Les Fantassins de la Grande Guerre

Prima Guerra Mondiale

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    Les Fantassins de la Grande Guerre

    63.00

    Questo libro traccia il ruolo della fanteria attraverso ogni fase importante del conflitto, durante la Grande Guerra, e la sua evoluzione in seguito ai cambiamenti nel modo di condurre la guerra stessa. Il materiale uniformologico utilizzato per il presente lavoro proviene, al 90% dal Museo Reale dell’Esercito e della Storia Militare di Bruxelles, la selezione presentata – che include solo gli indumenti e le attrezzature indossate dalla truppa – consente di apprezzare i cambiamenti intercorsi nell’abbigliamento e nell’equipaggiamento di questi eserciti tra il 1914 e la fine della guerra. Il volume è ottimamente illustrato con moltissime immagine a colori che ripropongo, appunto, divise ed equipaggiamento (dalle giubbe agli elemetti, dai portacaricatori alle cinure, ecc.) utilizzati dai dibersi eserciti belligeranti: Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Italia, Impero austro-ungarico, Germania, Giappone, Serbia, Russia, Begio, Portogallo, Bulgaria, Romania, Cecoslovacchia, polonia e Turchia. Particolarmente indicato per i collezionisti e i modellisti.

    Rilegato, 21,5 x 30,3 cm. pag. 256 completamente illustrato con foto a colori e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2018 da Heimdal

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    Li chiamarono Arditi. Le uniformi dei Reparti d’assalto Italiani nella Grande Guerra

    27.00

    Andrea Alati

    Con questo nome furono chiamati, durante la Grande Guerra, reparti di Soldati Italiani, dotati di un coraggio straordinario ed un equipaggiamento ed armamento per l’epoca modernissimi, che si trasformarono in breve in un intero Corpo d’Armata d’Assalto, in grado di cambiare le sorti della Guerra e dare un fondamentale contributo alla sconfitta dell’Esercito Austroungarico. In questo libro sono sedcritte le loro Uniformi ed i Distintivi.

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    Luigi Cadorna – Una Biografia Militare

    29.00

    Uno studio obiettivo e assai approfondito della conduzione della guerra da parte di Cadorna porta alla smentita di tanti luoghi comuni spacciati per verità storiche: si scoprirà che l’esercito italiano, unico esercito alleato costantemente all’offensiva dall’inizio della guerra, fu quello che fece le maggiori conquiste territoriali, che le perdite italiane furono inferiori a quelle francesi ed inglesi, che le fucilazioni e gli atti d’indisciplina nell’esercito italiano furono molti meno di quelli avvenuti in Francia, che gli italiani nel 1917 avevano superato tecnicamente l’avversario, cui erano inferiori nel 1915, che Cadorna fu l’unico generale alleato a ragionare in termini di guerra di coalizione e non di guerra parallela. Sotto Cadorna l’esercito italiano inquadrò circa tre milioni di uomini, quanti mai né prima né dopo, e combatté le più grandi e sanguinose battaglie della propria storia arrivando ad essere una macchina militare mastodontica, lenta e possente, capace di rialzarsi senza l’aiuto alleato e vincere una guerra, dopo aver subito una catastrofica disfatta. Anche la figura dello spietato macellaio, del fautore di una disciplina crudele ed ottusa tanto cara alla storiografia progressista viene ridimensionata sulla base della corrispondenza con il governo, riportata in appendice. In questo lavoro la figura di Cadorna è vista come appare dai documenti d’archivio, dalla corrispondenza privata, dai giudizi di amici ed avversari, per restituirne un ritratto imparziale basato su una documentazione spesso inedita, che cerca di ristabilire la verità al di là di apologie e denigrazioni.

    Brossura, 17,8 x 25,3 cm. pag. 252

    Stampato nel 2018 da Soldiershop

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    Lupi Grigi nel mediterraneo – Le imprese dei sommergibili tedeschi nella Prima Guerra Mondiale

    21.00

    Le imprese dei sommergibili tedeschi nel Mediterraneo costituiscono una delle pagine più importanti e al contempo meno conosciute del Primo Conflitto Mondiale. Eppure proprio sulle rotte del Mediterraneo si giocò una parte fondamentale dello sforzo austro-tedesco di ottenere un successo strategico decisivo, tagliando i rifornimenti ed affamando così anche le popolazioni dell’Intesa. Il libro racconta le gesta di questi tenaci combattenti che costituirono un autentico incubo per le navi e le città costiere italiane e tra cui figuravano i nomi di Marshall, Dönitz, Valentiner, autentiche leggende della Kriegsmarine.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 240 con circa 80 foto b/n, 4 foto a colori e 5 cartine

    Stampato nel 2006 da Itinera

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    Marina – Navi e marinai italiani nella Grande Guerra

    45.00

    Nuovamente disponibile questa importante opera da tempo esaurita. La più vasta e completa raccolta di immagini fotografiche, in massima parte inedite, scattate durante il conflitto che coinvolse la Regia Marina italiana dal maggio 1915 sino alla vittoria del novembre 1918. Frutto di anni di ricerche nei principali archivi e dell’apporto di molti collezionisti di immagini navali, il volume comprende anche la riproduzione a colori dei profili (opera di Maurizio Brescia) delle più significative navi italiane e austro-ungariche dell’epoca. Pur trattandosi di un’opera soprattutto fotografica, la stretta successione temporale delle immagini, tutte ampiamente commentate, i testi introduttivi e le dettagliate cronologie che li accompagnano, fanno di questo volume una vera e propria storia delle operazioni, non solo navali, condotte dai marinai italiani nel primo conflitto mondiale.

    Rilegato, 21,5×27,5 cm. pag. 199 illustrato con circa 442 foto b/n e 4 tavole a colori

    Stampato nel 2012 da Albertelli

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    Medici in guerra. Sanità militare e memorie della Prima guerra mondiale

    19.50

    Riccardo Ravizza

    Un appassionato collezionista cultore di storia militare scoprì ed acquistò un piccolo album di fattura artigianale, scritto in parte con meticolosa e fitta grafia. Gli unici dati ricavabili erano delle date del 1917 ed il timbro dell’Ospedale da campo 031. Non vi erano altre apparenti informazioni.. Ritenne quel diario meritevole di approfondimento. Riunì pertanto un gruppo di cultori esperti in vari ambiti di ricerca e da questo semplice oggetto partì una ricerca affascinante non priva di sorprese, colpi di scena e qualche delusione. Associò e coordinò così nella ricerca una linguista esperta di trascrizioni di manoscritti, un chirurgo dell’emergenza appassionato di storia militare, un Professore emerito di Chirurgia, cultore di storia della chirurgia, un Generale medico in quiescenza, bibliofilo, un isontino esperto di armi ed appassionato di storia militare…

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    Memoirs of a Rifleman Scout

    34.00

    Tratto dai suoi corposi diari e dalle lettere alla famiglia e agli amici, questo libro racconta nel dettaglio lo sviluppo del tiro di precisione all’interno del British Army nel corso della guerra anglo-boera e nella Prima Guerra Mondiale. Il perfezionamento di questa tecnica di combattimento, il cui predominio all’inizio era, nel conflitto contro i boeri a favore di questi ultimi e nella Grande Guerra a favore dei tedeschi, si deve proprio al lavoro di questo esperto tiratore e addestratore. Queste memorie offrono uno sguardo dall’interno sulla vita degli ufficiali dell’esercito britannico prima e durante la Grande Guerra. Partecipe anche del movimento dei Boy Scout, il Maggiore traccia anche una storia delle origini dell’organizzazione fin dalla sua fondazione.

    Cartonato con sovracopertina, 16 x 24 cm. pag. 350 + 16 pagine fuori testo con circa 38 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Frontline Books

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    Memorie di guerra aerea. Le lettere e il diario di guerra in una nuova edizione di un raro volume degli anni Trenta

    20.00

    Francesco Baracca

    A quasi cent’anni dalla prima pubblicazione, vengono qui riproposte, arricchite con materiale d’archivio, le memorie e i ricordi di guerra di quello che è forse il più famoso asso della nostra aviazione durante la Grande Guerra. Il libro ripercorre la storia di Baracca dai primi voli in Francia alle missioni di guerra nei cieli di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Attraverso il suo diario e le lettere alla famiglia veniamo coinvolti in un’avvincente narrazione in prima persona che ci porta a rivivere, fra incredibili duelli aerei, le origini dell’aviazione attraverso le parole di un pioniere dei cieli

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    Memorie di un ardito 1916-1920

    18.00

    Il diario inedito di un ardito è già di per sé un evento editoriale assai raro. Quando poi l’autore è un contadino padovano, molto religioso, che, diciannovenne, è tra i primi arditi del 1917 e che, combattimento dopo combattimento, arriva vivo alla fine della guerra, il fatto è “unico”. Anche perché Mazzucato scrive bene, ha cioè il dono, che manca a molti scrittori di professione, di descrivere intrecci e personaggi con grande leggerezza.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 176

    Stampato nel 2017 da Gaspari

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    Monte Asolone. 1917-1918: il 99° Rgt. Fanteria k.u.k. sul Monte Grappa

    25.00

    Otto Gallian

    Le memorie di guerra di Otto Gallian, all’epoca sottotenente comandante di compagnia di Sturmtruppen reggimentali, costituiscono un esempio tra i più interessanti di testimonianze dell’ultimo anno di guerra e del crollo dell’Impero austro-ungarico. Proprio la scelta così esclusiva del periodo e del luogo consente non solo un’analitica narrazione dei fatti, ma la possibilità di commentarli alla luce delle vicende politiche che segnarono il tramonto della Casa d’Asburgo. Questa edizione, che offre la traduzione integrale del testo comprensiva dei mesi di prigionia trascorsi in un ex-istituto dei salesiani di Mirabello Monferrato (AL) e l’avventurosa evasione e fuga attraverso il nord Italia fino ai ghiacciai delle Alpi, consente di seguire in tutto il suo sviluppo i combattimenti sul Monte Asolone e la loro interiorizzazione compiuta dall’autore. Ne emerge in controluce tutto il dramma e l’eroismo delle truppe italiane, tra cui i celebri arditi del IX Reparto d’Assalto, che affrontarono in questo settore del fronte veneto un avversario assolutamente determinato.

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    Monte Ortigara – Guida storico escursionistica

    18.00

    Una guida dell’Ortigara non si può limitare a proporre percorsi di visita ai luoghi che consacrarono il mito degli alpini e degli artiglieri da montagna, ma deve necessariamente ripercorre gli antefatti e le vicende che portarono alla battaglia stessa e descriverne lo svolgimento. In questa nuova veste la guida, giunta alla sua Terza Edizione, trasporta l’appassionato e l’escursionista sul campo di battaglia, anche attraverso una aggiornata documentazione fotografica e la nuova cartografia del C.A.I accompagnata da quattro itinerari a cura di Mario Busana.

    Brossura, 14 x 21 cm. 189 illustrato con circa 80 foto a colori , 31 b/n e 6 cartine

    Stampato nel 2013 Da Itinera

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    Nelle tempeste d’acciaio

    24.00

    Ernst Jünger partecipò alla Prima guerramondiale con i gradi di sottotenente della Reichswer. Il suo comportamento in prima linea lo rese leggendario: ferito quattordici volte, ricevette numerosi riconoscimenti al valore, compresa la più alta onorificenza tedesca, l'”Ordre pour le mérite”. Portava sempre in tasca un taccuino su cui fissava con precisione gli avvenimenti. Da quelle note, in seguito all’insistenza del padre, si persuase a trarre un libro che avrebbe dovuto intitolarsi “Il rosso e il grigio”, in omaggio all’amato Stendhal e ai colori mesti e uggiosi della guerra in trincea. Jünger preferì alla fine l’immagine tratta da un poema medioevale islandese. Oggetto di alterni entusiasmi negli anni Venti e Trenta, le “Tempeste” appaiono come una realistica testimonianza sulla Grande Guerra e l’espressione già perfetta della sovrumana capacità di osservazione di Jünger e della prosa fredda e cristallina che egli ha forgiato.

    Brossura, 14 x 22 cm. pag. XIX + 330

    Stampato nel 2007 da Guanda

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    Ogni viltà convien che qui sia morta – I reparti d’assalto italiani nella Grande Guerra attraverso le parole e le immagini dei periodici illustrati e dei giornali di trincea

    26.00

    “La Domenica del Corriere”, “L’Illustrazione Italiana” e “La Tribuna Illustrata” furono i periodici più letti all’inizio del Novecento nel territorio nazionale. Essi rispecchiavano i costumi di una società unitaria ancora in fase embrionale e catalizzavano i gusti, le aspettative e le notizie dominanti. Nel 1915, con l’entrata in guerra dell’Italia a fianco dell’Intesa, servirono come canale di propaganda per indirizzare il consenso della popolazione. Scopo di questa ricerca è l’individuazione della figura dell’Ardito assaltatore – la nuova tipologia di soldato offensivo che fu creata durante il 1917 con lo scopo di modificare le sorti di una guerra compromessa dopo Caporetto – nella rappresentazione dei periodici dell’epoca. La consultazione dei periodici del tempo è circoscritta ad un arco temporale compreso tra la creazione dei Reparti d’Assalto, e quindi con l’entrata in scena della figura dell’Ardito cioè di un soldato volontario, opportunamente addestrato ad essere prettamente offensivo ed aggressivo che marcatamente si differenziava dai soldati dell’esercito regolare, alla battaglia di Vittorio Veneto con la vittoria finale della guerra da parte del Regio Esercito Italiano.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. riccamente illustrato b/n e colore

    Stampato nel 2018 da Assocoazione Italia

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    Ortigara – Il fronte nel cielo. Le operazioni aeree sugli altopiani veneti e trentini nel giugno 1917

    19.00

    La Prima Guerra mondiale è stato il primo conflitto che si è svolto in una nuova dimensione, quella aerea. L’aeronautica vide un rapido sviluppo che la porta da strumento di osservazione a vero e proprio strumento di offesa nei confronti delle truppe a terra. Pochi sanno che l’ortigara, tristemente nota per le sanguinose battaglie che si svolsero sulle sue pendici, è stata anche teatro della più importante battaglia aerea della grande Guerra. L’autore ricostruisce nel dettaglio i mezzi e i piloti italiani e austriaci che, nel giugno del 1917, si diedero battaglia sopra i cieli dell’altopiano per appoggiare le operazioni delle truppe a terra.

    Brossura, 16 x 21 cm. pag. 126 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Itinera

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    Palloni dirigibili ed aerei del Regio Esercito (1884-1923)

    43.00

    Il presente volume evidenzia l’utilizzo bellico di palloni, dirigibili ed aerei dai loro albori fino al primo dopoguerra. L’opera si compone di un testo relativo all’evoluzione del mezzo aereo, sia più leggero che più pesante dell’aria, ed al suo impiego nella Campagna di Libia e nella Prima Guerra Mondiale. Arricchiscono la trattazione numerose foto e schede tecniche di dirigibili ed aerei in dotazione al Regio Esercito ed alla Regia Marina, unitamente ad interessanti documenti allegati. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 433 illustrato con circa 221 foto b/n

    Stampato nel 1998 da Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    Per Dio, l’imperatore e la patria. Viaggio sulle tracce di Sepp Innerkofle

    16.50

    Paolo Ganz – Daniele Girardini

    Chi era Sepp Innerkofler, lo stimato albergatore precursore del turismo in Val di Sesto, la guida che tutti gli scalatori dell’epoca volevano accanto o il soldato che, ormai cinquantenne, a capo della sua Pattuglia Volante, salì le Dolomiti per servire l’imperatore Francesco Giuseppe? Forse, al di là dell’agiografia popolare, semplicemente un uomo, un uomo del suo tempo. Ma persino la sua morte, avvenuta in circostanze tanto oscure quanto ormai impossibili da ricostruire con esattezza, ci rimanda di questo figlio delle montagne un’immagine mitica, quasi santificata da parole antiche, e ormai desuete, quali sacrificio, onore e disciplina. Nessuno potrà ormai strappare il velo di silenzio che, per motivi che oggi possiamo soltanto immaginare, impedì ai componenti della Pattuglia Volante di raccontare, al rientro dalla fatale missione, gli ultimi momenti di Sepp; e nemmeno questo libro riuscirà mai a raggiungere l’intento. Ma per la prima volta la vicenda umana e militare di questo figlio del Secolo Breve trova spazio tra le pagine di un libro che si legge come un romanzo. Sepp Innerkofler, il grande Standschütze, cadde sul Monte Paterno il 4 luglio 1915 ma, a quanto pare, la sua leggenda, e forse anche il suo fantasma, continuano ad aggirarsi tra i canaloni e le cime delle Dolomiti.

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    Pistolieri Avanti! La decima battaglia dell’Isonzo dal diario del granatiere Federico Dogliotti

    21.50

    Franco Bottazzi

    Chi ha custodito fino ad oggi questo prezioso diario non poteva sapere quanto fosse straordinariamente unico e raro, nonostante la brevità dei fatti narrati che si svolgono dal 23 maggio al 7 giugno, durante la Decima Battaglia dell’Isonzo. Forse per la prima volta sentiamo raccontare le vicende di una compagnia di pistolieri, coloro che manovravano nelle trincee del Carso le pistole mitragliatrici Villar Perosa. Come unico è il manuale di “Istruzione per il funzionamento e la manutenzione della pistola mitragliatrice per cartucce regolamentari della pistola modello 1910”: il manuale che ogni pistoliere doveva conoscere a memoria. Il nostro diarista Federico Dogliotti, comandante della 16a Compagnia del 1° Reggimento Granatieri ci racconta una serie di piccoli episodi, di oggetti raccolti e perduti, di assalti e contrassalti. Fu testimone della perdita della dorsale del Flondar, riconquistata dagli Austriaci con una manovra che ha fatto storia. Ha assistito e ne porta una viva testimonianza di quanto fosse difficile tenere uniti e combattivi uomini annientati dalla paura

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    Play the sky battle of WW1 1914-18-Gioca a Wargame sui cieli della Grande Guerra 1914-18

    22.00

    Luca Cristini

    Nei cieli del mondo devastato dalla Prima Guerra Mondiale, giovani aquile si battono con spirito cavalleresco. Sotto di loro si consuma la grande guerra in fredde e terribili trincee combattuta dagli imperi centrali e dagli alleati dell’Intesa. Mentre sulla terra e sul mare perdono la vita migliaia di uomini in una guerra crudele e spietata che copre di morti la terra di nessuno, coraggiosi aviatori si battono con senso dell’onore e del rispetto per l’avversario. Ognuno è convinto di fare il proprio dovere, in nome dei propri ideali e per la propria patria.

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    Politica e strategia in cento anni di guerre italiane. Vol. 2 Il Periodo liberale. Tomo secondo La Grande Guerra

    23.50

    L’opera prende in considerazione la partecipazione italiana alla Prima Guerra Mondiale, immane conflitto che costò la vita ad oltre 600.000 soldati italiani, ma che alla fine proiettò la Nazione a pieno diritto nel novero delle grandi potenze in Europa. La guerra in effetti consentì all’Italia di portare a termine l’unificazione e di concludere così il periodo risorgimentale, oltretutto ottenendo l’eliminazione dalla scena internazionale dell’Impero asburgico, storico rivale delle aspirazioni patriottiche italiane. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 18 x 24,8 cm. pag. 860

    Stampaxto nel 2000 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’ Esercito

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    Prigionieri – I militari italiani nei campi di concentramento della Grande Guerra: la detenzione, il ritorno, l’internamento in patria, l’oblio

    21.00

    Otto milioni. Tanti furono i soldati fatti prigionieri nel corso del primo conflitto mondiale. Un numero di poco inferiore a quello dei combattenti che rimasero uccisi sui campi di battaglia. Ma i prigionieri sono stati a lungo, in tutti i Paesi belligeranti, dei “dimenticati della Grande Guerra”. I soldati patirono pressoché ovunque, sia nei campi di prigionia che nei luoghi di lavoro dove venivano forzatamente inviati per sopperire alla mancanza di personale, sofferenze psicologiche e materiali dovute a condizioni di vita proibitive. Fra i prigionieri italiani circa 100 mila morirono durante la loro detenzione. L’alto numero di decessi è ascrivibile, come dimostrano recenti ricerche storiche, non solo alle dure condizioni di vita imposte dalla prigionia ma anche dalle decisioni del governo e del comando supremo che optarono per una linea di non intervento statale sull’invio di aiuti alimentari ai nostri prigionieri. La “linea dura” seguita dal governo italiano venne mantenuta anche al loro rientro in Italia, quando vennero ammassati in campi frettolosamente allestiti per consentire la lunga trafila di indagini, interrogatori e processi. L’autore propone quindi una ricostruzione agile, ma al contempo puntuale, della storia dei prigionieri italiani, ricomponendo il mosaico di tante storie personali e dei luoghi che le ospitarono attraverso fonti d’archivio pubbliche e private.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 236 + 16 pagine fuori testo con illustrazioni b/n

    Stampato nel 2020 da Itinera

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    Prima Guerra Mondiale – Memorie di guerra aerea

    55.00

    “Francesco Baracca personifica la figura classica dell’eroe latino, anzi italiano. Romagnolo di Lugo, egli riassumeva in se tutte le virtù indomite della sua gente che ha dato all’Italia figure di assoluto riferimento, che vanno da Giovanni delle Bande Nere a Mussolini. Chi ha vissuto l’ansia e il tormento della trincea, ha amato intensamente l’ala guerriera di Francesco baracca. Poichè quando il “cavallino rampante” cavalcava le nubi, si poteva stare tranquilli dalle offese dal cielo. “E’ Baracca”, dicevano i fanti, non importava se l’apparecchio era indistinguibile. Essi “lo sentivano”. Ma un giorno, i fanti delle trincee non lo videro più. Una pallotola di un’oscuro nemico da terra lo aveva tolto all’Italia mentre a cinquanta metri sul Montello mitragliava le trincee avversarie. Era il 19 giugno del 1918.. dalla prefazione.

    Brossura, 16 x 21 cm. pag. 208 con varie foto fuori testo

    Stampato nel 1933 da Edizioni Ardita

    Condizioni del libro: buone condizioni con sovracopertina.

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    Prima Guerra Mondiale – Reticolati

    95.00

    Questo volume fa parte di una collana, diretta da Pietro caporilli, stampata negli anni trenta, dedicata in gran parte alla descrizione di avvenimenti bellici durante il primo conflitto mondiale. In particolare il volume del Capitano Attilio Borrozzino ci porta a respirare l’atmosfere nelle trincee durante la Grande Guerra: reticolati, assalti e contro-assalti, sul Podgora, sull’isonzo e il Fotin. Appunto storie di trincee e di Arditi, di atti di valore e di soppravivenza allo stesso tempo. Vicende di un tempo in cui, rischiare la vita e morire per la Patria, aveva un significato assolutamente differente con il comune sentire dei giorni nostri. Molto raro.

    Brossura, 16 x 21 cm. pag. 194 con varie foto fuori testo

    Stampato nel 1933 da Edizioni Ardita

    Condizioni del libro: buono con sovracopertina

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    Prima Guerra Mondiale. Ad Honorem Operum

    69.00

    AA.VV.

    Pubblicazione realizzata nel 1917 per iniziativa e a favore dell’Ufficio notizie di Novara, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e inviata alla signora Maria Beltrami Senzi, presidente dell’Ufficio Notizie di Novata. In tale pubblicazione che, contiene scritti di diversi autori, si voleva ringarziare la stessa città di Novara e in particolare i soldati che provenienti dalla città combattevano al fronte contro gli austro-ungarici, per i sacrifici sopportati in nome della Patria. Molto raro.

    Brossura, 28,5 x 29 cm. pag. 60 con varie foto b/n

    Stampato nel 1917

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Prima Guerra Mondiale. I due nemici. 250 fotografie di italiani e austriaci nella Grande Guerra

    34.00

    Andrea Brambilla – Mauro Caimi – Franco Mesturini

    Nella primavera del 1915, schierandosi con una decisione molto discussa a fianco dell’Intesa, contro la sua ex-alleata Austria della Triplice Intesa, l’Italia consegnò la dichiarazione di guerra al suo ex alleato. L’intenzione degli autori del presente volume, a oltre 100 anni dalle ostilità, è quella di rendere omaggio a quei combattenti che su fronti opposti si scontrarono e molti persero la vita. Sfogliare questa galleria di istantanee, ci fa rivivere l’attimo fuggente, ibernato nell’eternità del tempo.

    Brossura, 21 x 22 cm. pag. 180 riccamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 1999 da Albertelli

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Prima Guerra Mondiale. Il Tramonto di un’Istituzione. L’Armata Austro-ungarica in Italia 1918

    18.00

    Ronald W. Hanks

    Il presente volume propone un’analisi approfondita della condotta della guerra da parte dell’esercito austro-ungarico sul fronte italiano nell’ultimo anno del conflitto, dopo la grande vittoria conseguita nel 1917 in seguito allo sfondamento delle linee a Caporetto. l’analisi, che si avvale in gran parte di fonti tedesche, austriache ed inglesi e che a volte esprime dei giudizi poco lusinghieri nei confronti dei soldati italiani, tende ad evidenziare quelli che furono i principali punti di attrito tra le diverse concezioni strategiche dei comandanti, ma in particolar modo la scarsa coesione tra le diverse componenti etniche che componevano il variegato esercito imperial-regio.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 318 con 3 disegni e 6 cartine

    Stampato nel 1994 da Musia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    Prima Guerra Mondiale. La guerra a fuoco

    30.00

    Alberto Monteverde

    Gli archivi fotografici di grandi personaggi – Sanna, Bellieni, Cocco Ortu, Deidda, Niccolai – e gli archivi nazionali di Washington e Londra raccontano la Grande Guerra degli italiani. La Sardegna, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, le Marche, la Capitale, ma anche le remote terre d’Albania e d’Argentina fanno da sfondo a vite e storie impareggiabili

    Brossura, 24 x 22 cm. pag. 256 illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2017 da Gaspari

    Condizioni del libro: come nuovo

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    Prima Guerra Mondiale. La guerra italo-austriaca 1915-1918. Uniformi Distintivi Equipaggiamento ed Armi

    65.00

    Paolo Marzetti

    Isonzo, Asiago, Gorizia, Ortigara, Bainsizza, Caporetto, il Piave, Vittorio Veneto. A oltre 100 anni di distanza questi nomi sembrano destinati a evocare solo località geografiche della nostra nazione.  La Prima Guerra Mondiale fu al contempo un evento tragico e glorioso, la cui memoria sta via via scemando. Questo libro, nasce coln l’intento di proporre uno studio uniformologico approfonfito su quel periodo storico, un prezioso ausilio per il collezionista. D’altra parte rappresenta anche un valido strumento per ricostruire le atmosfere perdute di allora, in un’epoca in cui la guerra era ancora combattuta soprattutto dall’uomo e non dalla macchina.

    Rilegato, 22 x 29,5 cm. pag. 190 quasi completamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 1991 da Albertelli

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    Prima Guerra Mondiale. Le armi e gli equipaggiamenti dell’esercito austro-ungarico dal 1914 al 1918 Vol I – II

    149.00

    Primo e secondo volume  di un’opera sull’esercito austro-ungarico nella Grande Guerra, con sette capitoli monografici sul suo ordinamento e l’evoluzione durante il conflitto, le uniformi delle sue truppe, i colori delle mostrine e i distintivi di grado e di specialità da bavero, i cordoni di merito e le coccarde metalliche di specializzazione, i distintivi non regolamentari da berretto, i documenti personali di riconoscimento e i piccoli astucci metallici che li contenevano, le buffetterie e i vari tipi di fibbie da cinturone. In assoluto, uno dei migliori libri in lingua italiana su questo argomento. Un libro imperdibile per i collezionisti di militaria austriaca.

    Rilegato, 21,5 x 29,5 cm. pag. 230 + 240 riccamente illustrato con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2001 da Rossato

    Condizione dei libri: usati in perfette condizioni

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    Prima Guerra Mondiale. Le scarpe al sole. Cronache di gaie e tristi avventure di alpini, di muli e di vino

    21.00

    Paolo Monelli

    In questo libro l’allora Capitano Monelli ricostruisce non solo la vita quotidiana dell’alpino al fronte, con le necessità di tutti i giorni, il combattimento e la trincea, la sofferenza per le condizioni di vita e quelle climatiche, i comportamenti al di sopra delle righe (specie in rapporto al consumo alcoolico) ma riesce a renderci partecipi dei più intimi pensieri, le recondite speranze, lo spirito indomito ed il coraggio non comune di questi uomini di montagna prestati alla guerra. Ad impreziosire la presente edizione, 24 litografie di Mario Vellani Marchi

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    Prima Guerra Mondiale. Le Truppe d’Assalto Austro Ungariche nella Grande Guerra

    29.00

    Alessandro Massignani

    Questo bel volume di Alessandro Massignani, prende in esame le truppe d’assalto austro-ungariche durante la Prima Guerra Mondiale. Assieme agli Arditi italiani e ai reparti d’assalto tedeschi, diedero un nuovo e diverso impeto alla guerra di trincea, sfuggendo ai rigidi schemi operativi comuni a tutti gli eserciti belligeranti. Alcune fotografie e cartine in b/n.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 158 con foto b/n

    Stampato nel 1995 da Rossato

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni. Piccola piega nella copertina in alto a destra

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    Prima Guerra Mondiale/Corpi Franchi – Bildchronik zur Geschichte des Freikorps und Bundes Oberland

    95.00

    Ristampa del dopoguerra di un raro volume, interamente dedicato al Corpo Franco tedesco “Oberland”. Dopo il 1918, in seguito alla resa tedesca che sancì la fine della Prima Guerra Mondiale, si costituirono in Germania delle formazioni paramilitari, denominate appunto “Freikorps”. Molti vetterani tedeschi si sentivano, profondamente, scollegati dalla vita civile e si unirono a queste formazioni che per struttura interna e stabilità, ricordavano l’esercito. Molti altri tedeschi (soldati e civili) furenti per l’inaspettata ed apparentemente inspiegabile sconfitta vi si unirono nel tentativo di abbattere le sollevazioni comuniste e anarchiche o per ottenere una qualche forma di rivincita. L’Oberland fu una di queste formazioni, una delle più strutturate e temute dalle milizie comuniste, per la capacità combattiva e l’ardore nazionalistico. Nel 1923 raggiunse l’organico di circa 2000 uomini, tra ex soldati, studenti, operai e liberi professionisti. I comandanti erano tutti giovani ex-ufficiali con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, Questo volume, in lingua tedesca, ma con un ottimo apparato iconografico dell’epoca, riporta la storia, completa, di questo Corpo Franco. Molto raro.

    Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 300 con numerose foto e illustrazioni b/n

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 1974 da Eigenverlag

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    Quelli del Cavallino Rampante – Storia del 4° Stormo Caccia Francesco Baracca. Dalle origini all’armistizio. Dall’armistizio alla diaspora dei Gruppi

    45.00

    l libro, composto da due volumi (“Dalle origini all’Armistizio” e “Dall’Armistizio alla diaspora dei due Gruppi”), ripercorre una parte della storia del 4° Stormo, intitolato dal 1969 al duca Amedeo d’Aosta. Il “Quarto” è da sempre uno dei Reparti più prestigiosi dell’Aeronautica Militare, rappresentato nel volume dalle immagini e testimonianze di chi ha operato sotto le insegne del “Cavallino Rampante” che fu dell’Asso dell’Aviazione, il maggiore Francesco Baracca. In ogni pagina dell’opera emergono con chiarezza la coesione e l’operatività dello Stormo, nonché la dedizione e la generosità del suo personale. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    2 volumi rilegati in cofanetto, 22 x 31 cm. pag. 398 + 432 illustrato con numerose foto b/n

    Stampato nel 2007 da Ufficio Storico Stato Maggiore Aeronautica

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    Renault FT – Le char de la victoire

    27.00

    Sopprannominato con l’apellativo di “carro della vittoria”, l’FT-17, un carro leggero ideato nel 1917, la cui formula, eminentemente moderna, verrà adottata da altri progetti simili in altre nazioni, fu uno dei protagonisti dedll’ultimo anno di guerra. Prodotto in grandi quantità e gettato in battaglia in gran numero nel 1918, questo corazzato, manovrabile ed efficiente, svolse un ruolo di primo piano nelle operazioni condotte dagli Alleati in questo decisivo anno della Grande Guerra. La sua carriera non si limitò alla Prima Guerra Mondiale e venne utilizzato ancora per molti anni, sia in servizio attivo, sia nelle scuole di formazione. Il volume è molto ben illustrato con numerose foto d’epoca, progetti tecnici, alcune immagini a colori dei manuali e cartoline satiriche e, anche alcuni spaccati dei sistemi meccanici.

    Brossura, 18,5 x 25,5 cm. pag. 128 riccamente illustrato b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2018 da Editions Tranchées

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    Reparti d’Assalto

    20.00

    Paolo Giudici

    Uno dei libri più belli sugli Arditi della Grande Guerra.Paolo Giudici, ex tenente del I-XX Reparto d’Assalto, nel 1920 raccolse le sue memorie di guerra nel libro “Fiamme Nere”.Nel 1928 lo pubblicò di nuovo col titolo “Reparti d’Assalto”, integrandolo con ulteriori capitoli.Questa riedizione è stata arricchita con la biografia del prof. Giudici, con la storia dei Reparti d’assalto nella Grande Guerra, con i fatti d’arme che videro protagonista il I-XX Reparto, con foto e mini biografie di alcuni combattenti, con le 175 motivazioni delle medaglie conferite a 151 Decorati e con l’elenco dei 159 Caduti.

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    Reparti Militari – Cronaca e storia del corpo dei Bersaglieri 1836-1986

    55.00

    La 1a Compagnia Bersaglieri fu costituita a Torino nel 1836 ad opera dell’allora capitano del Reggimento Guardie (oggi Granatieri) Alessandro Ferrero de La Marmora (Torino 27 marzo 1799 – Crimea 7 giugno 1855). Precursore di una moderna fanteria d’assalto, La Marmora fu l’Autore di una audace riforma della tattica di combattimento – rivoluzionaria per quei tempi – improntata sulle capacità individuali e di iniziativa del combattente, in contrasto con i vecchi schemi di combattimento legati a rigide ed obsolete strutture operanti sul campo ed a vecchi piani operativi. La nuova specialità doveva esprimere spigliatezza ed impeto, accoppiando l’abilità del tiro con la massima mobilità sul campo di battaglia. Compito era quello di svolgere servizio di esplorazione e missioni di carattere ardito ed essere in grado di operare con spiccata autonomia. Il personale combattente preposto doveva, quindi, comprendere uomini particolarmente addestrati al tiro e pronti ad agire, anche isolati, allo scopo di sorprendere, disturbare e sconvolgere lo schieramento nemico. Ufficialmente, il Corpo dei Bersaglieri nasce in forza di un Regio Viglietto, il 18 giugno 1836 dopo la costituzione, nella Caserma “Ceppi” di Torino, della 1a Compagnia. Con le formazioni della 2a Compagnia (gennaio 1837), della 3a Compagnia (gennaio 1840) e della 4a Compagnia (febbraio 1843), si costituisce il 1° Battaglione Bersaglieri che ebbe il suo battesimo del fuoco l’8 aprile 1848, nella battaglia del ponte Goito, all’inizio della 1a Guerra d’Indipendenza, ove restò gravemente ferito lo stesso La Marmora. Gli italiani accolsero il “bersagliere” come espressione e simbolo del soldato per eccellenza, rappresentante di quell’Italia che “si destava” dall’occupazione straniera. Con il trascorrere degli anni aumenta il numero dei battaglioni e nel 1861 vengono costituiti i primi 6 Reggimenti. La massima consistenza organica si raggiunge con la 1a Guerra Mondiale, ove sono presenti ben 2 Divisioni speciali formate d

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    Ricami di guerra – Fregi e distintivi del Regio Esercito Italiano nel primo conflitto mondiale

    32.00

    La seconda edizione di Ricami di guerra, pubblicato la prima volta nel maggio 2016, coincide con il centenario della fine della Grande guerra, un evento di portata davvero mondiale se consideriamo che vennero mobilitati più di 42 milioni di individui provenienti da ogni continente. Il libro contribuisce a celebrare la nostra vittoria portando all’attenzione dei collezionisti e del grande pubblico degli appassionati di storia l’aspetto più esteriore della guerra, quello dei fregi da berretto e dei distintivi da manica indossati dai combattenti del Regio Esercito Italiano durante la Campagna del 1915/18. In 232 pagine interamente a colori, e per la prima volta in un’unica pubblicazione, Ricami Di Guerra raccoglie centinaia cimeli appartenuti ad Armi, Corpi, Servizi, Milizie volontarie, Corpo Aeronautico, in una curata disamina sull’evoluzione dei ricami che i nostri soldati avevano sui loro copricapo, dalla splendide manifatture in canutiglia dorata e argentata, fino agli ultimi modelli prodotti in filo nero con telaio meccanico, passando per le tipologie intermedie in seta e lana grigioverde. Parallelamente ai trofei da berretto, sono raccolti e catalogati i distintivi omerali di carica che identificavano il personale cui erano affidati compiti particolari, per eseguire i quali si dovevano frequentare veri e propri corsi di preparazione e specializzazione; questa sezione della galleria inoltre presenta per la prima volta non pochi esemplari inediti e prima mai catalogati. Ma sappiamo che uno degli aspetti più affascinanti nel coltivare la passione per il collezionismo di militaria è che le raccolte non finiscono mai, si trova sempre qualcosa di nuovo da aggiungere a ciò che si messo insieme in tanti anni di ricerche, perciò questa seconda edizione è stata l’occasione per gli autori di arricchire il contenuto dell’opera con l’aggiunta di materiale in termini di: esemplari inediti e relative informazioni, ulteriori varianti di fregi da berretto e distintivi da braccio,

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    Ricordi di guerra alpina – Cronache di montagna e di guerra, di uomini e di muli, di alpinisti e soldati dal fronte dolomitico

    23.00

    La guerra in montagna e gli Alpini sono un binomio ormai imprescindibile. È infatti difficile immaginare un racconto di guerra fra crode e vette innevate che non sia popolato da “penne nere”, muli e ardite imprese alpinistiche. In questo suo terzo volume l’autore conclude la sua analisi della guerra sul fronte montano accompagnandoci lungo il fronte che dalla catena dei Lagorai si spinge verso la Marmolada, il Col di Lana, le Tofane fino al Passo della Sentinella. Come nelle celebri pagine di storia raccontate da Paolo Monelli e Antonio Berti ritroviamo l’antitesi mai celata fra la drammaticità della guerra e il sincero cameratismo, tra lo spettro di una morte sempre presente e una voglia di vivere mai sopita, fra momenti goliardici e dolorosi addii ai compagni caduti. Una storia trasmessa senza filtri nè proclami, in cui la Grande Guerra è si protagonista ma da voce all’uomo così come al soldato, mettendo a nudo la pelle sotto la divisa.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 364 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Itinera

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    Rifle and Carbine 98. M98 Firearms of the German Army from 1898 to 1918

    110.00

    Dieter Storz

    Nel 1898 l’esercito tedesco introdusse un nuovo fucile che avrebbe influenzato non solo l’armamento delle forze armate tedesche fino alla metà del XX secolo, ma anche quello di molti altri paesi. Questo libro tratta in dettaglio la storia dei fucili e delle carabine M 98, in Germania, tra il 1898 e il 1918. Il libro si avvale soprattutto delle collezioni dei maggiori musei storici militari tedeschi come il Bayerisches Armeemuseum di Ingolstadt, il Wehrtechnische Studiensammlung di Coblenza e il Militärhistorisches Museum der Bundeswehr di Dresda. Anche il Deutsches Historisches Museum di Berlino e il Royal Army Museum di Bruxelles hanno messo a disposizione i loro “pezzi” migliori, per la realizzazione di questo libro. Dopo anni di lavoro di ricerca negli archivi di Monaco, Dresda, Stoccarda e Suhl, ora possono essere presentati al pubblico nuovi dati, fatti e contesti. Fucili sperimentali finora sconosciuti provenienti dalla Commissione d’ispezione dei fucili prussiani consentono di ricostruire il percorso che conduce alla nuova arma. Modelli esotici e modelli speciali, come fucili con mirino telescopico, accessori, munizioni, baionette e molte altre cose appartenenti all’arma esaminata, sono presentati in dettaglio nelle illustrazioni e nel testo. Ma il libro non si limita a descrivere i manufatti, evidenzia anche il background storico, militare e tecnologico. Il lettore apprende come le truppe maneggiavano le armi, la manutenzione di fucili e carabine nell’epoca considerata, come e secondo quali principi veniva svolto l’addestramento, in tempo di pace e durante la guerra e quale ruolo giocava il fucile in combattimento. Il libro tratta inoltre in dettaglio le modifiche tecniche, i metodi di fabbricazione, l’organizzazione della produzione di massa, l’industria degli armamenti statale e privata, i numeri della produzione ei problemi dell’approvvigionamento di armi durante il primo conflitto mondiale.

    Rilegato, 25 x 30 cm. pag. 464

    Testo in lingua inglese – Disponibile, su richiesta, anche in lingua tedesca

    Illustrato con oltre 850 fotografie attuali e immagini d’epoca

    Stampato nel Verlag Militaria nel 2006

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    Riprendersi la vittoria. Perchè gli italiani non devono dimenticare la Grande Guerra

    14.00

    Stelio Fergola

    Cosa resta della vittoria italiana nella Grande Guerra? L’autore risponde a questa domanda, prendendo in esame i fenomeni culturali, politici e sociali che hanno spinto le istituzioni, i media e l’intellighenzia del nostro Paese a snobbare e processare un evento cruciale: il costante riferimento alle fantomatiche “fucilazioni di massa”, l’avvento di un cinema pessimista, la retorica pacifista, la mitizzazione della diserzione, la psicosi anti-nazionale di matrice antifascista, la caricatura forzata e artefatta dell’italiano egoista e vigliacco. Stelio Fergola demolisce tutti i “falsi miti” della vulgata anti-italiana che ha animato il secondo dopoguerra, con la precisa volontà di offrire un approccio equilibrato e veritiero alla prima guerra mondiale, essenziale nel processo di consolidamento della nostra identità nazionale. Tra analisi storica e indagine sociale, si impone una nuova narrazione dei fatti, tesa a riscoprire ciò che è stato omesso per decenni: le gesta epiche dei nostri soldati, lo spirito autentico della trincea, l’epopea di un popolo che risorge e si fa comunità.

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    Sangue e gloria in trincea – Le lettere inedite dell’ardito Giovanni Vacca dal fronte italiano e francese

    20.00

    A cent’anni di distanza rivivono, grazie al ritrovamento di 400 tra lettere e cartoline inedite, le imprese belliche di Giovanni Vacca, ardito in quello che sarà il Reparto d’Assalto per antonomasia, il IX. Dolori, passioni, amicizie, inni di battaglia e tante altre novità e curiosità in un viaggio iniziato tra le Dolomiti e conclusosi in terra di Francia con il II e XXXII Reparto d’Assalto, passando per i tragici giorni di Caporetto. Nelle descrizioni degli attacchi così come in quelle della vita in trincea incontriamo Messe, Zancanaro, Zanfarino, Pillai, Rossi, uomini eccezionali che, per le loro virtù militari ed umane, furono di ispirazione anche ad Ernest Hemingway per il suo racconto “La scomparsa di Pickles McCarty”.

    Brossura, 16,2 x 24 cm. pag. 204 + 16 pagine fuori testo con foto b/n e cartine a colori

    Stampato nel 2019 da Itinera

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    SED Ferro. Arditi all’assalto. Guerra 1915/1918

    25.00

    Carlo Morandi

    FUMETTO D’AUTORE. Gli arditi del IX Reparto d’assalto sul Col Moschin. Nemici, Uomini, Lotta e Vittoria. Al fumetto segue un “reportage” scritto e iconografico, in b/n e a colori di Roberto Manno, sugli Arditi italiani nella Grande Guerra

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    SED Ferro. Arditi all’assalto. Guerra 1915/1918. Cofanetto “Lusso” da collezione

    45.00

    Carlo Morandi

    FUMETTO D’AUTORE. Gli arditi del IX Reparto d’assalto sul Col Moschin. Nemici, Uomini, Lotta e Vittoria. Al fumetto segue un “reportage” scritto e iconografico, in b/n e a colori di Roberto Manno, sugli Arditi italiani nella Grande Guerra

    DISPONIBILE A PARTIRE DAL 1 GENNAIO 2020

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    Segni distintivi. Kappenabzeichen militari e stemmi patriottici dell’Impero austro-ungarico (1914-1918). La collezione del Museo storico italiano della guerra

    35.00

    Alberto Lembo

    Poderoso e completissimo volume, dedicato ai kappenabzeichen militari e agli stemmi patriotici dell’Impero austro-ungarico durante la Prima Guerra Mondiale. Il volume, realizzato dal Museo Storico italiano della Guerra, rappresenta uno strumento completo per i collezionisti e per i culturi, in generale, del primo conflitto mondiale. Gli stemmi rappresentati sono tutti a colori e sono coadiuvati da una accurata descrizione che ne evidenzia il metallo con cui è stato realizzato, il peso, l’ente che lo ha commissionato, la descrizione e il reparto a cui venne assegnato, perlomeno quando possibile. Sono anche presenti molte immagini d’epoca e alcune tabelle. Imperdibile.

    Brossura, 21 x 28 cm. pag. 478 con numerose foto a colori e b/n

    Stampato nel 2017 da Museo Storico Italiano della Guerra

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    Sintesi critica della Grande Guerra

    11.00

    Una raffinata analisi degli approcci strategici degli eserciti francese, tedesco e italiano da parte di uno dei pochi ufficiali dello S.M. italiano che aveva visto nell’aviazione l’arma del futuro e che ebbe il coraggio di criticare la strategia di Cadorna.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 96

    Stampato nel 2016 da Gaspari

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    Skoda Gebirgskanone 7,5 cm Model 15 – 1915-1964: Storia caratteristiche tecniche e funzionamento

    20.50

    Da nemico a fedele compagno per oltre 50 anni, così potremmo presentare il 7,5 cm Skoda, entrato in servizio nel 1915 nell’esercito austroungarico, giudicato il miglior obice da montagna della Prima Guerra Mondiale, che acquisito come preda bellica dal Regio Esercito all temine del conflitto, ha equipaggiato i reggimenti di artiglieria da montagna e di fanteria nella Seconda Guerra Mondiale, rimanendo in servizio nell’Esercito Italiano fino agli anni ’60. Questo libro ripercorre le fasi dello sviluppo e dell’utilizzo da parte dell’esercito austro-ungarico durante la Grande Guerra, esponendo le caratteristiche tecniche e di funzionamento grazie all’ausilio di manuali e fotografie originali, descrivendo minuziosamente le tipologie di munizionamento attraverso fotografie provenienti da collezioni private e schemi dell’epoca.

    Brossura 16 x 24 cm. pag. 203 illustrato con circa 283 tra foto b/n e disegnitecnici

    Stampato nel 2013 da Itinera

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    Sniping in the Great War

    35.00

    Proprio nel corso della Grande Guerra hanno cominciato a distinguersi i tiratori scelti. Quest’opera, focalizzata soprattutto nella guerra sul fronte occidentale, è un completo e approfondito studio su questi tiratori, descrive lo sviluppo delle tecniche di tiro al bersaglio, velocemente adattato al nuovo tipo di guerra statica. Vengono descritti nel dettaglio l’addestramento, l’abilità e le armi, attraverso racconti vividi e testimonianze inedite. Il testo è completato da molte fotografie originali.

    Cartonato con sovracopertina, 16 x 24 cm. pag. 212 + 24 pagine fuori testo con 55 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2008 da Pen & Sword

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    Soldati del Regno – La struttura e l’organizzazione dell’esercito italiano dall’unità alla Grande Guerra

    27.00

    Dopo il successo di Soldati dell’Impero viene affrontata e descritta la struttura e l’organizzazione, spesso più nota che veramente conosciuta, dell’Esercito Italiano dalle sue origini alla prova decisiva del primo conflitto mondiale. A completarla, anche in questo caso, un ricco corredo di uniformi presentate con accurate tavole a colori e descritte con maestria anche nei particolari spesso noti solo ai più accaniti collezionisti.

    Brossura ,17 x 24 cm. pag. 150 con circa 65 disegni, 120 foto b/n e 32 tavole a colori

    Stampato da Itinera

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    Storia dell’elmetto italiano. Storia ed evoluzione degli elmi e delle corazze del combattente italiano nel XX secolo

    65.00

    Enrico Bossi – Nogueira

    Attraverso uno degli oggetti che costituiscono una parte importante dell’uniforme del soldato italiano, l’Autore ripercorre la storia del nostro esercito in un arco di anni che va dalla Grande Guerra fino al 1990. Il volume analizza la storia del copricapo in ferro, il suo progressivo abbandono nel corso del XVIII secolo e il ritorno, nei campi di battaglia di tutto il mondo agli inizi del XX secolo. Dopo la Prima Guerra Mondiale, l’elmetto divenne il compagno fedele del soldato italiano in Spagna, in Grecia, in Africa e sul fronte russo. Elmetti diversi si incontrarono sul territtorio italiano nel corso di una guerra fratricida. Dopo il termine del conflitto, l’elmetto mettallico ricopri un ruolo fino a tutti gli anni settanta, poi si incominciarono astudiare e sperimentare elmetti in leghe diverse. Il volume analizza questi fatti, li puntualizza, narra al lettore e al collezionista quasi un secolo di storia militare. Molto ben illustrato con immagini in b/n e a colori che mostrano le diverse tipologie di elmetti, e il loro simbolismo. Particolarmente indicato per i collezionisti.

    Rilegato,  21,5 x 30 cm. pag. 115 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 1991 da Rara

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina

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