RSI. Il fascismo clandestino e l’epurazione in Sardegna 1943-1946

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In quest’ultimo suo libro, Abis porta alla luce del pubblico la storia nascosta delle migliaia di Sardi che si trovarono in Sardegna bloccati dall’occupazione angloamericana e dal governo di Badoglio, ma si organizzarono spontaneamente per combattere, in ogni modo possibile, l’invasore e per tenere fede ai propri ideali patriottici e fascisti: una storia fatta di tanti piccoli episodi, simili nell’estrinsecazione, ma slegati fra loro perché nati per germinazione spontanea e contemporanea in quanto sorti tutti in reazione all’”invasione” straniera. Non si può dimenticare che il rapporto tra popolazione isolana e forze tedesche stazionate nell’isola, fu di mutuo e reciproco rispetto. In Sardegna si è potuto rilevare una partecipazione più alta di militari in servizio, di quanto non sia accaduto in altre zone dell’Italia invasa, ma non per questo è stata trascurabile l’attività clandestina dei civili, che ha interessato tutte le province della Sardegna, in maniera appassionata e costruttiva. La reazione dei militari, però, non sfociò in atti di aperta ribellione perché Mussolini volle risparmiare alla popolazione civile le rappresaglie, che inevitabilmente ne sarebbero seguite.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 193

Stampato da Giorgio Ariu Editore

Condizioni del libro: nuovo

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Descrizione

Angelo Abis

In quest’ultimo suo libro, Abis porta alla luce del pubblico la storia nascosta delle migliaia di Sardi che si trovarono in Sardegna bloccati dall’occupazione angloamericana e dal governo di Badoglio, ma si organizzarono spontaneamente per combattere, in ogni modo possibile, l’invasore e per tenere fede ai propri ideali patriottici e fascisti: una storia fatta di tanti piccoli episodi, simili nell’estrinsecazione, ma slegati fra loro perché nati per germinazione spontanea e contemporanea in quanto sorti tutti in reazione all’”invasione” straniera. Non si può dimenticare che il rapporto tra popolazione isolana e forze tedesche stazionate nell’isola, fu di mutuo e reciproco rispetto. In Sardegna si è potuto rilevare una partecipazione più alta di militari in servizio, di quanto non sia accaduto in altre zone dell’Italia invasa, ma non per questo è stata trascurabile l’attività clandestina dei civili, che ha interessato tutte le province della Sardegna, in maniera appassionata e costruttiva. La reazione dei militari, però, non sfociò in atti di aperta ribellione perché Mussolini volle risparmiare alla popolazione civile le rappresaglie, che inevitabilmente ne sarebbero seguite.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 193

Stampato da Giorgio Ariu Editore

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