L’arena del Duce – Storia del Partito Nazionale Fascista a Verona

Fascismo Italia

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    L’arena del Duce – Storia del Partito Nazionale Fascista a Verona

    28.00

    Niente cannibalismo e niente politica” era la frase che amava ripetere il federale Giuseppe Frediani, giunto alla guida della federazione fascista veronese nel maggio 1934. Un motto semplice, schiettamente fascista, che nella sostanza riassumeva i nuovi sistemi di gestione del partito voluti da Mussolini e da Achille Starace, tesi a eliminare ogni residuo di politica liberal-democratica che minacciava di riproporsi, nel sistema a partito unico, come “cannibalismo” e “lotta di fazione”. La vicenda del Fascio scaligero, detto anche “Terzogenito” perché nato dopo quelli di Torino e di Genova, fu infatti caratterizzata dal “beghismo” e da lotte intestine al partito e prese corpo nelle piazze della città e della provincia veronese, uscite esangui dalla prima guerra mondiale per merito di uno sparuto gruppo di diciannovisti, fascisti della prima ora, che accolsero e imposero con la forza il verbo mussoliniano. Da lì gli eventi si dipanano passando attraverso la fascistizzazione della società e le dinamiche del consenso. Un consenso plasmato da una classe dirigente periferica rissosa, talvolta corrotta, spesso incapace e arrivista, che fece scempio delle fragili strutture dello Stato liberale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. XXIII + 295

    Stampato nel 2016 da Donzelli

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    L’Asse nel pensiero dei due popoli – Die Achse im Denken der beiden Vo. 1938 visita di Hitler in Italialker

    Il prezzo originale era: €35.00.Il prezzo attuale è: €21.00.

    Ernesto Zucconi (A cura di)          Prezzo di listino: 35.00 (sconto 40%)

    Il 1938 è un anno denso di avvenimenti: tra essi assume rilevanza particolare il viaggio in Italia di Hitler il quale, ricambiando la visita di Mussolini dell’anno precedente in Germania, consolida il legame fra i due Paesi definendo una volta di più l’alleanza in vista dell’ineludibile conflitto armato che, iniziatosi nel settembre 1939 in Europa, sarà destinato ad ingigantirsi fino a divenir mondiale per l’ingresso in campo, come nella Prima guerra, degli Stati Uniti (1941). La riedizione proposta dalla NovAntico del bellissimo volume compilato in occasione della venuta del Führer nel nostro Paese, offre, attraverso le immagini e i testi redatti da personalità tra le più alte della politica e della cultura del tempo, una preziosa documentazione su quel particolare momento storico.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 330 con numerose foto b/n e roproduzione di documenti

    Testo bilingue italiano/tedesco

    Stampato nel 2015 da Novantico

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    L’Asse Roma-Berlino-Tel Aviv – I rapporti internazionali delle organizzazioni ebraiche e sionistiche con l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista

    24.00

    Questo libro fornisce fatti, dati e documenti tanto importanti quanto ignorati nello studio della Seconda Guerra Mondiale e, in particolare, nell’analisi degli intensi rapporti che hanno coinvolto diverse organizzazioni ebraiche (religiose, non religiose, socialiste, nazionaliste, sioniste, sioniste-revisioniste) e le gerarchie politiche dell’Italia di Mussolini e della Germania di Hitler: la presenza massiccia di ebrei tra i dirigenti dello stato fascista, il caso del giornale ebraico-fascista La Nostra Bandiera, gli intensi scambi tra i dirigenti sionisti e l’Italia di quegli anni in campo economico e politico, il rapporto privilegiato dei sionisti-revisionisti di Jabotinsky considerati i “fascisti del sionismo” e le organizzazioni di regime, l’esistenza di gruppi organizzati di ebrei “assimilati” favorevoli all’instaurazione del nazionalsocialismo, la consistente presenza di esponenti di origine ebraica nelle forze armate e negli apparati di potere tedeschi, le fonti finanziarie del regime hitleriano, i forti legami e gli importanti accordi “nazi-sionisti” tra cui l’Haavara (per il trasferimento delle proprietà ebraiche in Palestina) e gli Umschulungsläger (campi di addestramento per i pionieri sionisti presenti in Germania), le collaborazioni con i sionisti-revisionisti e in particolare la proposta di alleanza di guerra avanzata dal Lehi al Terzo Reich in cambio di aiuto per la creazione dello stato ebraico. Questo lavoro è il risultato di quasi due anni di studi. In esso sono riportate decine di estratti di giornali dell’epoca e diversi documenti inediti trovati dall’autore nelle sue ricerche in archivi storici italiani e israeliani. I testi citati nella bibliografia sono in larga parte di autori di origine ebraica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 240 + 23 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2010 da Il Cerchio

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    L’elica e la luce – Le futuriste 1912-1944. Catalogo della mostra (Nuoro 9 marzo-10 giugno 2018)

    29.00

    “L’indagine sulla questione femminile nell’ambito dei movimenti dell’avanguardia storica prosegue con questo nuovo e coraggioso progetto espositivo dedicato alle donne futuriste (…). Illustrare quanto le donne siano state una presenza creativa costante all’interno del movimento, soprattutto nella sua fase avanzata, emendandone così il frainteso maschilismo, e dimostrare come queste abbiano di fatto messo in pratica le premesse di interdisciplinarietà della ricostruzione futurista dell’universo, riuscendo a fondere le diverse vocazioni in una visione e in un’attività coerenti. Questa indagine ha condotto alla creazione della più ampia mostra mai realizzata su questo argomento, con il maggior maggior numero di figure rappresentate e un’estensione capace di abbracciare l’intero territorio nazionale, che il futurismo aveva conquistato negli anni della sua massima affermazione, tra il 1912 e il 1944. Un progetto che può dirsi certamente frutto di un lavoro collettivo, sviluppato a stretto contatto con i diversi archivi del futurismo, sia pubblici sia privati, con gli eredi delle artiste coinvolte e con i tanti ricercatori che, generosamente, hanno messo a disposizione le proprie conoscenze.

    Rilegato, 23,5 x 28 cm. pag. 192 riccamente illustarto a colori

    Stampato nel 2018 da Officina Libraria

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    L’eroe conteso – La costruzione del mito di Cesare Battisti negli anni 1916-1935

    18.00

    Testo che ripercorre la costruzione del mito che ha segnato la vicenda battistiana a partire dal 12 luglio 1916, data della tragica morte del deputato di Trento, fino al 1935, anno d’inaugurazione del monumento nazionale sul Dos Trento.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 291 con inserto di 8 pagine con foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2007 da Fondazione Museo Storico Trentino

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    L’essenza del fascismo

    15.00

    Giorgio Locchi

    Cosa è stato il fascismo? Si tratta di un movimento solo italiano o anche europeo? Il fenomeno si è esaurito nel 1945 o ha una sua vitalità ancora oggi? Questo folgorante libretto di Giorgio Locchi ci aiuta a rispondere a tali domande. Interpretando il fascismo come prima espressione politica di un più vasto movimento spirituale – il sovrumanismo forgiato da Nietzsche e Wagner – Locchi dà una inedita profondità storica all’idea che ha incendiato il Novecento e che non cessa, ancora oggi, di popolare gli incubi dell’attuale sistema di potere

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    L’età d’oro del pallone

    20.00

    Ernesto Zucconi, Giuseppe Franzo

    Il libro analizza il calcio nel periodo fascista, in particolare si ripercorrono le vicende dei mondiali del 1934 a Roma, e del 1938 a Parigi sublimati dagli europei del 1936 a Berlino, vinti dagli atleti italiani. Oltre naturalmente alle squadre del campionato italiano, alle loro divise, al saluto romano che gli atleti tra l’altro non erano obbligati a fare, agli atteggiamente estremamenti diversi dai calciatori dei nostri tempi, presi dalla smania “assolutistica” degli ingaggi ormai fuori dal mondo, dai procuratori e dalla pubblicità che ormai è diventato un parametro fondamentale quando una squadra acquista un calciatore. Il libro è anche un utile repertorio iconografico dei tempi che furono per questo grande gioco che viene chiamato “Calcio”.

    Brossura 21 x 30 cm. pag. 120 interamente illustarte con foto b/n

    Stampato nel 2007 da Novantico

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    L’Europa e il fascismo. Alle origini del pensiero autoritario

    18.00

    Hermann Heller

    Europa und der Fascismus, pubblicato nel 1929 è rimasto troppo a lungo ignorato in Italia tanto dai giuristi quanto da storici e filosofi. Con Europa und der Fascismus Hermann Heller proponeva una precoce interpretazione del fascismo e imprimeva una forte scossa ai rigidi schemi della giuspubblicistica e del pensiero giusfilosofico, entrambi attardati sulla contrapposizione astratta tra le due “teorie generali” del decisionismo e del normativismo. Con la traduzione Carlo Amirante ricordò alla scienza giuridica che il pensiero tedesco non poteva essere ridotto a queste due polarità: tra normativismo e decisionismo, tra Kelsen e Schmitt vi era il pensiero di Heller, travolto dalla fine di Weimar e in Italia sovente dimenticato nonostante la sua ricchezza dottrinale. Heller aveva colto prima e meglio di altri le molte insidie che si annidavano nelle acrobazie teoriche degli addottrinati e che si apprestavano a tramutare hegelianamente il «razionale» in «reale».

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    L’ideologia del fascismo – Miti, credenze, valori nella stabilizzazione del regime

    14.00

    In che cosa credettero gli italiani che così numerosi assicurarono il loro consenso al fascismo? Per trovare una risposta, più che le prese di posizione degli intellettuali di regime e della classe politica dominante serve studiare il “senso comune” dei militanti, degli uomini di secondo piano, della folla solitaria del fascismo. È quanto ha fatto Zunino in questo studio che, immergendosi in una sterminata produzione fatta di giornali di provincia, riviste, libri dimenticati, riporta in luce il complesso di idee, spesso contraddittorie, che convissero nel fascismo: le immagini della libertà e della dittatura; dell’America e dell’Unione Sovietica; della donna, della famiglia, dei giovani; della stirpe, della ruralità; del Duce e dei capi; della guerra e della pace. Una grammatica mentale che rivela le motivazioni, gli interessi, le paure, le illusioni che resero possibile il consenso al regime.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 427

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    L’internazionale di Mussolini – La diffusione del fascismo in Europa nel progetto politico di Asvero Gravelli

    15.50

    Alla fine degli anni Venti si fece largo una tendenza volta a dare al fascismo dei contenuti ultranazionalistici. Alfiere di questa nuova tendenza fu un giovane gerarca che con la sua rivista “Antieuropa” si propose di gettare le basi per la creazione di un internazionale fascista guidata da Roma. In questo libro l’Autore ripercorre le vicende di questo tentativo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag 224

    Stampato nel 1997 da Tusculum

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    L’Istituto internazionale per la cinematografia educativa

    28.00

    Il 5 novembre 1928 fu inaugurato a Roma l’Istituto internazionale per la cinematografia educativa, organismo creato da Benito Mussolini e istituzionalmente inquadrato nella Società delle Nazioni, con l’obiettivo di favorire la produzione, la diffusione e lo scambio dei film educativi fra i di-versi paesi, ai fini della conoscenza reciproca e della collaborazione fra i popoli. È la storia ricca e movimentata della formidabile attività dispiegata dell’Istituto nel corso dei suoi sei anni di esistenza, e altresì degli inevitabili dilemmi ideologici determinati dai suoi stretti rapporti con il governo fascista italiano, che si propone di ripercorrere questo volume

    Brossura, 15 x 24 cm. pag. 447

    Stampato nel 2019 da Anicia

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    L’Italia farà da sé – Propaganda moda e società negli anni dell’autarchia

    20.00

    Nel 1935 l’Italia fascista reagisce alle sanzioni economiche deliberate dalla Società delle Nazioni in risposta all’aggressione italiana all’Etiopia, imprimendo una nuova formidabile accelerazione alla macchina della propaganda autarchica. A ottanta anni di distanza, in un contesto drammatico di prolungata crisi economica e istituzionale, di svuotamento progressivo delle democrazie e di difficile tenuta di un’idea dell'”Europa dei popoli”, il volume – catalogo della mostra tenutasi al Palazzo Ducale di Genova tra il dicembre 2014 e il febbraio 2015 – propone una riflessione su un passato forse troppo velocemente rimosso.

    Brossura, 22 x22 cm. pag. 152 completamente illustrato a colori

    Stampato nel 2015 da Il Canneto

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    L’Italia fra tedeschi e alleati – La politica estera fascista e la Seconda Guerra Mondiale

    23.00

    Questo volume raccoglie una serie di saggi curati da Renzo De Felice, dedicati all’analisi di alcuni aspetti politici e diplomatici delle Seconda Guerra Mondiale. Alcuni saggi trattano nello specifico la politica estera fascista a cui fa riferimento nel volume un ricco insieme di saggi di Jens Petersen, Renzo De Felice, Pietro Pastorelli, Gianluca André. Parlare di politica estera fascista significa fare continuo riferimento anche alla politica estera tedesca: un saggio di Andreas Hillgruber ne delinea lo sviluppo fra il 1933 e il 1941. Alle contromisure tedesche nel momento cruciale della caduta di Mussolini, è dedicata una approfondita ricerca di Josef Schröder, mentre Elena Aga Rossi studia la politica degli alleati verso l’Italia nel 1943. Chiude il volume un saggio di Lamberto Mercuri sugli alleati in Sicilia, testo interessantissimo riguardante la politica degli alleati verso l’Italia dopo la caduta del fascismo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 300

    Stampato nel 2018 da Luni

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    L’ombra del duce. Il fascismo italiano in Germania

    34.00

    Wolfgang Schieder

    Il fascismo italiano, secondo Wolfgang Schieder da intendersi come modello di riferimento necessario all’interpretazione di tutti gli altri movimenti fascisti nati in Europa nella prima metà del secolo scorso, è indagato nel presente volume seguendo un approccio comparativo e transnazionale. Gli undici saggi qui raccolti si soffermano dapprima sulla figura di Benito Mussolini e sulla nascita del fascismo italiano per poi analizzare le modalità con cui questo venne percepito e accolto in Germania, grazie anche al determinante aiuto di mediatori come Giuseppe Renzetti, Erwin von Beckerath e Carl Schmitt. Di particolare interesse, secondo l’analisi di Schieder, è infatti il modo in cui Hitler guardò al fascismo durante la sua ascesa al potere e come il nazionalsocialismo tedesco, dopo il 1933, una volta evolutosi in regime dittatoriale, si distinse, nonostante le tante similitudini di carattere strutturale, dal suo modello italiano.

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    L’ultima guardia del Duce

    10.00

    Documenti, fotografie, articoli, ricordi. Alcuni fedelissimi (e amici di Donna Rachele e famiglia) commemorano le vicende attorno alla restituzione della salma del Duce ai familiari e il giorno della sua tumulazione a Predappio il 31 agosto 1957.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80 riccamente illustrato con foto a colori e b/n

    Stampato da Sarasota

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    L’ultimo comandante delle camicie nere – Enzo Emilio Galbiati

    17.00

    Enzo Emilio Galbiati, capo di Stato Maggiore della Milizia, partecipa per la prima volta al Gran Consiglio nella seduta del 24 luglio 1943, la lunga notte in cui si decideranno le sorti del fascismo e di Mussolini. Caduto Mussolini, tutti si chiesero che cosa avrebbero fatto il partito e la Milizia. Galbiati diede ordine alle Camicie Nere di non reagire. Una decisione sofferta, dettata dalla volontà di non scatenare una guerra fratricida, che peserà successivamente nei rapporti con Mussolini a Salò e che gli sarà rinfacciata dai neofascisti nel dopoguerra. Nato a Monza, ardito nella Grande Guerra, fascista della prima ora, aderì alla Milizia e ne salì tutti i gradi fino a diventarne, di fatto, l’ultimo comandante generale, dopo aver combattuto in Africa Orientale, sul fronte alpino e su quello greco-albanese. Una biografia che completa il grande mosaico dei protagonisti del Regime e delle complesse vicende politiche e militari del Ventennio fascista.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 178 + 8 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    L’Universale. Contributi per un’atmosfera

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €11.70.

    Berto Ricci       prezzo di listino: 18.00 (sc. 35%)

    Una selezione di articoli tratti da una delle più trasgressive riviste dell’avanguardia italiana degli anni Trenta, a cui collaborarono anche Montanelli, Pellizzi, Diano Brocchi e Romano Bilenchi. Invitò gli intellettuali italiani alla «lotta ferma e serena contro il barocco ambiente dei cerebratucoli camorristi» e contro il parassitismo di «quella classe di ricchi oziosi che sta assente dalla lotta economica».

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 212

    Stampato nel 2019 da Oaks

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    La “Legione Straniera” di Mussolini

    22.00

    Tra le pagine poco note della partecipazione italiana alla II G.M. c’è quella relativa ai volontari stranieri che, inquadrati in vario modo nelle Forze Armate, combatterono per la causa del fascismo e dell’Asse, ma non solo. Per gli arabi e gli indiani si trattò di passare dalla condizione di prigionieri a quella di membri del primo nucleo dell’esercito di liberazione dei propri paesi. Nel caso dei serbi ortodossi, schierarsi al fianco del Regio Esercito fu, dopo lo smenbramento della Jugoslavia, una scelta imposta dalla neccessità di difendersi dalla politica persecutoria dei croati cattolici. Se per i cosacchi, i croati e gli sloveni determinante fu la scelta ideologica nella lotta al comunismo, per i dalmati e i maltesi combattere sotto il tricolore significava scrivere con il sangue un’altra pagina di storia per l’Italia. Per la prima volta, sulla base di una vasta documentazione, viene raccontata la storia della “Legione Straniera” di Mussolini.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 372

    Stampato nel 2008 da Mursia

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    La carta del Carnaro. Stato, diritti di libertà e corporativismo

    18.00

    Leonardo Tosoni

    Benché sia sempre stata pacificamente riconosciuta una certa importanza storico-giuridica alla Carta del Carnaro, a questa valutazione non sono corrisposti, almeno nella prima metà di secolo seguente alla sua promulgazione, studi scientifici e approfondimenti accademici capaci di indagare fino in fondo gli aspetti maggiormente rappresentativi di questo documento costituzionale. Tra le ragioni a cui si deve questo stato di cose, vanno anzitutto considerate le complesse vicende che investirono la politica italiana – ma forse sarebbe più corretto dire la politica europea – nel corso del Novecento.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 198

    Stampato nel 2021 da Libreria Europa

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    La centuria alata

    22.00

    “La centuria alata”, uno dei maggiori successi editoriali degli anni Trenta, è un classico della letteratura aeronautica italiana. Questa edizione, che arricchisce la collana “Ala tricolore”, dedicata alle grandi imprese aviatorie del primo Novecento, ripropone il racconto in prima persona di una delle avventure aeree più celebri di ogni tempo. Nelle sue pagine rivive la doppia traversata dell’Atlantico, che nel 1933 chiuse l’era dell’avventura e aprì quella dei servizi aerei regolari. In pochi giorni, cento aviatori italiani volarono da Orbetello a Chicago, raddoppiando in un sol colpo il numero di quanti avevano trasvolato l’Atlantico. Poi i 24 idrovolanti rientrarono a Roma, dopo aver coperto 20.000 chilometri in circa 100 ore di volo. Prefazione di Carlo Zorzoli.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 321

    Stampato nel 2019 da Idrovolante

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    La costruzione dell’impero fascista

    17.00

    Nell’Italia fascista l’espansione territoriale nel continente africano assunse un carattere differente rispetto all’epoca liberale: non più mera conquista, ma elemento necessario all’edificazione di un impero. Il presente volume è un tentativo di comprendere gli aspetti peculiari del colonialismo fascista e di evidenziare i possibili lasciti culturali nella società italiana. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 230

    Stampato nel 2012 da Aracne Edizioni

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    La crociera del decennale – Una pagina scritta con onore dall’Aeronautica Italiana

    26.00

    La Crociera del Decennale, in un primo tempo così chiamata per celebrare i dieci anni dalla presa del potere del fascismo, verrà effettuata nel 1933, con riferimento al decimo anniversario della costituzione della Regia Aeronautica. Grazie alla perfetta organizzazione ed al valore dei suoi uomini, la nostra aviazione, per riconoscimento universale, diventerà la prima del mondo. Questo libro, come il precedente da me scritto che riguardava la storica traversata in volo dell’Atlantico del sud, vuole essere il ricordo di quella straordinaria impresa e di coloro, piloti e tecnici indistintamente, che ne permisero la realizzazione, dei quali tutti noi, quali Italiani, dobbiamo essere fieri.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 384 illustrato con numerose foto b/n

    Stampato nel 2016 da IBN

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    La cucina futurista

    15.00

    Ultima delle «grandi battaglie artistiche e politiche di Marinetti fu quella di “modificare” la cucina tradizionale, spesso considerata come la lotta contro l’”alimento amidaceo” (cioè la pastasciutta), colpevole di ingenerare negli assuefatti consumatori “fiacchezza, pessimismo, inattività nostalgica e neutralismo”, prende le mosse da una cena al ristorante milanese “Penna d’oca” (15 novembre 1930. Al termine, Marinetti preannuncia il Manifesto della Cucina Futurista, che sarà pubblicato su «Comoedia» il 15 gennaio 1931. Precursore della cucina futurista è però il cuoco francese Jules Maincave, che nel 1914 aderisce al futurismo. Al lancio del Manifesto segue una folta serie di conferenze e banchetti futuristi in Italia e in Francia, l’inaugurazione della taverna “Santopalato” e finalmente, nel 1932, la pubblicazione del libro La cucina futurista di Marinetti e Fillia. I futuristi si impegnarono anche a italianizzare alcuni termini di origine straniera, il cocktail divenne così la polibibita (che si poteva ordinare al quisibeve e non al bar; analogamente, il sandwich prese il nome di tramezzino, il dessert di peralzarsi e il picnic di pranzoalsole.

    Brossura, 12 x 17 cm. pag. 268

    Stampato nel 2019 da Centro Librario Occidente

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    La cultura fascista

    12.00

    Edizione anastatica del testo stampato da La Libreria dello Stato – anno XIV E.F. Il volume fu utilizzato, a suo tempo, per i “corsi di preparazione politica”.

    Brossura 13 x 18 cm., pagg. 108

    Stampato nel 2016 da Soccorso Sociale

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    La difesa della razza – Anno I – 1938 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della prima annata (1938) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Anno II – 1938/1939 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della seconda annata (1938-1939) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Anno III – 1939/1940 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della terza annata (1939-1940) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Anno IV – 1940/1941 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della quarta annata (1940-1941) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Anno V – 1941/1942 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della quinta annata (1941-1942) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Anno VI – 1942/1943 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della sesta annata (1942-1943) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Raccolta completa 6 CD

    100.00

    Collezione completa digitale della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943 – 6 cd che contengono i 118 fascicoli completi di copertina e indice di autori e materia realizzato in occasione dell’anniversario della rivista. Oltre 4500 pagine. Copertine fedelmente riprodotte.

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    La dottrina del fascismo e i documenti ufficiali dal 1919 al 1945

    12.00

    “La dottrina del fascismo”, può essere ritenuta il fondamento culturale di quell’azione che – attraverso la lotta – portò il fascismo stesso a compiere la rivoluzione. Per nulla dogmatica o accademica, la dottrina racchiude gli orientamenti filosofici, gli istinti vitali e gli slanci sociali di un fenomeno – quello fascista – che fu politico e spirituale al tempo stesso: la sintesi tra il pensiero e l’azione, la fede fanatica nel capo e nell’idea, il dono sacrale e incondizionato di sé, l’affermazione di avanguardie rivoluzionarie e consapevoli, la volontà di edificare una patria coesa e sovrana. E ancora: il richiamo alla tradizione della civiltà romana, il legame identitario con la terra dei padri, la dimensione verticale dell’esistenza, la centralità di uno Stato che oltrepassa il meccanismo burocratico, il primato del sangue sull’oro e dello spirito sulla materia, la concezione organica del popolo quale comunità nazionale. Il testo, arricchito dal saggio introduttivo di Luca Leonello Rimbotti, racchiude la famosa opera di Benito Mussolini, un intervento di Giovanni Gentile e anche un’ampia selezione di documenti ufficiali prodotti tra il 1919 e il 1945: dal Manifesto dei Fasci di Combattimento al Programma del Partito Nazionale Fascista, dalla Carta del Lavoro al Manifesto di Verona, dal Decreto per la socializzazione delle imprese al Decalogo dell’Italiano nuovo, redatto da Niccolò Giani per la Scuola di Mistica Fascista.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 184

    Stampato nel 2019 da Passaggio al bosco

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    La dottrina del fascismo e il suo posto nella storia del pensiero politico

    15.00

    Alfredo Rocco

    “Di quel complesso fenomeno politico e sociale, che si chiama fascismo, il quale, sorto in Italia, non più di sei anni or sono, ha riempito di sé tutta la vita italiana, e, oltrepassando le frontiere, ha avuto, dove più, dove meno, risonanza in ogni parte del mondo, molto si è discusso, molto si discute ancora”.

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    La filosofia della forza

    7.00

    Il giovane Mussolini, in questo scritto, sintetizza, con parole ispirate e vigore di pensiero, alcuni temi fondamentali della filosofia di Nietzsche.

    Brossura, 12 x 17 cm. pag. 42

    Stampato nel 2006 da Edizioni di Ar

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    La grande invasione

    15.00

    Lucien Rebatet

    Il 29 maggio 1943, la rivista settimanale “Film”, diretta da Nino Doletti, pubblica un articolo di Lucien Rebatet. Il titolo è: “La Grande Invasione”. Si tratta di un primo intervento, al quale ne seguiranno altri tre. Gli articoli sono la traduzione, quasi integrale, di quattro capitoli di un pampleth antisemita di Rebatet, uscito nel 1941 in Francia. la trasposizione in lingua italiana è curata da Enrico Fulchignoni, soggetista, sceneggiatore, documentarista e regista, uomo eclettico ed originale della cultura cinematografica di epoca fascista.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 130

    Stamato nel 2022 da Ardente

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    La guardia della rivoluzione – La Milizia fascista nel 1943: crisi militare – 25 lugio – 8 settembre – Repubblica Sociale

    20.00

    Lo studio rappresenta un primo volume di un’opera complessiva in tre tomi che ha l’ambizione di descrivere in maniera nuova ed esaustiva gli ultimi due anni di vita di quella che fu chiamata “la Guardia Armata della Rivoluzione”. Infatti, sugli ultimi due anni di vita della Milizia, ossia l’organizzazione militare creata originariamente per difendere la Rivoluzione fascista, non esistono studi esaurienti. Questo per una serie di fattori. Il 1943-1945, infatti, è un periodo straordinariamente, quanto drammaticamente, ricco di eventi: si pensi solo che nel primo anno di questo biennio si verificarono il 25 Luglio, ossia la caduta di Mussolini; l’8 Settembre, la resa incondizionata del Regno d’Italia agli Angloamericani; la nascita della Repubblica Sociale Italiana. Con questo primo volume si è evidenziato il ruolo della MVSN nel drammatico 1943. Fu un anno cruciale per la storia d’Italia. Lo studio di come la Milizia abbia reagito davanti agli eventi che si succedettero con rapidità impressionante ha permesso di revisionare alcune pagine di storia molto spesso travisate.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 307

    Stampato nel 2013 da Herald

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    La legione Parini – Gli italiani all’estero e la Guerra d’Etiopia (1935-1936)

    25.00

    La Legione Parini era un’unità militare creata da Piero Parini (1894-1993), direttore della Segretaria Generale dei fasci all’estero, per combattere nella guerra d’Etiopia. La Legione raggruppava migliaia di fascisti italiani che vivevano in Europa, nelle Americhe e in Medio Oriente ed fu inquadrata nella 6a Divisione CCNN Tevere. Questo libro ricostruisce la storia della Legione durante la campagna d’Africa e in particolare la storia dei legionari e loro origini geografi che, sociali e culturali. Particolare enfasi viene data alla memoria circa la Legione costruita dalla macchina di propaganda fascista e alla storia delle diverse comunità italiane da dove i legionari partirono per arruolarsi e combattere in una guerra lontana, cercando di capire le loro motivazioni.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 330 con circa 13 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Unicopli

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    La legislazione razziale del Fascismo – Leggi decreti circolari e ordinanze antiebraiche :1938-1945

    36.00

    Le leggi razziali del fascismo hanno colpito una comunità che, nel panorama europeo di allora, era tra le più integrate e che, anche in considerazione della sua esigua consistenza numerica, rappresentava un ben piccolo problema. L’esclusione se pur per pocchi anni, dalla compagine nazionale ha sortito l’effetto, presumibilmente latente da sempre, di cancellare alcuni secoli di convivenza tavolta difficile, spesso pacifica e di radicalizzare a tal punto i comportamenti di questa comunità che neppure l’abolizione di dette norme ha potuto ricondurla (nell’intimo non all’apparenza) nell’alveo nazionale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 224

    Stampato nel 2007 da Effepi

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    La marcia su Roma

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.75.

    Mario Bussoni         Prezzo di listino  15.00 (sconto 35%)

    Celebrata dal regime come coronamento della Rivoluzione Fascista, la Marcia su Roma è stata un colpo di stato o un’azzardo fortunoso? Questa guida ricostruisce con rigore la dinamica degli eventi, partendo dal 24 ottobre 1922, quando, nel corso del raduno delle camicie nere a Napoli, Mussolini afferma “O ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma”. Il volume, dopo un’accurata ricostruzione storica, ripercorre i luoghi della Marcia: Napoli, dove viene abbracciato il piano d’azione, poi Milano, sede del Popolo d’Italia, Perugia, sede del quartier generale fascista, e infine il raduno delle squadre a Ferrara, Cremona, Civitavecchia e Firenze, confluite poi a Foligno, Tivoli, Monterotondo e Santa marinella, in attesa di entrare a Roma.

    Brossura, pag. 126, completamente illustrato in b/n e colori

    Stampato da Mattioli nel 2012

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    La marcia su Roma

    25.00

    Questo libro è la riproduzione anastatica dell’Album ricordo agli abbonati de “IL POPOLO D’ITALIA” nel XIV annuale della sua fondazione (15 Novembre 1938 – Anno VII e.f.), volume a tiratura limitata. Grazie a una bellissima selezione di immagini viene ricostruito quello che è stato lo spirito rivoluzionario della Marcia su Roma. Le fotografie ci permettono di rivivere quei momenti attraverso gli occhi di chi vi prese parte.

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    La marcia su Roma. Racconti squadristi di lotta e Rivoluzione

    18.00

    Giacinto Reale

    Che cosa fu la Rivoluzione fascista? Quali furono gli eventi che ne favorirono l’affermazione? Il presente testo vuole essere un contributo appassionato alla comprensione di un’atmosfera. Il quadriennio che precede la Marcia su Roma rappresentò una stagione turbolenta e straordinaria: dai giorni “di attesa e di marciapiede” alla creazione delle prime “squadre”; dal culto eroico del sacrificio al “me ne frego” impresso sulle bende delle ferite. Questo libro rappresenta un viaggio straordinario nella quotidianità di una stagione incendiaria, con un occhio di riguardo ai suoi più celebri protagonisti. Un fronte di lotta nel quale convissero l’ardore dell’arditismo e il pragmatismo mussoliniano, lo spirito antiborghese e il retaggio nazionalista, lo slancio aristocratico e la forte vocazione social.

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    La mia guerra – Diario dal fronte

    20.00

    Il 4 novembre del 1918 si chiudeva la grande guerra d’Italia. A cent’anni dalla vittoria, riemerge il diario di un soldato che, di lì a pochi anni, avrebbe segnato la storia italiana: Benito Mussolini. In una forma inedita, il diario del futuro capo del fascismo è stato trasformato per la prima volta in un fumetto storico. Le pagine dal fronte di Mussolini prendono vita, mostrandosi in una forma inedita capace di soffermarsi tanto sulla spettacolarità delle scene alpine di guerra quanto sugli aspetti più umani e psicologici della vita in trincea. La sceneggiatura del fumetto muove, innanzitutto, proprio dalle riflessioni più profonde di un Mussolini pre-fascista che, nelle trincee di ghiaccio e di fuoco della grande guerra, porta a definitivo compimento la propria formazione umana e politica.

    Brossura, 19 x 27 cm. pag. 172 riccamente illustrato con disegni b/n

    Stampato nel 2018 da Ferrogallico

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    La Milizia Nazionale Forestale 1926-1945. Storia uniformi e immagini

    145.00

    Dal 1926 alla fine del Secondo Conflitto Mondiale, la responsabilità tecnica della gestione delle foreste pubbliche fu affidata alla Milizia Nazionale Forestale, che in seguito alla soppressione del Corpo Reale delle Foreste, era stata chiamata a far parte delle Forze Armate dello Stato. Non si può quindi ignorare un periodo così significativo della nostra storia, che è stato segnato da avvenimenti epocali durante i quali i forestali hanno svolto il loro servizio in codizioni disagevoli e con senso del dovere e hanno partecipato agli eventi bellici con grande valore. La meticolosa ricerca condotta dagli autori si prefigge di colmare una lacuna della storiografia inerente la forestale e l’analisi delle fonti, consente di far emergere gli aspetti salienti delle realizzazioni compiute, delle tecniche adottate e anche della struttura, dei compiti, dell’organizzazione dei servizi, dell’impiego del personale e delle uniformi dell’epoca. L’apparato iconografoco è stupendo: circa 210 fotografie in b/n e seppiate, che propongono uomini in armi, cartine e oggettistica varia; 190 illustrazioni a colori con uniformi, copricapi, oggettistica, cartoline e cartine, e ancora 45 tavole uniformologiche a colori che riproducono uniformi e mostrine; 15 pagine a colori di memorabilia e cartoline e 13 pagine che riportano un album fotografico di un appartenente alla Milizia.

    Rilegato con custodia rigida 23 x 33 cm. pag. 238 interamente illustrate con immagini b/n e colori + 64 tavole a colori + 13 pagine di album fotografico b/n

    Stampato nel 2005 da Editori Associati per la Comunicazione

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    La natura del duce. Una storia ambientale del fascismo

    24.00

    Marco Armiero  – Roberta Biasillo

    La natura del duce esplora le ecologie politiche fasciste, ovvero le pratiche e le narrative attraverso cui il regime ha costruito ecologie, tanto immaginarie quanto materiali, funzionali al suo progetto politico. Il libro non insegue dunque il fantasma di un Mussolini verde, magari contando quanti parchi nazionali siano stati creati durante il regime o quanti alberi piantumati. Diversamente da quanto affermato dalla storiografia internazionale, gli autori non credono che il fascismo si sia disinteressato della natura; piuttosto ne ha fatto un uso attento, tuttavia lontano da idee di cura e conservazione dell’ambiente. Il libro muove da un’analisi della figura di Mussolini e del suo rapporto con la natura per spaziare su alcuni aspetti cruciali della trasformazione fascista dell’ambiente.

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    La nobile impresa – La socializzazione. Storia di un’ottima idea maledetta dalle ipocrisie degli eventi e dell’economia

    25.00

    La socializzazione, un termine con diverse valenze e significati, una parola che nasconde un’idea dannata dall’egoismo umano sia del proletariato che del capitale. Una minuziosa ricostruzione storica che parte dalla Germania pre-Hitleriana, attraversa Fiume e D’Annunzio, il fascismo della prima ora, il fascismo di regime, l’ultima ora del fascismo, la Costituzione Repubblicana, i socialisti del dopoguerra, i comunisti e le Camere del lavoro, Olivetti, per arrivare alla Legge Fornero e a Squinzi. Cosa lega tutti questi periodi, queste persone, questi movimenti in assoluta e apparente antitesi? Una parola sola “socializzazione”, strumento di evoluzione sociale, di dominio del tessuto produttivo, di minaccia, o mezzo di elevazione morale e ottimale redistribuzione delle risorse nel rispetto dell’uomo e della comunità.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 315

    Stampato nel 2016 da Il Cerchio

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    La nostra sfida alle stelle. Futuristi in politica

    15.00

    Emilio Gentile

    Ilmanifesto di fondazione del futurismo, pubblicato su “Le Figaro” il 20 febbraio 1909 (quest’anno ne ricorre il centenario), si concludeva con le parole: “La nostra sfida alle stelle”. Quel grido vitalistico incarna bene l’entusiasmo tragico del futurismo per la modernità, percepita come un’epoca di lotta e di espansione della potenza dell’uomo, lanciato alla “conquista del divino”. Movimento prevalentemente artistico, il futurismo aveva l’ambizione di realizzare una rivoluzione totale che investisse ogni aspetto della vita dall’arte al costume – per creare l’italiano nuovo e, diversamente da altre avanguardie del primo Novecento, ebbe da subito una vocazione politica decisamente orientata in senso nazionalista. I futuristi esaltavano la violenza e la “guerra come igiene del mondo”; furono accesamente interventisti; nel 1918 fondarono un partito e un anno più tardi, con Mussolini, diedero vita ai Fasci di combattimento; parteciparono con D’Annunzio all’avventura di Fiume; simpatizzarono per il bolscevismo; si proponevano di abbattere la monarchia e scacciare il papa dall’Italia.

    Brossura14 x 21 cm. pag. 147 + 9 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2009 da Laterza

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    La palestra del Littorio

    32.00

    L’Accademia di educazione fisica della Farnesina, fondata nel 1928, avrebbe dovuto svolgere una funzione essenziale: formare gli insegnanti di educazione fisica delle scuole medie dell’Italia fascista e gli istruttori ginnico-sportivi dell’organizzazione giovanile del regime. Ma le necessità contingenti portarono i fascisti a compiere delle scelte diverse. Attraverso una serie di progetti, in parte realizzati e in parte rimasti sulla carta, la Farnesina assunse, tra l’altro, il ruolo di istituto per la formazione della dirigenza maschile delle organizzazioni giovanili fasciste. L’esperimento totalitario, messo in atto per due decenni dall’Onb e dalla Gil, per creare l'”italiano nuovo” e per indurre i giovani ad assumere dei modelli di comportamento pienamente rispondenti alla cultura fascista non fu un aspetto marginale e accessorio del sistema mussoliniano. Fu un esperimento serio di cui l’Accademia della Farnesina, come mostra chiaramente il presente lavoro, rappresentò una delle punte di diamante. La fine del regime travolse l’Accademia. La Farnesina, centro liturgico e cuore ideale del progetto pedagogico fascista, venne dimenticata, come se non fosse mai esistita. Il presente volume vuole ripercorrerne le vicende dal prologo all’epilogo.

    Brossura 14 x 22 cm. pag. 273

    Stampato nel 2009 da Franco Angeli

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    La paternità nell’Italia fascista

    27.00

    Martina Salvante

    Il regime fascista tentò di compenetrare la famiglia italiana e i suoi componenti al fine di plasmare una collettività che ne condividesse – o subisse – l’ideologia, le ambizioni e i metodi. Tale disegno fu perseguito con strumenti diversi, dall’uso della propaganda alla promulgazione di forme di assistenza sociale, dalla condanna di ogni opposizione alla promozione di comportamenti conformi all’ideale fascista.

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