La rivoluzione in camicia nera. Dalle origini al 25 luglio 1943

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Paolo Buchignani

La tesi dello storico Buchignani è che sia esistito un gruppo di fascisti rivoluzionari separato dal fascismo “che conosciamo tutti” – conservatore, squadrista, autoritario, autocratico, totalitario, razzista – e che questo gruppo abbia poi inevitabilmente sposato i princìpi del partito comunista. L’indagine si dipana a partire dagli intensi rapporti intercorsi tra il fascismo di sinistra e alcuni importanti gerarchi e intellettuali, con il fine di spiegare i rapporti tra fascismo e cultura d’avanguardia nella Roma di Bontempelli, Pirandello, Ungaretti, Marinetti; nei romanzi di Moravia; nelle riviste e nei giornali fascisti. Un’analisi puntuale di una parte dolorosa della nostra storia.

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Paolo Buchignani

La tesi dello storico Buchignani è che sia esistito un gruppo di fascisti rivoluzionari separato dal fascismo “che conosciamo tutti” – conservatore, squadrista, autoritario, autocratico, totalitario, razzista – e che questo gruppo abbia poi inevitabilmente sposato i princìpi del partito comunista. L’indagine si dipana a partire dagli intensi rapporti intercorsi tra il fascismo di sinistra e alcuni importanti gerarchi e intellettuali, con il fine di spiegare i rapporti tra fascismo e cultura d’avanguardia nella Roma di Bontempelli, Pirandello, Ungaretti, Marinetti; nei romanzi di Moravia; nelle riviste e nei giornali fascisti. Un’analisi puntuale di una parte dolorosa della nostra storia.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 560

Stampato nel 2025 da Arcadia Edizioni

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