Con l’intelligence militare italiana in Albania e nei Balcani (1929-1944)

Italia

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    Con l’intelligence militare italiana in Albania e nei Balcani (1929-1944)

    20.00

    Il volume si basa in gran parte sul contenuto di un Diario redatto dal padre dell’autore all’epoca dei fatti narrati e che costituisce la base della relazione che egli, direttore della Banca Nazionale di Argirocastro, consegnò alla sua direzione di Tirana, dopo essere, alla fine del 1943, sfuggito miracolosamente ad una condanna a morte del Tribunale comunista del popolo. Il Diario narra le fasi del processo, la situazione di Argirocastro dopo l’8 settembre 1943 e si conclude con la descrizione dell’operazione di distruzione dei fondi straordinari – ultima operazione di “intelligence” compiuta in Albania – effettuata dai pochi funzionari italiani rimasti confinati in città. Il diario indica fra l’altro con precisione nominativi e ruoli avuti nelle varie vicende dai funzionari italiani ed albanesi della filiale della Banca e dei capi delle formazioni partigiane delle varie fazioni.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 160 con alcune illustrazioni e foto b/n

    stampato nel 2017 da Macchione

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    Con la G.A.F. al Colle del lupo. Itinerari in Alta Val Varaita sul filo dei ricordi di Vigolo Guerrino

    19.00

    Almerino De Angelis – Daniele De Angelis

    Il libro nasce casualmente dall’incontro, tanti anni fa, con Guerrino Vigolo. I pochi ricordi raccolti sono stati lo spunto per una ricerca a tutto campo di un particolare momento della storia dell’Alta Val Varaita, quello che la vide coinvolta nel breve conflitto del giugno 1940 con la Francia.  Sentieri dove piccole cose, un rudere, una incisione, un documento, uno scorcio panoramico, sono l’occasione per far rivivere una storia che si perde nei secoli passati, una storia troppo spesso dimenticata che può ancora dire molto a chi ha la pazienza di ascoltarla.

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    Controguerriglia – La 2a armata italiana e l’occupazione dei Balcani 1941-1943

    29.00

    L’argomento è poco conosciuto, ma l’occupazione e le operazioni controguerriglia in Balcania, come erano ufficialmente designati i territori ex jugoslavi, costituì indubbiamente il più importante sforzo bellico del Regio Esercito nella Seconda Guerra Mondiale: 24 divisioni e tre brigate costiere svolsero compiti di occupazione e di controinsorgenza in Balcania: per confronto nel 1940, in Libia c’erano 14 divisioni, nella terza battaglia di El Alamein dell’ottobre 1942 otto divisioni, quattordici sul fronte greco-albanese erano schierate 14 divisioni; l’Armata Italiana in Russia inquadrava 10 divisioni.Il fronte balcanico fu il più difficile, caratterizzato da una guerra asimmetrica fatta di continue imboscate, rastrellamenti, stragi, massacri da una parte e dall’altra, fucilazioni, internamenti nei campi per civili come Arbe e Gonars, nel quadro più vasto di una feroce guerra civile di tutti contro tutti: comunisti di Tito, ustasha di Ante Pavelich, cetnici serbi, domobrançi sloveni, lotta caratterizzata da massacri come quello dell’intero III battaglione del 259° Reggimento “Murge” a Prozor, atrocità anche verso le popolazioni civili in vere e proprie pulizie etniche culminate, per gli italiani, con le foibe e l’esodo di 350.000 istriani e giuliani e per gli jugoslavi con 1.072.000 morti. Eppure nell’estate 1943 la Balcania era l’unico fronte in cui le forze dell’Asse potessero vantare successi, dopo aver quasi messo fuori combattimento l’Esercito popolare di liberazione nel corso delle grandi offensive Weiss e Schwarz che, ripulirono la maggior parte del territorio dai partigiani. L’armistizio italiano del settembre 1943 cambiò radicalmente tutto, e Tito poté impadronirsi di armi e depositi ed occupare il territorio abbandonato dagli italiani.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 250 con varie foto e cartine b/n

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    Controstoria della Liberazione – Le stragi e i crimini dimenticati degli alleati nell’Italia del Sud

    11.00

    Bombardamenti a tappeto e massacri di civili, stupri e detenzioni durissime, collusioni con la mafia e affari illeciti. In una serrata inchiesta che svela il volto meno glorioso della guerra di Liberazione, Gigi Di Fiore denuncia la lunga serie di violenze e soprusi commessi dagli Alleati nel Mezzogiorno durante la difficile risalita della penisola. Attingendo a testimonianze di sopravvissuti e documenti inediti, l’autore mette in luce le contraddizioni dei resoconti oleografici più o meno ufficiali, evidenzia i punti oscuri di episodi cruciali come gli eccessi nei bombardamenti, e indaga sui silenzi che coprono avvenimenti drammatici come gli stupri di massa del contingente francese in Ciociaria. La sua ricostruzione di vicende scomode e troppo a lungo taciute mostra come il malgoverno degli Alleati aggravò il divario storico tra Nord e Sud del Paese e ci obbliga a ripensare squilibri e fallimenti dell’Italia di oggi.

    Brossura, 13 x 19,5 cm. pag. 356

    Stampato nel 2013 da Rizzoli

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    Controstoria della seconda guerra mondiale Vol. 2

    25.00

    La storia è scritta dai vincitori. Un vecchio adagio che descrive, però, solo una parte della realtà. Con la forza dei documenti e della ricerca storica, Eddy Bauer dimostra che la storia dei vincitori può essere corretta, approfondita, restituita alla complessità che merita. Opera monumentale sulla guerra che ha sconvolto l’Europa e disegnato gli equilibri mondiali del Secolo breve, un secolo intenso, dominato dai grandi protagonisti del totalitarismo, questo lavoro è uno strumento fondamentale. Quella di Bauer è una storia dei fatti, al di là delle ideologie. È il denso lavoro dello storico che evita le falsificazioni e le affermazioni propagandistiche.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 350 interamente ill con foto e mappe b/n

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    Controstoria della seconda guerra mondiale Vol. 3

    25.00

    La storia è scritta dai vincitori. Un vecchio adagio che descrive, però, solo una parte della realtà. Con la forza dei documenti e della ricerca storica, Eddy Bauer dimostra che la storia dei vincitori può essere corretta, approfondita, restituita alla complessità che merita. Opera monumentale sulla guerra che ha sconvolto l’Europa e disegnato gli equilibri mondiali del Secolo breve, un secolo intenso, dominato dai grandi protagonisti del totalitarismo, questo lavoro è uno strumento fondamentale. Quella di Bauer è una storia dei fatti, al di là delle ideologie. È il denso lavoro dello storico che evita le falsificazioni e le affermazioni propagandistiche.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 352

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    Controstoria della seconda guerra mondiale Vol. 4

    25.00

    La storia è scritta dai vincitori. Un vecchio adagio che descrive, però, solo una parte della realtà. Con la forza dei documenti e della ricerca storica, Eddy Bauer dimostra che la storia dei vincitori può essere corretta, approfondita, restituita alla complessità che merita. Opera monumentale sulla guerra che ha sconvolto l’Europa e disegnato gli equilibri mondiali del Secolo breve, un secolo intenso, dominato dai grandi protagonisti del totalitarismo, questo lavoro è uno strumento fondamentale. Quella di Bauer è una storia dei fatti, al di là delle ideologie. È il denso lavoro dello storico che evita le falsificazioni e le affermazioni propagandistiche.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 348

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    Controstoria della seconda guerra mondiale Vol. 5

    25.00

    La storia è scritta dai vincitori. Un vecchio adagio che descrive, però, solo una parte della realtà. Con la forza dei documenti e della ricerca storica, Eddy Bauer dimostra che la storia dei vincitori può essere corretta, approfondita, restituita alla complessità che merita. Opera monumentale sulla guerra che ha sconvolto l’Europa e disegnato gli equilibri mondiali del Secolo breve, un secolo intenso, dominato dai grandi protagonisti del totalitarismo, questo lavoro è uno strumento fondamentale. Quella di Bauer è una storia dei fatti, al di là delle ideologie. È il denso lavoro dello storico che evita le falsificazioni e le affermazioni propagandistiche.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 349 illustrato con foto e mappe b/n

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    Controstoria della seconda guerra mondiale Vol. 6

    25.00

    La storia è scritta dai vincitori. Un vecchio adagio che descrive, però, solo una parte della realtà. Con la forza dei documenti e della ricerca storica, Eddy Bauer dimostra che la storia dei vincitori può essere corretta, approfondita, restituita alla complessità che merita. Opera monumentale sulla guerra che ha sconvolto l’Europa e disegnato gli equilibri mondiali del Secolo breve, un secolo intenso, dominato dai grandi protagonisti del totalitarismo, questo lavoro è uno strumento fondamentale. Quella di Bauer è una storia dei fatti, al di là delle ideologie. È il denso lavoro dello storico che evita le falsificazioni e le affermazioni propagandistiche.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 349 illustrato con foto e mappe b/n

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    Controstoria della seconda guerra mondiale Vol. 7

    25.00

    La storia è scritta dai vincitori. Un vecchio adagio che descrive, però, solo una parte della realtà. Con la forza dei documenti e della ricerca storica, Eddy Bauer dimostra che la storia dei vincitori può essere corretta, approfondita, restituita alla complessità che merita. Opera monumentale sulla guerra che ha sconvolto l’Europa e disegnato gli equilibri mondiali del Secolo breve, un secolo intenso, dominato dai grandi protagonisti del totalitarismo, questo lavoro è uno strumento fondamentale. Quella di Bauer è una storia dei fatti, al di là delle ideologie. È il denso lavoro dello storico che evita le falsificazioni e le affermazioni propagandistiche.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 387 illustrato con foto e mappe b/n

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    Controstoria della seconda guerra mondiale Vol.1

    25.00

    La storia è scritta dai vincitori. Un vecchio adagio che descrive, però, solo una parte della realtà. Con la forza dei documenti e della ricerca storica, Eddy Bauer dimostra che la storia dei vincitori può essere corretta, approfondita, restituita alla complessità che merita. Opera monumentale sulla guerra che ha sconvolto l’Europa e disegnato gli equilibri mondiali del Secolo breve, un secolo intenso, dominato dai grandi protagonisti del totalitarismo, questo lavoro è uno strumento fondamentale. Quella di Bauer è una storia dei fatti, al di là delle ideologie. È il denso lavoro dello storico che evita le falsificazioni e le affermazioni propagandistiche.

    Brossura, 21 x 25 cm.

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    Corazzata Roma – Destinazione finale. Dal golfo di Trieste a quello dell’Asinara. Nascita e tramonto dell’ammiraglia della Regia Marina

    18.00

    La corazzata Roma è stata costruita a Trieste al Cantiere San Marco: impostata il 18 settembre 1938 durante la visita di Benito Mussolini alla città, è stata varata il 9 giugno 1940 alla vigilia della dichiarazione di guerra. Entrò in servizio solo il 14 giugno 1942 senza partecipare mai ad alcuna missione bellica. Nelle prime ore del 9 settembre 1943, quelle che immediatamente seguirono l’armistizio, mosse da La Spezia issando le insegne dell’Ammiraglio in Capo Carlo Bergamini. Obiettivo: impedirne la cattura da parte dei tedeschi. Giunta nel Golfo dell’Asinara, con l’arcipelago della Maddalena già occupato dalla Wermacht, venne attaccata da aerei germanici che impiegarono per la prima volta le terribili bombe “Fritz”. Fu vista affondare spezzata in due tronconi. Da quel momento, erano circa le ore 16 del 9 settembre 1943, della nave Roma si persero le tracce. Il relitto è stato cercato per 69 anni senza successo. Ma l’ingegner Guido Gay, inventore di ROV, grazie alla sua incrollabile determinazione ed al robot subacqueo “Pluto Palla”, l’ha ritrovata il 17 giugno 2012 nel canyon di Castel Sardo nel Golfo dell’Asinara.

    Brossura, 19 x 27 cm. pag. 154 riccammente illustrato con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2017 da Luglio Editore

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    Corazzata Roma – Una storia per immagini

    18.00

    Corazzata Roma, una storia per immagini, è un libro che prova a ripercorrere attraverso fotografie d’epoca, documenti inediti e le straordinarie immagini del relitto, la storia della nave ammiraglia della Regia Marina costruita a Trieste fra il 1938 ed il 1942 ed affondata il 9 settembre 1943 nelle Bocche di Bonifacio da aerei tedeschi. Nel volgere di poche ore, proprio a cavallo tra l’8 ed il 9 settembre 1943, l’Ammiraglio di Squadra Carlo Bergamini, Comandante in Capo delle Forze navali da battaglia e che issa sulla corazzata Roma le proprie insegne, si ritrova a dover fronteggiare una nuova situazione politica e militare dettata dall’armistizio. I tedeschi, fino a quel momento alleati, sono diventati da poche ore i nuovi nemici. Gli ordini e le notizie che raggiungono Bergamini a bordo della Roma sono contraddittori. Egli capisce che attraverso le sue decisioni sarebbe passato non solo il futuro della Marina ma quello di un’intera nazione. L’obbedienza all’ordine di portare le navi a Malta gli costerà la vita, la perdita della Roma e di gran parte dell’equipaggio.

    Brossura, 19 x 27 cm. pag. 174 con circa 285 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2017 da Edizioni Luglio

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    Corazzati – Automezzi della seconda guerra mondiale

    35.00

    Con circa 1000 fotografie questo volume è la gyuida completa degli auto e motoveicoli che presero parte attiva alla seconda guerra mondiale, determinando con la loro più o meno massiccia presenza le sorti di ogni scontro. Una buona partte del’opera è ovviamente dedicata agli autoveicoli di produzione U.S.A., poichè la loro sviluppatissima industria automobilistica, la maggiore al mondo, riuscì a sopperire al fabbisogno e alle perdite del proprio meccanizzatissimo esercito e anche di quelli sovietico e britannico. Successivamente vengono passate in rassegna le produzioni britannica, sovietica e tedesca – questa toccò vertici impensabili sotto la guida del giovane Ministro per l’Armamento Albert Speer. La produzione italiana, poi, è presentata organicamente senza alcuna lacuna.

    Cartonato 17,5 x 24,5 cm. pag. 333 interamente illustrate con foto b/n

    Stampato nel 1997 da Ermanno Albertelli

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    Corazzati – Semicingolati, motoveicoli e veicoli speciali del Regio Esercito Italiano 1919/1943

    30.00

    La motorizzazione italiana fu ricca di prototipi, anche molto validi, che, per la nostra cronica deficenza di materie prime e la nota burocrazia, non entrarono mai in catena di montaggio o, furono costruiti in un numero molto limitato di esemplari. Tra i mezzi migliori ideati dall’industria italiana sono da annoverare i TL 37, la camionetta desertica mod. 43, le camionette sahariane 42, i vari tipi di “Dovunque”. Alcuni di questi mezzi, continuarono ad essere prodotti anche dopo la finme del conflitto.Tenendo conto che durante il triennio 1940-1943 l’industria italiana costruì circa 140.000 veicoli e che altre decine di migliaia furono acquistati dalla Opel tedesca e dalla Citroen francese, possiamo annoverare un totale di 250.00 automezzi utilizzati dalle forze armate italiane. Questa “classica” monografia dell’Intergest elenca i mezzi, di produzione italiana ed estera, utilizzati dal nostro esercito durante il conflitto.

    Brossura, 24 x 17 cm. pag. 94 con numerose foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 1976 da Intergest

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    Corazzati – Veicoli da combattimento dell’esercito italiano dal 1939 al 1945

    49.00

    Questo volume di difficilissima reperibilità, frutto di sette anni di ricerche compiute con estrema accuratezza dai due autori, può essere condiderato, a tanti anni dalla sua apparizione, uno dei due lavori più completi sul tema dei corazzati italiani nel secondo conflitto mondiale. Riscritto sulla base di un precedente volume, redatto dagli stessi autori nel 1968, il libro è stato ampliato e arrichito di nuovi dati, illustrazioni e disegni e, costituisce tuttora una fonte fondamentale di informazioni per tutti coloro che desiderano approfondire la loro conoscenza in questo settore, così trascurato dalla pubblicistica italiana e straniera. Indicato anche per i modellisti.

    Rilegato, 22 x 30,5 cm. pag. 154 completamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 1976 da Intyrama Books

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina

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    Corazzati – I mezzi blindo-corazzati italiani 1923-1943

    49.00

    Nicola Pignato

    Il testo presenta l’evoluzione dell’arma corazzata italiana, prendendo in esame oltre alle caratteristiche tecniche e alle prestazioni dei vari mezzi, anche le dottrine d’impiego e le evoluzioni delle stesse. 8 tavole fuori testo rappresentano le varie tipologie di colorazioni mimetiche dei carri e dei semoventi  del R.E. impiegati nei diversi teatri di guerra.

    Brossura, pag. 144 con oltre 300 foto b/n e disegni + 12 tavole a colori

    Stampato nel 2005 da Albertelli

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    Corazzati italiani in Russia 1941-1944

    19.90

    Paolo Crippa – Antonio Tallillo

    La disastrosa campagna sul fronte orientale condotta dal Regio Esercito vide una partecipazione d’unità corazzate veramente esigua ed esse non poterono che conseguire risultati di ben poco valore pratico. Si trattò in tutto di quattro reparti, tre di Cavalleria ed uno di Bersaglieri, tutti equipaggiati con mezzi leggeri che non potevano assolutamente competere coi carri armati sovietici, oltretutto in fortissima inferiorità numerica e perciò inadeguati in ogni caso al confronto, nel grandioso conflitto che si stava consumando. Dopo l’Armistizio un gruppo di ex Arditi del X combatté in terra russa a bordo di camionette AS42 Metropolitane, a sostegno della 2ª Divisione Paracadutisti tedesca, facendosi apprezzare per il coraggio e la determinazione, pur nella difficile situazione in cui versavano le truppe germaniche sul fronte orientale.

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    Corazzati nel deserto. Le forze italiane in Africa settentrionale nel 1942

    26.00

    Pier Paolo Battistelli

    Nella primavera del 1942 le forze italiane in Africa settentrionale fronteggiarono una completa riorganizzazione basata sulle esperienze della guerra nel deserto e sull’esempio fornito dai tedeschi. I corazzati acquisirono sempre maggiore importanza, unendo ai carri medi già utilizzati nel deserto sin dal 1940 anche i nuovi carri leggeri L 6, i semoventi da 75 e le autoblindo AB 41. Venne acquisita una maggiore conoscenza delle forze nemiche, valutando i loro punti di forza ma anche i punti deboli, che potevano essere sfruttati. Le molteplici carenze dei mezzi italiani furono esaminate, insieme ai punti di forza esistenti. L’addestramento venne curato, grazie ai centri di istruzione. Queste unità, completamente riorganizzate, presero parte con successo all’offensiva di Rommel contro la linea di Gazala, la prima mossa di una battaglia che si concluse in giugno con la presa di Tobruk. Seguì l’avanzata in Egitto, fino a El Alamein. Qui le forze italiane, duramente provate, subirono i primi rovesci e l’offensiva giunse al suo termine. Questo libro esamina in dettaglio la riorganizzazione, e il successivo impiego, dei reparti dell’esercito italiano in Africa settentrionale nel 1942, integrando il testo con una interessantissima e inedita relazione che illustra tutte le carenze dei carri M, mettendone in luce i punti di forza grazie a relazioni di combattimenti e analisi tecniche estese anche alle nuove autoblindo AB 41. Un libro da non perdere per chi ha un interesse per la guerra nel deserto nel 1940-43

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    Corazzati. Carri armati nel deserto

    45.00

    Valerio Naglieri

    Classico volume della Ermanno Albertelli Editore, stampato nel 1972 e, avente per tema la guerra dei corazzati nell’Africa Settentrionale, durante il secondo conflitto mondiale. Il libro è ben impostato dal punto di vista storico e prende in considerazione tutte le tipologie di corazzati utilizzati dai diversi contendenti nelle varie fasi della guerra. La parte iconografica è costituita da circa 150 immagini d’epoca in b/n.

    Rilegato, 22 x 29 cm. pag. 128 con numerose foto b/n

    Stampato nel 1972 da Albertelli

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Corazzati. Carri Armati e Veicoli da Combattimento Italiani della Seconda Guerra Mondiale

    75.00

    Ralph A. Riccio

    Questa bella opera non vuole essere una giustificazione dei difetti dei corazzati italiani, ma vuole presentare molti fattori intrecciati in un panorama comprensibile e realistico. Anche se nel complesso l’arma corazzata italiana non ha mai raggiunto grandi livelli, sono stati però realizzati alcuni veicoli da combattimento veramente di prima classe, specialmente per quanto concerne il materiale semovente utilizzato nell’Africa Settentrionale. Inoltre bisogna considerare il coraggio, la determinazione e il sacrificio del personale carrista e dell’artiglieria semovente, specialmente vista la disparità numerica e tecnologica nei confronti di coloro che dovevano affrontare. Il testo è accompagnato da fotografie, specifiche tecniche, e profili in b/n.

    Cartonato con sovracopertina 22 x 30 cm. pag. 337 interamente illustrate con disegni e foto b/n

    Testo bilingue italiano/inglese. Full english text

    Stampato nel 2010 da Mattioli

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    Corazzati. Italian armour in German service 1943-1945

    85.00

    Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 le forze armate tedesche si impossessarono di grandi quantità di materiale militare italiano, inventariandolo in poco tempo e distribuendolo in proprie unità impegnate in Italia. In seguito questo equipaggiamento venne utilizzanto anche nei Balcani e su altri fronti e la prosecuzione della produzione permise alla Germania di risparmiare importanti risorse.L’opera tratta dei mezzi corazzati di fabbricazione italiana che furono impiegati da formazioni militari e paramilitari tedesche su vari teatri operativi. Comprende documenti italiani, tedeschi e alleati e numerose fotografie, in parte mai pubblicati in precedenza; alcuni organigrammi e schede completano i capitoli.I profili in scala dei mezzi da combattimento sono stati appositamente realizzati dal disegnatore John L. Rue, le tavole a colori da Jean Restayn e Giovanni Malpeli.

    Rilegato con sovracopertina 20,5 x 29,5 cm. pag. 314 interamente illustrate con disegni e foto b/n + 11 foto a colori + 18 profili a colori + 1 tavola a colori di simboli

    Testo bilingue italiano/inglese

    Stampato nel 2005 da Mattioli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Corazzati. Italienfeldzug. German Tanks and Vehicles 1943-1945. The German Ground Forces in the Italian Campaign Vol. 1

    69.00

    Nuova collana dedicata alla campagna d’Italia del 1943-1945, a partire dalle battaglie in Sicilia nel luglio del 1943, che nel complesso dovrebbe comprendere tre volumi per la parte tedesca e due per quella angloamericana, a cura di una coppia di storici italiani, Daniele Guglielmi e Mario Pieri, già conosciuti per altri lavori a livello internazionale. Il primo volume comprende una ricca parte introduttiva, sei capitoli dedicati ad altrettanti mezzi corazzati tedeschi (carro armato Tiger, cacciacarri Elefant e Hetzer, cannoni semoventi Wespe e veicoli da demolizione telecomandati.), un’appendice storica e una ventina di tavole a colori appositamente realizzate. Le 250 pagine del libro contengono più di 400 tra fotografie complete di dettagliate didascalie, documenti, organigrammi, schede e cartine militari. Questo materiale, in parte inedito, è prova di attente ricerche svolte in molti anni. Il libro è stampato su carta semilucida per una resa ottimale delle immagini riprodotte. Un’opera imperdibile per i cultori di storia militare e gli appassionati di modellismo.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 246 riccamente illustrato con 400 foto b/n, 23 mappe e 11 profili a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Ammo of Mig Jimenez

    Condizioni del libro: nuovo

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    Corazzati. Nei Giardini Del Diavolo

    36.00

    Dino Campini

    Molti sono i libri che analizzano le caratteristiche tecniche dei mezzi corazzati italiani nella seconda guerra mondiale, ma pochi quelli che presentano in dettaglio gli uomini e le battaglie dell’arma corazzata italiana come questo libro: Dino Campini, già comandante il IV Btg. Carri M del 133° Rgt. Corazzato, dà un quadro vivido e storicamente accurato dei combattimenti delle unità carriste italiane in Abissinia, Spagna, Francia, Balcani, Libia, Egitto e Tunisia, ricostruendo gli scontri minori e le grandi battaglie alternando abilmente le relazioni ed i diari di guerra ufficiali e le testimonianze e i ricordi dei protagonisti, dai comandanti ai semplici carristi. Sono inoltre descritte le difficili origini dell’arma corazzata italiana e l’inadeguatezza delle tattiche e dei mezzi impiegati, rivelatasi sempre più grave con il progredire del conflitto e con la mancata evoluzione tecnica dei corazzati italiani per tenerli al passo con i nuovi carri avversari; risaltano ancora più, date queste premesse, le doti di valore e di abilità professionale dimostrate sul campo dagli equipaggi carristi e da molti dei loro ufficiali.

    Rilegato, 12,5 x 19 cm. pag. 410 con alcune cartine e foto b/n

    Stampato nel 1968 da Longanesi

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina. Piccolo strappo in alto nella sovracopertina

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    Corazzati. Semovente da 75/18

    29.00

    Nicola Pignato

    Nicola Pignato, già autore del libro sul P-40, ci fornisce un’altro bel lavoro dedicato al semovente italiano da 75/18. Costruito in diverse varianti , legate al tipo di scafo di carri M impiegato, il semovente da 75 operò, a partire dal 1941, soprattutto nell’ambito dei gruppi d’artiglieria assegnati alle divisioni corazzate destinate al fronte dell’Africa settentrionale dove fornì prestazioni di tutto rispetto anche nell’impiego controcarri. Dopo la conclusione della guerra in Africa, continuò ad operare nei Balcani dove erano presenti sin dal 1941. La sua produzione continuò anche dopo l’armistizio, per l’Esercito tedesco che, ne allineò un buon numero tra esamplari catturati e di nuova produzione. Nel dopoguerra, seppur in numero limitato, restarono in servizio con l’esercito italiano fino a metà degli anni ’50. Ottima la documentazione fotografica.

    Brossura 21 x 29,5 cm. pag. 64 interamente illustrate con foto b/n

    Stampato nel 2010 da Albertelli

    Condizioni del libro: ustao in perfette condizioni

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    Cosacchi contro partigiani – Friuli occidentale 1944-1945

    16.00

    Furono decine di migliaia i cosacchi che giunsero nel Friuli occidentale e in Carnia tra il luglio del 1944 e l’aprile del 1945. Colà “posizionati” dalle autorità tedesche in cambio di un’azione di repressione antipartigiana (anche perchè le loro terre natie erano state occupate dalla controffensiva sovietica), vi installarono presidi misti, sul modello dei loro villaggi, le cosiddette stanitse, portando in Italia, usi e tradizioni dalle lontane terre russe. Fino alla fine della guerra quando, ritiratisi in Austria e arresisi ai britannici, in esecuzione alle decisioni prese da Roosevelt, Churchill e Stalin a Yalta, furono consegnati ai sovietici e deportati nei campi di concentramento in Siberia. Un saggio storico che, attraverso documenti inediti e fotografie d’epoca, indaga sui fatti e sulle vicende che sono alla base del collaborazionismo russo, sorto a Est nel periodo 1941-1942, che raggiunse la consistenza di un vero esercito utilizzato dai tedeschi in varie zone d’operazione dell’Europa occupata.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 158 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Cosacchi in Friuli (1944-1945). Un percorso per immagini

    14.50

    Enrico Folisi

    Attraverso documenti, testimonianze e fotografi e inedite, si traccia il percorso che ha portato le popolazioni cosacche e caucasiche, collaborazioniste dei nazisti, all’invasione e occupazione della Carnia e della pedemontana friulana. I cosacchi intrapresero una guerra anti-partigiana senza quartiere e controllarono il territorio, fino alla tragica ritirata e alla drammatica fine nelle mani dei sovietici. Viene messa in luce anche la vita quotidiana e la realtà sociale, economica e culturale dei cosacchi.

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    Cremona sotto le bombe! – Incursioni aeree sul territorio cremonese

    25.00

    Perché un libro dedicato alla guerra aerea combattuta durante l’ultima fase della Seconda Guerra Mondiale nei cieli del cremonese? Forse perché è il libro che avremmo voluto leggere tanti anni fa… Le origini di questo studio risalgono agli anni della nostra adolescenza, alle testimonianze orali di persone oggi purtroppo in gran parte scomparse che raccontavano di aerei, bombardamenti, allarmi, oscuramento. La passione per la storia dell’aviazione ha portato gli autori – incontratisi per puro caso nel 2007 – ad investigare su avvenimenti ormai lontani nel tempo e destinati a cadere nell’oblio. Chi avrebbe mai pensato che un territorio periferico, privo di interesse militare e di obiettivi industriali potesse essere stato attaccato, bombardato, mitragliato in decine di occasioni, nel breve periodo compreso tra l’estate del 1944 e la primavera del 1945? E che dire, degli oltre venti aeroplani precipitati nella ristretta area del nostro territorio provinciale? Il presente studio si pone l’obiettivo di analizzare in modo analitico, dettagliato e rigoroso le incursioni aeree che colpirono il territorio della provincia di Cremona nel 1944/1945.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 360 diverse illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da IBN

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    Croce di ghiaccio – CSIR ed ARMIR in Russia 1941-1943

    29.00

    In questo libro sono trattati gli avvenimenti militari che videro coinvolti prima lo C.S.I.R. e poi l’ARM.I.R.; vengono pertanto analizzate le prime operazioni svolte dalle truppe italiane in Russia. Per seguire poi le operazioni dell’8ª Armata nell’avanzata verso il Don, la prima battaglia difensiva dell’agosto 1942, ed infine l’offensiva sovietica del dicembre dello stesso anno, la ritirata e la reazione ai tentativi avversari di accerchiamento del Corpo d’Armata Alpino nel gennaio del 1943. Lo straordinario corredo iconografico comprende più di 100 rare e inedite fotografie, ritraenti gli uomini e i mezzi del C.S.I.R. e dall’ARM.I.R. in azione, i luoghi dei combattimenti e i volontari cosacchi nel R.E.I. Incluse diverse mappe a colori illustranti le varie fasi della campagna.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 236 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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    Cuori d’acciaio. L’epopea degli Artiglieri nella Battaglia d’Arresto tra il Monte Tomba e il Monfenera. Novembre 1917

    28.00

    Maria Grazia Spolaore – Franco De Biasi

    L’Artiglieria solitamente relegata ai margini della storiografia ufficiale, in quei giorni epici e arroventati ebbe un ruolo decisivo per l’arresto della dilagante avanzata austro-germanica. Come in un prezioso e antico mosaico ridotto in frantumi, gli autori hanno ricomposto gli episodi giornalieri dallo schieramento iniziale, fino all’esaurimento della prima fase dell’offensiva nemica di fine mese, attraverso i Diari storici militari dei reparti e dei principali comandi d’Artiglieria, intrecciando le memorie dei combattenti con le motivazioni delle Medaglie al Valore Militare e una ricca serie di documentazione d’epoca e d’immagini inedite.

    Brossura, 21 x 28 cm. pag. 410 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2022 da De Bastiani

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    Da Cassino alla linea gotica – Le operazioni aeree alleate sull’Italia. 12 maggio – 25 agosto 1944

    28.00

    Recentemente sono stati pubblicati molti libri dedicati alla guerra aerea sul nostro Paese. Tutti o quasi raccontano dei rari combattimenti aerei fra gli sparuti reparti dell’ANR e della Luftwaffe e le soverchianti Forze Aeree Alleate. Molti, dedicano ampio spazio ai devastanti bombardamenti aerei che colpirono le grandi città italiane, come Milano, Torino, Bologna,… soffermandosi in particolare sulle incursioni che provocarono vittime fra la popolazione civile; un esempio per tutti, il tremendo attacco allo scalo ferroviario di Treviso del 7 aprile 1944 che provocò oltre 1.600 morti. Con questo lavoro, il gruppo di ricerca Air Crash Po intende colmare una lacuna della nostra storiografia e raccontare la “vera natura” della guerra aerea sull’Italia: una guerra costituita da centinaia di incursioni effettuate da cacciabombardieri, di attacchi portati da bombardieri medi, formazioni di caccia in missioni di ricognizione armata, attacchi al traffico ferroviario e stradale, a ponti, stazioni, depositi, una serie infinita di obiettivi occasionali o “targets of opportunity”. I combattimenti aerei e le incursioni sulle grandi città ne costituirono un aspetto marginale e rappresentarono una sorta di punta dell’iceberg delle operazioni aeree. Furono le cosiddette incursioni tattiche a dominare la scena fra il 1943 ed il 1945. Gli autori, attingendo a documenti reperiti presso archivi statunitensi, intendono offrire al lettore un quadro il più possibile completo dell’attività aerea svolta sul nostro Paese dalle M.A.A.F., prendendo come riferimento il periodo che va dal 12 maggio al 25 agosto del 1944.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 384 con un inserto di 68 pagine con foto b/n

    Stampato nel 2017 da IBN

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    Da Montesacro al fronte del Don 1940-1943. Lettere dalla guerra di un giovane caporale romano

    Il prezzo originale era: €12.00.Il prezzo attuale è: €7.20.

    AA.VV.             prezzo di listino: 12.00 (sc. 40%)

    Le 100 lettere scritte dal fronte francese, greco-albanese e russo dal caporale ventenne Otello Taborri ci portano nel vivo dell’itinerario di sofferenze materiali e spirituali che la tragedia della Seconda guerra mondiale lo ha costretto a percorrere: dal nuovo quartiere Città Giardino-Aniene (Montesacro), dove la vita scorreva semplice e tranquilla, ricca di amicizie e innocenti svaghi nell’attesa di un avvenire pieno di promesse, a un percorso crescente di privazioni e sofferenze, fino al dissolvimento nel nulla del gelo della Russia, che non ha mai consentito alla famiglia di dimenticare. Dopo 80 anni i tre nipoti Massimo, Otella e Patrizia, ormai ultrasettantenni, vogliono salvare il ricordo di zio Otello, presenza costante nelle loro vite, per consegnare ai familiari più giovani e a chi leggerà questo volume la testimonianza diretta del suo calvario, lo stesso di milioni di giovani vite, accompagnata dalla ricostruzione dell’ambiente di “prima” e delle dolorose tappe verso l’ignoto concluse sul fiume Don.

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    Da Palazzo Venezia al Lago di Garda (1936 – 1945)

    30.00

    Filippo Anfuso

    Anfuso fu ambasciatore a Berlino negli ultimi due anni della guerra: testimone di una estrema fedeltà alla politica dell’Asse? a Mussolini? all’Italia? alla sua coscienza di italiano galantuomo? Nella risposta multipla e complessa già si delinea il ritratto dell’autore di questo libro di ricordi, ora ripubblicato, che racconta la sua straordinaria e intelligente avventura, umana prima ancora che politica. Il libro finisce con la fine della guerra, la vita di Anfuso continua con l’arresto, la prigionia, la scarcerazione, l’assoluzione. Nel 1953 vienne eletto alla camera dei deputati per il MSI con oltre 50.000 preferenze. Muore il 13 dicembre 1963 accasciandosi sul suo banco di deputato, al termine di un suo intervento.

    Brossura, 12 x 20 cm. pag. XXXII + 505 + 16 pagine fuori testo con foto e riproduzioni di documenti b/n

    Stampato nel 2013 da Settimo Sigillo

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    Da Sidi el Barrani a Beda Fomm 1940-1941 – La Caporetto di Mussolini

    29.00

    Pierluigi Romeo di Colloredo Mels

    La sconfitta subita in Egitto e Cirenaica dall’esercito del Maresciallo Rodolfo Graziani ad opera della Western Desert Force, culminata nell’annientamento della 10a Armata a Beda Fomm nel febbraio del 1941, costituisce la più grave disfatta dell’esercito italiano nel corso della propria storia, peggiore anche di quella avvenuta il 24 ottobre 1917 nella battaglia di Caporetto: un esercito di 150.000 uomini lasciò in mano ad un nemico di sole 36.000 unità ben 133.298 prigionieri, 420 carri armati, 845 cannoni e 564 aeroplani nell’arco di due mesi esatti, dal 9 dicembre 1940 al 9 febbraio 1941, subendone l’iniziativa strategica e la superiorità morale. Per l’Italia la sconfitta in Cirenaica costituì un duro ridimensionamento e la fine della guerra parallela, con la subordinazione strategica al Reich tedesco. Ma come per Caporetto, il Regio Esercito, lungi dall’essere sconfitto, si riprese subito anche e soprattutto grazie all’aiuto del Terzo Reich ed all’esempio fornito dalle unità del Deutsches Afrika Korps. Il volume analizza le forze in campo, le pressioni politiche fatte da Roma su Graziani per spingerlo ad attaccare, e le operazioni militari, dall’invasione italiana dell’Egitto all’operazione Compass con la quale Wavell ed ‘O Connor respinsero gli italiani in Cirenaica sino alle decisive battaglie di Bardia, Tobruk, el Mechili e Beda Fomm.

    Brossura, 17,8 x 25,5 cm. pag. 140 con numerose foto e cartine b/n

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    Dagli alianti agli aerosiluranti S.M. 79 di Carlo Faggioni 1941-1945

    15.00

    Andrea Giannasi –  Ivano Guidi

    La storia di Ivano Guidi, che corre dal 1941 al 1945, permette di ricostruire le vicende dei primi aliantisti d’assalto italiani, che avrebbero dovuto essere usati per l’attacco a Malta. Il servizio delle S.R.A.M. (Squadre Recupero Aeromobili e Motori) dell’aeroporto militare “A. Dell’Oro” di Pisa e dopo l’8 settembre 1943 degli Arditi Paracadutisti di Tradate (Va), e del nuovo gruppo aliantisti intorno al Capitano Adriano Mantelli sul campo Agusta di Cascina Costa (Va). Allievo di Plinio Rovesti fu in servizio dal dicembre del 1943 a Venegono con gli aerosiluranti S.M. 79 del gruppo “Buscaglia”. Assiste il 29 marzo 1944 alla cattura di un B24 Liberator che scambiando la Svizzera con l’Italia si era trovato con l’intero equipaggio in campo nemico. Ma il libro traccia anche le vicende degli assi italiani della Seconda guerra mondiale come Carlo Emanuele Buscaglia, Carlo Faggioni, Marino Marini, Irnerio Bertuzzi. E ancora Valentino Cus e il Colonnello Giuseppe Baylon. Vivo il racconto degli ultimi giorni di guerra con i piloti dell’A.N.R. asserragliati a Villa Suardi a Bergamo e la rocambolesca fuga per raggiungere Milano nel maggio del 1945.

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    Dai Balcani all’oceano di sabbia – Memorie di guerra 1940-43

    17.00

    Nel 1940 Alfredo Uccelli, studente universitario, di arruola come allievo sottufficiale nel corpo dei bersaglieri. Ha così inizio la sua avventura come giovanissimo militare, che lo porterà da Pola ai Balcani, dalla Libia al fronte di El Alamein, dove sarà catturato dalle forze inglesi, fino ad arrivare alla triste sera dell’8 settembre 1943 in cui la radio trasmette il messaggio del maresciallo Badoglio che comunica la resa dell’Italia agli alleati e la cessazione delle ostilità. Oltre a missioni segrete, incarichi speciali e fughe coraggiose nel deserto libico, questo diario fornisce un quadro realistico ed efficace della vita al fronte e dietro il fronte durante la Seconda Guerra Mondiale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 223 + 6 fuori testo con 8 foto b/n

    Stampato nel 2011 da Mursia

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    Dai Banana! – Ennio Tarantola Asso del 51° Stormo

    24.00

    Tra i numerosi valorosissimi Sottufficiali che hanno concorso a rendere grande la Caccia Italiana spicca Ennio Tarantola: questo coraggioso è il protagonista di quest’opera che non si limita a delinearne la carriera ma descrive l’ambiente in cui egli ha agito negli anni della seconda guerra, venendo a contatto con personaggi come Botto, Bonet, Serafini, Niclot Doglio e tanti altri degni di ricordo e ammirazione. Dalla riarsa Malta alle aride pietraie di Marmarica: le battaglie di un impavido tra gli impavidi, ragazzi capaci di sacrificio e semplicemente colmi di senso del dovere. Il volume è completato da numerose fotografie in b/n e alcune a colori.

    Brossura, 15 x 24 cm. pag. 142 con circa 63 foto b/n e 17 foto e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2015 da Edizioni Sarasota

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    Dai fanti da mar alla forza di proiezione dal mare – La Fanteria di Marina e le truppe anfibie italiane dal 1500 ai giorni nostri

    65.00

    Quest’opera raccoglie per la prima volta le vicende di tutti i Corpi italiani che dal ‘500 ai giorni nostri hanno operato sia in mare che a terra, denominati “Fanteria di Marina” o “Reparti Anfibi”: i Fanti da Mar di Venezia, il Corpo della Real Fanteria di Marina dell’esercito borbonico, il Reggimento Real Navi dell’esercito sardo, i Cacciatori del Sile che difesero Venezia (1848-1849), la Brigata Genio Lagunari, le Compagnie da sbarco della Marina, il Reggimento San Marco. Il volume parla anche della X Mas e della Divisione San Marco della RSI per giungere alla nascita e alle varie trasformazioni dei moderni corpi anfibi nazionali.

    Due volumi rilegati in cofanetto, 17,5 x 24,5 cm. complessive pag. 605 con circa 244 illustrazioni

    Stampato nel 2008 da Chiaramonte

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    Dal cielo ci guardano. Il primo capo dei giovani missini racconta la sua guerra

    15.00

    Roberto Mieville

    Mi pare di udire ancora l’eco del cannone o il canto dei soldati addossati alla buca più avanzata, e il lamento dei feriti e l’urlo dell’assalto. E l’impeto dei motori lanciati. E la nostalgia delle giornate consumate in battaglia, che tornano a essere più vive che mai. E il dolore, le delusioni, le speranze e le gioie di quelle ore, cui è legata la mia giovinezza. Storie interminabili di guerra. Storie dette e raccontate per me, per noi reduci non vinti di una guerra perduta. Bandiere e stendardi indomiti ed indomabili. Fiamme di combattimento che conobbero il sole di El Alamein, ed il tramonto di Tscherkowo e di Sidi Thabet. Dunque, la via che conduceva al cielo era ingombra di eroi.” Queste pagine, riportate alla luce con una nuova edizione, ripercorrono le gesta dei nostri soldati attraverso la penna di Roberto Mieville, già tenente carrista durante la Seconda Guerra Mondiale, prigioniero nel famigerato “Fascists Criminal Camp” del Texas e infine animatore della prima esperienza giovanile del Movimento Sociale Italiano.

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    Dal fronte jugoslavo alla Val d’Ossola – Cronache di guerriglia e guerra civile 1941-1945

    18.00

    Cronache di guerriglia e guerra civile 1941-1945 di Ajmone Finestra. Un ufficiale del battaglione bersaglieri “Zara” in Bosnia-Erzegovina racconta le vicende dell’esercito italiano impegnato nei Balcani, nel 1941-43, a contenere le tensioni scatenatesi fra le diverse etnie presenti all’indomani della proclamazione dello Stato indipendente di Croazia, nell’aprile del 1941. Alla luce dei documenti militari e attraverso la descrizione di luoghi, imboscate e combattimenti, l’Autore propone poi il resoconto della sua partecipazione, una volta tornato in Italia, con il battaglione M d’assalto “Venezia Giulia”, alla dura guerriglia contro i partigiani nel Cusio-Verbano e in Val d’Ossola.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 291 + 16 pagine fuori testo con 26 foto b/n

    Stampato nel 2010 da Mursia

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    Dal lampo rosso ai Bagliori di guerra. Dall’Italia dei record aeronautici alle esigenze belliche. Industria italiana e anglosassone a confronto

    26.50

    Marco De Montis

    Negli anni Trenta l’Italia dominava la scena aeronautica mondiale, i primati tecnici e sportivi conquistati e le crociere di massa a lungo raggio di Italo Balbo posero l’Italia all’attenzione del mondo intero. Pochi anni dopo quella stessa tecnologia vincente si trovò a fronteggiare la Seconda Guerra Mondiale ma non resse il confronto con le altre nazioni. Questo libro illustra e spiega come sia stato possibile non dare seguito alle eccellenze acquisite per precipitare così rapidamente nel tragico abisso della guerra senza la preparazione necessaria. Contemporaneamente si esamina la rapida e impressionante ascesa del potere aereo degli Alleati. I numeri e le statistiche parlano chiaro: il divario fra Italia e paesi anglosassoni si fece via via sempre più ampio, fino a diventare incolmabile. L’autore ci accompagna nella sua analisi rigorosa, con l’ausilio di 200 illustrazioni, offrendoci gli strumenti per la lettura di un decennio che fra diverse situazioni politiche, tecnologiche, produttive e organizzative fu determinante per il progresso dell’aeronautica.

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    Dal Sai Ambrosini Sagittario all’Aerfer Leone

    17.50

    L’ingner Sergio Stefanutui fu uno dei più originali ed innovativi ftra i progettisti italiani. Nel 1939 realizzò lo S.S.4 che fu il primo caccia con velature canard e ruotino anteriore a volare al mondo. Nel corso della II G.M. pose inoltre mano alla realizzazione del caccia leggero, veloce e ben armato, in grado di competere con i pariclasse velivoli tedeschi e alleati, che non potè essere realizzato per l’andamento sfavorevole del conflitto. La sua attività di progettista continuò anche negli anni ’50, ricordiamo ad esempio il quadrimotore SIAI Marchetti “Chimera”, mai realizzato; la proposta di un intercettore con ali a delta, rimasto anch’esso allo stadio di progertto e gli addestratori avanzati Fiat G-80 e Fiat G-82 realizzati in diversi esemplari. Infine da ricordare il progetto del primo caccia a reazione realizzato in Italia con ala a freccia Aerfer “Saggittario II” e i suoi derivati: l’Aerfer “Ariete” e l’Aerfer “Leone”.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 160 con disegni e foto b/n e colori + 3 profili a colori

    Testo bilingue italiano/inglese

    Stampato nel 2004 da IBN

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    Dal successo di Suda al disastro di Capo Matapan

    35.00

    Francesco Mattesini

    L’opera prende le mosse dal successo ottenuto dalla base di Suda solo pochi giorni prima, per poi analizzare il drammatico disastro di Matapan, rendendo omaggio al sacrificio di 2.308 marinai della Regia Marina, caduti in quella tragica battaglia. La battaglia di Capo Matapan si svolse in due fasi distinte: un confronto di artiglieria a lunga distanza avvenuto il 28 marzo 1941, a sud dell’isola di Gaudo (Creta), e uno scontro ravvicinato durante la notte, al largo della punta occidentale del Peloponneso. In quest’ultimo frangente, la Flotta britannica del Mediterraneo riuscì a sorprendere le unità italiane grazie alle informazioni fornite dall’organizzazione crittografica Ultra, che aveva decifrato il giorno esatto della missione italiana nel Mediterraneo orientale. Decisivi furono gli attacchi degli aerosiluranti “Albacore” della portaerei Formidable. Inizialmente, essi danneggiarono la corazzata Vittorio Veneto, riducendone la velocità. Successivamente, durante un attacco notturno, immobilizzarono l’incrociatore Pola. Questo permise alla flotta britannica di colpire gli incrociatori della 1ª Divisione Navale, accorsi in aiuto del Pola, cogliendoli di sorpresa. Nel corso dello scontro furono affondati gli incrociatori Zara e Fiume e i cacciatorpediniere Alfieri e Gioberti, prima di infliggere il colpo finale al Pola.  L’episodio di Matapan ebbe un impatto cruciale sulla strategia della Regia Marina. A seguito della battaglia, Supermarina, l’organo operativo dello Stato Maggiore della Marina, ottenne da Benito Mussolini l’autorizzazione a limitare le operazioni navali italiane a un raggio di 100 miglia (poi ridotto a 85 miglia) dalle basi terrestri, per garantirsi la copertura aerea.

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    Dalla distruzione del convoglio «Duisburg» alla prima battaglia della Sirte. Novembre-dicembre 1941

    35.00

    Francesco Mattesini

    Il problema che nell’estate del 1941 nel Mediterraneo centrale stava causando ai Comandi delle Forze Armate italiane le maggiori preoccupazioni era costituito dal rafforzamento di Malta. Le conseguenze che ne derivarono furono rappresentate da un notevole incremento dell’attività degli aerei e dei sommergibili britannici contro i convogli dell’Asse diretti in Libia. Per permettere ai convogli italiani di transitare con alquanta sicurezza nel Mediterraneo centrale, occorreva però che la Regia Aeronautica aumentasse gli sforzi contro Malta, da cui partivano gli aerei e i sommergibili britannici che causavano le maggiori perdite ai convogli italiani; perdite spesso dolorosissime, in particolare quella del convoglio “Duisburg” la notte del 9 novembre 1941 nel Mare Ionio, mentre dirigeva per Tripoli. Successo della Marina britannica che fu conseguito da una piccola Divisione di 2 incrociatori leggeri e 2 cacciatorpediniere, che costituivano la Forza K da pochi giorni dislocata a Malta. Questo libro descrive gli avvenimenti che seguirono, con altri annientamenti di convogli italiani e di forti perdite tra il naviglio militare, in particolare la notte del 13 dicembre nelle acque di Capo Bon. Anche le perdite britanniche, causate dai sommergibili tedeschi furono molto gravi. Il racconto termina con la Prima battaglia navale della Sirte che, assieme alle perdite subite dalla Forza K nelle acque di Tripoli, permise finalmente ad un grosso convoglio partito da Taranto, fortemente scortato dalla Flotta italiana e protetto dall’aviazione italiana e tedesca, di raggiungere Tripoli. Da questo momento, la situazione andò migliorando e nel corso del 1942 con l’arrivo in Sicilia di un’altra grande unità aerea germanica, la 2a Squadra Aerea del feldmaresciallo Albert Kesselring.

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    Dalla parte di Cadorna. Capo di Stato Maggiore dell’Esercito 1914 – 1917

    25.00

    Filippo Cappellano

    Luigi Cadorna è il generale italiano più controverso, tanto apprezzato all’estero, quanto criticato in patria. Il volume tenta una valutazione del suo operato come Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, evidenziandone luci ed ombre. In tal modo, si evincono sia i suoi demeriti in campo operativo, dell’inquadramento dei reparti e dell’addestramento, sia i meriti nell’organizzazione e nella condotta della forza armata nei primi due anni e mezzo di guerra. Ne esce, in definitiva, un giudizio più positivo che negativo, in considerazione della scarsa preparazione materiale e morale del Regio esercito nel 1914 e della deficiente coesione del fronte interno nel 1916-1917

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    Dalla Sicilia al Senio. La straordinaria storia del tenente Giorgio De Sanctis

    19.00

    Paolo Crippa – Luigi Manes

    Giorgio De Sanctis, classe 1921, Tenente del Genio Guastatori, fronte della Sicilia, Guerra di Liberazione come comandante dell’870° Nucleo Speciale Guastatori Genio, dapprima con la V Armata Americana e poi con il Gruppo di Combattimento “Friuli”, ma soprattutto il più giovane decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare italiano. Per molti l’870° Nucleo Speciale Guastatori Genio è solamente un nome, o poco più, all’interno degli annali della Storia Militare italiana. Lo era anche per me fino ad un anno fa. Fino a quando Giandomenico De Sanctis, figlio di Giorgio, fornisce tutta unna serie di documenti e testimonianze che permettono di realizzare il presente lavoro scritto a più mani. Notevole anche l’apparato iconografico.

    Brossura, 17,5 x 25 cm. pag. 98 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    Dalla Tunisia alla Sicilia: L’esercito italiano nel 1943. Studi e Documenti

    26.00

    Pier Paolo Battistelli

    All’inizio del 1943 l’Italia si apprestava ad affrontare la prova decisiva. Le forze dell’Asse erano ormai ridotte a concentrarsi nella testa di ponte della Tunisia, ed era chiaro che quando (più che se) questa fosse caduta l’offensiva alleata si sarebbe rivolta contro il territorio italiano. La caduta della Tunisia nel maggio 1943 aprì la via all’invasione dell’Italia, e questo libro si pone l’ambizioso compito di valutare se da parte italiana era possibile difendere il proprio territorio, possibilmente senza il concorso tedesco o limitandolo al minimo. Le valutazioni circa le possibilità di difesa della madrepatria sono accompagnate da una serie di documenti che illustrano, mese dopo mese, l’evoluzione della situazione del Regio Esercito dal gennaio fino al settembre 1943, insieme a dati relativi alle forze navali e aeree. Questo permette al lettore di valutare direttamente se ogni sforzo venne compiuto per difendere la patria dall’offesa nemica, oppure se per l’ennesima volta i militari mancarono al loro compito

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    Dalle Alpi all’alto mare – Il ruolo della marina militare italiana nella tutela degli interessi nazionali (1861-2013)

    22.00

    Dalle Alpi all’alto mare ripercorre la storia della marina militare dal 1861 ai nostri giorni, mettendo in luce i ruoli più importanti che essa ha svolto nella sua attività quotidiana in pace e i guerra: dai compiti di “diplomazia navale” a sostegno della politica estera, al contributo fornito in termini di crescita, occupazione e di sviluppo dell’industria nazionale attraverso varie “leggi navali”, tra cui l’ultima risalente al 1975. Sono, inoltre, analizzate anche le attuali minacce e le missioni svolte per il mantenimento della pace e umanitarie, toccando argomenti di strategia marittima e di impiego delle forze aeronavali aggiornati alla situazione geopolitica attuale.

    Brossura, pag. 400 illustrato

    Stampato nel 2014 da In Edibus

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