La strana unità

Italia

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    La strana unità

    21.00

    L’Italia è avvolta dalla camicia di forza della retorica. La celebrazione del 150° dell’unità potrebbe essere una grande occasione per ripercorrere serenamente e senza costrizioni ideologiche avvenimenti che hanno dato origine a tutti gli attuali assetti e problemi. La storia come è stata raccontata è troppo spesso una sbrodolata di retorica patriottarda che ha deformato la realtà esaltando i vincitori – tutti eroi – e svillaneggiando i perdenti, tutti felloni, forcaioli e reazionari.Questo non è un “altro” libro di storia del Risorgimento. È un tentativo di analisi dell’intera operazione, di esame delle motivazioni, degli obiettivi dichiarati e veri, degli effetti, delle conseguenze e degli attori di entrambe le parti in gioco. Vuole soprattutto essere uno strumento per fare finalmente un bilancio. Un secolo e mezzo è un periodo sufficiente per ragionare sugli avvenimenti senza retorica, passioni di parte o manicheismi, senza dover continuare a sostenere che tutti i buoni erano da una parte e tutti i cattivi dall’altra. Soprattutto ci si può liberare dalla necessità di dover sostenere che il processo unitario era inevitabile e che i suoi risultati siano stati positivi a prescindere da tutto: da come li si sia raggiunti ma anche dal loro effettivo valore. Oggi la penisola deve affrontare grandi problemi, contraddizioni e contrapposizioni che è difficile risolvere, anche perché ci si rifiuta di collegarli e farli risalire ai cruciali momenti della formazione dello Stato unitario. È invece importante andare a vedere che cosa sia allora davvero successo, proprio perché quasi tutti i nostri guai di oggi hanno avuto origine 150 anni fa: ignorarne l’origine significa condannarci a ripeterli e riviverli in perpetuo.

    Brosura 17 x 24 cm. pag. 296

    Stampato nel 2010 da Il Cerchio

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    La Tragedia del Convoglio Duisburg. 9 Novembre 1941

    30.00

    Francesco Mattesini

    La battaglia del convoglio “Beta”, trattata in modo esaustivo in questo libro, rappresenta, nel corso delle operazioni belliche in mare aperto, il secondo più grave disastro della Regia Marina nella seconda guerra mondiale, dopo quello della battaglia di Capo Matapan della notte del 28 marzo 1941. Esso descrive infatti come le navi italiane, nettamente sorprese dall’attacco nemico, non reagirono come avrebbero dovuto, per una serie di motivi tutti biasimevoli. La sconfitta fu accolta, in Italia ed in Germania con grande costernazione, e con conseguenti proteste e malumore da parte della Regia Marina, che cercava di giustificare le cause che l’avevano determinata, nei confronti di un incredulo Capo del Governo e Ministro delle Forze Armate, Benito Mussolini.

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    La Tragedia del Convoglio Duisburg. 9 Novembre 1941

    Il prezzo originale era: €30.00.Il prezzo attuale è: €18.00.

    Francesco Mattesini

    La battaglia del convoglio “Beta”, trattata in modo esaustivo in questo libro, rappresenta, nel corso delle operazioni belliche in mare aperto, il secondo più grave disastro della Regia Marina nella seconda guerra mondiale, dopo quello della battaglia di Capo Matapan della notte del 28 marzo 1941. Esso descrive infatti come le navi italiane, nettamente sorprese dall’attacco nemico, non reagirono come avrebbero dovuto, per una serie di motivi tutti biasimevoli. La sconfitta fu accolta, in Italia ed in Germania con grande costernazione, e con conseguenti proteste e malumore da parte della Regia Marina, che cercava di giustificare le cause che l’avevano determinata, nei confronti di un incredulo Capo del Governo e Ministro delle Forze Armate, Benito Mussolini.

    Condizioni del libro: colpo nel dorso del libro

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    La tragica fine della R. Corazzata Roma – Nell’inedito manoscritto di un ufficiale superstite

    30.00

    Il 9 settembre 1943, all’indomani dell’armistizio, affondò la Regia Corazzata Roma, nave ammiraglia della flotta italiana durante la II guerra mondiale. In questo libro è pubblicato per la prima volta l’inedito diario del ventitreenne Sottotenente di Vascello Franco Mattòli, uno dei pochi superstiti a rimanere incolume dopo il bombardamento compiuto dagli aerei tedeschi. Viene narrata, con dovizie di particolari, l’atmosfera e lo spirito che aleggiava a bordo della nave poco prima della partenza per l’ultima missione, i dettagli dell’infausta navigazione, la drammatica descrizione degli effetti causati dalle bombe alla nave ed al suo equipaggio; il salvataggio dei naufraghi ad opera del cacciatorpediniere Mitragliere e dell’incrociatore Attilio Regolo, trovando poi riparo a Port Mahón, presso le Isole Baleari. Gli avvenimenti furono scritti durante il periodo iniziale dell’internamento, dal 26 settembre al 30 ottobre 1943, ad appena diciassette giorni dall’affondamento. Una testimonianza lucida e priva dei possibili condizionamenti dovuti agli eventi bellici nonché quelli politico-istituzionali che si succedettero in Italia nei giorni, mesi ed anni successivi all’otto settembre 1943.

    Rilegato, 17 x 25 cm. pag. 255 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2015 da Gangemi

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    La trasvolata atlantica Italia-Brasile. L’inizio di una nuova era

    25.00

    Piero Ratti – Carlo Veneziani

    Il libro ripercorre la storia della trasvolata atlantica Italia-Brasile, che ha rappresentato una pietra miliare per lo sviluppo dei collegamenti aerei con il nuovo continente. L’autore gli attribuisce un valore simbolico di ricordo al fine di mantenere vivo quello di chi ora è in quel cielo che aveva rappresentato per Pietro Ratti una scelta essenziale, una ragione di vita e che aveva fatto dell’Aeronautica italiana la prima del mondo.

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    La verità austriaca sull’Ortigara

    22.00

    In occasione del centenario della battaglia dell’Ortigara, in questa seconda edizione del volume, viene offerta al lettore italiano la più completa e documentata ricostruzione, grazie ad inediti diari dell’epoca, della battaglia del giugno 1917. I cruenti eventi di quei giorni consacreranno il mito ed il sacrificio degli alpini da parte del comando dell’11ª Armata. L’epopea dei difensori, non meno di quella degli attaccanti, rivive nelle comunicazioni e nella concitazione del momento, nel quadro delle riflessioni strategiche e delle preoccupazioni logistiche dai comandi superiori.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 208 con circa 70 foto e 6 cartine

    Stampato nel 2012 da Itinera

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    La vita e gli aerei di Roberto Bartini

    13.00

    Roberto Oros di Bartini, quasi sconosciuto in Italia, fu un geniale costruttore aeronautico in Unione Sovietica, dove realizzò aeroplani originale ed avanzati. Gioventù avventurosa, fu combattente nella Grande Guerra e nella guerra civile russa. Rientrato temporaneamente in Italia, partecipò alla fondazione ufficiale del Partito Comunista Italiano

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 148 con varie foto e disegni b/n

    Stampato nel 2019 da IBN

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    La vittoria tradita – Marmarica novembre-dicembre 1941. Sulle orme di una grande battaglia

    16.00

    Nel deserto libico-egiziano le truppe italo-germaniche sotto il comando del gen. Rommel dopo clamorose vittorie sulle truppe corazzate dell’8a Armata britannica, superiore in uomini e mezzi, furono costrette a ripiegare a causa della diserzione di due alti ufficiali italiani al comando dell’intero scacchiere nordafricano. In quelle giornate rifulse il coraggio, il valore, la dedizione, il sacrificio del Battaglione Giovani Fascisti.

    Brossura, pag. 156 + 16 pagine fuori testo con 36 foto b/n

    Stampato nel 2008 da Settimo Sigillo

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    La vittoria tradita – Marmarica novembre-dicembre 1941. Sulle orme di una grande battaglia

    16.00

    Nel deserto libico-egiziano le truppe italo-germaniche sotto il comando del gen. Rommel dopo clamorose vittorie sulle truppe corazzate dell’8a Armata britannica, superiore in uomini e mezzi, furono costrette a ripiegare a causa della diserzione di due alti ufficiali italiani al comando dell’intero scacchiere nordafricano. In quelle giornate rifulse il coraggio, il valore, la dedizione, il sacrificio del Battaglione Giovani Fascisti.

    Brossura, pag. 156 + 16 pagine fuori testo con 36 foto b/n

    Stampato nel 2008 da Settimo Sigillo

     

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    La Zona Monumentale del Monte San Michele – Carso 2014: da teatro di guerra a paesaggio della memoria

    18.00

    La storia del monte San Michele, il baluardo meridionale della testa di ponte austro-ungarica di Gorizia, teatro dei più cruenti scontri carsici fino all’agosto 1916, continuò ben oltre il primo dopoguerra e continua ancora oggi. Questo volume della collana “Archeologia di guerra” propone al pubblico uno strumento per comprendere il rinnovamento continuo del monte San Michele verso una memoria realmente condivisa.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 127 con foto b/n e mappe e foto a colori

    Stampato nel 2016 da Gaspari

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    LAI e Alitalia negli anni d’oro dell’aviazione civile italiana

    16.50

    La storia della LAI è stata di breve durata, appena undici anni. Fondata nel 1946 è confluita in Alitalia il 1° novembre 1957. A partire da quella data, tutti gli onori e le glorie sono passati ad Alitalia. La LAI è così caduta nel dimenticatoio e pochi sanno che Alitalia è stata costruita ed è potuta diventare una delle più grandi compagnie aeree del mondo – tale era negli anni Sessanta e Settanta – anche grazie al retaggio della sua consorella. La storia della LAI dunque merita di venir conosciuta non fosse altro perché la compagnia Alitalia-Linee Aeree Italiane che è sorta a seguito della fusione fra i due vettori, deve molto alla sua consociata in termini di uomini e di mezzi. Come si evincerà dalla lettura, negli ambienti delle due compagnie addirittura si supponeva che se l’unione prima o poi doveva farsi, sarebbe stata la LAI ad assorbire l’Alitalia e non viceversa… Il libro esamina il periodo d’oro dell’aviazione commerciale italiana, anche rapportando la situazione italiana a quanto accaduto in quegli stessi anni in Germania e in Giappone.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 216 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2018 da LoGisma

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    Le ali del potere – La propaganda aeronautica nell’Italia fascista

    24.00

    Sulla base di un ampio campione di fonti, questo libro scandaglia il tema del fascismo alato, indagando il legame precoce tra fascisti e ambienti aviatori e evidenziando come il regime di Mussolini si configurasse come un caso originale di uso politico e ideologico dell’aeronautica. Con l’identificazione mitica tra aviazione e fascismo, tra arte del pilotaggio e arte di governo, con la valorizzazione delle esperienze aviatorie del Duce, con il ricorso alla retorica dannunziana e alla polemologia futurista per esaltare le imprese delle ali italiane, gli artefici della propaganda svilupparono un culto patriottico dell’aviazione che svolse una funzione pedagogica centrale nella politica fascista. La storia di questo culto arricchisce la conoscenza della natura rituale e scenografica del fascismo, nonché della sua permanente oscillazione tra la propensione a irreggimentare le masse con l’organizzazione capillare di manifestazioni aeree rivolte al pubblico – e la promozione dell’eroismo aristocratico – con la glorificazione di piloti quali Francesco Baracca o Francesco De Pinedo.
    Cartonato con sovracopertina 15,5 x 23,5 cm. pag. 340

    Stampato nel 2010 da Utet

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    Le aquile della “3 Osei”

    33.00

    Ugo Drago, classe 1915, dopo aver frequentato l’accademia di educazione fisica della Farnesina, entra nella Regia Aeronautica e diventa pilota militare. Messosi in luce per le sue doti tecniche e umane diventa ben presto comandante della 363 squadriglia, nota con il nome di “Gigi tre osei”. Combattente su vari fronti con macchine superate contro avversari di pari coraggio ma con aerei di caratteristiche superiori, diventa un asso della caccia e viene decorato con quattro medaglie d’argento. Dopo l’8 settembre 1943 è schierato con l’aeronautica della RSI e conclude le operazioni belliche contro gli anglo-americani con 25 vittorie accreditate. Nel dopoguerra, dopo un periodo trascorso in Argentina, rientra in Italia e prosegue la sua brillante carriera di pilota con l’Alitalia.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 158 + 48 di foto b/n

    Stampato nel 2009 da Ermanno Albertelli

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    Le Artiglierie del Regio Esercito nella Seconda Guerra Mondiale

    27.00

    In questo volume vengono trattati tutti i pezzi d’artiglieria di produzione nazionale, straniera e di preda bellica utilizzati dal Regio Esercito, in organico ai Reggimenti di Artiglieria Divisionale ed ai Raggruppamenti di Corpo d’Armata e di Armata, illustrandone in schede sintetiche ma esaustive le principali caratteristiche tecniche, permettendone un confronto immediato con le artiglierie degli altri eserciti, e l’impiego che ne è stato fatto sui diversi teatri. Il volume è corredato da centoventi immagini, molte delle quali inedite, provenienti dai fronti di guerra, dagli archivi fotografici dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano e della Fondazione Ansaldo, da musei italiani e stranieri, e da alcune collezioni private.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 146 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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    Le Artiglierie del Regio Esercito nella Seconda Guerra Mondiale

    79.00

    Filippo Cappellano

    Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, le unità di artiglieria italiene ebbero un notevole sviluppo anche in relazione alle esigene di difesa del territorio, arrivando a schierare circa 20.000 pezzi di quasi 200 calibri diversi (!!!). Sebbene caratterizzata all’inizio del conflitto da materiali in gran parte obsoleti, l’artiglieria da traino e da posizione (anche grazie all’aiuto tedesco) potè successivamente impiegare, pur in numero limitato, armi tecnologicamente avanzate, paragonabili per prestazioni alle migliori realizzazioni avversarie. Questo avvenne troppo tardi per poter influire sul  conflitto, il numero limitato dei pezzi disponibili, la situazione generale ormai irrimediabilmente compromessa, furono le cause di un declino militare irreparabile. Il volume prende in considerazione le bocche da fuoco, di tutti i calibri, impegati dai reparti italiani: artiglierie da campagna, pezzi controcarro, antiaerei e da postazione fissa. Un lavoro di gran pregio su questo aspetto importantissimo dell’esercito italiano nel secondo conflitto mondiale.

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    Le bombe dell’USAAF sull’Italia

    19.90

    Salvo Fagone

    Trascinati con forza dal Giappone nel Secondo Conflitto Mondiale, gli Stati Uniti d’America nel 1942 incrementarono gradualmente la loro presenza anche nel bacino del Mediterraneo. Qui, fino ad allora la bilancia del conflitto era rimasta sempre in bilico tra le forze dell’Asse e quelle Britanniche e del Commonwealth. L’innovazione tecnologica e la corsa agli armamenti messa in campo dall’industria bellica statunitense fece sì che rapidamente anche le sorti del conflitto dell’area del Mediterraneo cambiassero radicalmente a favore delle forze Alleate. Una potenza di fuoco inaudita si scagliò dapprima sulle città dell’Italia meridionale e, nel corso del 1943, su tutto il territorio nazionale

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    Le camicie nere sul fronte russo 1941-1943

    Il prezzo originale era: €19.00.Il prezzo attuale è: €11.40.

    Pierluigi Romeo di Colloredo

    Le Camicie Nere vennero inviate sul Fronte Orientale per costituire la punta di lancia ideologica della lotta tra il fascismo ed il comunismo sovietico: riassunta da Mussolini con lo slogan: O Roma o Mosca. Dopo i buoni risultati ottenuti nel 1941 dalla 63a Legione Tagliamento, altre unità vennero inviate in Russia nel corso del 1942 venendo a costituire i Raggruppamenti 3 Gennaio e 23 Marzo, che erano in pratica due brigate che, insieme alla Legione Croata della MVSN, si distinsero nel corso dell’avanzata verso il Don e il Volga e nel corso delle battaglie difensive dell’estate-inverno 1942, e che subirono fortissime perdite nel corso della ritirata italiana dell’inverno del 1942-43.

    Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 98 riccamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    Le campagne d’Africa e d’Italia della 5ª Armata americana

    30.00

    Questo libro è un racconto fornito dal Generale Clark, uno dei più eminenti comandanti americani nel secondo conflitto mondiale, della sua esperienza di guerra. L’Autore dedica un’ampia sezione del testo al periodo trascorso in Nord-Africa dove ricoprì l’incarico di vice-comandante delle forze alleate. In questo contesto nacque la 5ª Armata americana, la prima forza dell’esercito statunitense creata e addestrata oltremare e posta agli ordini di Clark. La vera e propria Campagna d’Italia, iniziò con lo sbarco in Sicilia del luglio 1943, cui seguirono in settembre gli sbarchi americani a Salerno. Clark annotta in maniera accurata le vicende che seguirono lo sbarco, le ardue e sanguinose tappe della risalita lungo lo stivale italiano della sua 5a Armata, un percorso costellato di incertezze strategiche e grossolani errori (vedi Montecassino). Dopo l’entrata a Roma, il 4 giugno 1944, Clark inseguì le forze tedesche in ritirata verso il nord fino alla resa finale. Nell’immediato dopoguerra il generale americano ebbe un ruolo poco edificante nella riconsegna di centinaia di migliaia di persone che, avevano collaborato con i tedeschi, ai russi e ai comunisti titini.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 522 con circa 8 cartine + 16 pagine fuori testo con 14 foto b/n

    Stampato nel 2010 da Libreria Editrice Goriziana

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    Le cartoline delle Brigate e dei Reggimenti di Fanteria nella guerra del 1915-1918

    70.00

    ​​​Il volume ha carattere prettamente iconografico e raccoglie ben 385 cartoline militari, “piccoli rettangoli di carta” riproducenti immagini propagandistiche, satiriche o celebrative. In particolare, illustra le cartoline esistenti per ciascuna brigata combattente nella Prima Guerra Mondiale. Il volume possiede un taglio, prettamente, collezionistico e si rivolge a tutti coloro che cercano, raccolgono e collezionano le cartoline con tematiche militari, realizzate nel corso della Grande Guerra – 1915-1910. Le cartoline riprodotte nel presente volume, sono tutte illustate a colori e, per ogni reggimento descritto, vengono riportate le battaglie a cui ha partecipato, le ricompense al valor militare e le perdite subite in combattimento. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 22 x 30,5 cm. pag. 484 illustrato con 385 immagini a colori che riproducono le cartoline esaminate

    Stampato nel 1994 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    Le crociere aeree del Mediterraneo occidentale ed orientale 1928-1929 – Gli albori dell’Aeronautica Italiana

    20.00

    Con le Crociere del Mediterraneo Occidentale e del Mediterraneo Orientale la Regia Aeronautica muoveva i primi, fondamentali passi, per affacciarsi all’Europa da protagonista. Questi voli, troppo presto dimenticati, ma di fon- damentale importanza per la loro valenza politica ed economica, lo saranno ancora di più, per le esperienze con essi acquisite, nella pianificazione ed ese- cuzione delle due Trasvolate Atlantiche del 1930-31 e del 1933.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 202 illustrato con numerose foto b/n

    stampato nel 2016 da IBN

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    Le deludenti missioni della flotta italiana. Dallo scontro a Capo Spada a quello di Capo Passero

    29.00

    Francesco Mattesini

    La battaglia di Capo Spada (19 luglio 1940) fu uno scontro nel Mar Egeo tra un convoglio italiano e le forze navali britanniche. L’incrociatore leggero Bartolomeo Colleoni, della Regia Marina, fu affondato dal fuoco dell’incrociatore australiano HMAS Sydney e dei cacciatorpediniere britannici. Fu una delle prime battaglie navali della guerra e segnò una netta vittoria alleata, dimostrando la vulnerabilità italiana nel Mediterraneo orientale. Il 27 novembre 1940 avvenne poi la battaglia di Capo Teulada Chiamata anche Battaglia di Capo Spartivento, vide scontrarsi forze britanniche e italiane nel tentativo degli inglesi di intercettare un convoglio italiano diretto in Libia. Lo scontro fu inconcludente, con danni da entrambe le parti ma senza affondamenti. Tuttavia, evidenziò la prudenza (o indecisione) del comando italiano nell’impiego delle sue navi maggiori. Il 27-29 marzo 1941 fu invece la volta di Matapan, Un disastro per la Regia Marina: una forza italiana guidata dalla Vittorio Veneto venne intercettata e duramente colpita dalla Royal Navy, che beneficiava dell’intercettazione dei messaggi italiani e dell’uso del radar. Furono affondati tre incrociatori pesanti italiani (Zara, Fiume, Pola) e due cacciatorpediniere. La battaglia segnò la fine dell’impiego offensivo della marina italiana con unità maggiori. Per finire con la battaglia di Capo Passero (11-12 ottobre 1940) Uno scontro notturno tra una formazione britannica e la IV Squadriglia Torpediniere italiana nei pressi della Sicilia. Le torpediniere italiane Airone, Ariel e Artigliere attaccarono l’incrociatore britannico HMS Ajax, subendo perdite pesantissime: Airone e Ariel affondate, Artigliere danneggiata e poi affondata il giorno dopo. Lazione, pur valorosa, mise in luce la disparità tecnologica, specie nell’uso del radar. Questi scontri, pur spesso eroici, rivelarono le difficoltà strutturali della Regia Marina: mancanza di radar, carenze logistiche e indecisioni strategiche. Tuttavia, rappresentano anche una pagina di sacrificio e valore marinaro che merita rispetto.

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    Le due guerre dell’Italia in Libia – Contro i turchi 1911-1926 / 1940-43 contro gli inglesi in Egitto

    55.00

    Con un imponente apparato iconografico che comprende oltre 2.500 illustrazioni provenienti per la maggior parte da giornali e riviste dell’epoca, ma anche foto originali di archivi pubblici e privati, questo ponderoso volume di circa 800 pagine racconta le vicende dell’avventura coloniale italiana in Libia. La prima parte descrive la conquista di Tripolitania, Sirte e Cirenaica con foto e documenti tratti da ”L’Illustrazione Italiana” e da altre pubblicazioni, e prosegue con articoli e foto tratti dalla “Rivista Coloniale Italiana” che descrivono e illustrano le tante iniziative italiane in tutti i settori per consentire alla Libia di rinascere dopo tanti anni di occupazione ottomana. La seconda parte analizza gli anni che vanno dal 1940 al 1943 attraverso una grande messe di foto e documenti, nonché di testimonianze di soldati e ufficiali. Oltre a foto e documenti tratti da giornali del periodo, un centinaio di belle foto dell’Imperial War Museum mostrano situazioni drammatiche e commoventi degli ultimi giorni prima della resa e Biserta.

    Cartonato, 21,5 x 30 pag. 795 con migliaia di illustrazioni b/n

    Stampato nel 2010 da Bruno Ghigi Editore

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    Le Fanterie di marina italiane

    34.00

    Delle 330 pagine che compongono il volume, circa due terzi sono dedicate alla storia del “San Marco” che delle fanterie di marina italiane rappresenta l’espressione più nota e tradizionale. le fanterie di Marina hanno sempre rappresentato una componente essenziale del potere marittimo italiano ed un elemento fondamentale della politica estera della nostra nazione, ogni qualvolta essa abbia dovuto trovare applicazione nell’uso dello strumento marittimo. Le doti di flessibilità del reparto e le caratteristiche degli uomini che ne hannmo vestito e, ne vestono tuttora l’uniforme, sono garanzia di professionalita e capacità operativa, dimostrandosi sempre un valido strumento della nostra politica militare. Opera di notevole interesse, ricca di dati e di avvenimenti anche minori di cui sino ad oggi erano noti solo scarni riferimenti.

    Rilegato, 17,5 x 25 cm. pag. 533 con circa 91 foto b/n e colori e 9 cartine

    Stampato nel 1998 dall’Ufficio Storico della Marina Militare

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    Le Fiamme Rosse del 31° Reggimento carristi

    29.00

    Maurizio Parri

    Il volume ripercorre le vicende storiche di una delle più importanti unità corazzate italiane, il 31° Reggimento Carri, dalla sua costituzione a Siena il 15 luglio 1937, con un particolare approfondimento delle operazioni svolte durante la Seconda Guerra Mondiale. Senza tema di smentita, il suo prestigioso passato e il suo eccezionale Albo d’Onore – 388 ricompense individuali al Valor Militare in cinque anni di guerra combattuta ininterrottamente e contemporaneamente su sei fronti diversi- lo rendono una delle unità simbolo del carrismo italiano non solo per le sue vicende di guerra ma anche perché, assieme al 132° carri, è stata l’unità più longeva della Specialità di cui seppe conservare sempre intatti i caratteri più puri.

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    Le grandi manovre dell’armata aerea del 1931

    25.00

    Marco Gueli

    Dell’argomento di questa monografia si è già parlato nei due volumi di Marco Gueli dedicati ai colori degli aerei italiani nel periodo dal 1919 al 1939. L’argomento, allora solo accennato, viene qui dettagliatamente sviluppato grazie al un ritrovamento del tutto casuale ma assolutamente inedito. Gregory Alegi, conosciutissimo storico aeronautico, nel riordinare l’archivio del noto giornalista aeronautico Baldassarre Catalanotto, scomparso qualche anno fa, ha avuto appunto la fortuna di imbattersi in un documento dattiloscritto contenente tutte le informazioni sui colori utilizzati sugli aerei partecipanti alle Grandi Manovre dell’Armata Aerea del 1931. Insomma, oggi, grazie alla fortuna e ad Alegi, disponiamo di tutte le informazioni circa quelle misteriose bande, inesorabilmente grigie sulle foto b/n dell’epoca ma che in realtà erano a colori e avevano un preciso significato.

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    Le guerre d’Italia 1494-1530

    12.00

    Dalla calata di Carlo VIII al sacco di Roma, fino all’incoronazione di Carlo V: un periodo burrascoso e cruciale nella storia italiana. A partire dalla fine del Quattrocento, la penisola divenne terreno di conquista per gli eserciti che la attraversarono, seminando allarme e desolazione ma anche attese di mutamento politico e sociale. Al termine di un turbinoso crescendo di fatti d’arme, la Spagna prevalse sulla Francia. Ma le guerre d’Italia non furono un mero confronto militare fra superpotenze europee. Esse nacquero dallo scontro fra visioni diverse dell’Europa e del suo destino, anche in relazione al mondo extraeuropeo e non cristiano, e furono combattute sui campi di battaglia come pure nel dominio dell’immaginario e del sacro. La posta in gioco era un primato insieme morale e politico all’interno della cristianità occidentale, nel momento della transizione dal medioevo all’età moderna.

    Brossura pag. 212

    Stampato nel 2009 da Il Mulino

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    Le guerre tra Guelfi e Ghibellini

    20.00

    Al crepuscolo dell’universalismo di Impero e Chiesa, una iniziale contesa dinastica germanica si mutò nell’Italia medievale in un permanente e multiforme serie di conflitti di supremazia fra magnati, vescovi, municipalità e mercanti, che instradò i Comuni verso le signorie. Un complicato affresco politico, militare e sociale, che ha concorso fin troppo alla modulazione dei concetti di bene comune, morale pubblica ed interesse di parte nell’Italia moderna.

    Brossura, 21 x 29 cm. pag. 74 con circa 4 tavole a colori e 61 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2015 da Chillemi

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    Le Imprese degli Assaltatori della Marina nella IIGM attraverso i documenti originali dell’epoca Vol 1. L’epopea della Villa Carmela e dell’Olterra

    20.00

    Stefano Foti – Romano Pinelli  – Gianfranco Pianigiani

    Questa collana editoriale si compone di sei volumi, ciascuno riguardante azioni compiute dagli Assaltatori della Regia Marina contro munite basi navali Inglesi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, che saranno editi dal 2020 in poi. La particolarità della collana non sono gli argomenti trattati, che oggi fanno parte di una bibliografia ormai cospicua e spesso degna di nota per l’autorevolezza degli Autori, ma deriva dal fatto che la preparazione, lo svolgimento e gli esiti delle azioni sono tracciati attraverso i documenti originali dell’epoca (ordini di operazione – rapporti degli Alti Comandi – rapporti degli Operatori redatti al rientro dalla prigionia – lettere in codice ai familiari – analisi e conclusioni da parte dei vari Attori che presero parte alle vicende). La folta documentazione è giunta ai Curatori della collana tramite un lascito da parte degli Eredi di un Operatore, l’ultimo, cui sono stati trasmessi di mano in mano da Operatore ad Operatore in una lunga catena iniziata nel 1945. Ogni capitolo è introdotto da un sunto degli avvenimenti trattati e dei profili dei Protagonisti in modo da aiutare il Lettore “non addetto ai lavori” a comprendere le vicende ed il contesto storico-militare in cui esse ebbero luogo.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 236 con numerosi documenti e foto b/n

    Stampato nel 2021 da Edizioni ETS

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    Le Imprese degli Assaltatori della Marina nella IIGM attraverso i documenti originali dell’epoca Vol. 2. Le sfortunate operazioni “G.A. 1” e “G.A. 2” (1940), Le tentate ricognizioni di Malta (1942), Le attività di sabotaggio nelle acque di Huelva (1943)

    14.00

    Gianfranco Pianigiani – Stefano Foti – Romano Pinelli

    Questa collana editoriale si compone di sei volumi, ciascuno riguardante azioni compiute dagli Assaltatori della Regia Marina contro munite basi navali Inglesi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, che saranno editi dal 2020 in poi. La particolarità della collana non sono gli argomenti trattati, che oggi fanno parte di una bibliografia ormai cospicua e spesso degna di nota per l’autorevolezza degli Autori, ma deriva dal fatto che la preparazione, lo svolgimento e gli esiti delle azioni sono tracciati attraverso i documenti originali dell’epoca (ordini di operazione – rapporti degli Alti Comandi – rapporti degli Operatori redatti al rientro dalla prigionia – lettere in codice ai familiari – analisi e conclusioni da parte dei vari Attori che presero parte alle vicende). La folta documentazione è giunta ai Curatori della collana tramite un lascito da parte degli Eredi di un Operatore, l’ultimo, cui sono stati trasmessi di mano in mano da Operatore ad Operatore in una lunga catena iniziata nel 1945. Ogni capitolo è introdotto da un sunto degli avvenimenti trattati e dei profili dei Protagonisti in modo da aiutare il Lettore “non addetto ai lavori” a comprendere le vicende ed il contesto storico-militare in cui esse ebbero luogo

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    Le Imprese degli Assaltatori della Marina nella IIGM attraverso i documenti originali dell’epoca Vol. 3. L’operazione di Suda (25 marzo 1941) Lettere cifrate degli Operatori prigionieri (P.O.W.) ai Familiari

    18.00

    A cura di: Gianfranco Pianigiani  – Stefano Foti  – Romano Pinelli

    Questa collana editoriale si compone di sei volumi, ciascuno riguardante azioni compiute dagli Assaltatori della Regia Marina contro munite basi navali Inglesi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, che saranno editi dal 2020 in poi. La particolarità della collana non sono gli argomenti trattati, che oggi fanno parte di una bibliografia ormai cospicua e spesso degna di nota per l’autorevolezza degli Autori, ma deriva dal fatto che la preparazione, lo svolgimento e gli esiti delle azioni sono tracciati attraverso i documenti originali dell’epoca (ordini di operazione – rapporti degli Alti Comandi – rapporti degli Operatori redatti al rientro dalla prigionia – lettere in codice ai familiari – analisi e conclusioni da parte dei vari Attori che presero parte alle vicende).

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    Le Imprese degli Assaltatori della Marina nella IIGM attraverso i documenti originali dell’epoca Vol. 4. L’attacco ad Alessandria (18 dicembre 1941) Corrispondenza italiana ed inglese Il ruolo di Cunningham sulla H.M.S. Queen Elizabeth

    24.00

    A cura di: Stefano Foti – Gianfranco Pianigiani – Romano Pinelli

    Questa collana editoriale si compone di sei volumi, (questo che proponiamo è il quarto) ciascuno riguardante azioni compiute dagli Assaltatori della Regia Marina contro munite basi navali Inglesi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, che saranno editi dal 2020 in poi. La particolarità della collana non sono gli argomenti trattati, che oggi fanno parte di una bibliografia ormai cospicua e spesso degna di nota per l’autorevolezza degli Autori, ma deriva dal fatto che la preparazione, lo svolgimento e gli esiti delle azioni sono tracciati attraverso i documenti originali dell’epoca (ordini di operazione – rapporti degli Alti Comandi – rapporti degli Operatori redatti al rientro dalla prigionia – lettere in codice ai familiari – analisi e conclusioni da parte dei vari Attori che presero parte alle vicende).

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    Le Imprese degli Assaltatori della Marina nella IIGM attraverso i documenti originali dell’epoca Vol. 5. Il “glorioso insuccesso” di Malta (1941 – 25/26 Luglio) I rapporti degli Operatori Fonti Maltesi e Britanniche

    20.00

    A cura di: Stefano Foti – Gianfranco Pianigiani – Romano Pinelli

    Questa collana editoriale si compone di sei volumi, ciascuno riguardante azioni compiute dagli Assaltatori della Regia Marina contro munite basi navali Inglesi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, che saranno editi dal 2020 in poi. La particolarità della collana non sono gli argomenti trattati, che oggi fanno parte di una bibliografia ormai cospicua e spesso degna di nota per l’autorevolezza degli Autori, ma deriva dal fatto che la preparazione, lo svolgimento e gli esiti delle azioni sono tracciati attraverso i documenti originali dell’epoca (ordini di operazione – rapporti degli Alti Comandi – rapporti degli Operatori redatti al rientro dalla prigionia – lettere in codice ai familiari – analisi e conclusioni da parte dei vari Attori che presero parte alle vicende). La folta documentazione è giunta ai Curatori della collana tramite un lascito da parte degli Eredi di un Operatore, l’ultimo, cui sono stati trasmessi di mano in mano da Operatore ad Operatore in una lunga catena iniziata nel 1945. Ogni capitolo è introdotto da un sunto degli avvenimenti trattati e dei profili dei Protagonisti in modo da aiutare il Lettore “non addetto ai lavori” a comprendere le vicende ed il contesto storico-militare in cui esse ebbero luogo. – Questo che proponiamo, è il quinto volume della serie.

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    Le Marocchinate gli Alleati e la guerra ai civili – Le vittime dell’occupazione militare straniera nell’Italia liberata 1943-1947

    25.00

    Nel corso delle operazioni militari in Italia, i soldati alleati si abbandonarono a violenze di ogni tipo contro i civili. Nel saggio si evidenzia come marocchini, francesi, inglesi, americani, greci, indiani, “soldati di colore” e non, violentarono senza pietà migliaia di donne d’ogni età, bambine ed anziane e persino decine di ragazzini. Nel corso dell’occupazione militare, la popolazione inerme subì rapine, furti e danni incalcolabili da parte di soldati alleati, ed i colpevoli la fecero quasi sempre franca.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 192

    Stampato nel 2010 da Storia Ribelle

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    Le micidiali bombe a farfalla sull’Italia. Un oscuro capitolo della seconda guerra mondiale

    25.00

    Fra il gennaio e l’aprile del 1945 sul Nord Est d’Italia furono scaricate dai bombardieri leggeri notturni dell’USAAF, centinaia di migliaia di bombe “a farfalla”. Questi ordigni di piccola mole venivano sganciati mediante contenitori che si aprivano a mezz’aria e liberavano 90 piccole bombe, che scendevano con moto rotatorio al suolo, rallentate da un dispositivo “a farfalla”. Erano ordigni proibiti dalle convenzioni internazionali, poiché restavano in massima parte inesplosi su una vasta area territoriale, trasformandosi in micidiali mine antiuomo. Sebastiano Parisi, ha setacciato gli archivi americani e italiani rintracciando una mole di documentazione inedita e ricostruendo l’intera vicenda nei suoi aspetti oggettivi.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 338 di cui 48 di fotografie b/n

    Stampato nel 2014 da Pietro Macchione Editore

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    Le navi bianche. Il rimpatrio dei civili italiani dall’AOI 1942-43

    20.00

    Decio Zorini

    Nel marzo 1942 quattro delle maggiori navi passeggeri superstiti, Tn Duilio e Giulio Cesare del Lloyd Triestino e Mn Saturnia e Vulcania della Italia S.A., furono scelte per una missione di rimpatrio. Dopo lunghe trattative segrete condotte grazie alla mediazione di vari governi, Italia e Gran Bretagna raggiunsero un accordo in pieno conflitto per l’evacuazione dei nostri connazionali civili dall’ex Africa Orientale Italiana, di cui circa 30.000 donne, bambini e anziani. Le difficoltà da superare furono notevoli, soprattutto per i rifornimenti di combustibile, acqua e viveri che si concordò di pagare in oro tramite paesi neutrali. Il percorso circumnavigando l’Africa era geograficamente di 20.000 miglia andata / ritorno, 37.000 km, ma effettive 23.000 miglia, 40.000 km…

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    Le navi da battaglia italiane nella Seconda Guerra Mondiale

    15.00

    Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, la Regia Marina italiana era considerata la quarta potenza navale del mondo; ciononostante, il suo ruolo non ha ricevuto la necessaria attenzione, a causa della sua presunta incapacità. È vero che le sue navi erano antiquate, che non conosceva l’uso del radar e che i suoi marinai avevano la fama di essere indisciplinati e male addestrati; ma il maggiore ostacolo che impediva alla Marina italiana di essere una forza all’avanguardia era costituito dal suo complesso sistema di comando, per di più afflitto da un’esasperante burocrazia. In questo libro, Mark E. Stille spiega in che modo le navi da battaglia italiane seppero comunque mantenere alta la propria reputazione, esaminandone la straordinaria potenzialità, nonché il coraggio e la determinazione che le sue flotte dimostrarono nei momenti più drammatici del conflitto nel Mediterraneo: in Calabria, nel Golfo della Sirte, a Capo Spartivento e a Matapan. A corredo del volume, una raccolta di immagini fotografiche provenienti dagli archivi della Marina italiana.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 102 interamente illustrate con foto b/n + 14 tavole a colori

    Stampato nel 2012 da Libreria Editrice Goriziana

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    Le operazioni militari del 1940 – Ammaestramenti e cronache

    25.00

    Andrea Ungari

    Il 1940, fu il primo di cinque lunghi anni di guerra, che videro l’Esercito Italiano impegnato su vari Scacchieri. Su tutti i fronti, i nostri uomini fecero il loro dovere di soldati, combattendo contro il nemico di allora e cercando con la loro capacità di adattamento e il loro coraggio di supplire all’inferiorità tecnologica che l’Esercito Italiano soffrì per tutto il conflitto. Questo volume, dedicato al 1940, vuole illustrare l’elemento umano che costituì la vera forza del nostro Esercito, analizzando gli accadimenti principali delle campagne delle Alpi Occidentali, dell’Africa Orientale, dell’Africa Settentrionale e di Grecia.

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    Le origini della guerra del 1914 Vol. I – Le relazioni europee dal Congresso di Berlino all’attentato di Sarajevo

    35.00

    Lo scopo di quest’opera monumentale, frutto di una incomparabile ricerca, che doveva innanzitutto prendere in esame i maggiori eventi politici e diplomatici dei tre decenni che avevano preceduto il conflitto, dal Congresso di Berlino del 1878 alle crisi numerose del primo Novecento, e poi in maniera dettagliata tutta la documentazione relativa alle vicende immediatamente precedenti alle ostilità a partire dall’attentato di Sarajevo, è stato quello di accertare le responsabilità delle potenze coinvolte, con la massima obiettività possibile. Se la responsabilità dell’impero austro-ungarico e in particolare dell’Ungheria sono accertate e argomentate, invece tra l’ultimatum del 23 luglio e lo scoppio delle ostilità molti attori ebbero la possibilità di arrestare la spirale della guerra, per esempio sei la Gran Bretagna avesse detto chiaramente in anticipo quale sarebbe stata la sua scelta di campo, forse la Germania avrebbe modificato il proprio atteggiamento.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 724 con 2 cartine e la riproduzioni di alcuni documenti

    Stampato nel 2010 da Libreria Editrice Goriziana

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    Le origini della guerra del 1914 Vol. II – La crisi del luglio 1914. Dall’attentato di Sarajevo alla mobilitazione generale dell’Austria-Ungheria

    35.00

    “Siamo negli anni Trenta, poco più di dieci anni dopo la fine del conflitto. Molti attori del dramma sono ancora vivi e alcuni di essi hanno pubblicato le loro memorie. Albertini le conosce, ha letto i libri “colorati” con cui ogni governo all’inizio della guerra ha cercato di addossare ad altri la responsabilità del conflitto, ha studiato le raccolte dei documenti diplomatici e le corrispondenze giornalistiche. Da questa grande documentazione emergono contraddizioni, ambiguità, riserve mentali, oscurità e soprattutto alcuni vuoti che nessuno sino a quel momento ha voluto o potuto riempire. Che cosa fare se non rivolgersi direttamente ai sopravvissuti? Come nelle buone interviste, la qualità delle domande dipende dalla preparazione dell’intervistatore. Quelle di Albertini sono precise e puntuali. Quando si accorge che il Capo di Stato Maggiore tedesco Moltke, nei giorni della crisi, sembra tentennare fra posizioni diverse, Albertini non esita a interpellare il Kaiser Guglielmo nel suo esilio olandese. Quando vuole ricostruire le discussioni che precedettero l’invio dell’ultimatum austriaco alla Serbia, interpella il consigliere del ministro degli Esteri, il barone Alexander Musulin, che lo ha redatto. Quando vuole descrivere la posizione dell’Austria fra l’attentato e l’ultimatum, interroga il ministro degli Esteri austriaco Leopold von Berchtold. Grazie a questo continuo dialogo fra l’autore e le sue fonti, i protagonisti diventano esseri umani con i loro tratti caratteriali, i loro tic, i loro pregiudizi, le loro ambizioni. E il dramma diventa molto più vivace e avvincente di quanto non sarebbe se i personaggi si limitassero a parlare attraverso i loro atti pubblici e i loro burocratici dispacci. Come accadde più tardi a Renzo De Felice quando cominciò a scrivere la biografia di Mussolini, l’opera di Albertini crebbe in dimensioni a mano a mano che l’autore si addentrava nella materia delle sue ricerche. Ogni documento di cui entrava in possesso esigeva nuove veri

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    Le origini della guerra del 1914 Vol. III – L’epilogo della crisi del luglio 1914. Le dichiarazioni di guerra e di neutralità

    35.00

    “Siamo negli anni Trenta, poco più di dieci anni dopo la fine del conflitto. Molti attori del dramma sono ancora vivi e alcuni di essi hanno pubblicato le loro memorie. Albertini le conosce, ha letto i libri “colorati” con cui ogni governo all’inizio della guerra ha cercato di addossare ad altri la responsabilità del conflitto, ha studiato le raccolte dei documenti diplomatici e le corrispondenze giornalistiche. Da questa grande documentazione emergono contraddizioni, ambiguità, riserve mentali, oscurità e soprattutto alcuni vuoti che nessuno sino a quel momento ha voluto o potuto riempire. Che cosa fare se non rivolgersi direttamente ai sopravvissuti? Come nelle buone interviste, la qualità delle domande dipende dalla preparazione dell’intervistatore. Quelle di Albertini sono precise e puntuali. Quando si accorge che il Capo di Stato Maggiore tedesco Moltke, nei giorni della crisi, sembra tentennare fra posizioni diverse, Albertini non esita a interpellare il Kaiser Guglielmo nel suo esilio olandese. Quando vuole ricostruire le discussioni che precedettero l’invio dell’ultimatum austriaco alla Serbia, interpella il consigliere del ministro degli Esteri, il barone Alexander Musulin, che lo ha redatto. Quando vuole descrivere la posizione dell’Austria fra l’attentato e l’ultimatum, interroga il ministro degli Esteri austriaco Leopold von Berchtold. Grazie a questo continuo dialogo fra l’autore e le sue fonti, i protagonisti diventano esseri umani con i loro tratti caratteriali, i loro tic, i loro pregiudizi, le loro ambizioni. E il dramma diventa molto più vivace e avvincente di quanto non sarebbe se i personaggi si limitassero a parlare attraverso i loro atti pubblici e i loro burocratici dispacci.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 753 con 2 cartine e la riproduzione di alcuni documenti

    Stampato nel 2011 da Libreria Editrice Goriziana

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    Le portaerei che non salparono – Le navi portaerei e porta idrovolanti della Regia Marina

    14.00

    La Marina italiana, nel corso della II Guerra Mondiale, non avrà in linea navi portaerei, non avendone allestite in precedenza e non riuscendo a mettere in servizio le due navi portaerei Aquila e Sparviero. Di contro, gli aerei, sul mare, si dimostrarono capaci di causare seri fastidi e danni alle flotte avversarie, sia individuandole nelle immense distese d’acqua , sia attaccandole con i siluri. Tali vicende sono documentate in questo libro che contiene anche in appendice un progetto per l’ Aerosiluro.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 120 con circa 67 foto b/n

    stampato nel 2013 da IBN Editore

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    Le Repubbliche marinare

    30.00

    Arsenio Frugoni

    Nella bandiera navale italiana lo stemma, al centro del tricolore, è costituito dai quattro stemmi di Amalfi (croce bianca in campo azzurro), di Pisa (croce bianca in campo rosso), di Genova (croce rossa in campo bianco) e di Venezia (il leone alato d’oro in campo rosso), a segnare la grande tradizione marinara della nostra storia. E, infatti, dire «Repubbliche marinare», è avviare, per ognuno, la memoria, per quanto si è imparato tra i banchi di scuola, verso le avventurose imprese di commerci lontani, di battaglie contro i pirati saraceni, di colonie favolose di ricchezze. Come i Comuni significarono indipendenza dallo straniero (l’imperatore tedesco), le Repubbliche marinare significarono liberà, generatrice di fresche energie, di intraprendenza e di prosperità. Particolari situazioni politiche, geniali creative volontà di individui, dettero loro importanza, sì da farle per secoli le protagoniste della storia del Mediterraneo. Un libro, scrive Franco Cardini, “breve ma non brevissimo, esemplare per intensità e per intima, sorvegliata passione” e che, dopo la Storia dell’Arte e la Storia delle città in Italia, mostra come “la testimonianza di Arsenio Frugoni rimane. Imponente, commovente, preziosa. E la nuova ricca veste tipografica di questo volume le offre degno, ben meritato omaggio”. Introduzione di Franco Cardini.

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    Le rune in Italia

    35.00

    Questo volume raccoglie una buona parte dei saggi dedicati da Ute Schwab a iscrizioni runiche. Un filone di ricerca che si snoda negli anni, dai primi contributi relativi a quelle presenti in Italia ai più recenti riservati alla lettura e all’interpretazione di iscrizioni relative ad altre zone europee. Questi contributi riconfermano il costante interesse della Studiosa a indagare con sottile acume aspetti della cultura germanica attraverso la lettura attenta e puntuale e, conseguentemente, l’interpretazione di testi come quelli runici, in cui non mancano problemi e insidie.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 370 con alcune illustrazioni b/n

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2009 da Edizioni dell’Orso

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    Le sabbie di El Alamein

    25.00

    I sei mesi precedenti l’inizio della battaglia di El Alamein segnarono le sorti della guerra sul fronte nordafricano e nel Mediterraneo. Anche se poteva sembrare che la Wehrmacht stesse organizzando una gigantesca manovra con obiettivo il Medio Oriente e il suo petrolio, in realtà questo ambizioso disegno non fu mai nelle intenzioni dell’Alto Comando tedesco, e l’Afrika Korps fu inviato in Libia con compito di sbarramento per evitare il collasso italiano. Anche quando Hitler autorizzò l’affondo di Rommel in Egitto chi fu più lungimirante fu Kesserlring, che non credeva che Rommel potesse andare oltre El Alamein. Il volume è completato da diversi allegati come Ordini di battaglia o Carri armati impiegati nel deserto.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 256

    Stampato nel 2011 da Libreria Militare Ares

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    Le scarpe al sole – Cronache di gaie e tristi avventure di alpini di muli e di vino

    17.00

    Uno dei più celebri ed emozionanti diari della Grande Guerra, gremito di personaggi e di episodi, dal quale emerge tutta la drammaticità e l’umanità della vita in montagna e nelle trincee: l’orrore della prima linea contrapposto al raggelante distacco degli alti comandi e delle retrovie, la morte e la giovinezza, il valore e il mugugno. Cronache scritte in presa diretta da un giornalista di rango che raccontano un mondo dove hanno posto le stragi e il desiderio delle donne, le bevute, l’arrivo della posta, la malinconia, l’eroismo estremo e la bellezza dei boschi e dei monti. Monelli non predica e non denuncia ma, semplicemente, racconta a volte amare verità, come la fucilazione di soldati, a volte episodi divertenti e ilari. Cronache, appunto, di gaie e tristi avventure di alpini, di muli e di vino.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 248

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Le streghe di mare

    20.00

    Il Mas – un pugno d’uomini sopra un sottile palischermo da corsa. E torna a palpitare sul mare quello spirito epico, quell’amore, quel gusto alle belle avventure che colora le seducenti storie marine dei vecchi tempi e che dalle formidabili forze della guerra meccanica pareva esiliato per sempre nella prosa drogata dei racconti fantastici. E torna a fiorire sul mare l’episodio umano, che è il profumo della storia, e in cui il cuore dell’uomo soverchia la potenza delle macchine, degli ordegni, degli istrumenti di strage. I Mas – le nuove saettie di ventura, le barche di fuoco, le streghe di mare; i Mas – piccolo scafo di acuto taglio, velocissimo corso, poca gente, e quel potente e alato motore che è il cuore avventuroso e impavido dell’uomo.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 200 con circa 16 foto b/n

    Stampato nel 2020 da Novantico

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    Le tre guerre del Mediterraneo 1940-45

    16.00

    Tre guerre furono combattute nel Mediterraneo, dal 10 giugno 1940 all’ 8 maggio 1945. Quella “parallela”, rispetto alla Germania, che Mussolini intendeva condurre autonomamente, ebbe breve durata; seguita da quella dell’Asse, con un crescente impegno dei Tedeschi; questi ultimi infine, rimasero soli a contrastare le preponderanti forze degli Alleati. Il risultato fu lastricare i fondali del Mediterraneo, “il mare più antico del mondo”, dei relitti di centinaia di navi e di aerei, con un contributo elevatissimo di vite umane.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 188 illustrato con circa 69 foto e 4 cartine b/n

    Stampato nel 2016 da IBN

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    Le Trecento ore a nord di Qattara

    27.00

    Nel 1972, in occasione del 30° anniversario della Battaglia di El Alamein, Paolo Caccia Dominioni raccolse una quarantina di testimonianze di combattenti delle Divisioni Ariete, Bologna, Brescia, Folgore, Littorio, Pavia, Trento, Trieste, del 3° Stormo Caccia e della Regia Marina dell’intera linea di combattimento, dal mare prospiciente la stazioncina di El Alamein alla Depressione di Qattara. Questa landa desolata segna il punto di partenza dello scontro che durò per l’appunto trecento ore. Sono ricordi personali, sprazzi di memoria, relazioni più meditate e talvolta lettere, documenti e testimonianze. A settant’anni di distanza e a venti anni dalla morte del curatore questo volume, arricchito da 22 disegni e 2 cartine tratti da cartoline e da altre pubblicazioni dello stesso Caccia Dominioni, ricompone il mosaico vivido e indimentiabile di una delle battaglie più decisive della storia, perché nel corso degli anni non vada persa la memoria di quei giorni disperati e tragici, ma gloriosi ed eroici, in cui molti caddero combattendo ben al di là del proprio dovere contro un nemico immensamente più potente in mezzi, materiali e uomini.

    Brossura 15 x 21 pag. 368, 22 disegni e 2 cartine

    Pubblicato del 2012 da Edizioni Libreria Militare

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