Il mestiere della guerra – Dai mercenari ai manager della sicurezza

26.50

Gabriella Pagliani

Il fenomeno risale agli anni Novanta, ma solo gli specialisti ne sono a conoscenza. Si tratta delle nuove compagnie di ventura, le società private militari, Private military companies, (Pmc) che traggono il loro punto di forza da una struttura societaria articolata e complessa. Esse sono specializzate nella gestione della sicurezza e della guerra a livello mondiale, dove la statualità è in declino e il monopolio della forza in sfacelo. L’Africa è il loro terreno di coltura: Congo, Angola e Sierra Leone sono i tre case-studies analizzati nel libro, paesi ricchi di risorse minerarie ed energetiche, dove le Pmc con poche centinaia di uomini, sono intervenute in situazioni d’instabilità politico-militare. Ma non è solo l’Africa il campo d’azione di tali armate private: negli Stati Uniti, un ruolo sempre più trainante è ricoperto dall’industria dei contractors , giganti economici a cui il Pentagono e il Dipartimento di Stato affidano i servizi militari, logistici e d’ intelligence per sostenere la crescente presenza della macchina bellica americana nel mondo. Pmc e contractors rappresentano con i loro corporate warriors quindi due aspetti diversi della privatizzazione dell’uso della forza. Il libro, articolato su due piani di ricerca-studio e di attualità, tenta un’analisi sistematica e approfondita del fenomeno, ed è il frutto di lunghi soggiorni all’estero e di accurate indagini. In un mondo globalizzato che anela alla sicurezza si delinea così una nuova concezione della guerra che prefigura una parallela “privatizzazione della pace”.

Brossura 14 x 22 cm. pag. 283

Stampato nel 2004 da Franco Angeli

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Gabriella Pagliani

Il fenomeno risale agli anni Novanta, ma solo gli specialisti ne sono a conoscenza. Si tratta delle nuove compagnie di ventura, le società private militari, Private military companies, (Pmc) che traggono il loro punto di forza da una struttura societaria articolata e complessa. Esse sono specializzate nella gestione della sicurezza e della guerra a livello mondiale, dove la statualità è in declino e il monopolio della forza in sfacelo. L’Africa è il loro terreno di coltura: Congo, Angola e Sierra Leone sono i tre case-studies analizzati nel libro, paesi ricchi di risorse minerarie ed energetiche, dove le Pmc con poche centinaia di uomini, sono intervenute in situazioni d’instabilità politico-militare. Ma non è solo l’Africa il campo d’azione di tali armate private: negli Stati Uniti, un ruolo sempre più trainante è ricoperto dall’industria dei contractors , giganti economici a cui il Pentagono e il Dipartimento di Stato affidano i servizi militari, logistici e d’ intelligence per sostenere la crescente presenza della macchina bellica americana nel mondo. Pmc e contractors rappresentano con i loro corporate warriors quindi due aspetti diversi della privatizzazione dell’uso della forza. Il libro, articolato su due piani di ricerca-studio e di attualità, tenta un’analisi sistematica e approfondita del fenomeno, ed è il frutto di lunghi soggiorni all’estero e di accurate indagini. In un mondo globalizzato che anela alla sicurezza si delinea così una nuova concezione della guerra che prefigura una parallela “privatizzazione della pace”.

Brossura, 14 x 22 cm. pag. 283

Stampato nel 2004 da Franco Angeli

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