Dieci milioni di Maggiolini. Hitler, Porsche e la Volkswagen

Storia e Ideologia

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    Dieci milioni di Maggiolini. Hitler, Porsche e la Volkswagen

    28.00

    Saint-Loup

    Il libro è la storia di quella Volkswagen che, in vent’anni, (il libro è stato scritto nel 1967) ha conquistato il mondo. Vi si vedrà lavorare, lottare, sperare, fallire e riuscire un Hitler totalmente sconosciuto, molto diverso dallo stereotipo disegnato dalla politica. Si incontrerà Bodo Lafferentz, “l’uomo dallo sguardo magnetico”, che sembra far uscire la fabbrica dal suolo con un fenomeno di levitazione, l’ingegner Ferdinand Porsche, il disegnatore visionario e in anticipo sui tempi, “Stadt des KDF Wagens”, la città creata per la fabbrica che, come questa, è stata costruita con l’aiuto dei lavoratori italiani. Si viaggerà nella Volkswagen di Rommel attraverso le battaglie della Cirenaica e in quella di Guderian fino alle porte di Mosca. E infine dopo gli inglesi l’arrivo di Heinrich Nordhoff, l’uomo del destino, il creatore di una “Filosofia Volkswagen”, che in vent’anni realizzerà il sogno dei suoi predecessori. Grazie a lui il Maggiolino diventerà la vettura più esportata al mondo.

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    Dietrich Eckart – Una vita tedesca

    25.00

    «Quando, alla fine del dicembre del 1923, gli amici di Dietrich Eckart ricevettero la notizia della sua morte improvvisa, l’annuncio di quel decesso parve loro inconcepibile. Tutti avevano avuto esperienza della grande forza vitale di quest’uomo, del vigore del suo temperamento, della veemenza della sua volontà. Cinque anni di una battaglia indefessa avevano lasciato, in tutti coloro che lo conoscevano, l’indelebile impressione di una personalità singolare, caparbia, sicura di sé – un’esperienza che, proprio in tempi di mancanza di princìpi e di appiattimento dei caratteri quali sono i nostri, fece sentire la sua influenza con persistenza raddoppiata. (…) Queste pagine in suo ricordo devono contribuire a mantenere viva la memoria di uno tra i migliori uomini del Popolo tedesco, ma al contempo anche a rammentare con fierezza tra quali ranghi Dietrich Eckart ha lottato per un futuro tedesco…». Alfred Rosenberg

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 230

    Stampato nel 2015 da Thule Italia

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    Dioniso nel Terzo Reich. La democrazia etnica da Atene a Berlino

    27.00

    Luca Leonello Rimbotti

    “Esiste un’Europa borghese e liberale che ipocritamente afferma di voler rivendicare come proprie le radici del mondo “classico”, al fine di dare di sé una giustificazione meno ignobile delle speculazioni di un circolo di usurai.” Si tratta di un’usurpazione fondata sull’incultura e sul falso storico, due vecchi strumenti usati da sempre dai cosmopoliti. Il mondo greco antico avrebbe provato ribrezzo per una società come quella attuale liberale, fondata su inauditi sacrilegi: i diritti individuali, la metodica distruzione dell’identità popolare, il meticciato universale. Il mondo greco – Atene e Sparta in modo particolare – era tutto fondato sullo ius sanguinis e sulla synghèneia, cioè la comu liberazione La cultura, e l’uso rivoluzionario della cultura: ecco un’arma di liberazione dall’oscurantismo progressista, che oggi domina i popoli con la forzatura terroristica del pensiero unico.nità di sangue su cui si reggeva la polis.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 238

    Stampato nel 2021 da Settimo Sigillo

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    Discorsi – La lotta per la libertà della grande Germania Vol. 1

    30.00

    Nel presente volume – tra i tanti discorsi pronunciati da Adolf Hitler nel corso sua lotta per la libertà, per la grandezza e per il valore a livello mondiale del suo popolo –, ho riunito quelli che il Führer ha tenuto per l’indipendenza e per il futuro del Reich, fin dall’inizio della gigantesca lotta per esso. Questi discorsi devono essere una guida costante, soprattutto per quegli uomini che oggi, con le armi in pugno, proteggono la sua opera con la propria vita, affinché si realizzi e giunga a compimento il Reich. Le parole che il Führer ha pronunciato in tali momenti decisivi di questa guerra, le parole che in ore di portata storica hanno fatto vibrare i cuori di molti milioni di persone, sono già oggi divenute dei documenti della storia mondiale». Philipp Bouhler Capo della Cancelleria del Führer

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 290

    Stampato nel 2019 da Thule Italia

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    Discorsi – La lotta per la libertà della grande Germania Vol. 2

    35.00

    Il primo volume dei Discorsi di guerra del Führer termina con l’allocuzione in occasione della Giornata commemorativa degli eroi nel 1940. Il presente secondo volume si concluderà con il discorso che il Führer tenne a Berlino per la Giornata commemorativa degli eroi del 1941. Comprende così la seconda fase della lotta per la libertà della Grande Germania, in quell’anno in cui sono stati lanciati i dadi del destino del mondo e che un giorno verrà designata dalla storia come l’anno del verdetto. Nessuno in Germania, quando è iniziata la grande offensiva in Occidente, ha dubitato nemmeno per un attimo della vittoria. Ma che la Francia, che fino a quel momento era la più forte potenza militare sul continente e si vantava dell’inespugnabilità della Linea Maginot, nel giro di poche settimane cadesse in ginocchio sconfitta, ha superato ogni aspettativa. Era accaduto un grande miracolo! Questo, tuttavia, fu il risultato del reciproco completamento e l’armoniosa unione di Führer, Wehrmacht e Popolo. Una nazione forte, coesa, incrollabile, e una Wehrmacht ineguagliabile, in spirito, organizzazione e armamenti, sotto una geniale guida politica e militare!

    Brossura 15 x 21 cm., pagg.288

    Stampato nel 2020 da Thule Italia

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    Discorsi di lotta e vittoria – Parole del Führer nel periodo della guerra

    20.00

    Furono davvero anni di lotta e di vittoria, che videro le ossa decrepite del vecchio mondo borghese europeo frantumarsi sotto i cingoli dei carri armati della Wehrmacht, la cui travolgente potenza appariva foriera di nuovi entusiasmanti scenari epocali. D’altronde era stato proprio Adolf Hitler a dichiarare che l’esercito tedesco, che marciava contro le democrazie capitalistiche e contro il comunismo, era una giovane forza animata dagli ideali rivoluzionari del Terzo Reich nazionalsocialista. I discorsi del Führer, pronunciati nel periodo compreso tra il settembre 1939 e il giugno 1941, consentono di immergersi nell’atmosfera di una guerra totale che prima ancora dei fronti di battaglia impegnava le anime, le coscienze e le volontà, trascinandole nella fornace del conflitto ideologico, nel cuore di una guerra santa tra contrapposte Weltanschauungen. Soprattutto restituiscono alla Storia la vera personalità di Adolf Hitler, liberata dal dogma del pregiudizio e riconnessa alla duplice funzione di geniale Statista e di coerente Capo rivoluzionario che seppe incarnare fino al 1945.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 258

    Stampato nel 2011 da Ritter Edizioni

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    Discorsi Vol. 2

    25.00

    È il 1937 quando Rudolf Hess pubblicò, per il “Zentralverlag der NSDAP”, una raccolta di discorsi da lui pronunciati in diverse occasioni, nonché dinanzi alle platee più varie, e dedicata ai suoi vecchi compagni di lotta. Ebbene, è proprio tale raccolta che la casa editrice Thule Italia intende oggi presentare. Suddivisa in due volumi, essa consentirà al lettore di seguire, attraverso le parole del sostituto del Führer, non solo la molteplicità e la dinamica degli eventi, a livello nazionale ed europeo, che si susseguirono fin dalla presa del potere da parte di Adolf Hitler, ma altresì l’opera di edificazione del nuovo Reich. Edizione integrale.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 159

    Stampato nel 2020 da Thule Italia

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    Discorso al Reichstag – 11 dicembre 1941. Dichiarazione di guerra agli Stati Uniti d’America

    18.00

    “Il Nazionalsocialismo salì al potere in Germania nello stesso anno in cui Roosevelt fu eletto presidente degli Stati Uniti… Io capisco anche troppo bene che fra il modo di vedere del presidente Roosevelt e il mio vi è una distanza enorme. Roosevelt proviene da una famgilia straricca… Quando venne la guerra mondiale, Roosevelt ne fece l’esperienza dalla parte dei profittatori… Egli conosce perciò soltanto le conseguenze gradevoli dell’urto di popoli e Stati, conseguenze di cui fruiscono coloro che fanno affari là dove altri sanguinano.., nelle speculazioni dell’Alta Finanza onde trarre dall’inflazione, cioè dalla miseria degli altri, i suoi vantaggi personali…”

    brossura, 14 x 21 cm. pag. 68. In allegato DVD

    Stampato nel 2018 da Effepi

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    Discorso al Reichstag : 28 aprile 1939

    15.00

    Il 15 aprile 1939, Franklin Delano Roosevelt invia a Hitler e Mussolini uno strano telegramma. La prima reazione di quest’ultimo, a detta di Ciano, è di stizza; il Duce si rifiuta persino di leggerlo e, una volta fattolo, lo definisce “un frutto della paralisi progressiva”. Pochi giorni dopo, il 20 aprile, con un “discorso polemico” risponde al presidente americano. Hitler farà altrettanto, il 28 aprile, in un memorabile discorso pronunciato davanti al Reichstag in seduta plenaria. Persino un critico severo come Shirer è costretto a riconoscere che si è trattato di una “perorazione” fuori dal normale. Tale discorso fu il capolavoro di Hitler.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 76

    Stampato nel 2004 da Effepi

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    Discorso al Reichstag 4 maggio 1941 – Dopo la conclusione della Campagna dei Balcani

    16.00

    “In un’epoca in cui i fatti sono tutto e le parole poco, non è mia intenzione comparire dinanzi a Voi, quali eletti rappresentanti del popolo tedesco, più spesso di quanto sia strettamente necessario… Gli uomini più incoscienti dei nostri giorni, i quali – come oggi essi stessi ammettono – già dal 1936 avevano deciso di devastare e, se possibile, annientare in una nuova guerra sanguinosa il Reich, che per loro stava diventando troppo potente nel suo pacifico lavoro di ricostruzione, erano finalmente riusciti a trovare nella Polonia quello Stato che per primo era pronto a trarre la spada per i loro interessi e per le loro mete. … L’ideatore ed esecutore di questo piano fanatico e diabolico – provocare cioè un conflitto a qualunque costo – era già allora Mister Churchill; i suoi collaboratori erano gli stessi individui che compongono il governo britannico attuale. … Questi uomini erano spalleggiati dal grande capitale internazionale ebraico, bancario, borsistico e dell’industria degli armamenti, che subodorava di nuovo la possibilità di realizzare un grosso se pur sordido affare…”

    Brossura, 14 x 21.5 cm. pag. 52. In allegato cd con discorso originale

    Stampato nel 2020 da Effepi

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    División «Feldherrnhalle». Tropas de Guardia de las SA

    15.00

    Alonso Escuadra Sanchez

    Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare della Divisione “Feldherrnhalle” formata con personale proveniente dalle SA.

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    Dizionario dei Fascismi – Personaggi partiti culture e istituzioni in Europa dalla grande guerra a oggi

    46.00

    Fascismo e nazionalsocialismo furono regimi profondamente diversi e incompatibili oppure semplicemente due facce di un fenomeno politico che si estese a macchia d’olio nell’Europa fra le due guerre mondiali? A questa domanda fondamentale risponde il “Dizionario dei fascismi”, un testo che dà un quadro comparativo generale dei regimi e dei partiti che si ispirarono al fascismo di Mussolini e al nazionalsocialismo di Hitler. Questa seconda edizione è stata ampliata con 27 nuovi lemmi, una bibliografia aggiornata e un nuovo indice ragionato, per ripercorrere la storia dei fascismi in Eupopa dalla Grande guerra a oggi.

    Rilegato, 16 x 24 cm. pag. XLV + 881

    Stampato nel 2005 da Bompiani

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n. 37 – Dalle tempeste d’acciaio ai proscritti

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico, 14,5 x 21 cm. pag. 43

    Stampato nel 2009 da Raido

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    Donne e uomini di Germania – L’ideale ariano nei ritratti di Wolfgang Willrich

    10.00

    Prima ed unica antologia italiana del celebre ritrattista delle SS, accompagnata da una succinta biografia dell’artista.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 58 interamente illustrato con circa 52 ritratti b/n

    Stampato nel 2007 da Effepi

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    Dopo quattro anni – Rechenschaftsbericht nach vier Jahren. 30 gennaio 1937

    16.00

    Accompagnato dalla versione originale su CD, trascrizione del discorso introduttivo di Adolf Hitler durante la sessione del Reichstag con il rendiconto dopo quattro anni. La sessione ebbe luogo in una data densa di significato per il popolo tedesco, il 30 gennaio 1937, giustamente a quattro anni dall’inizio della rivoluzione interna.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 57 + dvd allegato

    Stampato nel 2010 da Effepi

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    Dorothea Radler tedesca. Cronaca delle atrocità polacche a Bromberg

    18.00

    Manuela Marchese

    Prima di essere liberata dal nostro Esercito, Bromberg, dove vivo, è stata teatro di un vero e proprio massacro ad opera dei polacchi sia civili che in divisa, diventando nostro malgrado simbolo, in quella che è stata definita Domenica di sangue, della furia polacca e delle atrocità commesse ai danni di circa 58.000 civili, tra cui bambini, donne ed anziani.

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    Due scritti sul Nazionalsocialismo

    7.00

    Il Fascismo di Giusso è radicalmente diverso da quello della cultura borghese, è l’evocazione di uno stile proprio ad una concezione tragica ma non fatalistica della vita. In questa ottica il pensatore napoletano, rimasto comunque nella sfera di influenza di Nietzsche e Dilthey, in due brevi saggi analizza il fenomeno nazionalsocialista.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 85

    Stampato nel 1989 da Settimo Sigillo

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    Economia in pentola. Alimentazione Nazionalsocialista

    15.00

    Manuela Marchese

    Nel 1933 agli agricoltori tedeschi venne garatito un reddito pari a quello delle altre categorie produttive e i contadini iniziarono a produrre non quello che rendeva economicamente di più, ma ciò che serviva all’alimentazione del popolo. In compenso ricevevano sussidi e l’incasso totale del venduto.

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    El Servicio del Trabajo del III Reich (RAD)

    15.00

    Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare del Servizio del Lavoro del Terzo Reich (RAD), che ricoprì un ruolo fondamentale su tutti i fronti e i paesi occupati.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80 completamente illustrato b/n e colore

    Testo in lingua spagnola

    Stampata nel 2014 da Galland Books

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    Eppur Esistono le Razze!

    15.00

    Stephan A. Thomas

    Questa breve opera del dott. Stephan-Alexander Thomas raccoglie un estratto selezionato di una conferenza tenuta il 29 ottobre del 2016 presso la Tavola Rotonda degli Spiriti Liberi e dedicata a Hans F.K. Günther, Carl von Linné e John Philippe Rushton. L’Autore, filologo classico, esperto di storia antica e di storia della scienza, ci illustra, attraverso confutazioni scientifiche e storiche, la razziologia come chiave del mondo e controbatte sapientemente le argomentazioni relative alla negazione della razza da parte degli estremisti della globalizzazione.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 78

    Stampato nel 2023 da La Stirpe Edizioni

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    Ernst Junger – Un altro destino tedesco.

    18.00

    Con questo volume Dominique Venner, “cuore ribelle”, tributa un omaggio al “cuore avventuroso” di E. Jünger. Lo storico francese, noto in Italia essenzialmente per il (poco compreso) suicidio nella cattedrale di Notre Dame, fu un grande ammiratore del solitario di Wilflingen col quale rimase in corrispondenza epistolare per anni. Ad avvicinarne le sensibilità fu una singolare coincidenza di avvenimenti che ne attraversò l’esistenza e che avrebbe fatto la gioia di Plutarco. L’esperienza bellica, il successivo impegno politico e gli anni della maturità trascorsi lontano dalla modernità annientatrice d’ogni valore, sono i tratti che, hanno segnato il percorso terreno di entrambi. In questo libro l’ex combattente d’Algeria e attivista dell’estrema Destra, recuperato agli studi in forza della galera inflittagli e dei travagli interiori, tratteggia, con lo stile asciutto e tagliente che lo contraddistingue, i momenti più salienti dell’esperienza umana di Jünger. Tedesco accettabile persino per un francese che, all’innamoramento per la sua patria, seppe anteporre quell’Europa classica cui dedicò un libro di prossima uscita in Italia.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 249

    Stampato nel 2019 da L’Arco e la Corte

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    Ernst Nolte – Fascismo, nazismo e comunismo

    13.00

    Nel nostro tempo, quando si utilizza il termine “revisionista”, non si può non far riferimento ad Ernst Nolte (1923-2016). Per non pochi critici, lo studioso tedesco sarebbe intestatario di teorie senza alcun fondamento sostanziale nel non dichiarato tentativo di rendere il nazionalsocialismo un evento “digeribile” ad una massa crescente di lettori. E allora l’unico modo per venire fuori da questa babele e non ricadere in isterismi di parte, è quello di far confrontare voci discordanti in un unico volume che non è (e non vuole essere) un libro celebrativo e nemmeno “definitivo”, ma solo un invito alla lettura, per meglio orientarsi nei percorsi e nel linguaggio di uno storico al centro del dibattito culturale da più di mezzo secolo.

    Brossura, 12 x 29,5 cm. pag. 168

    Stampato nel 2018 da Solfanelli

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    Ernst von Salomon – L’ultimo proscritto

    18.00

    Attraverso questa densa e interessante biografia ci si può immergere nell’epopea e nell’atmosfera che aveva nutrito la stagione guerriera dei “Freikorps” e successivamente dato vita a quella che verrà definita come la componente nazional-rivoluzionaria della Rivoluzione Conservatrice. Quindi una appassionante e affascinante storia nazional-rivoluzionaria, quella di Ernst von Salomon, che ebbe inizio tra le macerie della Germania sconfitta e umiliata, per proseguire poi tra il fuoco e il sangue della guerra civile, la sua partecipazione a velleitari complotti cospiratori ed a vere rivolte popolari, i rapporti che intrattenne con Ernst Junger e con Ernst Niekish, altre figure simbolo di quell’opposizione nazional-rivoluzionaria al Sistema di Weimar, che entrò ben presto in rotta di collisione con il più organizzato e strutturato movimento nazionalsocialista.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 214

    Stampato nel 2013 da Edizioni Ritter

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    Esplorazioni e Disamine – Gli Scritti di Bibliografia Fascista Vol 1° – 2°

    35.00

    Julius Evola

    Fra il marzo 1934 e il marzo 1943, quindi lungo l’arco esatto di dieci anni cruciali per la storia d’Italia, si colloca la collaborazione di Evola a “Bibliografia Fascista”, la rassegna mensile della Confederazione Fascista dei Professionisti e Artisti che usciva a Roma sin dal 1926 sotto la direzione prima di Alessandro Pavolini e poi di Cornelio Di Marzio. Si tratta in tutto di cinquanta fra articoli e saggi lunghi o brevi e di recensioni di libri. Tuttavia, come ricorda l’editore in una breve nota introduttiva, questi scritti evoliani di “Bibliografia Fascista” potrebbero essere ricondotti essenzialmente a tre filoni tematici: 1) quello “storico” (mondo antico e medievale); 2) lo studio delle dottrine e sistemi politici del ’900; 3) tematiche e figure della “Rivoluzione Conservatrice”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag 277 + 272 2 volumi.

    stampato nel 1995 da Edizioni al”Insegna del Veltro

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    Etica Razzista

    22.00

    Rene Binet

    Poiché la massa ha l’abitudine di apporre su ciascuno una precisa etichetta che lo classifica in una distinta categoria politica, le sembra difficile ammettere che un uomo – o un gruppo di uomini – o un partito rifiuti di rientrare in questa classificazione troppo semplicistica e che si dica mandatario e rappresentante di un intero popolo o di una razza. Subito le persone della folla si sentono per un po’ a disagio di fronte a un tale uomo o a un tale movimento. Cercano ancora di affibbiargli un’etichetta di destra o di sinistra, lo condannano alternativamente come di destra o di sinistra, senza immaginarsi che non sia – che non sia più – l’uno o l’altro, ma che sia al contempo l’uno e l’altro! È diventato l’uno e l’altro non per paura di prendere una decisione né per esitazione di fronte a una scelta, ma solamente perché, superando la destra e la sinistra per unirle in un popolo e in una razza, le ha sormontate e sintetizzate entrambe»

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    Europa come comunità nella sua lotta vitale

    15.00

    Nella primavera del 1942, a Dresda, ebbe luogo la conferenza europea della gioventù studentesca, proprio quella giovane generazione di idealisti che aveva deciso di compiere il proprio assalto al cielo andando in guerra contro i nemici dell’Europa. In quell’immane conflitto, gioventù, guerra e rivoluzione torneranno a marciare assieme. Solamente una gioventù rivoluzionaria in marcia avrebbe potuto percepire così acutamente la crisi profonda che andava ad investire le società europee.Volontà di combattimento, aspirazione ad una superiore crescita spirituale, intransigenza rivoluzionaria, spirito comunitario e anche ribellismo generazionale, riferimenti a nessi simbolici più immediati come il sangue e il suolo, il cameratismo e poi l’esperienza maturata nella lotta, furono i tratti caratteristici della gioventù europea di allora, che con grande idealismo e un’enorme dose di entusiasmo scelse di sacrificarsi sui campi di battaglia per affermare la causa della nuova Europa. L’emergenza di arrestare il preannunciato declino della Civiltà europea, indussero migliaia di giovani europei a lottare per un Ordine Nuovo a fianco della Germania nazionalsocialista, convinti che solo una scelta di una tale radicalità potesse far risorgere quella volontà di potenza e di riscatto di cui l’Europa aveva terribilmente bisogno. Non riusciranno purtroppo a vedere il loro sogno concretizzarsi, ma per tutta la durata della seconda guerra mondiale daranno vita ad una magnifica epopea di lotta e di sacrificio di una tale grandezza e di un tale intensità la cui memoria, ancora oggi, riesce a turbare il sonno dei nemici dell’Europa

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 100

    Stampato nel 2012 da Thule Italia

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    Europa Europae

    10.00

    Moreno Marchi

    La morte della civilta’ della cultura europea denunciata da Spengler ne il “Tramonto dell’Occidente”, ed evidenziata da Evola in “Rivolta contro il mondo moderno”, trova la tragica conferma nell’assetto politico-geografico ventutosi a creare dopo il secondo conflitto mondiale. Questo agile saggio, raccoglie contributi di intellettuali combattenti per la causa europea.

    Brossura, pag. 78

    Stampato nel 1997 da Settimo Sigillo

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    Fascismi in vetrina: Pubblicità e modelli di consumo nel Ventennio e nel Terzo Reich

    29.00

    Bianca Gaudenzi

    L’abile uso dei media e della propaganda rappresenta una delle caratteristiche più evidenti dell’era fascista e nazista. Finora la storiografia si è concentrata prevalentemente sul lato politico di questa storia, tralasciando la cosiddetta «propaganda commerciale», la pubblicità, che nell’arco degli anni Trenta venne a costituire uno degli elementi chiave della strategia del consenso di entrambi i regimi. Attraverso un misto di dovere e seduzione, i totalitarismi reclutarono ampi settori dell’industria pubblicitaria per fabbricare una visione distintamente fascista di (futura) prosperità da proiettare sulle masse di aspiranti consumatrici e consumatori.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 322 + 24 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2023 da Viella

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    Fascismo e Nazionalsocialismo negli anni trenta – La sfida italo-tedesca attraverso le pagine de “Il popolo d’Italia”

    14.50

    Attraverso le pagine, i corsivi, i commenti, le cronache del “Popolo d’Italia”, il principale quotidiano dell’epoca, si è voluto analizzare il cammino politico ideologico del giornale fondato da Benito Mussolini in merito al rapporto complesso, spesso conflittuale, a volte contradditorio, intercorso con la Germania nazionalsocialista, prima del secondo conflitto mondiale. Sfatando sia il mito di una subordinazione al futuro alleato, sia quello di un gemellaggio incondizionato, l’analisi dell’evoluzione dell’atteggiamento italiano verso la Germania di Hitler, mostra come le scelte dell’Italia mussoliniana fossero dettate innanzitutto da opzioni strategiche in politica estera, quindi primariamente dall’interesse nazionale. Lo studio affronta anche i principali temi della politica estera fascista, con interessanti excursus sulla tematica razziale, la religione, la concezione del Diritto e dello Stato nei diversi sistemi politico-sociali.

    Brossura, pag. 244

    Stampato nel 2000 da Barbarossa

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    Fascismo e Terzo Reich

    27.50

    Pubblicato nel 1946 e ampliato nel 1970, questo saggio sul fenomeno politico e ideologico che furono fascismo e nazionalsocialismo, conserva a decenni di distanza la sua originalità. Si tratta, come volle precisare l’Autore nella prima edizione, di «una analisi critica dal punto di vista della Destra», priva di esaltazioni e idealizzazioni nostalgiche, di uno studio che si pone più sul piano metapolitico che politico e che, capitolo per capitolo, prende le mosse dai fatti contingenti quali si verificarono tra le due guerre, per poi spostarsi e analizzarli sul piano dottrinario. Una ricerca di tal genere risulta ancora oggi unica e originale, anche perché la corrispondente discriminazione fra quel che nel fascismo e nel nazionalsocialismo ebbe o poteva avere un significato positivo e ciò che in essi presentò un carattere problematico, incerto e deviato, viene svolta su un piano oggettivo e impersonale. Ne consegue che Destra in senso tradizionale e fascismo, per Evola, non si identificano senz’altro. Questa nuova edizione dell’opera è, rispetto alle precedenti, praticamente raddoppiata con l’aggiunta di due appendici, una per sezione, che riuniscono diciassette articoli e saggi pubblicati fra il 1930 e il 1973, con un triplice scopo: dimostrare principalmente che il punto di vista di Julius Evola non nacque nel 1964 col senno di poi, ma assai prima venendo già espresso, in modo esplicito e adatto al contesto storico, negli anni Trenta e Quaranta; approfondire alcuni spunti trattati sommariamente nei diversi capitoli del libro; allargare lo sguardo anche su altri “fascismi”.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 192

    Stampato da Edizioni Mediterranee

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    Fede e Azione – Un credo per la giovane nazione

    10.00

    “In Germania si sono amalgamate una grande varietà di razze europee inparentate fra loro. Da queste radici è cresciuto un unico ceppo. Ogni razza ha dato la ua parte migliore; ciascuna ha contribuito all’anima germanica. Noi tedeschi abbiamo un’animo combattivo, lo sguardo rivolte all’orizzonte, il desiderio di fare le cose per il piacere di farle, tipico della razza nordica. Una razza ci ha dato le nostre accoglienti e vecchie città, un’altra ci ha donato la padronanza del magico regno della musica. Un’altra ancora la nostra abilità nell’organizzare e la nostra silente obbedienza” – Helmut Stellrecht

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 64 con 17 foto b/n

    Stampato nel 2007 da Effepi

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    Feldpost – Appunti di un soldato politico

    12.00

    Feldpost venne pubblicato in Belgio nel 1944 dalle edizioni del Partito Rexista. Questa, è la sua prima traduzione in lingua italiana. Il testo era rivolto all’indottrinamento politico e spirituale della Gioventù Legionaria Rexista, la stessa che stava affollando gli uffici di reclutamento tedeschi per partecipare al conflitto europeo contro il comunismo sovietico. Vincere all’Est, per fare la rivoluzione Europea: questa era la parola d’ordine. Feldpost raccoglie le riflessioni, le brucianti idee, i vivi sentimenti, che Leon Degrelle volle mettere per iscritto, nel mezzo dei feroci combattimenti che lo videro protagonista sul Fonte dell’Est, tra la fine del 1941 e gli inizi del 1942. E’ il guerriero dell’Europa che, scrive e parla, con la limpida convinzione che gli immensi sacrifici consumati in quella guerra rivoluzionaria, creino le migliori condizioni per l’affermazione di uomini spiritualmente nuovi e politicamente rinnovati. Attraverso la durezza della lotta e il dominio assoluto dello spirito sul corpo, emergeranno gli uomini di cui l’Europa ha bisogno, manifestazioni di assoluta purezza, di vera forza, di vero eroismo. E’ la metafisica della guerra, secondo Degrelle.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 102

    Stampato nel 2017 da Ritter

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    Forces Occultes – Lotta antimassonica e rivoluzione nazionale in Francia.

    18.00

    “Questo film vuol essere un atto politico. Vuole anche essere un atto rivoluzionario. Nel silenzio dell’agonia della Francia, vuol essere infatti un grido d’allarme. […] E dato che i massoni di ieri sono sempre vivi, saranno almeno colpiti in effigie dalle immagini che state per vedere. […] È penoso che la memoria corta dei Francesi gli abbia già fatto dimenticare le cause profonde della situazione attuale. Perché, in definitiva, chi dirigeva il marcio regime che ha rovinato e insanguinato la Francia, chi ne costituiva i quadri permanenti e riconosciuti, se non la Massoneria…..”

    Jean Marquès-Rivière

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 74. In allegato Cd del film francese del 1943

    Stampato nel 2017 da Effepi

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    Fra Londra e Mosca

    22.00

    In una galleria di protagonisti del secolo XX, la figura di Joachim von Ribbentrop non può non avere uno spazio molto rilevante. Il suo nome è strettamente legato alla crisi politica che portò alla Seconda Guerra Mondiale. Ed è presente in primo piano in tutte le fasi in cui – dal 1938 al 1941 – il dinamismo del governo tedesco nel rivendicare le ragioni storiche della Germania, e la sempre più rigida determinazione a difendere le proprie posizioni acquisite, da parte delle democrazie occidentali, portarono ad un incrudimento crescente della situazione, tale da sboccare il primo di settembre del 1939 nella guerra europea ed infine, appunto dal 1941 con l’ingresso di Unione Sovietica, Giappone e Stati Uniti, nell’allargamento del conflitto su scala mondiale. Il libro delle memorie di Ribbentrop Fra Londra e Mosca, che ora viene riproposto al lettore italiano, dopo la lontana edizione Bocca del 1954, seguita alla prima edizione tedesca dell’anno precedente, costituisce una grande occasione per ripensare l’intera storia dei vent’anni tra le due guerre mondiali, attraverso le esperienze di un suo cruciale protagonista.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 280

    Stampato nel 2020 da Libreria Europa

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    Freikorps – Lo spirito dei Corpi Franchi

    16.00

    Ernst von Salomon

    In questo interessante saggio di Ernst von Salomon ritornano tutte le avvincenti vicende dei Freikorps, gli indiscussi protagonisti dell’epopea eroica della feroce guerra civile che insanguinò la debole Repubblica di Weimar. Riemergono le gesta leggendarie e lo spirito delle loro più spregiudicate unità, come il Freikorp Oberland, la Brigata Ehrhardt e la Schwarze Reichswehr di Albert Leo Schlageter. Reduci dalle trincee della Prima Guerra Mondiale, umiliati nell’orgoglio dal trattato di resa di Versailles e rabbiosi nei confronti della democrazia affaristica di Weimar, i combattenti si ritrovarono a fare fronte comune con gli studenti e i lavoratori, ardentemente desiderosi di poter continuare una guerra, della quale non si sentivano gli sconfitti. Continuarla sia nel fronte interno contro le insurrezioni bolscevico-spartachiste, come anche sul fronte esterno a difesa dei territori tedeschi situati ai confini orientali dell’Alta Slesia, in Curlandia e in Lettonia che essendo rimasti totalmente sguarniti all’indomani della fine del conflitto erano diventati facile preda delle mire annessionistiche dei paesi confinanti. Per poi continuare a battersi nel territorio della Ruhr, nel 1923, contro le truppe di occupazione francesi che provocatoriamente erano state inviate per ritorsione contro il mancato pagamento degli onerosi debiti di guerra e ancora instancabilmente cospirare contro il governo di Weimar. I lanzichenecchi dei Freikorps si lanciarono entusiasticamente in una loro guerra di liberazione nazionale e sociale che contestualmente faceva emergere una nuova e formidabile identità collettiva, di gruppo, cementata dalla radicale espressione militante di un nazionalismo rivoluzionario visto come una militarizzazione delle istanze politiche e ispirato alle idee del “socialismo prussiano”. Soprattutto trovarono una identità forte, virile e cameratesca vissuta come forma e percorso necessari per ritrovare la stima di sé, l’orgoglio e l’onore che erano stati traditi dai politicanti e dai borghesi.

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    Freund Hein – La morte

    20.00

    Freund Hein, ovvero “amico Hein” (dove Hein è l’abbreviazione di Heinrich, Enrico, nome molto diffuso tra i Paesi di lingua tedesca), è l’espressione che in Germania veniva data alla morte, per personificarla; e che venne utilizzata fin dal XVII secolo e rimase in uso fino agli inizi del secolo scorso. Spesso Freund Hein era immaginato come un menestrello spettrale: uno scheletro che suonava il violino ed eseguiva una Totentanz (una “danza macabra”), accompagnando il defunto verso il mondo dei morti. Ed è proprio enfatizzando al massimo il concetto di “amico” che Wulf Sörensen – nom de plume dello scrittore che fu anche il fondatore della Nordland-Verlag, una delle principali Case editrici durante il periodo nazionalsocialista – scrive questo Freund Hein, questo suo libro dedicato alla morte. A completamento dell’opera di Sörensen, e per meglio cogliere l’ambiente culturale in cui egli si muoveva, una postfazione dedicata alla storia – dalla nascita nel 1933 fino al 1945 – della Nordland-Verlag, di quella che oggi viene solitamente definita la “Casa editrice della SS” per il suo percorso che va di pari passo con quello dell’Ahnenerbe.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 128 con alcuni documenti e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Thule Italia

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    Fridericus Rex

    20.00

    L’attenzione particolare della cinematografia tedesca alla figura di Federico II di Prussia si manifesta praticamente senza soluzione di continuità dal primo dopoguerra agli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, protraendosi, sia pure in modo più sporadico, sino agli anni Cinquanta e ancora ai giorni nostri. Nel 1936… la Germania si confronta nuovamente con il re prussiano Fridericus. Se l’Unione Sovietica ha utilizzato le figure di Alexander Nevski e Ivan il terribile fra il 1938 e il 1944, se la Francia ha portato sugli schermi la figura di Napoleone e l’epopea della rivoluzione, Federico è una costante per il cinema tedesco, e questa continua riproposizione avviene piuttosto a partire dal primo dopoguerra, proseguendo durante il Terzo Reich con forme espressive e narrative non troppo diverse.  Il cofanetto contiene 4 DVD con i film completi: Der Choral von Luthen; Der alte un der junge Konig; Fridericus; Der Gosse Konig.

    DVD

    Prodotto da Effepi

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    Fridericus Rex – Federico II e il cinema del Reich

    30.00

    L’attenzione particolare della cinematografia tedesca alla figura di Federico II di Prussia si manifesta praticamente senza soluzione di continuità dal primo dopoguerra agli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, protraendosi, sia pure in modo più sporadico, sino agli anni Cinquanta e ancora ai giorni nostri. Nel 1936… la Germania si confronta nuovamente col re prussiano Fridericus. Se l’Unione Sovietica ha utilizzato le figure di Alexander Nevski e Ivan il terribile fra il 1938 e il 1944, se la Francia ha portato sugli schermi la figura di Napoleone e l’epopea della rivoluzione, Federico è una costante per il cinema tedesco, e questa continua riproposizione avviene piuttosto a partire dal primo dopoguerra, proseguendo durante il Terzo Reich con forme espressive e narrative non troppo diverse. Allegati al volume i film completi: Der Choral von Luthen; Der alte un der junge Konig; Fridericus; Der Gosse Konig.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 68. Con allegato cofanetto con 4 DVD

    Stampato nel 2013 da Effepì

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    Friedrich Nietzsche e il nazionalsocialismo e altre questioni nietzscheane

    18.00

    Matteo Martini

    I due saggi che compongono il testo, e in maniera specifica il primo, affrontano la tanto dibattuta questione del rapporto tra la filosofia di Friedrich Nietzsche e il nazionalsocialismo. Il secondo saggio propone anche delle riflessioni su altre questioni nietzscheane, quali ad esempio la presunta manipolazione degli scritti del filosofo da parte della sorella e i motivi del crollo psichico di Nietzsche. Il testo, divulgativo e di facile lettura, è rivolto anche a chi non conosce la materia, senza per questo rinunciare alla profondità delle riflessioni proposte, nell’ambito di una filosofia, quella di Nietzsche, il cui maggior interesse risiede nell’essere molto legata alla vita reale.

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    Fuhrer Bunker – Svelati i suoi misteri

    20.00

    L’ultimo storico reperto lasciato dal nazismo è stato, per più di mezzo secolo, occultato e oggetto di mistificazioni. Composto di oltre 200 pagine, accompagnato da un’ampia documentazione fotografica e di mappe, dell’epoca e attuali, questo libro ripercorre le vicende degli ultimi giorni di vita nel bunker fino alla fine dei suoi protagonisti. Ricostruisce la sua storia dall’occupazione dei russi alla sua (falsa) distruzione, dai rinvenimenti accidentali dei suoi resti ai successivi occultamenti, dagli errori di identificazione ai falsi “scoop” giornalistici, fino alle mistificazioni attraverso la realizzazione di finte ubicazioni.

    Brossura, 24 x 29,5 cm. pag. 306 con circa 100 tra foto, cartine e disegni

    Stampato nel 2009 da ISEM

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    Fuhrerhauptquartier Wolfschanze – Dvd

    25.00

    Documentario sul Quartier Generale di Adolf Hitler e sui suoi collaboratori

    Colore b/n, lingua tedesca, durata 102 minuti

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    Gau e Gauleiter del III Reich – Gli uomini e l’organizzazione territoriale del Partito Nazionalsocialista

    25.00

    Il Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori aveva assunto nel volgere di pochi anni dimensioni sempre più ragguardevoli, passando dai 55 iscritti del 1919 agli oltre 8.000.000 del 1945 e, di conseguenza, si era dotato di una struttura amministrativa sempre più efficiente, capillare e, dal 1933, sempre più potente. Con l’assunzione del potere, infatti, la dirigenza del partito estese la sua autorità, in molti settori, dai soli iscritti all’intera popolazione tedesca. Il territorio era suddiviso in 42 Gau, 882 Kreis, 30.601 Ortsgruppe, 110.357 Zelle, 549.813 Blocke. Vi era poi un ulteriore Gau, senza estensione territoriale, che si occupava dei tedeschi all’estero e intratteneva rapporti con i movimenti nazionalsocialisti, o simili, esistenti nel mondo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 167 illustrato con foto b/n, tabelle e disegni a colori

    Stampato nel 2013 da Effepì

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    Geburtstags-Parade – 20 April 1939 Berlin

    36.00

    Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Il volume in questione fa riferimento alla grande parata militare a Berlino, il 20 aprile 1939, in occasione del 50° compleanno di Adolf Hitler.

    Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 143 completamente illustrato con circa 39 foto b/n e 62 foto a colori

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2004 da Arndt

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    Gentile Signor Gatti

    30.00

    Gianantonio Valli

    Dall’introduzione: “Libro di corrispondenza unidirezionale in venti lettere e sette appendici, ricco di insegnamenti sui “non ebrei”. Il volume è incentrato sullo studio dell’Autore, condotto sulla condotta del popolo siriano e del suo presidente Bashar al-Assad, contro il terrorismo isslamico, creato e voluto “sottotraccia” da una parte del mondo occidentale. La presente analisi veniva fortemente contestata dal Sg. Stefano Gatti, responsabile dell’Osservatorio sul pregiudizio antiebraico di Milano

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 446

    Stampato nel 2012 da Effepi

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    Germania risvegliata

    6.50

    Edizione anastatica del fascicolo pubblicato negli anni ’30 dalla Libreria Ulpiano di Roma. A una breve ricostruzione storica dell’ascesa al potere del Nazionalòsocialismo, segue un agile panorama della vita sociale e politica nel nuovo stato.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 32 con circa 17 foto b/n

    Stampato nel 2006 da Effepi

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    Gli acquerelli di Hitler – L’opera ritrovata. Omaggio a Rodolfo Siviero

    25.00

    Questo volume raccoglie una rara collezione degli acquarelli realizzati in vita da Adolf Hitler. Dispersi dagli eventi bellici e nascosti in collezioni private spesso non legali, gli acquerelli furono recuperati in maniera avventurosa dopo la seconda guerra mondiale dal famoso detective dell’arte Rodolfo Siviero.

    Brossura, 21 x 26 cm. pag. 80 con circa 20 illustrazioni a colori

    Stampato nel 1984 a Alinari

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    Gli amici di Hitler. Lord Londonderry, la Gran Bretagna verso la via della guerra

    20.00

    Ian Kershaw

    Charles Vane-Tempest-Stewart, settimo marchese di Londonderry, cugino di Churchill e amico intimo del re, non nascose mai la propria ammirazione per Hitler. Un’ammirazione in realtà piuttosto diffusa tra gli aristocratici inglesi, ma che allo scoppio della guerra fece di Lord Londonderry il capro espiatorio di una colpa che ricadeva su più vasti settori dell’establishment britannico: quella dell’appeasement e della mancata opposizione alle politiche aggressive naziste, una delle cause più immediate di quell’immane catastrofe che fu il secondo conflitto mondiale. In questo saggio il più grande studioso di Hitler analizza errori di valutazione e inciampi delle figure politiche inglesi che intrecciarono relazioni personali con il dittatore. Un monito per comprendere e non ripetere gli errori del passato.

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    Gli ultimi giorni di Hitler

    18.00

    È scontato sottolineare quanto straordinario sia il valore storico costituito da questa testimonianza diretta che ricostruisce con grande precisione la fine di Adolf Hitler, i suoi ultimi discorsi e gli incontri con le altre folli maschere del nazismo, tra cui Martin Bormann, Hermann Goring, Joseph Goebbels. Ma le pagine di Gerhard Boldt, ufficiale tedesco che ha il compito di svolgere lavoro di intelligence nel bunker di Hitler, sono ben più di un documento: raccontano la vita di Hitler nella sua quotidianità, descrivendo i grandi e piccoli ultimi gesti di una vita dannata che nel suo tramonto trascina nel baratro un intero Paese, fornendo così un’esperienza di lettura quanto mai inquietante e straordinaria. Il Fuhrerbunker che protegge Hitler dall’avanzata sovietica a Berlino, sotto la Cancelleria del Reich, diventa infatti un luogo esistenziale di sconvolgente impatto, un ambiente claustrofobico che più di ogni altro è in grado di trasmettere la sensazione agghiacciante di distruzione e il collasso dell’intero sistema nazionalsocialista.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 176 con 2 cartine

    Stampato nel 2011 da PGreco

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