Visualizzazione di 7345-7392 di 13547 risultati

  • 0 out of 5

    La Notitia Dignitatum – Immagini e simboli del tardo impero romano

    28.00

    Fin dal suo ritrovamento nel corso del XV secolo, la Notitia Dignitatum ha rappresentato uno dei documenti fondamentali per la conoscenza e la comprensione della storia romana tardoantica. A questo “registro delle cariche” militari e civili dell’Impero – offerto qui, per la prima volta, al lettore moderno, nella sua integrità cromatica – si rivolge lo studio di Beniamino M. di Dario, ponendone in risalto la complessa matrice pagana. Un’accorta e dettagliata ermeneutica del simbolismo che la Notitia presenta restaura così la possibilità di una lettura ‘integrale’, e più propria, di questo libro araldico della romanità.

    Brossura pag. 140 con diverse illustrazioni a colori

    Stampato nel 2006 da Edizioni di Ar

    Quick view
  • 0 out of 5

    La notte di Taranto – 11 novembre 1940

    29.00

    Francesco Mattesini

    La notte tra l’11 e il 12 novembre del 1940 la Squadra Navale italiana, trovandosi in gran parte riunita nel grande porto di Taranto perché l’indomani sarebbe dovuta salpare per effettuare un bombardamento navale contro la base britannica di Suda (Creta), fu attaccata in modo coordinato da aerosiluranti e bombardieri Swordfish decollati dalla nuova portaerei britannica Illustrious. Morirono 58 marinai italiani e molti altri rimasero feriti, mentre sei unità di guerra furono danneggiate, quattro delle quali in modo grave. L’episodio viene ricordato come “la notte di Taranto” o “l’attacco di Taranto”, evento che interessò anche la Marina Imperiale giapponese, che nel maggio 1941 mandò a Taranto un sua delegazione per avere le maggiori informazioni su quell’episodio, per poi effettuare, il 7 dicembre 1941, un proprio attacco in scala maggiore contro la grande base statunitense di Pearl Harbour, riuscendo ad affondare due corazzate e a danneggiarne altre cinque. Nell’attacco a Taranto, praticamente la metà delle sei corazzate italiane presenti alla fonda nel Mar Grande, la Conte di Cavour, la Duilio e la Littorio furono messe fuori combattimento con siluri, mentre tra le navi minori danneggiate da bombe, l’incrociatore Trento riportò le maggiori avarie. L’Operazione “Judgement”, coordinata dalla FAA con la RAF di Malta, che assicurò il servizio di ricognizione, rappresentò una grande e indiscutibile vittoria britannica e dell’ufficiale che la portò a compimento, il Comandante della Flotte del Mediterraneo (Mediterranean Fleet), ammiraglio Andrew Browne Cunningham.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 236 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

    Quick view
  • 0 out of 5

    La notte piangevo. Prigioniero in Sudafrica. Canazei – Zonderwater 1941-1946

    15.00

    Luigi Dantone

    Luigi Dantone l’11 aprile 1941 si imbarcò a Napoli per partecipare alle operazioni militari in Africa Settentrionale con il 9° Autoreparto misto, della Divisione motorizzata “Trento”. Il 4 dicembre 1941, durante la seconda battaglia di Bir el Gobi, venne catturato dagli inglesi. Trasferito in un campo ad Alessandria d’Egitto, fu registrato come P.O.W 176123. Venne poi trasferito nel campo numero 306 di Geneifa a ridosso del canale di Suez. Il 22 dicembre del 1941 fu imbarcato sul piroscafo “S.S. City of Canterbury” che lo portò a Durban in Sudafrica. Sbarcato il 7 gennaio 1942 venne tradotto per ferrovia nel campo di Zonderwater nel Transvaal dove rimase fino al gennaio/febbraio del 1943. Successivamente fu trasferito nel Campo di Worcester. Nel luglio del 1946 venne nuovamente internato a Zonderwater. Solo a fine dicembre del 1946 venne rimpatriato. Il libro contiene anche la corrispondenza che Luigi Dantone aveva avuto con una ragazza prima della partenza per l’Africa. Lei, dopo molte vicissitudini e lutti, al termine della guerra diventerà la moglie.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La nuova arte della guerra – I conflitti moderni e la teoria del coaching war

    18.00

    La nuova arte della guerra è il primo saggio pubblicato in Italia dell’analista ed esperto di geopolitica russo Leonid Savin. Copre una vasta gamma di conflitti: dalle operazioni militari e di lobbismo politico, ingegneria sociale e geoeconomia alla propaganda attraverso i media, rivolte civili e atti di terrorismo. Tutti inseriti all’interno del più generale concetto di Guerra attraverso l’insegnamento (Coaching War). Nel saggio vengono esaminati diversi casi recenti di guerre ibride o asimmetriche, a partire dal colpo di Stato in Ucraina nel 2011, che ha visto l’uso della tecnologia a sciame per fomentare le rivolte di strada e il finanziamento dall’estero di organizzazioni non governative. Altri esempi trattati sono la manipolazione di gruppi etnici e le strutture di opposizione durante l’inasprirsi del conflitto armato in Siria o l’applicazione delle tecnologie di genere come strumenti di influenza socio-politica nel Caucaso.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 178

    Stampato nel 2019 da Idrovolante

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Nuova Cancelleria del Reich

    28.00

    L’11 gennaio 1938 Adoklf Hitler incaricava l’Ispettore Generale per l’Edilizia professor Speer di costruire una nuova Cancelleria nella Vossstrasse e fissava come termine di completamento il 10 gennaio 1939. Fare i lavori in un termine così inconcepilmente breve e la riuscita della nuova opera furono merito esclusivo del geniale architetto, della sua abilità artistica e della sua incredibile competenza organizzativa, come anche della diligenza dei suoi collaboratori. Questo album fotografico mostra più di ogni altra spiegazione come l’operaio berlinese avesse superato se stesso.

    Brossura 17 x 24 pag. 132, 120 illustrazioni in b/n, 20 a colori, allegato DVD

    Stampato nel 2012 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    La nuova destra in Europa – Il populismo e il pensiero di Alain de Benoist

    19.50

    L’ascesa elettorale della Nuova destra alle ultime elezioni europee non si spiega solamente con il regime di austerity imposto dall’Unione o accusando la crisi economica e il malcontento popolare. Le ragioni che hanno portato la Lega Nord di Matteo Salvini a guadagnare il 6% dei consensi, premiato il Fpö di Heinz-Christian Strache in Austria, il Vlaams Belang in Belgio e il Front national di Marine Le Pen in Francia sono più profonde, e rintracciabili in una rivoluzione ideologica di destra iniziata quarant’anni fa. Come nasce questo rinnovamento ideologico, come siano stati abbandonati i vecchi miti totalitari per attingere a una parte del pensiero che un tempo apparteneva alla sinistra e come questo percorso abbia condotto la Nuova destra al successo, trovano una risposta in questo libro inchiesta.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 336

    Stampato nel 2014 da Paginauno

    Quick view
  • 0 out of 5

    La nuova Germania – Riforme sociali ed economiche

    20.00

    Ciò che contraddistingue il libro di Marcel Laloire da altri pubblicati tra il 1933 e il 1945 è quel senso del divenire che permea i vari temi che trattano la nuova Germania di Adolf Hitler. Alle interessanti citazioni tratte dai vari Congressi dello NSDAP, alla puntuale esposizione dei primi conseguimenti, all’osservazione acuta di quanto era all’opera, si accosta una trama descrittiva capace di immergere il lettore nell’allora magma incandescente del Movimento d’opposizione e di lotta divenuto da soli due anni partito di governo. Alle fondamenta ben salde di una Weltanschauung elaborata nel corso di dodici anni, si contrappone la febbricitante necessità di fornire risposte a quelle impellenti domande rivolte dal popolo che aveva deciso di privare della propria fiducia i partiti storici della Germania di Weimar. Quindi, non c’è soltanto la cristallizzazione di eventi storici ma l’investigare le ragioni delle primissime azioni e le possibilità di riuscita nella risoluzione di quei problemi che attanagliavano gli esordi del Terzo Reich. Il fatto poi che l’autore sia proprio un francese non può che rendere l’esposizione ancor più oggettiva, e lo stupore ancora più vero.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 160

    Stampato nel 2018 da Thule

    Quick view
  • 0 out of 5

    La nuova Nobiltà di Sangue e Suolo

    18.00

    Il pensiero di Walther Darré, Ministro dell’Agricoltura della Germania nazionalsocialista è purtroppo poco conosciuto, anche da parte degli operatori del settore. Ancora oggi i suoi scritti si presentano quanto mai di pressante attualità. Il pensiero politico di Darré ci parla di critica alla dimensione cittadina “distruttrice dell’anima del popolo”; dell’indissolubile comunione organica fra la stirpe, la cultura popolare, il Sangue e il Suolo (Blut und Boden); della prospettiva di un’economia autarchica volta al benessere del popolo e della comunità. Darré formula un programma agricolo socialista volto alla rinascita del ceto contadino, architrave bio-politica della comunità. Frequentò anche gli ambienti völkisch e della Bund Artman (Lega degli Artamani). Nella concezione nazionalsocialista l’agricoltura non doveva più essere concepita come un comparto produttivo scollegato ed avulso dal resto della società, ma come una superiore sintesi costruttiva integralmente partecipe del destino storico, culturale, sociale e razziale dell’intera “Comunità Popolare”, concetto da perpetuarsi nelle generazioni a venire.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 148

    Stampato nel 2010 da Ritter Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    La palestra del Littorio

    32.00

    L’Accademia di educazione fisica della Farnesina, fondata nel 1928, avrebbe dovuto svolgere una funzione essenziale: formare gli insegnanti di educazione fisica delle scuole medie dell’Italia fascista e gli istruttori ginnico-sportivi dell’organizzazione giovanile del regime. Ma le necessità contingenti portarono i fascisti a compiere delle scelte diverse. Attraverso una serie di progetti, in parte realizzati e in parte rimasti sulla carta, la Farnesina assunse, tra l’altro, il ruolo di istituto per la formazione della dirigenza maschile delle organizzazioni giovanili fasciste. L’esperimento totalitario, messo in atto per due decenni dall’Onb e dalla Gil, per creare l'”italiano nuovo” e per indurre i giovani ad assumere dei modelli di comportamento pienamente rispondenti alla cultura fascista non fu un aspetto marginale e accessorio del sistema mussoliniano. Fu un esperimento serio di cui l’Accademia della Farnesina, come mostra chiaramente il presente lavoro, rappresentò una delle punte di diamante. La fine del regime travolse l’Accademia. La Farnesina, centro liturgico e cuore ideale del progetto pedagogico fascista, venne dimenticata, come se non fosse mai esistita. Il presente volume vuole ripercorrerne le vicende dal prologo all’epilogo.

    Brossura 14 x 22 cm. pag. 273

    Stampato nel 2009 da Franco Angeli

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Panzer Lehr Division – Le Choc des Allies Brise L’Arme D’Elite de Hitler. Normandie Lorraine Ardennes – ( Germania II G.M.)

    180.00

    La 130. Panzer-Lehr-Division, meglio conosciuta coma Panzer-Lehr, fu una divisione corazzata d’elite della Wehrmacht dura nte la 2 G.M. Il nucleo originario della divisione, il Panzer-Lehr-Regiment, venne formato il 1º ottobre 1937 su di un battaglione carri e uno di cacciacarri, e il 7 luglio 1939 il reggimento si unì al II battaglione dell’Infanterie-Lehr-Regiment “Döberitz” per formare il Panzer-Lehr-Regiment “Wünsdorf”. Alcune unità del reggimento vennero. impiegate nella campagna di Francia e, all’inizio del 1941 insieme ad altri reparti diedero vita alla 900. Panzer-Lehr-Brigade che prese parte all’Operazione barbarossa contro l’Unione Sovietica come parte dell’Heeresgruppe “Mitte”, arrivando alle porte di Mosca. All’inizio del 1942 i resti della 900. Panzer-Lehr-Brigade furono rimpatriati e nuovamente incorporati nel Panzer-Lehr-Regiment, che tuttavia dovette cedere nuovamente il suo II battaglione di fanteria per la formazione del 901. Panzer-Lehr-Regiment. Questo reparto, che venne equipaggiato con semicingolati, prese parte alle operazioni nella Russia meridionale nel corso dell’inverno 1942 venendo successivamente rimpatriato e riorganizzato nella primavera dell’anno successivo. Inviato dapprima in Grecia per contrastare un’eventuale invasione Alleata nella tarda Primavera del 1943, e successivamente nella zona del carso nel settembre del 1943, dove venne impiegato contro le truppe italiane, venne in seguito trasferito in Croazia, dove operò contro i partigiani jugoslavii fino al suo rientro in Germania nel novembre del 1943. Prima ancora che la divisione avesse completato la sua formazione e il suo addestramento, nel marzo del 1944 venne trasferita al confine con l’Ungheria per essere impiegata nell’Operazione “Margarethe”, ossia l’occupazione del paese magiaro da parte delle truppe tedesche per impedire la caduta del governo fedele al Terzo Reich. Alla fine di questa operazione, condotta senza combattimenti, la divisione venne nuovamente trasferita in F

    Quick view
  • 0 out of 5

    La parola a Ezra Pound e altre maschere d’autore

    15.00

    Miro Renzaglia

    Esiste una forma di tradimento nella quale, mutando il senso e rinvigorendo il gesto, si resta fedeli a se stessi. E’ quanto accade alla maschere teatrali, che intensificano la propria voce per farsi ascoltare da tutti, rimarcando la propria cifra stilistica e il proprio carattere originario. Miro Renzaglia ripercorre le storie e le gesta di autori e uomini fuori dal comune, sottilineandone le contraddizioni umane come forma di tenacia e conoscenza. Da Lucio Battisti a Carmelo Bene e da Louis-Ferdinand Céline a Nicola Bombacci, passando per Bettino Craxi, Pier Paolo Pasolini, Berto Ricci, Indro Montanelli, Julius Evola e molti altri. L’incipit è il riadattamento del celebre intervento processuale di Ezra Pound, al quale è imputata la profetica colpa di aver tradito il dio che si è incarnato nella legge del profitto

    Quick view
  • 0 out of 5

    La parola ai barbari. Come i popoli conquistati hanno disegnato l’Europa romana

    25.00

    Celti, galli e germani abitavano l’Europa ben prima dell’arrivo dei romani, ma non avendo lasciato alcuna testimonianza scritta furono quasi sempre liquidati come “barbari” dai conquistatori. Per secoli, le fonti degli storici sono stati i resoconti di Giulio Cesare, e di pochi altri autori classici, che hanno offerto una visione univoca degli eventi e descritto come rozze, primitive e disorganizzate le popolazioni native, dedite addirittura ai sacrifici umani. Ma i reperti archeologici dell’età del ferro emersi nelle campagne di scavo degli ultimi decenni raccontano una storia molto diversa, che provano l’esistenza di civiltà evolute, con un grande talento per la lavorazione dei metalli, una sofisticata ritualità religiosa e un’avviata attività agricola e commerciale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag 382 illustrato

    Stampato nel 2007 da Il Saggiatore

    Quick view
  • 0 out of 5

    La passione di Fiume – Diari – Cronache – Documenti

    Il prezzo originale era: €24.00.Il prezzo attuale è: €15.60.

    Mario Maria Martini        Prezzo di listino: 24.00 (sconto 35%)

    Letterato e giornalista, fu a Fiume, dove ricoprì il ruolo di Segretario speciale del Vate. Da questa esperienza nacque “La passione di Fiume”, pubblicato alla fine del 1919, una manciata di settimane dopo i fatti. Un vero e proprio instant book ante litteram, ma anche una corsara figa di notizie, per combattere la censura istituita da Nitti.

    Brossura, 14,7 x 21 cm. pag. 418 + 4 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Nova

    Quick view
  • 0 out of 5

    La passione di Fiume. Diari cronache documenti

    69.00

    Mario Maria Martini

    Letterato e giornalista, fu a Fiume, dove ricoprì il ruolo di Segretario speciale del Vate. Da questa esperienza nacque “La passione di Fiume”, pubblicato alla fine del 1919, una manciata di settimane dopo i fatti. Un vero e proprio instant book ante litteram, ma anche una corsara figa di notizie, per combattere la censura istituita da Nitti.

    Brossura, 12 x 18,5 cm. pag. 243

    Stampato nel 1920 da Sonzogno

    Condizioni del libro: buone condizioni. Segmi del tempo sulla copertina e sul bordo delle pagine

     

    Quick view
  • 0 out of 5

    La paternità nell’Italia fascista

    27.00

    Martina Salvante

    Il regime fascista tentò di compenetrare la famiglia italiana e i suoi componenti al fine di plasmare una collettività che ne condividesse – o subisse – l’ideologia, le ambizioni e i metodi. Tale disegno fu perseguito con strumenti diversi, dall’uso della propaganda alla promulgazione di forme di assistenza sociale, dalla condanna di ogni opposizione alla promozione di comportamenti conformi all’ideale fascista.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Patria che visse due volte

    14.00

    Enzo Erra

    L’autore individua due patrie italiane: la prima nata come conseguenza del Risorgimento e impersonata da Vittorio Emanuele II°; la seconda nata in seguito alla costituzione della R.S.I., come conseguenza all’abbandono, sempre ad opera di un Savoia, di ogni capacita’ e prerogativa sullo stato e sulla nazione italiana.

    Brossura, pag. 142

    Stampato nel 2004 da Settimo Sigillo

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Patria Sconfitta (Romanzo)

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €11.00.

    Franco Giuseppe Gobbato

    Romanzo/saggio storico che copre un periodo che va dal 1943 al 1947. Il soggetto è un uomo travolto dagli eventi, più grandi di lui e di tutta la sua generazione.. Quella generazione di diciottenni costretti ad una scelta di parte, in entrambi gli ambiti difficili, che vede il protagonista entrare a far parte della R.S.I. in un Battaglione Costiero di Posizione di stanza in Istria.  La microstoria è inserita negli eventi della macrostoria e, raccontando situazioni poco conosciute, offre spunto per riflessioni sulle anomalie createsi nel Litorale Adriatico rispetto al resto d’Italia. Anomalie riscontrabili anche nel dopoguerra, compresa l'”epurazione” e le scelte di condotta del PCI. Il testo è accompagnato da documenti riprodotti integralmente. Lavoro coadiuvato dall’Associazione Culturale “Luce nella Storia”.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Peau de l’Aurochs (Romanzo)

    23.00

    Scritto da Saint Loup, dopo la guerra, questo romanzo ci fa vivere la lotta per la sopravvivenza di una comunità di montagna, di fronte agli invasori, alla natura e alla “civiltà” che in ultima analisi dimostrano essere la minaccia più letale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 234

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 1999 da L’Homme Libre

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Penna Spezzata del Tenente Broggi. La storia del più giovane Alpino del Regio Esercito ed Ufficiale della RSI

    20.00

    Rosa Broggi – Davide Del Giudice

    Fu il più giovane volontario d’Italia negli Alpini nel 1940, decorato due volte sul fronte greco-albanese. Della divisione “Monterosa” della RSI fu l’Ufficiale più giovane ed alfiere. Morì per non rinnegare il suo giuramento sulle Alpi Apuane nel 1944. La sua storia narrata dalla mamma e dai testimoni che lo conobbero.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La penultima ventura – Scritti e discorsi fiuman

    30.00

    Qui viene presentato per la prima volta il corpus degli scritti di D’Annunzio dedicati a fiume con la cura e analisi del grande storico Renzo de felice, che nel’ampio saggio introduttivo chiarisce la portata e il significato dell’azione dannunziana in relazione con la politica interna e internazionale del tempo, evidenziando la sostanziale diversità che distinse il fiumanesimo dal fascismo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 582

    Stampato nel 2019 da Luni

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Percee de la Kampfgruppe Peiper dans les Ardennes

    45.00

    Hugues Wenkin – Christian Dujardin

    Il Kampfgruppe Peiper era la punta di diamante della 6. Panzer-Armee nelle Ardenne, responsabile di aprire la strada all’offensiva corazzata tedesca verso la Mosa e Anversa. Dotato di una notevole potenza di fuoco, riuniva i veterani più motivati ​​del Terzo Reich. L’unità di Peiper avrebbe dovuto avanzare senza preoccuparsi dei propri fianchi, conquistando i ponti che attraversano la Mosa prima che l’esercito americano avesse il tempo di reagire. Dopo un inizio difficile, la colonna corazzata tedesca sfondò la cortina difensiva alleata e si diresse verso il suo obiettivo. Doveva attraversare le Ardenne, una zona facile da difendere che il comando americano sfrutta per guadagnare tempo. I ponti furono fatti saltare uno dopo l’altro davanti agli uomini di Peiper. A corto di carburante, si è ritrovò, isolato su un promontorio a La Gleize. Basandosi sui resoconti dei combattimenti di entrambi gli schieramenti, questo libro analizza lo svolgersi degli eventi, minuto per minuto, e spiega le ragioni del fallimento di Peiper, che tuttavia aveva, sulla carta, tutte le carte in mano per vincere.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 224 riccamente illustrato con foto b/n e alcune cartine e foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2024 da Heimdal

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Percee du Bocage – 30 Juillet-16 aout 1944 Vol 1: Villers-Bocage, Aunay sur Odon, Le Mont Pincon, Conde’ sur Noireau

    65.00

    Dopo l’Operazione “Cobra”, Montgomery decise di trasferire le divisioni del VIII Corpo d’Armata e del XXX Corpo d’Armata nel perimetro di Caumont per un attacco che avrebbe dovuto essere lanciato il 30 luglio 1944. L’operazione si concluse con la presa di Mont Pinçon il 9 agosto a 15, e il successivio attacco verso Flers. Le perdite britanniche furono però molto pesanti, in quanto gli Inglesi dovettero scontrarsi con i “Tigre” e i “Jadgpanther” delle unità d’elite tedesche. Questo studio si basa sulla documentazione Alleata e tedesca, mappe, testimonianze (per la maggior parte inedite), oltre ad un apparato fotografico sempre di ottima qualità come d’altronde per tutti i libri delle edizioni Heimdal.

    Rilegato, 22 x 31 cm. pag. 432 interamente illustrato con foto spesso inedite, mappe, simboli e distintivi di reparto a col e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2014 da Heimdal

    Quick view
  • 0 out of 5

    La perfezione del tiro (Romanzo)

    16.00

    La perfezione del tiro racconta la psiche di un cecchino in una delle tante guerre mediorientali. Il segreto di questo giovane tiratore sta nella concentrazione. Nella pazienza, nella calma, nel controllo della respirazione. Basta un solo tiro andato a segno per dargli la gioia di un lavoro ben fatto. Solo allora scende dal tetto del palazzo dove si è nascosto per uccidere e ritorna a casa dalla madre, che la guerra civile ha condotto alla follia. Poi però arriva Myrna, un’adolescente che lui ha assunto per badare alla madre malata. La sua sessualità nascente turba il protagonista. La loro convivenza, in cui si limitano a un paradossale amore platonico, va avanti tra i ritorni del guerriero dalle sue “cacce”, le passeggiate in cui si tengono per mano e arrossiscono a ogni turbamento, la paura che però cresce nella ragazza man mano che intuisce l’oscura indole del giovane.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 183

    Stampato nl 2018 da Edizioni e/o

    Quick view
  • 0 out of 5

    La peste scarlatta

    10.00

    Una letale epidemia che provoca l’estinzione quasi completa dell’umanità; il ricorso alla guerra batteriologica per annientare il “pericolo giallo”. Questi gli eventi apocalittici preconizzati nei due racconti di Jack London qui presentati in una nuova versione italiana. Nel primo (La peste scarlatta), ambientato nella California del 2073, una piccola comunità di sopravvissuti deve misurarsi con un ambiente primitivo in cui ogni traccia di civiltà è scomparsa. L’invasione senza precedenti rappresenta invece il risveglio della Cina a opera del Giappone e la sua trasformazione in potenza mondiale. Per non soccombere all’avanzata dell’immensa massa asiatica, l’Occidente dovrà impiegare un’arma silenziosa e apparentemente innocua che si rivelerà più efficace di qualsiasi arma convenzionale. Entrambi i racconti sembrano anticipare, con sorprendente preveggenza, i timori connessi al destino della nostra civiltà e ai suoi assetti precari, minacciati dagli squilibri demografici tra le varie aree del pianeta e dall’irruzione di nuovi flagelli.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 96

    Stampato nel 2016 da Edizioni Ar

    Quick view
  • 0 out of 5

    La piazza militare di Bardonecchia

    49.50

    Con la nascita del Regno d’Italia, il passaggio della Savoia alla Francia e l’apertura del traforo ferroviario del Frejus nel 1871, le Alpi persero il loro ruolo secolare di baluardo difensivo e Bardonecchia divenne la principale chiave strategica del quadro difensivo delle Alpi occidentali. Ebbero la priorità gli interventi legati al controllo del traforo ferroviario, quali la Batteria interna della galleria, una fortificazione scavata nella montagna e il Forte Bramafam, che divenne centro dell’intero complesso. Proprio nella realizzazione del Bramafam, il connubbio della pietra con il calcestruzzo e altri impianti avveniristici nell’installazione dell’artiglieria, ne fecero la più importante fortificazione delle Alpi Cozie di fine Ottocento. Oggi in questa sede è stato ricavato un Museo dedicato all’evoluzione dell’architettura militare, valido esempio di riutilizzo e valorizzazione delle strutture militari sopravvissute.

    Rilegato, 24 x 30 cm. pag. 183 con circa 200 illustrazioni b/n e colori

    Stampato da Edizioni del Capricorno

    Quick view
  • 0 out of 5

    La piazzaforte di Fenestrelle

    36.00

    La fortezza di Fenestrelle è senza dubbio annoverata tra le più impressionanti strutture difensive alpine, che i Re di Sardegna abbiano eretto nel XVIII secolo verso la Francia. Ha rappresentato a suo tempo la vera porta fortificata del Piemonte, che continuava sul versante opposto, allaciandosi al veccho forte, già francese, del Mutin oggi non più esistente. L’ingegnere militare Ignazio Bertola Roveda che profuse ingegno e rara perizia nella progettazione, ci ha lasciato una caratteristica paricolare: un’impressionante scala coperta che sale dal Forte San Carlo sino a toccare il Forte delle Valli, interminabile e emozionante a percorrersi con i suoi 4000 scalini. Lopera del Contino, è veramente meritevole in quanto a riproposto la problematica della conservazione delle strutture fortificate in Italia. L’apparato iconografico è degno di un tal libro: circa 150 illustrazioni a colori (foto e cartine) e 4 stupende riproduzioni di carte dell’epoca di grandi dimensioni.

    Rilegato, 20,5 x 30 cm. pag. 120 interamente illustrate con circa 135 foto a colori, 13 planimetrie e disegni + 4 grandi riproduzioni di stampe d’epoca

    Stampato nel 1993 da Chiaramonte

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Piazzaforte di Pescara. Tre secoli di storia della «Real Piazza di Pescara» dall’edificazione all’abbattimento

    22.00

    Licio Di Biase

    La Piazzaforte ha sempre esercitato il suo fascino sui pescaresi. Recentemente, i resti del Bastione S. Vitale sono emersi alla luce, un pezzo del baluardo spagnolo da toccare e vedere per rendersi contro di quale dovesse essere stata la sua maestosità. Per tre secoli questa struttura militare difensiva a nord del Regno di Napoli caratterizzò un vasto territorio, determinandone dinamiche e sviluppi. Da uno dei Bastioni della Piazzaforte, e precisamente da quello di S. Cristoforo o Bandiera o del Telegrafo, Vittorio Emanuele II pronunciò l’ormai famosa e memorabile frase che iniziava con “Oh, che bel sito…”. Era il 17 ottobre 1860. A quel giorno si ritiene appartenga la prima idea della demolizione, anche se i misteri sulle dinamiche di realizzazione e abbattimento non sono state sempre ben delineate nei numerosi documenti storici degli ultimi anni. Da qui l’esigenza di andare oltre le informazioni fin qui acquisite alla luce del rinvenimento di altre notizie, fino ai recenti rinvenimenti dei resti dei bastioni di nordovest, che ci aiutano ad approfondire la conoscenza di questa nostra piccola città, crocevia da almeno due millenni tra nord e sud, est e ovest.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Polemica Contro Il Talmund nella Germania Nazionalsocialista

    25.00

    Gian Pio Mattogno

    Nel Giugno 1933, all’ indomani dell’ ascesa al potere del partito Nazional-socialista, l’American Jewish commette pubblico un opuscolo con il quale dava inizio alla campagna mediatica internazionale, contro il Terzo Reich.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 152

    Stampato nel 2023 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    La politica culturale del movimento futurista begli anni Trenta – Il caso «futurismo», «Sant’Elia» e «Artecrazia»

    13.00

    Marinetti aveva tutti i titoli per considerarsi precursore del fascismo e senza dubbio il suo movimento futurista è stata la forma d’arte più originale delle due rivoluzioni del secolo ventesimo: quella bolscevica e quella fascista. Meno consacrato è il “secondo futurismo”, ove fiorirono l’aeropittura, la grafica pubblicitaria, la fotografia. Questo saggio è volto a documentare, attraverso l’attenta lettura delle tre riviste dirette da Mino Somenzi negli anni Trenta, il dibattito culturale che dal 1932 al 1939 ha accompagnato e sorretto le opere del secondo futurismo. Dibattito teso all’ambizione di veder riconosciuto anche nell’Italia fascista il futurismo come arte di Stato.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 110

    Stampato nel 2007 da Settimo Sigillo

    Quick view
  • 0 out of 5

    La politica economica del nazionalsocialismo

    30.00

    Contrariamente a quanto accadeva nei maggiori paesi capitalisti dopo la Grande Depressione, in Germania il regime nazionalsocialista ha intrapreso una politica di prelievo fiscale e ha trasferito la proprietà statale e i servizi pubblici al settore privato per avere a disposizione le risorse necessarie agli investimenti industriali e sociali per il popolo tedesco. L’orientamento generale della politica economica dei nazionalsocialisti era l’esatto opposto di quella dei paesi dell’Unione Europea alla fine degli anni ’90: considerando che le moderne privatizzazioni nell’UE avvenivano in parallelo con le politiche di liberalizzazione, nella Germania nazionalsocialista le privatizzazioni sono state realizzate in un quadro di controllo crescente dello Stato su tutta l’economia attraverso la regolamentazione e il controllo politico. Conoscere le dinamiche economiche e sociali del nazionalsocialismo è quindi utile ai fini di un ulteriore approfondimento di quel periodo storico.

    Brossura, 17,5 x 24,5 cm. pag. 268

    Stampato nel 2018 da ASterios

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Politica Economica Tedesca – (Berlino, 11 agosto 1939)

    10.00

    La dannatio memoriae al quale sono stati assoggettati non solo il Nazionalsocialismo ed i suoi uomini, ma anche ogni qualsivoglia aspetto della vita politica, sociale e economica della Germania degli anni che intercorfrono fra il 1933 e il 1945 è assolutamente totale. Lo scritto in qustione è la traduzione di un breve saggio sulla situazione politico-economica economica del Terzo Reich steso da Wilhelm Bauer alla vigilia dell’Invasione della Polonia nel 1939. I livelli di produzione industriale, i progetti architettonici, la storia dei fautori della rapida crescita economica tedesca nel periodo del governo nazionalsocialista. Alcune foto b/n

    Brossura, 21 x 14, pag. 48, alcune foto b/n

    Stampato nel 2006 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    La politica pura – Il laboratorio di Gianfranco Miglio. Atti del Convegno

    28.00

    Nel corso della sua carriera Gianfranco Miglio (1918-2001) percorse sentieri inesplorati e formulò ipotesi eterodosse, muovendosi progressivamente dallo studio delle origini del diritto internazionale alla storia delle dottrine e delle istituzioni politiche, fino alla Begriffspolitik: una «politologia concettuale» ispirata a grandi maestri come Tönnies, Weber, Mosca, Pareto e Schmitt, oltre che ai classici esponenti della tradizione del realismo politico. La libertà che sperimentò nel suo laboratorio teorico lo fece apparire a lungo come un personaggio scomodo, irritante e solitario. Ma è forse proprio quella libertà a fare oggi di Miglio una sorta di moderno classico. A cento anni dalla nascita, questo volume esplora le molteplici direzioni in cui si mossero le ricerche dello studioso comasco. Le voci di Bassani, Cacciari, Campi, Colombo, Duso, Galli, Leonida Miglio, Ornaghi, Palano, Parsi, Schiera e Tronti tornano così a valorizzarne le intuizioni e l’audacia prospettica, pur senza esitare a segnalarne i nodi problematici e le ambivalenze. Forse proprio l’eterogeneità delle letture dimostra quanto l’eredità di quell’avventura intellettuale si riveli ancora preziosa. E come il laboratorio di Gianfranco Miglio, il nitore delle sue eleganti costruzioni e l’edificio incompiuto della sua «teoria pura» della politica continuino a offrire formidabili sollecitazioni.

    Brossura, 16 x 22 cm. pag. 322

    Stampato nel 2019 da Vita e Pensiero

    Quick view
  • 0 out of 5

    La politica religiosa di Giuliano l’Apostata

    18.00

    «Della politica [di Giuliano] è lecito dire che seguì sviluppo lineare e coerente; che fu accorta politica: voluta e fatta da un uomo il quale non si lasciò mai dominare da altri interessi che quelli superiori […] della fede in cui militava». Un libro dalle molte qualità, questo studio di Goffredo Coppola sull’imperatore Giuliano. Prosa incisiva ed elegante. Una analisi acuminata dalla simpateticità, consapevole e sorvegliata, con l’imperatore. Una raffinata ricostruzione dello Zeitgeist. Si delinea in questo scritto un approccio morfologico, quasi spengleriano, che permette a Coppola di oltrepassare i limiti delle concezioni storiografiche di una epoca che nemmeno aveva chiara percezione del periodo tardoantico.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm.

    Stampato da Edizioni di Ar

    Quick view
  • 0 out of 5

    La politica sociale nel Terzo Reich

    18.00

    Era l’8 novembre 1939 – da appena due mesi la Germania era in armi – quando Adolf Hitler, nel suo discorso di accusa contro coloro che avevano incitato alla guerra, disse: «Costoro odiano lo spirito sociale della Germania! (…) Questa Germania della previdenza, dell’equilibrio sociale, della soppressione delle differenze di classe, la odiano! La Germania che nel corso di sette anni si è sforzata di render possibile ai suoi cittadini una vita decorosa, essi la odiano! La Germania che ha tolto di mezzo la disoccupazione che essi, con tutte le loro ricchezze, non sono capaci di estirpare, essi la odiano! La Germania che dà ai suoi operai abitazioni decenti è quella che essi odiano, perché hanno l’impressione che il loro stesso popolo potrebbe essere “infettato” da questo esempio. Odiano la Germania della legislazione sociale; la Germania che celebra il 1° Maggio quale festa dell’onesto lavoro. Odiano la Germania che ha iniziato la lotta per migliorare le condizioni di esistenza. Proprio questa Germania essi odiano». Ecco spiegata, attraverso le parole del Führer, la politica sociale che il Nazionalsocialismo volle realizzare durante i pochi anni di vita del Terzo Reich, scatenando le ire dell’Alta finanza internazionale, del Capitalismo mondialista e del Marxismo cosmopolita — che si vide defraudato del tema della rivoluzione sociale. Applicando il presupposto che la migliore politica sociale rappresentasse al contempo la migliore politica economica, apparve evidente come il Nazionalsocialismo stesse modificando, con una sequenza inarrestabile d’interventi, l’assetto sostanziale di quella che era stata fino ad allora la vita sociale ed economica della Germania. Attraverso l’organizzazione d’imponenti campagne per la creazione di nuovi posti di lavoro, affiancate da politiche sociali reali e concrete che procurarono evidenti ritorni di entusiastica fiducia nella popolazione e giustificate speranze verso l’avvenire, il Nazionalsocialismo risolse la drammatica piaga dell

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Polizei-Division sul fronte di Leningrado, 1941

    22.00

    Il libro narra le vicende militari della SS Polizei-Division. Trattata inizialmente come una formazione di secondo livello, fu equipaggiata ed armata approssimativamente, così come fu impiegata in prima linea sempre come forza di riserva, soprattutto nella campagna sul fronte occidentale nel 1940. Tuttavia, come accadrà spesso nella storia della Waffen SS, anche per la Polizei la prova del fuoco servirà a farla diventare una formazione di élite grazie soprattutto all’esemplare comportamento dei suoi reparti e dei suoi comandanti sul campo di battaglia e nel febbraio del 1942, finalmente, fu trasformata in una vera e propria formazione SS, diventando la SS-Polizei-Division.

    Brossura, 17.5 x 25,5 cm. pag. 88 illustrato con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

    Quick view
  • 0 out of 5

    La polizia repubblicana 1943-1945

    19.90

    Gabriele Malavoglia

    Anche la Repubblica Sociale ebbe la propria struttura di Pubblica Sicurezza, il corpo della Polizia Repubblicana, formata da una sorta di doppia anima: una territoriale, impegnata nei compiti d’istituto della Polizia, e una più spiccatamente figlia del tremendo periodo che si stava vivendo, dedita principalmente alla persecuzione degli avversari politici del fascismo, i partigiani, ed alla caccia agli ebrei. A volte queste due anime si compenetrarono, nonostante la suddivisione rimase molto netta. Fino ad oggi, ben poco è stato scritto sulle vicende della Polizia Repubblicana, le ricerche si sono concentrate, per motivi diversi e talora opposti, soprattutto su quei reparti di para-polizia, spesso conosciuti come “bande”, dediti alle attività più violente e crudeli, che operavano perlopiù in stretta dipendenza con i comandi germanici. È stato invece tralasciato l’aspetto più istituzionale della polizia Repubblicana, nelle cui file militarono moltissimo uomini onesti e probi, che, in molti casi, si prodigarono anche per salvare ebrei o militarono segretamente nella Resistenza. Lungi dall’avere realizzato uno studio sistematico ed esaustivo, in queste pagine si è cercato di compendiare tutti gli aspetti caratterizzanti la struttura della polizia nel periodo della Repubblica Sociale Italiana.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La poltrona del Re (romanzo)

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €11.70.

    Fabrizio Rinaldini                                    Prezzo di listino  18.00 (sconto 35%)

    Un giallo che trae origine dalla guerra civile del ’44, combattuta nel contado fiorentino con piena vittoria dei partigiani, tra i quali trova posto anche qualche evaso dal carcere di Santa Teresa di Firenze. Un antefatto che ha i colori della storia, ma che si sviluppa negli anni ’50. Delitti ben mascherati e classificati come suicidi non convincono i due protagonisti che con tenacia e testardaggine cercano l’assassino o gli assassini…

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 286

    Stampato nel 2011 da Agemina

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Porta del Sole di Tiahuanaco. E la Dottrina del Ghiaccio Cosmico di Horbiger

    18.00

    Edmund Kiss

    Da noi stessi definito a suo tempo uno dei “Tre Titani ricercatori” insieme a Karl Maria Wiligut e Otto Rahn, collegati all’Organizzazione Ahnenerbe (“Eredità degli Antenati”), l’Ente di ricerca voluto da Heinrich Himmler nel 1935, non poteva mancare in questa Collana la figura di Edmund Kiss (1886-1960), architetto ed esploratore nel periodo del Terzo Reich tedesco. Riportiamo qui per la prima volta in italiano (grazie alla traduzione di Alessandro Rossolini) uno dei suoi saggi scientifici più famosi, che uscì nel 1937, dopo una serie di romanzi storici che lo avevano fatto conoscere in tutta Europa. La Porta del Sole di Tiahuanaco di Kiss è una pietra miliare nella storia di quello che è diventato il genere denominato “Archeologia Misteriosa”, testo cui si sono collegati nel tempo scrittori del calibro di Hans Schindler Bellamy, Peter Kolosimo ed Erik Von Däniken.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 216 con alcune foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2024 da Independently published

    Quick view
  • 0 out of 5

    La portaerei scomparsa del generale Bonfiglietti – La portaerei progettata nel 1929 mai costruita e subito dimenticata

    22.00

    “Il generale Bonfiglietti ebbe una storia singolare: perché la sua attività di progettista si svolse quasi tutta proprio durante il periodo storico immediatamente successivo al Trattato di Washington, dato che iniziò a sviluppare le sue idee più importanti nel 1922 e le ultimò – anche dopo aver lasciato la Regia Marina – nel 1932. Così si occupò dei progetti dei maggiori incrociatori italiani e, negli ultimi anni del suo servizio attivo, si dedicò al progetto della potenziale prima portaerei italiana, quella che ricordiamo nel nostro titolo: una portaerei della quale studiò anche quattro varianti che, secondo lui, offrivano diversi vantaggi tecnici ed economici.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 218 illustrato con numerose foto a colori e b/n, disegni tecnici e riproduzioni di documenti

    Stampato nel 2017 da Jouvence

    Quick view
  • 0 out of 5

    La posta delle missioni militari italiane all’estero dal 1950 al 2010

    40.00

    Il presente volume prende in considerazione utte le missioni militari italiane dal 1950 a tutto il 2010, per un totale di 71 missioni, con schede esplicative, corrispondenze, cartoline, giornali, volantini, i bolli postali e amministrativi più significativi (nella versione in CD, oltre al file pdf del catalogo, sono riportate 249 pagine aggiuntive con tutti i bolli). Cronologicamente si va dalla missione AFIS in Somalia del 1950 sino alla missione di aiuto “Minusthah” ad Haiti, a seguito del devastante terremoto. Quest’ultima missione venne avviata il 13 gennaio 2010 e si concluse il 14 aprile dello stesso anno; di questa si conosce un solo documento viaggiato dimostrando che anche la posta dei giorni nostri può essere molto rara.

    Brossura, pag. 278 con illustrazioni a colori e b/n.

    Stampato nel 2013 da Associazione dei Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Posta delle Missioni Militari Italiane all’Estero dal 1950 al 2022

    89.00

    AA.VV.

    Nuova edizione che riprende e aggiorna il catalogo sulle missioni militari all’estero del 2013, partendo dalla n.1 Afis in Somalia del 1950, fino alla n.164 di Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo NATO del giugno 2022. L’introduzione illustra le varie tipologie di materiale storico postale collezionabile, prendendo in esame anche la posta non viaggiata, quella costruita a posteriori, quella prodotta quasi industrialmente in multipli uguali e anche altre tipologie di oggetti connessi con la posta, come ad esempio cartoline commemorative, ricordi filatelici, documenti,… Il lavoro si sviluppa elencando le missioni in ordine cronologico con schede esplicative che contengono i dati tecnici e mostrano corrispondenze, cartoline, giornali, volantini, i bolli postali e amministrativi più significativi, i guller ufficiali quando è presente un Ufficio Postale Militare dedicato.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Posta Militare con l’Africa Orientale, Gli annulli di posta militare in Africa Orientale di Edmondo Moro

    20.00

    Virgilio Lunardon

    Questa ristampa offre al collezionista di posta militare l’occasione per rivisitare una serie di articoli di Virgilio Lunardon sulla campagna nell’Africa Orientale del 1936-37, pubblicati dalla gloriosa Rivista Filatelica d’Italia mentre la campagna era in corso. Gli articoli hanno tutti i pregi dell’attualità storico postale dell’epoca e, rileggendoli, ci si rende subito conto che dopo 70 anni le notizie tecniche contenute sono ancora valide e restano un punto di riferimento di grande rilievo.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Posta Militare Italiana 1939/1945 – IV Edizione

    45.00

    Quarta edizione del libro di Giuseppe marchesa sulla posta militare italiana nella Seconda Guerra Mondiale. Un volume più… asciutto rispetto ai precedenti due tomi del 2000-2002, revisionato nei testi e nelle date (vi hanno collaborato Renato Ghiotto e Piero Macrelli), aggiornato nelle immagini e soprattutto nelle valutazioni, queste espresse in punti ma equivalenti a stime in euro. In 416 pagine, ecco il quadro generale delle formazioni militari, letto attraverso il supporto postale di riferimento. Quindi, le strutture burocratiche centrali, le realtà attive in Africa Orientale e poi tutti gli uffici ordinati in base al numero di distinzione impiegato.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag 404 illustazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Associazione Italiana Collezionisti Posta Militare e Storia Postale

    Quick view
  • 0 out of 5

    La prima armata di Federico II di Prussia Vol.1. La fanteria

    32.00

    Enrico Acerbi

    Federico il Grande fu una delle figure più importanti della storia europea. Nel XVIII secolo, era il monarca di uno stato tedesco, la Prussia, che aveva pochi vantaggi e tanti piccoli territori sparsi da est (Prussia orientale) ad ovest sul Reno (ducato di Kleve). La sua era una nazione relativamente piccola circondata da Francia, Austria, Svezia e Russia, tutte ostili agli interessi della Prussia. Questi due volumi trattano del periodo iniziale del regno di Federico II e dello sviluppo, da lui fortemente voluto, dell’esercito. Succeduto al padre il 31 maggio 1740, seppe trar profitto dalla difficile posizione in cui versava l’Austria, a causa la contrastata successione di Maria Teresa, ed entrò in guerra con la sua nuova armata con l’intento di entrare in possesso della Slesia. Con il trattato di Breslavia (11 giugno 1742) ottenne la sovranità su quasi tutta la Slesia e la contea di Glatz.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La prima armata di Federico II di Prussia Vol.2. La Cavalleria e Altre Unità

    32.00

    Enrico Acerbi

    Federico il Grande fu una delle figure più importanti della storia europea. Era, nel XVIII secolo, il monarca di uno stato tedesco, la Prussia, che aveva pochi vantaggi e tanti piccoli territori sparsi da est (Prussia orientale) ad ovest sul Reno (ducato di Kleve). La sua era una nazione relativamente piccola circondata da Francia, Austria, Svezia e Russia, tutte ostili agli interessi della Prussia.  Questi due volumi parlano degli inizi del regno di Federico II e dello sviluppo da lui ulteriormente portato all’esercito. Succeduto al padre il 31 maggio 1740, seppe trar profitto dalla difficile posizione in cui versava l’Austria, causa la contrastata successione di Maria Teresa, ed entrò in guerra con la sua nuova armata con l’intento di entrare in possesso della Slesia. Con il trattato di Breslavia (11 giugno 1742) ottenne la sovranità su quasi tutta la Slesia e la contea di Glatz.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La prima battaglia delle Alpi 10-25 giugno 1940

    20.00

    Il 10 giugno 1940 l’Italia dichiarò guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. Per molti storici e militari italiani e francesi la prima battaglia delle Alpi è costituita da una serie di combattimenti lungo la frontiera italo-francese tra le truppe italiane, comandate dal principe Umberto di Savoia, e l’Armata delle Alpi francese, comandata dal generale Olry. A onor del vero i Francesi dovettero combattere contro gli Italiani, sulle Alpi e sul litorale della Costa Azzurra, e contro i Tedeschi, presso l’Isère e il lago di Bourget. Le decisioni prese dal generale Olry hanno avuto un peso non indifferente nelle clausole di armistizio. L’Armata delle Alpi riuscì a portare a termine il compito ricevuto e i suoi uomini non dovettero subire la prigionia come i loro commilitoni del Nord della Francia.

    Cartonato, 17,5 x 24,5 cm. pag. 187 illustrato con circa 170 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2010 da Chiaramonte Editore

    Quick view
  • 0 out of 5

    La prima battaglia navale della Sirte (17 Dicembre 1941)

    29.00

    La notte del 8-9 novembre 1941 si verificò quella che, assieme alla Battaglia di Capo Matapan, fu la maggiore sconfitta della Marina italiana nella Seconda Guerra mondiale. Ciò avvenne a sud delle coste meridionali della Calabria quando, un convoglio di sette navi mercantili, denominato “Beta” (o “Duisburg”), che era scortato da due incrociatori pesanti e ben dieci cacciatorpediniere, fu letteralmente distrutta da un piccola formazione navale britannica (Forza K), da pochi giorni distaccata a Malta, costituita da due piccoli incrociatori leggeri e due cacciatorpediniere. Dal quel momento si determinò uno stato di crisi sulle rotte libiche che soltanto in seguito all’operazione M.42, che portò alla Battaglia della Prima Sirte, avrebbe permesso alla Regia Marina, con l’appoggio determinante della Luftwaffe, dei sommergibili tedeschi, dei mezzi d’assalto e degli sbarramenti minati italiani di riprendere il controllo nel Mediterraneo Centrale, ed assicurare un rifornimento continuo alla Libia.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Prima Guerra Mondiale

    32.00

    Dopo cento anni la Prima Guerra Mondiale continua ad affascinarci e a riempirci di orrore. Questo volume, con una prefazione di Hew Strachan e i contributi di tre noti storici, abbraccia i combattimenti in tutti i teatri operativi e presenta in dettaglio alcuni degli episodi sconosciuti del conflitto. Prende in esame l’umiliazione della Russia a Tannenberg, analizza le grandi battaglie sul fronte occidentale, la Somme, Ypres, Verdun, il bosco di Belleau, e le memorabili campagne in Palestina, Italia e Africa insieme alle cause e alle origini della guerra. Vengono messe in luce ed esaminate la nuova tecnologia e la tattica che provocarono la stasi della linea del fronte, portando alla creazione di centinaia di chilometri di trincee. Le vite dei civili e dei soldati coinvolti sono rivelate da resoconti in prima persona che offrono una toccante e personale prospettiva degli orrori della Grande Guerra.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 434 con circa 99 illustrazioni b/n, 6 illustrazioni e 38 cartine a colori

    Stampato nel 2014 da Libreria Editrice Gorizina

    Quick view