Da Lepanto ad Hampton Roads – Storia e politica navale dell’età moderna (XVI-XIX secolo)

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    Da Lepanto ad Hampton Roads – Storia e politica navale dell’età moderna (XVI-XIX secolo)

    20.00

    Lepanto 7 ottobre 1571. Nel golfo di Patrasso le forze navali dell’Impero Ottomano combattono contro la flotta della Lega Santa, voluta da papa Pio V per difendere la cristianità dalla minaccia islamica. Hampton Roads 8-9 marzo 1862. Sulla costa atlantica degli Stati Uniti per la prima volta al mondo si affrontano due navi corazzate, la confederata Virginia (ex Merrimack) e l’unionista Monitor. In mezzo a queste due battaglie, la rievocazione di più di tre secoli di combattimenti navali: dal Mediterraneo ai tre Oceani e dal Mar Nero al Mar Baltico e al Mare del Nord.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 344 + 32 pagine fuori testo con illustrazioni b/n

    Stampato nel 1990 da Mursia

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    Dal successo di Suda al disastro di Capo Matapan

    35.00

    Francesco Mattesini

    L’opera prende le mosse dal successo ottenuto dalla base di Suda solo pochi giorni prima, per poi analizzare il drammatico disastro di Matapan, rendendo omaggio al sacrificio di 2.308 marinai della Regia Marina, caduti in quella tragica battaglia. La battaglia di Capo Matapan si svolse in due fasi distinte: un confronto di artiglieria a lunga distanza avvenuto il 28 marzo 1941, a sud dell’isola di Gaudo (Creta), e uno scontro ravvicinato durante la notte, al largo della punta occidentale del Peloponneso. In quest’ultimo frangente, la Flotta britannica del Mediterraneo riuscì a sorprendere le unità italiane grazie alle informazioni fornite dall’organizzazione crittografica Ultra, che aveva decifrato il giorno esatto della missione italiana nel Mediterraneo orientale. Decisivi furono gli attacchi degli aerosiluranti “Albacore” della portaerei Formidable. Inizialmente, essi danneggiarono la corazzata Vittorio Veneto, riducendone la velocità. Successivamente, durante un attacco notturno, immobilizzarono l’incrociatore Pola. Questo permise alla flotta britannica di colpire gli incrociatori della 1ª Divisione Navale, accorsi in aiuto del Pola, cogliendoli di sorpresa. Nel corso dello scontro furono affondati gli incrociatori Zara e Fiume e i cacciatorpediniere Alfieri e Gioberti, prima di infliggere il colpo finale al Pola.  L’episodio di Matapan ebbe un impatto cruciale sulla strategia della Regia Marina. A seguito della battaglia, Supermarina, l’organo operativo dello Stato Maggiore della Marina, ottenne da Benito Mussolini l’autorizzazione a limitare le operazioni navali italiane a un raggio di 100 miglia (poi ridotto a 85 miglia) dalle basi terrestri, per garantirsi la copertura aerea.

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    Dalla distruzione del convoglio «Duisburg» alla prima battaglia della Sirte. Novembre-dicembre 1941

    35.00

    Francesco Mattesini

    Il problema che nell’estate del 1941 nel Mediterraneo centrale stava causando ai Comandi delle Forze Armate italiane le maggiori preoccupazioni era costituito dal rafforzamento di Malta. Le conseguenze che ne derivarono furono rappresentate da un notevole incremento dell’attività degli aerei e dei sommergibili britannici contro i convogli dell’Asse diretti in Libia. Per permettere ai convogli italiani di transitare con alquanta sicurezza nel Mediterraneo centrale, occorreva però che la Regia Aeronautica aumentasse gli sforzi contro Malta, da cui partivano gli aerei e i sommergibili britannici che causavano le maggiori perdite ai convogli italiani; perdite spesso dolorosissime, in particolare quella del convoglio “Duisburg” la notte del 9 novembre 1941 nel Mare Ionio, mentre dirigeva per Tripoli. Successo della Marina britannica che fu conseguito da una piccola Divisione di 2 incrociatori leggeri e 2 cacciatorpediniere, che costituivano la Forza K da pochi giorni dislocata a Malta. Questo libro descrive gli avvenimenti che seguirono, con altri annientamenti di convogli italiani e di forti perdite tra il naviglio militare, in particolare la notte del 13 dicembre nelle acque di Capo Bon. Anche le perdite britanniche, causate dai sommergibili tedeschi furono molto gravi. Il racconto termina con la Prima battaglia navale della Sirte che, assieme alle perdite subite dalla Forza K nelle acque di Tripoli, permise finalmente ad un grosso convoglio partito da Taranto, fortemente scortato dalla Flotta italiana e protetto dall’aviazione italiana e tedesca, di raggiungere Tripoli. Da questo momento, la situazione andò migliorando e nel corso del 1942 con l’arrivo in Sicilia di un’altra grande unità aerea germanica, la 2a Squadra Aerea del feldmaresciallo Albert Kesselring.

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    Dalla Serenissima all’aquila bicipite – Le basi navali e gli arsenali di Venezia Pola e Cattaro durante la grande guerra

    20.00

    Venezia, Pola e Cattaro; tre porti; tre basi marittime; tre arsenali; tre imponenti “Piazze di Difesa” circondate da linee di forti e di batterie costiere. Situate ai lati opposti dell’Adriatico, per secoli tutte e tre parti e cuore del sistema marittimo commerciale e militare della Serenissima, le tre località, ammainato nel 1797 il gonfalone di San Marco, torneranno nel 1814 a condividere una sorte comune sotto una stessa bandiera, divenuta quella giallo nera con l’aquila bicipite degli Asburgo, e le loro navi continueranno a condividere le stesse acque con una comune insegna; quella della marina austriaca. Ma sarà solo un breve periodo, interrotto definitivamente nel 1866 quando il Veneto viene annesso all’Italia. A questo punto le acque dell’Adriatico diventano, forse per la prima volta, in tutta la loro lunghezza, un confine e da una parte e dall’altra ci si attrezza per difenderlo o per superarlo. Oggi quei confini ancora presenti si stanno sfumando e da una parte e dall’altra si è di nuovo aperta una corsa parallela al recupero e alla valorizzazione di un patrimonio architettonico che vuole questa volta ricordare e non affermare, parlare di pace e non di guerra. Per questa ragione ci è sembrato importante raccontare la storia parallela delle tre basi navali e dei rispettivi arsenali di Venezia, Pola e Cattaro.

    Rilegato, 21,5 x 28 cm. pag. 106 illustrato

    Stampato nel 2012 da Biblion

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    Dalle Alpi all’alto mare – Il ruolo della marina militare italiana nella tutela degli interessi nazionali (1861-2013)

    22.00

    Dalle Alpi all’alto mare ripercorre la storia della marina militare dal 1861 ai nostri giorni, mettendo in luce i ruoli più importanti che essa ha svolto nella sua attività quotidiana in pace e i guerra: dai compiti di “diplomazia navale” a sostegno della politica estera, al contributo fornito in termini di crescita, occupazione e di sviluppo dell’industria nazionale attraverso varie “leggi navali”, tra cui l’ultima risalente al 1975. Sono, inoltre, analizzate anche le attuali minacce e le missioni svolte per il mantenimento della pace e umanitarie, toccando argomenti di strategia marittima e di impiego delle forze aeronavali aggiornati alla situazione geopolitica attuale.

    Brossura, pag. 400 illustrato

    Stampato nel 2014 da In Edibus

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    Dalle Operazioni Britanniche Excess e MC.4 al Bombardamento Navale di Genova

    42.00

    Francesco Mattesini

    Questo libro è suddiviso in due parti, e riguarda, in modo esaustivo, la pianificazione e la condotta di due operazioni navali britanniche (“Excess” e “Grog”), che si svolsero con alterna fortuna. L’Operazione Excess, che era stata pianificata e fu poi realizzata, riguardò il passaggio di un convoglio di quattro grossi e veloci piroscafi, provenienti da Clyde, nella Scozia sud-occidentale, uno dei quali raggiunse il porto di Malta e gli altri tre il porto greco del Pireo, scaricandoci armi e rifornimenti per l’Esercito ellenico, che combatteva contro gli italiani sulle montane dell’Epiro, in territorio albanese. L’operazione si svolse nell’intero Mediterraneo, con la partecipazione della Flotta del Mediterraneo (Mediterranean Fleet) di base ad Alessandria. Fu in questa occasione che fu realizzato per la prima volta nel Mediterraneo, in modo drammatico per la Royal Navy, l’intervento dell’Aviazione tedesca (Luftwaffe), che il 10 gennaio 1941 con i bombardieri in picchiata Ju.87 del 3° Stormo Stuka (St.G.3) e i Picchiatelli Ju.87 italiani del 96° Gruppo Bombardamento a Tuffo, decollando dagli aeroporti della Sicilia attaccarono a ponente di Malta la portaerei Illustrious, della Mediterranean Fleet, danneggiandola gravemente. L’indomani, 11 gennaio, gli Stuka tedeschi, con un lungo volo di 200 miglia, raggiunsero e affondarono a levante di Malta l’incrociatore Southampton e danneggiarono il gemello Gloucester, anch’essi, entrambi, della Mediterranean Fleet. Nel frattempo sulle mine italiane posate nel Canale di Sicilia aveva perso la prora il cacciatorpediniere Havock, che poté raggiungere La Valletta restandovi però per sempre immobilizzato. A questo grande successo tattico e strategico dell’Asse, che costrinse la flotta di Alessandria ad abbandonare la zona operativa del Mediterraneo orientale, seguì per gli italiani un drammatico episodio. Ciò avvenne nella giornata del 9 febbraio 1941, nel corso dell’operazione “Grog”, quando la Forza H di Gibilterra, del viceammiraglio Somerville, si presentò al mattino davanti al porto di Genova e per quaranta minuti bombardò pesantemente il porto, i bacino, gli stabilimenti industriali, colpendo anche edifici della città, tra cui il Duomo di San Lorenzo, che fu gravemente danneggiato. La Squadra Navale italiana, che era stata dislocata in buonissima posizione dal Comando Operativo dello Stato Maggiore della Regia Marina (Supermarina), tentò di intercettare la Forza H, partendo dalle acque dell’Asinara (Sardegna nord-occidentale) e dirigendo a nord, ma senza successo; e ciò fu dovuto alle indecisioni ed erronee interpretazione del suo Comandante, ammiraglio di Squadra Angelo Iachino, a cui si aggiunsero, con altrettanta gravità, gli errori da parte degli equipaggi dei velivoli della Regia Aeronautica che, tra l’altro, scambiarono per ben tre volte le unità britanniche per quelle italiane.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 404 con varie foto b/n

    Stampato nel 2023 da Ristampa

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    Dalle torrette fiere… – La Seconda Guerra Mondiale nel Mediterraneo dei sommergibili tedeschi, italiani e alleati

    20.00

    Questo libro è dedicato alle operazioni dei sommergibili italiani, britannici, tedeschi e di altre nazioni nel Mediterraneo durante la II Guerra Mondiale. Questi mezzi ottennero nel corso del conflitto, in particolar modo nei primi anni, molte vittorie ma subirono anche dolorose perdite in uomini e mezzi.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 294 con circa 184 foto b/n

    Stampato in proprio nel 2014

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    Decima Mas. Il violatore di Gibilterra – La storia di Giuseppe Giannoni Elbano di Cavo assaltatore della Regia Marina del reparto Teseo Tesei

    28.00

    Biografia militare e bell’album fotografico sull’eroe del mare elbano Giuseppe Giannoni (1917-1992), che fece parte di uno dei più gloriosi reparti delle Forze Armate Italiane, la X Flottiglia Mas. Essa, malgrado il suo ristretto numero di operatori, vanta tra le sue file ben 30 medaglie d’oro e, record mondiale, riuscì ad affondare o danneggiare 32 navi senza praticamente causare morti perché gli attacchi avvenivano nei porti e si mirava al “ferro” e non agli uomini. Tra le altre missioni, Giannoni partecipò a due celebri incursioni denominate con la sigla “B.G.3” il 27 maggio ’41 e “B.G.4” il 20 settembre ’41, entrambe rivolte contro la Base Inglese di Gibilterra.

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 106 con circa 73 foto b/n e 4 a colori

    Stampato nel 2016 da Sarasota

    Condizioni del libro:

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    Decima Mas. Torpedini umane contro la flotta inglese

    50.00

    Arnaldo Cappellini

    il libro traccia una vicenda storica, dalla quale traspare una grande ammirazione per Teseo Tesei. Il volume è illustrato solo da alcuni disegni e vengono delineate le qualità umane e tecniche delle medaglie d’Oro della Decima Flottiglia Mas. Questa che presentiamo è la terza edizione del 1953. La prima edizione stampata per Edizioni Europee, risale al 1947.

    Brossura, 13 x 19,5 cm. pag. 188

    Stampato nel 1953 da Edizioni Europee

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni. Segni del tempo

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    Destroyers. Selected Photos from the Archives of the Kure Maritime Museum The Best from the Collection of Shizuo Fukui’s Photos of Japanese Warships

    115.00

    Kazushige Todaka – Kure Maritime Museum

    Pubblicato originariamente in Giappone nel 2005, questo volume appartiene alla serie di lavori fotografici. “The Japanese Naval Warship” e contiene fotografie ufficiali scattate dal Kure Maritime Museum, oltre a quelle scattate da privati. Questi documenti fotografici documentano i principali tipi di navi giapponesi, dalle corazzate ai sottomarini, sulla base delle migliori immagini di Shizuo Fukui, ex comandante e tecnico della Marina imperiale giapponese. Queste foto includono quelle che Fukui iniziò a collezionare da ragazzo e continuò dopo aver lavorato come costruttore navale, e quelle che gli furono date per completare una storia fotografica delle navi della Marina imperiale giapponese, che includono quelle raccolte da Nagamura Kiyoshi, un costruttore navale che ha raccolto le foto e la collezione del macchinista Amari Yoshiyuki. Inoltre, con l’aiuto del costruttore navale Makino Shigeru, tra gli altri, Fukui è stato in grado di continuare a raccogliere fotografie e altri oggetti per tutto il periodo del dopoguerra. Non è quindi esagerato affermare che Fukui ha dedicato tutta la sua vita a questo lavoro. Queste immagini sono particolarmente preziose a causa della massiccia distruzione dei documenti ufficiali alla fine della guerra. Questo volume è dedicato, specificatamente, ai cacciatorpediniere giapponesi.

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    Donitz’s Crews. Germany’s U-Boat sailors in World War II

    89.00

    Con dozzine di documenti storici – particolare attenzione viene posta ai documenti personali del personale tecnico (macchinisti, ingegneri, ecc.) – e più di 400 fotografie, appartenenti a collezioni personali e pubbliche, questa importante opera traccia la storia completa dei marinai di Donitz, il “padre” degli U-Boats, giovani, risoluti, coraggiosi, stoici, ambiziosi, intelligenti, determinati, tenaci e idealisti. Le immagini ci mostrano la loro guerra sotto al mare ma anche la loro vita quotidiana, le loro famiglie, le onorificenze, i sottomarini, le parate, i momenti ludici, in preciso ordine cronologico.

    Cartonato con sovracopertina 22 x 28,5 cm. pag. 334 interamente illustrate con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Schiffer

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    Due marine in guerra – Le forze navali francesi tra Londra e Vichy

    15.00

    Il saggio ripercorre le vicende della Marina francese dal 1939 al 1945, periodo caratterizzato dalla sconfitta della Francia, dalla sua accettazione dell’ideologia e della politica nazionalsocialista, dalla resistenza opposta dai combattenti della Francia Libera rimasti al fianco degli Alleati, fino alla difficile riunificazione nazionale. Dopo un cenno alle operazioni precedenti l’armistizio, sono esaminati i duri scontri con la Flotta inglese, le peripezie delle navi bloccate ad Alessandria d’Egitto e alle Antille e le battaglie sostenute in diverse aree dell’impero coloniale francese. Parallelamente, sono narrate le azioni svolte dalle Forze Navali Francesi Libere, che hanno dato origine a scontri fratricidi in Africa, in Siria e altrove, fino al contrastato sbarco anglosassone in Nord Africa e al drammatico autoaffondamento della Flotta a Tolone, seguito dalla riunificazione delle due Marine. Le navi francesi hanno poi ancora combattuto assieme agli Alleati in tutti i teatri di guerra fino alla fine del conflitto. È altresì tratteggiata, in questo saggio, la figura del discusso capo della Marina, l’ammiraglio Darlan.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 258

    Stampato nel 2015 da Tra le righe libri

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    England’s Medieval Navy – Ships Men and Warfare

    49.00

    Per gli Inglesi del periodo storico che va dall’ottavo all’undicesimo secol d.C., il mare, piuttosto che essere un muro difensivo, era una strada da cui successive ondate di invasori, portavano distruzione e paura sul suolo britannico. Questo lavoro analizza come i regnanti inglesi dopo la conquista normanna abbiano imparato ad usare “la Marina”, un termine che in questo periodo storico include sia le navi regie che quelle private a prescindere dal loro ruolo, per aumentare la sicurezza e la prosperità del regno. La progettazione e la costruzione di naviglio e impianti portuali, lo sviluppo della navigazione, la gestione della nave, e il mondo della marineria medievale sono tutti descritti con dovizia di particolari, ponendo a confronto la marineria inglese con quella di altri paesi vicini, in particlar modo Scozia e Francia. Vengono analizzate alcune battaglie epocali per la storia inglese e come è variato l’uso delle tattiche e delle armi durante il periodo considerato. L’ntento dell’Autore è dimostrare come dopo l’undicesimo secolo i regnanti inglesi abbiano incominciato a predisporre una forza navale che con il passare dei secoli segno sempre di più la potenza inglese.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 224

    Stampato nel 2013 da Seaforth Publishing

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    Eroe non soltanto per l’Italia ma per l’Umanità

    26.00

    Descrizione del salvataggio, da parte del Comandante Todaro, dei naufraghi del Kabalo tratte dal volume “Les Belges du Kabalo”, corredato da numerose fotografie in b/n. Un’impresa di salvataggio destinata a entrare nella storia. Dopo un giorno di navigazione, per poter procedere più velocemente, Todaro prende a bordo tutti e ventisei i marinai del mercantile, stipandoli nella falsatorre del battello, e prosegue verso Nord, in direzione dell’arcipelago portoghese delle Azzorre, dove arriva all’alba del 19 ottobre nella pressoché deserta cala di Santa Maria. Al momento dello sbarco, a nome di tutti, il tenente Caudron, ringraziando il Comandante italiano, chiede di poter conoscere il suo nome. Todaro, persona di innata modestia, risponde di chiamarsi Salvatore Bruno (i suoi due nomi di battesimo), tacendo il cognome

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 150 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2016 da Sarasota

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    Essex Class Carriers in WW II

    99.00

    I numeri di questo volume (fotografie, mappe, ecc.) bastano a far capire l’importanza di questo studio assolutamente unico sulla classe di portaerei Essex, una delle tecnologicamente più avanzate del XX secolo. Robuste, manovrabili e cattive giocarono un ruolo fondamentale nella superiorità e successiva vittoria degli alleati nel Pacifico. Di 26 carene fornite ben 24 furono completate e rappresentano la classe più numerosa nella storia delle forze di marina. Nomi come Franklin, Bunker Hill, Uss Lexington, l’hanno resa famosa e insieme a Intrepid, Yorktown e Hornet costituiscono il patrimonio di un museo galleggiante unico. L’opera, assolutamente importante, è imperdibile per studiosi e appassionati.

    Cartonato 21,5 x 30,5 cm. pag. 552 con 465 fotografie b/n, 99 tavole, 175 disegni tecnici, 430 profili a colori e 95 mappe b/n + volume in brossura di 72 pag. di mappe a colori + 2 poster b/n con disegni tecnici + 2 poster a colori con profili e mappe

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Trojca

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    Fascisti sul mare – La Marina e gli ammiragli di Mussolini

    22.00

    Dopo la vittoria nella grande guerra, per vent’anni gli ammiragli della Regia Marina coltivarono il sogno di costruire una flotta abbastanza potente da dominare il Mediterraneo. Il fascismo diede loro l’illusione di poter realizzare questo progetto. I legami della Regia Marina con l’istituzione sabauda, rimasero però indissolubili, molti comandanti incapaci, vennero mantenuti al vertice, e le navi più potenti, rimaasero nei porti e furono utilizzate molto raramente. l’Autore, sembra dimenticarse gli innumerevoli contatti tra i vertici e taluni alti ufficiali della marina con le potenze e i circoli anglossassoni. Sogetto interessante, ma analisi a senso unico….

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 248

    Stampato nel 2017 da Laterza

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    Fighting Techniques of Naval Warfare – 1190 BC – Present – Strategy Weapons Commanders and Ships

    39.00

    Questa bella opera illustrata analizza le tattiche, le tecniche e gli armamenti della guerra navale dall’antichità ai giorni nostri. Il libro, che comincia con la vittoria del faraone Ramses III sulle popolazioni che si davano alla pirateria nel 1190 a.C., e giunge fino all’uso delle portaerei e a quello delle ultime armi tecnologiche computerizzate, comprende tutti gli sviluppi significativi nella guerra navale per più di 3000 anni. Il libro, completato da 20 mappe a colori, disegni e riproduzioni di opere d’arte in bianco e nero, con i suoi racconti di battaglie navali tra cui Trafalgar, Tsushima e le Midway, è sicuramente di grande interesse per gli appassionati dell’argomento.

    Cartonato con sovracopertina 20 x 25 cm. pag. 256 interamente illustrate con foto e disegni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Amber

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    Flotte romane. Storia della marina militare di Roma antica

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.00.

    Giacomo Boni         Prezzo di listino  15.00 (sconto 40%)

    Dalle piccole barche mortuarie del sepolcreto arcaico alla prima navis longa solcante il Tirreno su cui, conquistata Veio, Roma spediva nel 394 a.C. a Delfo, per voto di Camillo, una coppa foggiata dagli ornamenti d’oro appartenuti alle matrone romane. Le piccole barche fluviali rappresentate nell’iconografia dei reperti arcaici altro non sono che zattere, strues o ratis, fabbricate per navigare il Tevere. Si passa poi al commercio marittimo e alla necessità di trovare un posto nel mar Mediterraneo, sia con trattati che con guerre. Ecco allora arrivare nei navalia del portus Tiberinus le prime navi da guerra sottratte alla flotta anziate e prenderne i rostri per esporli come trofei nel comizio del Foro Romano.  Giacomo Boni racconta la storia, magnifica e avvincente, della flotta romana fatta di poche e importanti vittorie e tantissime sconfitte, un’ascesa tanto più faticosa di quella dell’esercito perché esposta ad incognite imprevedibili e a perdite elevatissime.

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    French Warships in the Age of Sail 1626–1786

    85.00

    Le origini di una flotta marittima permanente francese possono essere ricondotte all’opera del cardinale Richelieu negli anni intorno al 1620, ma questa forza navale declinò rapidamente nel 1650. Una nuova flotta dovette essere ricreata da Colbert a partire dal 1661. La marina di Luigi XIV crebbe rapidamente per diventare la più grande e potente del mondo, stabilendo allo stesso tempo una reputazione per la qualità del suo design navale che durò fino alla fine del periodo velico. Il diciottesimo secolo vide la sconfitta e il declino, la rinascita e la vittoria, ma nel 1786 la Marina francese raccolse i migliori risultati in ambito navale, riuscendo in alcune circostanze a scongiggere la potente marina britannica, contribuendo in particolare all’indipendenza delle colonie americane. Questo libro rappresenta il primo lavoro in lingua inglese su questo periodo storico e segue il modello stabilito dal volume che prende in esame il periodo 1786-1861, nel fornire una notevole profondità di informazioni. È organizzato in base alla classificazione e classe dei vascelli, con dati tecnici e costruttivi significativi, seguito dai punti salienti delle carriere di ogni nave, di ogni classe. Volume fondamentale per gli studiosi di guerra navale e strategia militare del periodo velico.

    Rilegato, 25 x 30 cm. pag. 446 illustrato con foto e disegni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2017 da Pen & Sword

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    From Submariners to Tank Killers. Marine-Panzerjagd-Regiment 1 and the Fighting near Hamburg in April-May 1945

    69.00

    Axel Urbanke

    Il progetto iniziò quando Axel Urbanke volle scrivere un articolo sul “Panzerjagdkommando Cremer”, che combatté a sud di Amburgo nell’aprile del 1945. Tuttavia, si scoprì che le informazioni sullo spiegamento di questo commando non corrispondevano ai fatti. Man mano che l’articolo si ampliava, si decise di elaborare l’argomento come un libro. Fu piuttosto difficile fare ricerche, a partire dallo scoprire quali equipaggi di sottomarini furono effettivamente chiamati per il servizio di combattimento. Anche le informazioni sulle battaglie e sulle posizioni del Marine-Panzerjagd-Regiment 1 alla fine della guerra dovevano essere raccolte da molte fonti disparate. Un punto culminante è un capitolo extra sulla costruzione delle imbarcazioni Tipo XXI e Tipo XXIII, in cui Herr Urbanke fu autorizzato a utilizzare diapositive a colori uniche della costruzione e della messa in servizio di queste imbarcazioni. All’inizio di aprile del 1945, divenne chiaro che la resa della Wehrmacht era solo questione di giorni o settimane. Ma nonostante questa prospettiva senza speranza, le truppe tedesche continuarono a opporre una feroce resistenza al nemico. La maggior parte dei soldati in prima linea aveva da tempo rinunciato alla speranza di una vittoria finale già illusoria. Ora altri obiettivi avevano la priorità. La strada verso ovest doveva essere tenuta aperta per le colonne di rifugiati; si dovevano prendere misure per garantire che i civili e i commilitoni feriti potessero essere evacuati via mare; e si doveva liberare un percorso verso ovest per le proprie truppe. Il grande spettro sul fronte orientale era quello di essere invasi dai russi e poi subire le loro rappresaglie. Oggi sono pochi gli interessati a sapere che per raggiungere questi obiettivi era necessaria anche una lotta tenace contro inglesi e americani sul fronte occidentale. Così ad aprile i tedeschi cercavano di guadagnare tempo, perché ogni giorno che le truppe della Wehrmacht a ovest ritardavano la resa salvavano la vita di migliaia, persino decine di migliaia di persone a est. A causa della mancanza di truppe, all’inizio di aprile l’Alto Comando della Wehrmacht ricorse sempre più ai marinai le cui navi erano state affondate, erano state danneggiate o non erano più in grado di navigare a causa della mancanza di carburante. Tra questi uomini c’erano circa 2.000 sommergibilisti che avevano atteso nella metropoli dell’Elba il completamento o la riparazione dei loro U-Boot. Ora, invece di salpare con le loro imbarcazioni per combattere il nemico, si opposero agli inglesi con le armi anticarro Panzerfaust come parte del 1° Reggimento Anticarro Navale. Opposero una resistenza così accanita, fermando gli inglesi sull’Elba, tenendo i porti del Baltico aperti ai rifugiati per circa 14 giorni in più. Questo libro è un emozionante pezzo di storia contemporanea che offre una visione un po’ diversa degli eventi di quel periodo.

    Rilegato, 24 x 29 cm. pag. 192 illustrato con circa 158 foto di cui 48  a colori e 15 mappe

    Testo in lingua inglese/tedesco

    Stampato nel 2023 da Luftfahrtverlag-Start

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    Galeazze – Un sogno veneziano

    30.00

    Notevole studio organico sulle galeazze veneziane, poco conosciute per la segretezza con cui vennero progettate e costruite, perchè ritenute altamente strategiche dal governo della Serenissima. La loro potenza di fuoco, l’adeguata mobilità, sia a remi che a vela, unite ad un’ottima protezione e ad equipaggi qualificati, volontari o stipendiati, permise loro di affrontare innumerevoli confronti senza mai subire perdite. Per documentare al meglio questo volume sono stati costruiti anche i modelli di due di queste imbarcazioni: una “galeazza di lepanto” del 1571, e una successiva “galeazza di seconda generazione” del 1654, che incorporava tutte le migliorie suggerite dal suo utilizzo nei 150 anni in cui furono operative. Il volume, particolarmente interessante per storici e modellisti, è accuratamente illustrato con fotografie, riproduzioni, disegni e ricostruzioni al computer.

    Brossura 21 x 29,5 cm. pag. 124 interamente illustrate con foto e disegni b/n e colori

    Stampato nel 2010 dal Gruppo Modellistico Trentino

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    Galee veneziane per Capo da Mar – L’eccellenza della flotta remiera della Serenissima

    23.00

    Un libro di storia e di modellismo, scritto a quattro mani. Dopo una breve presentazione storica sulle costruzioni navali seicentesche dell’arsenale di Venezia scritta da Guido Ercole, troviamo un trattato su come costruire un modello di “Galea Capitana” della flotta della Serenissima della metà del XVII secolo scritto da Luciano Giro. Le due parti del volume si integrano e si completano a vicenda, arrivando a farci capire come queste imbarcazioni venivano costruite nell’arsenale veneziano, con quali tecniche e in base a quali conoscenze nautiche, matematiche e scientifiche dell’epoca in questione.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 88 riccamente illustrato con foto a colori , disegni e 2 tavole di disegni tecnici

    Stampato nel 2017 da Gruppo Modellistico Trentino

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    German naval guns 1939-1945

    59.00

    Questa autentica completa enciclopedia raccoglie tutti i pezzi di artiglieria tedeschi montati su navi e altri materiali galleggianti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, dall’enorme cannone da 15-pollici montato solo sulla “Bismarck” e sulla “Tirpitz” fino ai fucili da 20 mm usati da quasi tutti i battelli. Ogni tipo e variante di queste armi viene descritto individualmente, compresi i loro attacchi e le munizioni, con estese tabelle di dati e precise e dettagliate illustrazioni. Le più di 1000 illustrazioni mostrano ogni arma nel dettaglio, con accurate tavole, disegni e riproduzioni specificatamente indicate per i modellisti.

    Cartonato con sovracopertina 21,5 x 30 cm. pag. 400 interamente illustrate con foto b/n e disegni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Seaforth Publishing

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    German U-boat Aces Karl-Heinz Moehle, Reinhard Hardegen & Horst von Schroeter. The Incredible Patrols of U-123 in World War II

    39.00

    Luc Braeuer

    Questo volume della serie “U-Boot Aces” presenta i tre capitani della marina tedesca – Karl-Heinz Moehle, Reinhard Hardegen e Horst von Schroeter – che comandarono l’U-123, un U-Boot di tipo IXB. nel corso di 12 pattuglie e 720 giorni in mare, durante il periodo di combattimento di quattro anni durante la Seconda Guerra Mondiale, l’U-123 arrivò ad affondare ben 44 mercantile e navi da guerra alleate, classificandosi con il terzo sommergibile che attuò più affondamenti nel corso del conflitto. Moehle, il primo comandante dell’U-123, condusse con successo tre pattuglie nel Nord Atlantico e fu insignito della Croce di Ferro. Hardegen affondò la sua prima nave nelle acque degli Stati Uniti e alla fine ricevette la Croce di cavaliere con fronde di quercia. Schroeter, nominato comandante dell’U-123 nel giugno 1942, ricevette anche la Croce di Ferro dopo quattro pattuglie di combattimento. Vengono discusse in dettaglio tutte le 12 pattuglie da combattimento dell’U-123, così come la sua partecipazione al film di propaganda in tempo di guerra U-boats Westward! Le rara fotografie riportate nel volume, provengono dall’archivio tedesco degli U-boat di Cuxhaven, così come da ex membri dell’equipaggio.

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    Gli assi degli U-Boote

    20.00

    Uno studio sui principali comandanti di U-Boote tedeschi che, nel secondo conflitto mondiale, affondarono tra le 50.000 e le 100.000 tonnellate di naviglio nemico. Per ciascuno dei 95 comandanti è riportata una scheda con foto in bianco e nero e una sintetica ma esaustiva biografia. Alcuni capitoli sono dedicati alla battaglia dell’Atlantico e al Coastal Command della RAF, l’avversario più pericoloso dei battelli tedeschi. Infine, un interessante studio sulle varie classi degli U-Boote e gli stemmi a colori di quasi tutte le flottiglie.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 174 con 115 foto b/n e numerosi stemmi a colori

    Stampato nel 2008

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    Gli Harrier della Marina Italiana

    22.00

    Bella monografia a cura del Gruppo Modellistico Trentino di studio e ricerca storica dedicata all’AV-8B “Plus”, chiamato Harrie, adottato nel 1991, dopo lunghe valutazioni tecniche, dalla marina Italiana e di cui costituisce la forza d’attacco principale. L’Harrier è un caccia ognitempo monoposto subsonico, fornito di un cannone da 25 mm con una dotazione di 300 colpi e missili a medio raggio a guida radar e guida IR, prodotto su licenza della Boeing, utilizzato dalla Marina principalmente come intercettore per la difesa aerea della flotta. Il volume è interamente illustrato con centinaia di fotografie a colori del velivolo a terra, sulla portaerei e in volo e completato da un capitolo dedicato interamente alla modellistica.

    Brossura 21 x 30 cm. pag. 80 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2012 dal Gruppo Modellistisco Trentino

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    Gli incrociatori italiani nella Seconda Guerra Mondiale

    16.00

    La Regia Marina italiana poteva contare, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, su un significativo apporto da parte degli incrociatori. All’indomani del trattato navale di Washington del 1922 si era infatti subito dotata di sette incrociatori da diecimila tonnellate per rinforzare la flotta. Anche dal punto di vista del design gli incrociatori italiani presentarono alcune significative specificità. Dal punto di vista bellico, il loro impiego nel Mediterraneo nel corso della guerra fu massiccio, e li vide coinvolti in tutti gli scontri maggiori, compresi quelli con unità della British Royal Navy. Illustrazioni appositamente commissionate arricchiscono il cospicuo corredo iconografico del libro, che consente un esame approfondito di queste unità e del loro ruolo nella lotta per ìl predominio nel Mediterraneo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 102 illustrato con foto b/n e alcune tavolr a colori

    Stampato nel 2019 da Goriziana

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    Gli U-Boot nella battaglia dell’ Atlantico: 1939-1945

    32.00

    Quest’opera, scritta da un ufficiale sommergibilista tedesco che, oltre alla conoscenza personale e professionale dell’argomento, si è avvalso del materiale contenuto negli Archivi storici della marina tedesca, è un resoconto completo, preciso e documentato sulla storia dei sommergibili tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale dalla costruzione della prima unità subacquea della Nuova marina tedesca nel 1935 fino alla fine gloriosa dell’arma sottomarina tedesca nel 1945, passando attraverso i mille episodi di una guerra durissima combattuta in tutti i mari ed oceani del mondo. Particolarmente interessanti la coraggiosa franchezza nel non nascondere gli errori compiuti in campo tecnico e tattico e i precisi riferimenti alle incomprensioni fra il Comando dei sommergibili e il Comando della Marina che provocarono conseguenze fatali.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 690 con molte foto b/n

    Stampato nel 2011 da Sarasota

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    Golden Age of Sail. An Illustrated Guide to Great Sailing Ships from the 16th to the 20th Centuries

    33.00

    Le prime navi ammiraglie erano intese come “prova di potenza” – grazie anche alle loro dimensioni, e primeggiavano nel contesto di imbarcazioni più piccole. Ma alla fine del sedicesimo secolo, il loro valore come “macchine da combattimento” incoraggiò i paesi marittimi d’Europa a costruire navi da guerra empre più grandi. Questo processo dette luogo ad una sfida durata circa tre secoli che vide il predominio delle navi a vela sui mari di tutto il mondo, prima che i motori a vapore prendessero il il sopravvento. Il volume in questione, prende in esame le navi più famos e e più belle di quel periodo storico, a partire dalla “Henry Grace a Dieu” nel 1514 per finire con le navi corazzate a vela tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Il libro dedica un’immagine per ogni nave esaminata, inserendola nel suo contesto storico con l’ausilio di un testo essenziale ma, esaustivo. La grafica di altissimo livello permette al lettore di confrontare le caratteristiche e le differenze del naviglio esaminato.

    Rilegato, 29,5 x 22 cm. pag. 224 9 foto e illustrazioni a colori, 2 foto b/n e 96 profili a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2013 da Amber Books

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    Grossadmiral Karl Doenitz

    36.00

    Quest’opera, facente parte di una serie di monografie storiche per immagini, è dedicata al più che famoso ammiraglio della Marina da guerra del Terzo Reich: Karl Donitz. Il volume, completamente illustrato sia a colori che in bianco e nero, autentica biografia di questo valoroso comandante, presenta, anche attraverso fotografie di altissima qualità, la sua vita e la sua ascesa, indissolubilmete legate al destino della Kriegsmarine, con i suoi marinai e i suoi ufficiali.

    Rilegato, pag. 160 delle quali 38 di testo con alcune foto b/n, le restanti interamente illustrate con foto a colori

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2006 da Pour Le Merité

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    Guerra Aeronavale nel Sud Atlantico. Falkland/Malvinas 1982

    19.00

    Ferdinando Pedriali

    L’autore  ci conduce all’interno del conflitto, per la sovranità delle isole Falkland/Malvinas, nel 1982, tra l’Argentina e il Regno Unito. Sebbene lo scontro per il controllo e il possesso delle isole Falkland avvenne in uno scenario di guerra molto lontano da quello europeo, vide comunque un importante sforzo bellico sia da parte della Gran Bretagna, guidata dal primo ministro Margaret Thatcher, che dal governo argentino capitanato dal generale Leopoldo Galtieri, che ne reclamava il possesso territoriale. L’opera offre una precisa e articolata ricostruzione di quel conflitto che vide l’impiego di unità navali e aeree dotate di sistemi tecnologicamente sofisticati, quali Dassault Super Etendard argentini e gli Harrier GR-3 britannici, oltre alle unità navali missilistiche e agli avanzati sistemi difensivi elettronici di navi e portaerei. L’analisi dei fatti è integrata da un corposo corredo fotografico, con mappe e profili a colori.

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    Guerra negli abissi. I sommergibili italiani nel secondo conflitto mondiale

    24.00

    Riccardo Nassigh

    Ottantotto sommergibili perduti prima dell’armistizio dell’8 settembre 1943 su 165 che la Regia Marina impiegò durante il conflitto, compresi i 43 di nuova costruzione e quelli di preda bellica. Nella maggioranza dei casi con i battelli affondarono tutti gli uomini dell’equipaggio: generalmente 50 0 60 persone e anche di più. Dietro i numeri dei bollettini di guerra storie umane di grande valore ma anche di disperazione che l’Autore ha raccontato con grande passione e competenza, portando a conoscenza del grande pubblico le vicende dimenticate dei marinai degli abissi.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 426 + 32 di foto b/n

    Stampato nel 1971 da Mursia. Ristampa 2024

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    Guerra nell’adriatico e isole ioniche – La guerra aeronavale nell’Adriatico e lungo le isole ioniche (1940-1945)

    35.00

    Il lavoro ricostruisce le operazioni aeronavali condotte dal 1940 al 1945 dai vari belligeranti fra il Mar Adriatico e il Golfo di Corinto. Nella narrazione sono trattati tutti gli eventi che interessarono il Golfo di Taranto, le Isole Ionie e lo strategico porto di Patrasso, sulla costa nordoccidentale del Peloponneso, e quelli più significativi avvenuti nelle immediate vicinanze. Inoltre si fornisce una breve descrizione delle principali azioni terrestri nello scacchiere e dei rastrellamenti antipartigiani eseguiti in Albania, Grecia e Jugoslavia… Il volume contiene oltre cento illustrazioni, spesso inedite, provenienti dalla mia collezione e da molti archivi internazionali.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 288 con circa 64 pagine con foto e cartine fuori testo

    Stampato nel 2018 da Effepi

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    Gunther Prien il comandante dell’U-47

    30.00

    Wolfgang Frank

    Fu soprannominato il Toro di Scapa Flow, per il suo spirito aggressivo, determinato, energico. Il Sottotenente di Vascello Engelbert Endrass, Primo Ufficiale a bordo del Sottomarino U47 arrivò addirittura a raffigurare un toro pronto alla carica sulla parete esterna della torretta. Allegoria che raffigurava il Comandante del battello, uno dei più abili sommergibilisti della Kriegsmarine, reduce da una delle imprese considerate fino ad allora irrealizzabile: il suo nome era Gunther Prien.

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    Harrier – La storia le versioni e l’impiego di un aeroplano straodinario

    16.00

    Agile illustratissima monografia dedicata alla storia operativa del caccia a decollo verticale Harrier dalle origini alle ultime versioni prodotte, con attenzione a quelli utilizzati dalla Marina Militare. L’Harrier è, senza dubbio, uno dei più affascinanti e controversi aeroplani da combattimento sviluppati dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma bisogna tener conto di quanto siano mutati gli scenari operativi da quando è stato concepito ad oggi. Quando è nato, infatti, era in auge il concetto di caccia leggero ed un aereo subsonico, armato di due cannoni e due bombe, con poche centinaia di chilometri di raggio d’azione era lo standard (si pensi ai vari G.91, Etendard IV, Gnat, MiG-17, ecc.): l’Harrier faceva queste stesse cose e, in più, poteva volare come un elicottero e fare a meno degli aeroporti.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 79 completamente illustrato con foto a colori e b/n e disegni tecnici

    Stampato nel 2015 da IBN

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    Hellenistic and Roman Naval Wars 336 – 31 BC

    33.00

    Questa bella opera copre un periodo famoso per le sue epiche battaglie e grandi campagne di conquista del territorio, ma nel qualei le monarchie ellenistiche, i Cartaginesi e la repubblica romanai erano meno attivi sul mare. Il volume analizza lo sviluppo della tecnologia e delle tattiche navali, l’utilizzo e le limitazioni del potere navale e le differenti strategie messe in atto. Mette in risalto per esempio la differenza di approccio delle diverse potenze: navi piccole e veloci o grandi ed imponenti galee. Questo affascinante studio affronta chiaramente l’autentica importanza della guerra sul mare nell’età classica.

    Cartonato con sovracopertina 16 x 24 cm. pag. 206 + 12 pagine fuori testo con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Pen & Swords

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    Hitler e i suoi ammiragli

    22.00

    Durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale, gli Alleati riuscirono a entrare in possesso di una grande quantità di documenti di Stato tedeschi. Il bottino più grosso venne fatto a Schloss Tambach, dove vennero presi circa 60.000 inserti degli archivi navali, che comprendevano tutti i registri dei segnali, i giornali di bordo, i diari e i memoranda riguardanti la Marina tedesca dal 1868 al 1945. Quattro serie di documenti risultarono della massima importanza: le minute delle conferenze di Hitler col comandante in capo della Marina; i diari di guerra dello Stato maggiore navale; gli ordini di operazione relativi a ogni azione principale, militare e politica, cui avesse partecipato la Marina; e le carte dell’archivio personale di Raeder, comandante in capo dal 1928 al 1943. Grazie a queste quattro serie di documenti, e con le prove risultate ai processi di Norimberga, Anthony Martienssen fa in questo libro un accurato e particolareggiato resoconto dell’alta direzione della flotta tedesca, costruendo una narrazione generale degli avvenimenti politici e navali e una storia concisa del modo in cui i capi della Germania diressero la guerra.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 386 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2019 da Res Gestae

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    HK 16 Atlantis

    35.00

    Wolfgang Frank, Viceammiraglio Bernhard Rogge

    Le gesta della celebre nave corsara narrate dal suo comandante. Questo libro, per la cui stesura è mancata purtroppo la fonte documentarie diretta: il diario di guerra originale, tuttora in mano inglese, vuole mostrare il quadro del comportamento e della resistenza dei marinai tedeschi. Narra la loro vita di bordo, dura e piena di rinunce, trascorsa sugli oceani durante la seconda guerra mondiale e dimostra come continuarono il proprio dovere anche con una enorme inferiorità di mezzi e mostrarono umanità di fronte al nemico vinto e una grande condotta cavalleresca. Il libro adotta un linguaggio aperto e comporta una critica schietta verso le decisioni prese in alto loco, consapevolmente, per dimostrarla vera situazione interiore di un comandante di incrociatore, unico responsabile di una nave lontana dalla base.

    Brossura 14 x 21 cm. con 12 illustrazioni b/n, allegato dvd

    Stampato nel 2010 da Effepi

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    I Bucintoro della Serenissima – The ceremonial state barges of the Venetian Republic

    23.00

    Pur con la concreta difficoltà di una socumentazione scarsa e lacunosa – pochissima documentazione reperibile soprattutto perr i primi esemplari costruiti nell’alto medioevo – il libro cerca di raccontare tutta la storia di queste imbarcazioni, sicuramente tra le più famose navi del mondo, conosciute ovunque per lo sfarzo e la maestosità delle loro decorazioni malgrado non siano mai uscite dallo specchio d’acqua della Laguna di Venezia. Un intero capitolo, inoltre, è dedicato, per i modellisti, al Bucintoro modello del 1526.

    Brossura, 21 x 29 cm. pag. 92 completamente illustrato con fotografie, riproduzioni di illustrazioni d’arte e tavole a colori

    Introduzione e didascalie in lingua inglese, testo in italiano

    Stampato nel 2015 da Gruppo Modellistico Trentino

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    I convogli PQ.18 e QP.14. Un Duello Aeronavale finito alla pari nei mari di Groenlandia e di Barents

    19.90

    Francesco Mattesini

     Gli Alleati con questi convogli cercarono di portare aiuto e materiale all’URSS che stava combattendo assieme a loro le forze del Terzo Reich. I convogli artici, organizzati dal 1941 al 1945, erano destinati al porto di Arkhangelsk, in estate, e a Murmansk, in inverno, attraverso l’Islanda e l’Oceano Artico, compiendo viaggi pericolosissimi in acque tra le più ostili al mondo. La grande battaglia avvenne a metà settembre 1942 e questa volta lo scontro fu assai più arduo per le forze tedesche, che riuscirono ad affondare 13 mercantili ma subirono la perdita di ben tre U-boot oltre ad altri 4 danneggiati e 20 aerei da combattimento. Si era insomma interrotta la tragica mattanza per gli alleati. Qualcuno fra gli inglesi rivendicò addirittura la vittoria, anche se è forse più corretto parlare di uno scontro chiuso senza vincitori, ma per le forze dell’asse si apriva comunque un momento critico…

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    I corsari dei mari. Sommergibilisti eroici italiani 1940-1943

    12.00

    Alfredo Moretti

    Diciotto sommergibilisti, diciotto uomini della Marina Militare Italiana. Tratteggiata nel saggio ogni personalità di questi eroi del Secondo conflitto mondiale, “di varia estrazione sociale, provenienti da regioni diverse, di caratteri variegati e apparentemente opposti”, reca in sé una caratteristica univoca che li assurge e li consacra tutti agli altari della memoria storica: aver agito con abnegazione, spinti da autentico e “radicato amore per la loro Patria come valore preordinato”.

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    I corsari del Kaiser – Le avventure delle navi corsare tedesche durante la Grande Guerra

    18.00

    Un tempo, per definizione, le navi corsare erano vascelli armati per la guerra di corsa i cui uomini, Capitano e marinai, a differenza dei pirati, compivano atti ostili contro altre navi o porti solo con il consenso di un governo legittimo che autorizzava l’equipaggio di una nave, tramite una vera e propria patente di corsa o lettera di corsa, ad attaccare una nazione avversaria. Di solito i corsari erano privati cittadini, il cui unico obbligo nei confronti della propria nazione era il versamento nelle casse dello Stato di una parte del bottino che riuscivano a impadronirsi. In caso di cattura, a differenza del pirata che veniva spedito sulpatibolo, il corsaro diveniva prigioniero di guerra e trattato come tale. Con il trattato di Parigi del 1856, sottoscritto dalle grandi marinerie dell’epoca, la guerra di corsa venne messa al bando, si impedivano al privato cittadino atti di guerra. Da allora i corsari sarebbero stati militari che consegnavano al proprio Stato il bottino e le navi nemiche catturate. Per i Tedeschi, all’inizio della Grande Guerra, la situazione delle loro navi, suddivise lungo i possedimenti delle loro colonie, sparse ai quattro angoli del mondo, impose loro il ricorso alla guerra corsara. Circondati da nemici, su oceani ostili, essi dovettero attaccare imbarcazioni e porti nemici, non soltanto per interrompere il traffico navale, ma ancheper approvvigionarsi del necessario per continuare la navigazione e quindi garantirsi la sopravvivenza. In particolare la necessità di approvvigionarsi di carbone influenzò molto le decisioni dei comandanti in mare.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 144 con circa 100 foto b/n

    Stampato nel 2008 da Marvia

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    I corsari del Terzo Reich e i segreti di Husky. Sicilia (1940-1943)

    19.00

    Il libro racconta la storia della terza flottiglia motosiluranti germanica e delle sue operazioni nel Mediterraneo dopo l’arrivo in Sicilia per cooperare alla neutralizzazione dell’isola di Malta, minando le sue acque ed attaccando con i siluri i convogli di rifornimenti della Royal Navy. Intrinsecamente legata a questa leggendaria unità della Kriegsmarine è stata la base navale di Porto Empedocle, situata nella parte centromeridionale della Sicilia. Una cittadina che pagò un prezzo assai salato per il proprio ruolo bellico nella guerra del Mediterraneo, subendo sanguinosi bombardamenti aerei dell’aviazione angloamericana. Proprio questa base con lo sbarco alleato in Sicilia del luglio 1943 avrebbe conosciuto, prima dell’arrivo delle truppe alleate, uno dei maggiori sabotaggi delle proprie difese, insieme a quello ben più famoso e concomitante di Augusta. Fonti provenienti dall’Ufficio Storico della Marina, da quello dell’Esercito e documenti segreti degli archivi militari americani, con l’aggiunta di importanti testimonianze, hanno per la prima volta fatto luce su questo accadimento storico che contribuì alla decisione tedesca di invadere la Penisola Italiana.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 266 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2017 da Goriziana

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    I due legnani. Emilio MOVM con il MAS 568 all’attacco dell’Incrociatore Molotov. Antonio Comandante della Squadra sommergibili Sottosegretario Marina RSI

    30.00

    Gianni Bianchi – Paolo Gulminelli

    Il volume prende in esame l azione di Emilio comandante del MAS 568 che affondò un incrociatore sovietico, il Molotov nel Mar Nero ottenendo la MOVM e, la carriera del padre Antonio, comandante di una squadra dei sommergibili e sottosegretario alla difesa, fino alla sua morte per mano dell intelligente inglese.

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 116 con varie foto b/n

    Stampato nel 2023 da Sarasota

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    I grandi ammiragli dell’età remica

    24.00

    15 biografie di grandi ammiragli, dall’antica Grecia alla fine del XVI secolo. Ogni ammiraglio è qui valutato sotto il profilo dell’abilità personale e dell’importanza storica, e viene messo in risalto anche il contributo dato alla riorganizzazione della Marina da parte di uomini di stampo prettamente politico quali Temistocle e Lisandro. La figura dell’ammiraglio come ufficiale di marina è piuttosto recente: nei tempi più antichi non era prevista la figura di un ufficiale al quale veniva esclusivamente affidato il comando di una flotta. Nel Medioevo tale professione iniziò ad assumere una propria autonomia; parallelamente si assistè alla fortuna di imprenditori e proprietari di una o più galee chiamati al comando di navi o flotte grazie alle relazioni di parentela con ricchi mercanti delle grandi famiglie veneziane o genovesi, come i Doria. Nel Rinascimento, soprattutto in Spagna, l’estrazione sociale continuò a rimanere un requisito fondamentale per ascendere a tali cariche, e gli ammiragli provenivano quasi esclusivamente dall’aristocrazia. Di tutt’altro ceto erano gli ufficiali dell’Impero ottomano, dove gli ammiragli venivano scelti tra i marinai di professione che avevano prestato servizio in posizioni subalterne sulle galee di Stato o fra uomini che avevano fatto le loro esperienze a bordo di navi corsare, come il Barbarossa, Dragut e Uluc, Ali. Il libro è arricchito e completato da minibiografie di altri ammiragli non altrettanto famosi e da curiosi aneddoti storici.

    Brossura, 16 x 21 cm. pag. 480 con numerose illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Odoya

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    I mezzi d’assalto della X Flottiglia MAS della Regia Marina. Giugno 1940 Aprile 1945

    32.00

    Francesco Mattesini

    Nella prima guerra mondiale la Regia Marina italiana, impiegò in Adriatico i primi rudimentali mezzi d’assalto, ottenendo successi lusinghieri. Le esperienze raccolte furono poi valorizzate a partire dal 1935 quando la Regia Marina riprese lo studio e la costruzione di mezzi offensivi insidiosi, tra cui i Siluri a Lunga Corsa (SLC). Chiamati volgarmente “maiali”,, gli SLC furono poi accompagnati, da barchini esplosivi, MAS velocissimi, sommergibili speciali. Ed ancora reparti molto efficienti di incursori, spesso dipendenti dalle varie flottiglie MAS. Fra esse la Xª fu quella che si coprì di maggior gloria negli attacchi condotti a Gibilterra e ad Alessandria d’Egitto. In questo libro raccontiamo la storia di tutti questi uomini e dei loro mezzi speciali.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 98 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    I Naufraghi del Kabalo raccontano il Salvataggio di Salvatore Todaro

    Il prezzo originale era: €25.00.Il prezzo attuale è: €16.25.

    Pierre Goemaere – Gianni Bianchi

    Il libro ripercorre la carriera della medaglia d’oro, dall ingresso in Accademia a 16 anni fino a comandante la 187 Squadriglia Idrosiluranti a Cadimare, dal periodo trascorso con il sommergibile Cappellini, alle alle azioni in Mar Nero e Bona con i mezzi di superficie. Particolare  attenzione è stata  messa nell esporre il pensiero e l’agire di Todaro, non solo la sua umanità con il salvataggio dei naufraghi del Kabalo ma la straordinaria temerarieta negli attacchi a Sebastopoli e a Bona

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 150 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2023 da Sarasota

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    I sommergibili negli oceani

    40.00

    Dal volume in questione risulta che i sommergibili italiani affondarono in Atlantico 101 navi mercantili per conplessive 569.000 tonellate circa di stazza lorda. Un risultato operativo che può considerarsi soddisfacente quando lo si rapporti al numero complessivo dei battelli italiani che operavano in Atlantico e quando si tenga presente che dalla metà del 1941 in poi, i sommergibili presenti a Bordeaux alla base Betasom, superarono di poco la ventina e che di essi mai più della metà erano efficenti. Dai primi mesi del 1942 all’estate del 1943 il numero dei battelli presenti andò poi progressivamente calando per ridursi praticamente a zero alla viglia dell’armistizio. Il grafico n. 15 fornisce eloquenti e precisi ragguagli sul numero di sommergibili presenti a Bordeaux, quelli efficienti e opativi. Il volume è dedicato agli equipaggi dei sedici battelli che non sono più tornati alla base.

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 390 con circa 43 foto b/n e 33 grafici

    Stampato nel 2002 dall’Ufficio Storico della Marina Militare

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