L’U-203 de Rudolf Mutzelburg. De l’Atlantique aux Caraibes

Seconda Guerra Mondiale

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    L’U-203 de Rudolf Mutzelburg. De l’Atlantique aux Caraibes

    36.00

    Luc Braeuer

    Dopo aver ottenuto regolari successi contro i convogli nel Nord Atlantico durante le sue prime quattro missioni, l’U-203 di Rolf Mützelburg riuscì a portare a compimento diversi attacchi lungo le coste del Canada alla fine del 1941. Al suo comandante venne assegnata la croce di cavaliere. Per agire durevolmente sulle coste degli Stati Uniti durante la sua sesta pattuglia, il 24 marzo 1942, l’U-203 divenne il primo U-Boot ad essere rifornito in mare da un altro sottomarino. Nel luglio 1942, operò nei Caraibi, durante la sua settima missione di combattimento, e Mützelburg ottenne in questo contesto i suoi maggiori risultati. Aggiunge le foglie di quercia alla sua decorazione, ma si rifiuta ostinatamente di sbarcare come gli chiede l’ammiraglio Dönitz. La sua voglia di stare con i suoi uomini gli costò la vita durante un incidente in mare rimasto unico nella storia delle armi subacquee: a causa del rollio, morì accidentalmente dopo aver colpito una zavorra. Per le missioni successive, fu sostituito dal suo secondo in comando, Hermann Kottmann. Nonostante i progressi compiuti dagli alleati in termini di armamento e rilevamento, quando entrò in combattimento alla fine del 1942, l’U-203 sarebbe riuscito a effettuare altre due pattuglie di combattimento. Questo U-Boot sarà affondato durante l’undicesimo pattugliamento, dall’azione congiunta di un aereo e di un’unitàdi superficie alleato. il volume ripercorre le 11 missioni di combattimento dell’U-203, attraverso oltre 320 foto e documenti d’epoca.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 156 riccamente illustrato con foto a colori e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2022 da Heimdal

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    L’ultima battaglia per Malta 10-30 ottobre 1942

    35.00

    Francesco Mattesini

    “Troppe volte, invece di fare un’onesta analisi storica, le troppe sconfitte delle armi italiane nella Seconda Guerra Mondiale sono state addebitate alla sfortuna o al tradimento. Bisogna invece onestamente e freddamente considerare, com’è ampiamente risaputo, che “la fortuna non si va a cercare a domicilio, occorre andarle incontro”, mente per il tradimento, soprattutto per quanto insinuato da Rommel, che poi nel dopoguerra ha dato sfogo a un’ampia letteratura con bersaglio, immeritato, soprattutto la Marina italiana, si può tranquillamente dire che esso non esisteva e le vittorie britanniche erano da addebitare ai seguenti motivi: all’organizzazione crittografica britannica Ultra (in particolare nel campo navale) che riusciva perfino a conoscere quanti aerei di scorta avessero le navi italiane dei convoglio con l’Africa settentrionale; alle carenti organizzazioni di chi guidava le sorti della guerra; alla disparità dei messi e delle scorte terrestri, aeree e navali; alla mancanza dei prodotti petroliferi; all’inferiore quantità e qualità dei mezzi costruiti durante il conflitto; ai progressi del nemico nel campo elettronico e dell’addestramento.”

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    L’ultima battaglia. La fine del Terzo Reich e la caduta di Berlino

    15.00

    Cornelius Ryan

    La caduta del Terzo Reich e l’epilogo tragico del nazismo: Cornelius Ryan – autore del bestseller internazionale “Il giorno più lungo” e tra i massimi conoscitori della Seconda guerra mondiale – ci conduce in questo volume nel cuore della battaglia di Berlino. Guidati da una narrazione rigorosa e serrata, capitolo dopo capitolo ci troviamo nel bunker dove Hitler ormai impazzito spostava sulla carta divisioni e armate che non esistevano più, nel comando supremo sovietico dove Stalin assaporava la sua vendetta, in mezzo agli Alleati occidentali in disaccordo per l’ordine di rallentare la marcia su Berlino, e tra i gerarchi nazisti che tentavano di mettersi in salvo. Il tutto mentre la popolazione civile era travolta dalla ferocia del conflitto e si combatteva strada per strada.

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    L’ultima Blitzkrieg – Le campagne della Wehrmacht nei Balcani: Jugoslavia Grecia e Creta aprile-maggio 1941

    20.00

    Questo studio, che descrive le Campagne tedesche nei Balcani e la conquista di Creta nel quadro generale della strategia politica e militare di Hitler, si basa principalmente su documenti tedeschi originali e scritti militari postbellici del Dr. Helmut Greiner – responsabile della compilazione del Diario di guerra della Wehrmacht – e dei generali Burkhart Muller-Hillebrand e Hans von Greiffenberg, nonchè su materiale proveniente da fonti inglesi e statunitensi. Il testo descive non solo le operazioni militari, ma anche le complesse manovre politiche dell’Asse, delle nazioni balcaniche e degli anglo-americani nel 1940-1941. Un’appendice tratta inoltre la discussa questione del rapporto esistente tra le Campagne nei Balcani e l’invasione della Russia e sulle conseguenze che ebbero sulla pianificazione e esecuzione dell’Operazione Barbarossa.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 190 con 56 foto b/n e 3 cartine

    Stampato nel 2008 da Effepi

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    L’ultima offensiva di Hitler Vol. 1 – Il sacrificio umano delle Ardenne

    22.00

    Le Ardenne furono il teatro di una delle battaglie più violente di tutta la Seconda guerra mondiale, scatenata da Hitler allo scopo di dividere il fronte politico alleato e concentrare il proprio sforzo militare contro la Russia. L’autore, che vi prese parte come comandante di carri armati, ripercorre quei giorni cruciali con precisione e attingendo da tutte le fonti disponibili, alleate e non. Unendo il ricordo personale alla narrazione storica, il libro racconta gli uomini sacrificati dal comando alleato e l’evoluzione dello scontro fino al tremendo assedio di Bastogne, divenuto simbolo della resistenza contro l’attacco tedesco.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 298

    Stampato nel 2019 da Res Gestae

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    L’ultima offensiva di Hitler Vol. 2 – L’assedio di Bastogne

    22.00

    Le Ardenne furono il teatro di una delle battaglie più violente di tutta la Seconda guerra mondiale, scatenata da Hitler allo scopo di dividere il fronte politico alleato e concentrare il proprio sforzo militare contro la Russia. L’autore, che vi prese parte come comandante di carri armati, ripercorre quei giorni cruciali con precisione e attingendo da tutte le fonti disponibili, alleate e non. Unendo il ricordo personale alla narrazione storica, il libro racconta gli uomini sacrificati dal comando alleato e l’evoluzione dello scontro fino al tremendo assedio di Bastogne, divenuto simbolo della resistenza contro l’attacco tedesco.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 328

    Stampato nel 2019 da Res Gestae

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    L’ultima vittoria di Hitler – Arnhem 1944

    34.00

    Nel settembre del 1944 l’esercito del Terzo Reich sta lentamente arretrando verso la Germania, mentre gli Alleati avanzano in Belgio puntando ai Paesi Bassi. Intanto, sul fronte orientale, anche l’Armata rossa mette pressione ai generali tedeschi, ormai in balia di Hitler sempre più ansioso e delirante. Per il feldmaresciallo britannico Bernard Montgomery è l’occasione perfetta: vuole mettersi al comando delle operazioni alleate nel continente, una risposta alla nomina – a suo parere ingiusta – di Dwight Eisenhower come comandante supremo. “Monty” sostiene con vigore un piano a dir poco ambizioso: l’operazione Market Garden, con la quale prendere il controllo dei ponti che attraversano il basso Reno e sfondare in territorio nemico. Una prima ondata di truppe paracadutate oltre le linee tedesche aprirà la strada all’avanzata trionfale della fanteria. Ma gli alti ufficiali stanno dimenticando una massima fondamentale della strategia militare: nessun piano sopravvive intatto all’incontro con il nemico. Troppe cose devono andare lisce perché l’operazione riesca. Quel piano avventato si tradurrà in un disastro costato la vita a migliaia di soldati, costretti a giorni di scontri incessanti circondati dai nemici, fino alla tragica e disperata ritirata. Ma il prezzo più alto lo pagheranno i civili olandesi, schierati da subito al fianco dei liberatori e presto schiacciati dalla terribile rappresaglia tedesca. Antony Beevor, utilizzando fonti inedite o trascurate, conduce il lettore nel cuore degli scontri, mostrandoci la terribile realtà dei combattimenti che il generale tedesco Kurt Student definì «l’ultima vittoria tedesca».

    Rilegato, 16 x 24 cm. pag. 616 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2018 da Rizzoli

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    L’ultimo miglio. La guerra tra Milazzo e le Isole Eolie 1940-1943

    23.00

    Salvo Fagone – Giuseppe Pandolfo

    Se la storia è un “bene comune”, allora è chiaro che quel bene va condiviso. Fanno bene i due autori a pubblicare questo libro, valido non solo per l’avanzamento delle conoscenze nell’ambito della storia militare, ma soprattutto perché appare in un momento dominato dal “presentismo”. Questo futile fenomeno offusca il futuro, che invece si può schiarire attraverso i valori storici.

    Brossura, 16 x 23,5 cm. pag. 264 con alcune foto e cartine b(n

    Stampato nel 2024 da IBN

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    L’ultimo nemico

    18.50

    L’ultimo nemico racconta la più grande battaglia aerea della Seconda Guerra Mondiale attraverso gli occhi di uno dei suoi protagonisti, ma è anche la storia di una presa di coscienza rivolta al cuore e all’intelligenza di tutti gli uomini. Il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1942, sette mesi prima della morte di Richard Hillary in un incidente di volo, per diventare immediatamente uno dei classici della letteratura di guerra. Accanto alla sua esperienza di pilota, l’iniziale gusto dell’avventura, i duelli aerei, l’autore descrive le sofferenze di una nazione sotto attacco, la perdita del suo migliore amico e infine il confronto diretto con la propria fragilità umana. Il 3 settembre 1940 Hillary viene abbattuto e precipita gravemente ustionato nel Mare del Nord. Durante la lunga e dolorosa degenza diverrà parte del «club delle cavie» del dottor Archibald McIndoe, pioniere della chirurgia plastica. Poco a poco al giovane spericolato e al piacere edonistico del volo si sostituiscono la percezione della tragedia e la coscienza della propria missione, una crescita interiore raccontata con precisione e intensità.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 187

    Stampato nel 2013 da Castelvecchi

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    L’ultimo Sparviero dell’Impero italiano

    13.95

    Appassionante e minuzioso racconto scritto da un protagonista sotto l’impressione viva degli avvenimenti vissuti, sorta di libro-diario, tratto dagli appunti di allora, narra la “grande-storia” e in questa inserisce le vicende, piccole storie queste, dei combattenti dei quali si è meno parlato: gli aviatori dell’Impero. Il volume è accompagnato da diverse fotografie e cartine.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 175 con 42 foto b/n

    Stampato nel 2002 da IBN

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    L’ultimo volo

    20.00

    Ivano Ceribelli

    Flussi di pensiero e gravitazioni emozionali che mettono in relazione ogni lettore con la storia, gli eventi e i moti del cuore di un pilota italiano di Stukas della Seconda Guerra Mondiale. Un lucido viaggio visionario che è volo nelle pieghe e nel senso di un tempo notturno, lontano e disconosciuto. Vita, valori, riflessioni e cieli dall’imprescindibile, metaforica azzurrità in analisi e risonanza con le ombre più temibili e antiche che si manifestano, ancora oggi, ottanta anni dopo, nell’umana razionalità, quando l’elica trainante del pensiero crede, illudendosi, di poter raggiungere e conoscere ogni possibile linea d’orizzonte.

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    L’US Army contre l’Afrikakorps. L’épopee du desert. Vol. 2

    33.00

    Benoit Rondeau

    I combattimenti dell’esercito americano in Nord Africa, contro l’Afrikakorps di Rommel. Questo volume, altamente illustrato descrive l’impegno dell’esercito americano in Nord Africa. La storia inizia dall’operazione Torch nel novembre 1942 fino alla resa delle forze dell’Asse nel maggio 1943. Molte fotografie, spesso rare o inedite, supportano il testo. Questo solido resoconto evoca in dettaglio le prime battaglie combattute dall’esercito americano contro l’esercito tedesco, in questo caso l’Afrikakorps di Rommel. Dopo un primo volume dedicato all’esercito britannico, Benoît Rondeau esercita ancora una volta il suo talento di narratore.

    Brossura, 21 x 27,5 cm. pag. 160 riccamente illustrato con foto b/n e cartine a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2022 da Ysec Editions

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    L’ ultima Blitzkrieg. Le campagne della Wehrmacht nei Balcani: Jugoslavia, Grecia e Creta, aprile-maggio 194

    24.00

    Helmut Dr. Greiner – Generale Muller-Hillebrand – Generale von Greiffenberg

    Questo studio descrive le Campagne tedesche nei Balcani e la conquista di Creta entro il quadro generale della strategia politica e militare di Hitler. Il testo descrive non solo le operazioni militari, ma anche le complesse manovre politiche dell’Asse, delle nazioni balcaniche e degli Alleati nel 1940-1941, e analizza la discussa questione del rapporto esistente tra le Campagne nei Balcani e l’invasione della Russia, e sulle conseguenze che ebbero sulla pianificazione e sull’esecuzione dell’Operazione Barbarossa. L’appendice iconografica presenta mappe in bianco nero e a colori, le fotografie incluse nel documento originale e una nuova sezione con numerose immagini d’archivio e dei Kriegsberichter tedeschi.

     

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    L’Araldica Della Regia Aeronautica 1923-1943 Vol 2. Gruppi di Volo

    38.00

    Giorgio Catellani

    Questa secondo volume  della serie tratta gli stemmi che hanno identificato i Gruppi di Volo, nei tipi in metallo da applicare alla giacca dell’uniforme, in stoffa/cuoio per le combinazioni di volo e, occasionalmente, da lavoro, posti sugli aerei in dotazione, dipinti su edifici, cartelli od altri supporti, stampati su documenti cartacei. Il periodo considerato si conclude all’armistizio dell’8 settembre 1943, anche se la Regia Aeronautica ha continuato ad esistere fino alla proclamazione dei risultati del referendum istituzionale del 2 giugno 1946. Inoltre, si é scelto di trattare, in linea di massima, solo soggetti per i quali la documentazione disponibile é ritenuta attendibile e riferibile al periodo considerato, escludendo insegne documentate solo da produzioni recenti. Malgrado i limiti che ci si é posti e senza avere la pretesa di fornire una copertura assoluta della materia, si confida comunque di poter offrire una panoramica ampia e documentata, grazie anche al fatto di aver potuto prendere visione del materiale di carattere araldico conservato presso l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Aeronautica.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 248 riccamente illustrato con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2023 da Athena Books

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    L’armee allemande face au Debarquement

    13.00

    Yves Buffetaut

    Speciale della rivista francese “Revue d’Histoire Europenne” dedicato a tematiche molto diverse tra loro che hanno come comun denominatore la grande civiltà europea. Le monografie sono costituite da circa 110 pagine, molto ben illustrate, con immagini in b/n e a colori. Questo numero in particolare è dedicatoall’esercito tedesco che si oppose alle forze alleate, durante lo sbarco in Normandia.

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    L’attacco dei sommergibili tedeschi e italiani nei mari delle Indie occidentali (febbraio-aprile 1942) – Operazione Westindien

    35.00

    Francesco Mattesini

    Di tutte le battaglie della Seconda Guerra Mondiale, quella dell’Atlantico fu di gran lunga la più accanita e complessa. Durante sessantotto mesi, dal settembre 1939 al maggio 1945, aerei, navi e sommergibili tedeschi, con l’appoggio dal giugno del 1940 al settembre 1943 sei sommergibili italiani, cercarono incessantemente di colpire con la massima efficacia le rotte di comunicazione avversarie sulle quali scorreva un traffico di rifornimenti e di armamenti d’importanza vitale per gli anglo-americani. A questa battaglia, che potremmo chiamare il “fronte Atlantico”, parteciparono attivamente trentadue sommergibili italiani, dal primo all’ultimo giorno di quella parte del conflitto che ci vide alleati della Germania.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 268 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    L’esercito ungherese alla campagna “Barbarossa”

    32.00

    Peter Mujzer

    Nelle prime ore del 22 giugno 1941, con il nome in codice di “Barbarossa”, la Germania e i suoi alleati attaccarono l’Unione Sovietica. Al momento dell’attacco, circa 3,6 milioni di soldati tedeschi e dell’Asse con 3600 veicoli corazzati, 7100 pezzi di artiglieria e 2700 aerei attraversarono la frontiera sovietica. Il Gruppo d’armate Sud ebbe il più alto numero di forze alleate non tedesche: 325.000 truppe rumene, successivamente aumentate con 96.000 soldati ungheresi, 62.000 italiani e 45.000 slovacchi. Le forze sovietiche avversarie erano le meglio preparate delle altre unità dell’Armata Rossa lungo il confine. Il distretto militare di Kiev, sotto la guida del colonnello generale Kirponos, era responsabile del presidio della linea di difesa lunga 940 km

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    L’Italia nella guerra aerea – Dalla difesa della Sicilia all’8 settembre

    34.00

    Dopo la caduta dell’ultimo lembo d’Africa Settentrionale, la guerra investì l’Italia direttamente, prima con gli attacchi alle sempre più numerose città che si venivano a trovare nel raggio d’azione dei bombardieri anglo-americani e poi con l’occupazione di porzioni di territorio nazionale, a partire dall’isola di Pantelleria arresasi senza combattere l’11 giugno 1943. Nel giro di meno di un mese seguì lo sbarco in Sicilia, la maggiore operazione mai tentata sino a quel momento nella storia della guerra. In Sicilia gli anglo-americani guadagnarono la superiorità aerea tanto velocemente da rendere vano ogni tentativo italo-tedesco di contrastarli efficacemente. In questo volume, l’autore si è dedicato alla ricostruzione di tali vicende operative, ricorrendo a una documentazione archivistica soprattutto statunitense e a una bibliografia che comprende i testi classici sulla campagna terrestre e diversi resoconti sui reparti coinvolti. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 290 con numerose foto e cartine b/n

    Stampato nel 2014 da Ufficio Storico Aeronautica Militare

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    L’oro di Hitler…e anche quello del duce! – Tracce, indizi, mappe e chiavi utili per cercare e scovare il grande tesoro scomparso della Seconda Guerra Mondiale

    Il prezzo originale era: €29.00.Il prezzo attuale è: €17.40.

    Vi sentite un po’ Indiana Jones, o da buoni romantici preferite lo stile inglese alla Sherlock Holmes? Insomma, siete pronti a diventare quel detective che avete sempre voluto per studiare e analizzare mappe e vecchi codici? A cercare e individuare in giro per l’Europa le tracce di quel “fantomatico” tesoro che ad’oggi pare scomparso nel nulla a seguito della caduta del Terzo Reich e dello stato di Salò? Nel libro si trovano molti dati, mappe, indicazioni, suggerimenti e tutto ciò che c’è da sapere su dove andare, cosa cercare e cosa fare una volta trovato… Che la meravigliosa avventura abbia inizio!!!!!

    Brossura, 17,8 x 25 cm. pag. 98 con numerose foto b/n e colori

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    La “Legione Straniera” di Mussolini

    22.00

    Tra le pagine poco note della partecipazione italiana alla II G.M. c’è quella relativa ai volontari stranieri che, inquadrati in vario modo nelle Forze Armate, combatterono per la causa del fascismo e dell’Asse, ma non solo. Per gli arabi e gli indiani si trattò di passare dalla condizione di prigionieri a quella di membri del primo nucleo dell’esercito di liberazione dei propri paesi. Nel caso dei serbi ortodossi, schierarsi al fianco del Regio Esercito fu, dopo lo smenbramento della Jugoslavia, una scelta imposta dalla neccessità di difendersi dalla politica persecutoria dei croati cattolici. Se per i cosacchi, i croati e gli sloveni determinante fu la scelta ideologica nella lotta al comunismo, per i dalmati e i maltesi combattere sotto il tricolore significava scrivere con il sangue un’altra pagina di storia per l’Italia. Per la prima volta, sulla base di una vasta documentazione, viene raccontata la storia della “Legione Straniera” di Mussolini.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 372

    Stampato nel 2008 da Mursia

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    La 101st Airborne Division dans la Seconde Guerre Mondiale

    55.00

    Dal 1969 ad oggi l’Autore si è impegnato a incontrare ed intervistare i veterani della Seconda Guerra Mondiale della 101st Airborne , ha partecipato a numerosissime riunioni di ex-combattenti della Divisione, raccolto più di un migliaio di testimonianze ed ha potuto così conoscere i dettagli delle loro esperienze intime e personali nei combattimenti in Normandia, Olanda e Ardenne. Questo minuzioso lavoro di compilazione e testimonianze personali è accompagnato da numerose fotografie originali.

    Cartonato 21,5 x 30,5 cm. pag. 280 interamente illustrate con foto b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2012 da Heimdal

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    La 11. Panzerdivision. Division Fantome

    33.00

    Stephane Lavit – Jerome Croyet

    Questo libro è l’unico in francese sull’11a divisione Panzer tedesca, la cosiddetta “divisione fantasma” che ha combattuto durante la Seconda Guerra Mondiale, dalla campagna di Francia del 1940 alle gelide steppe della Russia. Il libro è illustrato con una serie di foto rare, alcune delle quali ancora sconosciute. Negli ultimi giorni della guerra, il loro comandante preferì una resa onorevole piuttosto che mandare i suoi uomini verso una morte certa. Questo nuovo studio si concentra in particolare sulle battaglie a noi meno conosciute, tra cui quelle in Russia e quelle in Provenza e nella Valle del Rodano nell’estate del 1944.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 96 – illustrato con circa 150 immagini b/n e alcune a colori

    Stampato nel 2022 da Histoire & Collections

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    La 16ª Legione CC.NN. Como, la Campagna d’Etiopia, la guerra di Grecia

    20.00

    Leonardo Malatesta

    Tra il febbraio e l’aprile del 1923 a Como, dopo il Congresso provinciale dei fasci, nacque la 16a Legione “Alpina” Camicie Nere della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. L’unità venne impiegata durante la Campagna d’Etiopia e poi sul fronte greco-albanese, durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo saggio ricostruisce dettagliatamente le vicende della Legione grazie al fondo del 1° Seniore Ferdinando Vanini comandante dell’unità. Corposa e ben documentata una parte dedicata alle esercitazioni che i legionari tennero tra le valli e le vette alpine, mettendo in luce il volenteroso spirito fascista, ma anche le troppe mancanze, sia in termini di armamento, così come di vettovagliamento, di risorse primarie, di adeguati mezzi di trasporto.

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    La 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini

    19.90

    Luigi Manes

    La 28a Brigata Garibaldi fu una tra le poche unità partigiane italiane integrate nel dispositivo alleato. D’ispirazione comunista, annoverava nelle proprie file anche esponenti degli altri partiti politici impegnati lotta di liberazione. Fu intitolata a Mario Gordini, personalità di spicco della Resistenza ravennate, fucilato a Forlì il 4 gennaio 1944. Indissolubilmente legata a questa formazione è la figura di Arrigo Boldrini, nome di battaglia “Bülow”, ufficiale dotato di grandi capacità organizzative e militari. Dopo la guerra fece parte dell’Assemblea Costituente e fu in seguito eletto alla Camera e al Senato. Dal 1947 al 2006 ricoprì la carica presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani.

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    La 82nd e 101st airborne division in battaglia – Normamdia Market-Garden Bastogne Easy Company Vol. I

    32.00

    Due volumi fotografici che percorrono tutta la storia della partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale delle due Divisioni americane di paracadutisti, con una essenziale ma precisa considerazione anche relativa alle uniformi ed agli equipaggiamenti. Una quarantina di foto a colori e centinaia di foto bianco e nero e qualche cartina caratterizzano questo volume; il testo e le didascalie sono essenzialli seppur esaustive, lasciando spazio alla documentazione fotografica. Previsto un terzo volume.

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 194 completamente illustrata con foto b/n e alcune foto e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2019 da Sarasota

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    La 82nd e 101st airborne division in battaglia – Normamdia Market-Garden Bastogne Easy Company Vol. II

    32.00

    Due volumi fotografici che percorrono tutta la storia della partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale delle due Divisioni americane di paracadutisti, con una essenziale ma precisa considerazione anche relativa alle uniformi ed agli equipaggiamenti. Una quarantina di foto a colori e centinaia di foto bianco e nero e qualche cartina caratterizzano questo volume; il testo e le didascalie sono essenzialli seppur esaustive, lasciando spazio alla documentazione fotografica. Previsto un terzo volume.

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 194 completamente illustrato con foto b/n e alcune foto e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2019 sa Sarasota

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    La balena arenata – Storie di guerra e di relitti dello Sbarco di Anzio

    40.00

    Questo testo sullo sbarco di Anzio si propone di affrontare l’argomento in modo differente ed è in effetti una fonte, una guida di riferimento cui attingere dati e informazioni inerenti l’operazione anfibia e i combattimenti ad essa connessi. Il lavoro cerca inoltre di affrontare le vicende senza influenze o pregiudizi, cercando di mettere a disposizione tutti gli elementi necessari per applicazioni analitiche e di confronto. Una parte importante è dedicata a quel poco che ancora è possibile rinvenire nei campi e nelle aree fortemente urbanizzate e sotto la superficie del mare dove le tracce dello sbarco restano quasi intatte anche se avvolte dalle incrostazioni del tempo. Le uniformi presentate sono originali e provengono da collezioni private.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 227 completamente illustrato colori e b/n

    Testo bilingue italiano/inglese

    Stampato nel 2013 da Herald editore

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    La bataille des trois frontieres (mai-juin 1940) – La cavalerie au Luxembourg la position avancee de Longwy le secteur fortifie de la Crusnes

    65.00

    Questo corposo lavoro si concentra sulle battaglie intercorse sul fronte occidentale tra il maggio e il giugno 1940, specificatamente nella regione di Longwy presso il settore fortificato di Crusnes. In particolare analizza l’attacco della cavalleria contro il forte di Fermont, passando attraverso il Lussemburgo. Le fortificazioni della zona di Longwy, fatte costruire nel 1680 da Vauban, furono integrate nella linea Maginot nel 1920. Jean-Yves Maria ci fornisce i dettagli inerenti i forti della Maginot presenti nella regione presa in esame, lo strano periodo della “drole guerre”, e le operazioni che videro, a guerra iniziata, partecipare la 3ª Divisione di Cavalleria Leggera nelle tre successive battaglie nella regione strategica nei pressi di Sedan, conclusesi con la vittoria tedesca dovuta alle innovative tattiche utilizzate dalla Wehrmacht. Veeramente notevole l’apparato iconografico e cartografico, costtituito da circa mille tra fotografie, cartine e mappe.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 472 illustrato con oltre 1000 tra foto, mappe e disegni a colori e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2012 da Heimdal

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    La Batalla de Berlin 1945

    15.00

    Juan Vazquez Garcia

    Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare della battaglia du Berlino, nell’aprile 1945.

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    La Batalla De Las Ardenas

    15.00

    Juan Vázquez Garcia

    Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare della battaglia delle Ardenne, nell’inverno 1944. L’ultima offensiva del Terzo Reich.

     

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    La Batalla de Prokhorovka – Duelo Acorazado en Kursk 1943

    23.00

    Javier Ormeno Chicano

    È del tutto possibile che una delle operazioni militari più note della seconda guerra mondiale sia quella di Zitadelle, essendo ancora più famosa come la “Battaglia di Kursk”. Durante questo confronto, uno dei più importanti della guerra, ebbe luogo la battaglia di Prokhorovka. Lì, il 12 luglio 1943, le divisioni delle SS, Leibstandarte, Das Reich e Totenkopf ricevettero l’assalto corazzato sovietico in quella che divenne una delle più grandi battaglie tra carri armati della storia. La versione raccontata dai sovietici ha prevalso a lungo, secondo la quale le loro forze avevano inflitto una monumentale sconfitta ai tedeschi, spazzando via centinaia di carri armati. Ma il successivo studio della documentazione disponibile ha messo in dubbio un simile resoconto. Il presente volume cerca di riferire l’esatezza degli avvenimenti, calcolando le perdite di entrambe le parti giorno per giorno ed evidenziando quanto i tedeschi fossero vicini al raggiungimento dei loro obiettivi nonostante tutto ciò che avevano contro; Inoltre, include un’analisi della presentazione in combattimento del nuovo carro medio tedesco Panther. Numerose le foto d’epoca a cui si aggiungoni alcune pagine di profili e foto a colori.

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    La batalla de Stalingrado 1942-43

    15.00

    Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare della battaglia di Stalingrado.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 64 completamente illustrato b/n e colori

    Testo il lingua spagnola

    Stampato nel 2013 da Galland Books

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    La Batalla del Kuban 1943 – La Wehrmacht se defiende en el Caucaso

    20.00

    La battaglia per la testa di ponte di Kuban è stata una delle campagne più cruente di tutto il 1943 sul fronte orientale, che però passò inosservato, sia ai contemporanei che agli storici, che dopo la fine del conflitto, preferirono concentrarsi su altri eventi più rilevanti che si sono verificati in quello stesso periodo, comela battaglia di Kursk in Ucraina e la caduta del fascismo in Italia, con il conseguente sbarco in Sicilia. Questo confronto, che durò per dieci mesi, ebbe luogo in una piccola striscia del Caucaso, strategicamente importante, da cui i tedeschi avrebbero potuto controllare la produzione petrolifera del caucaso e anche la stabilità geopolitica dell’Asia centrale e del Medio oriente, ipotesi che Stalin, non poteva peremettere di avverersi, pena la perdita delle fonti energetiche sovietiche. La campagna vede l’impiego di grandi masse di fanteria, mezzi corazzati e artiglieria, scontri aerei e navali nel mar Nero, protagoniste le flotte dei due contendenti. La difesa tedesca della testa di ponte Kubán rimane uno degli episodi cardine della guerra sul fronte orientale.

    Brossura, 17,3 x 24 cm. pag. 152 riccamente illustrato con foto b/n + 8 pagine con foto e cartine a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2017 da Almena

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    La battaglia aeronavale di mezzo agosto

    48.00

    All’inizio dell’estate del 1942 le condizioni dell’isola britannica di Malta, assediata dalla Marina Italiana e attaccata dalle forze aeree tedesche e italiane dislocate in Sicilia, avevano raggiunto livelli di possibilità di resistenza assolutamente preoccupanti. E Malta, nonostante la sua efficientissima aviazione, tra cui circa 150 caccia Spitfire V e Beaufightert che la difendevano, si trovava sull’orlo della resa, poiché i viveri per una popolazione di 220.000 uomini e per una guarnigione di 32.000 uomini sarebbero durati fino ai primi di settembre, mentre anche la benzina per far volare gli aerei stava per esaurirsi. In queste condizioni l’Ammiragliato britannico fu costretto ad organizzare un’operazione dei rifornimento, chiamata “Pedestal”, facendo partire il 3 agosto da Clyde (Scozia) un grosso convoglio di 13 piroscafi e una petroliera, alla cui scorta furono destinate ben 60 navi, comprese 2 corazzate, 4 portaerei, 7 incrociatori e 32 cacciatorpediniere, facendole venire dai più svariati fronti in cui la Royal Navy era impegnata contro le potenze dell’Asse, compresi l’Artico e l’Oceano Indiano. Il libro sulla Battaglia Aeronavale di Mezzo Agosto, tratta della tormentata navigazione di questo convoglio, che pesantemente attaccato dalle forze aeronavali italo-tedesche, perse 1 portaerei, 2 incrociatori, 1 cacciatorpediniere e ben 10 delle sue 14 navi mercantili, compresa la petroliera Ohio che rimasta durante la navigazione gravemente danneggiata affondò il 15 agosto, subito dopo essere arrivata a Malta, e aver scaricato il suo importantissimo carico di 11.000 tonnellate di benzina avio. Nonostante le perdite riportate, a cui si aggiunse il danneggiamento di altre navi, tra cui 1 portaerei e di 2 incrociatori, le 32.000 tonnellate di rifornimenti giunti a Malta con le 5 navi superstiti del convoglio, fu permesso all’Isola fortezza, fulcro della strategia britannica nel Mediterraneo, di superare il momento difficile e di continuare ad attaccare con efficacia

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    La battaglia aeronavale di Mezzo Giugno. Operazione Julius. Il contrasto italo-tedesco alle operazioni britanniche “HARPOON” e “ VIGOROUS”

    44.00

    Francesco Mattesini

    Nella Seconda Guerra Mondiale, l’importanza di Malta è stata uno degli elementi determinanti per il successo degli Alleati, perché è servita come importantissima base aerea e base navale, dalla quale i britannici, operando da quella invidiabile posizione strategica, poterono attaccare i convogli dell’Asse in Libia, con risultati a volta straordinari, come quello dell’annientamento del grosso convoglio Beta (“Duisburg”) la notte del 9 novembre 1941 nel Mare Ionio. Per Londra, era prioritario soddisfare le necessità di rifornimento di Malta, organizzando convogli fortemente scortati che partivano da Alessandria e da Gibilterra, ma addirittura anche da Clyde, nella Scozia sud-occidentale. E questo passaggio di navi dall’Atlantico al Mediterraneo avveniva allorché le necessità incombenti, costringevano ad organizzare i convogli nel Regno Unito con la scorta rafforzata dalle unità della Home Fleet, la cui principale base era Scapa Flow, nelle Isole Orcadi. Pertanto, il rifornimento di Malta, con carburante, munizioni, mezzi di combattimento, artiglierie e prodotti alimentari, rappresentò sempre, negli anni tra il 1940 e il 1942, non soltanto un grosso problema logistico, ma anche un ingentissimo sforzo di carattere operativo, dovendo spesso raccogliere unità navali da ogni settore di operazioni, dall’Artico all’Oceano Indiano, per poter fronteggiare, adeguatamente, le ingenti forze aeronavali messe in campo dalle potenze dell’Asse per impedire l’arrivo a Malta dei convogli stessi, sia che giungessero da occidente come da oriente.

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    La battaglia d’Inghilterra

    14.00

    Antonio Martelli

    Per gli inglesi è il Blitz, o addirittura “la battaglia” per antonomasia: il lungo scontro che nell’estate del 1940 le forze aeree tedesche e inglesi ingaggiarono per il controllo dei cieli doveva essere nei piani di Hitler la premessa all’invasione della Gran Bretagna. Al termine di mesi di disastrosi bombardamenti sulle città inglesi e di violenti duelli tra Raf e Luftwaffe, la vittoria inglese significò non solo la rinuncia all’invasione e la prima sonora sconfitta della macchina bellica tedesca, ma una svolta capace di imprimere un corso sostanzialmente diverso alla Seconda guerra mondiale. Questo libro non solo ricostruisce con grande precisione lo svolgersi della battaglia, ma la colloca nella più ampia storia della guerra aerea, illustrando dal punto di vista sia tecnico sia militare l’evoluzione delle forze in campo.

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    La Battaglia d’Inghilterra luglio-agosto 1940

    24.00

    Marco di Nunzio

    Diario delle operazioni della Battaglia d’Inghilterra dal 1 luglio al 31 agosto 1940. Numerose foto b/n tratte dalla rete

    Brossura, 14,5 x 21 cm.pag. 328 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2024 In Proprio

     

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    La Battaglia d’Inghilterra settembre-novembre 1940

    24.00

    Marco di Nunzio

    Diario delle operazioni della Battaglia d’Inghilterra dal 1 luglio al 31 agosto 1940. Numerose foto b/n tratte dalla rete

    Brossura, 14,5 x 21 cm.pag. 320 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2024 In Proprio

     

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    La Battaglia del Folgorito e Belvedere, 5 – 9 aprile 1945

    22.00

    Il combattimento che portò alla presa del Monte Folgorito fu la chiave di volta dell’offensiva statunitense nel settore di fronte della Versilia e delle Apuane. Questa porzione di fronte di una decina di chilometri di estensione, dal mare al Monte Carchio, difeso da poco più di un migliaio di tedeschi, aveva retto dal settembre 1944 ad ogni attacco portato dalla 92a Divisione USA contro la Linea Gotica. Il presente volume, oltre a narrare nel dettaglio i combattimenti del crinale Folgorito-Carchio-Belvedere, presenta importanti documenti e lettere di soldati, una guida escursionistica completa di mappe e un testo riassuntivo della battaglia della Linea Gotica Occidentale, scritto in lingua inglese.

    Brossura, 16,5 x 23,5 cm. pag. 107 illustrato con foto e cartine b/n e colore

    Stampato nel 2016 da Sarasota

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    La battaglia del Mediterraneo (1940-1945)

    18.00

    Per tre anni le forze contrapposte dell’Asse e degli Alleati hanno combattuto duramente la battaglia per il Mediterraneo: da un lato la Marina italiana, impegnata a garantire la corrente dei rifornimenti alle truppe combattenti sulla sponda africana, e dall’altra la Marina britannica, decisa a interromperla e mantenere aperta l’antica via imperiale, sostenendone il caposaldo tradizionale: la base di Malta. Nessun autore ha mai messo in evidenza, prima di Macintyre, quanto le varie battaglie e campagne militari per il controllo del Mediterraneo e delle rotte seguite dal traffico dei rifornimenti abbiano avuto importanza determinante ai fini della vittoria o della sconfitta degli eserciti contrapposti. Questo libro sottolinea come tale premessa della vittoria fu stabilita attraverso anni di aspra lotta combattuta dentro, sopra e sotto le acque. Una lotta nella quale i britannici, che in partenza ebbero tutti gli svantaggi derivanti dal fatto di aver trascurato in tempo di pace l’aviazione navale sia imbarcata sia con base a terra, e di dover fronteggiare forze italiane e tedesche più poderose delle proprie, conseguirono il successo chiudendo le linee marittime fra l’Italia e l’Africa settentrionale. Prefazione di Aldo Cocchia.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 302 con circa 97 foto b/n e alcune cartine

    Stampato nel 2014 da Odoya

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    La battaglia dell’Atlantico – Le operazioni dell Regia Marina, della Kriegsmarine e l’attività di spionaggio in Sud America

    22.00

    La Battaglia dell’Atlantico, termine coniato da Winston Churchill nel 1941, fu la campagna militare che si protrasse più a lungo di tutta la Seconda Guerra Mondiale. Entrambi gli schieramenti erano consci che dalle sorti di questa battaglia dipendeva l’esito della guerra in Europa. Il volume propone una chiave di lettura innovativa del conflitto, approfondendo non solo gli episodi bellici, come il controverso caso del Regio Sommergibile Barbarigo, ma mettendo in relazione questi ultimi con l’attività politica e di spionaggio delle forze dell’Asse in Sud America. Ne risulta un quadro degli eventi quanto mai articolato e inedito, nel quale episodi apparentemente scollegati fra loro trovano una chiara spiegazione nella mortale partita a scacchi giocata sulle acque dell’Atlantico.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 240 con circa 160 illustrazioni

    Stampato nel 2019 da Itinera

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    La battaglia delle Ardenne – I luoghi dell’ultimo colpo di coda di Hitler

    18.00

    La guida La Battaglia delle Ardenne ripercorre, come mai è stato fatto prima, tutti i luoghi teatro di uno dei più incredibili e accaniti scontri della seconda Guerra Mondiale. Descrive dettagliatamente i fatti accaduti giorno per giorno, presenta memoriali, monumenti, targhe, lapidi, mezzi militari etc., oggi sparsi lungo tutto il Fronte di un tempo e fornisce anche alcuni itinerari prettamente turistici oltre a dettagliate informazioni su dove informarsi, dove mangiare, dove dormire e cosa acquistare.

    Brossura, 12,5 x 21 cm. pag. 205 illustrato con circa 14 foto b/n e 58 a colori

    Stampato nel 2010 da Mattioli

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    La battaglia di Anzio – L’Operazione Shingle gennaio 1944

    19.90

    Collana fotografica dell’Editore Soldiershop, dedicata ad eventi e battaglie che hanno caratterizzato la Seconda Guerra Mondiale. Ogni monografia è costituita da circa 98 pagine, quasi interamente illustrate con foto d’epoca b/n e cartine. Il testo è costituito dalle didascalie delle immagini e da 4/5 pagine di testo esplicativo. In particolare, questo libro composto da decine di immagini rare e restaurate, è dedicato alla grande operazione anfibia condotta dagli alleati nel corso dell’operazione denominata Shingle (ciottolo) che ebbe inzio il 22 gennaio del 1944, nell’area of Anzio e Nettuno in prossimità della capitale italiana. Con moltissime immagini ricche di note, il libro mostra l’evolversi dello scontro di quei primi giorni del 1944, quando sbarcarono ben 36,000 uomini e 3,200 mezzi militari. L’opposizione tedesca fu minima quel giorno, e le perdite alleate irrisorie, ma tutto cambiò nei giorni successivi…

    Brossura, 17,8 x 25,5 cm. pag. 98 quasi completamente illustrato con foto e cartine b/n

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

    Condizioni del libro: nuovo

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    La Battaglia di Anzio e Nettuno. 22 gennaio-4 giugno 1944

    12.00

    Giovanni Cecini

    Nell’ultimo trimestre del 1943 la Campagna d’Italia mostrava già segni di marginalità all’interno dell’economia dei fronti terrestri degli Alleati nella via, che avrebbe dovuto portarla a Berlino. Nonostante ciò, fu Winston Churchill a voler puntare sul cosiddetto “ventre molle” dell’Europa.  Seguendo questa vocazione, l’idea di aggirare il ridotto di Montecassino e l’aspro scenario appenninico rappresentava un’operazione dagli sviluppi molto interessanti, salvo non dimostrarsi incisiva in tal senso, come poi disgraziatamente per gli Alleati fu. Questa è la sintesi di quel che accadde nel primo semestre del 1944, fino alla liberazione di Roma, quando il fronte italiano copriva ancora le prime pagine dei giornali internazionali.

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    La battaglia di Berlino

    12.00

    AA.VV.

    Iniziata il 16 aprile del 1945 con lo sfondamento sovietico del fronte sull’Oder, la battaglia di Berlino è passata alla storia come una delle operazioni più importanti di tutto il secondo conflitto mondiale, non solo perché condusse le forze sovietiche fino al cuore del Reich, ma anche perché in termini di risorse impiegate non ha quasi paragoni nella storiografia bellica. Lo scontro epico, in cui i sovietici spianarono letteralmente il centro della capitale tedesca, si concluse l’8 maggio e in quel limitato intervallo temporale vennero sacrificati circa 300.000 uomini, tra morti e feriti, dell’Armata Rossa. Corredato da una mappa della città di Berlino che mostra i movimenti e gli attacchi sovietici, da una piantina del bunker della Cancelleria e da foto d’epoca uniche, il presente libro ha il merito di raccogliere le testimonianze di chi partecipò, su fronti opposti, allo scontro e di narrare gli eventi giorno per giorno anche attraverso le loro voci.

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    La battaglia di Bougie – Novembre – Dicembre 1942. L’olocausto degli Aerosiluranti

    30.00

    Viene esaminata e giustamente esaltata qui l’epica e tremenda battaglia sulla e nella rada di Bugie in Algeria, dove l’aeronautica italiana si distinse per coraggio in una situazione veramente sfavorevole. Famoso l’attrito che si creò tra Faggioni e Buscaglia per il disaccordo del primo sul metodo di conduzione degli attacchi. Attrito, ma mai mancanza di rispetto e grande abnegazione di tutti, soprattutto di coloro che lì perirono. «La baia di Bougie si presentò ai nostri occhi terrificante. Le navi erano tante, tante, tante…quanto videro i miei occhi in quel languido pomeriggio dell’11 novembre 1942 non ha mai avuto possibilità di confronto in missioni precedenti e successive». Foto, documenti e testimonianze per penetrare nelle ore drammatiche di quel fine 1942 in quei cieli e su quelle acque del Mediterraneo.

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 152 riccamente illustrato con foto b/n e alcune foto a colori

    Stampato nel 2017 da Sarasota

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    La Battaglia di Capo Teulada (27-28 novembre 1940)

    34.00

    L’opera, frutto di anni di ricerca negli archivi militari, si basa su una vastissima documentazione italiana e straniera ed esamina la strategia navale italiana dopo lo scontro di Punta Stilo e dopo la notte di Taranto. Ricostruisce in modo preciso e dettagliato la battaglia di Capo Teulada, condotta tra la flotta italiana e la squadra navale britannica di Gibilterra, portando alla scoperta di un episodio che occupa una posizione importante nella storiografia della guerra nel Mediterraneo, elementi che danno una nuova dimensione ad una pagina della nostra stoeria militare e che, portò al cambio di responsabilità ai vertici della Regia Marina dopo quell’infelice scontro navale. Ottimo l’apparato iconografico costituito da documenti, fotografie d’epoca, cartine e tavole in b/n e a colori.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 515 con circa 158 foto b/n, 20 cartine a colori e b/n e 19 profili a colori

    Stampato nel 2000 dall’Ufficio Storico della Marina Militare

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    La battaglia di Capo Teulada (27-28 novembre 1940)

    30.00

    Francesco Mattesini

    L’opera, frutto di anni di ricerca negli archivi militari, si basa su una vastissima documentazione italiana e straniera ed esamina la strategia navale italiana dopo lo scontro di Punta Stilo e dopo la notte di Taranto. Ricostruisce in modo preciso e dettagliato la battaglia di Capo Teulada, condotta tra la flotta italiana e la squadra navale britannica di Gibilterra, portando alla scoperta di un episodio che occupa una posizione importante nella storiografia della guerra nel Mediterraneo, elementi che danno una nuova dimensione ad una pagina della nostra storia militare e che, portò al cambio di responsabilità ai vertici della Regia Marina dopo quell’infelice scontro navale.

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