Il 7 ottobre fra verità e propaganda. L’attacco di Hamas e i punti oscuri della narrazione israeliana

Conflitti Del Dopoguerra

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    Il 7 ottobre fra verità e propaganda. L’attacco di Hamas e i punti oscuri della narrazione israeliana

    12.00

    Roberto Iannuzzi

    Il brutale attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre 2023 contro le comunità di Israele attorno alla Striscia di Gaza ha rappresentato uno spartiacque nella storia israelo-palestinese. Quella scintilla ha innescato una guerra ancora più violenta a Gaza, a sua volta all’origine di una gravissima crisi regionale. Ma cosa è realmente accaduto quel giorno? Davvero l’intelligence israeliana era all’oscuro del piano palestinese? E perché i segnali premonitori sono stati ignorati? Quel 7 ottobre hanno avuto luogo feroci combattimenti tra le forze armate israeliane e i miliziani palestinesi. Il terribile bilancio di 1139 morti israeliani è stato attribuito alla furia di Hamas. Ma quante di quelle vittime sono rimaste uccise nel fuoco incrociato tra israeliani e palestinesi?

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    Il Caucaso dall’Imam Samil a Ramzan Kadyrov

    24.00

    Daniele Perra

    Questo libro affronta la storia e la geopolitica del Caucaso russo alla luce del particolare legame che continua a tenere unite fra loro Mosca ed una regione che, in quanto “limes”, rimane sottoposta ad attacchi e tentativi di destabilizzazione. Il testo si suddivide in due parti: la prima si concentra sulla storia della regione caucasica dall’antichità fino ai nostri giorni; la seconda, invece, è dedicata alla storia ed alla geopolitica della Cecenia, alla penetrazione dell’Islam nell’area ed alla particolare relazione che esso ha instaurato con l’Adat (la legge consuetudinaria locale). Tutto ciò senza tralasciare la rilevanza geopolitica dei conflitti divampati negli anni ‘90 del secolo scorso e la ricostruzione della regione all’interno dello spazio russo.

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    Il conflitto arabo-israeliano

    16.00

    Da quando nel 1948 in Palestina fu creato lo stato di Israele, il Medio Oriente è una delle zone di tensione permanente nello scacchiere internazionale, teatro di guerre e violenti conflitti che scoppiano a intervalli quasi regolari. Il volume tratteggia in primo luogo il complesso di ragioni che portarono alla decisione di dar vita allo stato di Israele, poi illustra la serie di eventi politici e militari che negli anni hanno disegnato il grafico altalenante delle relazioni arabo-israeliane, fino alla scena odierna, in cui si segnala l’intensa attività diplomatica svolta dal segretario di stato americano John Kerry. Nuova edizione ampliata. 5 mappe b/n

    Brossura, 12 x 20 cm. pag. 267

    Stampato nel 2015 da Il Mulino

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    Il Dorje e la spada – La resistenza armata tibetana contro l’invasione cinese (1950-1974)

    18.00

    Dopo l’invasione cinese del Tibet nel Marzo del 1959, nelle vastissime zone periferiche del territorio tibetano si sviluppò una spontanea guerriglia popolare contro l’invasore, che ebbe come prime protagoniste le tribù nomadi del Kham e conobbe successivamente una breve stazione di scarsi aiuti dall’Occidente. La storia di questa eroica resistenza popolare, che durò ben venticinque anni, è ancora oggi sconosciuta. Contiene un’esclusiva intervista al Presidente dell’Associazione dei Combattenti Tibetani in Esilio (Chushi Gandruk).

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 84 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2020 da Il Cerchio

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    Il fronte russo

    13.00

    Luca Steinmann

    Steinmann è stato quasi l’unico testimone occidentale dietro le linee nemiche. Prima in trincea dopo trincea nelle steppe intorno a Donetsk, poi dentro la città di Mariupol, in prima linea a documentare gli scontri armati dentro l’acciaieria di Azovstal. Poi più a Nord, nella regione di Lugansk. E ancora in Crimea e nel Sud dell’Ucraina.  E infine di nuovo a Donetsk a testimoniare l’annessione definitiva alla Russia come anche i pesanti bombardamenti dell’esercito di Kiev sulla città. In questo libro racconta le storie reali di uomini, donne, bambini, soldati, volontari, rifugiati, insieme alle pressioni subite durante i controlli, descrivendo con precisione il volto feroce di una guerra tragica e fratricida.

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    Il gomito del diavolo

    18.60

    Paolo Riccò – Meo Ponte

    Afghanistan, 2013. La Brigata italiana, responsabile del settore West della missione ISAF, sta attuando il piano di ripiegamento delle forze italiane verso la base di Herat, quando al generale Paolo Riccò, vice del Capo di Stato Maggiore per le operazioni, viene affidata una missione che in molti giudicano spregiudicata e altamente rischiosa per il luogo e le modalità con cui dovrà essere condotta. Contando solamente su un manipolo di uomini, il comandante italiano deve supportare e coadiuvare le forze afghane incaricate di riprendere il controllo del Gomito del Diavolo, un tratto della Ring Road di primaria importanza per i rifornimenti condotti dal nord-ovest al sud del Paese. A rendere il risultato dell’operazione ancora più incerto c’è la diffidenza nei confronti delle truppe italiane da parte del generale Mark A. Milley, comandante di tutte le forze americane e di quelle della NATO impiegate in Afghanistan. Milley senza troppe remore fa intuire la sua scarsa confidenza nella nostra capacità di assolvere al compito. Grazie a una strategia che nessun altro avrebbe avuto il coraggio nemmeno di pensare, il generale porta a termine con successo una delle operazioni più rischiose della missione in Afghanistan.

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    Il grande gioco del Caucaso. Nagorno Karabakh, il Paese fantasma nella partita geopolitica tra Russia, Usa e Turchia

    15.00

    Clemente Ultimo

    Piccolo, aspro e privo di ricchezze naturali: apparentemente, il Nagorno Karabakh è un territorio poco appetibile. Eppure, da trent’anni, armeni ed azeri hanno combattuto almeno tre guerre in campo aperto per il suo controllo. Per gli armeni – da sempre presenti nella regione – si tratta di rivendicare il proprio diritto all’autodeterminazione; per gli azeri, invece, è necessario mantenere i confini statuali fissati da Stalin. In questo sanguinoso confronto, hanno giocato e giocano un ruolo di primo piano vecchie e nuove potenze, Russia, Turchia e Iran su tutte. Segno che, dietro la nascita della Repubblica di artsakh – stato non riconosciuto, figlio della vittoria Armena nella guerra dei primi anni ’90 – ed il tentativo azero di riconquistare quei territori, si muovono interessi ben più grandi rispetto a quelli degli attori locali. Il Nagorno Karabakh si trova, infatti, in quel Caucaso ex sovietico dove si intrecciano alcune delle più importanti rotte energetiche del mondo: dai giacimenti del caspio, del resto, giunge in Europa buona parte del gas – e del petrolio – che viene utilizzato quotidianamente.

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    Il martirio del Kosovo

    20.00

    Questo libro è una pagina malinconica della recentissima storia dell’Europa, in cui i Serbi, abbandonati da tutti, sono stati bombardati dalle forze della NATO, che ha approfittato di un’opinione pubblica mondiale anestetizzata e manipolata. A seguito di una immigrazione selvaggia, gli autoctoni sono stati invasi dagli Albanesi. Costoro hanno proclamato l’indipendenza di questa regione: così, nel cuore dell’Europa, una minoranza cristiana è vittima di una vera epurazione etnica e questo su un territorio che storicamente le appartiene.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 194 20 foto a colori

    Stamp0ato nel 2015 da Novantico

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    Il mestiere della guerra – Dai mercenari ai manager della sicurezza

    26.50

    Gabriella Pagliani

    Il fenomeno risale agli anni Novanta, ma solo gli specialisti ne sono a conoscenza. Si tratta delle nuove compagnie di ventura, le società private militari, Private military companies, (Pmc) che traggono il loro punto di forza da una struttura societaria articolata e complessa. Esse sono specializzate nella gestione della sicurezza e della guerra a livello mondiale, dove la statualità è in declino e il monopolio della forza in sfacelo. L’Africa è il loro terreno di coltura: Congo, Angola e Sierra Leone sono i tre case-studies analizzati nel libro, paesi ricchi di risorse minerarie ed energetiche, dove le Pmc con poche centinaia di uomini, sono intervenute in situazioni d’instabilità politico-militare. Ma non è solo l’Africa il campo d’azione di tali armate private: negli Stati Uniti, un ruolo sempre più trainante è ricoperto dall’industria dei contractors , giganti economici a cui il Pentagono e il Dipartimento di Stato affidano i servizi militari, logistici e d’ intelligence per sostenere la crescente presenza della macchina bellica americana nel mondo. Pmc e contractors rappresentano con i loro corporate warriors quindi due aspetti diversi della privatizzazione dell’uso della forza. Il libro, articolato su due piani di ricerca-studio e di attualità, tenta un’analisi sistematica e approfondita del fenomeno, ed è il frutto di lunghi soggiorni all’estero e di accurate indagini. In un mondo globalizzato che anela alla sicurezza si delinea così una nuova concezione della guerra che prefigura una parallela “privatizzazione della pace”.

    Brossura 14 x 22 cm. pag. 283

    Stampato nel 2004 da Franco Angeli

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    Il problema jugoslavo e l’Italia 1915-2000 – La condotta occidentale

    14.00

    I rapporti tra l’Italia e la Jugoslavia hanno segnato il ventesimo secolo e, probabilmente, ne condizioneranno il ventunesimo, anche se oggi la Jugoslavia non esiste più come entità statale. Questo libro analizza questi rapporti a partire dal Primo conflitto mondiale fino alla fine del secolo scorso, facendo luce su tutti i retroscena che li hanno accompagnati.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 150

    Stampato nel 2001 da Settimo Sigillo

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    Il Reparto – Passato e Presente del Reggimento d’Assalto Paracadutisti Col Moschin

    30.00

    Nel 1917 Giovanni Messe dava vita al IX Reparto d’Assalto, creando di fatto la prima unità di Forze Speciali dell’Esercito Italiano. L’eredità di pochi uomini coraggiosi e sprezzanti del pericolo è arrivata fino ad oggi, incarnandosi dapprima nel Reparto Sabotatori e poi nel 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”. Questo libro racconta la loro storia, dalle origini fino ai giorni nostri, attraverso le vicissitudini del reparto e le testimonianze di uomini straordinari. Il Nono Reggimento è un’eccellenza italiana, ammirato e stimato da tutti i reparti analoghi del mondo. Il volume è nato grazie alla collaborazione con il 9° Reggimento e l’A.N.I.E. (Associazione Nazionale Incursori Esercito) ed è avvalorato da un ricco ed inedito apparato iconografico. Il lavoro è completato da una introduzione del comandante di reparto: Colonnello Paolo Attilio Fortezza; da una nota storica del Generale C.A. Marco Bertolini e da una prefazione del Colonnello Angelo Passafiume, presidente dell’Associazione Nazionale Incursori Esercito.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 280 + 32 pag fuori testo con foto b/n + 88 pagine fuori testo con foto a colori

    Stamapto nel 2016 da Edizioni Il Maglio

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    Il Reparto – Passato e Presente del Reggimento d’Assalto Paracadutisti Col Moschin

    Il prezzo originale era: €30.00.Il prezzo attuale è: €15.00.

    Nel 1917 Giovanni Messe dava vita al IX Reparto d’Assalto, creando di fatto la prima unità di Forze Speciali dell’Esercito Italiano. L’eredità di pochi uomini coraggiosi e sprezzanti del pericolo è arrivata fino ad oggi, incarnandosi dapprima nel Reparto Sabotatori e poi nel 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”. Questo libro racconta la loro storia, dalle origini fino ai giorni nostri, attraverso le vicissitudini del reparto e le testimonianze di uomini straordinari. Il Nono Reggimento è un’eccellenza italiana, ammirato e stimato da tutti i reparti analoghi del mondo. Il volume è nato grazie alla collaborazione con il 9° Reggimento e l’A.N.I.E. (Associazione Nazionale Incursori Esercito) ed è avvalorato da un ricco ed inedito apparato iconografico. Il lavoro è completato da una introduzione del comandante di reparto: Colonnello Paolo Attilio Fortezza; da una nota storica del Generale C.A. Marco Bertolini e da una prefazione del Colonnello Angelo Passafiume, presidente dell’Associazione Nazionale Incursori Esercito.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 280 + 32 pag fuori testo con foto b/n + 88 pagine fuori testo con foto a colori

    Stamapto nel 2016 da Edizioni Il Maglio

    Condizioni del libro: piccola imperfezione nel dorso

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    Images of War – Chiang Kai-shek versus Mao Tse-tung – The Battle for China 1946–1949. Rare Photographs from Wartime Archives

    24.00

    Il volume fa parte di una serie di monografie interamente illustrate dedicate ai conflitti e agli armamenti compresi nel periodo storico che va dall’inizio del XX secolo ai conflitti del secondo dopoguerra. Particolare enfasi viene riservata alle vicende belliche della Seconda Guerra Mondiale. Frutto di anni di ricerche negli archivi di tutto il mondo, questi volumi mostrano, attraverso centinaia di immagini in b/n accompagnate da esaustive didascalie, uomini, armi e mezzi nel contesto delle campagne militari a cui parteciparono. Il presente volume prende in esame specificatamente la guerra tra Chiang Kai-Shek e Mao Tse-Tung in Cina, tra il 1946 e il 1949.

    Brossuara, 18,8 x 24,4 cm. pag. 160 riccamente illustrato con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da Pen & Sword

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    In missione per la pace. Le forze armate italiane in Libano (1092-1984)

    22.00

    Luca Gorgolini

    Il libro ricostruisce la partecipazione dell’Italia alla Forza multinazionale che operò a Beirut, dall’agosto del 1982 al marzo 1984. Un passaggio importante sul versante del nuovo ruolo assunto dalle Forze armate per sostenere le ambizioni nazionali in aree considerate di primaria importanza: il Mediterraneo e il Medio Oriente. Con il coinvolgimento complessivo di circa 8000 militari, Italcon ha rappresentato il punto di inizio di una partecipazione crescente dell’Italia in operazioni militari di ogni tipo. La complessità, le contraddizioni di quella missione e le sue molteplici eredità vengono qui approfondite attraverso lo studio dei documenti rintracciati in numerosi archivi civili e militari e le testimonianze di alcuni degli uomini che ebbero un ruolo di primo piano tra le file del contingente.

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    In ogni parte del mondo – Reportage tra le forze speciali nei teatri di guerra

    Il prezzo originale era: €17.00.Il prezzo attuale è: €11.05.

    Claudia Svampa             Prezzo di listino  17.00 (sconto 35%)

    In ogni parte del mondo c’è un angolo di cielo dove la notte è spenta di stelle e accesa di scie luminose dei missili. Dove di giorno il caldo brucia addosso, la sabbia penetra nella pelle, e l’aria è satura di grida, soffocate dalle note monotone dei kalashnikov. A volte è in Iraq, altre in Afghanistan, Siria, Libia o Somalia. Ma è sempre in quella parte di mondo buia, dove si combattono guerre che non chiamiamo con il loro nome. Guardare lì fa male. È nei paesi più devastati che troviamo loro, gli incursori del Nono, soldati d’élite dalle capacità uniche, abituati a vivere nell’ombra e operare in condizioni estreme. Sono forza inaudita di disciplina e serietà, di tecnica e difesa, e rappresentano la punta di diamante dell’Esercito. Vivono come un branco di lupi, affamati di sogni e folli di ideali. Con un’anima che conosciamo poco, e che incanta. Prefazione di Marco Bertolini. Riflessioni di Fabio Mattiassi.

    Brossura, 12,5 x 19 cm. pag. 238

    Stampato nel 2018 da Historica edizioni

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    Indochine. Dien Bien Phu et les combats de l’impossible

    45.00

    Denis Lassus  – Mark Bruschi

    La battaglia di Dien Bien Phu rimane l’episodio finale di una guerra in Indocina in cui le migliori truppe dell’esercito francese non hanno mai smesso di mostrare inesauribile coraggio ed eroismo. È in questo bacino strategico dell’Alto Tonchino che è stato allestito un vero e proprio campo trincerato, protetto da tre concentrici punti di appoggio a nord, “Gabrielle”, “Anne-Marie” e “Béatrice”, e da un punto a sud chiamato “Isabella”. I Vietgong, che occupavano le colline sovrastanti, ebbero gioco facile a bombardare con artiglieria e mortai i caposaldi francesi, che con scarso appoggio aereo e rifornimenti limitati, dopo una più che eroica restenza, dovettero arrendersi alle sovverchianti forze comuniste. Molti libri hanno “cantato” le gesta di Legionari e Paracadutisti in questa battaglia senza esclusione di colpi. Il volume è molto ben illustrato con immagini in b/n e a colori.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 160 riccamente illustrato a colori e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2020 da Memorabilia

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    Inferno a Kabul. La vera storia del ritiro occidentale dall’Afghanistan

    15.00

    Chiara Giannini – Simone Platania

    Cosa c’è dietro al frettoloso ritiro della coalizione internazionale dall’Afghanistan? E i vent’anni che le nostre Forze armate hanno passato in quella terra sono davvero serviti a qualcosa, visto il drammatico epilogo? Un libro in cui il lettore troverà le risposte a queste e altre domande nel racconto degli ultimi giorni nell’inferno di Kabul vissuti dall’inviata di guerra Chiara Giannini ma anche nell’analisi fatta da esperti e veterani di ciò che è stato a sarà di una terra in cui la guerra è parte integrante della cultura civile. La vera storia della fuga degli interpreti afghani, dell’impegno per salvarli dei militari italiani, delle donne rimaste a subire il regime del nuovo Emirato talebano ma soprattutto di quello che resterà sempre un clamoroso errore occidentale.

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    Io sono un’arma – Memorie di un marine.

    19.90

    È notte fonda quando il diciottenne David Tell scende dall’autobus che l’ha portato a Parris Island, la base militare dove avviene la prima, estenuante e selettiva fase dell’addestramento dei marines. David è sempre stato idealista e patriottico, ma niente poteva prepararlo a quello che lo aspetta: un addestramento massacrante, un incubo fatto di soprusi, vessazioni, vere e proprie torture, dal quale David riesce a uscire soltanto quando tocca il fondo dentro di sé e scopre di poter resistere. Tanto che nei mesi successivi David terminerà l’addestramento – rischiando la vita più volte – e apprenderà le tecniche di combattimento più avanzate, con le armi da fuoco e senza, le tattiche di sorveglianza e di aggressione, le manovre di invasione degli edifici occupati dai nemici… E i suoi risultati saranno tanto eccellenti che verrà selezionato per entrare a far parte della Fast Co (Fleet Anti-Terrorism Security Team Company): un’unità speciale all’interno dei marine, un’élite composta da uomini scelti diventati veri professionisti della guerra. Con una voce asciutta e struggente al tempo stesso, David rivela segreti e retroscena inediti che riguardano il corpo militare più famoso al mondo… Ma racconta anche l’estrema solitudine e l’estrema diffidenza nei confronti dei civili, della famiglia, degli affetti più cari. E persino di se stessi.

    Brossura, 14 x 21,5 cm. pag. 614

    Stampato nel 2014 da Longanesi

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    Io, comandante di Wagner. Una testimonianza unica sull’armata segreta di Putin

    18.90

    Marat Gabidullin

    Per la prima volta un ex comandante del gruppo Wagner racconta fatti (e misfatti) delle guerre di Putin. Nel 2020, un piccolo ma coraggioso editore siberiano annuncia la pubblicazione della prima testimonianza non anonima dall’interno del Gruppo Wagner, considerato l’armata segreta di Vladimir Putin. Ma il giorno dopo aver parlato del libro in un’intervista, l’autore, Marat Gabidullin, un ex comandante della milizia, riceve minacce tali da costringerlo ad annullare il progetto. Ora questa preziosissima testimonianza di un soldato dell’ombra viene finalmente alla luce. Gabidullin non è un pentito. Non è un delatore, dilaniato dalla propria coscienza. No. Marat è un soldato.. Orgoglioso di aver combattuto l’Isis in Siria come mercenario di Wagner. Eppure, Marat è a disagio nell’ammettere di aver servito un esercito ombra illegale, oggi sotto i riflettori, accusato di aver commesso i peggiori abusi, stupri, torture e omicidi contro le popolazioni civili nei Paesi in cui è sceso in campo. Dalla Siria alla Repubblica Centrafricana. Dalla Libia all’Ucraina.

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    Iraq-Afghanistan – Guerre di pace italiane

    18.00

    Esiste un’italian way of war? Un modo tutto italiano di partecipare ai conflitti negando di fare la guerra? Schierando le truppe, ma limitando impegno bellico ed esposizione politica? Iraq-Afghanistan. Guerre di pace italiane esamina la partecipazione militare italiana alle guerre scoppiate dopo l’11 settembre approfondendo le ambiguità dell’Italia in guerra. L’Italia ha spesso schierato truppe e mezzi insufficienti che hanno lasciato i contingenti esposti a miliziani e terroristi. In altri casi sono state messe in campo forze potenti ma non autorizzate a combattere. Scelte dettate dall’esigenza di essere al fianco degli alleati anglo-americani pur senza correre i rischi di un reale ruolo bellico. Due governi, di diverso colore politico, hanno cercato di coprire la realtà dei combattimenti utilizzando la retorica delle “missioni di pace” e delle “operazioni umanitarie” complice anche una censura mediatica senza precedenti in una democrazia. Limiti che inesorabilmente condizionano la nostra politica estera portandoci ai margini dell’Occidente.

    Brossura, 13,7 x 21 cm. pag. 258 con circa 19 foto a colori

    Stampato nel 2007 da Studio LT2

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    Isis – Una minaccia all’Islam

    15.00

    Recentemente assurto a grande notorietà, l’Isis è divenuto lo spauracchio dell’Occidente. Ma quali sono i suoi veri nemici? A chi arreca veramente danno, in primo luogo? Questo libro cerca di ripercorrere il breve e rapido cammino che ha portato l’Isis dalla prima fase embrionale, in Iraq, ai grandi e sinistri successi degli ultimi giorni, in Siria così come in Libano, in Libia ed in Nigeria. Al suo interno si spiegano le differenze in seno all’Islam, e tra quest’ultimo e le visioni settarie e farneticanti dei fondamentalisti del Califfato. E si spiega, con dovizia di particolari, perché l’Isis e la sua idea di religione siano una minaccia per il cosiddetto vero islam o, islam moderato!!!!.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 158 con alcune cartine

    Stampato nel 2015 da Anteo

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    Israeli War of Independence. A Pictorial History

    55.00

    Tom Gannon

    Riccamente illustrato con foto corredate da accurate didascalie, il libro percorre la storia di Israele, dal Mandato Britannico alla fine della Guerra d’Indipendenza nel 1949 con particolare attenzione alle armi, veicoli blindati improvvisati e mezzi corazzati. La storia di ogni paese nel mondo di oggi è una storia complessa. Poiché è stato detto che “un’immagine vale più di mille parole”, quella storia è spesso raccontata al meglio in fotografie accompagnate da didascalie accurate e descrittive. È anche una buona idea suddividere quella storia in segmenti. Nel caso della moderna nazione di Israele, la guerra combattuta per rafforzare la sua Dichiarazione di Indipendenza è un ottimo esempio. Ciò è particolarmente dovuto al conflitto in corso che lo ha preceduto, alle varie fasi della guerra stessa e al grado in cui gli israeliani e i palestinesi hanno dovuto armarsi creativamente per combattere con successo il loro nemico. Questo libro racconta questa storia nei minimi dettagli. L’elemento umano è ovviamente presente, ma l’enfasi è posto sulle armi, veicoli corazzati improvvisati, carri armati, ecc.. Il periodo storico analizzato include il mandato britannico, il programma Jewish Notrut, le azioni del PALMACH e l’effettiva Guerra d’Indipendenza dall’inizio alla fine, dal 1947 al 1949.

    Brossura, 30 x 21 cm. pag. 184 illustrato con circa 432 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2021 da Trackpad

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    Italian Packaging Contractor. Strani Incontri di Lavoro

    25.00

    Fabiano Manzan

    Il testo prende il via con racconti, ricordi di vita professionale ed incontri con personaggi appartenenti a culture, storia e nazioni diverse, riportati con una semplicità discorsiva che ricorda i racconti di una volta. Aneddoti di uno spaccato di vita diversa, “strana” oserei dire dettati da passione e capacità professionali. Una catena di “spassosi” eventi lavorativi che formano un corpo unico di lettura e linearità di espressione. Impossibile distrarsi o smettere di leggere; gli episodi ci avvolgono e ci trasportano in quei luoghi caldi, troppo sabbiosi, di soggetti imperturbabili e loschi, comandanti di milizie irachene che proteggono l’autore del libro affinché possa portare a termine il collaudo dei macchinari, incontri con i Servizi Segreti Iracheni e Gendarmeria Vaticana…. Le parole ci coinvolgono, esaltanti ed avventurose, maledettamente realistiche che presentano scene attuali nell’odierno contesto geopolitico. Il volume contiene una prefazione del C.V. Vittorio Russo, ex-comandante del GOI (Gruppo Operativo Incursori della Marina Militare).

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 188 con alcune foto a colori

    Stampato nel 2024 da Independently published

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    Jan Palach e la primavera di Praga

    14.00

    Il 19 gennaio del 1969, a cinque mesi dall’invasione dei carri armati del Patto di Varsavia, un giovane cecoslovacco si immola per gridare al mondo il desiderio di libertà del suo popolo. Eroe per una generazione di studenti e militanti, sprovveduto per i politici filosovietici e per chi continuava a credere nel paradiso dei lavoratori. L’autoimmolazione di Jan Palach non fu un suicidio, ma un gesto per risvegliare il popolo dalla disperazione in cui è caduto e ridestare le coscienze delle persone che avevano vissuto l’esaltante esperienza di libertà della Primavera di Praga, seguendo Dubcek e i riformisti e che, dopo l’invasione, erano scivolate nel torpore della “normalizzazione” sovietica. Il giovane studente cecoslovacco aveva visto con i suoi occhi la privazione totale di libertà e umanità del comunismo sovietico e aveva conosciuto anche la ribellione dei figli contro i padri del ’68 francese, contestandola e proponendo un cammino comune verso la libertà e la storia. Jan amava la sua patria e volle dare corpo al suo desiderio di vederla liberata da un’ingiusta oppressione, offrendo, da martire, la sua la stessa vita.

    Brossura, 11,8 x 17 cm. pag. 122

    Stampato nel 2018 da Eclettica

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    Jihad nei Balcani – Guerra etnica e al-Qa’ida in Bosnia (1992-1995)

    30.00

    Il conflitto bosniaco del 1992-1995 è stato ampiamente trravisato in Occidente fino ad ora. questo libro riesamina la guerra in Bosnia, chiarendo il suo ruolo centrale nello sviluppo del terrorismo radicale islamico. La tesi dell’autore è, che la Bosnia negli anni novanta ha svolto per Al-Qa’ida lo stesso ruolo di quello svolto dall’afghanistan negli anni ottanta, offrendo un campo di battaglia dove i mujaheddin potessero imparare a condurre la guerra santa. Schindler spiega come Osama bin Laden abbia sfruttato il conflitto bosniaco per i propri fini e l’allarmante sostegno accordato dal governo americano ai combattenti bosniaci, proprio come era stato fatto con i mujaheddin afgani. La ripetizione degli errori dell’Afghanistan ha contribuito ad un contraccolpo di proporzioni epiche. Khalid Sheikh Muhammad (il cervello dell’11 settembre) e due dei piloti dirottatori erano veterani della jihad bosniaca. Assolutamente da leggere.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 424

    Stampato nel 2009 da Libreria Editrice Goriziana

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    Kaffir (romanzo)

    16.00

    “Kaffir” è il primo romanzo di guerra che vede protagonisti militari italiani dopo la II guerra mondiale.I leoni della Folgore, come dice lo stesso autore, il Paracadutista in congedo Andrea Marrone, tornano a ruggire.L’opera è stata realizzata con la collaborazione tecnica di personale attivo della Brigata Paracadutisti Folgore e racconta la vita dei Paracadutisti Italiani in Afghanistan ed in particolare la vita di uno di loro, Giacomo, destinato ad operare in Aghanistan peer rimpiazzare un militare caduto vittima di un attentato. Alla partenza viene lasciato dalla ragazza, contraria alle missioni all’estero. Destinato ad una base avanzata (FOB) si scontra subito con la dura realtà del teatro operativo afghano.

    Brossura 14 x 20,5 cm. pag. 232

    Stampato 2010 da Quiet

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    Killing machine – Come gli USA combattono le loro guerre segrete

    19.00

    Questa è la storia mai raccontata di una metamorfosi silenziosa. Una metamorfosi che ha cambiato il modo in cui gli Stati Uniti d’America fanno la guerra, uccidono i loro nemici ai quattro angoli del pianeta, influenzano gli equilibri dello scacchiere mondiale, intervengono nelle aree grigie e nelle regioni più instabili del globo. Mark Mazzetti ci racconta da dentro questa nuova guerra invisibile. Incontra i suoi oscuri protagonisti. Descrive i loro volti, ricostruisce le loro storie. Li segue in Pakistan, Somalia, Yemen, Lahore. Setaccia documenti e informazioni riservati. Studia gli scenari elaborati dagli analisti più accreditati. Ci spiega che da tempo le guerre americane non si svolgono allo scoperto, nei teatri di guerra più visibili, con l’intervento degli eserciti tradizionali. Le guerre americane sono diventate guerre ombra. A combatterle sono droni pilotati a distanza, spie inviate a creare guerre e sommosse, agenti assoldati sul posto, pronti a uccidere nemici politici, infiltrare le élite locali, costruire e disfare governi e milizie locali. Infine Mazzetti ci riporta, dalla periferia del mondo, all’altro grande scontro in corso, quello che dilania il cuore degli Stati Uniti. Lo scontro tra il Pentagono, simbolo della guerra tradizionale, e la Cia, nata come agenzia di spionaggio, trasformatasi negli ultimi due decenni in un’organizzazione sempre più apertamente militarizzata. Uno scontro da cui dipendono la guerra e la pace americana, dentro e fuori dagli Usa.

    Brossura, 14 x 22 cm. pag. 348

    Stampato nel 2014 da Feltrinelli

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    Kolwezi. La Legion saute sur le Katanga

    33.00

    Paul Villatoux

    Nel maggio 1978, il 2° reggimento paracadutisti stranieri (REP), allora comandato dal colonnello Philippe Érulin, venne scelto per una missione che ben poche unità avrebbero potuto portare a termine: essere paracadutati a Kolwezi, nel cuore della regione mineraria di Shaba, nel sud-est dello Zaire, dove i ribelli separatisti stavano commettendo sanguinose atrocità. L’obiettivo era di salvare le migliaia di ostaggi europei e africani caduti nelle loro mani e minacciati di morte imminente. L’operazione, denominata “Bonite”, venne organizzata sul posto e si basò sull’audacia e sulla velocità di esecuzione per creare un effetto sorpresa favorevole. Lanciati con un preavviso brevissimo e dimostrando una comprovata competenza, i legionari paracadutisti e il loro comandante si coprirono di gloria durante questa breve ma intensa impresa d’armi che rimane a tutt’oggi l’ultima grande operazione aviotrasportata dell’esercito francese.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 96 con alcune foto a colori e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2025 da Memorabilia

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    l risveglio dell’Orso Russo. Le campagne militari della Federazione russa dalla Georgia all’Ucraina

    20.00

    Errico De Gaetano – Andrea Lopreiato

    Dalla fine della Guerra fredda, sembrava tramontata la minaccia dei conflitti convenzionali con l’impiego di grandi manovre ed eserciti di massa. L’assalto russo all’Ucraina scatenato il 24 febbraio 2022 ha posto fine a questa illusione. Il volume ricostruisce la storia dell’apparato militare della Federazione Russa e delle guerre in cui è stato impegnato dal 2008 al 2021, all’alba dell’“operazione militare speciale” di Putin. Dalla Georgia alla Siria, dalla Libia all’Azerbaigian, passando dalla Crimea e dal Gruppo Wagner, l’approccio di Mosca all’uso della forza è descritto non solo attraverso l’esatta ricostruzione delle operazioni belliche e del loro contesto geopolitico e sociale, ma anche tenendo conto della politica di sicurezza e della filosofia cui si è ispirato nell’arco degli ultimi venticinque anni. Un racconto a conclusione del quale gli eventi dell’Ucraina appaiono meno sorprendenti e inaspettati e forse più prevedibili di quanto non si sospetti.

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    L’ angelo di Budapest. I giorni della rivolta

    22.00

    Gabor Tallai – Attila Futaki

    San Diego, 1988. John Angel sembra il classico self made man americano che da semplice tassista di origini ungheresi è diventato un grande imprenditore dell’industria automobilistica statunitense… ma la notizia della nomina di un nuovo ambasciatore russo in Ungheria risveglia vecchi demoni riportando l’uomo al tempo in cui veniva ancora chiamato Janos Angyal e il suo nome evocava la leggenda… Angel il rivoluzionario, insieme a tanti altri giovani ungheresi, infiammava la rivolta di Budapest del 1956 contro i carri armati degli invasori sovietici. Dopo anni, per Angel è arrivato il momento di tornare in patria per chiudere i conti con la storia.

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    L’ Esercito popolare cinese di liberazione dal 1949 ad oggi

    18.00

    L’Esercito Popolare Cinese di Liberazione è la più grande forza armata al mondo. La Cina è da tempo il più rilevante concorrente degli Stati Uniti sul piano economico globale, ed è ormai di lunga data la preoccupazione dei governi occidentali rispetto alle ambizioni cinesi. Dal 1949 l’esercito cinese ha visto un lento ma costante progresso, da una massa di fanti male armati dalle limitate capacità a un insieme altamente sofisticato con ampie competenze. Una serie di riforme avviate a partire dal 1989 hanno reso possibile la liberalizzazione economica, i cui vantaggi hanno comportato ulteriori investimenti non solo nella modernizzazione degli armamenti, ma anche nella capacità di intervento all’estero, come avvenuto nel corso della partecipazione cinese alle missioni di pace ONU in Africa, Medio Oriente e ad Haiti. Con rare fotografie e immagini a colori appositamente realizzate, lo studio presenta una panoramica dei tratti salienti dell’Esercito Popolare di Liberazione dalla sua creazione ad oggi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 108 con varie foto b/n e tavole a colori

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    L’ Italia non gioca a risiko. Il ruolo delle Forze armate nella sfida geopolitica contemporanea

    14.00

    Giampiero Cannella

    Le Forze armate hanno attraversato le fasi più complesse della storia recente conquistando la fiducia degli italiani e la stima degli alleati. Oggi i nostri militari sono impegnati in decine di missioni fuori area e rappresentano una risorsa fondamentale in caso di emergenze nazionali. Nonostante ciò, bilanci sempre più esigui e decisioni estemporanee in politica estera impediscono all’Italia di recitare nel Mediterraneo il ruolo che le compete. Dal 1945 ad oggi, l’evoluzione, gli impegni internazionali, le caratteristiche e le criticità di un settore strategico penalizzato dalla mancanza di una chiara visione geopolitica da parte della classe dirigente del Paese.

    Brossura, 11,5 x 17 cm. pag. 160

    Stampato nel 2021 da Giubilei Regnani

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    L’amministrazione Nixon e il continente africano – Tra decolonizzazione e guerra fredda 1969-1974

    40.00

    Durante gli anni della sua presidenza, Nixon ereditò una situazione sempre più complessa sulle questioni africane, soprattutto quelle riguardanti l’Africa subsahariana e australe. Già Kennedy e poi Johnson avevano tentato di rimodulare la politica americana verso l’Africa meridionale, ma con scarsi risultati. Con Nixon e Kissinger al suo fianco, i problemi di quell’area si fecero ancor più incalzanti. La nascita e il rafforzamento dei movimenti d’indipendenza africani avevano posto le tradizionali potenze coloniali europee in una situazione sempre più difficile e gli stessi Stati Uniti, pur essendo estranei alla storia coloniale europea in Africa, dovettero fare i conti con movimenti locali ai quali l’Unione Sovietica (e, in misura minore, ma non per questo meno preoccupante, la stessa Cina comunista) guardava con grande interesse. Il legame politico che univa Washington ai suoi alleati europei impediva al governo americano di prendere posizioni nette contro i regimi bianchi dell’Africa meridionale. La penetrazione sovietica e quella cinese – sebbene quest’ultima in competizione con la prima – avevano finito per spostare l’epicentro della guerra fredda in una regione fino a quel momento estranea al contenzioso storico tra Unione Sovietica e Stati Uniti. I saggi presenti nel volume analizzano la politica americana sia nella sua impostazione generale, sia nei vari contesti in cui si esplicò in quegli anni.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 324

    Stampato nel 2016 da Franco Angeli

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    L’amministrazione Nixon e il continente africano. Tra decolonizzazione e guerra fredda (1969-1974)

    40.00

    AA.VV.

    Durante gli anni della sua presidenza, Nixon ereditò una situazione sempre più complessa sulle questioni africane, soprattutto quelle riguardanti l’Africa subsahariana e australe. Già Kennedy e poi Johnson avevano tentato di rimodulare la politica americana verso l’Africa meridionale, ma con scarsi risultati. Con Nixon e Kissinger al suo fianco, i problemi di quell’area si fecero ancor più incalzanti. La nascita e il rafforzamento dei movimenti d’indipendenza africani avevano posto le tradizionali potenze coloniali europee in una situazione sempre più difficile e gli stessi Stati Uniti, pur essendo estranei alla storia coloniale europea in Africa, dovettero fare i conti con movimenti locali ai quali l’Unione Sovietica (e, in misura minore, ma non per questo meno preoccupante, la stessa Cina comunista) guardava con grande interesse. Il legame politico che univa Washington ai suoi alleati europei impediva al governo americano di prendere posizioni nette contro i regimi bianchi dell’Africa meridionale. La penetrazione sovietica e quella cinese – sebbene quest’ultima in competizione con la prima – avevano finito per spostare l’epicentro della guerra fredda in una regione fino a quel momento estranea al contenzioso storico tra Unione Sovietica e Stati Uniti. I saggi presenti nel volume analizzano la politica americana sia nella sua impostazione generale, sia nei vari contesti in cui si esplicò in quegli anni

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    L’arte della guerra contemporanea. Dalla caduta del Nazismo al conflitto in Ucraina

    34.00

    David Petraeus – Andrew Roberts

    Gli ultimi anni ci sono apparsi come una violenta resurrezione della Storia: le immagini dell’invasione dell’Ucraina, insieme alle macerie di Gaza, hanno rievocato gli spettri di un’umanità bellicosa che molti credevano ormai appartenere al passato. La guerra, finita ai margini della nostra quotidianità, è tornata prepotentemente alla ribalta, conquistando le prime pagine dei giornali e rimescolando i fronti tra interventisti e pacifisti a oltranza. Ma la guerra in sé e per sé non era mai scomparsa – si era solo trasformata. Il fatto è che la Seconda Guerra Mondiale ha segnato un prima e un dopo: la rivalità tra Stati Uniti e Unione Sovietica, con la minaccia di un annientamento nucleare, ha fatto sparire dal tavolo l’opzione di una guerra su scala globale, sostituendola con uno stillicidio di piccoli e medi conflitti dislocati in aree di interesse economico o geopolitico, dove le strategie e le tecniche militari hanno potuto mettersi in discussione, rinnovarsi e a volte reinventarsi.  Il generale David Petraeus, ex direttore della CIA e comandante delle forze statunitensi in Iraq e Afghanistan, è stato un grande innovatore in questo senso, trovandosi di continuo nella necessità di operare su territori ostili, in condizioni di guerriglia e mescolanza fra truppe regolari e terroristi, civili e bande armate. In questo saggio scritto a quattro mani, Petraeus mette le sue eccezionali conoscenze sul campo a disposizione dello storico Andrew Roberts, con il proposito ambizioso di tracciare la parabola evolutiva militare dalla guerra di Corea a quella del Vietnam, dalle due guerre del Golfo a quelle nell’ex Jugoslavia, dall’Afghanistan fino al recente conflitto in Ucraina.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 650 + 16 pagine fuori testo con foto b/n e colori

    Stampato nel 2024 da UTET

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    L’arte della guerriglia

    25.00

    Il termine che la definisce ha poco più di due secoli, ma la guerriglia accompagna tutta la storia dell’uomo e anzi, considerata nei suoi caratteri fondamentali, precede nel tempo la stessa guerra “regolare”. Anche oggi non v’è area del globo che non ne sia immune: dall’Afghanistan a Belfast, dalle foreste africane alla Cecenia, dalla striscia di Gaza alla giungla birmana. Guerriglia è la lotta ingaggiata dal più debole con tattiche elusive. Questo libro racconta la guerriglia così come è stata teorizzata e praticata sia seguendo le elaborazioni degli scrittori antichi e moderni (come Sun Tzu, Clausewitz, Lawrence d’Arabia, Che Guevara) sia raccontando vicende concrete come la resistenza degli indiani d’America, il Vietnam, la Cecenia, da ultimo l’Afghanistan di cui l’autore ha potuto avere esperienza diretta al seguito del contingente italiano.

    Cartonato con sovracopertina, 16 x 21,5 cm. pag. 293 con circa 6 cartine + 8 pagine fuori testo con 16 foto b/n

    Stampato nel 2013 da il Mulino

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    L’aviation a Dien Bien Phu – De la genese a la chute du camp retranche (novembre 1952 – juin 1954)

    45.00

    Patrick-Charles Renaud

    Dal 20 novembre 1953 al 7 maggio 1954 gli aviatori francesi dovettero progressivamente spingere la loro azione oltre i limiti della resistenza umana. Senza gli equipaggi dell’Aeronautica Militare, dell’Aeronautica Navale e dell’Aviazione d’Osservazione dell’Artiglieria Leggera, delle compagnie aeree civili requisite, ma anche dei piloti americani eredi delle Tigri Volanti, il campo trincerato di Diên Bien Phu non avrebbe potuto sopravvivere e combattere così a lungo. Oltre alle condizioni meteorologiche generalmente avverse nel Vietnam del Nord, dovettero affrontare una difesa antiaerea nemica aggressiva e mortale. La pista, neutralizzata fin dai primi giorni dell’attacco dall’artiglieria Viet Minh, costrinse i Dakota e i C-119 a effettuare rifornimenti d’assalto in condizioni più difficili che a Stalingrado, mentre i caccia e i bombardieri piombavano sulle numerosi postazioni nemiche. Questo libro, frutto di diversi anni di ricerca, racconta dettagliatamente il ruolo svolto dagli aviatori, a partire dal 30 novembre 1952, sino al recupero dei feriti e dei fuggitivi dopo la caduta del campo trincerato di Diên Bien Phu, nel maggio e giugno 1954.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 432 con alcune foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Regi-Arms

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    L’Aviation Française en Indochine. Des origines a 1945

    75.00

    Christophe Cony  – Michel Ledet

    Se conosciamo abbastanza bene il periodo della guerra in Indocina, conosciamo molto meno la storia dell’aviazione francese in questa colonia dall’inizio alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Grazie agli archivi ritrovati e ai contatti con i reduci, gli autori hanno potuto scrivere questo “poderoso” volume completamente nuovo, con immumerevoli informazioni, mai riportate prima! Va aggiunto che molte pagine sono dedicate anche all’aviazione civile (club di volo), Air Asia, Air Union, Air France e Naval Aviation. Molte foto di questo enorme apparato fotografico di circa 1300 immagini, sono inedite e vengono mostrate per la prima volta in questo lavoro.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 635 con circa 1300 foto b/n e 120 profili di mezzi a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da Lela Presse

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    l’Esercito Italiano 1946 – 2023. I Granatieri. Storia, araldica, Uniformi, Distintivi e Medaglie

    25.00

    AA.VV.Il libro sui Granatieri 1946-2023 ripropone, in maniera sintetica ma articolata, gli ultimi settantasette anni di vita della Specialità Granatieri attraverso le vicende organiche dei suoi reparti e di quelli che hanno costituito la Grande Unità che ne porta il nome (la Divisione, poi Brigata Granatieri di Sardegna). Viene poi presentata tutta l’araldica repubblicana dei Granatieri, nonché una ricca ed esauriente panoramica dei fregi da copricapo, degli alamari, degli scudetti omerali e dei vari distintivi che ne hanno caratterizzato l’uniforme dal 1946 ad oggi; vengono inoltre trattati alcuni elementi uniformologici legati alle ricche e gloriose tradizioni della Specialità, primi tra tutti l’uniforme storica di parata e d’onore. Seguono altri capitoli che hanno un valore affettivo per chi ha militato nella Specialità Granatieri ed un valore collezionistico per chi ama raccogliere cimeli e ricordi militari.

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    L’Esercito Italiano 1946-2018 – L’ Artiglieria. Storia araldica uniformi distintivi e medaglie

    38.00

    Giuseppe Lundari -Franco Fassio – Carlo Ferri – Ivo Fossati – Giordano Zampetti

    Questo volume vuole rappresentare tutta l’araldica militare del periodo repubblicano dell’Artiglieria, nonché una ricca ed esauriente panoramica dei fregi da copricapo, delle mostreggiature, degli scudetti omerali e dei distintivi di specializzazione e incarico dell’uniforme in dotazione dal 1946 fino al 2020;  vengono inoltre trattati alcuni elementi uniformologici che richiamano le ricche e gloriose tradizioni dell’Arma, prime tra tutte quelle della batteria storica delle Voloire. Seguono altri capitoli che hanno un valore affettivo per chi ha militato nelle varie specialità di artiglieria ed un valore collezionistico per chi ama raccogliere cimeli e ricordi militari. Si tratta di una esauriente rassegna dei distintivi metallici da taschino di Reparti e Scuole, dei distintivi omerali in panno o plastica e delle medaglie ricordo cosiddette “reggimentali”. Le minuziose ricerche, effettuate anche grazie al contributo di numerosi collezionisti e veterani, hanno consentito di fornire un quadro molto ricco circa la produzione di questi oggetti da parte delle singole Unità, una tradizione questa che è presente in tutte le Armi e Specialità dell’Esercito Italiano da oltre un secolo.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 244 riccamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2022 da Athena Books

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    L’Esercito Italiano 1946-2024 – Gli Alpini e le Truppe da Montagna – Storia, araldica, uniformi, distintivi e medaglie”

    38.00

    Giuseppe Lundari

    Il libro  in maniera sintetica ma articolata, gli ultimi 78 anni di vita della Specialità Alpini e delle altre Truppe da Montagna che si fregiano del cappello con la penna, attraverso una cronistoria della costituzione dei reparti e poi la narrazione delle vicende organiche dei singoli reparti, presentando anche la loro araldica repubblicana. Molto utile per i collezionisti.

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    L’esercito russo che non abbiamo studiato. Le operazioni militari terrestri dell’Esercito della Federazione Russa in Ucraina

    20.00

    Maurizio Boni

    In questo saggio l’autore analizza le operazioni militari terrestri dell’Esercito della Federazione Russa in Ucraina a più di un anno dall’invasione e dall’inizio delle ostilità, in uno scenario già instabile e di grande tensione dai tempi della Rivoluzione di Piazza Maidan del 2014.

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    L’Europa in guerra

    16.00

    Fabio Mini

    La guerra in Ucraina è il risultato della difesa di un Paese membro delle Nazioni Unite dall’attacco della Russia. Poteva essere evitata, ma non l’ha voluto nessuno. Anzi, la patente di giustizia e legittimità è servita a inasprire il conflitto e ad allargarlo. Proprio la legittimità è un dogma dell’Occidente, che rappresenta un quarto delle terre emerse e un settimo della popolazione mondiale. Che produce il 50% del Pil globale e consuma parte di quello del resto del mondo. Gli Usa cercano di limitare lo sviluppo economico dell’Occidente europeo, negando qualsiasi strumento militare indipendente. E, fortunatamente per gli States, l’Europa è gestita da organi burocratici che ne riconoscono l’egemonia. Gli Stati Uniti esercitano quindi la supremazia globale e si oppongono alla Cina e alla Russia. E il vero ostacolo è rappresentato dalla potenza nucleare di Mosca, e non da quella commerciale della Cina. L’Ucraina è quindi uno dei passi statunitensi verso la sistemazione definitiva di una vecchia faccenda: il depotenziamento militare della Russia e quello economico dell’Europa.

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    L’Italia e la guerra d’Algeria (1954- 1962)

    28.00

    La guerra d’Algeria pose all’Italia un problema di compatibilità tra la “solidarietà necessaria” alla Francia e il “massimo interesse” per le ragioni dell’indipendenza. Divenne così un banco di prova di una evoluzione possibile della politica estera nazionale, delle sue potenzialità, dei suoi limiti, della sua capacità di intercettare il variare delle esigenze di un paese che si preparava prima e giungeva poi alla stagione del centro-sinistra e del boom economico. Il lavoro di Bruna Bagnato è documentatissimo ed entra nel labirinto dei rapporti e delle relazioni diplomatiche tra gli stati interessati alla questione algerina, svela gli interessi economici e anche geopolitici che hanno portato l’Italia ed in particolare alcuni grossi gruppi economici come l’E.N.I. di Mattei, ad assumere una posizione non ortodossa nel contesto della disputa tra Algeria e Francia.

    Brossura, 14,5 x 22,5 cm. pag. 799

    Stampato nel 2012 da Rubbettino

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    L’ultima guerra contro l’Europa. Come e perché fra Russia, Ucraina e NATO le vittime designate siamo noi

    22.00

    Gianandrea Gaiani

    La guerra in Ucraina sta modificando radicalmente gli assetti e gli equilibri del Vecchio Continente. L’Ucraina è devastata dal conflitto e comunque vada sul campo di battaglia la Russia ne uscirà indebolita mentre l’Europa perderà il suo primato economico e ha cessato di esistere come soggetto geopolitico con aspirazioni di autonomia strategica, relegata al ruolo di vassallo sempre più debole degli Stati Uniti.

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    L’ultima guerra dell isola-mondo

    20.00

    Alekandr Dugin ripercorre l’evoluzione geopolitica della Russia dalle sue origini con la Rus’ di Kiev e l’Impero russo, attraversando il culmine della sua influenza globale durante l’era sovietica, fino all’attuale presidenza di Vladimir Putin. Dugin vede la Russia come il principale polo geopolitico delle civiltà di Terra del mondo, destinato ad essere perennemente in conflitto con le civiltà del Mare. Un tempo il polo delle civiltà marittime era l’Impero britannico; oggi è rappresentato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati della NATO. La Russia può adempiere alla sua missione geopolitica solo restando in opposizione alle potenze marittime. Oggi, secondo Dugin, questo conflitto non è solo di natura geopolitica, ma anche ideologica: la Russia è il principale rappresentante e difensore dei valori tradizionali e dell’idealismo, mentre l’Occidente rappresenta i valori del liberalismo e della società di mercato. Il libro si avvale di una puntuale introduzione di Alessandra Colla e di un’appendice di Carlo Terracciano. Chiude con un “Glossario di geopolitica”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 200

    Stampato nel 2018 da A.G.A.

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    L’ultimo compleanno a Nassirya – L’attentato e la missione italiana in Iraq raccontati da uno dei protagonisti

    20.00

    Un giovane ufficiale dei carabinieri racconta l’avventura della missione italiana in Iraq e del sanguinoso attentato accaduto di fronte ai suoi occhi. Un racconto avvicente, interessante e curioso, dove la voce narrante si astiene dall’influenzare lo sguardo del lettore. Una storia ricca di immagini che esprimono situazioni amare e drammatiche dove i colori e i rumori avvolgono il lettore trasportandolo in una nuova dimensione.

    Brossura, 11 x 17 cm. pag. 310 con 25 foto b/n

    Stampato nel 2009 a cura dell’Autore

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    L’Armée de l’Air en Afrique du Nord 1940-1967

    48.00

    Pubblicato in due volumi, questo libro fa il punto sulla presenza aerea francese in Marocco, Algeria e Tunisia dal giugno 1940 all’estate del 1967. Dopo una revisione degli eventi avvenuti tra il giugno 1940 e il novembre 1942, questo primo volume è dedicato alla riorganizzazione delle Forze Aeree in Nord Africa, al fine di partecipare alla lotta contro le forze dell’Asse. Viene fatto un escursus sulle scuole e i centri di formazione, prima di analizzare la caccia pesante, la riorganizzazione alla fine del conflitto e le vicende riferire all’intensivo uso dell’arma aerea e degli elicotteri durante la guerra d’Algeria, in un tipo di conflito, “non convenzionale” che oggi definiremo asimmetrico. Stupendamente illustrato con quasi 2500 foto, il volume rappresenta un riferimento di alto livello, riferito ad un conflitto oramai poco considerato ma che mantiena tuttora una grande validità riguardo l’esperienza operativa.

    Rilegato, 21,5 x 31,5 cm. pag. 240 completamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Histoire & Collections

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