Con questo terzo volume di chiude l’antologia dedicata agli scritti e ai discorsi del ministro Goebbels. Compongono l’opera: Dal Kampf um Berlin al governo del Reich (1927-1933) In pace e in guerra (1933-1943) Götterdämmerung (1943-1945).
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 168 con circa 31 illustrazioni.
All’opera è allegato il dvd “Joseph Goebbels – IL tribuno, il ministro, l’uomo”
Nel mondo ci sono due gruppi di ebrei: quelli che non sono diversi da qualsiasi altro popolo e gli ebrei che sono invenzioni della fantasia, definiti da stereotipi di vario tipo. Il secondo gruppo è la fantasia dell’antisemitismo e sono l’oggetto di questo libro. L’antisemitismo americano ed europeo è visto attraverso una collezione rara e unica di cartoline, lettere, giornali, pubblicità, e cartoni animati catturati in oltre 270 foto. Il testo esplora i motivi che hanno portato alla comparsa di questo materiale e le motivazioni per l’acquisto da parte dei collezionisti.
Cartonato con sovracopertina, 22 x 28 cm. pag. 144, illustrato a colori
Se si dovesse indicare quale sia il contenuto del presente volume, non si dovrebbe certo ricorrere a un profluvio di parole, ma basterebbe farlo in tali termini: ascesa e declino di uno dei più influenti e capaci Führer del periodo della lotta per il potere; ascesa e declino di Gregor Strasser. Ripercorrendo le varie fasi di una carriera che lo ha visto prima indossare la divisa militare e poi muoversi in veste di politico nel palazzo del Reichstag, eccolo stagliarsi, imporsi fin da subito per le sue doti, eccolo scalare rapidamente i gradini del potere e farsi vieppiù araldo della politica del “compromesso”. Personalità indubbiamente complessa quanto controversa, osannato dai suoi seguaci e odiato visceralmente dai suoi oppositori, fu degno della fiducia del Führer e al contempo pietra dello scandalo, giacché redattore e firmatario, insieme niente meno che a Joseph Goebbels, di una bozza di programma alternativo a quello “inviolabile” del 1920. “Lavorare insieme a chiunque creda nella Germania e che voglia salvare la Germania”, lavorare con chiunque e a qualunque condizione; la posta in gioco, infatti, era roppo alta per rischiare di fallire. Questo il leitmotiv di tutta la sua carriera; questo il pilastro portante una vita votata interamente alla politica.
Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Il volume in questione fa riferimento alla Giornata del combattente del Reich della Grande Germania.
Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 158 completamente illustrato con circa 130 foto b/n e 63 foto a colori
Ristampa anastatica di un manuale pubblicato nel Terzo Reich nel 1942 ad uso dei Tedeschi emigrati all’estero, con precise indicazioni e descrizioni dei principali luoghi e uffici amministrativi, completi di elenchi telefonici. Alcuni disegni in b/n e ampio commento in ingelse.
Brossura, 21 x 28 cm. pag. 25 illustrato con alcuni disegni in b/n
Ristampa anastatica (parziale) del catalogo dell’annuale Grande Mostra dell’Arte Tedesca che si svolgeva a Monaco nell’apposito palazzo, la Haus der Deutschen Kunst, costruito dall’architetto Troost. Preceduta da una foto con riproduzione dell’autografo di Hitler, Der Schirmherr des Hauses der Deutschen Kunst (Il difensore delle case dell’arte tedesca), nella sua edizione originale era composta da 811 pagine di catalogo delle opere esposte + 68 pagine di riproduzioni b/n di opere su carta patinata + 40 pagine di curiosissime inserzioni pubblicitarie. Nell’attuale riproduzione, il volume è composto da 178 pagine, comprese le 68 di riproduzioni di opere in b/n.
Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 178 illustrato con circa 70 foto b/n
Questo volume (che oggi le edizioni Thule Italia ristampano) venne scritto nel 1936 dall’americano Stanley McClathie e la prima edizione fu pubblicata nel 1937 dal fotografo di Adolf Hitler, Heinrich Hoffmann. McClathie aveva vissuto in Germania nei primi anni Trenta e vi fece ritorno in occasione delle Olimpiadi del 1936. La Germania nazionalsocialista era diventata nuovamente una nazione forte e McClathie fu profondamente colpito dai cambiamenti che erano avvenuti in soli tre anni dall’ascesa al potere di Hitler. Il libro contiene più di 300 foto che mostrano la nuova Germania. Di tale libro ne vennero pubblicate due edizioni, una in tedesco e l’altra in inglese, entrambe oggi difficilmente reperibili. Una volta che scoppiò la Seconda Guerra Mondiale molti americani, possessori dell’edizione inglese, se ne liberarono onde evitare di essere considerati dei simpatizzanti e al termine del conflitto questo libro venne inserito nella lista delle pubblicazioni nazionalsocialiste destinate alla distruzione.
Brossura 21 x 30 pagg. 260 totalmente illustrato con circa 317 foto b/n
Il culto e la figura di Horst Wessel, assurto a suprema figura di martire della rivoluzione nazionalsocialista, hanno attraversato tutto il periodo dall’ascesa al potere fino alla catastrofe del 1945… La sua figura è consegnata alla storia, e un intenso lavoro si svolse proprio per la stesura della sua prima biografia e dell’utilizzo di questa come sceneggiatura di un film a lui dedicato: a differenza di quanto si potrebbe pensare, tale realizzazione fu particolarmente travagliata e si intrecciò con i primi assestamenti del regime e le lotte interne per l’egemonia culturale e il controllo della propaganda…
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 80 con alcune foto b/n. In allegato Dvd
Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Il volume in questione fa riferimento alla “capitale del movimento nazionalsocialista”: Monaco, negli anni 1919-1938
Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 158 completamente illustrato con circa 33 foto b/n e 72 a colori
Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Il volume in questione fa riferimento a quella che veniva considerata la “capitale del movimento nazionalsocialista”: Monaco, negli anni 1939-1941
Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 158 completamente illustrato con circa 21 foto b/n e 83 foto a colori
Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Il volume in questione fa riferimento a quella che veniva considerata la “capitale del movimento nazionalsocialista”: Monaco, negli anni 1941-1946
Rilegato, 21.5 x 30 cm. pag. 158 completamente illustrato con circa 17 foto b/n e 87 foto a colori
Cosa fu l’Asse Roma-Berlino? Il capriccio di due dittatori, un’alleanza contraria tanto alla tradizione politica quanto all’interesse nazionale dei paesi coinvolti? O invece fu la risposta a un preciso progetto geopolitico per la creazione di una nuova Europa, che fosse capace di salvaguardare la propria posizione egemonica in un mondo dominato da grandi potenze continentali? Questa domanda, che continua a interessare gli storici da oltre settant’anni, viene qui affrontata indagando il pensiero e l’attività politico-culturale di Karl Haushofer (1869-1946), autoproclamatosi consigliere di Adolf Hitler e “padre” della geopolitica tedesca: l’uomo che, negli anni Trenta e Quaranta, sviluppò una fitta rete di relazioni con l’Italia fascista al fine di preparare e rafforzare l’alleanza tra Roma e Berlino.
Questa è una delle prime opere completamente fotografiche dedicata alla figura di Heinrich Himmler. Il libro, attraverso più di 300 fotografie, illustra la sua intera carriera, da quando era stato soldato nel corso della Prima Guerra Mondiale, agli anni in cui era la seconda persona più importante in Europa, allo zenith del III Reich, quando tutta la Germania era sotto l’influenza di Himmler e delle SS, fino alla sua morte. Le fotografie e le riproduzioni di documenti originali sono accompagnate da approfondite ed esaustive didascalie.
Cartonato con sovracopertina, 22 x 28,5 cm. pag. 240 interamente illustrato con circa 362 foto b/n
Dal 1945, non si contano più gli studi fatti su Heinrich Himmler. Come vera impresa commerciale dell’orrore, il suo nome è divenuto un simbolo di odio, crudeltà, razzismo, e l’alibi di una nazione vinta e lobotomizzata. Tuttavia, alcuni dei più importanti attori politici come Léon Degrelle, o uomini nell’ombra come suo fratello Gebhard, non sono voluti andare in questa direzione e belare in coro con il gregge. Proprio perché essi lo hanno avvicinato e conosciuto al meglio, sotto la maschera del Reichsführer-SS. Chi fu in realtà quest’uomo dalla parvenza così ordinaria e dal destino straordinario? Attraverso delle storie suggestive, prese dal vivo, che descrivono dei momenti speciali molto privati, si scopre un Heinrich Himmler completamente sconosciuto e volutamente mantenuto in tale condizione da una storia ufficiale che ricorda soltanto ciò che le faceva comodo. Edwige Thibaut, dal canto suo, si sforzerà di riassumere in modo illuminante quale fu la fusione così particolare, paradossale e feconda tra la sua personalità e i suoi atti, che già prefigura dei lavori editoriali inediti. Léon Degrelle aveva ragione: È su Heinrich Himmler che si faranno le scoperte più sorprendenti. La sua opera, in tutta la sua ampiezza e la sua importanza, resta ancora da scoprire.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 144 alcune illustrazioni b/n
Hergé era stato in qualsivoglia forma un uomo dei Tedeschi? Ma no! E d’altronde, né un Poulet, né un José Streel, né più né meno di tutti gli in-tellettuali della “Collaborazione”, non erano stati altro che dei patrioti, cer-cavano solo di togliere il loro paese dal guaio in cui lo avevano cacciato i bellicisti del 1940. In ogni modo Hergé non era stato, in questa tormenta, che un meravi-glioso intrattenitore di bambini. Certamente era un mio amico molto ca-ro, ma questo risaliva a quindici anni prima, ai tempi eroici in cui non e-ravamo che dei giovanotti che ridevano di tutto, che sapevano appena, nel 1929, che in Germania cominciava ad agitarsi un certo Adolf Hitler! LÉON DEGRELLE
Con Hermann Göring ci troviamo indubbiamente di fronte a uno degli indiscussi protagonisti della storia contemporanea, ed è proprio l’inconfutabilità della sua rilevanza ad aver motivato il fatto che su di lui si sia scritto e detto molto – e in termini spesso tutt’altro che lusinghieri – non solo dal dopoguerra a oggi, ma persino nel momento stesso in cui era al culmine della sua attività politica durante il Terzo Reich. Se le ragioni cui tutto ciò è adducibile sono varie – prima le lotte intestine, poi la propaganda post-bellica –, il risultato ultimo cui esse conducono non è che incontestabilmente il medesimo, l’unico: quello di relegare in secondo piano la straordinaria vita del Reichsmarschall, quella vita che, oggi, torna al centro dell’attenzione proprio grazie al breve ritratto che, nel 1933, ne fece Martin Sommerfeldt, un ritratto dall’innegabile importanza (basti pensare che, dalla sua prima pubblicazione al 1937, raggiunse le trenta edizioni in tre lingue) tracciato da colui che, all’epoca, era l’addetto stampa di Göring stesso. Una biografia certamente di parte la sua, seppur si riveli ben veritiera allorché la si confronti con altre previamente depurate dai più disparati e coloriti epiteti. Sfogliando il presente volume, si avrà dunque l’inedita e perciò preziosa opportunità di vedere in azione prima lo scalatore, poi l’ardito comandante del “circo volante Richthofen”, quindi il putschista e, infine, il presidente del Reichstag prima e dopo l’avvento al potere del nazionalsocialismo; in poche parole: l’uomo e la sua storia.
Da quando fu pubblicata per la prima volta in due volumi, nel 1998 “Hitler 1889-1936: Hubris e nel 2000 “Hitler 1936-1945: Nemesis, questa biografia è considerata una pietra miliare dello studio su Adolf Hitler e sul Terzo Reich. Un’opera monumentale che oggi è disponibile in un unico volume: il risultato è il racconto un ex studente di storia dell’arte sia riuscito a plasmare un sistema che per dodici anni segnò il destino di milioni di persone. In queste pagine Kershaw ricostruisce la parabola dell’uomo che ebbe tra le sue mani, per alcuni anni, il destino del mondo.
Questo lavoro del dott. Sigfrido A. Barghini, introvabile nell’edizione del 1944 e qui riproposto in versione integrale, costituisce un interessante saggio sulla vita del Führer. Il Barghini, che conosce assai da vicino il movimento nazionalsocialista nella sua intensa e variegata storia, ha saputo cogliere della figura di Adolfo Hitler gli aspetti più caratteristici, e ha inquadrato la gigantesca figura del Capo del Terzo Reich sullo sfondo degli avvenimenti che hanno visto rinascere, sorgere, affermarsi e combattere la nuova Germania. Ampio nella documentazione, esauriente e lucido nella esposizione, preciso nella cronaca, questa esposizione rappresenta un utile e serio contributo allo studio del processo formativo della Germania in rapporto all’azione svoltavi da Hitler prima da soldato e da agitatore, poi da studioso e da tribuno, poi infine da Cancelliere e in ultimo da Führer della grande Germania.
Dopo l’umiliante sconfitta della Seconda Guerra Mondiale, molti generali tedeschi pubblicarono biografie e memorie in cui incolpavano il Führer e le sue decisioni impulsive per la crisi della leadership militare tedesca, in passato brillante. Stephen Fritz decostruisce la caricatura di un Hitler impreparato militarmente e sottolinea i tratti più coerenti ed efficaci della sua visione strategica dalla salita al potere alla fine della guerra. Nell’immaginario collettivo liberale, il male è l’assenza della ragione, così la tendenza è quella di considerare Hitler una persona irrazionale; egli, tuttavia, pensava e agiva secondo una propria logica, seguendo il suo istinto e le sue intuizioni, mentre il dinamismo e la sua mente fortemente creativa davano forma a una versione della storia difficile da confutare, mirata a vendicare i presunti insulti rivolti alla Germania dopo la grande Guerra e a inseguire una vocazione egemonica. Hitler ha poi innalzato il suo obiettivo politico-ideologico, trasformandolo in intento esistenziale. Per nutrire un desiderio, tuttavia, bisogna anche possedere i mezzi necessari per realizzarlo, ed egli capiva bene che la Germania era manchevole da questo punto di vista: avrebbe dovuto conquistare un Lebensraum (lo spazio vitale) in una guerra che, dal momento che sarebbe stata combattuta per l’esistenza stessa della nazione, avrebbe avuto un carattere assoluto, senza spazio per compromessi. Riuscì inoltre a comprendere meglio dei suoi generali che quella guerra avrebbe inasprito gli animi al punto che i suoi nemici sarebbero stati ben poco inclini a negoziazioni o a compromessi di sorta; anche per loro, sarebbe diventata una questione di vittoria o distruzione assoluta.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 560 con alcune cartine e foto
Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare della conquista del potere, da parte di Hitler, nel 1923.
Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare della conquista del potere, da parte di Hitler, nel 1923.
Questo saggio intende mostrare il percorso che va dal 1800, anno in cui vide la luce l’opera di Fichte “Lo Stato Commerciale Chiuso”, e la comparsa, oltre un secolo dopo, del nazionalsocialismo e di Adolf Hitler. Figura la cui importanza è stata spesso sovra rappresentata da certa storiografia che non ha preso in considerazione tutto il retroterra culturale già presente e di cui il nazionalsocialismo non costituisce altro che l’approdo consequenziale. A quasi 80 anni di distanza dalla caduta del Terzo Reich, la cancel culture odierna crea seri problemi a chiunque voglia porre – pur con il supporto di storiografia accreditata e non schierata – questioni di estrema attualità: un popolo ha il diritto di difendere i propri interessi economici dallo strapotere di multinazionali di incerta proprietà, dedite esclusivamente al proprio profitto? Un popolo può decidere di non aderire alla globalizzazione selvaggia? Un popolo, qualora ravvisi nemici interni, può decidere di depotenziarne gli intenti antinazionali? Un popolo può ambire ad una autodeterminazione in ogni ambito, anche se questo progetto si opponga ai disegni che il potere sovranazionale ha già esplicitamente delineato? Questa l’ottica in cui vuole muoversi la presente opera, delineando come la storia scritta dai vincitori sia spesso una storia addomesticata per cercare di propugnare una visione manichea del mondo in cui tutte le storture che vediamo ogni giorno causate dall’ideologia liberista e dai potentati a essa soggiacenti possano essere giustificate facendo credere di vivere nel migliore dei mondi possibili.
Prendendo spunto da una ben nota tesi eretica esposta da David Irving sul finire degli anni Settanta del secolo scorso, questo studio esamina a fondo il ruolo di Hitler nel preteso genocidio ebraico secondo la storiografia olocaustica, in particolare il presunto “ordine del Führer” di sterminio ebraico. Dopo aver delineato una storia sintetica degli ebrei sotto il regime nazionalsocialista, l’Autore discute tre aspetti essenziali dell’argomento considerato. Il primo aspetto si riferisce, in modo specifico, ai risultati fallimentari cui è pervenuta sul tema in questione la suddetta storiografia, ridottasi a formulare congetture tanto impalpabili da sconfinare nella parapsicologia. Il secondo aspetto riguarda la revisione della datazione dell’ordine del Führer operata alla fine degli anni Novanta dalla storiografia ufficiale, che in tal modo ha suscitato un dilemma insolubile. Il terzo aspetto concerne il preteso rapporto di causa-effetto tra l’“ordine del Führer” e la genesi del campo di Birkenau, tuttora affermato dal Museo di Auschwitz, che è stato però scardinato dalla più recente storiografia olocaustica. Così, sul tema dell’“ordine del Führer” e delle sue implicazioni, questa storiografia negli ultimi decenni si è avvicinata pericolosamente all’autodistruzione.
Questo libro apre su Hitler e il Terzo Reich una prospettiva del tutto inedita, offrendo una sorprendente rivisitazione degli obiettivi del Fuhrer e della macchina allestita intorno a sé, a differenza della storia scritta nell’ultimo secolo, che è stata essenzialmente “evenenziale”, cioè focalizzata sui grandi eventi. La cultura per Hitler aveva un’importanza fondamentale, un mezzo per conquistare il potere. La sua vena artistica si espresse in molteplici forme, dagli spettacolari raduni di partito alle imponenti opere architettoniche, dal suo travagliato rapporto con Wagner ai suoi stessi acquerelli. Questo saggio, che attinge a una quantità incredibile di materiali d’archivio, non è né una biografia del Fuhrer né un libro di storia dell’arte nel Terzo Reich ma si occupa solamente dell’inclinazione estetica di Hitler e al modo in cui questa si affermò nella sua vita politica e privata.
Il libro è un importante documento storico, che mostra una concisione giornalistica felice, in grado di riassumere in brevi pagine l’intero itinerario ideologico della NSDAP. Innestato sull’originario programma del 25 punti, il progetto politico nazionalsocialista, tra i molti aspetti, contemplava la distensione dei rapporti, non sempre facili, con le Chiese e la questione dei provvedimenti antisemiti, definiti da Hitler non persecutori, ma “difensivi”; poi la politica natalista di lotta alla regressione delle nascite, il sistema di cittadinanza basato sull’appartenenza etnica e la prospettiva di un regime del lavoro inteso ad abbattere l’interesse privato in economia.
Lontano dagli impegni quotidiani, in mezzo a boschi e prati, a metà del ripido pendio del prato e sormontato dal massiccio dell’Hohen Göll vi è il Berghof del Führer… Le ore di riposo e di pace al Berghof sono generalmente brevi, ma danno sempre al Führer nuova forza e nuova energia, di cui ha bisogno per guidare la Germania fino alla posizione che le spetta tra i popoli. Il popolo tedesco grazie alla volontà del Führer, sarà collocato al centro della storia mondiale. Il Führer lo vuole e il popolo tedesco lo segue.
Prima parte di un bel libro didascalico sulla salita al potere del Partito Nazionalsocialista a partire dal primo fallito Putsch di Monaco di Hitler insieme a membri di organizzazioni di destra della Germania di Weimar, terminato con l’incarcerazione di Hitler e di vari suoi correligionari. Nella prigione di Landsberg il futuro Fuhre scrisse il suo Mein Kampf, bibbia del suo futuro partito, e decise di scalzare il potere per via democratica, presentandosi a tutte le elezioni che si sarebbero tenute nella Repubblica di Weimar.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 64 con molte foto b/n e 8 di illustrazioni a colori
Ideologicamente ostile al nazionalsocialismo e a qualsiasi prospettiva favorevole all’egemonia tedesca in Europa, Raymond Cartier (1904-1975) fu “osservatore delle forze armate francesi in Germania” al Tribunale Militare Internazionale di Norimberga – assistendo a quel processo ai ventuno criminali tedeschi che, secondo lo stesso Autore, pur necessario come strumento di vendetta, come fattore di giustizia rimase soltanto una parodia di processo. Dalla prima all’ultima, le pagine di questo libro – apparso in I edizione nel 1946 in Francia, con il titolo Les secrets de la guerre dévoilés par Nuremberg, e in II edizione nel 1962, con il titolo Hitler et ses généraux – sono dominate da un unico argomento (e ispirate da un unico riconoscimento): “il genio militare di Hitler”.
Il volume in questione è un’edizione ampliata di un libro già esistente. Oltre a rportare notizie già apparse nella precedente edizione, come le motivazioni che portarono Hitler a scegliere quella zona per la costruzione dell’Obersalzberg, lo svuiluppo della struttura e il suo completamento, vengono riportate moltissime immagini (cira 300 )che permettono al lettore di visualizzare le caratteristiche della residenza, proprio come era allora, inoltre vengono contempalti edifici e persone della stretta cerchia personale di Hitler. L’Autore ha visitato per diversi anni i luoghi descritti, cercando di intervistare anche tutte quelle persone che, seppur occasionalmente, avevano avuto a che fare con Hitler e la sua residenza in Baviera.
Cartonato con sovracopertina, 17,5 x 24 cm. pag. 288 completamente illustrato con circa 338 foto b/n e 8 foto a colori
Questo volume, terzo della trilogia di Taylor, dedicata alle automobili utilizzate da Adolf Hitler durante i suoi spostamenti e nelle cerimonie pubbliche, è incentrata su un modello tra i più famosi al mondo: il Maggiolino Volkswagen, progettato, costruito e commercializzato negli anni 1933-1938 nella Germania nazionalsocialista. Il volume è anche la storia dei due proggettisti, gli ingegneri Ferdinand porsche e suo figlio Ferry – così come del Dr. Robert Ley e del Dr. Adolf Huhnlein’s, rispettivamente responsabili della costruzione del veicolo e della sua diffusione commerciale, facendo diventare in quel periodo storico una realtà ben radicata, la guida automobilistica per buona parte della popolazione del Terzo Reich.
Cartonato, 29 x 22 cm. pag. 144 interamente illustrato con circa 150 foto b/n
Le Propaganda Kompanien tedesche (PK) furono protagoniste di riprese eccezionali nei vari fronti di guerra e nell’ambito delle adunate e parate del partito Nazionalsocialista. Quelle riprese furono utilizzate per la produzione dei documentari “Die Deutsche Wochenschau”. Un cinegiornale settimanale sulle vicende della Seconda Guerra Mondiale in mare, in cielo e in terra. Per la prima volta questi filmati unici sono stati raccolti e tradotti in inglese, al fine di produrre una serie completa sulla storia militare del Terzo Reich, basato esclusivamente su fonti primarie tedesche. Questo tipo di filmati propongono le situazioni esattamente come le potevano vedere i contemporanei, senza nessuna manipolazione, aggiustamento o, censura. Questo DVD in particolare prende presenta i cinegiornali dal giugno all’agosto 1940 e registra gli eventi militari a seguito del crollo della resistenza francese e il ritiro del BEF dalla Francia. Particolare enfasi è posta sulla sfilata trionfale di Hitler a Monaco e Berlino.
Film di propaganda girato negli anni trenta con la storia di un giovane, figlio di un militante comunista, che si arruola nella Hitlerjugend e che verrà assassinato da attivisti rossi.
Questo saggio non solo ricostruisce uno dei capitoli più noti ed interessanti della cinematografia nazionalsocialista, ma si interroga anche sulla possibilità di una qualità superiore anche in opere di propaganda, e si chiede cosa ci sia di specificamente fascista nel film del cinema nazionalsocialista e in che misura sia stao una forma di cinema tedesco nazionale. Il testo verifica il valore di questa singola pellicola, dimostrando come quel cinema non possa essere considerato solo come una macchina di propaganda e preso in considerazione solo in base a considerazioni di carattere politico.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 54 con circa 12 foto b/n. In allegato il DVD del film
Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Il volume in questione fa riferimento alla nuova Cancelleria del Terzo Reich.
Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 174 completamente illustrato con circa 44 foto b/n e 108 foto a colori
Fondato nel febbraio 1920 a Monaco come organizzazione che andava a sostituire quella del “Partito dei lavoratori tedeschi”, nel giro di pochi anni il NSDAP si trasformò in un’organizzazione di massa con 8,5 milioni di iscritti. Alla fine della guerra, un tedesco adulto su cinque possedeva un documento di appartenenza del NSDAP. la grande organizzazione, controllava il partito stesso e le sue organizzazioni, SA, SS, Gioventù Hitleriana, l’organizzazione delle donne nazionalsocialiste e le associazioni affiliate, tra cui l’organizzazione per il “Fronte del Lavoro”. In pratica rappresentava una struttura di potere che controllava l’intera vita in Germania. Usando numerosi nastri a colori, perlopiù sconosciuti fino ad ora, e molti filmati in bianco e nero, questo documentario traccia le radici e l’evoluzione di uno dei fenomeni più interessanti e insoliti del secolo scorso: il movimento politico di Hitler – il NSDAP.
Un eccezionale documento per comprendere la nascita e l’evoluzione del regime nazista e la sua politica di indottrinamento e mobilitazione delle giovani generazioni. Il memoriale dimenticato di uno dei massimi gerarchi del Terzo Reich, leader e ispiratore della Gioventù Hitleriana, le cui idee e la cui opera cambiarono per sempre la vita di centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze tedeschi. Il suo primo incontro folgorante con Hitler, l’elezione, la costruzione della sezione giovanile del nazismo, il fanatismo, la guerra e, infine, il Processo di Norimberga e il carcere.
Hess trascorse in prigionia metà della sua lunga esistenza, prima in Scozia, poi, dopo il processo-spettacolo di Norimberga, nella fortezza di Spandau, dove restò per il resto della sua vita, conclusasi in circostanze mai chiarite all’età di 93 anni. Questo volume, frutto di una lunga ricerca, una attenta consultazione di documenti, biografie, memorie e pubblicazioni che abbracciano l’intero arco del secolo scorso, approfondisce le vicende di cui Hess è stato testimone e protagonista. Il libro è completato da tre appendici che servono a meglio focalizzare il complesso argomento trattato attraverso i punti di vista più diversi e le opinioni formulate da ogni angolazione, affinché si possano possedere sufficienti elementi di giudizio. Il testo è accompagnato da un centinaio di belle fotografie originali.
Brossura, 21 x 30 cm. pag. 167 con oltre 212 foto b/n
Lungi dall’esere una sorta di pamphlet propagandistico infarcito di false immagini e di false speranze l’opera, con il suo taglio a volte cronicistico, non esalta lo spirito e la realtà di una nazione cui la Francia, patria appunto di Saint-Loup, ha preferito essere nemica, e questo perché non vi è bisogno di esaltazione quando è proprio la realtà dei fatti, dei fatti concreti, oggettivi, a esaltare se stessa. La Germania, agli occhi dell’Autore, non può che essere la soluzione, la chiave di volta, la strada da seguire, l’immagine da imitare per salvare definitivamente dalla rovina il popolo francese, che sempre più si sta mallontanando dalla via del ritorno a quella grandezza oramai perduta.
Secondo lo scomparso storico, Gianantonio Valli, pur con tutta la potenza delle sue illusioni e delle sue armi, il sogno americano di un’unico mondo governato da un’unico governo garante di benessere ed eterna pace, dopo l’ultimo conflitto mondiale non avrebbe avuto la forza bastante a scardinare le strutture politico-sociali delle nazioni e forgiare nei popoli le premesse psico-esistenziali per l’affermazione del sistema mondiale, attraverso i regimi di occupazione democratica, se non fosse stato affiancato, guidato e sorretto dall’impianto olocautico.
Era diventata prassi consolidata, durante l’eroico periodo del Kampfzeit, concludere il funerale di un nazionalsocialista assassinato proclamando solennemente che, da quel momento in poi, il camerata caduto avrebbe fatto parte dello Sturm di Horst Wessel, poiché il suo Spirito avrebbe continuato a marciare nei ranghi della SA, a fianco dei vivi. Nel lungo martirologio nazionalsocialista, Horst Wessel occupava quindi un posto privilegiato. Era l’Eroe per eccellenza, l’araldo del Nazionalsocialismo. Un nazionalsocialista rivoluzionario caduto sul campo di battaglia di Weimar. L’esempio verso cui tendere, verso cui conformarsi. Lo studente idealista, il militante tenace che volle portare il messaggio di speranza del Nazionalsocialismo tra i lavoratori e i disoccupati, nel cuore di quel proletariato che il marxismo, da sempre, considerava come una personale riserva di caccia. Lo fece affrontando la bestia marxista nella sua tana, sfidando al contempo la reazione borghese, portando la visione rivoluzionaria della Comunità di Popolo e della stupenda concezione che vedeva Nazionalismo e Socialismo saldati nel medesimo fronte di lotta, in uno dei più pericolosi quartieri di Berlino. Per questo venne assassinato, ma il suo eroico sacrificio avrebbe immancabilmente generato i suoi frutti. Horst Wessel divenne un simbolo di lotta e di vittoria. La sua poesia un canto di battaglia per tutti i nazionalsocialisti. Questo libro racconta la sua Storia.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 306 + 102 pagine fuori testo con 147 illustrazioni b/n
Speciale della rivista francese “Revue d’Histoire Europenne” dedicato a tematiche molto diverse tra loro che hanno come comun denominatore la grande civiltà europea. Le monografie sono costituite da circa 110 pagine, molto ben illustrate, con immagini in b/n e a colori. Questo numero in particolare è dedicato alla figura di Adolf Hitler e al Terzo Reich, attraverso una serie di rare fotografie a colori.
Brossura, 21 x 30 cm. pag. 96 riccamente illustrato a colori
Circostanziata disamina sulle informazioni rilasciate da testimoni, riguardo la tematica inerente la costruzione delle camere a gas nei campi di Belzec, Treblinka e Sobibor. L’autore confuta le dichiarazioni ufficiali, utilizzando una enorme mole di dati e informazioni relative alla spinosa questione che, nel dopoguerra venne utilizzata anche per fini secondari.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 418 con varie foto e planimetrie
Agile volume che riporta le biografie dei capi del Terzo Reich. Ad ognuno delle personalità che hanno caretterizzato la vita politica della Germania nazionalsocialista, viene dedicata un scheda biografica con relativa foto.
Brossura, 20 x 27 cm. pag. 46 illustrato con 65 foto b/n
Inverno 2012. Uno scrittore cammina tra le rovine di quella che, negli anni Trenta, è stata una delle più belle ville d’Europa, cuore di infinite serate mondane dell’aristocrazia: il Carinhall, la maestosa costruzione fatta erigere da Hermann Göring in memoria della sua prima moglie, la baronessa Carin von Fock. Hermann e Carin si erano conosciuti durante una tempestosa notte svedese del 1920. La neve che avvolgeva Stoccolma in un manto bianco impediva a Hermann di librarsi in volo. La famiglia von Fock era stata felice di offrire alloggio e ospitalità al giovane aviatore, l’erede del Barone Rosso. Uno sguardo, e tra la principessa delle nevi e l’acrobata dei cieli sbocciò l’amore. Poco importava che Carin fosse sposata, che fosse già madre. Hermann la portò via con sé, sfidando sul suo biplano la tormenta e lo scandalo. Arrivarono in Germania, Carin ottenne il divorzio e poterono sposarsi. Erano innamorati e splendidi come dèi della mitologia scandinava, il loro amore divenne “il romanzo del popolo”. Fino all’incontro che avrebbe cambiato la loro vita: Hitler, al cui fianco tentare il colpo di Stato. Ma il Putsch di Monaco fallì e Hermann fu bandito dai patri confini. Cominciò così il loro esilio europeo, che li tenne lontani dalla Germania fino al 1927. Carin, già malata, si aggravò. Si spense nell’ottobre del 1931, quattro giorni prima del suo quarantunesimo compleanno. Hermann, grasso e morfinomane, l’ombra del giovane che l’aveva fatta innamorare, non era con lei…
Quest’opera, articolata e affascinante, di non facile lettura, individua e spiega la scaturigine e il corso degli avvenimenti che rendono singolare la nostra epoca. Questa ricerca, basata su 10.00 tra libri, saggi e articoli, e che come filo portante analizza 800 tra le maggiori pellicole sull’Olocausto e sul Sogno Americano, non è solo un’indagine sulla cinematografia, ma una vera e propria opera di storia, non solo generale, dell’ebraismo, dell’Olocausto, del liberalismo, dell’americanismo e del comunismo. La vastità del lavoro – 4050 pagine delle quali duecento di bibliografia – ha indotto l’editore a scegliere il supporto multimediale come formato.
Il Reichsparteig, Congresso Nazionale del Partito, fu il più alto momento annuale di riunione e appello politico del NSDAP. Ufficialmente definito”dimostrazione di volontà della Germania politica, punto culminante della vita nazionale”, nei giorni del suo svolgimento il Fuhrer del Partito dava un resoconto dell’attività svolta nell’anno trascorso, indicando le parole d’ordine e le mete di quello a venire. I congressi annunciati furono 11, quelli tenuti 10. Erano invitati il corpo diplomatico, gli addetti militari e ospiti d’onore stranieri, il primo giorno vedeva l’arrivo di un “Adolf Hitler Marsch”, cioè una marcia di colonne della HJ, convergenti sulla città da ogni parte del Reich.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 93 con circa 87 tra illustrazioni e foto b/n e 8 tra illustrazioni e foto a colori
Il Reichsparteig, Congresso Nazionale del Partito, fu il più alto momento annuale di riunione e appello politico del NSDAP. Ufficialmente definito”dimostrazione di volontà della Germania politica, punto culminante della vita nazionale”, nei giorni del suo svolgimento il Fuhrer del Partito dava un resoconto dell’attività svolta nell’anno trascors0, indicando le parole d’ordine e le mete di quello a venire. I congressi annunciati furono 11, quelli tenuti 10. Erano invitati il corpo diplomatico, gli addetti militari e ospiti d’onore stranieri, il primo giorno vedeva l’arrivo di un “Adolf Hitler Marsch”, cioè una marcia di colonne della HJ, convergenti sulla città da ogni parte del Reich.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 111 con circa 124 tra foto e illustrazioni b/n e 16 tra foto e illustrazioni a colori
“È stata una lunga ricerca. Dal 1974, anno incui terminai la stesura de La guerra di Hitler, ho raccolto la maggiorparte delle carte appartenenti al professor Theo Morell, compresi iverbali degli interrogatori che aveva sostenuto alla fine della guerra.Nel settembre 1981, mentre lavoravo nell’Archivio Nazionale diWashington, ho rinvenuto una scatola di cartone contenente gli appuntiterapeutici di Morell e tutto ciò che aveva annotato sullo stato disalute di Hitler. Evidentemente, temeva che, se qualcosa di negativofosse capitato ad un paziente di tale importanza, avrebbe dovutofornire alla Gestapo relazioni dettagliate. (…) Ho decifrato tutte leannotazioni, determinato la precisa indicazione di farmaci nonconvenzionali usati e raccolto opinioni mediche sia sui problemisanitari di Hitler che sui metodi di Morell. Il quadro sulla salute diHitler è ora completo”.
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