El Alamein – L’inferno o giù di lì

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Emilio Camozzi nasce a Milano il 4 dicembre 1920. Alla leva, nel 1940, ottiene il rinvio di un anno per terminare gli studi. Nel giugno di quell’anno scoppia la guerra, evento al quale fin dalla prima giovinezza era stato preparato, e solo nel gennaio del 1941 può ottenere l’arruolamento. E’ assegnato alla Guardia di Frontiera (corpo non più esistente) dove passa il tempo rodendosi il fegato al pensiero che da altre parti si combatte e lui ne è escluso. Finalmente riesce ad arruolarsi nei paracadutisti. Finito il corso ed eseguiti i lanci, viene preparato, presso il centro di controspionaggio a Forte Braschi, all’operazione su Malta. Avrebbe dovuto lanciarsi qualche ora prima del resto della divisione per dare l’intensità e la direzione del vento. Invece non succede nulla e va con gli altri in Africa per fare una guerra alla quale i paracadutisti non erano stati addestrati. Dopo la battaglia di El Alamein viene fatto prigioniero. Trascorre quattro anni, i peggiori della sua esistenza, nei campi di concentramento inglesi. Tornato a casa, per coronare degnamente la sua vita militare, si da da fare in un reparto che aveva il compito di un’eventuale difesa degli slavi di una zona di Trieste.

Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 166

Stampato nel 2010 da Lo Scarabeo

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Descrizione

Emilio Camozzi

Emilio Camozzi nasce a Milano il 4 dicembre 1920. Alla leva, nel 1940, ottiene il rinvio di un anno per terminare gli studi. Nel giugno di quell’anno scoppia la guerra, evento al quale fin dalla prima giovinezza era stato preparato, e solo nel gennaio del 1941 può ottenere l’arruolamento. E’ assegnato alla Guardia di Frontiera (corpo non più esistente) dove passa il tempo rodendosi il fegato al pensiero che da altre parti si combatte e lui ne è escluso. Finalmente riesce ad arruolarsi nei paracadutisti. Finito il corso ed eseguiti i lanci, viene preparato, presso il centro di controspionaggio a Forte Braschi, all’operazione su Malta. Avrebbe dovuto lanciarsi qualche ora prima del resto della divisione per dare l’intensità e la direzione del vento. Invece non succede nulla e va con gli altri in Africa  per fare una guerra alla quale i paracadutisti non erano stati addestrati. Dopo la battaglia di El Alamein viene fatto prigioniero. Trascorre quattro anni, i peggiori della sua esistenza, nei campi di concentramento inglesi. Tornato a casa, per coronare degnamente la sua vita militare, si da da fare in un reparto che aveva il compito di un’eventuale difesa degli slavi di una zona di Trieste.

Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 166

Stampato nel 2010 da Lo Scarabeo

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