa 20 foto e disegni b/n

    Stampato nel 2002 dal Centro di Documentazione Alpina

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    Scienza italiana e razzismo fascista

    16.50

    Questo libro indaga la natura del rapporto tra la cultura scientifica italiana e il razzismo fascista. La concezione culturale che ha fatto da sfondo alla legislazione razzista del fascismo è sempre stata considerata nella storiografia un estemporaneo insieme di idee frettolosamente combinate l’una con l’altra per esigenze di propaganda, ma senza connessione con la scienza dei nostri istituti superiori. L’analisi di un vastissimo materiale documentario sino a ora scarsamente esplorato rivela invece che la costellazione di concetti che costituì il “razzismo all’italiana” trovò la sua origine e la sua giustificazione scientifica nell’opera di svariati gruppi di studiosi: prima del 1938 medici, demografi, statistici, antropologi, etnologi, paleontologi, antichisti, politologi, teologi contribuirono a dare forma e dignità scientifica apparente a una variante del razzismo in polemica con il razzismo tedesco. Nel quadro di queste analisi le vicende della cultura razzista dopo le leggi del 1938 appaiono in una nuova luce, che pone in primo piano una divaricazione tra le ragioni degli intellettuali e le esigenze della politica espresse nella scelta di Mussolini di lanciare un “Manifesto della razza” che ricalcava le posizioni del razzismo nazionalsocialista.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 338

    Stampato nel 1999 da La Nuova Italia

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    Se non ci conoscete…. Racconti squadristi

    22.00

    Il Diciannovismo, tanto nelle sue premesse – le gesta degli Arditi sul finire della Prima guerra mondiale – quanto nell’epopea legionaria dannunziana a Fiume, per finire con le storie contigue alla Marcia su Roma (che segnò la fine dello squadrismo pratico ma non certo quella dello squadrismo ideale, fiume carsico inesauribile fino al 1945 e oltre), offre un materiale formidabile e sterminato: avventure mirabolanti, imprese eroiche, personaggi leggendari e figure tragiche. Questi racconti sono concepiti sulla base di episodi autentici accaduti nel quadrienno della “primavera di bellezza”, e ruotano attorno a personaggi di forte caratura come Leandro Arpinati, Ferruccio Vecchi, Guido Keller, Alessandro Pavolini, Giuseppe Solaro… Accanto a loro si muovono personaggi minori, veri o immaginari, sullo sfondo di una temperie storica inimitabile e ormai quasi mitologica più che leggendaria.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 198 + 8 pagine furi testo con foto b/n

    Stampato nel 2016 da AGA

    Condizioni del libro: nuovo

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    Sei momenti di storia squadrista

    18.00

    Il volume tende a focalizzare sei momenti di storia squadrista raccogliendo e compattando quanto reso disponibile in modo frammentario e sparso in centinaia di volumi, materiale reso organico lungo un filo narrativo omogeneo. Questo testo, pur snodandosi in campo storico con precisione chirurgica, non ha la pesantezza di un saggio storico, e appassiona con le sue pagine dal timbro epico e asciutto al contempo.

    Brossura, 15 x 20,5 cm. pag. 264

    Stampato nel 2017 da A.G.A.

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    Siamo stati fascisti.

    16.00

    L’Italia fascista è linguaggio, violenza, idea del corpo, rabbia. Una combinazione di sentimenti e rivendicazioni antidemocratiche che si è formata negli anni dieci, quando l’Italia è andata in Libia; si è consolidata nel 1915, quando il Paese si è interrato nelle trincee; ha trovato espressione nel 1919, quando ne è uscito convinto di essere una potenza incompresa. Il libro fotografa il fascismo delle origini: ripercorrendo pratiche, culture, immaginari, finisce per chiamare in causa noi stessi e quella galleria di immagini, spesso inconfessate, che ci portiamo dentro. Siamo stati fascisti: abbiamo subito e coltivato il fascino per una spiegazione del presente, per un ordinamento del passato e per un’idea di futuro basati sulla sete di riscatto. Siamo stati sedotti da un vocabolario, da un’iconografia, da un modo di fare politica che ha marcato la costruzione di un’identità nazionale.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 326

    Stampato nel 2020 da Feltrinelli

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    Sindacalismo nazionale – Storia e storie raccontate da un protagonista

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €11.70.

    Nazzareno Mollicone      prezzo di listino: 18.00

    Quando si parla del sindacalismo “nazionale” ci si riferisce a una cultura sociale che affonda le proprie radici ideologiche nell’insegnamento di Giuseppe Mazzini: la fiducia in un cambiamento rivoluzionario della società italiana in cui lavoratori e classi più povere si sarebbero unite per una più grande Italia, migliorando al tempo stesso le proprie condizioni personali e quelle della comune Patria. Non solo la visione di un Paese più forte e unito, ma anche l’opposizione alle logiche marxiste, responsabili dell’impoverimento generale e di una lotta di classe immanente e distruttiva per l’economia nazionale, e all’appiatimento burocratico-partitico della Cgl legata al Partito socialista, fautrice di una visione parlamentare dell’azione politica e sociale.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 292

    Stampato nel 2015 da Pagine

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    Squadrismo dal mio diario della vigilia

    14.00

    Simbolo dello squadrismo, Farinacci è soprattutto il testimone dell’impressionante bufera che squassò da cima a fondo l’Italia per due anni, il 1919 e il 1920 – il biennio rosso, percorso drammaticamente da tumulti, scioperi, agitazioni e violenze d’ogni tipo, che portarono la nazione sull’orlo di una guerra civile, arginata soltanto grazie alla travolgente discesa in campo del Fascismo. E la sua vita coincide con la vita del Fascismo stesso, inteso come fondazione storica e culturale. Questi suoi fogli di diario cominciano a Milano, per la fondazione del fascio, fino al termine delle sanguinose ma vittoriose giornate rivoluzionarie di Cremona, nell’ottobre 1922.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 152

    Stampato nel 2014 da A.G.A.

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    Squadrismo e squadristi nella dittatura fascista

    26.00

    Roma, 1° novembre 1922. Sono passate solo poche ore dalla marcia su Roma, e il neo-presidente del Consiglio Benito Mussolini promette l’immediata smobilitazione di tutte le squadre in nome del ripristino più rigoroso dell’ordine pubblico. In realtà, la conquista del potere non segna affatto la fine dello squadrismo né della violenza. Sia che vengano arruolati nelle unità della nuova Milizia Volontaria oppure che agiscano sotto le spoglie dei circoli rionali o dei gruppi sportivi, gli squadristi continuano a giocare un ruolo decisivo nella scena politica italiana. E quando il regime, anche per merito delle sue camicie nere, sarà abbastanza forte da imporre una dittatura a viso aperto, squadrismo e violenza non verranno mai meno. Attraverso il ricorso a nuove fonti, questo libro propone una visione innovativa del ruolo dalla “violenza squadrista” negli anni centrali del regime mussoliniano. Le vicissitudini dei protagonisti dello squadrismo sono indagate a tutto tondo: dalle camicie nere condannate al confino di polizia, al pari dei tanto odiati antifascisti, a coloro che sulla pratica della violenza e sul mito dello squadrismo hanno scommesso tutta la loro vita. Lavoro che risente dell’impronta “universitari” e “dottrinale”, nonostante ciò si tratta di un’ottima ricerca “a tutto campo” del fenomeno squadrista.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 306

    Stampato nel 2015 da Viella

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    Squadristi 1919-1923 – La morte a grinta dura

    18.00

    Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels

    Squadrismo è un termine che nell’immaginario collettivo odierno richiama ad un atteggiamento violento, quello che caratterizzò l’operato delle squadre sparse lungo lo Stivale, contro il cosiddetto sovversivismo rispondendo alla violenza dei rossi con altrettanta violenza, dapprima per reazione, poi attaccando per primi, e anche contro le autorità. Oggi la storiografia dominante tende ad incolpare per le violenze esclusivamente gli squadristi: ma la realtà italiana dei primi anni Venti fu quella di una guerra civile a bassa intensità, con centinaia di vittime da entrambe le parti. In questo libro non vogliamo fare antistoriche esaltazioni ed apologie od altrettanto antistoriche demonizzazioni, né stabilire linee di demarcazione tra buoni e cattivi, ma raccontare un fenomeno fondamentale della storia italiana così come si svolse veramente, a cent’anni dalla fondazione dei Fasci, un fenomeno che insieme a pagine di violenza e sopraffazione ne vide anche di luminose, grazie all’idealismo di reduci e di giovanissimi, che imposero l’Italia di Vittorio Veneto contro quella di Caporetto, l’Italia degli Arditi, dei ragazzi del ’99 contro l’internazionalismo della sovversione rossa.

    Brossura, 14,8 x 21 cm. pag. 212 con circa 21 tra illustrazioni e foto b/n

    Stampato nel 2019 da Eclettica

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    Stoccate. Scritti di lotta e coraggio

    15.00

    Berto Ricci

    “Stoccate” è la raccolta inedita degli scritti di Berto Ricci pubblicati su Critica Fascista, la rivista guidata da Giuseppe Bottai. Poeta, matematico e giornalista, Ricci fu una tra le più brillanti menti del Ventennio. Al rientro dalla guerra d’Etiopia, dopo la chiusura de L’Universale, è con questi contributi che sviluppa e approfondisce i principali temi del suo impegno culturale, esortando l’esperienza mussoliniana a “diventare se stessa”: l’aspirazione al primato dell’Italia fascista, la lotta al capitalismo internazionale, l’avversione a ogni forma di borghesia e classismo, il ruolo dell’intellettuale come avanguardia dell’agire politico.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 256

    Stampato nel 2021 da Passaggio al Bosco

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    Storia dei Fascismi in Europa

    19.00

    Il fascismo è stato, un’esperienza europea contraddittoria: al contempo espressione, progetto di soluzione e fattore di esasperazione della crisi europea, esplosa dopo la Grande Guerra. La storia raccontata in questo libro è allora innanzitutto la storia di un’esperienza europea. Si compone così un quadro delle complesse dinamiche sociali, culturali, economiche e politiche che determinarono successi e sconfitte della sfida lanciata dal fascismo, nelle sue molteplici manifestazioni nazionali, all’incipiente processo di democratizzazione dei paesi europei. Il volume, basato sui più aggiornati orientamenti della storiografia internazionale, integra il profilo storico con un’accurata selezione di documenti e un ampio percorso tra le interpretazioni più significative del fascismo in Italia e in Europa.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 263

    Stampato nel 2009 da Archetipolibri

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    Storia del Fascismo

    28.00

    Questa Storia del Fascismo è la narrazione di un protagonista. Il suo maggior pregio risiede dunque nel suo rispecchiare il sentimento genuino di un idealista nella cornice di una narrazione non ostile così come sono la maggior parte di quelle prodotte dai cosiddetti storici. Tra il 1937 ed il 1939 Farinacci pubblicò, in tre poderosi volumi, la Storia della Rivoluzione Fascista — già nel 1940 la valutò «troppo greve per questi giovani frettolosi, avidi di azione» e decise di sfrondarla soprattutto nelle sue parti di complemento (come la storia risorgimentale) e ripubblicarla in volume unico come Storia del Fascismo che, appunto, la presente edizione riproduce in due tomi. Il primo tomo va dal 1919 alla vigilia della Marcia su Roma, e annovera tra le sue pagine un pregevole affresco dell’epopea fiumana oltre alla cronaca del periodo squadrista ante marcia. Il secondo tomo della Storia del Fascismo è incentrato sulla cronaca della Marcia su Roma, che l’Autore narra da protagonista di punta, e si avvale anch’esso — come il primo — di un’introduzione di Davide Gonzaga, laureatosi in Lettere all’Università degli Studi di Bologna con una pregevole tesi intitolata « “Il Regime Fascista”. Il quotidiano di Farinacci 1943-1945». In appendice, a compendio e completamento, si è deciso di inserire i sei discorsi che Benito Mussolini tenne nel 1922: l’ultimo discorso da deputato, poi i discorsi di Udine, Cremona, Milano e Napoli, e infine il primo discorso come presidente del Consiglio, a conclusione di una delle crisi più gravi mai attraversate dall’Italia.

    Due volumi indivisibili, brossura, 15 x 21 cm. Vol. 1° pag. 304 – Vol. 2° pag. 256

    Stampato nel 2014 da A.G.A

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    Storia del Fascismo Vol. 1 – Le interpretazioni e le origini

    30.00

    Che cos’è il fascismo? Quali cause lo hanno generato, quali le origini, i precursori, la mentalità? Quale ruolo ha svolto nella crisi tra le due guerre in Italia e in Europa? Quali rapporti con socialisti, comunisti, democratici e con altre culture politiche? Questo lavoro in più volumi risponde a queste domande, definisce il fascismo, ne descrive la storia dalle origini e gli sviluppi, con rigore scientifico, polemicamente e con una emotività contaggiosa. In questo primo volume: Il dibattito storiografico – La polemica sulle interpretazioni – Fascismo: nuovo dibattito – La genealogia corporativa – Le idee sulle barricate.

    Rilegato, 15,5 x 22 cm. pag. 575 con circa 35 foto b/n

    Stampato nel 2003 da Controcorrente

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    Storia del Fascismo Vol. 2 – Dannunzianesimo Biennio Rosso Marcia su Roma

    30.00

    In questo secondo volume dell’opera gli autori affrontano il primo vero capitolo di quella rivoluzione nazionale, creativa e popolare che seguirà la storia del grande cambiamento in Italia. A scriverlo è D’annunzio a Fiume, città che sarà il laboratorio dei miti e dei riti della nuova mobilitazione delle masse. D’Annunzio marcia su Fiume e Mussolini dopo il “biennio rosso”, che rischia di risucchiarlo nel vortice della guerra civile, marcia su Roma. La Marcia su Roma è l’epilogo di una scelta rivoluzionaria che miscela realismo e sfida esistenziale, scelta che trasformerà l’Italia, recupererà l’identità perduta, l’orgoglio ferito ed un unificante senso di appartenenza.

    Rilegato,15,5 x 22 cm. pag. 575 con circa 35 foto b/n

    Stampato nel 2004 da Controcorrente

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    Storia del Fascismo vol. 3 – La conquista del potere

    30.00

    In questo terzo volume della Storia del fascismo gli autori affrontano un momento cruciale di accelerazione storica da parte del nuovo Movimento, dalla Marcia su Roma al Governo, fino alla conquista e alla trasformazione giuridica dello Stato. Il fascismo in questo periodo è una rivoluzione che cambia i rapporti di potere, determina una nuova e giovane classe politica. Travolgendo l’Italia liberale, notabiliare e malavitosa, Mussolini sceglie comunque la via del gradualismo, ma, purtroppo, deve anche accettare dei comrpromessi che, mostreranno il loro lato peggiore nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

    Cartonato, 15 x 21,5 cm. pag. 612

    Stampato nel 2009 da Controcorrente

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    Storia del Fascismo vol. 4 – Nascita di una Nazione

    30.00

    Il fascismo doveva mettere in piedi il suo e il nuovo meccanismo istituzionale se voleva consolidarsi. Allora, e solo allora, tutti gli antichi equilibri sarebbero stati destinati ad essere alterati, incrinati e, alla lunga, frantumati. Il fascismo doveva creare il suo Stato, e questo, per essere veramente rivoluzionario, nuovo, non poteva andare a coincidere né con la riesumazione dell’ortodossia statutaria all’insegna del continuismo albertino, né con strutturazioni autoritarie conservatrici da destra classica, né con etichettature di tipo confessionale. C’era una volontà di radicarsi, gradualmente, come nuovo regime nel paese reale, dentro la società italiana. Occorreva uno straordinario dinamismo creatore. Un regime funzionale ad un autentico modello di sviluppo e di innovazione sociale, un processo di industrializzazione e di modernizzazione legato ad un tempo alla lotta al latifondo e al ritorno alla terra. È il primo regime di massa, dotato di larga base popolare di consenso.

    Cartonato con sovracopertina, 15,5 x 21,5 cm. pag. 574

    Stampato nel 2011 da Controcorrente

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    Storia del partito fascista repubblicano

    29.00

    Questo libro ripercorre l’intera vicenda del Partito fascista repubblicano, ricostituito da Mussolini dopo la sua liberazione nel settembre 1943, fino all’epilogo di piazzale Loreto. Filo conduttore è il rapporto fiduciario tra il Duce e il Pfr, caratterizzato da parte del dittatore da atteggiamenti contraddittori legati alle alterne fortune della Repubblica sociale italiana, che lo portavano a vedere nel Partito, per la sua lealtà e inflessibilità, lo strumento più adatto ad affrontare le fasi gravi e incerte, e quello più riottoso e scomodo nei momenti di distensione e compromesso. Ampio spazio è dedicato all’indagine dei modi e dei settori in cui si espresse l’antisemitismo del Fascismo risorto; si analizza inoltre come la struttura politica ufficiale fu d’impulso e supporto a quella amministrativa – talvolta sovrapponendosi – nella persecuzione degli ebrei. Prefazione di Giuseppe Parlato.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 330

    Stampato nel 2016 da Castelvecchi

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    Storia della cultura fascista

    18.00

    Nel tratteggiare l’universo culturale fascista questo libro segue tre direttrici: la politica culturale del regime, la condizione delle diverse arti e discipline, l’ideologia che contrassegnò lo stato totalitario. Guardando alla politica culturale messa in atto dal partito e dal governo fascista l’autrice individua le scelte della classe dirigente al potere in Italia dal 1922 al 1945; concentrandosi sugli intellettuali e sugli artisti chiarisce la portata del contributo da essi fornito al fascismo. Viene così delineata l’ideologia fascista come un sistema di visioni, di ideali e soprattutto di miti, capace di orientare l’azione politica e di promuovere una precisa concezione del mondo.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 239

    Stampato nel 2011 da Il Mulino

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    Storia dello squadrismo 1919 – 1923. Violenza Politica e guerra civile nel primo dopoguerra

    35.00

    Pierluigi di Colloredo Mels

    Nelle parole di Gaetano Salvemini sta tutta la realtà della guerra civile che investì l’Italia dopo il primo conflitto mondiale, con la delusione dei reduci per la Vittoria mutilata, la minaccia della rivoluzione bolscevica e l’occupazione delle fabbriche nel Biennio rosso. La nascita dei Fasci di Combattimento il 23 marzo 1919 fu la scintilla che accese l’incendio che avrebbe arso la Penisola e che vide nello squadrismo fascista il fenomeno politico e militare più importante, che portò all’ istituzionalizzazione della violenza politica. Dello squadrismo fascismo saranno qui affrontate la storia, dalla nascita alla normalizzazione con la creazione della Milizia, l’organizzazione, le donne nella Milizia, i protagonisti e le violenze, senza atteggiamenti apologetici o assolutori né aprioristiche condanne decontestualizzate dalla realtà del secolo scorso.

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    Storia di un altro ottocento – Fascisti ante litteram

    Il prezzo originale era: €16.00.Il prezzo attuale è: €9.60.

    Vittorio Bonacci

    Questo libro intende ricostruire. ripercorrendola per sommi capi e senza la pretesa di esaurire l’argomento, la storia ideologica di un altro Ottocento, ovvero di un Ottocento altro da quello che ci è stato consegnato e tramandato dalla cultura egemone del pensiero unico. Un XIX secolo che va dal Congresso di Vienna (1814) allo scoppio della Prima Guerra Mondiale (1914) e che non si presenta quindi come caratterizzato soltanto dalle istanze liberali, democratiche, egualitarie e socialiste – che pure Io contraddistinsero, almeno in parte – bensì anche dalle ispirazioni e dai motivi ideologici controrivoluzionari e reazionari del legittimismo monarchico e cattolico propri del suo esordio, ovvero la Restaurazione postnapoleonica, e, successivamente, da due filoni di pensiero paralleli e contrapposti che, per comodità, si potrebbero definire ((hegeliano» e ((antihegeliano» e che in questa sede si è ritenuto di definire rispettivamente come corrente ((ufficiale» e ((ufficiosa» del pensiero della Destra romantica e tardo-romantica ottocentesca

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 122 + 12 pagine fuori testo con ilustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2017 da Ritter

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    Storia militare del Fascismo vol. 1

    Il prezzo originale era: €24.00.Il prezzo attuale è: €12.00.

    Prezzo di listino  24.00 (sconto 50%)

    L’Esercito italiano in Libia, forte di 220.000 uomini, nel settembre del 1940 invaderà l’Egitto, difeso da poco più di 40.000 soldati inglesi, con lo scopo di impossessarsi del canale di Suez. Così inizia una descrizione appassionante di tutte le battaglie del Nord Africa, dei protagonisti, delle azioni e della politica fino alla resa italo-tedesca. Con questo volume inizia un’avventura storica che porterà il lettore attraverso i campi di battaglia che videro protagoniste le truppe italiane e i loro comandanti.

    Brossura 14,5 x 20,5 cm. pag. 326 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2012 da Chillemi

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    Storia Ribelle 46 – Vercelli fascista

    12.00

    Numero speciale della rivista Storia Ribelle interamente dedicata al fascismo nella città e nella provincia di Vercelli.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 96 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Storia Ribelle

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    Strali dall’etere. Ezra Pound. I radiodiscorsi dell’Eiar 1941-1943

    38.00

    Ezra Pound

     Sarebbe senz’altro una forzatura attribuire a Pound una connotazione di intellettuale organico all’Italia e al regime fascista. Tuttavia, a partire dall’inasprirsi della crisi economica e politica mondiale, e dal primo riscontro degli effetti concreti della politica sociale attuata da Mussolini, Pound muove gradualmente verso il superamento della mera creazione artistica, cercando una sintesi fra arte e vita e una trasposizione della prima difesa della lotta politica. Intento di questa pubblicazione è la traduzione della serie completa disponibile dei radiodiscorsi di Ezra Pound dall’EIAR, a Roma, trasmessa dal 2 ottobre 1941 al 25 luglio 1943

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    Studenti soldati – Sulla strada di Harar

    16.00

    Carlo Schreiner

    “Nel licenziare con ritardo queste bozze (sono in marcia da più di un mese con un battaglione indigeno) il mio orgoglio di italiano mi fa esultare perché posso compiere questo – primo passo – nella veste del soldato, e nuovamente in quella di soldato d’Africa. I nostri ardenti propositi non sono rimasti soltanto nei cuori ma essenzialmente sono testimoniati da questo auspicato e promesso ritorno. L’Africa ci ha riabbracciati ed ha ripreso il suo incantamento”. Da una nota introduttiva dell’autore.

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    Studio Bibliografico sulla Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale – 735 voci bibliografiche su un esercito dimenticato

    15.00

    Chi si avvicina allo studio della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale si rende subito conto di quanto sia difficile reperire fonti e pubblicazioni relative a quella che fu una forza armata che, nel bene e nel male, attraversò da protagonista un ventennio della storia d’Italia rappresentando il concreto tentativo di dare forma a una nuova figura di cittadino/soldato. Per questo abbiamo ritenuto che una bibliografia sulla Milizia che fosse, per quanto fattibile, il più possibile completa e sistematica, potesse essere di grande utilità allo studioso, al collezionista, all’appassionato e, perché no, anche a chi avesse semplicemente la voglia di saperne di più sull’argomento. Costoro troveranno in questo volume, con una suddivisione per temi che facilita la ricerca sui singoli argomenti, quanto è stato pubblicato sulla Milizia dalla sua nascita ai giorni nostri.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 94

    Stampato nel 2009 da Marvia

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    Ticino irredento – La frontiera contesa. Dalla battaglia culturale dell’«Adula» ai piani d’invasione

    31.00

    Quali sono stati i percorsi, i protagonisti e le ragioni dell’irredentismo italo-svizzero della prima metà del Novecento? Perché si passò dalle dispute linguistiche ai piani d’invasione del “Ticino irredento”, dell'”Italia svizzera” e di altri territori? A duecento anni dalla nascita del Cantone e Repubblica del Ticino questo volume affronta la genesi, la storia, il tramonto e l’eredità dell'”Adula”, il giornale di Bellinzona che si batté per la difesa della specificità italiana ticinese e svizzera. Una battaglia alla quale parteciparono alcuni dei più grossi nomi dell’establishment italiano e cantonale e che divenne una disputa internazionale intrecciando, alle ragioni culturali questioni politiche, ideologiche, economiche e strategiche.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 304

    Stampato nel 2004 da Franco Angeli

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    Tra Mussolini e Hitler – Le opzioni dei sudtirolesi nella politica estera fascista

    34.00

    Sulla base di un attento studio bibliografico e di documenti inediti, il volume offre una nuova prospettiva alle vicende vissute dalle popolazioni sudtirolesi alla fine degli anni Trenta, quando agli abitanti di lingua tedesca fu posto l’obbligo di scegliere tra rimanere italiani, rinunciando al germanesimo, oppure trasferirsi in Germania abbandonando per sempre la propria terra. Dalla sua annessione allo Stato italiano nel 1919 e fino agli anni ’60, il problema dell’Alto Adige/Sudtirolo è stato il punto più critico dei rapporti dell’Italia con il mondo tedesco. Il momento più drammatico e lacerante di questa controversa questione internazionale è rappresentato dalle cosiddette opzioni del 1939. Allora, agli abitanti di lingua tedesca fu posto l’obbligo di scegliere tra il rimanere italiani, rinunciando al germanesimo, oppure trasferirsi in Germania abbandonando per sempre la propria terra. Il volume offre una nuova prospettiva in quanto lo inserisce pienamente nel quadro delle relazioni politiche italo-tedesche e della politica estera fascista e nazionalsocialista negli anni 1937-1939.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 245

    Stampato nel 2012 da Franco Angeli

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    Tra sardismo e fascismo – Arte e identità nelle riviste sarde del Novecento

    15.00

    Attraverso la rivisitazione del vasto corpus di pubblicazioni che videro la luce negli anni del Ventennio Fascista, l’autrice ripercorre non solo la storia della pubblicistica in Sardegna di quel periodo ma delinea un preciso contesto storico all’interno del quale insegue i vari filoni della cultura isolana. L’idea identitaria, l’arte, la storia indagati secondo un metodo critico che rivela un circolo di letterati, eruditi e pensatori che si allineano fedelmente alle scelte generali del Regime, pur in una chiave di interpretazione del tutto particolare. Il libro offre uno spaccato della società sarda attraverso uno dei momenti forse meno conosciuti, quello appunto della pubblicistica, ove si riflettono tensioni non solo culturali, ma anche sociali, politiche e economiche.

    Brossura, 14,45 x 21 cm. pag. 223 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2009 da Zonza Editori

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    Trentaquattro case del fascio Settant’anni dopo

    34.00

    La presenza del Partito Nazionale Fascista nel territorio si concretizza nella rete di case del fascio la cui edificazione è promossa dalle federazioni provinciali. L’operato della federazione di Padova è approfondito in questo volume nella specifica realtà dei centotré (al tempo centoquattro) paesi e cittadine dell’area del Brenta, del Cittadellese, del territorio di Camposampiero, della Saccisica, del Conselvano, del Monselicese, del territorio di Este e di Montagnana, dell’area dei Colli Euganei, e nel contesto dei dodici quartieri in cui dal 1936 è suddivisa la città di Padova. Ancora oggi l’immagine degli abitati è spesso segnata dai manufatti edilizi che, tra gli anni venti e trenta, i programmi dei federali e i progetti degli architetti e degli ingegneri hanno contribuito a erigere nelle piazze dei borghi. Trentaquattro sono gli edifici già sedi del partito nazionale fascista ancora rintracciabili nel territorio padovano. Il consolidamento delle strutture del partito fascista nei singoli contesti viene qui posto in relazione con la presenza nelle piazze delle architetture dello Stato e della Chiesa, mentre un successivo confronto tra l’assetto dei centri abitati negli anni del fascismo e le modificazioni succedutesi nel periodo postbellico introduce a considerazioni riguardanti la scala urbana e lo stato attuale. Come i casi superstiti testimoniano, le case del fascio insistevano su luoghi cardine della trama edilizia urbana.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 399 con molte foto e planimetrie b/n

    Stampato nel 2014 da Marsilio

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    Un bell’alpino, un grande aviatore. Italo Balbo fra gli Alpini e l’Aeronautica

    17.00

    Marco Petrelli – Giorgio Baldacci – Alessandro Pinelli

    Ufficiale dell’Esercito, comandante di plotone arditi Alpini nelle fasi conclusive e più intense della Grande Guerra, Balbo resterà legatissimo al Corpo tanto da fondare, a fine conflitto, il giornale L’Alpino. Da bollettino reggimentale, L’Alpino diventerà organo dell’Azione Nazionale Alpini (ANA) di cui Balbo fu animatore sin dai suoi esordi giungendo, da Maresciallo dell’Aria e da Governatore della Libia, ad organizzare la XVI Adunata delle Penne Nere a Tripoli, ad oggi unico appuntamento extra-nazionale. E proprio nella città libica, su sua volontà, verrà inaugurato il monumento all’eroe Alpino Generale Antonio Cantore. In quell’occasione, la stampa dell’epoca lo immortalò con la penna nera in testa e con l’uniforme dell’Aeronautica

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    Un samurai a Fiume

    20.00

    “Un Samurai a Fiume racconta le imprese di Harukichi Shimoi, scrittore e poeta giapponese innamorato dell’Italia, che si ritrovò prima al fianco delle truppe d’assalto italiane impegnate a combattere contro l’Impero austro-ungarico nelle trincee dell’Isonzo; poi fu accanto al Vate Gabriele D’Annunzio sostenendolo nell’impresa di Fiume, incarnando una delle anime più irrequiete e affascinanti dei protagonisti dell’occupazione fiumana. In seguito, l’intellettuale giapponese fu vicino a Mussolini e agli ideali rivoluzionari del fascismo italiano, ipotizzando di poter dare vita a una forma di fascismo nipponico che fosse riconducibile a una vera e propria rivoluzione spirituale dell’individuo, ancor prima che politica. Gli scritti di Shimoi, i suoi ricordi, le riflessioni di intellettuale scomodo e engagée sono arricchite dalla presenza di fotografie, di lettere, di documenti, di manifesti teorici e discorsi di Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Leone Kochnitzky, Elpidio Jenco, Gherardo Marone, Arturo Ferrarin, Indro Montanelli e di altri personaggi ancora da scoprire, che con le loro gesta hanno fatto vibrare l’anima da eroi.”

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 300

    Stampato nel 2019 da Oaks

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    Una cultura per l’Europa

    10.00

    Adriano Romualdi

    La terza edizione di questo libro libro contiene i due saggi di Adriano Romualdi: La destra e la crisi del nazionalismo e Idee per una cultura di Destra, piccoli ma essenziali e di sorprendente attualità. In essi è dato di rintracciare gli elementi di una possibile “nuova cultura” supporto alla pratica di una “grande politica” su cui la Destra italiana è chiamata a riflettere. Saggio introduttivo di Gennaro Malgieri: “Memoria di Adriano”.

    Brossura, 12,5 x 19,5 cm. pag. 87

    Stampato nel 2013 da Settimo Sigillo

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    Una mitologia eroica del fascismo

    17.00

    Il presente tentativo di ricostruzione storica avrebbe un raggio d’influenza esiguo se non puntasse sulla qualità: La qualità è di un’altra durata, perciò scrivere secondo gli schemi fissati di un’epoca, è voler essere insinceri! osservava Aniceto Del Massa. Abbiamo scritto quindi ripudiando quegli schemi. Abbiamo scritto in funzione di una mitologia eroica, convinti che il Mito è capace di catapultare il Fascismo in un imprevedibile futuro. No, non ne faremo l’apologia, perché è da settant’anni che i vincitori vi si adoperano portandoci al marasma mondiale. A noi resta solo il compito di accertare la verità, che è di per sé sempre propositiva.

    Brossura 14 x 20,5 cm., pagg. 226

    Stampato nel 2016 da Solfanelli

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    Una Patria una Nazione un Popolo

    20.00

    Questo lavoro, dedicato al Risorgimento, questo sconosciuto, rappresenta una rivoluzione nell’interpretazione dell’epopea risorgimentale. Per la prima volta il Risorgimento viene studiato come una fase storica il cui risultato principale sarà la nascita, lo sviluppo e l’apoteosi dello Stato Nazionale Italiano, abbandonando quelle etichette ideologiche che da sempre hanno impedito la corretta interpretazione di quello straordinario processo di ascesa. Una fase che iniziò con gli appelli di Mazzini in quel lontano 1831 e si concluse drammaticamente il 2 maggio 1945, quando con la sconfitta subita nella Seconda Guerra Mondiale, lo Stato Nazionale Italiano finì sotto il servaggio di altre potenze. E questo saggio, che vuole raccontare un’altra Italia, è anche un omaggio ai proscritti dimenticati, agli eroi che con la loro azione plasmarono la Nazione, morendo per una grande Patria.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 356

    Stampato nel 2011 da Herald

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    Università e accademie negli anni del fascismo e del nazismo – Atti del convegno internazionale Torino 11-13 maggio 2005

    52.00

    La storia del fascismo e del nazionalsocialismo presenta come è noto significative coincidenze, accanto anche a sensibili differenze. Il rapporto tra mondo della ricerca e regime si colloca tendenzialmente sul piano delle convergenze. A ben pochi nuclei di studiosi e ricercatori, in effetti, fu concesso di rimanere al riparo dalla influenza rigidamente proveniente dall’alto. Una analisi comparativa per quanto riguarda le scienze naturali offre nuove prospettive di analisi, mostrando, tra l’altro, come esse non fossero certo meno condizionate dall’ideologia dominante.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 448

    Stampato nel 2008 da Olschki

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    Vangelo e moschetto – Fascismo e cattolicesimo: sintonie attriti battaglie comuni

    19.00

    Per oltre vent’anni Fascismo e Chiesa cattolica convissero e interagirono, a volte con il tentativo di servirsi l’uno dell’altro, altre volte scontrandosi. Ma, più spesso, condivisero idee, valori, progetti e battaglie. Quest’opera vuole essere un contributo di chiarezza, evidenziando gli aspetti su cui fascismo e cattolicesimo si confrontarono. Oltre ai processi storici che partono dalla Questione Romana e si concludono con la fine della Seconda Guerra Mondiale, si analizzano i principali elementi dottrinari su cui le due entità possono essere accostate: la critica al sistema liberalcapitalista e al marxismo, attraverso l’alternativa del corporativismo, la lotta alla Massoneria, il sostegno cattolico all’impresa di Etiopia e alla partecipazione alla Guerra di Spagna, autentica crociata del XX secolo. Le critiche rivolte da Pio XI al regime nell’enciclica “Non abbiamo bisogno”, il concetto di religione secondo la dottrina fascista, sono alcuni dei punti che vengono esaminati, per concludere con il percorso spirituale di Benito Mussolini. Il frutto più importante del confronto tra Fascismo e Chiesa, destinato a sopravvivere sino ad oggi, fu la Conciliazione, che pose fine a decenni di lacerante Questione Romana.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 260

    Stampato nel 2019 da Solfanelli

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    Vecchia guardia

    16.00

    Frenetici. Drammatici. Decisivi. Gli anni tra il 1919 e il 1922 furono quelli che videro la nascita e l’affermazione inarrestabile del fascismo. Anni che hanno segnato il destino dell’Italia e dato vita alla scalata al potere di Benito Mussolini. “Vecchia guardia” di Ernesto Daquanno, riproposta in versione anastatica e arricchita dall’introduzione del figlio Ezio e da una nota biografica di Fabrizio Vincenti, è più di un diario su quegli anni: è un eccezionale osservatorio per capire il contesto che portò alla marcia su Roma. Un affresco, di parte fascista, uno dei pochi esistenti e per questo ancora più importante, del clima maturato con la “vittoria mutilata”, delle speranze deluse dal presidente americano Wilson, del fermento, dei cortei, delle manifestazioni, degli scontri tra fascisti e socialisti, dei saccheggi, degli scioperi selvaggi, delle violenze ai danni dei reduci della Prima Guerra Mondiale e della scelta storica di Mussolini di arrivare a creare i Fasci di Combattimento, il 23 marzo del 1919, a piazza San Sepolcro.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 280 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2015 da Eccletica

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    Vecchio fascismo nostro. 45 profili squadristi

    25.00

    Giacinto Reale

    Quarantacinque profili squadristi da Berta a Scambelluri, da Carli a Vecchi, da Arpinati a Scorza, da Padovani a Ricci. Quarantacinque profili, quarantacinque vite, raccontati con la solita passione dell’autore e la solita ricerca bibliografica. Prefazione di Pietro Cappellari.

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    Venti su un autocarro

    Il prezzo originale era: €16.00.Il prezzo attuale è: €11.20.

    Credo si possa dire che il titolo di questo bel libro di memorie squadriste in forma di romanzo rappresenti, in due parole, la sintesi di gran parte di ciò che fu lo squadrismo. Innanzitutto il riferimento al numero (“venti”) che rispecchia la realtà delle squadre e l’orgoglio di essere “minoranza rumorosa” (così si definirono gli squadristi veneziani), contro una maggioranza vile ed un nemico numericamente più consistente, ma vile anch’esso. Orgoglio destinato a durare nel tempo, tra i “veri” squadristi di allora, come il Capitano degli Arditi, decorato, Piero Bolzon: «Noi, quelli che veramente abbiamo fatto la rivoluzione, ci parlavamo, un tempo, occhi negli occhi, alla brava, secondo una costumanza che battezzavamo per “menefreghista”; né conoscevamo la carezza ai grami cittadini per viltà, né il sistema della pedata per irriconoscenza congenita…». Ecco perché da quell’arditesca pattuglia, a suo modo elitaria, resteranno esclusi, nonostante i tanti tentativi di intrusione, i “finti” squadristi (c’erano anche quelli!) fustigati da un altro che c’era, fiumano, segretario del fascio di Sesto S. Giovanni, dirigente delle Avanguardie giovanili, pluriferito e incarcerato, Asvero Gravelli. (Dalla prefazione di Giacinto Reale)

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 166

    Stampato nel 2017 da Aga

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    Vercelli littoria. L’architettura nel Ventennio fascista

    30.00

    Francesca Albani – Matteo Gambaro

    Quando una città cambia volto e identità grazie all’architettura: è il caso di Vercelli, nel cuore della Pianura Padana tra Torino e Milano. Il volume, completamente illustrato da documenti d’archivio e immagini inedite d’epoca, è la prima approfondita esplorazione delle opere architettoniche realizzate durante il Ventennio a Vercelli. Disegni, progetti, fotografie e cartoline raccontano una nuova stagione della provincia italiana e le visite di Mussolini, con un particolare approfondimento al piano di riqualificazione urbana che avrà ricadute non solo urbanistiche ma anche economiche e sociali sulla città piemontese.

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    Vestivamo alla menopeggio – Prima, durante e dopo la guerra

    18.00

    Un libro autobiografico che scaturisce dalla generazione della guerra, quella che è cresciuta tra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso, a cavallo del conflitto. La generazione che ha vestito le divise della Gioventù Italiana del Littorio, che sulle pagelle infiorate di bellicismo si è vista aggiudicare i voti in “cultura fascista” senza sapere neanche cosa fosse, che ha marciato e cantato “Giovinezza”, che ha potuto alimentarsi grazie ai tagliandi delle tessere annonarie, che ha sentito il fragore dei bombardamenti aerei e ne ha subito il terrore e visto le macerie, che ha ripreso stentatamente a rivivere, lasciandosi alle spalle esperienze dolorose, che non si sono ancora cancellate.

    Brossura, 21 x 21 cm. pag. 160 riccamente illustrato

    Stampato nel 2016 da Curcu & Genovese

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    Vincere – Le battaglie perdute di Mussolini. Dal ’22 al ’39

    14.00

    Questo volume analizza tutte le imprese belliche del Fascismo dal 1922, anno di inizio del Ventennio, alla conquista dell’Albania nel 1939, ultima impresa prima dell’ingresso dell’Italia nel secondo conflitto mondiale. Il testo tratta, secondo l’Autore, le velleità di Mussolini, la cronica impreparazione delle Forze Armate, le incapacità e, in alcuni casi, la vigliaccheria degli Alti Comandi e lo spirito di abnegazione, spesso inutile, delle truppe deliberatamente mandate allo sbaraglio.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 142 con circa 57 illustrazioni e foto b/n

    Stampato nel 2015 da Mattioli

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