Visualizzazione di 7393-7440 di 13547 risultati

  • 0 out of 5

    La prima guerra mondiale. Vol. 1

    75.00

    Si tratta del primo volume dell’edizione italiana dell'”Encyclopédie de la Grande Guerre” curata dagli storici francesi Jean-Jacques Becker e Stéphane Ardoin-Rouzeau. Le linee guida dell’opera sono quelle di fondere sensibilità e interessi propri della scuola tradizionale attenta all’oggettività dei processi, alle dimensioni diplomatiche, politiche e militari, ma anche economiche e sociali dell’evento, con i nuovi orizzonti aperti da quella che si suole definire storia culturale, e che riporta in primo piano le dimensioni della soggettività, dell’esperienza vissuta, dell’immaginario e della memoria anche grazie al ricorso a fonti finora poco esplorate. La Grande Guerra, in particolare in Francia, continua a occupare un ruolo di primissimo piano tanto dal punto di vista storiografico che da quello della memoria collettiva: un evento carico di intensa emotività.

    Rilegato, pag. XLIV + 590

    Stampato nel 2007 da Einaudi

    Quick view
  • 0 out of 5

    La prima guerra mondiale. Vol. II

    80.00

    Un’opera che salda sensibilità e interessi propri della storiografìa tradizionale più attenta all’oggettività dei processi, alle dimensioni diplomatiche, politiche, militari, ma anche economiche e sociali dell’evento, con i nuovi orizzonti aperti da una storia che si suole definire culturale e che riporta in primo piano le dimensioni della soggettività, dell’esperienza vissuta, dell’immaginario e della memoria anche grazie all’uso di fonti mai prima esplorate. Non solo la vita politica dunque, ma anche il ruolo, attivo o passivo, delle donne e dei bambini, degli intellettuali e degli scienziati, dei giornalisti e dei cineasti. Anche il secondo volume integra ampiamente l’edizione francese con voci che mettono l’accento sulla specificità dell’Italia, con saggi sulle regioni di confine, su Vittorio Veneto e l’armistizio, sul territorio e la memoria della guerra, sulle scritture dei soldati, sulla violenza squadristica, sul cinema e la letteratura.

    Rilegato pag. XVIII + 704

    Stampato nel 2007 da Einaudi

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Prima Guerra Punica – Il primo epico scontro tra Roma e Cartagine

    24.00

    La Prima Guerra Punica, è un momento essenziale nella storia del Mediterraneo e di tutti i popoli che su di esso si affacciano perché dalla vittoria in Sicilia, Roma trasse la consapevolezza di poter estendere i confini del suo impero anche oltremare, cosa che comincoò subito a fare. Nella storia romana, infatti, la guerra per la Sicilia, benché non risolutiva nella lotta contro Cartagine, fu, come evidenziato con enfasi dallo stesso Polibio, la prima campagna condotta da Roma fuori da quelli che allora erano considerati i confini dell’Italia, con tutte le nuove problematiche politiche, strategiche, tattiche e logistiche che questo comportò.

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm. pag. 190 con circa 55 tra foto e cartine b/n

    stampato nel 2015 da Chillemi

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Profezia del Terzo Regno: dalla Rivoluzione Conservatrice al Nazionalsocialismo

    28.00

    Luca Leonello Rimbotti

    Nel corso degli anni della Repubblica di Weimar, irrequieti e versatili intellettuali non conformisti, appartenenti al variegato arcipelago della Rivoluzione Conservatrice, daranno vita al più fecondo e affascinante laboratorio ideologico che la storia europea abbia mai conosciuto. Si intrecciarono nazional-rivoluzionari, pensatori völkisch, reduci dei Freikorps, leghe giovanili e nazional-bolscevichi, tutti sostanzialmente concordi, pur tra le tante differenze, sull’inderogabile necessità di liberare la Germania dalle catene imposte dal vergognoso trattato di pace di Versailles e dalla volontà di rispedire al mittente le illusionistiche chimere di un Occidente democratico, plutocratico e liberale imposto dai vincitori, dalla Francia, dall’Inghilterra e dagli USA e considerato ostile alla natura del popolo tedesco. Spesso contrastanti furono invece le aspettative e le prospettive sul futuro di una nuova Germania, come anche le valutazioni sulla rivoluzione bolscevica e su quella fascista. Questo laboratorio ideologico potette contare su numerose adesioni di grande statura intellettuale, lungo uno spettro di variazioni ideologiche e valutazioni politiche, con un particolare accento sulla politica estera, estremamente ampio. Tutto questo fino alla conquista del potere del Nazionalsocialismo.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 360

    Stampato nel 2011 da Ritter Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    La propaganda italiana nella Grande Guerra

    Il prezzo originale era: €13.00.Il prezzo attuale è: €8.45.

    Andrea Cotticelli      prezzo di listino: 13.00 (sc. 35%)

    Argomento di questo lavoro è la Grande Guerra 1914 – 1918. L’interesse non è quello di narrare la storia della Prima Guerra Mondiale, bensì di mettere in rilievo come la propaganda italiana dell’epoca, attraverso articoli di stampa, manifesti e cartoline illustrate ne trattava i principali avvenimenti.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 98 con 30 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Il Borghese

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Proprietà di Popolo

    6.00

    Su iniziativa del Centro Studi Politici e Costituzionali, il 13 aprile 1976 è stato depositato, presso la Corte di Cassazione di Roma, un disegno di legge di iniziativa popolare, per ripartire fra i cittadini il reddito monetario del capitale amministrato dallo Stato (G.U. n. 98 del 14-4-1976). Tutto il sistema normativo proposto è stato organicamente concepito sul principio essenziale che la proprietà di un capitale è di chi ha diritto al reddito. Come il socio di una società commerciale ha una quota di capitale in quanto ha diritto al dividendo, così il cittadino, mediante il diritto alla quota di reddito, consegue una quota ideale di proprietà del capitale amministrato dallo Stato.

    Brossura, 13 x 20 pag. 45

    Stampato nel 2013 da Solfanelli

    Quick view
  • 0 out of 5

    La prova occulta

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €11.00.

    Matteo Borrini, Vincenzo Lusa        Prezzo di listino: 20.00 (sconto 45%)

    Un omicida occulta il cadavere della sua vittima, una palazzina crolla a seguito di un terremoto, l’esplosione in volo di un aereo disperde su un’ampia area i resti dei passeggeri. Corpi da cercare, da riportare alla luce, da identificare. Scenari che vengono coinvolti oprtatori del diritto e scienziati forensi alla ricerca di un’evidenza probatoria celata su e nel terreno; ma i tecnici della scena del crimine devono svolgere un attento e difficile compito: investigare nel rispetto delle norme e delle procedure previste dal sistema giudiziario. Questo testo si propone come trait d’union tra il mondo degli scenziati e quello dei giuristi, rendendo più comprensibile il linguaggio scientifico e le potenzialità delle discipline agli uni, ma anche illuminando gli altri circa la selva normativa di cui tener conto come consulenti o periti. Sebbene incentrato principalmente sulla figura dell’Archeologo Forense, il testo è un’utile strumento per ogni scienziato che offre il proprio contributo alla giustizia, così come ad ogni uomo di legge che voglia avvalersi della prova scientifica. L’opera esamina la natura dell’indizio, della prova e dei mezzi di ricerca di quest’ultima, così come gli strumenti, quale perizia e conulenza tecnica, che costituiscono il punto di confronto tra Scienza e Giurisprudenza. Il testo è corredato di schede d’approfondimento e di un glossario realizzato con l’intento di fornire sia all’archeologo forense che all’uomo di legge un linguaggio comune.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 162

    Stampato nel 2012 da Lo Scarabeo – Ritter Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    La quarta guerra punica. Libia, 10 giugno 1940-23 gennaio 1943

    15.00

    Carlo De Risio

    L’antica Roma combatté dal 264 al 146 a.C. tre guerre puniche, prima di avere ragione di Cartagine, che sorgeva nella regione della odierna Tunisi. Sicilia, Sardegna, Corsica, Spagna cioè l’intero bacino centro occidentale del Mediterraneo furono assicurati al dominio di Roma. Negli anni Trenta del secolo scorso nel segno del Littorio, Mussolini volle rinverdire i fasti dell’antica Roma e decine di migliaia di coloni (“Consule” Italo Balbo) furono inviati in Libia e sorsero molti ridenti villaggi. Questa la situazione, quando fu mossa guerra all’Inghilterra, la “Cartagine moderna”, secondo l’ala dura del regime fascista. In questo volume l’autore ci racconta con l’ausilio di testimonianze storiche tutte le dinamiche e i retroscena che segnarono l’avventura italiana in territorio libico, il nostro armamentario non poi così deficitario, la negligenza dell’alto comando, le sprovvedute avanzate inglesi, il coraggio delle divisioni che non cedettero e la conclusione delle ostilità con El Alamein dove mancò la “fortuna”, nell’analisi delle battaglie che segnarono profondamente la campagna dell’asse nel secondo conflitto mondiale.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La quarta teoria politica

    28.00

    La Quarta Teoria Politica si può dire costituisca la principale opera teoria del filosofo e saggista Aleksandr Gel’evic Dugin, esponente di spicco del neo-eurasiatismo. Non si presenta tanto come un sistema filosofico o un’ideologia preconfezionata, quanto come un contributo alla critica contemporanea al liberalismo. In questo senso, è già diventato un classico tradotto e diffuso in più lingue. Dugin postula la sua “quarta teoria” distinguendola dalle tre principali ideologie della modernità – il liberalismo, il comunismo e il fascismo – sostenendo la necessità di un loro superamento per opporsi al neo-liberalismo egemone nella postmodernità. Egli invita a riscoprire valori come la giustizia sociale, la comunità di popolo, la libertà della persona nell’ottica di un nuovo progetto culturale. Il filosofo russo propone così la riscoperta di un nuovo soggetto politico, il concetto heideggeriano di Dasein (Esserci). Il risultato è un’opera fondamentale per chi sia interessato a forgiare nuovi strumenti teorici di lotta e resistenza.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 402

    Stampato nel 2022 da Aspis

     

    Quick view
  • 0 out of 5

    La questione basca

    13.50

    Sul nazionalismo e la questione basca si è finora scritto a favore o contro. questo libro invece non difende ne le ragioni dei baschi contro i soprusi spagnoli e francesi, e neppure sostiene le ragioni fittizie o fondate della Francia e della Spagna contro il nazionalismo basco. Concepito come un lavoro di ricostruzione storica e di sintesi delle principali interpretazioni storiografiche, questo saggio tenta di far capire le ragioni profonde che stanno alla base della “questione basca”.

    Brossura 10 x 17 cm. pag. 248

    Stampato nel 2003 da Bruno Mondadori

    Quick view
  • 0 out of 5

    La questione di Fiume – Le forze e le forme della Città di Vita

    12.00

    Il punto di svolta della vicenda fiumana si ebbe il 10 gennaio 1920, quando Gabriele d’Annunzio accolse le dimissioni di Giovanni Giuriati da Capo del Gabinetto di Comando, nominando in sua vece Alceste De Ambris. Giuriati era disponibile ad accogliere il compromesso suggerito dal governo italiano. De Ambris, viceversa, rappresentava l’anima rivoluzionaria (e oltranzista) del fiumanesimo. Con la nomina di Alceste De Ambris iniziò il periodo eroico di Fiume che, da quel momento, divenne meta di un’imponente migrazione di militari e civili. Ma anche di idee visionarie e di politiche anticipatrici del corso della storia. A cura di Gennaro Malgieri.

    Brossura, 11,5 x 17,5 cm. pag. 127

    Stampato nel 2019 Idrovolante

    Quick view
  • 0 out of 5

    La questione di Osimo. Storia di un trattato 1945-1975

    18.00

    Giuseppina Mellace

    La genesi del Trattato di Osimo risale agli anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale, quando l’Italia fascista si era legata al Reich, e alla Pace di Parigi, che nel 1947 portò il paese sul banco degli imputati da punire duramente. Il confine orientale ne pagò le spese con profonde mutilazioni territoriali e lo svolgersi del drammatico esodo giuliano-dalmata, mentre il mondo si risollevava dalle macerie della guerra. Nella Venezia Giulia si continuò a combattere una battaglia sottaciuta, nell’assordante silenzio imposto dalla cultura ufficiale del tempo. Con il Memorandum di Londra (1954) e il fallimento degli incontri fra Italia e Jugoslavia, si giunse nel 1975 al Trattato di Osimo, che cristallizzò in confine definitivo la vecchia linea di demarcazione segnata provvisoriamente. Con una ricca analisi suffragata da ricerca archivistica, l’Autrice si sofferma sui retroscena dei vari documenti ufficiali e sulla preparazione del Trattato, nonché sulle conseguenze per Trieste, la Venezia Giulia, e il più ampio Confine orientale.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La questione di Taiwan e la riunificazione pacifica della Cina

    16.00

    Marco Costa – Andrea Turi – Stefano Vernole

    La collocazione geopolitica di Taiwan conserva un’importanza vitale in relazione alle vie essenziali del traffico marittimo, attraverso cui vengono trasportati greggio e altre materie prime verso la Repubblica Popolare Cinese: in caso di conflitto, per gli USA diverrebbe essenziale tagliare o rallentare le forniture di petrolio a Pechino. Taiwan possiede inoltre una posizione geografica strategica globale sulla rotta commerciale marittima che collega l’Asia orientale al Sud-est asiatico e al Canale di Suez. L’amputazione di Taiwan rappresenta per la Cina una “ferita aperta” e la sua riunificazione alla madrepatria segnerebbe la conclusione definitiva della guerra civile sfociata nella nascita della Repubblica Popolare Cinese; questa è la ragione per cui la diplomazia di Pechino l’ha definita “una linea rossa” nei suoi rapporti con Washington.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La questione ebraica in Francia – Articoli pubblicati fra il 1937 e il 1939

    14.00

    La questione ebraica deve essere affrontata, com’è giusto, senza idee preconcette. Molti di coloro che si occupano dell’argomento hanno iniziato spinti da una certa curiosità artistica, sono stati incuriositi dalle loro usanze, dal pittoresco, dalle idee di questo popolo così originale. A volte confessano di preferire gli ebrei delle vecchie comunità israelitiche a quelli che si fanno passare per assimilati. In ogni caso, di sicuro è impossibile, come credono troppi liberali, appartenere a due nazioni, l’ebraica e la francese. È necessario scegliere. Quale che sia la sceta ci capiremo meglio quando avremo le idee chiare… da uno scritto di Robert Brasillach. Il volume raccoglie 4 contributi di scrittori francesi negli anni trenta inerenti le comunità ebraiche in Francia.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 75

    Stampato nel 2013 da Effepì

    Quick view
  • 0 out of 5

    La questione giudaica in Europa – Il “problema ebraico” negli articoli de La Civiltà Cattolica. (Anno 1893 serie XV vol. 8)

    15.00

    In questo scritto, un prelato che alla fine dell’ottocento scriveva su Civiltà Cattolica: Padre Raffaele Ballerini S.I., dice la sua riguardo la presenza della comunità ebraica nel continente europeo. Parla della presenza di questi ultimi nella vita sociale delle nazioni, nel comparto economico, in quello politico e nelle arti. Passa poi ad una trattazione, più specifica, riguardo i singoli paesi: Francia, Germania, Inghilterra, Austria-Ungheria, Russia, Romania, ecc. Traendo le sue conclusioni aferrma che, il progredire della ebraica in Europa, è comnnessa al decadimento delle condizioni sociali, economiche, morali e religiose cristiane.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 74

    Stampato nel 2017 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    La questione irlandese

    18.00

    Il complesso dei particolari problemi politici, economici, religiosi, militari, strategici, diplomatici attraverso i quali hanno preso consistenza storica e si sono attualizzati i rapporti tra Gran Bretagna e Irlanda, sistematicamente marcati da una sequela quasi ininterrotta di ribellioni irlandesi, è convenzionalmente detta “questione irlandese”. In ogni secolo, da quasi ottocento anni, la storia d’Irlanda è stata contrassegnata dall’esplosione di qualche particolare aspetto della “questione irlandese”, con molteplici e imprevedibili conseguenze sul futuro dell’isola.

    Brossura, 16,5 x 23,5 pag. 317

    Stampato nel 1997 da Il Poligrafo

    Quick view
  • 0 out of 5

    La quinta sponda Una storia dell’occupazione italiana della Croazia 1941-1943

    22.00

    Alberto Becherelli – Paolo Formiconi

    La presenza del Regio Esercito in Croazia nel periodo ‘41 – ‘43 rappresenta un caso particolarissimo, unico, nella nostra storia militare e, probabilmente, non solo nella nostra. Aver ottenuto l’annessione di quasi tutta la Dalmazia rese particolarmente difficili sin dall’inizio i rapporti con il nuovo “Stato Indipendente Croato” e la situazione non migliorò quando i comandi italiani cercarono di far fronte alle persecuzioni ed alle stragi perpetrate dalle milizie nazionaliste croate “Ustascia” contro serbi ed ebrei. Con l’entrata in guerra della Russia sovietica ebbe inizio la guerriglia partigiana e le truppe italiane dovettero operare pure all’interno della Croazia, appoggiandosi anche alle formazioni dei “Cetnici”, i partigiani monarchici in maggioranza serbi e le relazioni italo-croate si fecero ancora più tese. Tali rimasero fino al settembre del 1943, mentre sempre più pesante si faceva l’ingerenza della Germania nazista che, almeno formalmente, aveva attribuito la Croazia alla sfera di influenza italiana. Il libro esamina la complessa situazione politico-militare in cui dovettero operare le nostre truppe, opponendosi ad una guerriglia durissima.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La rabbia dei vinti – La guerra dopo la guerra 1917-1923

    28.00

    L’11 novembre del 1918 segna un momento decisivo della storia d’Europa: la fine di una guerra che aveva distrutto un’intera generazione e l’estinzione di grandi imperi secolari. Ma quale è stata l’eredità che ci ha lasciato la Prima Guerra Mondiale? Per molti aspetti il futuro dell’Europa non è stato condizionato tanto dai combattimenti sul fronte occidentale quanto dalla devastante scia di eventi che seguirono la fine del conflitto mondiale quando paesi di entrambi gli schieramenti vennero travolti da rivoluzioni, pogrom, deportazioni di massa e nuovi cruenti scontri militari. Se nella maggior parte dei casi la Grande Guerra era stata una lotta fra truppe regolari che combattevano sotto la bandiera dei rispettivi Stati, i protagonisti di questi nuovi conflitti furono soprattutto civili e membri di formazioni paramilitari. La nuova esplosione di violenza provocò la morte di milioni di persone in tutta l’Europa centrale, meridionale e sud-orientale, e questo ancor prima che nascessero l’Unione Sovietica e una serie di nuovi e instabili staterelli. Ovunque c’erano persone animate da un desiderio di rivalsa, disposte a uccidere per placare un tormentoso senso di ingiustizia. Un decennio più tardi, l’avvento del Terzo Reich in Germania, del Fascismo in Italia e l’affermazione di movimenti totalitari in altri Stati, fornirono loro l’occasione che tanto avevano atteso.

    Rilegato, 16 x 23 cm. pag. 445 + 16 pagine fuori testo con 31 foto b/n

    Stampato nel 2017 da Laterza

    Quick view
  • 0 out of 5

    La radio a Galena

    48.00

    Dalla galena al carborundum, dalla zincite al transistor, una vetrina di oltre trecento apparecchi supportati da schemi, immagini pubblicitarie e documentazioni inedite, sono esposte dall’ Autore con rigore tecnico e con semplicità. La storia e la tecnologia del radioricevitore a cristallo, uno dei più essenziali ed attraenti sistemi di ricezione che dalle origini della radio fino agli anni ’60, del secolo scorso, ha regalato soddisfazioni ed entusiasmi a radioamatori e dilettanti. Il volume vi aiuterà a conoscere, a classificare, a collezionare questo apparecchio dalla tecnologia elementare ma dalle forme più disparate e divertenti. Sui volumi editi dall’editore Mosè Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 208 con circa 300 immagini in b/n

    Stampato nel 2002 da mosè Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Radio di Carta

    29.00

    E’ questo il racconto di una collezione unica, dove vengono documentate le principali tappe dell’invenzione e dello sviluppo della radio e delle telecomunicazioni. A partire dai precursori: Galvani, Volta… fino a focalizzare in maniera inopinabile la figura e l’opera di Guglielmo Marconi. Una esposizione di rari documenti che conducono il lettore in modo affascinante e curioso fra carte telefoniche e francobolli, libri, ritagli di giornali, azioni della Marconi & Co., ecc… alla scoperta dell’impensabile e dell’inatteso. Sui volumi editi da Mosè Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 112 con circa 350 immagini a colori

    Stampato nel 1998 da Mosè Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    La radio e la guerra

    33.00

    Questo volume è in pratica il seguito de “La Radio nella Gavetta”, una raccolta di articoli, dedicati al surplus militare, apparsi nelle pagine della rivista “Antique Radio Magazine” tra il n. 38 ed il n. 53. A questi, come già nel precedente, sono stati aggiunti articoli inediti su apparecchi, che per la loro trattazione richiedono spazi che normalmente nella rivista non sono previsti. Concludono e completano il volume due appendici, la prima dedicata al Radar italiano a cura di Mario Gaticci e la seconda raccoglie gli appunti di un radiotelegrafista della Regia Aeronautica a cura di Franco Soresini. Sui volumi editi da Mosè Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento. Sui volumi editi dall’editore Mosè Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 200 con circa 1000 immagini tra foto e schemi tecnici di apparecchi radio a col e b/n

    Stampato nel 2003 da Mosè Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Radio nella Gavetta

    32.00

    L’idea di realizzare questo volume nasce dal fatto che il mercato italiano è praticamente sguarnito di volumi sul genere. La rivista Antique Radio Magazine ha sempre dato al surplus militare uno spazio di riguardo e nel tempo sono usciti articoli di rigore tecnico e di interesse collezionistico, oltre a ciò, in taluni casi, le tematiche trattate sono spesso complesse e richiedono esposizioni lunghe, che una rivista come la nostra non può permettersi per questioni di spazio.Ecco dunque, che lo spirito di questo volume è appunto quello di raccogliere quanto è già stato esposto sui precedenti numeri di Antique Radio Magazine e altri articoli. Ciò che ne risulta è un’interessante carrellata di argomenti tecnici trattati da esperti di provata competenza. Sui volumi editi da Mosè Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento. Sui volumi editi dall’editore Mosè Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 256 con circa 650 foto e schemi tecnici di apparecchi radio b/n

    Stampato nel 2000 da Mosè Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Radio per il Popolo

    85.00

    Radiorurale, Radiobalilla, Radio Roma; sono i tre modelli di radio popolare di regime, oggetto di culto delle collezioni nazionali. La carenza di informazioni e di dati attendibili ha suggerito all’autore questa lunga ed articolata ricerca. Al fine di fornire un’informazione corretta ed il più esauriente possibile, vengono rappresentati documenti, estratti da articoli e testimonianze che raccontano la nascita e lo svolgersi di un progetto nato da una precisa volontà politica: l’Ente Radio Rurale. Oltre all’aspetto storico sociale, trovano spazio, ampiamente illustrati nei vari particolari (vista frontale, retro, interni, ecc.), ben 55 modelli prodotti dalle diverse ditte, corredati da schemi, osservazioni e curiosità, spesso inediti. È questa una ricerca indispensabile sia al collezionista che già possiede alcuni di questi apparecchi, sia a quello che affannosamente cerca di arricchire la sua collezione inserendone uno. Ma è anche estremamente utile a coloro che volessero meglio comprendere ed approfondire il fenomeno della comunicazione radiofonica di quel periodo. il volume presenta ben 55 modelli. Sui volumi editi da Mosè Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 362 illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2011 da mosè Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    La ragazza della “Decima” – Una giovane nuorese nella bufera della Guerra Civile

    24.00

    Prima segretaria del ministro della Cultura Popolare Mezzasoma, poi prima ed unica donna militarizzata della famosa “Decima Flottiglia Mas”. Scampata all’ultimo istante alla fucilazione grazie all’intervento di un comandante partigiano: questi tre episodi bastano ad incuriosire e a farci desiderare di conoscere gli anni giovanili ed avventurosi della vita dell’autrice. Questa gentile signora di Nuoro ha raccontato, con le sue esperienze fuori dal comune, uno spaccato degli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale in Italia e della tormenta della guerra civile che la concluse. Inquadrata nella Decima come sottotenente di vascello, non si limitava a sfornare articoli e manifesti. Partecipava attivamente alle azioni sul territorio: viaggi verso la Venezia Giulia (dove il principe Junio Valerio Borghese, in pieno accordo con i partigiani non di sinistra della Osoppo e con gli agenti del Sud, organizzava la resistenza contro il IX Corpus di Tito), scontri a fuoco, incontri con gli agenti di De Courten. Catturata dai partigiani dopo il 25 aprile a Milano, fu strappata al plotone d’esecuzione per l’intervento del capitano Neri, l’uomo che aveva avuto un ruolo determinante nella fine di Mussolini. Mussolini e Claretta furono uccisi il 28 aprile 1945. E sarà soppresso anche Neri per ordine del Pci. Quanto a Pasca, diventata nel frattempo mamma, nonna e bisnonna, non cambiò mai idea. Della Decima ieri, della Decima per sempre.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 175 + 16 pagine fuori testo con 19 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Carlo Delfino Editore

    Quick view
  • 0 out of 5

    La razza è forma

    12.00

    «Se vogliamo dare ancora un contenuto chiaro ad una espressione spesso usata a sproposito come “il senso della vita”, nell’accezione cioè di proporre che la vita abbia per davvero un “senso” che serva ad accompagnare ogni emozione, e contemporaneamente a manifestare la sua impersonalità, allora quel “senso della vita” è qualcosa che deve scaturire dalla consapevolezza che in ognuno di noi passa la corrente della razza: dal più remoto passato al più lontano futuro. Davanti al rimprovero che sempre di singoli comunque si tratta quando vediamo noi stessi come discendenti e nipoti, ora consapevoli, ma domani irrigiditi cadaveri di generazioni ormai lontane, vale la risposta che siamo sì certamente nipoti, ma nello stesso tempo anche antenati!» (dall’introduzione di L.F.Clauss)

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 46 con 10 illustrazioni b/n fuori testo

    Stampato nel 2013 da Effepì

    Quick view
  • 0 out of 5

    La razza nel nazionalsocialimo – Teoria antropologica prassi giuridica

    14.00

    In questo saggio, l’Autore si propone di esporre una definizione, attraverso gli studi di antropologia e le disposizioni legislative, circa i gruppi appartenenti all’ebraismo. Preliminare ad ogni discorso e la definizione del concetto di razza. Sempre secondo l’Autore, una specie non è solo un raggruppamento di individui simili, ma una comunità riproduttiva i cui menbri si riconoscono e ricercano e come potenziali compagni sessuali, con nascita di prole fertile dalla loro unione. La specie risulta perciò essere un’unità ecologica che interferisce come tale con le altre unità insieme alle quali vive, e un’unità genetica consistente in un patrimonio genetico intercomunicante, del quale l’individuo è un temporaneo e limitato recipiente.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 92

    Stampato nel 2010 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    La razza ventura

    20.00

    La razza ventura immaginata dall’autore in questo romanzo, che si presenta come un apologo anti-utopistico ma in realtà cela una serie di allegorie esoteriche, non è che il simbolo dell’uomo rigenerato dalla Grande Opera alchemica. La stirpe ignota è celata nel sottosulo perchè gli antichi alchimisti affermavano che per ritrovare la pietra filosofale bisognava “visitare le viscere della terra”. Il protagonista si sottopone perciò ad una utentico viaggio iniziatico agli inferi, dove scoprirà che non basta vedere la meta per poterla raggiungere. Occorre fare appello a forti risorse interiori e non tutti sono pronti a questo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 228

    Stampato nel 2006 da Arktos

    Quick view
  • 0 out of 5

    La rebellion de Espartaco

    18.00

    Questa pubblicazione, facente parte di una serie di monografie edite da Sàtrapa dedicate a singoli episodi di guerre e battaglie, in particolare prende in considerazione la guerra dei gladiatori fra il 73 e il 71 a.C. Ogni volume analizza nei particolari non solo il singolo episodio, ma lo inquadra nella sua situazione storica e politica. L’opera, completamente illustrata con disegni, particolari degli armamenti e uniformi di entrambi gli schieramenti, è completata da innumerevoli cartine, e, ove esistano, fotografie e ordini di battaglia.

    Brossura 19 x 24 cm. pag. 78 interamente illustrate con foto, disegni cartine e tavole a colori

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2009 da Satrapa Ediciones

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Regia Aeronautica alla Guerra di Grecia

    15.00

    La campagna di Grecia, combattuta dal 28 ottobre 1940 al 23 aprile 1941, resta ancora oggi una pagina emblematica di certa casta militare italiana incompetente, superficiale ed incosciente, ed in parte anche fellone, che proseguiva nel costume, mai d’altronde troppo vituperato e giammai punito in modo esemplare, di regalarci giornate amarissime come Custoza, Lissa, Adua, Caporetto. Orazio Ferrara ci aiuta a delineare le condizioni politiche e militari in cui le regie forze armate, attaccarono la Grecia e la conseguente condotta delle operazioni.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 142 con circa 255 tra foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da IBN

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Regia Aeronautica nella 2ª Guerra Mondiale – Dai diari di guerra: 1940-1942

    29.00

    Queste pagine, che non hanno la pretesa di essere completamente esaustive e di riportare tutta la documentazione inerente le vicende aeree italiane durante la Seconda Guerra Mondiale, registrano con la massima fedeltà le azioni giornaliere su tutti i fronti in cui operarono gli aviatori italiani della Regia Aeronautica, lasciando ai lettori il giudizio sugli avvenimenti. Tra gli argomenti trattati: l’aviazione italiana negli anni 1930-40; il fronte occidentale alpino e l’attacco alla Francia; il fronte dell’Africa Settentrionale nel 1940; la R.A. nella battaglia d’Inghilterra 1940-41; l’attacco alla Grecia 1940-41; l’Aeronautica nell’Egeo 1940-41: le operazione dell’Aeronautica dalla Sardegna nel 1941; la guerra nell’Africa Orientale Italiana nel 1940-41; il fronte dell’Africa Settentrionale nel 1941; il fronte dell’Africa Settentrionale nel 1942; le operazioni dell’Aeronautica dalla Sardegna nel 1942; le operazioni areree nell’Egeo nel 1942 e un capitolo dedicato alle poco conosciute vicende della caccia notturna. Il corposo testo è accompagnato da numerosissime fotografie originali.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 574 con circa 432 foto originali in b/n

    Stampato nel 2013 da IBN

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Regia Aeronautica nella campagna del Somaliland (3-19 agosto 1940)

    16.00

    La campagna italiana per la conquista della Somalia inglese o Somaliland, dal 3 al 19 agosto 1940, resta ancora oggi un mirabile esempio di campagna bellica coloniale, benché avvenuta al tempo della Seconda Guerra Mondiale. Essa è essenzialmente una campagna coloniale per il tipo di truppe impiegate dai due belligeranti, per il terreno dello scontro, per la marginalità assegnata ai blindati e agli automezzi e quindi alla guerra di movimento. La mancanza del dominio dell’aria da parte degli inglesi, una delle rare volte in cui si verificò un tal frangente, ebbe come conseguenza che questi ultimi non serano poi così invincibili come si racconta e che potevano essere sconfitti in campo aperto dagli italiani e difatti la campagna si conclude con uno strepitoso successo delle nostre armi, in soli 16 giorni di guerra, guerreggiata con particolare accanimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 188 illustrato con numerose foto b/n

    Stampato nel 2016 da IBN

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Regia Marina fuori dal Mediterraneo Mar Rosso-Atlantico-Mar Nero

    14.00

    La sfida della Regia Marina contro gli Inglesi nel Mediterraneo e le relative operazioni navali sono state oggetto di numerosi studi. Migliaia di pagine trattano di scontri come le battaglie di Punta Stilo, Capo Spada, Capo Teulada, Capo Matapan, Capo Bon, prima e seconda Battaglia della Sirte e le battaglie di Mezzo Giugno e Mezzo Agosto. Minore attenzione è stata posta invece all’attività della Regia Marina fuori dallo scacchiere del Mediterraneo: questo lavoro intende fare il punto su come la Marina italiana visse quegli anni di guerra negli altri mari.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 105 illustrato con circa 128 foto b/n

    Stampato nel 2012 da IBN

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Regia marina nelle Isole Ionie aprile 1941 – settembre 1944”

    32.00

    Giuliano Manzari – Marina Pagano

    Nella ricostruzione delle operazioni della Seconda Guerra Mondiale, per quanto riguarda il settore delle isole Ionie, l’attenzione si è spesso focalizzata sui fatti accaduti subito dopo la dichiarazione dell’armistizio, l’8 settembre 1943. In realtà, già dal 1939, l’Italia è stata coinvolta nella zona del basso Adriatico e dello Ionio, occupando e annettendo l’Albania e successivamente, dopo l’entrata nel conflitto, in concomitanza con la campagna di Grecia, furono anche occupate le isole Ionie.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 158 con la riproduzione di numerosi documenti

    Stampato nel 2020 da Ufficio Storico Stato Maggiore della Difesa

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Regia nei cieli della Jugoslavia – 9-17 aprile 1941. Un conflitto dimenticato

    14.00

    Quando, nella notte tra il 26 ed il 27 marzo 1941, un colpo di stato portò il Regno di Jugoslavia a un trasbordo di alleanze, cioè dal campo dell’Asse a quello degli inglesi e loro alleati, si creò una situazione di oggettivo pericolo per le forze italo-tedesche. Hitler capì subito i reali e gravi pericoli di quell’inatteso voltafaccia e pertanto diede ordine alla Wermacht di preparare un immediato attacco alla Jugoslavia, invitando Mussolini a fare altrettanto. E questa volta le forze armate italiane fecero bravamente la loro guerra di movimento e non sfigurarono affatto, travolsero e schiacciarono il nemico nella parte di loro competenza. La rapida e travolgente corsa degli italiani sul versante della costa adriatica jugoslava fu veramente un successo di prim’ordine nonché un’operazione militare da manuale. Così come l’aver fermato prima e frantumato poi l’offensiva jugoslava, che tendeva a prendere alle spalle le nostre unità impegnate sul difficile fronte greco. Nella sconfitta del più forte esercito europeo dell’Est in soli undici giorni di guerra l’apporto italiano fu certamente complementare, com’era nei piani, a quello tedesco, ma ad un tempo fu determinante e decisivo per la brevità e la vittoriosa conclusione di quella campagna di guerra, che vedeva alla fine le forze armate jugoslave di terra, di mare e di cielo totalmente distrutte e più di 345.000 prigionieri, oltre ad un immenso bottino di materiale bellico. Repentino e disastroso, al pari delle forze di terra e di mare, fu il destino dell’Aviazione Reale jugoslava, letteralmente spazzata via dalle forze aeree dell’Asse.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 138 illustrato con numerose foto b/n

    Stampato nel 2017 da IBN

    Quick view
  • 0 out of 5

    La religione degli ariogermani e urgrund

    16.50

    Il viennese Guido von List (1848-1919) fu una figura importante dell’ideologia volkisch tedesca dell’inizio del novecento: si può affermare con certezza che fu il fondatore di un movimento filosofico-religioso che predicava l’esistenza dell’ariosofia, una presunta scienza occulta posseduta dagli Ari. Peculiare del pensiero di von List fu la volontà di unire concetti teosofici e occultistici al revivalismo runico e al misticismo tedesco. La sua particolare visione della cultura orginaria ariana pagana ebbe un successo notevolissimo negli ambienti culturali della Germania del periodo interbellico, influenzò molto il pensiero di Himmler e probabilmente anche quello di Hitler.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 126

    Stampato nel 2008 da Settimo Sigillo

    Quick view
  • 0 out of 5

    La religione dei Celti

    12.00

    Chi vuole conoscere o approfondire seriamente la civilizzazione celtica non può prescindere da quegli autori che intrapresero le loro ricerche con onestà intellettuale, attenendosi scrupolosamente a dati oggettivi. A tale schiera di ricercatori appartiene a pieno titolo il linguista francese Geoges Dottin. Grazie a loro è possibile accostarsi a questo importante periodo della civiltà europea – e l’eredità celtica, insieme a quella greca, romana e germanica, è una delle chiavi di volta di questa – confidando nel rigore della ricerca e nella serietà dell’approccio alla materia, che rifugge dalla tentazione di svelare l’aura di mistero che la circonda ricorrendo alla fantasia.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 88 con circa 22 foto b/n

    Stampato nel 2013 da Novantico

    Quick view
  • 0 out of 5

    La religione dei celti – Una concezione del mondo

    25.00

    In questo saggio originale ed unico la Religione dei Celti rappresenta il punto di partenza ideale per poter comprendere tutta la storia religiosa dell’Europa precristiana, dalla Spagna e dall’Irlanda fino all’est del continente. La sua analisi è trasversale ai secoli ed alle distanze: dalla protostoria celtica delle civiltà di La Tène e di Halstatt fino al Medioevo Arturiano ed al ricchissimo folklore delle Alpi, essa segue i fili che unificano simbolicamente tutti i rami della grande famiglia celtica: dalla Spagna all’Italia padana, dal Limes Teutonicum ai valli della Britannia, alla grandiosa eredità del mito e dell’epopea gallese ed irlandese, l’Autrice ci aiuta a riconoscere le sorgenti di vitalità e le grande figure sapienziali che hanno sorretto la costruzione di una grande civiltà continentale europea, come quella celtica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 164 + 16 pagine fuori testo con tavole b/n

    Stampato nel 2017 da Il Cerchio

    Quick view
  • 0 out of 5

    La religione dei romani

    28.00

    Nuova edizione riveduta e ampliata di un’opera alle cui premesse metodologiche e all’impostazione critica è riconosciuta una grande onestà intellettuale. Novità sono, nel testo, considerazioni aggiuntive sul tema controverso degli “Indignamenta” e un capitolo dedicato alla ricezione, nell’ambito della Gens Iulia di Venere Ericina e di Vediove, dio poco noto perché poco studiato.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 287

    Stampato nel 2017 da ARYA

    Quick view
  • 0 out of 5

    La religione dei samurai – Filosofia e disciplina zen in Cina e Giappone

    22.50

    Nel 1913, una dozzina di anni prima del celeberrimo tentativo di D.T. Suzuki di proporre il Buddhismo all’Occidente con la sua opera fondamentale Saggi sul Buddhismo Zen (1927-1934), un altro importante studioso giapponese provò a fornire una lettura “nazionale” di questa religione, e dello Zen in particolar modo, che fosse tuttavia comprensibile e, nel contempo suggestiva, anche per il lettore straniero. Ecco che il saggio “La religione dei samurai” di Kaiten Nukariya, che qui si presenta in prima traduzione italiana e che venne molto apprezzato da Julius Evola, si attesta come un prezioso documento dal triplice valore: politico, religioso e storico. Partendo da un dettagliato resoconto sulla nascita e sulla diffusione di questa religione, l’Autore mostra come lo Zen possa essere una forma vitale per cimentarsi con l’esistenza, sia da unpunto di vista strettamente spirituale, sia pratico. In appendice, è inclusa la traduzione dello stesso Nukariya del Gennin-ron (L’origine dell’Uomo) del cinese Tsung Mih (774-841), che egli utilizza quale sostegno per le proprie tesi sul Buddhismo Mahayana e la sua corrente Zen.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 249

    Stampato nel 2016 da Mediterranee

    Quick view
  • 0 out of 5

    La religione di Virgilio

    18.00

    Virgilio è sempre stato considerato una personalità religiosa esemplare, colui che ha incarnato e cantato lo spirito religioso di Roma meglio di chiunque altro fra gli autori poetici; il suo genio e la sua opera presentano una profondità che gli studiosi comuni non riconoscono alla “religione romana”. Questo purtroppo si iscrive in quella tendenza che ormai prevale da decenni, per non dire da oltre un secolo, per la quale la religione romana viene presentata in un modo molto limitato e distorto: “…l’idea che abbiamo della religione romana sarà un’idea mutila e imprecisa, se non sappiamo integrarvi la religione di Virgilio. Questa religione è spesso considerata meschina, prosaica, senza una mitologia brillante, né sentimenti mistici: può essere dimostrato, grazie a Virgilio, che essa può invece aprirsi ai più ampi orizzonti…”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 152

    Stampato nel 2018 da Victrix

    Quick view
  • 0 out of 5

    La repubblica dei fucili. L’America come cultura delle armi e altri saggi

    17.00

    Richard Hofstadter

    È stato scritto che gli Stati Uniti d’America siano l’unica nazione ideologica al mondo, la “patria dei coraggiosi” e la “terra dei liberi”, unica e “indivisibile sotto Dio”, dove giustizia e libertà sono sempre a disposizione di tutti. Insieme a un mucchio di armi da fuoco e la possibilità di procurarsele e usarle indiscriminatamente. Questa raccolta di saggi di Richard Hofstadter, tra i massimi storici americani del Ventesimo secolo, raccoglie alcuni tra i suoi scritti più belli sul rapporto ambiguo che la patria di George Washington ha avuto fin dalle origini con pistole e fucili. Hofstadter indaga tale relazione con profondità e rigore. Introdotto da un saggio in cui Emanuele Bevilacqua mostra come l’immaginario americano sia intriso della violenza delle armi da fuoco, gli scritti di Richard Hofstadter suonano ancora oggi come un monito che ci ricorda come in America il confine tra giustizia e caos sia spesso sottile come la canna di un fucile.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La repubblica dei vinti – Storie di italiani a Salò

    18.00

    Fu solo negli anni novanta, quando per la prima volta si parlò di «guerra civile», che le vicende della Resistenza e di ciò che accadde dopo l’8 settembre 1943 vennero rimesse in discussione da storici e intellettuali, e l’opinione pubblica si confrontò nuovamente con uno dei periodi più tragici dell’Italia del secolo scorso. In quegli stessi anni Sergio Tau, regista di documentari per la RAI, raccolse nella trasmissione radiofonica “Le voci dei vinti” le testimonianze di quanti, dopo la caduta di Mussolini, aderirono alla Repubblica di Salò. Quelle voci raccontavano di ragazzi giovanissimi, di onore tradito, di campi di addestramento in Germania, di lotte senza quartiere contro gli altri italiani considerati «traditori della Patria», di sconfitte e vendette, ma anche di avventure e inaspettati gesti di umanità, di amori nati al fronte, delle donne del Servizio Ausiliario Femminile che contro tutti i pregiudizi dell’epoca si arruolarono, volontarie, andando incontro a rappresaglie anche più atroci di quelle subite dai loro commilitoni maschi. La trasmissione aprì il dibattito su una parte di storia italiana esclusa dai ranghi della memoria condivisa, provocando indignazione fino nelle aule del Parlamento. Consapevole della necessità storica di preservare le testimonianze degli ultimi reduci in vita, per i successivi vent’anni Tau ha continuato a raccoglierne le storie, che oggi fanno di questo libro uno strumento inedito per comprendere speranze e delusioni di chi perse la guerra, e in cui, nelle parole di Pietrangelo Buttafuoco, «ogni pagina è sceneggiatura di un film, di un documentario, di un tornare dentro le profondità dell’essere italiani e cavarsene fuori col terrore di non essere oggi all’altezza di quella tragedia, nell’impasto di ferocia, dignità, odio, coraggio».

    Brossura, 14 x 21,5 cm. pag. 350

    Stampato nel 2018 da Marsilio

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Repubblica del Monte Bianco

    34.00

    Saint Loup

    Multinazionali, costruttori senza scrupoli, affaristi e catene alberghiere investono massicciamente nel cosiddetto “oro bianco”, si insediano nelle valli più alte delle Alpi francesi, attirano orde di turisti, deturpando, così, i siti più belli. Anche l’arrivo in massa di popolazioni africane, manodopera a basso costo, contribuisce in maniera inesorabile, attraverso un radicale cambiamento culturale e demografico, alla fine dell’identità della popolazione autoctona. Sconvolte da questo sviluppo mercantile e sentendo il proprio territorio minacciato da questa nuova forma di colonialismo, alcune centinaia di savoiardi decidono di formare una Repubblica autonoma che unisca Savoia, Valle d’Aosta e Canton Vallese attorno al Monte Bianco, centro geografico, etnico e culturale. La resistenza armata, utilizzata per conquistare l’indipendenza, porterà allo scontro con lo Stato francese che costringerà i repubblicani del Monte Bianco a rifugiarsi a quote sempre più alte. La lotta per la sopravvivenza si svolgerà in condizioni di estrema deprivazione e sofferenza che molti non riusciranno a tollerare. Alcuni abbandoneranno i compagni per ridiscendere a valle, molti altri moriranno. Riusciranno i discendenti di questi separatisti ad adattarsi alle severe condizioni di vita dell’alta montagna? Riusciranno a sopravvivere e a preservare la propria indipendenza mentre, nelle pianure, continua la mescolanza di popoli e culture?

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Repubblica delle camicie nere – I combattenti i politici gli amministratori i socializzatori

    16.00

    Dopo l’8 settembre 1943, furono numerosi gli italiani che restarono fedeli a Benito Mussolini e aderirono alla repubblica di Salò: uomini e donne, giovani e meno giovani, con le motivazioni più diverse scelsero di seguire il Duce nella sua avventura. Attraverso una robusta base documentaria, ma soprattutto raccontando personaggi ed episodi di un’epoca sanguinosa, Luigi Ganapini ricostruisce i diversi aspetti di quell’esperienza. A seguire Mussolini infatti non furono solo coloro che volevano continuare a combattere accanto ai tedeschi, ma anche altri italiani: un certo ceto politico e amministrativo che voleva dare continuità al regime; che credeva di ritrovare gli ideali socialisti del primo fascismo.

    Brossura, 13,5 x 20,5 cm. pag. 519

    Stampato nel 2002 da Garzanti

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Repubblica di Salò – Gli avvenimenti che sconvolsero l’Italia analizzati e presentati con chiarezza e obiettività

    16.00

    Questa breve ma esaustiva guida alla storia degli anni Quaranta del XX secolo, che videro la nascita e la caduta della Repubblica Sociale Italiana, si sviluppa attraverso i luoghi e i personaggi che vi parteciparono, con l’aiuto di documenti e testimonianze di entrambe le “fazioni”. Non saranno dimenticati gli avvenimenti scomodi per i fascisti (rappresaglie, diserzioni ecc.), ma nemmeno quelli per i partigiani (attentati, delazioni, uccisioni indiscriminate ecc.), così come gli “errori” degli alleati (bombardamenti sui civili, stupri, fucilazione di prigionieri ecc.) per un tentativo di comprendere quell’oscuro ma fondamentale periodo storico della nostra Repubblica.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 331

    Stampato nel 2018 da Rusconi

    Quick view
  • 0 out of 5

    La repubblica di via Rasella

    20.00

    Tra l’agosto del 1996 e il febbraio del 1999, il procedimento penale per i fatti di via Rasella del 1944 ha consentito un ampio riesame della vicenda, mettendone in chiaro aspetti finora controversi o poco noti, individuandone finalità e responsabilità e mettendo in luce senza remore il drammatico problema dei rapporti tra le mosse dei guerriglieri e la sicurezza della popolazione civile. Il caso di via Rasella fu un caso limite, particolarmente emblematico per la forza del colpo e la violenza del contraccolpo: da un lato il numero dei tedeschi uccisi in una volta sola e dall’altro le dimensioni della rappresaglia che ne seguì. Le reazioni suscitate dal processo hanno dato modo di constatare che la politica e la cultura ufficiali sono ancora condizionate dagli eventi della guerra civile.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 281 con 8 illustrazioni b/n

    Stampato nel 1999 da Settimo Sigillo

    Quick view
  • 0 out of 5

    La repubblica fascista dell’Himalaya

    24.00

    La Repubblica fascista dell’Himalaya è sicuramente il libro piu’ singolare di Leonida Fazi, che sfugge ad ogni classificazione. In esso si riferisce il vero stato dei prigionieri di guerra “repubblicani Fascisti”, impossibile e tuttavia esistito in una citta’ senza nome ai piedi dei contrafforti dell’Himalaya. La inconsapevole caduta e la voluta resurrezione di un personaggio reale ma collettivo; una storia di uomini, spietata tra miserie e grandezze, un affresco sui campi di battaglia e sulla guerra, acuto e penetrante da leggere e meditare con attenzione.

    Brossura, 15 x 20 cm. pag. 476

    Stampato nel 2005 da Settimo Sigillo

    Quick view
  • 0 out of 5

    La repubblica necessaria – Il fascismo repubblicano a Roma 1943-1944

    21.50

    Il Partito Fascista Repubblicano ha svolto un ruolo di una certa importanza durante l’occupazione tedesca di Roma, tra il settembre 1943 ed i giugno 1944. I fascisti repubblicani della Capitale sono stati però ignorati dalla storiografia, oppure sono stati descritti beffardamente come “repubblichini”, oscuri scherani del nazismo. Senza remore e senza partigianerie di vario tipo, questo libro tenta, per la prima volta, di descrivere la proposta “politica” del fascismo repubblicano a Roma, non fermandosi alla “cronaca nera” delle varie “bande”, ma cercando di comprendere le motivazioni che portarono migliaia di romani ad aderire ad un movimento privo di speranze e di futuro.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 174

    Stampato nel 2004 da Franco Angeli

    Quick view