The navies of Rome

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    The navies of Rome

    39.00

    La Marina romana era la forza marittima più potente che sia mai esistita. Assicurava le rotte commerciali e manteneva le comunicazioni tra le varie provincie dell’Impero. Ha debellato nemici che apparivano molto più forti e preparati (cartaginesi, greci, egiziani ecc.) e ha permesso l’espansione del potere imperiale in aree fino ad allora inaccessibili. Senza il sostegno della sua marina militare Roma non sarebbe stata in grado di sopravvivere. Nel momento stesso che le potenti flotte di Roma incominciarono a essere messe in disarmo, cominciò il declino che sarebbe divenuto inarrestabile nel giro di un paio di secoli. Questo lavoro, frutto di oltre un decennio di studi, esamina il ruolo della guerra navale per lo sviluppo di primo grande impero europeo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 348 illustrato con cartine b/n e 8 pagine fuori testo di foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Boydell Press

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    The Roman Navy -Ships, Men & Warfare 350BC – AD475

    35.00

    La flotta navale romana fu notevole per la sua dimensione, ricchezza e longevità, cruciale per la straordinaria espansione del potere imperiale e per la sua continuazione per un periodo di più di 800 anni. Questa bella opera, che si basa su differenti fonti archeologiche, ricostruisce la costruzione e l’organizzazione di questa forza marittima, partendo dalla struttura del comando, ne descrive nel dettaglio tutti gli aspetti, dai termini di servizio alle uniformi, dal reclutamento degli uomini al loro addestramento. Questa completa e affascinante storia di una delle colonne portanti del sistema di guerra dell’Impero Romano non trascura argomenti come vita a bordo, alimentazione, disciplina, religione e superstizione.

    Testo in lingua inglese

    Rilegato con sovracopertina 19 x 26 pagg. 184

    Stampato nel 2012 da Seaforth

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    The Trafalgar Companion

    60.00

    Questo volume, che è sicuramente una delle più complete ed importanti opere di analisi della campagna di Trafalgar trascura la figura e la carriera del comandante Nelson e degli altri comandanti, e offre una notevole messe di informazioni – ampiamente illustrate – sulla vita navale del periodo, sulle imbarcazioni, sugli armamenti, le segnalazioni e le tattiche in uso. Il libro è completamente e splendidamente illustrato da più di cinquanta disegni a colori delle uniformi francesi, inglesi e spagnole; dodici dipinti delle singole navi; ventinove mappe; più di sessanta disegni originali sulla costruzione delle navi – sezioni, ponti, particolari delle manovre. Inoltre, trenta diagrammi illustrati di battaglia, mostrano momento per momento lo sviluppo tattico e le azioni descritte nel testo.

    Cartonato con sovracopertina 23 x 29,5 cm. pag. 560 con 27 mappe a colori ed oltre 200 illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2005 da Aurum Press

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    The US Navy and the War in Europe

    46.00

    Non è difficile capire perchè che la campagna del Pacifico della Marina degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale ha ricevuto così tanta attenzione da parte degli storici navali – certamente la sconfitta del Giappone è stato il più grande contributo della marina da guerra americana alla guerra, ma la marina degli stati Uniti ha anche svolto un ruolo significativo nella battaglia contro la Germania. Questo dettagliato volume, cerca di dare una diversa e migliore visibilità all’impiego della US-navy negli altri teatri bellici. Vengono attentamente analizzate le operazioni statunitensi in Atlantico, nell’Artico e nel Mediterraneo, il tutto per poter considerare e dare un giudizio a 360 gradi riguardo il contributo della Marina degli Stati Uniti alla vittoria alleata in Europa. Il presente lavoro completa il quadro d’insieme relativo all’impiego operativo della marina americana nel secondo conflitto mondiale.

    Rilegato, 18,5 x 24,5 cm. pag. 302 con oltre 150 tra foto, illustrazioni e mappe a col e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da Seaforth Publishing

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    Torpedo Los. Les U-Boote dans la Bataille de l’Atlantique. Tome 1 1939-1941

    55.00

    Xavier Tracol

    Dal 1939 al 1941 l’arma sottomarina tedesca si affermò come una delle minacce più pericolose per gli alleati, il loro sforzo bellico e il loro traffico marittimo. Composto da sommergibili moderni e ben progettati, con equipaggi altamente addestrati e motivati, l’U-Bootwaffe condurrà una guerra di stazza spietata nell’Atlantico. Alla fine del 1941, mentre tutto faceva pensare che gli Stati Uniti sarebbero entrati presto in guerra, gli inglesi cominciavano solo lentamente a rialzare la testa dopo aver subito perdite catastrofiche contro i “Lupi grigi” che l’ammiraglio Dönitz continuava a mandare in branco contro i loro convogli. Xavier Tracol, segretario di redazione della rivista LOS!, ripercorre questo folle confronto descrivendone i vari aspetti politico-economici, tecnologici, strategici e tattici. Offre così una panoramica della più lunga campagna navale della Seconda Guerra Mondiale, la battaglia dell’Atlantico. Questo lavoro si concentra sull’evoluzione dell’arma sottomarina tedesca tra il 1939 e il 1941, periodo durante il quale accumulò numerosi successi ma dove erano già evidenti le ragioni dei suoi futuri fallimenti. L’autore esordisce ripercorrendo la sua partecipazione alla Grande Guerra e poi la sua rinascita “clandestina” negli anni ’20 e ’30, non dimenticando di spiegare dettagliatamente, in specifiche schede, come venivano addestrati gli equipaggi, come erano equipaggiati, la vita a bordo, o quale ruolo ebbe la famosa macchina Enigma nella Battaglia dell’Atlantico. Un secondo volume analizzerà il periodo 1942-1945. Mappe, profili (U-Boot e aerei), foto d’epoca e schemi tecnici illustrano questo ricco testo, senza dimenticare la computer grafica 3D dei principali modelli di sommergibili in servizio nei primi tre anni del conflitto.

    Rilegato, 21,5 x 29 cm. pag. 224 riccamente illustrato con foto b/n e profili di mezzi a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2019 da Caraktere

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    Trafalgar 1805 – La più grande vittoria di Nelson

    18.00

    La vittoria decisiva del viceammiraglio Lord Nelson sulle flotte combinate di Francia e Spagna il 21 ottobre 1805 rappresenta uno dei più grandi trionfi navali della storia. Al largo di Capo Trafalgar, 27 vascelli inglesi e 33 franco-spagnoli si affrontarono in un epico duello di artiglieria durato quattro ore, il cui esito garantì la salvezza dell’Inghilterra dall’invasione delle truppe di Napoleone. La brillante abilità tattica di Nelson, la sua straordinaria capacità di comando, il migliore addestramento e il più alto morale dei suoi uomini sbaragliarono l’avversario. Questo terribile scontro fu l’ultima grande battaglia navale dell’epoca della navigazione a vela, e segnò l’inizio di un secolo di predominio marittimo britannico.

    Brossura, pag. 158 illustrato

    Stampato nel 2014 da Goriziana

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    Tudor Sea Power – The Foundation of Greatness

    59.00

    Nel XVI secolo l’Inghilterra passò dall’essere una nazione insignificante e isolata, diventando una nazione rispettata e temuta in Europa. Questo risultato venne ottenuto non attraverso la costruzione di un grande impero, conquiste territtoriali, grandi eserciti, trattati, alleanze matrimoniali e altri mezzi tradizionali dell’esercizio del potere. O meglio, l’Inghilterra agì anche in questi campi, ma ciò su cui sin basò il suo potere, fu la creazione di una potente marina professionale che in primo luogo avrebbe controllato le proprie coste e quelle dei suoi rivali, e quindi controllato e “minacciato” il loro commerci in tutto il mondo. Questo emergere di una nuova potenza marittima portò alla costruzione di navi rivoluzionarie e nuove armi appositamente studiate per l’utilizzo marittimo, il tutto con l’obiettivo di rendere le navi da guerra inglesi temibili sui mari ove navigavano. Crebbero in contemporanea anche le tecniche di navigazione e la professionalità dei marinai. Un vecchi detto afferma Infatti, che gli inglesi sono stati in grado di sfruttare l’avarizia del mercante e la ferocia del pirata per creare abili marinai che temevano Dio e poco altro. Uomini che praticarono la guerra di corsa ebbero in seguito alti comandi nella flotta inglese, dandole ulteriormente lustro. Questa è la loro storia; la storia di come uomini decisi e senza scrupoli concorsero alla nascita del più grande impero marittimo che il mondo abbia mai visto.

    Rilegato, 24 x 28 cm. pag 224 illustrato

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Seaforth Publishin

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    TV Enrico Lesen D’Aston. Dal combattimento col smg Cappellini contro il Kabalo a Comandante Flottiglia CB del Mar Nero

    30.00

    Gianni Bianchi

    Allievo della Reale Accademina Navale nel 01/11/1933, consegue il grado di Primo Sottotenente di Vascello ed entra a far parte dell’equipaggio del sommergibile “Cappellini” che annovera un “certo” Salvatore Todaro come direttore di tiro. E’ lui in prima persona a dirigere il tiro del cannone di bordo che affonda il piroscafo belga “Kabalo” e quindi partecipa al leggendario episodio di salvataggio da cui è stato tratto l’odierno fil “Il Comandante”. Successivamente gli viebe assegnato il comando di una flottiglia di mini-sommergibili Caproni CB, in formazione a Salerno. Con l’assegnazione di questi mezzi d’assalto nel Mar Nero, nell’ambito dell’assedio di Sebastopoli, Lesen D’Aston vi si trasferisce con l’intera flottiglia di 6 unità. Questa operazione gli varrà l’assegnazione di una medaglia d’argento al valor militare. Con l’armistizio dell’8 settembre, Lesen D’Aston, passa alla marina della R.S.I., diventando aiutante di bandiera del sottosegretario Antonio Legnani.

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 106 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2023 da Sarasota

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    U 995: Das Boot von Laboe. Der Typ VIIC – Entwicklung und Technik. Der U-Boot-Krieg 1939-1945. Seltene Farbaufnahmen

    29.00

    Oltre 10 milioni di persone hanno già visitato il sommergibile U 995 nel museo di Laboe in Germania. Il pregevole lavoro di Eckard Wetzel ricostruisce la storia di questo sommergibile: costruito nel settembre 1943, operò durante la battaglia dell’Atlantico e nel mare del Nord; dopo il termine del conflitto, essendo sorprendentemente sopravvisuto, fu trasferito alla Marina norvegese dove operò fino al suo ritorno in Germania alla fine degli anni ’60 per diventare un museo e un memoriale in ricorso degli uomini caduti in servizio. Quella riportata, è la documentazione riccamente illustrata nel contesto della guerra degli U-boat contro le forze navali alleate. Questo libro offre anche una dettagliata biografia dei mezzi sottomarini tedeschi, originali foto a colori sott’acqua, molte illustrazioni e una mappa pieghevole del luogo in cui affondarono gli U-Boot tedeschi nel corso della guerra.

    Rilegato 21,5 x 27,5 pag. 175 completamente illustrato con foto a colori e in b/n

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2004 da Motorbuch Verlag

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    U-Boot – Storie di uomini e di sommergibili nella Seconda Guerra Mondiale

    11.00

    Dal 1940 al 1943 le acque dell’Atlantico furono il teatro di una delle battaglie più lunghe e sanguinose della Seconda Guerra Mondiale, che vide scontrarsi gli U-boote tedeschi con la flotta e l’aviazione alleate. L’obiettivo dell’ammiraglio Karl Donitz, esperto comandante della Unterseewaffe, era ambizioso: distruggere con i suoi sommergibili la flotta mercantile anglo-americana e bloccare il traffico navale tra il Nordamerica e l’Europa in modo da privare di rifornimenti l’Inghilterra e costringerla alla resa. Un disegno che, nelle sue aspettative, avrebbe potuto volgere l’esito del conflitto a favore delle potenze dell’Asse. Donitz si illuse che la dedizione, lo spirito di sacrificio e la disciplina dei suoi marinai potessero ribaltare il consolidato dominio anglo-americano sugli oceani. Un errore di valutazione che, dopo i primi tempi favorevoli, si rivelò in tutta la sua portata: otto sommergibilisti tedeschi su dieci vennero affondati nel corso del conflitto e un’unità su tre venne affondata durante la sua prima missione. Sergio Valzania, oltre a ricostruire gli aspetti tecnici e militari della grande Battaglia dell’Atlantico, ci racconta le storie degli uomini, spesso giovanissimi che combatterono a bordo degli U-boote, descrivendone le terribili condizioni di vita.

    Brossura, 13,5 x 20 cm. pag. 262 + 8 pagine fuori testo con 19 foto b/n

    Stampato nel 2001 da Mondadori

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    U-Boot tedeschi nel Mediterraneo ( aprile 1942 – Settembre 1944 ) Parte

    35.00

    Francesco Mattesini

    Il primo volume di questa collana ha riguardato l’attività dei sommergibili tedeschi nel Mediterraneo, che Hitler trasferì in numero consistente dal fronte dell’Atlantico per dare un aiuto alla Marina italiana, la quale, di fronte agli attacchi della Marina britannica e pur disponendo di un complesso rilevante di navi da guerra, a causa di una strategia del tutto errata, si trovava in uno stato di piena crisi nei confronti del nemico. Questo determinante aiuto, a cui si aggiunse quello altrettanto determinante della Luftwaffe, proseguì, soprattutto dal punto di vista offensivo, fino all’armistizio dell’Italia, l’8 settembre 1943, per poi continuare, come viene narrato in questo secondo volume, con rilevanti successi, fino al settembre del 1944, quando gli ultimi U-Boot della 29ª Flottiglia furono distrutti dagli attacchi dell’aviazione anglo-americana nelle basi di Tolone e di Salamina.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 318 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2022 da Soldiershop

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    U-Boot Typ II -VII-IX – Photo +color

    40.00

    Monografia dell’editore polacco Trojca, dedicato ai sommergibili tedeschi tipo II, VII e IX. Il volume è interramente illustrato con fotografie in b/n (due per pagina) con didascalie essenziali in polacco e inglese. Una doppia pagina centrale riporta sei disegni a colori in scala di altrettanti sommergibili. Testo ormai esaurito da tempo.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag 62 illustrato con 130 foto b/n e 6 profili a colori

    Testo in lingua inglese/polocca

    Stampato nel 2004 da Trojca

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    U-Boot Typ VII. Toutes les versions du U-Boot le plus redoute’ de l’Atlantique

    39.00

    Xavier Tracol

    Il sommergibile d’attacco Tipo VII è sicuramente il sommergibile più famoso della Seconda Guerra Mondiale. Costruito in centinaia di esemplari, comandato da capitani coraggiosi con all’attivo clamorosi successi, il Typ VII si è guadagnato il soprannome di “cavallo di battaglia della U-Bootwaffe” nell’Atlantico durante il secondo conflitto mondiale.

    Brossura, 18,5 x 25,5 cm. pag. 104 con foto b/n, schemi tecnici e costruttivi, spaccati e tavole a colori, tabelle e numerosi disegni 3D

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2019 da Caraktere

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    U-boote En Mediterranee Vol. 1 Septembre 1941-Mai 1943. A la Rescousse de L’afrikakorps

    59.00

    Luc Braeuer

    La storia dei 62 sottomarini che combatterono nel Mediterraneo tra il settembre 1941 e il settembre 1944. Volume 1: settembre 1941 – maggio 1943. I primi battelli entrarono nel Mediterraneo per fornire protezione ai convogli italo-tedeschi che trasportavano rifornimenti all’Afrika Korps e alle armate italiane in Africa Settentrionale. Questi convogli erano attaccati di continuo dalle forze sottomarine e di superficie britanniche che facevano base a Malta. Nel novembre 1941 i lupi grigi affondarono una corazzata e una portaerei, vennero assegnate le prime Croci di Cavaliere “mediterranee” … Da dicembre gli arsenali italiani di La Spezia e Pola accolgono alcuni dei 20 sottomarini della nuova 29a U-Flotilla. Vengono creati anche luoghi di sosta per i loro equipaggi, che durante i loro scali scoprono Roma, Venezia o Pisa … Durante i primi dieci mesi del 1942, in seguito alla distruzione di numerose navi della Royal Navy e gli attacchi ai convogli alleati che rifornivano l’isola di Malta, l’equilibrio di potere nel Mediterraneo fu invertito a favore dell’Asse. Ma nel novembre 1942, gli U-Boot non riuscirono a fermare l’armata alleata che sbarcò in Nord Africa. Questa operazione segna il punto di svolta della Battaglia per il Mediterraneo. L’installazione a La Spezia, nei pressi degli ormeggi, di ulteriori mitragliatrici antiaeree italiane non fu sufficiente per combattere efficacemente la sempre più onnipresente aviazione alleata. Nel maggio 1943, Tolone divenne la base principale per gli U-Boote tedeschi che stavano vivendo il loro “mese buio”, mentre l’Afrikakorps capitolava in Africa.

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    U-boote En Mediterranee Vol. 2. Juin 1943 – septembre 1944 face aux debarquements alliés en Italie et en Provence

    59.00

    Luc Braeuer

    La storia dei 62 sottomarini che combatterono nel Mediterraneo tra il settembre 1941 e il settembre 1944. Con gli Alleati che presero il controllo di tutto il Nord Africa nel maggio 1943, la missione degli U-Boot nel Mediterraneo cambiò radicalmente. Da quel momento proteggere la “Fortezza Europa” da futuri sbarchi alleati. Cinque sommergibili operarono contro lo sbarco alleato in Sicilia nel luglio 1943, che però non fu fermato. Negli arsenali di Tolone e Pola, i sottomarini ricevono una nuova doppia piattaforma nella parte posteriore del chiosco per aumentare le loro armi antiaeree, contando ben 8 cannoni da 20 mm. Nel settembre 1943, sei comandanti esperti partirono per cercare di fermare lo sbarco alleato a Salerno, si registrarono alcuni successi. L’uso di siluri acustici, a partire da novembre, consente anche loro di affondare più navi da guerra nemiche. A dicembre, la costruzione di una base sottomarina a Marsiglia viene interrotta da un massiccio bombardamento … All’inizio del 1944, i sottomarini del Big Blue combattono contro le navi che riforniscono la testa di ponte alleata di Anzio, e, viene assegnata una 17 ° Croce di Cavaliere “mediterranea”. Il 16 maggio 1944, un 62° U-Boat attraversa ancora lo Stretto di Gibilterra, sarà l’ultimo rinforzo … I sommergibili, scoperti nel porto di Tolone in attesa di un rifornimento, vengono gradualmente messi fuori servizio dai bombardamenti americani … Uno solo di questi è operativo quando gli Alleati sbarcano in Provenza il 15 agosto. Tre sottomarini, equipaggiati con i nuovi snorkel e rifugiati nel Mediterraneo orientale, sopravvivono ancora fino al settembre 1944.

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    U-Boote. La leyenda de los “Lobos Grises

    15.00

    Questa pubblicazione, facente parte di una serie di monografie illustrate dedicate alla Seconda Guerra mondiale con una attenzione particolare ai mezzi e agli armamenti, si occupa dei leggendari U-Boote tedeschi. Ogni volume alterna fotografie originali in bianco e nero a fotografie attuali a colori dei mezzi e delle insegne, a tavole a colori con profili e disegni. I volumi sono sicuramente interessanti per modellisti e collezionisti.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 64 interamente illustrate con foto b/n + 16 pagine di foto e tavole a colori

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2009 da Galland Books

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    U.S. Navy Seal sniper training program

    22.00

    Una volta il presente manuale poteva essere utilizzato solo da ersonale dei SEALs, e dell’US-Navy. Per nostra fortuna, adesso il programma di formazione dei tiratori scelti dei Seal è accessibile anche in ambito civile, facendo si che innumerevoli appassionati di tiro di precisione possano utilizzare le metodologie consigliate per migliorare le proprie prestazioni. Il manuale copre tutti i punti inerenti le moderne tecniche di tiiro, dalla posizione da assumere per l’operatore alla valutazione delle opzioni possibili, per arrivare alla pianificazione della missione; il presente manuale è esaustivo e mostra anche il tipo di attrezzature utilizzate dagli specialisti dei Seal: attrezzature varie, armi, camuffamento, e metodologia di tiro.

    Brossura 21,5 x 27,5 cm. pag. 314 con molte illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Skyhorse Publushing

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    Ultima missione in mar Rosso – L’odissea dei naufraghi della lancia IA 463

    15.00

    31 marzo 1941. L’impero italiano in Africa orientale vive le sue ultime ore. Le truppe inglesi sono all’Asmara, per le poche navi in rada a Massaua è l’ora della verità. La 3ª squadriglia cacciatorpediniere – composta dal Manin, dal Sauro e dal Battisti – fa rotta per Porto Sudan, contro il nemico. Il 3 aprile, dopo tre ore di attacchi aerei, il Manin affonda e i sopravvissuti trovano scampo su una motolancia e su una lancia a vela. Quelli sulla motolancia saranno subito catturati mentre gli altri, 43 uomini, a bordo della lancia IA 463, saranno protagonisti di un’impresa epica e disperata sotto il comando di un giovanissimo sottotenente di vascello, Fabio Gnetti. Recuperati dagli inglesi, i naufraghi vengono internati per due anni in un campo di prigionia a Wasta dove, grazie alla loro disciplina, riusciranno a mantenere intatta la loro dignità di uomini e di militari.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 158 con inserto di 8 pagine con foto a colori

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Una guerra navale fallimentare. Le operazioni della Regia Marina Italiana nel Mediterraneo nel periodo 10 giugno 1940 – 31 dicembre 1941

    29.00

    Francesco Mattesini

    Il libro è stato realizzato da Francesco Mattesini, sulla base delle introduzioni della sua collana Direttive tecnico operative di Superaereo, consistente in due volumi, ciascuno di due tomi, prodotti per conto dell’Ufficio Storico della Marina Militare, che coprono il periodo 1939-1941, con una esposizione di documenti scelti, in cui vi sono inseriti gli argomenti essenziali e importanti, per l’interesse degli storici e degli studiosi, senza menomarne troppo il contenuto; e ciò allo scopo di dare la visione di un quadro d’insieme molto dettagliato. Oltre ad essere stati selezionati dal copioso carteggio di Supermarina, il Comando Operativo dello Stato Maggiore della Regia Marina, custodito nell’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare, i documenti sono stati integrati con elementi di grande rilevanza elaborati dai Comandi delle altre Forze Armate e dal Comando Supremo, reperiti dall’autore negli archivi degli Uffici Storici degli Stati Maggiori dell’Aeronautica e dell’Esercito, e che riportano gran parte degli scambi di corrispondenza tra tali Enti militari italiani e con l’alleato germanico che poi servirono per compilare i promemoria, gli studi operativi, e le più importanti direttive di carattere navale o strettamente legate alla guerra aero-navale. Sulla base di questi documenti l’Autore ha sviluppato gran parte dell’attività strategica e operativa navale guidata da Supermarina, espressa di propria iniziativa e su direttive del Comando Supremo, a cui per delega del Duce, Capo del Governo e Ministro della Guerra, spettava la direzione delle operazioni delle Forze Armate italiane. L’esposizione trattata è riferita, in particolare, alle operazioni che si ebbero, nel periodo 10 giugno 1940 – 31 dicembre 1941, nel Mediterraneo orientale, e quindi, come il lettore constaterà, soprattutto alla politica strategico-militare che si svolse in questo bacino del “Mare nostrum”, e che riguardò l’attività dei cacciatorpediniere e dei sommergibili italiani, impiegati nel contrasto alle missioni offensive della Marina britannica

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    Una nave etrusca. Studio per la costruzione di una monere oneraria e da guerra dei Tirreni del V-IV sec. a.C

    16.00

    Gianfranco Tanzilli

    Secondo gli studi più accreditati di archeologia navale la nave etrusca del periodo classico-ellenistico nasce da una combinazione delle strutture di una nave mercantile di origine orientale con quelle offensive di ispirazione greca. Questa affermazione concorda con l’ipotesi che le navi dei Tirreni fossero utilizzate sia per attività commerciali che militari. Il primo uso presupponeva l’impiego di una nave “tonda” del tipo “da carico”, il secondo la necessità di poter disporre di una nave lunga munita di “rostro” a prua. Sulla base di queste ipotesi e delle più accreditate iconografie archeologiche, nonché dai rilievi tratti dagli studi di archeologia subacquea, l’autore ha ricostruito un modello di nave etrusca del V° – IV° secolo a. C. in scala 1/20. I riferimenti riguardanti gli elementi costruttivi delle navi “tonde” e di quelle da guerra dell’epoca nonché delle parti dello scafo che avevano anche un significato magico-religioso hanno permesso la definizione della forma della carena. Il criterio ricostruttivo seguito è quello secondo il quale la forma della nave e delle sue strutture dipendono dalle funzioni che poteva avere l’imbarcazione stessa: pertanto, quando i dati storici sulle linee d’acqua dello scafo risultano incompleti, la ricerca della tipologia dei suoi elementi costitutivi e delle loro funzionalità può aiutare a identificare anche la forma stessa, che ne diviene una logica derivazione.

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    Una nave punica – I Punici e la quadrireme rodia di epoca ellenistica

    20.00

    La tetrére punica di tipo rodio è una delle navi da guerra protagoniste delle battaglie navali combattute durante le Guerre Puniche. Una nave straordinaria, frutto dell’ingegno del III secolo a.C., nata probabilmente in ambiente rodio. I Romani, che ebbero modo di verificarne la leggerezza e la velocità nella sconfitta di Drepana, la presero come riferimento per la costruzione di quinqueremi di nuova concezione prima della battaglia delle Egadi. La ricostruzione di questa nave, un autentico salto nel passato di oltre venti secoli, rappresenta un valido esempio di archeologia navale ricostruttiva unita alla ricerca storica.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 72 completamente illustrato con circa 42 foto a colori, 5 foto b/n e 39 tra illustrazioni e disegni tecnici

    Stampato nel 2013 da G.M.T.

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    Uomini oltre – COMSUBIN una squadra addestrata per missioni impossibili

    Il prezzo originale era: €72.00.Il prezzo attuale è: €47.00.

    Massimo Sestini

    Per la prima volta un fotografo ha avuto accesso al mondo segreto e inaccessibile dei subacquei e degli incursori della Marina Militare, i COMSUBIN, accompagnandoli durante le operazioni di addestramento. A emergere è l’ambiente proibitivo e le condizioni estreme in cui questo reparto speciale è abituato ad agire, per interventi di salvataggio e difesa del territorio. Il risultato è un’avventura fotografica emozionante attraverso tutti gli elementi, dalle profondità marine alle operazioni in cielo e su terra, alle immersioni nei laghi ghiacciati, e che rivela l’incredibile familiarità di ogni singolo uomo di queste forze speciali con l’acqua, quasi fosse un’altra forma dell’aria nota a lui. Soltanto un fotoreporter acrobata e un giornalista tenace come Massimo Sestini poteva restituire, usando ogni stratagemma per perseguire il suo obiettivo e creando un racconto che sovverte le nostre certezze sui limiti dell’uomo e le relazioni che intercorrono tra corpo e natura, la spericolata e scrupolosa preparazione di un gruppo operativo di altissima professionalità.

    Parlando di mare e ambiente, è utile segnalare l’iniziativa della casa editrice in tema di economia circolare. In aggiunta all’uso di carta proveniente da fonti responsabili, in questo caso particolare l’editore ha fabbricato alcune sacche che contengono il libro recuperando le mute dismesse dagli incursori, e utilizzato questo materiale, altrimenti destinato allo smaltimento, anche per la produzione di alcune copie con inserto in copertina di neoprene.

    Copertina cartonata serigrafata, 33 x 33 cm. pag. – Pagine interne: 96 + copertina, carta 200 gr. patinata opaca, allestimento filo refe con capitello completamnete illustrato a colori

    Stampato nel 2019 da Rodorigo

    Disponibile dal 15 marzo circa

     

    PREZZO OFFERTA: 47.00 euro

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    USMC Uniforms and Equipment 1941-45

    45.00

    Quest’opera dedicata al collezionismo militare si occupa in particolare dello studio delle uniformi, dei distintivi e degli equipaggiamenti della Marina degli Stati Uniti dal 1941 al 1945. Il volume, completamente illustrato a colori e in bianco e nero, a un numero notevole di immagini scattate sui vari teatri di guerra accompagna un completo servizio fotografico dalla tuta di servizio verde oliva all’alta uniforme degli ufficiali, agli abiti delle riserve femminili, con tutti gli equipaggiamenti, le insegne in metallo, i marchi, le decorazioni, le mimetizzazioni, insieme a un certo numero di oggeti personali, cartoline e riviste.

    Rilegato, 23,5 x 32 cm. pag. 176 interamente illustrato con circa 400 tra foto b/n, a colori e disegni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2007 da Histoire & Collections

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    Venezia ‘800 – Bufera in arsenale. La marina veneziana nel ventennio napoleonico (1796-1815)

    25.00

    Un libro che risponde ad una semplice domanda. Esistono documenti che permettono di ricostruire le vicende dell’Arsenale di Venezia e della Marina veneziana nel ventennio napoleonico (1796-1815)? Molti documenti esistono ancora. Solo che sono divisi tra gli archivi veneziani, viennesi e parigini, con una piccola appendice anche a Trieste, dove la Marina Austro-Ungarica ne portò una parte in gran premura nel 1866 quando dovette lasciare Venezia e il suo Arsenale. Inoltre, il fatto che molti testi siano scritti in francese o in tedesco non aiuta di certo a semplificare le ricerche. Questo studio cerca ora di mettere insieme tutti i dati che è stato possibile ritrovare, dando loro una classificazione temporale, in modo da poter raccontare il più compiutamente possibile la storia delle predette strutture, degli uomini che vi operarono e delle navi che vi furono costruite.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 128 riccamente illustrato b/n e colori

    Stampato nel 2016 da Gruppo Modellistico Trentino

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    Venticinque secoli di guerra sul mare

    25.00

    Nel corso della storia il dominio del mare ha spesso deciso le sorti delle nazioni: si è sempre combattuto per conservare la possibilità di circolarvi liberamente o per interdirlo all’avversario. Per questo la guerra navale ha visto nel corso dei secoli mutare armamenti e navi ma non l’obiettivo finale: il controllo delle vie d’acqua. In queste pagine vengono ricostruite le battaglie più famose e quelle meno note mettendo in luce gli elementi tecnologici di navi e armamenti ma soprattutto quelli umani. Le sorti di molte battaglie navali sono state decise dall’abilità e dal coraggio di comandanti e marinai capaci di combattere non solo contro altri uomini ma anche contro l’onnipresente potenza del mare.

    Brossura 15,5 x 23 cm. pag. 444 con molte cartine + 10 pag. di foto b/

    Stampato nel 2008 da Mursia

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    Vi mando a morire… Emilio Barberi

    20.00

    Il volume ripercorre la storia di Emilio Barbieri, classe 1917 di Forte dei marmi. nel 1939, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, venuto a conoscenza della richiesta di volontari per rischiosi impieghi in ambito navale, non ha dubbi, inoltra la sua domanda perchè non vuole essere un semplice marinaio, ma vuole essere presente in prima fila, dove c’è l’azione vera. Viene aggregato alla I Flottiglia Mas, reparto dove presteranno servizio altri nomi famosi: Capriotti, Rossi, Massarini, Battista, Beccati, cabrini, Tedeschi, De Vito, Zaniboni, Pedrini, Follieri, Montanari, tutti al comando del T.V. Luigi Faggioni.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 96 con 28 foto b/n

    Stampato nel 2013 da Sarasota

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    Viva san Marco! Storia di una repubblica marinara. Venezia 421-1797

    40.00

    Libro intitolato con il grido di battaglia dei marinai della Serenissima che racconta la storia di Venezia da un punto di vista molto particolare: quello della sua Marina. Un’avventura di indipendenza durata oltre mille e trecento anni da quando, il 25 marzo del 421, venne fondata la chiesa di San Giacometto vicino ad un canale profondo, in latino “rivus altus”, fino al 23 agosto 1797 quando alcuni valorosi marinai veneziani sottrassero alle mire dei Francesi, che avevano invaso con l’inganno Venezia e i suoi territori, lo storico “gonfalone da battaglia” della flotta portandolo al loro paese, a Perasto nelle Bocche di Cattaro, e qui lo seppellirono in un luogo sconosciuto “per impedire che cada in mani indegne”. È quindi la storia organica, documentata e aggiornata alle ultime scoperte, non solo delle varie categorie di navi di tutti i tipi e dimensioni che si sono avvicendate nel corso dei secoli ma anche del suggestivo ambiente della Marineria Veneta e di quanto ruotava intorno ad essa.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 302 riccamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2019 da Gruppo Modellistico Trentino

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    Walter-U-Boote, Typ XXI & Typ XXIII: Toutes les versions des U-Boote les plus modernes de la Seconde Guerre mondiale

    36.00

    Xavier Tracol

    L’autore  del volumeesordisce passando in rassegna i vari sommergibili dotati della famosa turbina “Walter” prima di studiare i due modelli più emblematici della fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Elektroboote Typ XXI e Typ XXIII. Vengono presentate in dettaglio le versioni effettivamente prodotte ma anche tutti i progetti rivali, tra il 1943 e il 1945 (Typ XXIB, C, D, E, T, V, Typ XXII, XIII, ecc.). Una quarta parte tratta dei molti altri progetti incompiuti previsti per sostituire l’Elektroboote (Typ XXX, XXXI, ecc.). Infine, un ultimo capitolo esamina dettagliatamente gli armamenti previsti o effettivamente entrati in servizio. In questo nuovo libro scritto da Xavier Tracol, tutti questi U-Boote sono oggetto di una presentazione chiara e concisa, spiegando perché e come sono stati progettati e con quali dotazioni. Il tutto è corredato da precise schede tecniche, planimetrie, foto d’epoca e/o viste 3D accuratamente selezionate per aumentare la comprensione dell’argomento.

    Brossura, 18,5 x 25,5 cm. pag. 104 riccamente illustrato con numerose foto e disegni tecnici b/n e profili di mezzi a colori

    Stampato nel 2020 da Caraktere

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