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    Mussolini architetto – Propaganda e paesaggio urbano nell’Italia fascista

    32.00

    Grazie a un vasto impegno nelle opere pubbliche, la politica urbanistica del fascismo ha lasciato segni in molte città italiane: soprattutto con centri storici ristrutturati e lo sviluppo di insediamenti residenziali suburbani. Le opere pubbliche rispondevano a precise esigenze economiche e assolvevano anche a un intento propagandistico. Paolo Nicoloso ricostruisce l’attivismo architettonico mussoliniano, in un lavoro che non vuole essere una storia dell’architettura fascista ma una storia dell’architettura come strumento politico. Uno strumento governato direttamente dal Duce, che non si limitava a inaugurare le opere, ma che voleva seguire personalmente i lavori. Mussolini voleva creare uno stato totalitario moderno nel solco di una tradizione millenaria. E l’architettura italiana di quegli anni, dei razionalisti come dei tradizionalisti, oscillò nell’interpretazione di questo rapporto dialettico fra passato e presente.

    Rilegato, 13,5 x 21 cm. pag. 316 con circa 80 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2008 da Einaudi

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    Mussolini aviatore

    24.00

    Guido Mattioli

    “Il presente volume di Guido Mattioli dà malioso rilievo documentario alla esecutiva volontà mussoliniana, alla pratica arditezza senza precedente o vivo confronto del Duce Nostro. Qui è l’aviatore in paragone del quale impallidiscono i tipi celebrativi del trentennio anglosassone e americano. Al suo avvento al potere Mussolini è già un esperto del volo, che in ore di confusione e d’ignavia civica e politica, con l’ostinata intransigenza verso sé stesso che lo farà possente in Italia e nel mondo sugli altri, gli conquisterà il titolo e l’autorità di creatore della più ardita e temuta aviazione militare”. (dalla prefazione di Paolo Orano)

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 394 con varie foto b/n

    Stampayo nel 2021 da Adler

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    Mussolini e Codreanu

    15.00

    Ristampa anastatica (41 – 200) di un libro stampato nel 1942 dalla Libreria Agate di Palermo che mette a confronto le personalità dei due statisti. In appendice le memorie inedite di Cornelio Z. Codreanu.

    Brossura, 12,5 x 19,00 cm. pag. 170

    Stampato nel 2018 da Centro librario Occidente

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    Mussolini e gli Arditi

    14.00

    Organizzati nell’estate del 1917 dal colonnello Giuseppe Bassi, gli Arditi si distinsero per efficienza bellica e valore individuale, tanto da essere considerati gli antesignani delle moderne Forze Speciali. Ma al ritorno a casa non trovarono l’accoglienza sperata, gli italiani si mostrarono diffidenti nei confronti di quelle truppe scelte troppo combattive e troppo radicali. Dalla loro parte si schierò soltanto un giovane socialista cge seppe comprenderne le ragioni e incanalarne le energie: Benito Mussolini. Questo scritto di Gino Svanoni, con la prefazione esclusiva di F.T. Marinetti, va oltre la mera funzione apologetica o letteraria (il testo è stato lasciato originale), ma rappresenta il documento di un percorso iniziato nelle trincee del Carso e avviato inevitabilmente a concludersi a Salò.

    Brossura 15 x 21 pag. 160

    Stampato nel 2012 da SEB

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    Mussolini e Hitler – I rapporti segreti 1922-1933

    20.00

    Qual è stato il rapporto tra l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista? Quali differenze e quali somiglianze fra i due totalitarismi? L’Asse e il Patto d’acciaio erano insiti nella logica di una comune natura dei due regimi o furono solo atti politici, rispondenti a esigenze particolari, sostanzialmente tattiche e contingenti? Renzo De Felice scopre documenti inediti in archivi italiani mentre lavora alla sua biografia di Mussolini. Sono dispacci segreti, lettere, relazioni fra il Duce e Hitler, dalla marcia su Roma alla salita al potere del nazionalsocialismo. Alla loro luce,è inequivocabile – i documenti di questo libro lo dimostrano – che l’Italia fascista fu il primo regime totalitario al mondo e la strategia con la quale i fascisti arrivarono al potere servì da significativo punto di riferimento per l’emergere e l’arrivo al potere di Hitler e del nazionalsocialismo in Germania. I documenti sono introdotti da Renzo De Felice. Il volume accoglie un’importante e inedita prefazione di Christian Goeschel destinata a suscitare un ampio dibattito.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 273

    Stampato nel 2013 da Laterza

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    Mussolini e i musulmani – Quando l’Islam era amico dell’Italia

    19.00

    «Oggi, sotto i colpi dei micidiali attentati perpetrati dai terroristi dell’Isis, tutto il mondo occidentale, facendo anche un po’ di confusione, guarda all’Islam con un sentimento d’odio frammisto a paura e terrore. Ma c’è stato un tempo in cui l’Italia poteva vantarsi, pur tra luci e ombre, di avere intessuto stretti rapporti con la Mezzaluna dopo un corteggiamento durato quasi tutto il periodo fascista. Il feeling culminò nel “matrimonio” di Tripoli del 20 marzo 1937, testimone di nozze Italo Balbo, quando un impettito Mussolini, in sella a uno splendido cavallo, nell’oasi di Bùgara appena fuori dalla capitale libica, sguainò, come anello nuziale dell’unione italo-araba, la famosa Spada dell’Islam, un gioiello in oro massiccio cesellato da artigiani fiorentini. Dopo il 25 luglio 1943, con la caduta del duce – nonostante i tentativi di cooperazione con il mondo arabo portati avanti nel secondo dopoguerra dall’Eni di Enrico Mattei – quel vecchio rapporto si è molto attenuato, se non addirittura dissolto.

    Rilegato, 14,5 x 22 cm. pag. 150

    Stampato nel 2017 da Mondadori

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    Mussolini e il “Nuovo ordine”. I fascisti, l’Asse e lo “spazio vitale” (1939-1943)

    25.00

    Fin dai primi mesi del Secondo conflitto mondiale – quando Mussolini aveva adottato la linea della “non belligeranza” – molti fascisti interpretarono la guerra come il primo, ineludibile passaggio “rivoluzionario” che avrebbe portato alla definitiva distruzione della civiltà liberale. La decisione del Duce di portare il Paese in guerra amplificò tali suggestioni, illudendo ambienti del Partito Nazionale Fascista, dei sindacati, delle università e del mondo della cultura in genere che la creazione del Nuovo ordine fascista fosse a portata di mano, una volta conseguita la vittoria. Il protrarsi del conflitto e i primi insuccessi delle armate italiane non intaccarono le aspettative di tali settori del fascismo, che contribuirono ad alimentare un ipertrofico dibattito sui caratteri della “nuova civiltà” totalitaria che riguardò soprattutto l’ambito politico-economico e che fu oggetto di moltissime analisi sia a livello propagandistico, sia a livello culturale. Questo volume ricostruisce le premesse, i contenuti e i diversi momenti di tale dibattito, ospitato in buona parte sui periodici di regime, offrendo un quadro dei progetti sul dopoguerra che nel periodo 1939-1943 affollarono l’immaginario fascista.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 400

    Stampato nel 2018 da Luni Editrice

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    Mussolini e il «grande impero» – L’espansionismo italiano nel miraggio della pace vittoriosa (1940-1942)

    35.00

    Quando la vittoria sembrava a portata di mano e l’Italia sul punto di guadagnare un facile, quanto imprevisto, successo militare, nei vari ministeri del governo di Mussolini si iniziò a pensare a come tradurlo in termini territoriali. Fu nell’estate del 1940 che presero fattezze ben definite i progetti di espansione territoriale e coloniale del fascismo in Africa e nel vicino-medio Oriente: oltre alle tradizionali rivendicazioni irredentistiche come Corsica, Nizza, Dalmazia e Malta, le amministrazioni militari e politiche misero sulla carta un piano di integrale sostituzione italiana nei vari possedimenti africani-asiatici inglesi; non solo, ma si mirava pure a non pochi possedimenti francesi, sì da ridimensionare notevolmente anche l’impero di Parigi. Si trattava di un programma molto ambizioso, anche ben oltre le effettive potenzialità italiane, che tirava in ballo una serie di problematiche rilevanti, quanto forse troppo impegnative. Non solo occorreva definire con esattezza i rapporti con l’alleato tedesco, ma si doveva realizzare una nuova politica economica, commerciale e monetaria: si trattava poi di precisare i nuovi “spazi vitali”, i contorni istituzionali e ideologici della “nuova Europa”, e infine persino nuove politiche sociali e razziali. Insomma, la corsa alla ridefinizione delle carte geografiche doveva essere supportata da un gigantesco impianto teorico che desse giustificazione ideologica e dottrinaria a questo nuovo ordine geopolitico e territoriale. Anche l’intero mondo scientifico e accademico venne mobilitato, e molti intellettuali parvero invero disposti a credere alle possibilità di realizzare seriamente un nuovo grande impero di Roma.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 334

    Stampato nel 2016 da Edizioni dell’Orso

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    Mussolini e il Fascismo. L’altra storia

    24.00

    Caio Mussolini

    La storia non è un “menu à la carte” dal quale si scelgono gli eventi e i fatti storici secondo i propri gusti o convenienza, omettendone altri. Ha tante sfumature e situazioni di difficile interpretazione. L’autore, con questo lavoro,  cerca di fare conoscere l’altra storia…

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 370 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2025 da Edistorie

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    Mussolini e l’Europa – La politica estera fascista

    24.00

    Pubblicato alla fine del 1945 con lo pseudonimo di Mario Donosti questo volume è stato il primo tentativo di ricostruzione storica della politica estera del fascismo scritto con un equilibrio che ne ha reso le conclusioni ancora valide a distanza di tanti decenni. Particolarmente attenta è l’analisi del periodo 1938-1943 , durante il quale l’autore poté seguire direttamente dal Gabinetto del Ministro, genesi e svolgimento degli eventi internazionali. Secondo l’autore, la politica estera di Mussolini si giostrò in un’alternanza “di gesti bellicosi e di conati di pace” e si avviò lentamente ma inesorabilmente verso “l’autoincapsulamento” e “l’impotenza diplomatica”: fu la risultante di una profonda contraddizione fra il desiderio mussoliniano di voler svolgere una funzione importante in campo internazionale e lo “spirito antinternazionalista” del fascismo con la sua ripugnanza nei confronti di ogni forma di collaborazione internazionale. Questa politica estera finì per acquistare una connotazione sempre più ideologica proclive a soluzioni conflittuali.

    Brossura, 15 x 22,5 cm. pag. 268

    Stampato nel 2009 da Le Lettere

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    Mussolini e l’Inghilterra. 1914-1940

    13.50

    Si poteva evitare la Seconda guerra mondiale? E Mussolini che ruolo ebbe nelle “grandi manovre” della diplomazia volte a prevenire il conflitto? A questa ed a molte altre domande cerca di rispondere questo libro. L’autore ricostruisce la complessa dinamica dei rapporti tra Mussolini e la Gran Bretagna, che procedettero attraverso una prassi di relazioni diplomatiche “non formali”, mediante contatti diretti tra Mussolini e gli statisti inglesi (Chamberlain e Churchill, soprattutto). I documenti del Foreign Office e dell’Archivio del primo ministro, analizzati dall’autore, permettono di ricostruire, con retroscena importanti, i veri rapporti tra Londra e Roma fino all’entrata in guerra dell’Italia.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 238

    Stampato nel 2006 da Datanews

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    Mussolini e la città – Il fascismo tra antiurbanesimo e modernità

    28.00

    Il fascismo fu moderno o anti-moderno? La sua ideologia, così come le sue decisioni politiche, furono una combinazione di modernità e di anti-modernità, oppure no? E se lo fu, quella ambivalenza va letta come il risultato di una consapevole strategia o piuttosto la conseguenza non voluta di scelte politiche adottate secondo circostanze casuali e necessità contingenti?

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 576

    Stampato nel 2018 da Luni Editrice

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    Mussolini e la filosofia

    25.00

    Adriano Scianca

    Cosa lega Benito Mussolini, capo del fascismo ed eterno spauracchio della politica italiana, al mondo della filosofia? Apparentemente nulla, almeno secondo i consueti stereotipi storiografici. Un’indagine oltre i luoghi comuni svela invece un rapporto intenso, che ha accompagnato Mussolini per tutto l’arco della sua esistenza. Vedremo quindi Mussolini appassionarsi a Marx e poi congedarsi da lui, finanziare l’Archivio Nietzsche e scriversi con la sorella del filosofo tedesco, ricevere libri e complimenti da Spengler, parlare di Platone con Evola, intervenire presso le autorità nazionalsocialiste in favore di Heidegger, scrivere lettere a Gentile con «recensioni» delle sue opere, discettare del senso dello Stato con Schmitt. Un libro che getta una luce nuova sul personaggio più controverso della storia italiana. Prefazione di Marcello Veneziani, postfazione di Caio Mussolini.

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    Mussolini e la massoneria 1914-1917 – Contributo per una storia della libera muratoria in Italia

    18.00

    Con la preparazione del XIV Congresso socialista di Ancona dell’aprile 1914, Mussolini, direttore dell'”Avanti!”, ordisce magistralmente una campagna mediatica antimassonica con la presentazione sistematica d’interventi e dichiarazioni di voti giunti dalle sezioni socialiste italiane che propendono tra la semplice incompatibilità tra l’essere socialisti e l’essere massoni e le più radicali richieste di espulsione di quest’ultimi dal partito. I tentativi di massoni socialisti di conciliare la duplice appartenenza falliranno e, in questa fase, i rapporti tra la Massoneria e il Partito Socialista, con Mussolini indiscusso nuovo leader del partito, sembreranno esser stati demoliti una volta per tutte, senza possibilità, dunque, di rimediare. Riportando ampiamente le voci dei protagonisti nei momenti prebellici attraverso una considerevole mole di documenti tratte da fonti giornalistiche (soprattutto “Avanti!”, “Il Popolo d’Italia”, “Utopia”, “Rivista Massonica”, “L’Idea Democratica”), con questo lavoro si è tentato di delineare per quanto possibile il cosiddetto massonismo (o antimassonismo) del futuro Duce degli Italiani.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 195

    Stampato nel 2018 da Mimesis

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    Mussolini e oriente

    45.00

    Enrica Garzilli

    Nel 1924 Mussolini accettò la proposta del «camerata samurai» Harukichi Shimoi di fare da testimonial per una bevanda analcolica giapponese. Due anni dopo la fotografia del Duce planava dai cieli nipponici su una folla entusiasta, che riconosceva nel Fascismo gli stessi valori fondanti del Bushido: coraggio, lealtà, senso del dovere e dell’onore e la visione eroica dell’agire in nome di un ideale fino al sacrificio estremo. Se il legame tra l’Italia e l’Impero di Hirohito dopo il 1936 è noto, poco si sa in merito ad altre potenze dell’Asia che nutrivano verso il Duce una fascinazione altrettanto forte come l’India di Gandhi che, sebbene non approvasse «il pugno di ferro» con cui Mussolini governava, ne elogiava l’impegno in campo sociale, specialmente quello a favore delle classi rurali e delle categorie deboli come orfani, vedove, ragazze madri, riconoscendogli servizio e amore verso il popolo.  Con alle spalle anni di ricerca, Enrica Garzilli ricostruisce un grande affresco sulle operazioni di Mussolini nelle terre di quell’Oriente «fratello non di sangue» consegnandoci un’opera del tutto nuova, che inquadra gli anni del Ventennio secondo parametri mai considerati prima. Una ricerca storiografica che si legge come un libro di avventura, in cui il ritmo avvincente della narrazione si combina con il rigore scientifico della ricostruzione basata su documenti originali come gli appunti inediti di Tagore, Mussolini e Andreotti.

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    Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso

    12.00

    Accompagnato dalle testimonianze dei pastori abruzzesi e di chi era presente a Campo Imperatore nel settembre 1943, questa analisi dei fatti del 12 settembre conduce ad un ponderato ridimensionamento storico dell’intervento delle forze germaniche per liberare il Duce. Nei documenti consultati appaiono evidenti realtà differenti dalla propaganda nazionalsocialista sulla liberazione di Mussolini, dal comportamento degli uomini preposti alla custodia e dalle disposizioni ufficiali impartite da Badoglio.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 224 con circa 100 foto b/n

    Stampato nel 2001 da Curiosando Editore

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    Mussolini in Etiopia – Le origini della guerra dell’Italia fascista in Africa (1919-1935)

    26.00

    La Grande Guerra lasciò un segno profondo sull’Italia e sulla società italiana. L’Italia aveva nutrito l’ambizione di diventare una grande potenza e dopo la guerra la pace contribuì ad alimentare un’atmosfera di risentimento nazionale e di frustrazione, e questa a sua volta aprì le porte a Mussolini e al fascismo. Prima del conflitto i nazionalisti e gli interventisti di sinistra avevano sognato un’Italia unita e geopoliticamente autorevole, ma alla fine della guerra del 1915-1918 non si realizzò nulla di tutto ciò. Al contrario, l’Italia cadde preda della recessione postbellica, di un malessere politico che sembrava incurabile e di un accordo di pace che non piaceva a nessuno. Comincia in questo scenario l’indagine storiografica sulla politica coloniale del regime fascista nel contesto europeo, indagata anche attraverso un’analisi della tortuosa natura delle relazioni tra il Partito Nazionale Fascista e il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, che si rivelò una componente essenziale del meccanismo di espansione italiana nell’Africa Orientale. Il caso etiopico e la beffa vittoriosa di Benito Mussolini all’autorità della Società delle Nazioni inaugurarono una nuova èra nelle politiche mondiali, secondo dinamiche che anche oggi meritano un attento approfondimento.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 358

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    Mussolini mi ha detto

    24.00

    Le memorie del vicesegretario del Partito Fascista Repubblicano 1944-1945. La prima edizione di questo libro uscì negli anni cinquanta in Argentina. Protagonista del libro non è la R.S.I. ma Benito Mussolini. L’intento non è tanto descrittivo, quanto – si direbbe – pedagogico. Ed è tanto più forte in quanto il libro era diretto alla comunità degli italiani all’ estero, non intaccata nel profondo dalla guerra civile, una comunità ancora legata alla visione e al mito dell’ Italia “imperiale”.

    Riedizione critica a cura di Marino Vigano’

    Brossura, pag. 282

    Stampato nel 1995 da Settimo Sigillo

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    Mussolini ritrovato – Storia di una collezione proibita

    24.50

    Il volume affianca una mostra di grande valenza storica, tenuto al Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900, a Pieve di Cento, voluta dall’imprenditore e collezionista Giulio Bargellini. Il volume, come recita il sottotitolo, mostra per la prima volta al pubblico opere d’arte e cimeli storici che appartenevano un tempo a collezionisti privati. Busti, sculture, rilievi, dipinti e disegni, opere incise di artisti italiani, che costituiscono una vera e propria galleria iconografica mussoliniana. Ma anche raccolte di lettere, documenti, monete, fotografie storiche sul periodo fascista e la figura di Benito Mussolini. Tra i nomi, quello di Mario Sironi, ma anche di Gabriele D’Annunzio (presente in mostra con una ricca e rarissima documentazione del periodo fiumano). Le opere esposte provengono da acquisizioni di collezioni private. Una raccolta che, per i materiali conservati e per l’importanza e per la specificità della documentazione, costituisce uno dei fondi unitari di maggiore interesse per gli studiosi. Attraverso queste immagini, il personaggio Mussolini emerge in tutta la sua complessità di uomo politico e di statista.

    Brossura, 21 x 28 cm. pag. 176 interamente illustrate con foto b/n e colori

    Stampato nel 2009 da Minerva Edizioni

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    Mussolini si confessa

    16.00

    Georg Zachariae

    Il Duce sceglie di confessarsi all’ufficiale medico della Wehrmacht che gli fu vicino, dall’ottobre del 1943, per tutti gli ultimi diciannove mesi della sua vita. Mussolini preferisce un laico e con lui si sfoga, parla senza reticenze del suo passato, dei suoi amori, dei suoi rimpianti, gli racconta aneddoti curiosi, trancia giudizi sui contemporanei. Una preziosa testimonianza che rivela un Mussolini intimo e inedito che parla con franchezza di Churchill, di Hitler, di Roosevelt, di Badoglio, di Togliatti, della sua alta considerazione per Goebbels e del disprezzo per Göring.

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    Mussolini socialista

    24.00

    “Voi credete di perdermi, ma io vi dico che vi illudete. Voi non mi perderete: dodici anni della mia vita di partito sono o dovrebbero essere una sufficiente garanzia della mia fede socialista. Il socialismo è qualche cosa che si radica nel sangue”: con queste parole Mussolini teneva il suo ultimo discorso nella tumultuosa assemblea della sezione socialista milanese che l’avrebbe espulso dal Partito il giorno stesso, il 24 novembre 1914. Con una sorta di profezia retrospettiva molti biografi di Mussolini hanno interpretato la militanza del socialista rivoluzionario come la matrice del futuro duce fascista, e hanno visto nell’ideologia interventista mussoliniana l’espressione già elaborata e definitiva dell’ideologia totalitaria fascista. In contrasto con questo antistorico metodo storiografico, i curatori e gli autori di questo volume propongono un’approfondita, e per molti versi originale, analisi dell’esperienza socialista di Mussolini nei suoi aspetti più significativi, dall’esordio svizzero nel 1902 all’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, situandola nel suo contesto, come capitolo importante nella storia del socialismo e dell’Italia contemporanea.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag 262

    Stampato nel 2015 da Laterza

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    Mussolini socialista rivoluzionario – Scritti risse e inventive

    16.00

    Uscito nel giugno 1953, con il titolo “Mussolini Massimalista”, questo saggio, che rievoca la fase iniziale della vita del futuro “Duce”, raggiunse in pochi mesi un successo editoriale davvero notevole per quel tempo in Italia. Il suo taglio decisamente originale nel far capire le ragioni politiche e sociali che portarono Mussolini al potere, danno al saggio di Dalla Tana un valore storico che, analizzato oggi, mette in luce diversa anche la figura stessa del Duce. Questa edizione viene proposta con la prefazione di Arrigo Petacco e la postfazione di Fabio Fabbri.

    Brossura, 13 x 21 cm. pagg. 157

    Stampato nel 2014 da Diabasis

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    Mussolini-Bombacci. Compagni di una vita

    17.00

    Alberto Mazzuca – Giancarlo Mazzuca

    Se Nicola Bombacci diventò, cent’anni fa, il “Lenin d’Italia”, Benito Mussolini rispose poco dopo con la marcia su Roma che lo proclamò il “Duce d’Italia”: furono grandissimi avversari per molti anni ma restarono ugualmente compagni di una vita fino alle loro contemporanee sentenze di morte. Quando negli anni Venti, Nicolino cadde in disgrazia tra i comunisti italiani, Benito non mancò mai di sostenerlo dietro le quinte. D’altra parte, se Lenin continuò ad apprezzare il Duce il merito fu tutto di Bombacci che fece stringere subito i rapporti tra Roma e Mosca. I due non si persero mai di vista anche quando cominciarono a fronteggiarsi su sponde opposte e questo libro ne ripercorre la storia. Dopo il 25 luglio, quando Mussolini finì a Salò, Bombacci lo seguì: di nuovo insieme fino alla morte. Prefazione di Annamaria Bombacci. Postfazione di Edda Negri Mussolini.

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    Mussolini-Churchill – Il carteggio. Indagine su uno dei grandi misteri del Novecento

    16.00

    Che cosa è rimasto del carteggio Mussolini-Churchill? È realmente esistito? Questo testo ricostruisce cinquant’anni di ricerche, di testimonianze, di carte presunte e di fatti relativi ad esso. Un’indagine sviscerata dall’analisi di documenti d’archivio, giornali e testi, accadimenti ancora vivi nella memoria storica. Diverse le piste seguite, diversi i racconti dei protagonisti, diversi gli stessi protagonisti spesso nascosti dietro una falsa identità. E diversi sono anche i volti e gli stati d’animo di coloro che hanno posseduto o avrebbero posseduto questo materiale scottante. Un vero e proprio rompicapo che ancora oggi affascina e appassiona numerosi studiosi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 198

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Mussolini, gli ebrei e la politica coloniale

    18.00

    Maurizio Cartarrasa

    Oggi, come non mai, appena si menziona la parola “fascismo” cade immediatamente la mannaia della scomunica del politically correct imperante: il fascismo va bandito e non ha diritto di civile cittadinanza perché, oltre ad esser stato un regime contro la libertà, fu un’ideologia antisemita e razzista. In questo volume peculiare, l’Autore non si limita solo a ricordare i vari teatri dove gli italiani, civili e militari, si prodigarono per sottrarre gli ebrei dai rastrellamenti tedeschi, ma con dovizia di particolari e documenti e il piglio scientifico dello storico di professione, riesce a mettendo in luce come anche la politica coloniale fascista fosse assolutamente antirazziale, e a sostenere e avvalorare, dunque, un’immagine del fascismo e dello stesso Mussolini, assolutamente lontana da quella divulgata dai vincitori e considerata come verità assoluta e incontrovertibile dalla Storiografia “ufficiale”.

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    Mussolini, il primo fascista

    28.00

    Mussolini è vivo nel ricordo degli italiani, nelle librerie e in molti negozi di souvenir. Ma Mussolini è vivo anche nella memoria collettiva mondiale, che spesso non sa neppure di fare riferimento a lui. Il termine “fascista”, da lui coniato e riferito alla sua persona, è onnipresente e serve a identificare tutto quanto può essere considerato di destra, autoritario e populista. Ma chi è stato Mussolini? Il despota spietato che resse l’Italia dal 1922 al 1945 con il pugno di ferro derubandola del suo futuro? Il modernizzatore che per il suo paese conquistò un impero innalzando l’Italia al rango di grande potenza? L’alleato più importante di Hitler, che lo considerava suo maestro e con lui mise il mondo a ferro e fuoco? Una marionetta, una vittima del Führer? Il dittatore carismatico, colui che ha costruito uno Stato totalitario di tipo nuovo, fondato sul consenso e sul più cupo, lucido terrore, che è servito da modello per molti altri autocrati?

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 336 alcune foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2018 da Carocci

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    Mussolinia

    Il prezzo originale era: €13.00.Il prezzo attuale è: €7.80.

    Pierfrancesco Prosperi           Prezzo di listino  13.00 (sconto 40%)

    Mussolinia è un paesino della Sardegna diverso da tutti gli altri: moderno, geometrico, un po’ veneto-emiliano, un po’ americaneggiante. Una “città nuova” fondata negli anni Venti e poi completamente trasformata dal fascismo, un paese che nel 1928 venne battezzato Mussolinia di Sardegna. Da allora sono passati cinquant’anni. Durante la primavera del 1978, mentre l’Italia segue con ansia crescente gli sviluppi del sequestro di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, un paio di delitti scuotono la sonnolenta immobilità della cittadina. Il primo delitto risulta poi affondare le proprie radici nel passato della giovane località, e in particolare nella poderosa opera di bonifica svolta nell’immediato dopoguerra per debellare la zanzara anofele. Piano piano il dottor Riccardo Fontana, farmacista veneto paracadutatosi nel Medio Campidano per dimenticare un dramma familiare, si rende conto che in paese le cose non stanno come sembrano, che le persone sono diverse da quanto appare a prima vista…

    Brossura, 13,5 x 20 cm. pag. 158

    Stampato nel 2016 da Tabula Fati

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    MVSN 33º Battaglione CC.NN. Alla Conquista di Mentone

    25.00

    AA.VV.

    Ristampa in edizione linitata a 50 esamplari di un fascicolo edito a suo tempo dalla Federazione dei Fasci di Combattimento di Imperia, per celebrare la conquista di Menone da parte delle Camicie Nere del 33° Battaglione tra il 22 e il 24 giugno 1940.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 38

    Stampato nel 2023 da Novantico

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    MVSN in pace e in guerra – Catalogo delle cartoline Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale

    20.00

    Catalogo delle cartoline della Milizia Volontaria di Sicurezza Nazionale tutto a colori con oltre 700 cartoline e relative valutazioni. Il catalogo in questione vuole dare quante più indicazioni possibili al collezionista che intende seguire le vicissitudini in pace e in guerra, gli spostamenti delle Legioni nelle diverse regioni e le località dei confliti che videro presenti unità della Milizia. E ancora i cambiamenti di denominazione, la costituzione di battaglioni speciali. Notizie fondamentali per poter cominciare a collezionare razionalmente e con meno difficoltà le cartoline dellea M.V.S.N.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 96 interamente illustrate con riproduzioni a colori

    Stampato nel 1994 da Edizioni La Cartolina

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    MVSN. La Milizia per l’Impero. A cura del comando generale della milizia.

    139.00

    Giovanni Scalia ( a cura di )

    Questo rarissimo volume, stampato nel 1937, non è,  e, non può essere la storia di quanto la Milizia ha fatto in Africa Orientale, ma un quadro sintetico del suo contributo alla conquista dell’Impero. Pregio della raccolta di testimonianze è quello di aver vissuto da combattenti le vicende riportate. Così, alla sintesi delle battaglie segue una “colorata visione” di chi riportò le vicende belliche sulle onde della radio, sino alla lontana Italia. Il volume fa riferimento, non solo, ai Legionari che parteciparono all’impresa bellica ma, rende omaggio a tutti gli appartenenti alla Milizia alle Camicie nere e a tutte le forze armate dell’Italia mussoliniana.

    Brossura, 21 x 28 cm. pag. 236 con numerose foto b/n

    Stampato nel 1937 da Istituto Grafico Tiberino

    Condizioni del libro: usato . Lievi danni alla copertina nell’angolo in basso a destra. La costa è stata rifatta

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    My Brother in Arms. Kurt Sametreiter and Heinz Klose whit the Waffen-SS in WWII

    75.00

    Peter Mooney – Kurt Sametreiter

    Questo libro descrive in dettaglio la storia di Kurt Sametreiter (austriaco) e di Heinz Klose e del loro servizio nelle Waffen-SS, che li portò a combattere attraverso la Polonia, il fronte occidentale, i Balcani, l’Operazione Barbarossa, Kharkov, Kursk, l’Italia, la Russia negli anni 1943 e 1944, la Normandia e la Pomerania. La storia viene raccontata utilizzando centinaia delle loro fotografie e documenti sopravvissuti, insieme a mappe e illustrazioni, per aiutare a inquadrare ogni capitolo. Kurt Sametreiter sarebbe stato insignito della Croce di Cavaliere per queste azioni durante la battaglia di carri armati di Kursk, Heinz fu ucciso in azione all’inizio del 1944. Tra tutti e due, prestarono servizio nell’SS-Totenkopfverband “Oberbayern”, nell’SS-Heimwehr Danzig, nell’SS-Totenkopf Division, nella divisione SS-Leibstandarte Adolf Hitler e nells SS-Division Nederland. Il libro contiene dozzine di rare foto dell’SS-Heimwehr Danzig e foto inedite di Werner Wolff e Joachim Peiper. Quasi il 100% di queste foto sono state scattate da Kurt o Heinz durante quell’epoca di lotta e di sangue e rappresentano praticamente tutte le campagne a cui hanno preso parte. Il volume riporta anche la riproduzione di alcuni documenti originali firmati da Guderian, Dietrich, Wisch e altri personaggi importanti.

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    Mythos Neu-Schwabenland – Fur Hitler am Sudpol. Die deutsche Antarktisexpedition 1938/39

    36.00

    Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Il volume in questione fa riferimento alla spettacolare spedizione in Antartide degli scienziati del Terzo Reich, diventata praticamente un mito.

    Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 176 illustrato con circa 46 foto a colori, 60 foto b/n e 3 cartine

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2004 da Bonus

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    N.S.D.F.B. Stahlhelm – Storia essenza e missione della Lega dei soldati del fronte

    28.00

    .Il 28 marzo 1934, con atto costitutivo sottoscritto dal Presidente del Reich generale Paul von Hindeburg, dal Cancelliere Adolf Hitler e dal ministro del Lavoro Franz Seldte, nasce il Nationalsozialistischer Deutscher Frontkämpferbund (Stahlhelm), ovvero la Lega nazionalsocialista dei soldati tedeschi del fronte (Stahlhelm. L’anno seguente, viene pubblicato questo Der NSDFB (Stahlhelm). Geschichte, Wesen und Aufgabe des Frontsoldatenbundes “NSDFB (Stahlhelm). Storia, essenza e missione della Lega dei soldati del fronte”, che non si limita a illustrare la neocostituita Lega nazionalsocialista dei soldati tedeschi del fronte (Stahlhelm), ma che racconta altresì l’intera storia dello Stahlhelm. Grazie a una raccolta di testi scritti a più mani, veniamo così a conoscere l’intera vicenda legata allo Stahlhelm che, nato come lega di veterani di guerra si trasformò a poco a poco in un’organizzazione entrata a pieno diritto in quel fronte politico che si contrappose al Sistema di Weimar, e di cui faceva ovviamente parte anche lo NSDAP di Adolf Hitler.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 192 illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2020 da Thule Italia

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    Nachtigall – L’operazione ‘Usignolo’ nelle Valli Chisone Susa Germanasca e Pellice 29 luglio – 12 agosto 1944

    20.00

    L’operazione “Usignolo” nelle valli Chisone, Susa, Pellice e Germanasca, nel periodo 29 luglio-12 agosto 1944, venne resa operativa per riprendere possesso di questi territtori controllati dai partigiani. I Comandi delle SS si videro costretti ad organizzare un’operazione militare denominata in codice “Nachtigall”. Questa operazione a cui parteciparono sia reparti tedeschi che repubblicani, può essere considerata tra le più grandi e complesse svoltesi in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, sia per la sua ampiezza che per il numero dei reparti impiegati.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 160 con circa 50 foto e documenti b/n e in appendice una carta topografica di 32 x 45 cm.

    Stampato nel 1998 da Chiaramonte

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    Nachtjager. La Caza Nocturna Alemanna en la Segunda Guerra Mundial

    27.00

    Eduardo  Gil Martinez

    Il libro mostra il processo di nascita, ascesa e caduta della caccia notturna tedesca, durante il secondo conflitto mondiale. il tutto, attingendo sia ai documenti tecnici, sia alle testimonianze personali degli gli assi tedeschi, che affrontarono con i loro caccia le massicce formazioni di bombardieri e le temute incursioni dei veloci bimotori britannici Mosquitos. La Luftwaffe adoperò una vasta gamma di velivoli per queste missioni, che vanno dai caccia e bombardieri convenzionali modificati, ai moderni caccia notturni appositamente costruiti, compresi i caccia a reazione più sofisticati, che hanno combattuto disperate battaglie aeree notturne nei cieli di Berlino alla fine del conflitto. Il libro offre anche uno studio delle diverse strategie e tattiche messe in pratica dall’aviazione tedesca per cercare di fermare l’offensiva aerea alleata, affrontando anche le differenze tra i diversi teatri di operazioni, come il fronte orientale o il Mediterraneo, dove le missioni di caccia notturna avevano caratteristiche particolari. Il lavoro si conclude con un’analisi dello sviluppo e delle missioni di caccia notturna in altri paesi dell’Asse, compreso il Giappone. Il tutto illustrato con più di 200 immagini, inclusa una magnifica selezione di profili a colori.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 164 con numerose foto b/n e alcuni profili e foto a colori

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2022 da Almena

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    Nacquero contadini, morirono briganti

    10.00

    Per comprendere pienamente il brigantaggio postunitario meridionale, liberandolo da ogni orpello ideologico bisogna calarsi nel mondo contadino dell’epoca che ne è il substrato culturale e sociale. Le storie riportate, sono state recuperate pazientemente in anni di scavi archivistici da Valentino Romano e aprono uno squarcio interessante, spesso inedito, su questo mondo nel quale convivono e si scontrano tutti insieme cafoni e galantuomini, idealisti e profittatori, ultimi eroi romantici e avventurieri di sempre, mestatori e doppiogiochisti, briganti e soldati, vittime e carnefici, sbirri e grassatori, giudici e imputati, carnefici e condannati, preti avidi e monaci intriganti, mogli e amanti, eroine e puttane: comparse che affollano il Sud, palco di speranze, di illusioni e di delusioni sul quale, malinconicamente dissoltosi il Regno delle Due Sicilie, va in scena la nuova Italia. I briganti ci appaiono come feroci e sanguinari individui e sono conosciuti soltanto per le loro imprese o per la loro fine tragica. Ma della loro umanita’, delle loro passioni, delle loro debolezze quasi mai nessuno se ne è occupato.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 142

    Stampato nel 2010 da Capone Editore

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    Nanchino dicembre 1937 – Storici giapponesi confutano il presunto massacro e fanno chiarezza

    19.50

    Il libro in oggetto si propone di confuttare la tesi ufficiale riguardo i fatti di Nanchino del dicembre 1937. Secondo appunto la storiografia classica, le truppe giapponesi che occupavano la città, si sarebbero dati ad una caccia indiscriminata al cinese, uccidendo e stuprando senza limite. Il lavoro in oggetto riporta testimonianze e documentazione fotografica con cui si cerca di dare spiegazione ad una serie di tragici avvenimenti che, forse sono stati troppo facilmente attribuiti alla parte perdente di turno.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 178 con 31 foto b/n

    Stampato nel 2006 da Effepi

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    Napola – Elite fur den Fuhrer

    25.00

    Questo film, a colori ambientato nel 1942 mostra come le doti pugilistiche di un giovane tedesco, aprano le porte alla frequentazione della scuola di Napola (sorta di accademia ideologica della gioventù tedesca più promettente) dove viene forgiata l’elite del partito e dei combattenti nazionalsocialisti.

    Prodotto nel 2011 da Maertens Distribution

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    Napoleon Imperial Marches

    24.00

    Indice: Ceremonial Presentation; La Marseillaise; Marche du 1er Consul;Marche de la Garde du Consuls; Assemblee 1802; Marche du Sacre; Aux Champs; La Grenadiere; Départ du Grenadier; Marche des Cuirassiers; Le Champ d’Honneur; Distribution de vivres; Retraites Françaises; Le Réveil au Bivouac; Le Rigaudon d’Honneur; Marche des Grognards; Marche des Grenadiers à cheval; Veillons au Salut de l’Empire; Le Pas Cadencé; Austerlitz, Batteries d’Austerlitz; Le Pas Acceleré; La Charge; La Victoire est à Nous!; Rappel; Marche des Eclopés; Le Salut des Aigles; Honneur à notre Empereur; Marche des Bonnets à Poil; La Favorite; Marche de la Garde à Leipzig; Aux Etendarts; Marche Imperiale; Marche de la Garde à Waterloo; La Retraite; Pour l’Empereur; Salut aux Etendarts; Marche de la Garde Consulaire; La Marseillaise; Marche Funebre de Napoleon.

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    Napoleon’s Imperial Guard Uniforms and Equipment – The Cavalry

    59.00

    .Poche formazioni militari hanno attirato più attenzione della Guardia Imperiale di Napoleone, e ancora meno sono state equipaggiate in modo stravagante e arricchite con i migliori materiali e i colori più brillanti. Sia durante le campagne militari che in parata, la Guardia, e in particolare i reggimenti di cavalleria, fornirono in fatto di abbigliamento, un’esibizione abbagliante di grandiosità militare. Dagli ornamenti verdi e dorati dei Chasseurs à Cheval, ai Mamelucchi multicolori, la cavalleria della Guardia fu tra le formazioni più brillantemente vestite di sempre sul campo di battaglia. Nel compilare questo magnifico volume, l’autore ha raccolto copie di quasi tutti i documenti superstiti relativi alla Guardia, che includono una grande quantità di materiale relativo all’emissione di capi di abbigliamento, anche in alcuni casi fino a livello aziendale. Queste informazioni sono supportate da circa 100 stampe contemporanee, molte delle quali non sono mai state pubblicate prima, nonché immagini di oggetti originali di attrezzature custoditi in musei e collezioni private in tutto il mondo. Inoltre, il famoso artista militare Keith Rocco ha prodotto una serie di dipinti unici, commissionati esclusivamente per questo libro. Questo volume che è anche indicato per reenactor, wargamer e modellisti, non può mancare sugli scaffali di storici e appassionati di storia militare napoleonica.

    Rilegato, 17,5 x 25,5 cm. pag. 370 con oltre 100 illustrazioni a colori e numerose tabelle.

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Frontline

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    Napoleon’s Imperial Guard Uniforms and Equipment – The Infantry

    59.00

    .Dalle sue origini come guardia consolare della Repubblica francese e come guardia del corpo personale di Napoleone, la Guardia Imperiale si sviluppò in una forza che annoverava tutte le armi che contava quasi 100.000 uomini. Usata da Napoleone come sua principale riserva tattica, la Guardia fu ingaggiata solo con parsimonia, essendo schierata nel momento cruciale della battaglia per invertire la tendenza della vittoria a favore dell’Imperatore dei Francesi. Naturalmente, la Guardia Imperiale è stata oggetto di numerosi libri per molti decenni, eppure non è mai stato pubblicato un lavoro che studiasse le uniformi e l’equipaggiamento della fanteria della Guardia Imperiale in modo così dettagliato e con tale precisione. L’autore ha raccolto copie di quasi tutti i documenti superstiti relativi alla Guardia, che includono una grande quantità di materiale relativo all’emissione di capi di abbigliamento, anche in alcuni casi fino a livello aziendale. Queste informazioni sono supportate da una collezione di illustrazioni senza eguali, molte delle quali non sono mai state pubblicate prima, nonché da immagini di attrezzature originali conservate in musei e collezioni private in tutto il mondo. Inoltre, il famoso artista militare, Keith Rocco, ha prodotto una serie di dipinti unici, commissionati esclusivamente per questo libro. Questo ottimo volume, non sarà solo prezioso per gli storici, ma anche per i reenactor, i wargamer e i modellisti, di conseguenza non può mancare sugli scaffali degli appassionati di storia militare napoleonica.

    Rilegato, 17,5 x 25,5 cm. pag. 474 con oltre 100 illustrazioni a colori e numerose tabelle.

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Frontline Books

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    Napoleon’s Infantry Handbook. An Essential Guide to Life in the Grand Army

    26.00

    Il manuale della Fanteria qui riproposto, è una guida di riferimento essenziale, piena di dettagli affascinanti per la formazione, le tattiche, le attrezzature, i servizi e l’amministrazione dei reggimenti di fanteria napoleonici. Vengono riprodotte in dettaglio le procedure e le pratiche che hanno governato l’esercito imperiale fino alla battaglia di Waterloo e forgiato una delle più formidabili macchine militari della storia. Attraverso anni di ricerca, Terry Crowdy ha accumulato una enorme mole di informazioni su ogni aspetto inerente il fante francese: armi, manutenzione, norme, uniformi, paga, cibo, regolamenti di cucina, latrine, cure mediche, sepoltura dei caduti, ecc. Questo straordinario volume colma i vuoti lasciati dalle storie delle campagne e dalle memorie dei testimoni oculari che spesso hanno omesso questi dettagli.

    Rilegato, 16,5 x 24,5 cm. pag. 240 con alcune illustrazioni a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2023 da Pen & Sword

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    Napoleon’s Military Machine – Operations Manual

    36.00

    La Grande Armata di Napoleone Bonaparte è ampiamente riconosciuta come una delle più grandi forze combattenti mai schierate sul campo. Con esso i Francesi hanno segnato una serie di vittorie storiche che hanno permesso loro un controllo, senza precedenti, nel continente europeo. Al suo culmine era composta da 680.000 uomini, un’enorme forza multinazionale di ufficiali, fanteria, cavalleria, artiglieria e servizi di supporto gestiti da un sistema di corpi, divisioni, brigate e reggimenti superiore e altamente flessibile, comandato da ufficiali in cui Napoleone riponeva un enorme grado di fiducia e autonomia per operare all’interno dei contorni dei suoi obiettivi strategici. Guardando da vicino come questa macchina militare è stata costruita e mobilitata, questo libro esamina tutti gli aspetti della Grande Armata, dai singoli soldati, a quello che indossavano, mangiavano, come dormivano e venivano pagati, alla catena di comando, reclutamento e addestramento, intelligence e comunicazioni, logistica e tattiche di battaglia. Il libro valuta l’eredità dell’esercito di Napoleone e come la sua organizzazione e le sue iniziative di gestione abbiano influenzato gli eserciti nazionali di tutto il mondo, a tal punto, che alcuni aspetti possono essere scorti ancora oggi.

    Rilegato, 22 x 28 cm. pag. 172 completamente illustrato con disegni, illustrazioni e foto a colori di reenactors

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Haynes

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    Napoleone architetto nelle città della guerra in Italia

    182.00

    In questo studio viene delineata la contrapposizione, emersa alla fine del ‘700, fra l’utopia della città priva di fortificazioni, immaginata da Wolfgang Goethe, e la città di Napoleone inserita nell’organizzazione urbanistica-territtoriale-difensiva del “Camp Retranché”, in cui assumono una determinante consistenza archittettonica la linea delle mura urbane, i forti distaccati sul territtorio, gli edifici miltari distribuiti nelle piazze principali. Nel particolare contesto italiano le città fortificate seguivano un asse strategico padano, realizzato attraverso pause e incrementi progettuali conseguenti alla variabilità della situazione strategica. Questo magnifico testo è completato da 108 pagine di iconografie in b/n e a colori, disegni e mappe.

    Rilegato, 22 x 31 cm. pag. 352 con circa 220 illustrazioni suori testo di cui 29 a colori

    Stampato nel 2007 da Leo S. Olschki

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    Napoleone I – Da Austerlitz a Friedland scritti discorsi bollettini 1805-1807

    35.00

    In occasione del 250° Anniversario della nascita di Napoleone I, abbiamo voluto commemorare l’avvenimento presentando le più gloriose tra le campagne militari dell’Impero, quelle del 1805 e del 1806-1807, attraverso le parole stesse dell’Imperatore: dai leggendari Bollettini della Grande Armée ai proclami, alle lettere sia quelle ufficiali indirizzate al Senato francese ed ai sovrani nemici ed alleati, sia quelle private dirette a Giuseppina, che ci danno un quadro più intimo e personale di Napoleone in guerra; documenti spesso difficilmente reperibili in italiano qui riuniti per la prima volta. Sfilano in tal modo davanti agli occhi le folgoranti vittorie di Ulm e di Austerlitz, di Jena e di Friedland, ma anche il carnaio di Eylau, la pace di Presburgo, la conquista del Regno di Napoli, il Blocco Continentale e l’incontro con lo zar Alessandro I a Tilsitt. Sono pagine importanti non soltanto dal punto di vista storico ma anche da quello letterario: Leonardo Sciascia ha scritto che se Napoleone non fosse stato Napoleone sarebbe stato Stendhal; e Guido Gerosa: i suoi proclami sono i testi più belli della storia contemporanea… Il volume, curato da uno dei maggiori storici militari italiani, Pierluigi Romeo di Colloredo Mels, è impreziosito dagli splendidi lavori che il colonnello Stefano Manni dell’Isola di Torre Maìna, Soldato ed Artista con la maiuscola, ha dedicati alla Grande Epoque. L’opera è pubblicata sotto il patrocinio dell’Associazione Aristocrazia Europea.

    Brossura, 20,5 x 25 cm. pag. 98 illustrato con numerose tavole e cartine a colori

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    Napoleone in Egitto (1798-1801)

    20.00

    Renato Scuterini – Paolo Casali

    La campagna d’Egitto di Napoleone Bonaparte è senza dubbio la più strana fra tutte quelle intraprese dal Grande Corso. Si potrebbe definirla un’avventura stravagante. Anzi, a voler essere precisi non sarebbe neppure corretto chiamarla una campagna, ma una spedizione coloniale, volta, cioè, a costituire una nuova colonia francese: l’Egitto. Infatti l’obiettivo di Bonaparte era quello di conquistare l’Egitto e attestare le truppe francesi in permanenza in esso, per poi muovere da questa base privilegiata in direzione dell’India, fulcro della potenza coloniale dell’Inghilterra. La spedizione in Egitto condotta da Bonaparte non durò qualche mese ma ben tre anni, e sarebbe durata molto di più se una serie di errori e, soprattutto, di sfortunate circostanze non le avessero posto bruscamente fine.

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    Napoleone in Italia

    16.00

    La guida “Napoleone in Italia” ripercorre i luoghi della prima e seconda campagna militare. Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, sono le regioni toccate dall’armata francese e descritte nel volume. La guida Napoleone in Italia propone una dettagliata ricostruzione storica delle vittorie militari ottenute e la grandiosa rivoluzione politica creata nell’Italia del nord. Dopo la cronologia della vita dell’uomo che, nella sua epoca e pur con luci è ombre, ha cambiato la storia del Vecchio Continente, ecco ripercorsi nel dettaglio tutti i luoghi delle battaglie. Tra queste ultime quelle di: Cairo Montenotte, Cosseria, Dego, Marengo, Millesimo, Peschiera, Ponte di Lodi, Rivoli Veronese, San Michele Mondovì. Completano la guida alcuni itinerari prettamente turistici, che hanno lo scopo di abbinare alla visione (attuale) dei luoghi storici, turismo, relax e gastronomia.

    Brossura 12,5 x 21 cm. pag. 208 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2009 da Mattioli

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    Napoleonic Artillery

    55.00

    La Rivoluzione Francese e le Guerre napoleoniche segnano la transizione tra le piccole armate di professionisti e l’ampio arruolamento di leva del 18° secolo, e la trasformazione dell’artiglieria da corporazione professionistica a maggiore distaccamento dell’esercito. Questo volume traccia lo sviluppo dell’artiglieria, i suoi mezzi di trasporto e i veicoli collegati di Austria, Inghilterra, Francia, Itaia, Prussia, Russia, Spagna e dei più piccoli stati germanici. Frutto di accurate ricerche, presenta la maggior parte di pezzi di artiglieria conosciuti in uso durante le Guerre Napoleoniche. Numerosi dipinti, accompagnati da disegni attuali e dalle fotografie dei pezzi sopravvissuti, ne fanno un testo importante per storici, modellisti, wargamisti e renactors.

    Rilegato, pag.320 con 260 foto b/n e 84 disegni in scala

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2007 da Crowood Press

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