La battaglia di Cassino Gennaio-Maggio 1944

Seconda Guerra Mondiale

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    La battaglia di Cassino Gennaio-Maggio 1944

    12.00

    Agile collana di monografie dedicata alla storia militare, l’uniformologia, il modellismo e il wargame. Si prendono in esame avvenimenti, eserciti, personaggi, armi, battaglie e tattiche di guerra, per questa ragione ogni monografia è ampiamente illustrata con fotografie e disegni in bianco e nero e quasi sempre una sezione centrale a colori, raffigurante uniformi e distintivi. Il punto di forza della serie è che prende in esame tutti i periodi storici, così da accontentare un notevole numero di appassionati.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 48 con circs 98 foto b/n b/n, 5 mappe b/n e 4 cartine a colori

    Stampato da Chillemi

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    La battaglia di Creta

    15.00

    Creta, maggio 1941: le forze britanniche, venute in aiuto all’esercito ellenico e costrette dalle truppe dell’Asse a ritirarsi dalla Grecia continentale, furono trasferite in parte nell’isola di Creta, importante per la sua posizione strategica nel Mediterraneo orientale, ma dopo violenti combattimenti contro unità di paracadutisti e aereotrasportate della Wermacht furono costrette a reimbarcarsi. Fu una nuova pesante sconfitta per l’inghilterra che dovette operare in netta inferiorità di uomini e di mezzi e senza il dominio dei cieli. La battaglia si concluse dopo 2 settimane e le perdite furono pesanti da entrambe le parti.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 158 + 24 pagine furi testo foto con 49 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Mursia

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    La battaglia di Creta Maggio 1941 – Il contributo italiano

    29.00

    Francesco Mattesini

    Verso la metà del mese di aprile del 1941, mentre era in pieno svolgimento l’offensiva tedesca nei Balcani contro la Jugoslavia e la Grecia, campagne che l’efficientissima macchina bellica germanica concluse rapidamente nello spazio di due settimane, il generale Kurt Student, comandante dell’11º Corpo Aereo (XI Fliegerkorps) dislocato nella Germania centrale, esaminò la possibilità di occupare l’isola di Creta, che rappresentava l’ultimo baluardo britannico nella zona dell’Egeo. L’impresa doveva svolgersi mediante uno sbarco in forze di truppe aviotrasportate, per poi impiegarle, a operazione conclusa, per conquistare il Canale di Suez. In questo libro verrà analizzato anche il contributo offerto dalle forze armate italiane all’operazione, partendo dalle loro basi operative in Grecia e nelle isole del Dodecanneso.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 182 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    La battaglia di El Alamein

    22.00

    La battaglia di El Alamein è rimasta nella memoria collettiva come una delle disfatte più sanguinose patite dall’esercito italiano nel corso della Seconda Guerra Mondiale. “Mancò la fortuna, ma non il valore”, recita una targa commemorativa posta ancora oggi a fianco del Sacrario di El Alamein, Egitto. Ma cosa accadde nel 1942 sul fronte nord-africano? Micheal Carver ripercorre le fasi salienti delle operazioni militari che contrapposero le forze italo-tedesche all’esercito britannico e che segnarono la fine delle speranze cullate da Hitler di raggiungere l’Egitto per impadronirsi dei preziosi pozzi di petrolio che si trovavano in Iraq, Iran e Siria. Il generale Rommel, “la volpe del deserto”, da una parte, i generali Auchinleck e Montgomery, dall’altra. Il saggio risente dell’ostracismo inglese verso le armi italiane!!!

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 350 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2017 da Res Gestae

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    La battaglia di Kasserine – L’ultima vittoria di Rommel. Il cimitero degli Sherman

    30.00

    Nel febbraio del 1943, durante la Campagna di Tunisia, al passo di Kasserine si svolse quella che fu una battaglia tra i resti dell’Afrika Korps di Rommel validamente coadiuvati dai reparti italiani che, proprio in Tunisia, diedero il meglio di se stessi, e elementi del Secondo Corpo d’Armata USA al comando del Generale Fredentall. Nonostante la modernità dell’armamento americano, il coraggio e lo stile tattico italo-tedesco e l’inesperienza dei militari statunitensi fecero in modo che la vittoria delle forze dell’Asse potesse respingere di 140 km le truppe alleate, lasciando sul campo i loro Sherman colpiti dal fuoco dei Tiger e dell’artiglieria pesante. Una settantina di pagine di testo, 15 profili a colori, 2 cartine in b/n, e un album di un centinaio di fotografie in b/n, ci fanno rivivere i momenti più salienti di quello scontro di uomini e carri armati.

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 186 illustrato con numerose foto b/n e profili a colori

    Stampato nel 2018 da Sarasota

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    La battaglia di Monte Altuzzo

    32.00

    “Questa è la storia dello sfondamento americano della Linea Gotica sulle montagne italiane. Nel settembre 1944, il II Corpo della Quinta Armata degli Stati Uniti lanciò un attacco attraverso il fiume Sieve… Successivamente ci si aspettava che la conquista del passo del Giogo consentisse di aggirare sul fianco le fortificazioni nemiche del Passo della Futa. Per avere successo, qualsiasi attacco contro il Passo del Giogo avrebbe dovuto occupare il terreno in posizione dominante ai due lati della Statale 6524: l’intera collina Monticelli a ovest e il monte Altuzzo a est…”

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 194 con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2018 da Sarasota

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    La battaglia di Monte Belvedere – WW2 Linea Gotica 18-24 febbraio 1945. Nei ritrovamenti sul campo di battaglia nella memoria e nel riuso civile dei materiali bellici

    Il prezzo originale era: €22.00.Il prezzo attuale è: €14.30.

    Jean Pascal Marcacci        Prezzo di listino: 22.00 (sconto 35%)

    Sono rimaste labili tracce di una battaglia sull’Appennino innevato (della Linea Gotica durante la Seconda Guerra Mondiale) nella memorie, e nell’eccezionale riuso dei materiali bellici, operato dai poveri contadini e montanari. Il libro riporta per la prima volta i colori della guerra e costringe i giovani alla ricerca storica e all’ascolto delle voci di partigiani, tedeschi, americani e brasiliani. Corredato da circa 111 illustrazioni, delle quali la maggior parte a colori, il libro si sfoglia come un file multimediale.

    Brossura, 28 x 20 cm. pag. 48 interamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2008 da Angelini

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    La battaglia di Pantelleria. L’olocausto degli Aerosiluranti 14-15 Giugno 1942

    27.00

    Gianni Bianchi

    L’autore venuto in possesso di molti documenti e fotografie di Mario Ingrellini ne sviluppa la storia allargandola alla Battaglia di Pantelleria dove furono abbattuti una decina di aerosiluranti. Quindi vengono esaminate tutte le circostanze relative a quelle azioni tributando un omaggio a quegli eroici ragazzi: Vivarelli Colonna, Alberto Leonardi, Farina Giovanni….

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    La battaglia di Stalingrado – Il racconto del generale che ha sconfitto i nazisti

    22.00

    La battaglia di Stalingrado inizia il 17 luglio 1942 quando la Sesta Armata del generale tedesco Friedrich Paulus entra in contatto nella grande ansa del Don con le forze sovietiche ammassate da Stalin per sbarrare l’accesso al Volga. La caduta della città ha per l’Unione Sovietica un duplice risvolto negativo; la perdita del controllo sui giacimenti minerari e petroliferi del Caucaso e il conseguente ridimensionamento del carisma di Stalin proprio nella città che porta il suo nome. La strenua difesa di questa città-simbolo dell’Urss è descritta, in quest’opera, dal suo principale fautore mettendo in rilievo il modo in cui l’Armata Rossa, giorno dopo giorno, ha organizzato la difesa e ha saputo resistere agli attacchi delle truppe tedesche. La battaglia di Stalingrado costituisce un’evento di fondamentale importanza per comprendere lo svolgersi delle operazioni militari sul fronte orientale poiché ha rappresentato l’inizio della riscossa sovietica contro l’invasione del Reich.

    Brossura 14 x 20,5 cm. pag. 380

    Stampato nel 2012 da Res Gestae

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    La battaglia navale del 2 dicembre 1942 nel canale di Sicilia

    19.90

    Francesco Mattesini

    La battaglia anche detta del banco di Skerki ebbe luogo il 2 Dicembre 1942, nel mar Mediterraneo nei pressi della costa tunisina. Un convoglio mercantile italiano, scortato da alcune navi da guerra della Regia Marina e diretto in Libia, fu attaccato da una squadra navale della Royal Navy. Il convoglio italiano era costituito da un piroscafo tedesco, e da alcune motonavi italiane. La squadra d’attacco britannica nella battaglia affondò l’intero convoglio – oltre al cacciatorpediniere Folgore facente parte della scorta, senza riportare alcun danno immediato. La battaglia fu iniziata dal comandante italiano, capitano di vascello Aldo Cocchia, imbarcato sul Nicoloso da Recco, un cacciatorpediniere della classe Navigatori, che ordinò alle sue navi di attaccare. Nel combattimento persero la vita 2.200 italiani tra quelli imbarcati sul Folgore e i marinai del convoglio, oltre a moltissimi soldati di fanteria trasportati. Più precisamente, vi furono 286 morti della Regia Marina. Dei 1.766 militari trasportati dall’Aventino e dal Puccini, in gran parte fanti della Divisione Superga, destinati al fronte tunisino se ne salvarono solo 239!

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    La brigata ebraica e le unità ebraiche nell’esercito britannico durante la Seconda Guerra Mondiale

    25.00

    Durante la seconda guerra mondiale, non meno di 35.000 ebrei provenienti dalla Palestina, allora sotto mandato inglese, servirono nell’esercito britannico come volontari. Verso la fine della guerra, nel settembre 1944, venne creata una Brigata Ebraica combattente, che servì sul fronte italiano. Intanto volontari ebrei provenienti dalla Palestina Mandataria servivano nelle più disparate unità dell’esercito inglese, in corpi non combattenti come i pionieri (Army Pioneer Corps), trasporti (Royal Army Service Corps), genio (Royal Engineers), ed in unità combattenti come l’artiglieria (Royal Artillery), aviazione (Royal Air Force), e marina (Royal Navy), e naturalmente la sanita’ (Royal Army Medical Corps). Non meno di 3500 donne servirono come ausiliarie nel ATS (Auxiliary Territorial Service) in vari compiti. I volontari ebrei della Palestina furono presenti in tutti i teatri bellici in cui combatté l’esercito britannico, dalla Francia nel 1940, Grecia e Creta nel 1941, i deserti dell’Egitto e della Cirenaica dal 1940 fino al 1943, Etiopia nel 1941, Sicilia ed Italia dal 1943 al 1945… Questa è la loro storia.

    Brossura, 17,5 x 25,3 cm. pag. 80 riccamente illustrato con foto b/n e tavole a colori

    Stampato nel 2018 da Soldiershop

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    La brigata ebraica e le unità ebraiche nell’esercito britannico durante la Seconda Guerra Mondiale.

    20.00

    Durante la Seconda Guerra Mondiale non meno di 35.000 ebrei provenienti dalla Palestina, allora sotto mandato inglese, servirono nell’esercito britannico come volontari. Verso la fine della guerra, nel settembre 1944, venne creata una Brigata Ebraica combattente, che servì sul fronte italiano. Intanto volontari ebrei della Palestina Mandataria, servivano nelle più disparate unità dell’esercito inglese, in corpi non combattenti, come pionieri, genio e trasporti, e in unità combattenti, come artiglieria, aviazione e marina, e, naturalmente, sanità. Anche non meno di 3.500 donne servirono come ausiliarie in vari compiti. Questo volume ne traccia la storia e ne presenta uniformi, decorazioni e distintivi.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 79 illustrato con circa 72 foto b/n e 16 tavole a colori

    Testo in ligua italiana, didascalie italiano/inglese

    Stampato nel 2012 da Soldiershop

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    La cacciata degli Italiani di Corfù (1944) – Una indagine incompleta

    15.00

    La scomparss della minoranza italiana di Corfù è pressochè ignota sia agli studiosi sia, in generale, al più vasto pubblico italiano. Il libro costituisce un primo tentativo di ripercorrere la storia di questa comunità così numerosa, attiva e organizzata e in particolare della sua distruzione ad opera della Grecia nell’immediato Secondo Dopoguerra.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 125 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Settimo Sigillo

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    La caduta dell’impero britannico 1918-1968

    22.00

    Nel 1918 l’Impero britannico si poteva considerare la maggior potenza del mondo. Nella Prima guerra mondiale le nuove conquiste ne avevano allargato le frontiere fino a comprendere un quarto delle terre emerse. Nonostante l’esteso autogoverno nei domini “bianchi”, l’Impero britannico funzionava soprattutto come unità politica. Nel 1918, la maggior parte della gente credeva che esso sarebbe durato per generazioni. Era l’impero sul quale “non tramonta mai il sole”, un’istituzione stabile, una parte del normale ordine mondiale. Ma nel giro di cinquant’anni svanì, lasciandosi dietro un nebuloso Commonwealth dall’incerto avvenire. L’Impero britannico risultò, così, una situazione provvisoria, un semplice sogno. Questo volume rievoca le cause più salienti che portarono a questa incredibile trasformazione.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 392 con numerose foto. illustrazioni e mappe b/n

    Stampato nel 2016 da Odoya

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    La caduta della Francia – Da Sedan all’occupazione nazista

    38.00

    La fulminea caduta della Francia davanti all’avanzata delle truppe tedesche fu dovuta a semplice inferiorità militare, o non vi furono, forse, motivazioni più profonde, strutturali? Quanto pesò l’incapacità e l’inettitudine di leader e politici o il sentimento anticomunista e antisemita che si era diffuso? Quanto il caos in cui il Paese stava progressivamente sprofondando? Il 17 giugno 1940, a tre giorni dalla disfatta, William Shirer è già a Parigi come inviato speciale e raccoglie testimonianze di leader e politici, generali e diplomatici, cittadini e giornalisti. Il suo lavoro, però, non si arresta nel corso degli anni: lo storico americano riprende i documenti della commissione d’inchiesta e gli atti dei processi contro i collaborazionisti, e si avvale dei documenti segreti dell’alto comando francese, del Foreign Office e del Quai d’Orsay. Grazie all’eccezionale sensibilità politica e una non comune capacità di analisi e sintesi, Shirer riesce così a ricostruire con precisione e accuratezza uno degli avvenimenti chiave delle Seconda Guerra Mondiale, la disfatta francese e la fine della Terza Repubblica

    Brossura, pag 1174

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    La caduta di Berlino – L’ultima battaglia di Hitler

    27.00

    Un classico della storia militare, bilanciante l’accuratezza della ricostruzione storica degli ultimi combattimenti per Berlino dell’aprile-maggio 1945, dallo sfondamento sovietico sull’Oder sino alla battaglia di Seelow e la difesa finale della capitale del III Reich, e le avvincenti vicende di un pugno di carristi della Panzer-Division “Müncheberg” e volontari francesi dell’SS-Sturmbataillon “Charlemagne”, tra gli ultimi difensori di Berlino. Questa edizione presenta una traduzione rivista e annotata a cura del Wehrmacht Research Group, ed è integrata da nuove dettagliate mappe delle operazioni, fotografie dell’epoca in azione, immagini attuali dei luoghi dei combattimenti, e di illustrazioni a colori.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 240 con illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 2020 da Associazione Italia

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    La calda estate del 1943

    9.50

    Eugenio Dollmann, colonnello delle SS e uomo di fiducia di Heinrich Himmler, fu un punto di riferimento della società culturale, politica e diplomatica italiana e tedesca e tramite dei loro rapporti. Nei giorni frenetici e drammatici che precedettero e seguirono la caduta del fascismo, quest’uomo fu testimone e, in qualche caso, protagonista della fine del regime. Personalità amletica, ambigua, divisa tra spregiudicatezza politica e slanci di generosità, Dollmann aveva il gusto del potere e il piacere dell’intrigo inteso come strumento per la conquista e l’esercizio del potere.

    Brossura 11,5 x 17 cm. pag. 126

    Stampato nel 2012 da Le Lettere

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    La campagna d’Italia – I luoghi della guerra e della memoria 1943 – 1945

    17.50

    Gabriele Ronchetti – Maria Angela Ferrara

    Una guida per conoscere le vicende storiche della Campagna d’Italia e per andare alla scoperta dei luoghi che videro l’avanzata alleata anglo-americana lungo la penisola, dopo la conquista della Sicilia nell’estate 1943 e gli sbarchi all’indomani dell’armistizio. Il volume apre con un’introduzione storica di taglio divulgativo, dove sono narrati i venti mesi di guerra sul suolo italiano: dallo sbarco di Salerno alle battaglie di Ortona e di Cassino sulla Linea Gustav, dallo sbarco di Anzio all’ingresso degli alleati a Roma il 4 giugno 1944, dalla battaglia di Ancona alla liberazione di Firenze, dall’attacco alla Linea Gotica all’offensiva decisiva dell’aprile 1945, che portò alla fine delle ostilità e alla liberazione dell’Italia. Nella seconda parte, la guida ripercorre – i luoghi-simbolo testimoni del periodo più drammatico della nostra storia recente, lungo itinerari di visita tra campi di battaglia, cippi, musei e sacrari. Un volume con una chiave di lettura innovativa, che racconta la storia con un occhio attento alle esigenze turistiche, segno distintivo della collana.

    Brossura, 12,5 x 21 cm. pag. 222 con numerose foto e cartine a colori e b/n

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    La campagna d’Italia (1943-1945)

    28.00

    G. A. Shepperd

    Il primo resoconto completo e dettagliatamente documentato a prendere in esame la campagna d’Italia durante la Seconda guerra mondiale: dalla conferenza di Casablanca, nel gennaio 1943, dove fu decisa l’operazione Husky, ossia il primo attacco al continente europeo, alla conquista della Sicilia, che portò alla caduta di Mussolini e alla resa italiana; dagli sbarchi di Salerno e di Anzio alla più famosa battaglia di Cassino, fino allo sfondamento della linea Gotica e alla resa tedesca avvenuta nell’aprile 1945. Un libro basilare, che affronta un periodo decisivo della storia italiana, fondendo insieme visione militare e politica, ma soprattutto facendo emergere il ruolo determinante che giocò la liberazione della penisola sulle sorti generali della Seconda guerra mondiale

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    La campagna d’Italia dei Servizi americani 1942-1945

    24.00

    Questo libro ricostruisce la campagna d’Italia della Seconda guerra mondiale avvalendosi di un registro duplice: il piano dei fatti ufficiali si alterna costantemente con quello della guerra segreta nelle retrovie, le vicende belliche assumono nell’insieme la coloritura del ricordo personale, brillante e minuzioso, di un giovanissimo ufficiale dell’OSS (Office of Strategic Services). Max Corvo fu scelto per questa missione data la sua familiarità con la terra d’origine, l’Italia, la sua lingua ed i suoi dialetti, con la sua cultura, la sua gente, il suo territorio tormentato e, infine, con la sua ricca storia. Grazie a queste conoscenze, e al suo talento personale, Corvo poté proporre ed attuare una serie di operazioni di spionaggio sul campo a sostegno della guerra contro i tedeschi ed i fascisti, fino alla loro sconfitta definitiva. lIl testo risponde, fra ammissioni e omissioni, a molte domande riguardanti l’invasione della Sicilia del 1943, l’accusa di collaborazione fra mafia e forze armate americane, il trattamento riservato dalle forze di occupazione tedesche e dai fascisti alla popolazione italiana, il sistematico smantellamento della macchina da guerra germanica sul territorio italiano fino alla caduta del fascismo ed alla morte di Mussolini.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 458 + 24 pagine fuori testo con 47 foto b/n

    Stampato nel 2006 da Libreria Editrice Goriziana

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    La campagna di Grecia di Guerrino Bragato alpino della Julia

    16.00

    La storia della campagna di Grecia fa da sfondo alla vicenda personale di Guerrino Bragato, alpino della Julia che combattè con il battaglione Cividale sul monte Golico. Emerge un panorama dettagliato delle condizioni di vita al fronte, che pone in gran rilievo i disagi, la fame, il freddo, la neve, il fango e ripercorre i numerosi combattimenti.

    Brossura 16 x 22 cm. pag. 210 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2011 da Aviani & Aviani Editori

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    La campagna di Jugoslavia – aprile 1941 – settembre 1943

    16.50

    Questo volume, facente parte di una serie di monografie dedicate a periodi, episodi, momenti della storia italiana, si occupa in particolare della Campagna di Jugoslavia dall’aprile 1941 al settembre 1943. Il libro narra la storia attraverso immagini rare ed inconsuete, tratte da raccolte e archivi pubblici e personali e da album di famiglia, e attraverso i ricordi dei testimoni e dei protagonisti, raccolti prima che si perdano e non ne resti memoria. I volumi sono inoltre accompagnati, ove occorre, da disegni e piantine.

    Cartonato, 17 x 24 cm. pag. 178 interamente illustrato con circa 152 foto b/n, 5 foto a colori, 9 mappe, 6 riproduzioni di cartoline a colori e 7 illustrazioni a colori

    Stampato nel 1996 da Italia Editrice

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    La campagna di Norvegia

    20.00

    “Questa raccolta dei bollettini del Comando Supremo delle Forze Armate tedesche sulla campagna di Norvegia è raffrontata, come è già stato fatto per la guerra in Polonia, ad una raccolta delle notizie che sono state pubblicate all’estero sugli stessi avvenimenti. La propaganda del nemico non ha tratto insegnamento alcuno dal fallimento dei tentativi fatti precedentemente per trarre in inganno l’opinione pubblica. Ma oggi che le Potenze Occidentali sono direttamente coinvolte negli avvenimenti, la testimonianza delle illusioni, delle quali furono vittime i nostri avversari, è quasi più impressionante che le notizie volutamente false. E queste illusioni furono certamente causa non ultima del rapido e radicale insuccesso del nemico nel settore norvegese… Accanto ai bollettini di guerra, alle emissioni delle stazioni radio estere e alla grande stampa, sono stati citati di proposito, come fonti di informazione, anche giornali di provincia, poiché proprio questi mostrano nel modo più evidente come era stata fuorviata “l’opinione pubblica»” dei nostri avversari”.

    Brossura, 14 x 21 cm. 108 con alcune foto b/n. In allegato DVD “Kampf um Norwegen”

    Stampato nel 2017 da Effepi

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    La campagna di Polonia

    20.00

    Oggetto di questa pubblicazione è la Campagna tedesca in Polonia e il complesso delle operazioni belliche del settembre 1939, a oriente e occidente. Fonte di questo lavoro sono i rapporti del Comando Supremo, che mostrano l’andamento della campagna e le singole operazioni, quali si svolsero giorno per giorno, con un linguaggio semplice, che lascia parlare i fatti, e ci pone sotto gli occhi la totalità dell’azione, dal primo impeto, a settentrione e mezzogiorno, fino alla battaglia culminante, nell’arco della Vistola. Il lettore potrà seguire le operazioni militari sulla carta del territorio, farsi un’idea della reale portata delle operazioni stesse e conoscere la verità degli avvenimenti. Ma questa verità non può dirsi conosciuta a pieno, se non sono altresì conosciute le falsità con le quali si è cercato di alterarla. Perciò abbiamo messo a confronto del nudo resoconto militare le menzogne venute dall’estero. Tale raffronto non ha bisogno di commento. Giudicherà il lettore.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 82 con circa 19 foto e 1 cartina b/n. In allegato DVD con filmati sulla Campagna di Polonia e sull’organizzazione dell’esercito polacco.

    Stampato nel 2015 da Effepi

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    La campagna di Russia – Gli eroici combattimenti sostenuti dal 6° Bersaglieri durante la ritirata dell’inverno 1942/43

    22.00

    Voi ed i vostri soldati avete fatto tutto quanto era umanamente possibile per la difesa e la conservazione della città. L’esercito germanico ed io particolarmente ve ne siamo profondamente riconoscenti. In modo particolare, sono soddisfatto di avere avuto come collaboratore un uomo come voi e vi esprimo il dispiacere per vedervi allontanare, nella speranza di poter combattere di nuovo a fianco a fianco con voi e con i vostri bersaglieri. Il vostro nome e quello del vostro reggimento hanno ormai salda fama nell’esercito tedesco, che vi stima e vi apprezza altamente. Generale gerhard Steinbauer

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 180. Appendice con foto, illustrazioni e schede tecniche di armi e equipaggiamenti

    Stampato nel 2010 da Effepi

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    La campagna di Russia 1941 – 1943

    26.00

    Quando nel giugno 1941 Hitler scatenò l'”operazione Barbarossa” contro l’Unione Sovietica, avrebbe fatto volentieri a meno dell’aiuto italiano; l’Italia, aveva scritto a Mussolini, avrebbe giovato di più concentrando il suo impegno in Nordafrica. Ma Mussolini voleva esserci a tutti i costi, e fece costituire il Corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR), che a metà luglio partì per il fronte orientale. Un anno dopo, unito a nuovi corpi d’armata nell’ARMIR (Armata italiana in Russia), fu schierato sul Don dove l’offensiva sovietica, fra dicembre 1942 e gennaio 1943, lo annientò. Dei 230 mila italiani partiti per la Russia, 95 mila non fecero ritorno: parte uccisi in combattimento, parte morti di stenti e di freddo nelle “marce del davaj” e in prigionia. Con nuova documentazione russa, il libro presenta il racconto vivido e terribile della campagna più disastrosa e inutile della guerra italiana.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm. pag. 374 + 16 pagine fuori testo con 24 foto b/n e 1 cartina a colori

    Stampato nel 2016 da Il Mulino

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    La campana de rusia 1941 – 1945. Nuevas prospectivas

    15.00

    Carlos Caballero Jurado

    Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare della campagna di Russia tra il 1941 e il 1945.

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    La censura Postale sulla corrispondenza in guerra

    33.00

    Paolo Cadeddu – Giancarlo Poletto

    La censura postale rappresenta in tempo di pace un’evidente violazione dei diritti fondamentali dei cittadini; in tempo di guerra divenne invece uno strumento indispensabile e legittimo per la tutela dello Stato e per la sicurezza militare. Nella Prima Guerra Mondiale lo sforzo censorio era rivolto soprattutto ad evitare diserzioni e disfattismo e casi di resa al nemico da parte dei combattenti, fatti nella speranza di salvarsi la vita. Durante il secondo conflitto mondiale la censura controllò anche quelle frasi scritte che potevano diffondere il panico tra la popolazione ed il disfattismo tra le truppe. Come fonti documentali sono state riportate fedelmente una serie di cartoline, biglietti postali e lettere originali scritte dai militari durante la seconda guerra mondiale. Sono testimonianze uniche e rare – non prive talvolta di accorata drammaticità – che solo l’attenta raccolta collezionistica avvenuta nel tempo da parte di Giancarlo Poletto ha potuto restituirci nella loro integrità e valenza storica.

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    La città sotto il fuoco della guerra – La tragedia delle città italiane e l’impegno dei vigili del fuoco nella Seconda Guerra Mondiale

    58.00

    La prima stampa di questo libro uscì a sei anni di distanza da un volume dedicato alla storia dei Vigili del Fuoco dalle origini (1442), quando una città (Torino) al pari di molte altre diede vita a una prima forma di organismo di vigilanza e intervento, fino al secolo XX. E come nel caso precedente anche questo testo, che oggi viene ristampato in forma aggiornata, si avvale di un apparato fotografico e documentale notevolissimo e per la maggior parte inedito, proveniente dall’Archivio Storico dei Vigili del Fuoco del Comando di Torino. Qui l’autore affronta un momento storico, tragico e doloroso: le distruzioni della Seconda guerra Mondiale e la risposta organizzativa delle forze di soccorso. Gli anni quaranta segnano, infatti, una cesura netta nell’opera dei vigili del fuoco, soprattutto in una città a marcato carattere industriale come Torino, tanto da far diventare la Protezione Antiaerea, una struttura in qualche modo parallela. L’illusione di una facile vittoria, l’incubo dei bombardamenti, la lotta per la “Liberazione”, il crollo del regime sono visti con gli occhi di chi combatté una guerra senza armi, ma su un fronte altrettanto drammatico e pericoloso. Il libro racconta, infatti, come i vigili del fuoco non si fossero limitati all’assistenza dei feriti, al recupero delle salme e alla rimozione delle macerie, ma anche come siano rimasti, uno dei pochi residui punti di riferimento nel progressivo sfascio delle strutture statali ed evidenzia quanto questo impegno sia stato il frutto della tenacia dei singoli e l’espressione di un’organizzazione.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 410 con oltre 500 foto

    Stampato nel 2014 da Rodorigo

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    La colonna silenziosa. I Lancieri di Novara da Verona al fronte del Don

    29.00

    Simone Lorenzon

    Russia, estate 1942, prima battaglia difensiva sul fronte del Don. In un silenzio irreale, una colonna silenziosa formata da 400 uomini a cavallo si snoda nella steppa, sono i Lancieri di Novara in movimento verso l’abitato di Tschebotarewskij in protezione della Sforzesca. Le unità corazzate e motorizzate russe li stanno accerchiando. Poche ore prima hanno caricato per l’ultima volta nella loro storia la fanteria nemica a Jagodnij. Questo libro ricostruisce l’impresa, con una imponente documentazione d’archivio fatta di mappe a colori e resoconti, del reggimento di cavalleria più decorato dell’esercito italiano, culminata in una manovra militare magnifica, ma mai raccontata.

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    La colpa dei vincitori – Viaggio nei crimini dell’esercito di Liberazione

    17.50

    Ci sono italiani che hanno pagato molto caro il prezzo della Liberazione. Sono le migliaia di donne della Ciociaria e del frosinate violentate, abusate e uccise durante la marcia dei “liberatori”. Tutto iniziò nel luglio del 1943, quando le truppe alleate sbarcarono in Sicilia. Nella risalita, furono molti i soldati che si lasciarono andare a episodi di violenza, mentre i generali e gli ufficiali chiudevano entrambi gli occhi. Come nel caso dei soldati francesi originari di Marocco, Algeria e Tunisia, i goumiers, al comando del generale Alphonse Juin. Abili nei combattimenti in montagna, furono determinanti nell’aggirare la linea tedesca addentrandosi sui monti a sud di Roma. Ma seminarono l’orrore nei villaggi che attraversarono. Migliaia di donne di tutte le età, giovani e anziane, furono violentate e abusate con estrema crudeltà, anche da centinaia di soldati. Chi si ribellava veniva ucciso, gli uomini violati a loro volta. Secondo alcune stime furono decine di migliaia le vittime. Due volte vittime, perché alla violenza si unirono la vergogna e il silenzio. Si preferì tacere, le donne per pudore e autodifesa, le istituzioni italiane e francesi per non macchiare l’onore e non urtare la sensibilità dei rispettivi eroi della Liberazione. Eliane Patriarca, giornalista francese, indaga su questi fatti così poco conosciuti sia in Francia che in Italia, anche per scoprire se ai suoi nonni, originari di quelle zone, era toccata quella sorte. Un ritorno alle radici e un’indagine storica che, raccogliendo testimonianze terribili e sempre vivide, tocca un nervo ancora scoperto della nostra storia.

    Rilegato, 15 x 22,4 cm. pag. 174

    Stampato nel 2018 da Piemme

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    La colpa fu tutta tedesca? Storia delle responsabilità americane nello scoppio dello Seconda guerra mondiale

    25.00

    “Charles Beard rifiutava la qualifica di “isolazionista”, definendosi un “non interventista” e un “continentalista americano”, nella tradizione di George Washington e Thomas Jefferson. I Jeffersoniani “sostengono che la politica estera americana dovrebbe preoccuparsi meno di diffondere la democrazia all’estero e più di salvaguardarla in patria”. Pur credendo che la democrazia sia la migliore forma di governo, essi sono scettici sulla possibilità di esportarla con successo. La politica estera non è un mondo di opportunità, ma di pericoli incombenti, che il Paese deve cercare d’evitare. L’intervento armato, lungi dall’essere uno strumento per esportare democrazia, dovrebbe sempre essere usato come ultima risorsa e solo nel caso in cui la sopravvivenza del Paese sia messa in pericolo. La guerra, infatti, non solo ha costi economici enormi, ma comporta anche l’introduzione di pericolosi limiti alla libertà individuale.” (Dalla Prefazione di Massimo de Leonardis)

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 424

    Stampato nel 2017 da Oaks

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    La corsa per Trieste

    20.00

    Nella primavera del 1945, Trieste divenne meta contesa tra due eserciti che parallelamente risalivano verso la citta’: da Est la Quarta Armata Jugoslava, da Ovest il 13° Corpo alleato che inquadrava soldati di varia nazionalita’, la cui punta di lancia era la 2 divisione di fanteria neozelandese. La corsa per Trieste e’ un grande reportage, un’opera importante di memorialistica sulla II GM, che viene riproposta a distanza di 20 anni in versione aggiornata da Roberto Spazzali.

    Brossura, pag. 387 + 48 di foto b/n

    Stampato nel 2005 da Libreria Editrice Goriziana

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    La decisione di Mussolini di occupare la Grecia

    19.00

    Alla fine del 1940 i fronti militari italiani, di terra, di cielo e di mare, attraversavano un periodo di grande crisi, perché il nemico, allora rappresentato dall’Impero britannico e dalla Grecia, era ovunque all’offensiva, ed aveva inflitto al membro meridionale dell’Asse europeo una serie impressionante di sconfitte. In tale situazione il Capo del Governo italiano, Benito Mussolini, temendo di dover chiedere perfino un armistizio alla Grecia che aveva aggredito, era stato costretto a richiedere, fin dall’inizio di novembre del 1940, l’aiuto della Germania. Aiuto che, mettendo fine all’assurda formula della guerra parallela, era stato accordato da Adolf Hitler. Ma vediamo come si svolsero gli avvenimenti che portarono l’Italia in quella penosa situazione…

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 98 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    La dichiarazione di guerra alla Germania

    24.00

    Francesco Mattesini

    La strategia degli angloamericani nella guerra contro la Germania e l’Italia fissata nel convegno di Casablanca del gennaio 1943, aveva per obiettivo principale lo sbarco nel Nord della Francia, mentre nell’Europa meridionale, una volta conclusasi favorevolmente la campagna del Nord Africa, l’offensiva doveva essere limitata alla conquista della Sicilia. L’occupazione di questa grande isola aveva il duplice scopo di riaprire alla navigazione degli Alleati il Mediterraneo, da Gibilterra ad Alessandria, e di procurarsi basi aeree dalle quali appoggiare, con la maggiore potenza possibile, l’offensiva aerea strategica contro l’Italia, considerata il molle ventre dell’Asse, per affrettarne il collasso militare, industriale e politico. Questo in effetti si determinò, dopo la perdita della Tunisia nel maggio 1943 e lo sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943, con la caduta di Benito Mussolini e del fascismo del 25 luglio. Britannici e statunitensi intendevano separare le responsabilità del popolo italiano da quelle di Mussolini; e ciò allo scopo di indurre il Re d’Italia e il suo nuovo Capo del Governo, maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, ad abbandonare la causa dell’Asse per schierarsi con le potenze Alleate. Ma quando apparve evidente che essi, da soli, non sarebbero stati in grado di scacciare i tedeschi dal territorio nazionale. Le cancellerie e gli stati maggiori di Washington e Londra decisero allora d’impegnarsi nella Penisola, ma con forze alquanto limitate, dal momento che era stato deciso di trasferire nel Regno Unito quattro divisioni occorrenti per l’Operazione “Overlord” (sbarco in Normandia) e di sottrarre al Mediterraneo una grande quantità di naviglio da sbarco statunitense.

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    La difesa di Berlino aprile – maggio 1945

    18.00

    In questo studio la difesa della capitale del Reich viene analizzata in dettaglio in ogni suo aspetto: i vari contrastanti punti di vista, da quello di Adolf Hitler all’Alto Comando dell’Esercito e al Gruppo d’Armate “Vistola”, la sua pianificazione organizzativa, l’organizzazione delle posizioni difensive, le forze coinvolte – Wehrmacht, Waffen-SS, Volkssturm, Hitlerjugend e le altre forze paramilitari e di difesa locale, la situazione dei rifornimenti e le misure per la sicurezza della popolazione civile. In appendice un resoconto delle operazioni belliche, mappe, illustrazioni, schede biografiche dei comandanti tedeschi e gli ordini di battaglia delle unità tedesche e sovietiche.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 165 di cui 46 di illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da Associazione Italia Storica

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    La difesa di Giarabub 1940-1941

    22.00

    La famosa epopea narrata dal suo protagonista. Più che una descrizione questo lavoro può essere considerato un diario riferito agli avvenimenti più importanti, tracciati nella loro cruda realtà, come visti e vissuti. L’opera, preceduta da una breve descrizione di carattere storico-geografico, è suddivisa in quattro distinti periodi. 23 aprile 1940 – 9 giugno 1940: preparazione alla guerra. 10 giugno 1940 – 27 settembre 1940: primo assedio del settore. 28 settembre 1940 – 9 dicembre 1940: ricostituzione dei presidi scaglionati lungo il reticolato e attività prevalentemente aerea da ambo le parti. 10 dicembre 1940 – 21 marzo 1941: inizio della grande offensiva nemica e secondo assedio del settore.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 205 con varie illustrazioni e 25 foto b/n

    Stampato nel 2010 da Effepi

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    La distruzione del convoglio “Tarigo” 15-16 aprile 1941

    19.90

    Francesco Mattesini

    Il convoglio “Tarigo, costituito da quattro piroscafi tedeschi e uno italiano, scortato dai cacciatorpediniere italiani Luca Tarigo, Baleno e Lampo, partito da Napoli e diretto a Tripoli con elementi della 15a Divisione corazzata germanica, destinata a rinforzare l’Afrika Korps del generale Erwin Rommel, la notte del 15-16 aprile 1941 fu attaccato nelle acque tunisine delle Secche di Kerkenna dai cacciatorpediniere britannici Jervis, Janus, Nubian e Mohawk (salpati da Malta), e interamente distrutto.

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    La Division Azul y los voluntarios europeos contra el comunismo 1941-1943

    15.00

    Carlos Caballero Jurado

    Speciale della rivista spagnola di storia militare Ares, dedicata interamente alla Divisione di volantari spagnoli “Azul” inquadrata nella Wehrmacht e impiegata sul fonte orientale e, agli altri volontari europei che, inqudrati in diverse tipologie di unità, operarono sempre sul fronte orientale nel nome dell’ideologia anti-comunista. Molto ben illistrata con immagini d’epoca e riproduzioni a colori di manifesti, uniformi, ecc.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 61 illustrato a colori e b/n

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2017 da Galland Books

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    La divisione Ariete a Bir El Gobi. Le due battaglie

    18.00

    Andrea Rebora

    La divisione corazzata Ariete ebbe l’onore di essere l’unità del Regio Esercito più citata sui bollettini di guerra emanati dal Comando Supremo italiano nel corso del secondo conflitto mondiale. Si coprì di gloria nelle alterne vicende che caratterizzarono gli eventi bellici sul fronte nordafricano e, in particolare, i carristi dettero prova del loro valore nelle due battaglie combattute a Bir El Gobi, la prima il 19 novembre e la seconda tra il 4 e il 7 dicembre del 1941. Nello scontro iniziale, combattuto tra corazzati nelle assolate distese del deserto marmarico, i carri M13 italiani furono capaci di arrestare l’avanzata di un nemico fino a quel momento ritenuto superiore per numero e potenza di fuoco. Alcuni giorni dopo, un nuovo attacco sferrato dagli inglesi contro il caposaldo di Bir El Gobi s’infranse contro il muro di uomini e di acciaio del reggimento Giovani Fascisti e di una compagnia di carri L3 dell’Ariete, interrati e utilizzati come postazioni fisse di mitragliatrici. Due episodi di eroismo che dimostrano come tra le sabbie infuocate della Libia, dell’Egitto e finanche della Tunisia se mancò la fortuna non venne certo meno il valore dei nostri soldati.

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    La divisione Charlemagne – I combattenti della Waffen SS francese

    35.00

    Jean Mabire

    Questo è il secondo atto della drammatica rappresentazione che Jean Mabire ha realizzato sulle vicissitudini dei volontari francesi, inquadrati nella 33ª divisione della Waffen SS denominata Charlemagne. Una delle molte pagine di storia rimosse, in primis dai governi di Francia, imbarazzati dalla testimonianza dei loro connazionali. Impegnati in una strenua lotta sul Fronte Orientale, quei soldati saranno tra gli ultimi a retrocedere, lasciando sul terreno migliaia di caduti. Gli eventi di quei mesi terribili sono raccontati con tratti incisivi, rara sensibilità e abilità pittorica. Un esempio: Proprio dietro al fronte, ad alcune decine di chilometri dai russi, una donna, sola in casa, sembra colta da un attacco di follia. Indossa il suo vestito più bello e suona un valzer dopo l’altro, aspettando la violenza e la morte. Mabire ripercorre, tappa dopo tappa, l’odissea dei vari reparti, offrendo un testo di lettura che è allo stesso tempo emozionante e scorrevole. Protagonisti e comprimari, tutti peraltro realmente esistiti, balzano fuori dal libro e, quasi si assistesse ad una recita teatrale, si presentano a noi con precisi tratti somatici e psicologici, intrecciando brevi dialoghi estremamente funzionali alla dinamica della narrazione.

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    La Divisione Cuneense sul fronte del Don. Storia e memoria degli Alpini

    20.00

    Roberto Rossetti

    Il volume di Rossetti, frutto di un’attenta analisi delle fonti bibliografiche e di una personale passione per la storia del proprio territorio, restituisce il contesto nel quale i fatti avvennero: un impegno militare sottoscritto da Mussolini e inizialmente destinato alle montagne del Caucaso, con conseguente mobilitazione massiccia di truppe da montagna; la resistenza e la controffensiva sovietica di Stalingrado; un nuovo quadro operativo, con gli Alpini e l’Armir mandati a presidiare l’ansa del Don nella pianura; le forze italiane schierate nel saliente del fronte e autorizzate dal Comando tedesco alla ritirata solo quando la situazione era compromessa; la marcia a piedi nella neve e nel ghiaccio, tra morti, congelati, feriti, prigionieri; lo sganciamento a Nikolajewka, dove i reparti arrivano decimati.

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    La Divisione San Marco nella R.S.I.. Immagini e Documenti

    32.00

    Emilio Scarone (a cura di)

    Volume sulla Divisione “San Marco” della Repubblica Sociale Italiana, essenzialmente illustrato. Il lavoro pone in evidenza molteplici fotografie di appartenenti alla Divisione stessa, un certo numero di illustrazioni a colori, con manifesti, cartoline, distinti, ecc. e una sessantina di pagine con la riproduzione di documenti. Molto utile in particolar modo per i collezionisti.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 168 riccamente illustrato con foto b/n e alcune a colori

    Stampato nel 2023 da Novantico

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    La F.E.B. Forca Expedicionaria Brasileira. Documenti e studi 1944-1945

    16.00

    Andrea Giannasi

    Ottanta anni fa, il 31 agosto 1942, il Brasile dichiarava guerra alla Germania e all’Italia.  Il Brasile entrò nella Seconda guerra mondiale con il contingente della Força Expedicionária Brasileira inviando in Italia, sul fronte della Linea Gotica, 25.334 uomini. Di questi 15.069 presero parte ai combattimenti subendo 457 morti, tra i quali 13 ufficiali e 444 uomini di truppa. Inoltre persero la vita 8 piloti del gruppo aereo della Força Aerea Brasileira. I brasiliani iniziarono i combattimenti contro i tedeschi in Versilia entrando a Camaiore e Massarosa. Poi furono spostati nella Valle del Serchio liberando Barga e Gallicano. Infine ricevettero l’ordine di tenere il fronte centrale della Linea Gotica trasferendosi a Porretta Terme. Qui vissero la terribile battaglia di Monte Castello

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    La F.e.b. sulla Linea Gotica. Ieri e oggi – A F.e.b. na Linha Gotica ontem e hoje

    25.00

    Libro fotografico del tipo “then and now”, con più di cento foto originali della Seconda Guerra Mondiale e altrettante a colori scattate attualmente negli stessi luoghi percorsi dai reparti della F.E.B. (Forza di Spedizione Brasiliana) dalla Toscana al Piemonte (agosto 1944-maggio 1945). Le didascalie sono riferite alle immagini relative.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 124 completamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2018 da Il Fiorino

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    La fallimentare strategia della flotta in potenza (Fleet in being) della regia Marina (giugno-dicembre 1940)

    29.00

    Francesco Mattesini

    Il 10 giugno 1940 la Regia Marina Italiana entrò in guerra con una grande flotta, ma purtroppo non ancora perfettamente a punto. Dati alla mano il potenziale navale nazionale era di consistenza assai inferiore a quello della coalizione franco-britannica, visto che la Regia Marina, sulle sei navi da battaglia teoricamente disponibili, ne aveva efficienti, e in grado di combattere, soltanto due, la Giulio Cesare e la Conte di Cavour entrambe rimodernate nel 1937, a cui si dovevano ancora aggiungere altre due corazzate rimodernate del medesimo tipo, l’Andrea Doria e la Caio Duilio, tutte e quattro armate con dieci cannoni da 320 mm, un calibro inferiore a quello disponibile nelle unità delle flotte nemiche. Le altre due grandi navi da battaglia di costruzione moderna, la Littorio e la gemella Vittorio Veneto, di oltre 41.000 tonnellate ed armate con nove cannoni da 381 mm, nel maggio 1940, si trovavano ancora in periodo di addestramento, per poi entrare in servizio nell’estate.

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    La fanteria tedesca nella Seconda Guerra Mondiale

    79.00

    Questa è la prima traduzione italiana dell’opera di Alex Buchner Das Handbuch der deutschen Infanterie 1939-1945, dedicata alla fanteria tedesca nella Seconda Guerra Mondiale, riveduta e corretta, notevolmente ampliata nelle sezioni relative alle armi, equipaggiamenti e uniformi, e presentante un’iconografia completamente rinnovata, includente centinaia di fotografie in bianco e nero e a colori, in larga parte inedite, provenienti da archivi militari e dalla collaborazione di ricercatori storici e collezionisti di tutto il mondo. Il testo descrive l’organizzazione, le dotazioni di uomini, mezzi e armi, gli ordini di battaglia, l’armamento, l’equipaggiamento e le uniformi delle divisioni di fanteria tedesche e dei singoli reparti organici (fanteria, artiglieria, Panzerjäger, ricognizione, genio e trasmissioni, dei reparti medici e della sussistenza, comandi e amministrazione) e come combatterono e prestarono servizio durante il secondo conflitto mondiale, con approfondimenti sulle innumerevoli battaglie combattute su ogni fronte dai reparti delle Infanterie-Division, le biografie militari e le coraggiose azioni degli uomini maggiormente decorati. In appendice, numerose tavole di organigrammi e simboli tattici, le tattiche in attacco e difesa delle unità della fanteria, un glossario tecnico tedesco-italiano, e elenchi dei codici e Waffenamt dei produttori di armi, munizioni, equipaggiamenti e ottiche. Libro, definitivamente esaurito, presso l’Editore.

    Brossura, 21 x 26 cm. pag. 546 con circa 100 foto a colori, centinaia di foto b/n, 50 organigrammi e 11 tavole a colori

    Stampato nel 2016 da Associazione Italia

    Condizioni del libro: nuovo

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    La Fifteenth Air Force dell’USAAF in azione sull’Italia. Gennaio-aprile 1944

    15.00

    Agostino Alberti – Luca Merli

    Questo terzo libro conclude e completa la ricostruzione della guerra aerea sull’Italia nei primi tre cruciali mesi del 1944. Dopo il volume dedicato alle operazioni della Desert Air Force britannica, è stata la volta della Twelfth Air Force statunitense. Ora, a chiudere il cerchio, vengono analizzate le incursioni aeree strategiche ad opera del 205 Group della RAF e della Fifteenth Air Force dell’USAAF. Fu, forse, quello, il periodo in cui le forze aeree strategiche furono chiamate più di frequente a ricoprire ruoli tattici: mai come allora le “fortezze volanti” fecero sentire la loro presenza nei cieli italiani.

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