Adolf Hitler il mio amico di gioventù

Storia e Ideologia

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    Adolf Hitler il mio amico di gioventù

    30.00

    Dall’interrogatorio di un ufficiale del Counter Intelligence Corps (CIC) ad August Kubizek, durante i sedici mesi trascorsi nel campo di prigionia di Glasenbach:

    “Così eri un amico di Adolf Hitler. Che cosa ne hai ottenuto?”.

    “Nulla”.

    “Eppure hai ammesso di essere suo amico. Ti ha dato denaro?”.

    “No”.

    “Cibo?”.

    “Nemmeno”.

    “Una macchina, una casa?”.

    “Nemmeno questo”.

    “Ti ha presentato delle belle donne?”.

    “No”.

    “Vi siete mai incontrati, più tardi?”.

    “Sì”.

    “Lo vedevi spesso?”.

    “A volte”.

    “Come facevi a incontrarlo?”.

    “Semplicemente mi recavo da lui”.

    “Così eri con lui? Davvero? Molto vicino?”.

    “Sì, abbastanza vicino”.

    “Da solo?”.

    “Da solo”.

    “Senza alcuna guardia?”.

    “Senza alcuna guardia”.

    “Quindi avresti potuto ucciderlo”.

    “Sì, avrei potuto”.

    “E perché non lo hai ucciso?”

    “Perché era mio amico”.

    Parla a favore dell’Autore il fatto che, sebbene gli sarebbe stato possibile, egli non ha mai tratto alcun vantaggio da quell’amicizia di gioventù”

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 247

    Stampato nel 2015 da Thule Italia

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    1936. Le Olimpiadi di Hitler. I fatti

    9.70

    John R. Webb

    Questo libro chiarisce in maniera sintetica taluni fatti, sgombrando le distorsioni della propaganda pro e antinazionalsocialista, circa le Olimpiadi di Berlino del 1936. Dopo un tentativo fallito di boicottaggio da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, queste olimpiadi possono essere giudicate le prime dell’era moderna. John R. Webb (Robert Smyth) scomparso nel 2014, fu un giornalista e uno storico conservatore britannico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 112 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2023 da Gingko

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    Accusa all uomo

    28.00

    Savitri Devi

    «In questo libro, scritto nel 1945-46, trovano espressione le idee che ho avuto per tutta la vita riguardanti gli animali in particolare e la natura vivente in generale, nonché la mia protesta contro il loro spietato sfruttamento da parte dell’uomo. È stato ispirato dagli eventi e dall’atmosfera generale degli atroci mesi durante i quali fu scritto, ovvero nei mesi immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale; un tempo durante il quale, anche se si fosse deliberatamente rifiutato – come io feci – di aprire qualunque giornale o rivista, o di sentire qualsiasi propaganda alla radio, non si sarebbe potuto che ascoltare, ovunque si andasse, che racconti, presentati più o meno astutamente, di “crimini contro l’umanità”»

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    Adolf Hitler

    25.00

    “Adolf Hitler è l’uomo del destino, l’uomo chiamato a salvare la Nazione da spaventosi conflitti interni e da un vergognoso disonore all’estero e guidarla verso l’agognata libertà… Adolf Hitler è uno dei pochi Capi di Stato che disdegni medaglie e decorazioni. Egli porta soltanto una singola alta decorazione che si è guadagnato da soldato semplice… Egli viene dal popolo e resta una parte di questo. Egli è, ora, ciò che è sempre stato e sempre sarà: il nostro Hitler.” J. GOEBBELS, 20 APRILE 1935, UNSER HITLER, DISCORSO RADIOFONICO PER IL GENETLIACO DEL FÜHRER

    Hitler nelle immagini di Heinrich Hoffmann, suo fotografo ufficiale.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 120 interamente illustrate con foto b/n

    Stampato nel 2012 da Effepi

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    Adolf Hitler – Il preludio

    30.00

    Le immagini dei viaggi, le manifestazioni, i convegni, le parate, gli incontri col popolo: l’orgazizzazione della propaganda del Terzo Reich prima del grande conflitto. Volume interamente illustrato con immagini b/n con un testo limitato ad una descrizione essenziale dei fatti riportati.

    Rilegato, 20,50 x 28 cm. pag. 160 completamente illustrato con 482 foto b/n

    Stampato nel 1995 da Italia Editrice

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    Adolf Hitler – Il tempo della svastica

    19.90

    Questo volume dedicato ad Adolf Hitler, al nazionalsocialismo e alla parabola politica del Terzo Reich, offre una narrazione coinvolgente e allo stesso tempo una ricostruzione storica obiettiva basata su fonti e documenti, indagati con rigore dagli autori. Si parte dall’infanzia di Hitler e dalle travagliate vicende della sua giovinezza di mancato artista a Vienna, per proseguire con la scoperta della vocazione politica a Monaco, la sublimazione della violenza come strumento di conquista del potere, il riarmo della Germania, la Seconda Guerra Mondiale. Fino alla apocalittica fine nel Bunker di Berlino e alla resa dei conti di Norimberga. È come se il lettore avesse tra le mani due libri in uno: da un lato la biografia del protagonista, dall’altro la storia del Terzo Reich, storia politica, militare, persino religiosa, e dei grandi eventi legati ai dodici anni di vita del “Reich millenario”.

    Cartonato con sovracopertina, 14 x 21,5 cm, pag. 287 illustrato

    Stampato nel 2014 da White Star

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    Adolf Hitler – memorie d’oltretomba

    17.00

    Saint Paulien

    Un romanzo-autobiografico incredibilmente suggestivo. Qui Hitler parla in prima persona. L’autore, pur attenendosi ai fatti storici, ricostruisce l’itinerario terreno del capo del Nazionalsocialismo come se dall’Aldilà, a guerra terminata e alla luce di quello che poi è accaduto, ci facesse giungere la sua voce per darci una sua valutazione dei fatti che lo riguardavano personalmente. Avvincente

    Brossura 12 x 19,5 cm. pag. 520

    Riedizione anastatica dell’edizione del 1970 de Il Borghese

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    Adolf Hitler – Una psicobiografia

    25.00

    La ricerca storico-analitica su Adolf itler ha comunemente privileggiato una sorta di aspetto “negativizzante” in relazioni a comportamenti e decisioni da lui poste in essere, fondamentalmente tendente a sminuirne e denigrarne il loro valore oggettivo. Resiste la semplicistica immagine di Hitler “genio del male” la cui mente malata partorì l’orrore dell’olocausto. Ponderate analisi che provino a ofrire una prospettiva differente da quella riconosciuta come unica e indiscutibile, non hanno vita facile, e accuse di faziosità e astoricismo, prendono il soppravento nelle parole dei critici più ortodossi e intrasigenti. L’indagine psicostorica appare dunque la più idonea a (provare) a spiegare, i mille volti e le centinaia di sfaccettature della personalità umana, poichè permette di correlare la mente alle azioni (generatrici di eventi storici) che da essa scaturiscono. veramente un libro “fuori dal coro” su Adolf Hitler con cui magari molti lettori non saranno d’accordo ma, non potranno non apprezzare la peculiarità del lavoro di Luca Brunetti.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 120 con 73 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Novantico

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    Adolf Hitler. Scritti e discorsi 1927

    40.00

    Adolf Hitler

    Il 1927 fu indubbiamente un anno di svolta per Adolf Hitler e, di conseguenza, per lo NSDAP. Difatti, successivamente alla revoca del divieto di parola in tutta la Germania, eccezion fatta per la Prussia, ecco finalmente il Führer libero di poter esprimere  i concetti fondanti della Weltanschauung nazionalsocialista, eccolo ripetere in ogni occasione la necessità, per una futura rinascita tedesca, del riconoscimento di tre valori essenziali: razza, personalità e spirito combattivo. Solo così sarebbe stato possibile abbattere lo Stato allora fondato sul disconoscimento del sangue comune, sul concetto di maggioranza e sul pacifismo. Principale bersaglio dei suoi strali, oltre naturalmente al marxismo, è la borghesia piuttosto che il proletariato, giacché è proprio nella massa operaia che intravede la sorgente di quella forza necessaria per attuare un mutamento ormai non più procrastinabile delle condizioni allora esistenti.

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    Adriano Romualdi. L’uomo, l’opera e il suo tempo

    15.00

    A quarant’anni dalla tragica morte, il pensiero eretico e politicamente scorretto di Adriano Romualdi viene esaminato in tutta la complessità delle sue articolazioni, in modo da offrirne un panorama completo, finora mancante nella pur vasta letteratura sul neofascismo. Il pensiero romualdiano viene ripercorso attraverso l’esame di tutta la sua vasta bibliografia, sia per inserirlo nel suo contesto storico, sia per individuare quelle linee che, nel panorama desertificato delle culture politichwe, sono ancora in grado di offrire una chiara e coerente concezione del mondo visto da Destra. L’Europa-nazione, la ricerca delle radici indoeuropee, l’interpretazione del fascismo come Rivoluzione Conservatrice, l’idea di uno Stato nuovo e del valore della cultura come forza prepolitica, sono certamente risposte che Romualdi forniva ai problemi del suo tempo, ma costituisco ancora, per chi vuole mantenere una vigilanza critica sulle tendenze del mondo moderno, un utile strumenti interpretativo.

    Brossura 15 x 21 pag. 156

    Stampato nel 2012 da Settimo Sigillo

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    Albert Leo Schlageter – Racconto popolare sulla vita e morte di un eroe tedesco

    20.00

    Nella brughiera di Golzheim, alle porte di Düsseldorf, sono le 4 del mattino del 26 maggio 1923. Un ex ufficiale tedesco cade sotto i colpi di un plotone di esecuzione francese. È Albert Leo Schlageter, già luogotenente dell’esercito del Reich che, alla fine della Grande Guerra, è entrato a far parte dei Corpi franchi – con cui ha combattuto nel Baltico, in Curlandia e in Alta Slesia – e che in seguito, raccogliendo l’invocazione d’aiuto del proprio popolo, è giunto nella martoriata Ruhr, invasa dalle truppe d’occupazione francesi e intenta nella “resistenza passiva”. Con tutta probabilità tradito da un tedesco che era stato suo amico – Walter Kadow, che di lì a poco verrà giustiziato da un gruppo di nazionalsocialisti, di cui faranno parte anche Rudolf Höss e Martin Bormann -, Schlageter è stato condannato a morte con l’accusa di spionaggio e sabotaggio, reo di una serie di attentati dinamitardi su varie linee ferroviarie al fine d’impedire il trasporto in Francia del carbone tedesco. Nessun essere umano ha perso la vita in tali attentati, eppure la Francia ha deciso che Schlageter deve morire. E così egli viene condannato alla pena capitale da un tribunale militare francese su terra tedesca. E su terra tedesca viene fucilato. La vicenda di Schlageter lascerà un segno indelebile nella Germania di Weimar.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 112 illustrato con alcune foto b/n

    Stampato nel 2019 da Thule Italia

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    Albert Speer e Marcello Piacentini – L’architettura del totalitarismo negli anni Trenta.

    35.00

    Il volume intende fornire un quadro complessivo e unitario della politica architettonica e degli scambi intercorsi negli anni Trenta tra il regime tedesco e quello italiano attraverso l’esperienza dei due “architetti di stato”, Albert Speer e Marcello Piacentini. Il saggio ripercorre l’intensa attività dei due architetti dagli anni Venti alla fine della guerra, analizzando i contesti politico-culturali e tracciando il bilancio di una stagione architettonica.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 420 riccamente illustrato in b/n con schizzi e immagini d’epoca

    Stampato nel 2013 da Skira

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    Ali e pellicole. La cinematografia aviatoria nel Terzo Reich

    20.00

    Già durante la Prima Guerra Mondiale l’utilizzo bellico dell’invenzione dei fratelli Wright si manifestò in tutte le sue potenzialità, ancor più si sviluppò, soprattutto fra le due guerre, il ricorso nelle pellicole di propaganda, documentarie o di fantasia, al tema aviatorio. Nel caso specifico della Germania, la memoria era legata alle gloriose gesta di piloti come Manfred von Richtofen e Ernst Udet.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 92 allegato DVD

    Stampato nel 2016 da Effepì

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    Antropologia razziale del popolo ebraico

    45.00

    Questo testo di Hans F. K. Günther è sicuramente unico nel suo genere; e tanto basterebbe per giustificare il suo straordinario interesse, indipendentemente dal fatto che in certi punti esso sia datato, cosa non sorprendente quando si ricordi che esso fu pubblicato negli anni Trenta… Il libro del Günther ci offre un itinerario razziologico storico dell’etnia ebraica, che dimostra in modo perfetto come un popolo del tutto particolare abbia potuto rimanere tale anche dopo il suo snaturamento razziale, totale o quasi; trasportato da un’idea-forza di tipo religioso.

    Brossura ,14 x 21 cm. pag. 323 con 265 illustrazioni e 5 cartine

    Stampato nel 2016 da Effepi

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    Appello ai giovani europei

    10.00

    Leon Degrelle

    Tanto più diventa insoportabile lo spettacolo offerto dal panorama politico contemporaneo, tanto più assumono dimensioni da giganti le figure di quei Capi e Condottieri che negli anni ’20 e ’30, rappresentarono l’ultimo tentativo di una possibile ricostruzione civile e spirituale nel cuore dell’Europa. Leon Degrelle è uno di questi uomini: questo appello che il testo ripropone, rappresenta una consegna, quella definitiva, del Condottiero del Fronte dell’Est e del Capo di Rex. Una sorta di testamento spirituale indirizzato a quella parte delle giovani generazioni europee non ancora sprofondate nel pantano esistenziale contemporaneo.

     

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    Appunti per comprendere il secolo

    18.00

    Pierre Drieu La Rochelle

    “Ecco un testo di Drieu La Rochelle, scritto in un’epoca di crisi, che sarebbe bene prendere in considerazione. La nozione di decadenza, che ha così grande rilievo nella sua opera ed ha avuto tanto peso nella sua vita, in questo libro è messa in prospettiva: il movimento della nostra storia viene analizzato dal Medio Evo fino all’epoca attuale. Secondo Drieu, la separazione dell’anima e del corpo si trova all’origine di quell’indebolimento complessivo che è la decadenza. Il punto di riferimento è il mondo greco; il Medio Evo è l’età della costruzione; poi la Francia e l’Europa esauriscono le loro forze. Il disprezzo del corpo è l’errore fatale. Questa nuova edizione italiana, preceduta da un saggio introduttivo di Attilio Cucchi sulla “rivoluzione del corpo”, è impreziosita da un apparato iconografico dovuto a Cristina Gregolin, che riproduce le statue degli atleti presenti nello Stadio dei Marmi del Foro Mussolini

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    Architetture

    20.00

    Questa raccolta di disegni, di sogni architettonici, non ha bisogno di molte parole di presentazione: l’autore è Adolf Hitler. Quello che il Disegnatore ha sognato è l’architettura di una Europa serena e sovrana, plurale e armoniosa, incardinata sugli stilemi e i canoni romani. Quella Roma un pò prosaica, che era riuscita e imprimere sul corpo del mondo la propria disciplinata volontà, che aveva inventato l’arco, che amava il candore dei marmi e lo accostava al colore dei giardini e degli affreschi. Monumentalità unita al respiro di una quotidianità idillica, misurata e popolare, composta e priva di artifici. Questa raccolta è strutturata in due parti: nella primavengono presentati i disegni in bianco e nero, come provvisoriamente nacquero, nella seconda completati dall’inserzione cromatica, per avere un’idea di come sarebbe potuto apparire il mondo se la sorte bellica fosse stata diversa.

    Cartonato con sovracopertina, 15 x 21,5 cm. pag. 40 con 14 illustrazioni b/n e 23 a colori

    Stampato nel 2010 da Edizioni di Ar

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    Ariani. – Origine, storia e redenzione di un mito che insanguinato il Novecento

    12.50

    Ariani: questo saggio sicuramente incorrerà negli strali di molti perché vuole tesserne se non un elogio, quanto meno una trama di riflessioni che riscattino questo concetto dall’inferno in cui è stato relegato dopo l’utilizzo del nazionalsocialismo. Ma la storia degli Ariani comincia molto prima di Hitler. Nell’ottica che li identifica come “insieme culturale” o “archetipo ideologico” dei popoli indoeuropei (cioè, oggi, quelli europei: incluse le diaspore dell’America, dell’Australia, e le diramazioni fino all’India e l’Iran), questa, che ancora oggi è considerata una “idea paria”, offre solide basi per una nuova geopolitica. Questo libro spiega perché c’è ancora molto di ariano nelle nostre culture e perché questa idea avrà un futuro. L’analisi corre lungo tre filoni: quello più propriamente storico, che evidenzia elementi simbolici e antropologici trasmessi lungo i millenni dai nostri antenati a noi (dalle divinità celesti all’individualismo da cui nasce l’epica eroica); il filone intellettuale, che deriva dallo slancio dei popoli indoeuropei verso il movimento e la conquista territoriale e approda a concetti tuttora presenti nel dibattito dell’Occidente: la volontà di potenza, la hybris, lo spazio vitale, la sete di sapere; infine, quello politico, che analizza la democrazia come il portato del carattere della regalità esclusivo degli antichi Indoeuropei.

    Brossura 14 x 21 pagg. 108

    Stampato nel 2012 da Medusa

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    Arno Breker

    30.00

    Artista proteiforme nella vita e in tutti i molteplici aspetti che hanno costituito il suo percorso artistico – come ben testimonia il ricchissimo apparato fotografico di cui il seguente lavoro in parte si compone -, Breker si è sempre e comunque dimostrato legato ad un’unica ed esclusiva tematica, vale a dire il culto della perfezione, della perfezione umana. Il corpo, dunque. Il corpo dotato di un proprio linguaggio. E le sue sculture parlano, attraverso le membra possenti, attraverso l’elegante plasticità dei muscoli nella loro massima tensione, attraverso la forza degli sguardi fermi e decisi, attraverso la morbidezza ubertosa delle linee femmineee. Artista nella totale pienezza del termine, amato ed apprezzato dai cultori dell’Arte ideale, Arno Breker ha costantemente e coerentemente svolto il ruolo assegnatogli dalla propria ispirazione: quello di celebrare l’Ideale, di celebrare il Bello, di celebrare l’Uomo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 328 completamente illustrato b/n

    Stampato nel 2014 da Thule Italia

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    Arte degenerata – Il catalogo della mostra

    18.00

    Prima edizione in lingua italiana del Catalogo della mo-stra dell’“Arte Degenerata ” del 1937. In appendice il te-sto originale e la traduzione della legge del 31 maggio 1938 sul destino dei manufatti dell’entartete Kunst e cen-ni biografici degli artisti, politici e critici d’arte citati nel catalogo. Allegato al libro “L’inventario generale delle opere di arte degenerata presenti nel Reich” dattiloscritto di quasi 500 pagine realizzato nel 1941-’42 dal Reichs-ministerium für Volksaufklärung und Propaganda.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 46 con illustrazioni b/n In allegato Dvd

    Stampato nel 2018 da Effepi

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    Arte di regime

    49.00

    Il Novecento è stato percorso dalle più cruenti guerre della storia dell’umanità. In particolare, il ventennio intercorso fra le due guerre mondiali ha vissuto diverse dittature: fascismo, nazionalsocialismo, stalinismo. La pressione esercitata dal potere ha contribuito a trasformare l’arte dell’epoca, in parte in uno strumento di glorificazione personale e di persuasione degli altri popoli. Questo libro ripercorre quel periodo con una eccezionale documentazione visiva, accompagnata da testi che permettono di comprendere ogni aspetto dell’arte sviluppatasi nei tre paesi protagonisti di quelle esperienze politiche: l’Italia di Mussolini, la Germania di Hitler e l’Unione Sovietica di Stalin. È appunto in questi paesi che si sviluppano le più raffinate tecniche di asservimento delle arti e dell’architettura agli interessi e ai fini dei dittatori e del loro culto della personalità. Ciascun paese mostra modi specifici di gestire la propaganda. Tutti si servono di campagne propagandistiche di massa mai viste prima. Ma se l’arte, come già accaduto nel passato, è elemento di apporto fondamentale alla politica e all’immagine del potere, stavolta i regimi “ideologici” possono avvalersi di nuovi e inediti mezzi artistici: non solo pittura, architettura, scultura, ma anche fotografia e cinema.

    Cartonato con sovracopertina, 30 x 30 cm. pag. 256 illustrato

    Stampato nel 2014 da Giunti

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    Auschwitz nei rapporti polacchi e nelle testimonianze (1941 – 1947) – Genesi e sviluppo della storia delle camere a gas

    35.00

    La storia delle camere a gas nacque dal travisamento delle installazioni igienico-sanitarie dell’Aufnahmegebäude (edificio di ricezione) che includeva, sotto lo stesso tetto, la presenza di 19 Begasungskammern (camere di gasazione) e di un impianto di docce per i detenuti, e dei due impianti di disinfestazione speculari denominati Bauwerke 5a e 5b, che comprendevano parimenti una camera a gas ad acido cianidrico e un locale di lavaggio e doccia, designati rispettivamente nelle relative piante Gaskammer e Wasch- und Brauseraum.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 366 con circa 31 documenti b/n

    Stampato nel 2019 da Effepi

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    Auschwitz nelle intercettazioni britanniche –

    22.00

    Gli storici che si sono occupati di Auschwitz si sono interessati anche a come i Britannici interpretarono le decifrazioni dei messaggi intercettati dalla loro intelligence. Questo libro di Mattogno si occupa di documentare quanto contenevano in realtà i materiali dovuti a questo specifico spionaggio di guerra e di chiarire la bontà dell’analisi di molti saggisti circa quel tema.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 162

    Stampato nel 2019 da Effepi

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    Auschwitz trasporti forza mortalità – Liste numeriche, statistiche, elenchi nominativi

    42.00

    In questo studio prendo in esame tre aspetti fondamentali della vita del campo, che riguardano esclusivamente i detenuti registrati:

    1) le immatricolazioni dei detenuti internati al campo,

    2) la forza dei detenuti,

    3) la mortalità tra i detenuti del campo. […]

    Le tre parti dello studio sono ricche di tavole che riassumono in modo chiaro i dati relativi alle immatricolazioni, alla forza e alla mortalità.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 448

    Stampato nel 2019 da Effepi

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    Auschwitz. Le false testimonianze di Henryk Tauber e di Szlama Dragon

    30.00

    Carlo Mattogno

    Le tematiche delle camere a gas di Auschwitz, attraverso le false testimonianze di Heryk Tauber e  Sziama Dragon. Appendice di illustrazioni e documenti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 186 con alcune foto

    Stampato nel 2022 da Effepi

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    Auschwitz. Testimoni del Sondercommando a confronto.

    35.00

    Carlo Mattogno

    Da questo studio risulta in modo documentato e indubitabile che i “testimoni oculari” del “Sonderkommando”esaminati, furono dei mentitori e spergiuri. L’analisi delle testimonianze ha mostrato che esse sono essenzialmente false, assurde e reciprocamente contraddittorie. Le contraddizioni hanno tuttavia una rilevanza ben più ampia di quanto ho evidenziato –e ogni lettore attento potrà individuarne molte altre – in particolare riguardo le “camere a gas”, crematori e le fosse di cremazione, confermano che non si tratta affatto di “testimonianze oculari”, ma di macabre invenzioni preconfezionate.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 274

    Stampato nel 2022 da Effepi

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    Autarchia nel Terzo Reich

    20.00

    Anche la Germania nazionalsocialista si mise sulla via dell’autarchia economica, sebbene questo termine fosse maggiormente d’uso — e oggi massimamente noto — per l’Italia fascista. Come quest’ultima, la Germania del Führer vi entrò non per obbedire a un principio dottrinario del suo Movimento rivoluzionario, ma per andare incontro con coraggio alle pressioni delle necessità nazionali e a quelle, non meno sentite, delle difficoltà internazionali. Nessun piano di autarchia economica compariva, infatti, nell’ideologia del Movimento nazionalsocialista prima del 1933. Il solo preannuncio dato della nuova economia nazionalsocialista fu quello della sua antitesi al liberalismo economico: pari all’opposizione del nuovo corso politico al sistema delle democrazie liberali. E anche quello, fondamentale, della sottomissione di ogni benessere individuale al bene collettivo della Nazione. Ma il problema dell’indipendenza economica della Germania si pose al governo di Hitler appena il nuovo regime, nella pienezza dei suoi compiti, si trovò di fronte al grave peso dell’eredità di un tumultuoso passato e alle incognite di un’avversa situazione internazionale. E però questa indipendenza fu intesa non come politica d’isolamento, ma come volontà di concentrare tutte le forze nazionali per dare un valore d’immediato rendimento economico a ogni risorsa interna e sostituire, dappertutto ove fosse possibile, un prodotto nazionale, somma del lavoro germanico, a un prodotto straniero.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 174

    Stampato nel 2016 da Thule Italia

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    Autographen des Nationalsozialismus 1919 – 1945 II – Luftwaffe – Führung, fliegendes Personal, Flak und Fallschirmjäger

    55.00

    In questa seconda pubblicazione di André Husken, relativa agli autografi degli esponenti più noti del nazionalsocialismo, sono diverse centinaia di firme di esponenti di spicco della Luftwaffe e dei suoi corpi dipendenti: personale di terra, divisioni di fanteria, flak e paracadutisti. Ogni personaggio, di cui viene riportata la firma, è coadiuvato da una breve biografia e, ovviamente, la firma stessa. Il volume è uno strumento indispensabile per i cultori degli autografi e per i collezionisti, dal momento che il libro permette di identificare con sicurezza un gran numero di autografi e verificare la loro originalità.

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 392 illustarto con foto b/n

    Testo in lingua tedesco

    Stampato nel 2016 da Verlag Klaus D. Patzwall

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    Autographen des Nationalsozialismus 1919-1945 – Nationalsozialistische Ideologen Funktionare und Politiker die Führung der Wehrmacht

    55.00

    In questa prima pubblicazione di André Husken, relativa agli autografi degli esponenti più noti del nazionalsocialismo, sono riportate le firme di 800 figure di spicco della politica e dell’apparato militare del Terzo Reich (ideologi del nazionalsocialismo, funzionari e politici, e la leadership della Wehrmacht), coadiuvate da una breve biografia e, ovviamente, la firma. Il volume è uno strumento indispensabile per i cultori degli autografi e per i collezionisti, dal momento che il libro permette di identificare con sicurezza un gran numero di autografi e verificare la loro originalità.

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 432 illustarto con foto b/n

    Testo in lingua tedesco

    Stampato nel 2013 da Verlag Klaus D. Patzwall

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  • 0 out of 5

    Autographen des Nationalsozialismus 1933-1945. Band 4: Reichs- und Kriegsmarine. Führung – Überwasserstreitkräfte – Unterseebootswaffe – Marine-Artillerie

    55.00

    Andre Husken

    In questa terza pubblicazione di André Husken, relativa agli autografi degli esponenti più noti del nazionalsocialismo, sono presentate diverse centinaia di firme di esponenti di spicco di alcuni organizzazioni nazionalsocialiste: Comandi navali della Kriegsmarine, forze di superficie della Kriegsmarine, forze sottomarine e artiglieria navale. Ogni personaggio, di cui viene riportata la firma, è coadiuvato da una breve biografia e, ovviamente, la firma stessa. Il volume è uno strumento indispensabile per i cultori degli autografi e per i collezionisti, dal momento che il libro permette di identificare con sicurezza un gran numero di autografi e verificare la loro originalità.

    Rilegato, 17,5 x 25 cm. pag. 506 con moltissime illustrazioni b/n

    Teto in lingua tedesca

    Stamapto nel 2022 da Verlag Klaus D. Patzwall

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    Belzec, Sobibor, Treblinka. Un’antologia revisionista (1992 – 2020)

    42.00

    AA.VV.

    Un’imponente antologia revisionista, sulla questione dei campi di sterminio, con stralci di pubblicazioni del periodo 1992-2020. I più noti studiosi e scrittori revisionisti si cimentano nel tentativo di dare un’idea sull’effettiva realtà e sui tentativi di falsificazione.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 548 con alcune foto

    Stampato nel 2022 da Effepì

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    Belzec. Propaganda Testimonianze Indagini Archeologiche e Storia

    21.50

    Carlo Mattogno

    Volume di Carlo Mattogno “contro la storiografia ufficile” riguardo l’utilizzo dei gas di scarico di automezzi disel, nei campi di concentramento polcchi di Belzec, Treblinka e Sobibor, per l’uccisione in massa degli ebrei.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 186

    Stampato nel 2023 da Effepi

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    Belzec. Reder contro Gerstein. Analisi di due false testimonianze

    28.00

    Carlo Mattogno

    Manca dunque ancora un esame critico sistematico e comparativo di tutte le dichiarazioni di Rudolf Reder e questo studio vuole colmare tale lacuna. Nella Parte Prima presento anzitutto il quadro completo delle dichiarazioni di Reder, nella Parte Seconda ne espongo un’analisi critica particolareggiata

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    Berlin unterm Hakenkreuz – Dvd

    25.00

    Un insieme di rari documenti filmati provenienti da archivi storici, cinegiornali e film di propaganda che ci mostrano la città di Berlino durante il Terzo Reich

    Colore b/n, lingua tedesca, durata 90 minuti

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    Berlino 1936 – Quei sedici giorni d’agosto

    26.00

    Berlino, estate 1936. Adolf Hitler è cancelliere del Reich da tre anni, icominciano le Olimpiadi: gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla capitale tedesca invasa da una folla di sportivi, delegazioni olimpiche, personalità e giornalisti di ogni paese e orientamento politico. Il regime vuole mostrare al mondo una metropoli cosmopolita, e così accade l’imprevedibile: quei sedici giorni d’agosto si trasformano in una specie di parentesi idilliaca, prima dello scoppio del conflitto, qualche anno dopo. L’Autore delinea una città piena di complotti in cui la polizia segreta vigila e controlla su tutto, parla dell’avversione delle gerarchie nazionalsocialiste verso gli atleti di colore… Peccato che certi fatti storici, come quelo di jessi Owens, vengano travisati e trattati in maniera molto superficiale.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 305 illustrato con numerose foto b/n

    Stampato nel 2017 da EDT

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    Berlino il risveglio

    20.00

    Germania, novembre 1933, viene dato alle stampe “Das erwachende Berlin” di Joseph Goebbels. Il libro, che è stato ideato dal neoministro della Propaganda del Reich nel 1932, è un omaggio alla capitale del Reich e ai suoi abitanti, e ne ripercorre la storia dalla fine della Grande guerra fino alla presa del potere dello NSDAP. Esso rappresenta il complemento ideale di “Kampf um Berlin”, in cui Goebbels narrava i suoi primi anni da Gauleiter della “rossa” capitale del Reich e delle lotte svolte tra le sue strade per conquistarla, ma soprattutto di quel magistrale racconto della presa del potere che è il successivo “Vom Kaiserhof zur Reichskanzlei” (Dal Kaiserhof alla Cancelleria del Reich), che uscirà pochi mesi dopo, nel gennaio del 1934. Per realizzare questo libro Goebbels opta per la forma – per lui alquanto inconsueta – del reportage fotografico, in cui ai ritratti posati si alternano immagini di vita vissuta e collage fotografici, che rendono l’insieme ricco di movimento e quasi “cinematografico”. Una scelta che lo avvicina a scelte stilistiche nate con il Dadaismo tedesco e già sviluppate sulla stampa comunista. A collaborare al volume chiama il suo assistente e collaboratore Karl Hanke e la giovane pittrice Hella Koch-Zeuthen, incaricata della gestione della parte tecnico-iconografica. Al momento dell’uscita del libro Goebbels annoterà sul suo diario: «Il mio libro Das erwachende Berlin è stato pubblicato. Hitler ne è rimasto incantato».

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 192

    Stampato nel 2014 da Thule Italia

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    Berlino: Olympia 1936

    25.00

    Volume fotografico, diviso per tematiche, sulle Olimpiadi svoltesi a Berlino nel 1936. Allegato al libro un DVD con i due film realizzati da Leni Riefenstahl – “Fest der Volker” e “Fest der Schonheit” – in occasione delle Olimpiadi.

    Brossura 17 x 24 pag. 98 completamente illustrato DVD allegato

    Stampato nel 2012 da Effepi

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    Blut und Ehre – Contro il vecchio sistema per il nuovo Reich

    25.00

    Grazie alla poliedricità del talento di Alfred Rosenberg, nel quale si riflettono come in un prisma pressoché tutti gli eventi e i problemi del tempo, era possibile selezionare articoli e discorsi, in modo tale da tracciare a brevi tratti un quadro sia della personalità di colui che li aveva scritti sia del percorso del nostro Movimento. Dal 1936 al 1941, la Franz-Eher-Verlag pubblicò quattro volumi che contenevano scritti e discorsi di Alfred Rosenberg distinti per aree tematiche e che sono conosciuti con il titolo “complessivo” di “Blut und Ehre” (“Sangue e onore”). Il presente testo corrisponde alle prime due sezioni “Contro il sistema” e “Per il nuovo Reich” del volume I, il solo che riportava in copertina il titolo “Blut und Ehre” e che aveva per sottotitolo “Una lotta per la rinascita tedesca”. Gli altri tre volumi si intitoleranno “Gestaltung der Idee” (“Creazione dell’idea), “Kampf um die Macht” (“Lotta per il potere”) e “Tradition und Gegenwart” (“Tradizione e presente”) e porteranno soltanto come sottotitolo il riferimento al titolo “complessivo” “Blut und Ehre”.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 209

    Stampato nel 2017 da Thule Italia

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    Blut und Ehre – Weltanschauung e cultura politica estera Vol. 2

    28.00

    Con questo libro, Thule Italia pubblica la seconda parte di Blut und Ehre (“Sangue e onore”), primo volume della grande raccolta antologica di scritti e discorsi di Alfred Rosenberg (Tallinn, 12 gennaio 1893 – Norimberga, 16 ottobre 1946), divisi per aree tematiche. Se la prima parte di Blut und Ehre era dedicato alle sezioni “Contro il sistema” e “Per il nuovo Reich”, in questo testo troviamo invece le sezioni “Weltanschauung e cultura” e “Politica estera”; ovvero, due delle tematiche che stettero più a cuore all’autore, in quanto Reichsleiter (la massima carica organizzativa del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori) sia per tutte le questioni inerenti la Weltanschaunng – e in tale contesto plenipotenziario del Führer e a capo del cosiddetto “Amt Rosenberg”, l'”Ufficio Rosenberg”, l’organismo che era responsabile della formazione culturale e dell’insegnamento ideologico nel Partito –, sia per la politica estera – e pertanto a capo dell’Ufficio per gli Affari Esteri dello NSDAP. Per quanto concerne l’attività in politica estera non bisogna altresì dimenticare che dal 17 luglio 1941 all’8 maggio 1945 ricoprì anche la carica di ministro per il Territori occupati dell’Est.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 225

    Stampato nel 2018 da Thule Italia

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    Bluten des Deutschland 1932-1933 – Dvd

    25.00

    Diversi film di propaganda del NSDAP sugli inizi, l’ascesa e l’apogeo del movimento nazionalsocialista.

    Colore: b/n, durata 52 minuti, lingua tedesca

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    Breve storia del nazismo 1920-1945

    14.00

    Storia del nazismo significa storia del Führer, ma anche storia della Germania e del popolo tedesco, che, usciti sconfitti e umiliati dalla Grande guerra, dal 1933 “aderirono” ad un regime politico, e sociale, che li avrebbe portati, in un forsennato sogno, a perdera un’altra guerra. Una chiara sintesi sulla parabola del nazionalsocialismo: dall’ascesa politica di Adolf Hitler alla guerra e alle sue conseguenze.

    Brossura 12,5 x 20 cm. pag. 207

    Stampato nel 2015 da il Mulino

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    Camicie nere, camicie brune – Milizie fasciste in Italia e in Germania

    35.00

    Il libro mette a confronto le organizzazioni paramilitari del fascismo e del nazionalsocialismo, fotografate nel momento di massima ascesa, antecedente alla presa del potere dei due movimenti: il 1921-22 per le “squadre d’azione” fasciste, il 1929-32 per le SA, “le camicie brune” germaniche. Ciò che ne risulta è il quadro di due organizzazioni che vivevano e si rafforzavano nell’azione, e questa azione era la violenza, che trovava in sé la propria giustificazione. Di straordinario interesse risulta lo studio della composizione delle squadre: chi erano infine gli squadristi, qual era la loro estrazione sociale, a quale fascia d’età appartenevano? E come si strutturavano le squadre, cosa le teneva insieme, come si esplicava la loro azione e quali erano i loro ideali?

    Cartonato con sovracopertina 15,5 x 21,5 cm. pag. 612

    Stampato nel 2009 da Il Mulino

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    Cantimori e il libro mai edito – Il movimento nazionalsocialista dal 1919 al 1933

    18.00

    Delio Cantimori, tra i maggiori intellettuali italiani del ‘900, ha vissuto con entusiasmo giovanile e successiva lucida adesione, l’intera parabola dell’esperimento totalitaristico. Fascista romagnolo, passionale, di tradizione mazziniana e repubblicana, poi marxista (iscritto al Pci dal 1948 al ’56), fu generazionalmente estraneo alla tradizione politico-culturale liberale. Eebbe l’incarico da Gioacchino Volpe, nel 1939 (prima del patto Molotov – Ribbentrop), di scrivere una storia del partito nazionalsocialista che portò a termine nel 1942 col titolo di Il Movimento nazionalsocialista dal 1919 al 1933. Volume che tuttavia, dopo essere stato inviato alla redazione dell’Istituto di studi per la politica internazionale, a Milano, Cantimori non volle più pubblicare, e di cui si persero tracce e memoria. Il testo, riscoperto frammentato presso due diversi archivi, viene ora presentato e assemblato con un fondamentale corredo documentario relativo alla committenza, alle fasi del lavoro, alle sopraggiunte perplessità e infine ai pretesti per impedirne la pubblicazione. Scritto da Cantimori mentre maturava o era già maturata la sua adesione al comunismo, il volume illustrava allusivamente le origini socialiste e rivoluzionarie del primo nazismo, liquidate alla fine di giugno del ’34 con “la notte dei lunghi coltelli”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 151

    Stampato nel 2008 da Le Lettere

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    Censura in Germania? Mai a meno che…La dittatura della democrazia

    10.00

    Nella storia tedesca la censura è stata, sfortunatamente, più una regola che un’eccezione. Neppure la germania imperiale o la Repubblica di Weimar furono particolarmente tolleranti nella loro politica verso la letteratura non gradita, ma la reputazione peggiore fu senza dubbio quella acquisita dal Terzo Reich che inserì, nei dodici anni della sua esistenza, circa 10.000 libri nella sua lista nera. Queste opere non furono bruciate, ma scomparvero dagli scaffali delle librerie e furono bandite dai cataloghi delle bibblioteche. ma ciò che non è assolutamente conosciuto e che i “liberatori” alleati organizzarono la più grande campagna di distruzione di libri mai effettuata. I testi vittime dell’operazione degli Alleati furono 34.645 e comprendevano anche tutti i testi scolastici pubblicati fra il 1933 e il 1945.

    brossura, 14 x 21 cm. pag. 49

    Stampato nel 2008 da Effepi

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    Chiarimenti sul Mein Kampf di Adolf Hitler

    15.00

    Questo è il Mein Kampf, libro pieno di vulcanica passione, scritto durante la prigionia nella fortezza di Landsberg, tra il 1924 e il ’25, cioè circa otto anni prima dell’ascesa al potere del Nazionalsocialismo. Nei miei Chiarimenti, ho tentato di rendere questa opera più facilmente comprensibile pur senza ridurla in alcunché d’essen-ziale, senza nulla attenuare, neppure la violenza, sia che essa sia rivolta contro il marxismo e gli ebrei, o contro la Russia e la Francia. Ho unito vari frammenti, abbreviato digressioni, evitato ripetizioni, ridotto in poche battute questioni secondarie, e sempre mi sono scrupolosamente astenuto dall’introdurre qualsiasi frase sia di critica, sia di commento personale. Spero che così il lettore potrà farsi facilmente una idea chiara ed esatta del Mein Kampf e del suo contenuto.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 136

    Stampato nel 2011 da Effepi

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    Collezionismo. Labor Organization of the Reich

    115.00

    Imponente documentazione storica e iconografica che descrive minuziosamente la complessità delle organizzazioni del lavoro tedesche e della loro interelazione con il partito nazionalsocialista. Il testo prende in esame, non solo la loro storia e la struttura, ma anche e soprattutto l’aspetto uniformologico, le insegne, le decorazioni i distintivi e le bandiere con molto materiale inedito. Tra le organizzazioni trattate: NSBO, NS-RAGO e RDHdw, Reichsnahrstand, Reichskulturkammer, DAF, FAD/NSAD RAD, ecc.

    Rilegato, 16 x 23,5 cm. pag. 560 con circa 1600 illustrazioni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1999 da Bender

    Condizioni del libro: nuovo

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    Combat Operations of the German Ordnungspolizei 1939-1945 – Polizei-Bataillone – SS-Polizei-Regimenter

    59.00

    Questa bella opera molto tecnica presenta le poco conosciute operazioni militari della Deutsche Ordnungspolizei (Polizia regolare) nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Analizza le formazioni delle unità, presenta le personalità e le operazioni, compresi i combattimenti al fronte, il servizio di sicurezza nei territori occupati, come pure la partecipazione di alcuni battaglioni ad azioni di pulizia etnica. Il libro comprende anche alcune veramente rare fotografie, documenti e mappe.

    Cartonato, 22 x 28,5 cm. pag. 136 illustrato con circa 120 foto b/n e cartine

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2010 da Schiffer

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    Comunità germanica

    22.00

    Dopo l’inizio della guerra, la Germania divenne riferimento per una nuova idea europea e il difensore politico e militare della sua civiltà millenaria, pertanto anche laboratorio di studio per un progetto di unificazione continentale. La battaglia ideologica si sarebbe giocata con la propaganda, gli approfondimenti politici e culturali con i seminari e i convegni; mentre la rivoluzione europea sarebbe esplosa sui campi di battaglia, combattendo nei ranghi del primo esercito politico a vocazione europea: la Waffen SS. “Germanische Gemeinschaft” (Comuntà germanica) rientra in ambedue le situazioni, perché oltre a porre in evidenza come il volontariato nella SS costituisca la punta di diamante per la costruzione della nuova Europa, descrive, con articoli di qualità e coinvolgenti illustrazioni, anche la profondità culturale e spirituale di questa nuova costruzione politica continentale, riallacciandosi alle sue radici nordiche e germaniche. Mentore di questa pubblicazione di propaganda, apparsa in due fascicoli tra il 1941 e il 1942, fu Franz Riedweg, SS-Obersturmbannführer, veterano delle campagne di Polonia, Francia e fronte orientale. Per Riedweg, il nuovo ordine europeo sarebbe dovuto nascere dalla fratellanza di sangue e spirito dei volontari SS che avevano dimostrato di essere l’autentica aristocrazia politica e militare del continente.

    Cartonato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 128 riccamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2018 da Ritter

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