Isis – Una minaccia all’Islam

Conflitti Del Dopoguerra

Visualizzazione di 241-288 di 485 risultati

  • 0 out of 5

    Isis – Una minaccia all’Islam

    15.00

    Recentemente assurto a grande notorietà, l’Isis è divenuto lo spauracchio dell’Occidente. Ma quali sono i suoi veri nemici? A chi arreca veramente danno, in primo luogo? Questo libro cerca di ripercorrere il breve e rapido cammino che ha portato l’Isis dalla prima fase embrionale, in Iraq, ai grandi e sinistri successi degli ultimi giorni, in Siria così come in Libano, in Libia ed in Nigeria. Al suo interno si spiegano le differenze in seno all’Islam, e tra quest’ultimo e le visioni settarie e farneticanti dei fondamentalisti del Califfato. E si spiega, con dovizia di particolari, perché l’Isis e la sua idea di religione siano una minaccia per il cosiddetto vero islam o, islam moderato!!!!.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 158 con alcune cartine

    Stampato nel 2015 da Anteo

    Quick view
  • 0 out of 5

    Israeli War of Independence. A Pictorial History

    55.00

    Tom Gannon

    Riccamente illustrato con foto corredate da accurate didascalie, il libro percorre la storia di Israele, dal Mandato Britannico alla fine della Guerra d’Indipendenza nel 1949 con particolare attenzione alle armi, veicoli blindati improvvisati e mezzi corazzati. La storia di ogni paese nel mondo di oggi è una storia complessa. Poiché è stato detto che “un’immagine vale più di mille parole”, quella storia è spesso raccontata al meglio in fotografie accompagnate da didascalie accurate e descrittive. È anche una buona idea suddividere quella storia in segmenti. Nel caso della moderna nazione di Israele, la guerra combattuta per rafforzare la sua Dichiarazione di Indipendenza è un ottimo esempio. Ciò è particolarmente dovuto al conflitto in corso che lo ha preceduto, alle varie fasi della guerra stessa e al grado in cui gli israeliani e i palestinesi hanno dovuto armarsi creativamente per combattere con successo il loro nemico. Questo libro racconta questa storia nei minimi dettagli. L’elemento umano è ovviamente presente, ma l’enfasi è posto sulle armi, veicoli corazzati improvvisati, carri armati, ecc.. Il periodo storico analizzato include il mandato britannico, il programma Jewish Notrut, le azioni del PALMACH e l’effettiva Guerra d’Indipendenza dall’inizio alla fine, dal 1947 al 1949.

    Brossura, 30 x 21 cm. pag. 184 illustrato con circa 432 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2021 da Trackpad

    Quick view
  • 0 out of 5

    Italian Packaging Contractor. Strani Incontri di Lavoro

    25.00

    Fabiano Manzan

    Il testo prende il via con racconti, ricordi di vita professionale ed incontri con personaggi appartenenti a culture, storia e nazioni diverse, riportati con una semplicità discorsiva che ricorda i racconti di una volta. Aneddoti di uno spaccato di vita diversa, “strana” oserei dire dettati da passione e capacità professionali. Una catena di “spassosi” eventi lavorativi che formano un corpo unico di lettura e linearità di espressione. Impossibile distrarsi o smettere di leggere; gli episodi ci avvolgono e ci trasportano in quei luoghi caldi, troppo sabbiosi, di soggetti imperturbabili e loschi, comandanti di milizie irachene che proteggono l’autore del libro affinché possa portare a termine il collaudo dei macchinari, incontri con i Servizi Segreti Iracheni e Gendarmeria Vaticana…. Le parole ci coinvolgono, esaltanti ed avventurose, maledettamente realistiche che presentano scene attuali nell’odierno contesto geopolitico. Il volume contiene una prefazione del C.V. Vittorio Russo, ex-comandante del GOI (Gruppo Operativo Incursori della Marina Militare).

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 188 con alcune foto a colori

    Stampato nel 2024 da Independently published

    Quick view
  • 0 out of 5

    Jan Palach e la primavera di Praga

    14.00

    Il 19 gennaio del 1969, a cinque mesi dall’invasione dei carri armati del Patto di Varsavia, un giovane cecoslovacco si immola per gridare al mondo il desiderio di libertà del suo popolo. Eroe per una generazione di studenti e militanti, sprovveduto per i politici filosovietici e per chi continuava a credere nel paradiso dei lavoratori. L’autoimmolazione di Jan Palach non fu un suicidio, ma un gesto per risvegliare il popolo dalla disperazione in cui è caduto e ridestare le coscienze delle persone che avevano vissuto l’esaltante esperienza di libertà della Primavera di Praga, seguendo Dubcek e i riformisti e che, dopo l’invasione, erano scivolate nel torpore della “normalizzazione” sovietica. Il giovane studente cecoslovacco aveva visto con i suoi occhi la privazione totale di libertà e umanità del comunismo sovietico e aveva conosciuto anche la ribellione dei figli contro i padri del ’68 francese, contestandola e proponendo un cammino comune verso la libertà e la storia. Jan amava la sua patria e volle dare corpo al suo desiderio di vederla liberata da un’ingiusta oppressione, offrendo, da martire, la sua la stessa vita.

    Brossura, 11,8 x 17 cm. pag. 122

    Stampato nel 2018 da Eclettica

    Quick view
  • 0 out of 5

    Jihad nei Balcani – Guerra etnica e al-Qa’ida in Bosnia (1992-1995)

    30.00

    Il conflitto bosniaco del 1992-1995 è stato ampiamente trravisato in Occidente fino ad ora. questo libro riesamina la guerra in Bosnia, chiarendo il suo ruolo centrale nello sviluppo del terrorismo radicale islamico. La tesi dell’autore è, che la Bosnia negli anni novanta ha svolto per Al-Qa’ida lo stesso ruolo di quello svolto dall’afghanistan negli anni ottanta, offrendo un campo di battaglia dove i mujaheddin potessero imparare a condurre la guerra santa. Schindler spiega come Osama bin Laden abbia sfruttato il conflitto bosniaco per i propri fini e l’allarmante sostegno accordato dal governo americano ai combattenti bosniaci, proprio come era stato fatto con i mujaheddin afgani. La ripetizione degli errori dell’Afghanistan ha contribuito ad un contraccolpo di proporzioni epiche. Khalid Sheikh Muhammad (il cervello dell’11 settembre) e due dei piloti dirottatori erano veterani della jihad bosniaca. Assolutamente da leggere.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 424

    Stampato nel 2009 da Libreria Editrice Goriziana

    Quick view
  • 0 out of 5

    Kaffir (romanzo)

    16.00

    “Kaffir” è il primo romanzo di guerra che vede protagonisti militari italiani dopo la II guerra mondiale.I leoni della Folgore, come dice lo stesso autore, il Paracadutista in congedo Andrea Marrone, tornano a ruggire.L’opera è stata realizzata con la collaborazione tecnica di personale attivo della Brigata Paracadutisti Folgore e racconta la vita dei Paracadutisti Italiani in Afghanistan ed in particolare la vita di uno di loro, Giacomo, destinato ad operare in Aghanistan peer rimpiazzare un militare caduto vittima di un attentato. Alla partenza viene lasciato dalla ragazza, contraria alle missioni all’estero. Destinato ad una base avanzata (FOB) si scontra subito con la dura realtà del teatro operativo afghano.

    Brossura 14 x 20,5 cm. pag. 232

    Stampato 2010 da Quiet

    Quick view
  • 0 out of 5

    Killing machine – Come gli USA combattono le loro guerre segrete

    19.00

    Questa è la storia mai raccontata di una metamorfosi silenziosa. Una metamorfosi che ha cambiato il modo in cui gli Stati Uniti d’America fanno la guerra, uccidono i loro nemici ai quattro angoli del pianeta, influenzano gli equilibri dello scacchiere mondiale, intervengono nelle aree grigie e nelle regioni più instabili del globo. Mark Mazzetti ci racconta da dentro questa nuova guerra invisibile. Incontra i suoi oscuri protagonisti. Descrive i loro volti, ricostruisce le loro storie. Li segue in Pakistan, Somalia, Yemen, Lahore. Setaccia documenti e informazioni riservati. Studia gli scenari elaborati dagli analisti più accreditati. Ci spiega che da tempo le guerre americane non si svolgono allo scoperto, nei teatri di guerra più visibili, con l’intervento degli eserciti tradizionali. Le guerre americane sono diventate guerre ombra. A combatterle sono droni pilotati a distanza, spie inviate a creare guerre e sommosse, agenti assoldati sul posto, pronti a uccidere nemici politici, infiltrare le élite locali, costruire e disfare governi e milizie locali. Infine Mazzetti ci riporta, dalla periferia del mondo, all’altro grande scontro in corso, quello che dilania il cuore degli Stati Uniti. Lo scontro tra il Pentagono, simbolo della guerra tradizionale, e la Cia, nata come agenzia di spionaggio, trasformatasi negli ultimi due decenni in un’organizzazione sempre più apertamente militarizzata. Uno scontro da cui dipendono la guerra e la pace americana, dentro e fuori dagli Usa.

    Brossura, 14 x 22 cm. pag. 348

    Stampato nel 2014 da Feltrinelli

    Quick view
  • 0 out of 5

    Kolwezi. La Legion saute sur le Katanga

    33.00

    Paul Villatoux

    Nel maggio 1978, il 2° reggimento paracadutisti stranieri (REP), allora comandato dal colonnello Philippe Érulin, venne scelto per una missione che ben poche unità avrebbero potuto portare a termine: essere paracadutati a Kolwezi, nel cuore della regione mineraria di Shaba, nel sud-est dello Zaire, dove i ribelli separatisti stavano commettendo sanguinose atrocità. L’obiettivo era di salvare le migliaia di ostaggi europei e africani caduti nelle loro mani e minacciati di morte imminente. L’operazione, denominata “Bonite”, venne organizzata sul posto e si basò sull’audacia e sulla velocità di esecuzione per creare un effetto sorpresa favorevole. Lanciati con un preavviso brevissimo e dimostrando una comprovata competenza, i legionari paracadutisti e il loro comandante si coprirono di gloria durante questa breve ma intensa impresa d’armi che rimane a tutt’oggi l’ultima grande operazione aviotrasportata dell’esercito francese.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 96 con alcune foto a colori e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2025 da Memorabilia

    Quick view
  • 0 out of 5

    l risveglio dell’Orso Russo. Le campagne militari della Federazione russa dalla Georgia all’Ucraina

    20.00

    Errico De Gaetano – Andrea Lopreiato

    Dalla fine della Guerra fredda, sembrava tramontata la minaccia dei conflitti convenzionali con l’impiego di grandi manovre ed eserciti di massa. L’assalto russo all’Ucraina scatenato il 24 febbraio 2022 ha posto fine a questa illusione. Il volume ricostruisce la storia dell’apparato militare della Federazione Russa e delle guerre in cui è stato impegnato dal 2008 al 2021, all’alba dell’“operazione militare speciale” di Putin. Dalla Georgia alla Siria, dalla Libia all’Azerbaigian, passando dalla Crimea e dal Gruppo Wagner, l’approccio di Mosca all’uso della forza è descritto non solo attraverso l’esatta ricostruzione delle operazioni belliche e del loro contesto geopolitico e sociale, ma anche tenendo conto della politica di sicurezza e della filosofia cui si è ispirato nell’arco degli ultimi venticinque anni. Un racconto a conclusione del quale gli eventi dell’Ucraina appaiono meno sorprendenti e inaspettati e forse più prevedibili di quanto non si sospetti.

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’ angelo di Budapest. I giorni della rivolta

    22.00

    Gabor Tallai – Attila Futaki

    San Diego, 1988. John Angel sembra il classico self made man americano che da semplice tassista di origini ungheresi è diventato un grande imprenditore dell’industria automobilistica statunitense… ma la notizia della nomina di un nuovo ambasciatore russo in Ungheria risveglia vecchi demoni riportando l’uomo al tempo in cui veniva ancora chiamato Janos Angyal e il suo nome evocava la leggenda… Angel il rivoluzionario, insieme a tanti altri giovani ungheresi, infiammava la rivolta di Budapest del 1956 contro i carri armati degli invasori sovietici. Dopo anni, per Angel è arrivato il momento di tornare in patria per chiudere i conti con la storia.

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’ Esercito popolare cinese di liberazione dal 1949 ad oggi

    18.00

    L’Esercito Popolare Cinese di Liberazione è la più grande forza armata al mondo. La Cina è da tempo il più rilevante concorrente degli Stati Uniti sul piano economico globale, ed è ormai di lunga data la preoccupazione dei governi occidentali rispetto alle ambizioni cinesi. Dal 1949 l’esercito cinese ha visto un lento ma costante progresso, da una massa di fanti male armati dalle limitate capacità a un insieme altamente sofisticato con ampie competenze. Una serie di riforme avviate a partire dal 1989 hanno reso possibile la liberalizzazione economica, i cui vantaggi hanno comportato ulteriori investimenti non solo nella modernizzazione degli armamenti, ma anche nella capacità di intervento all’estero, come avvenuto nel corso della partecipazione cinese alle missioni di pace ONU in Africa, Medio Oriente e ad Haiti. Con rare fotografie e immagini a colori appositamente realizzate, lo studio presenta una panoramica dei tratti salienti dell’Esercito Popolare di Liberazione dalla sua creazione ad oggi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 108 con varie foto b/n e tavole a colori

    Stampato nel 2018 da Goriziana

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’ Italia non gioca a risiko. Il ruolo delle Forze armate nella sfida geopolitica contemporanea

    14.00

    Giampiero Cannella

    Le Forze armate hanno attraversato le fasi più complesse della storia recente conquistando la fiducia degli italiani e la stima degli alleati. Oggi i nostri militari sono impegnati in decine di missioni fuori area e rappresentano una risorsa fondamentale in caso di emergenze nazionali. Nonostante ciò, bilanci sempre più esigui e decisioni estemporanee in politica estera impediscono all’Italia di recitare nel Mediterraneo il ruolo che le compete. Dal 1945 ad oggi, l’evoluzione, gli impegni internazionali, le caratteristiche e le criticità di un settore strategico penalizzato dalla mancanza di una chiara visione geopolitica da parte della classe dirigente del Paese.

    Brossura, 11,5 x 17 cm. pag. 160

    Stampato nel 2021 da Giubilei Regnani

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’amministrazione Nixon e il continente africano – Tra decolonizzazione e guerra fredda 1969-1974

    40.00

    Durante gli anni della sua presidenza, Nixon ereditò una situazione sempre più complessa sulle questioni africane, soprattutto quelle riguardanti l’Africa subsahariana e australe. Già Kennedy e poi Johnson avevano tentato di rimodulare la politica americana verso l’Africa meridionale, ma con scarsi risultati. Con Nixon e Kissinger al suo fianco, i problemi di quell’area si fecero ancor più incalzanti. La nascita e il rafforzamento dei movimenti d’indipendenza africani avevano posto le tradizionali potenze coloniali europee in una situazione sempre più difficile e gli stessi Stati Uniti, pur essendo estranei alla storia coloniale europea in Africa, dovettero fare i conti con movimenti locali ai quali l’Unione Sovietica (e, in misura minore, ma non per questo meno preoccupante, la stessa Cina comunista) guardava con grande interesse. Il legame politico che univa Washington ai suoi alleati europei impediva al governo americano di prendere posizioni nette contro i regimi bianchi dell’Africa meridionale. La penetrazione sovietica e quella cinese – sebbene quest’ultima in competizione con la prima – avevano finito per spostare l’epicentro della guerra fredda in una regione fino a quel momento estranea al contenzioso storico tra Unione Sovietica e Stati Uniti. I saggi presenti nel volume analizzano la politica americana sia nella sua impostazione generale, sia nei vari contesti in cui si esplicò in quegli anni.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 324

    Stampato nel 2016 da Franco Angeli

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’amministrazione Nixon e il continente africano. Tra decolonizzazione e guerra fredda (1969-1974)

    40.00

    AA.VV.

    Durante gli anni della sua presidenza, Nixon ereditò una situazione sempre più complessa sulle questioni africane, soprattutto quelle riguardanti l’Africa subsahariana e australe. Già Kennedy e poi Johnson avevano tentato di rimodulare la politica americana verso l’Africa meridionale, ma con scarsi risultati. Con Nixon e Kissinger al suo fianco, i problemi di quell’area si fecero ancor più incalzanti. La nascita e il rafforzamento dei movimenti d’indipendenza africani avevano posto le tradizionali potenze coloniali europee in una situazione sempre più difficile e gli stessi Stati Uniti, pur essendo estranei alla storia coloniale europea in Africa, dovettero fare i conti con movimenti locali ai quali l’Unione Sovietica (e, in misura minore, ma non per questo meno preoccupante, la stessa Cina comunista) guardava con grande interesse. Il legame politico che univa Washington ai suoi alleati europei impediva al governo americano di prendere posizioni nette contro i regimi bianchi dell’Africa meridionale. La penetrazione sovietica e quella cinese – sebbene quest’ultima in competizione con la prima – avevano finito per spostare l’epicentro della guerra fredda in una regione fino a quel momento estranea al contenzioso storico tra Unione Sovietica e Stati Uniti. I saggi presenti nel volume analizzano la politica americana sia nella sua impostazione generale, sia nei vari contesti in cui si esplicò in quegli anni

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’arte della guerra contemporanea. Dalla caduta del Nazismo al conflitto in Ucraina

    34.00

    David Petraeus – Andrew Roberts

    Gli ultimi anni ci sono apparsi come una violenta resurrezione della Storia: le immagini dell’invasione dell’Ucraina, insieme alle macerie di Gaza, hanno rievocato gli spettri di un’umanità bellicosa che molti credevano ormai appartenere al passato. La guerra, finita ai margini della nostra quotidianità, è tornata prepotentemente alla ribalta, conquistando le prime pagine dei giornali e rimescolando i fronti tra interventisti e pacifisti a oltranza. Ma la guerra in sé e per sé non era mai scomparsa – si era solo trasformata. Il fatto è che la Seconda Guerra Mondiale ha segnato un prima e un dopo: la rivalità tra Stati Uniti e Unione Sovietica, con la minaccia di un annientamento nucleare, ha fatto sparire dal tavolo l’opzione di una guerra su scala globale, sostituendola con uno stillicidio di piccoli e medi conflitti dislocati in aree di interesse economico o geopolitico, dove le strategie e le tecniche militari hanno potuto mettersi in discussione, rinnovarsi e a volte reinventarsi.  Il generale David Petraeus, ex direttore della CIA e comandante delle forze statunitensi in Iraq e Afghanistan, è stato un grande innovatore in questo senso, trovandosi di continuo nella necessità di operare su territori ostili, in condizioni di guerriglia e mescolanza fra truppe regolari e terroristi, civili e bande armate. In questo saggio scritto a quattro mani, Petraeus mette le sue eccezionali conoscenze sul campo a disposizione dello storico Andrew Roberts, con il proposito ambizioso di tracciare la parabola evolutiva militare dalla guerra di Corea a quella del Vietnam, dalle due guerre del Golfo a quelle nell’ex Jugoslavia, dall’Afghanistan fino al recente conflitto in Ucraina.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 650 + 16 pagine fuori testo con foto b/n e colori

    Stampato nel 2024 da UTET

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’arte della guerriglia

    25.00

    Il termine che la definisce ha poco più di due secoli, ma la guerriglia accompagna tutta la storia dell’uomo e anzi, considerata nei suoi caratteri fondamentali, precede nel tempo la stessa guerra “regolare”. Anche oggi non v’è area del globo che non ne sia immune: dall’Afghanistan a Belfast, dalle foreste africane alla Cecenia, dalla striscia di Gaza alla giungla birmana. Guerriglia è la lotta ingaggiata dal più debole con tattiche elusive. Questo libro racconta la guerriglia così come è stata teorizzata e praticata sia seguendo le elaborazioni degli scrittori antichi e moderni (come Sun Tzu, Clausewitz, Lawrence d’Arabia, Che Guevara) sia raccontando vicende concrete come la resistenza degli indiani d’America, il Vietnam, la Cecenia, da ultimo l’Afghanistan di cui l’autore ha potuto avere esperienza diretta al seguito del contingente italiano.

    Cartonato con sovracopertina, 16 x 21,5 cm. pag. 293 con circa 6 cartine + 8 pagine fuori testo con 16 foto b/n

    Stampato nel 2013 da il Mulino

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’aviation a Dien Bien Phu – De la genese a la chute du camp retranche (novembre 1952 – juin 1954)

    45.00

    Patrick-Charles Renaud

    Dal 20 novembre 1953 al 7 maggio 1954 gli aviatori francesi dovettero progressivamente spingere la loro azione oltre i limiti della resistenza umana. Senza gli equipaggi dell’Aeronautica Militare, dell’Aeronautica Navale e dell’Aviazione d’Osservazione dell’Artiglieria Leggera, delle compagnie aeree civili requisite, ma anche dei piloti americani eredi delle Tigri Volanti, il campo trincerato di Diên Bien Phu non avrebbe potuto sopravvivere e combattere così a lungo. Oltre alle condizioni meteorologiche generalmente avverse nel Vietnam del Nord, dovettero affrontare una difesa antiaerea nemica aggressiva e mortale. La pista, neutralizzata fin dai primi giorni dell’attacco dall’artiglieria Viet Minh, costrinse i Dakota e i C-119 a effettuare rifornimenti d’assalto in condizioni più difficili che a Stalingrado, mentre i caccia e i bombardieri piombavano sulle numerosi postazioni nemiche. Questo libro, frutto di diversi anni di ricerca, racconta dettagliatamente il ruolo svolto dagli aviatori, a partire dal 30 novembre 1952, sino al recupero dei feriti e dei fuggitivi dopo la caduta del campo trincerato di Diên Bien Phu, nel maggio e giugno 1954.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 432 con alcune foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Regi-Arms

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’Aviation Française en Indochine. Des origines a 1945

    75.00

    Christophe Cony  – Michel Ledet

    Se conosciamo abbastanza bene il periodo della guerra in Indocina, conosciamo molto meno la storia dell’aviazione francese in questa colonia dall’inizio alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Grazie agli archivi ritrovati e ai contatti con i reduci, gli autori hanno potuto scrivere questo “poderoso” volume completamente nuovo, con immumerevoli informazioni, mai riportate prima! Va aggiunto che molte pagine sono dedicate anche all’aviazione civile (club di volo), Air Asia, Air Union, Air France e Naval Aviation. Molte foto di questo enorme apparato fotografico di circa 1300 immagini, sono inedite e vengono mostrate per la prima volta in questo lavoro.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 635 con circa 1300 foto b/n e 120 profili di mezzi a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da Lela Presse

    Quick view
  • 0 out of 5

    l’Esercito Italiano 1946 – 2023. I Granatieri. Storia, araldica, Uniformi, Distintivi e Medaglie

    25.00

    AA.VV.Il libro sui Granatieri 1946-2023 ripropone, in maniera sintetica ma articolata, gli ultimi settantasette anni di vita della Specialità Granatieri attraverso le vicende organiche dei suoi reparti e di quelli che hanno costituito la Grande Unità che ne porta il nome (la Divisione, poi Brigata Granatieri di Sardegna). Viene poi presentata tutta l’araldica repubblicana dei Granatieri, nonché una ricca ed esauriente panoramica dei fregi da copricapo, degli alamari, degli scudetti omerali e dei vari distintivi che ne hanno caratterizzato l’uniforme dal 1946 ad oggi; vengono inoltre trattati alcuni elementi uniformologici legati alle ricche e gloriose tradizioni della Specialità, primi tra tutti l’uniforme storica di parata e d’onore. Seguono altri capitoli che hanno un valore affettivo per chi ha militato nella Specialità Granatieri ed un valore collezionistico per chi ama raccogliere cimeli e ricordi militari.

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’Esercito Italiano 1946-2018 – L’ Artiglieria. Storia araldica uniformi distintivi e medaglie

    38.00

    Giuseppe Lundari -Franco Fassio – Carlo Ferri – Ivo Fossati – Giordano Zampetti

    Questo volume vuole rappresentare tutta l’araldica militare del periodo repubblicano dell’Artiglieria, nonché una ricca ed esauriente panoramica dei fregi da copricapo, delle mostreggiature, degli scudetti omerali e dei distintivi di specializzazione e incarico dell’uniforme in dotazione dal 1946 fino al 2020;  vengono inoltre trattati alcuni elementi uniformologici che richiamano le ricche e gloriose tradizioni dell’Arma, prime tra tutte quelle della batteria storica delle Voloire. Seguono altri capitoli che hanno un valore affettivo per chi ha militato nelle varie specialità di artiglieria ed un valore collezionistico per chi ama raccogliere cimeli e ricordi militari. Si tratta di una esauriente rassegna dei distintivi metallici da taschino di Reparti e Scuole, dei distintivi omerali in panno o plastica e delle medaglie ricordo cosiddette “reggimentali”. Le minuziose ricerche, effettuate anche grazie al contributo di numerosi collezionisti e veterani, hanno consentito di fornire un quadro molto ricco circa la produzione di questi oggetti da parte delle singole Unità, una tradizione questa che è presente in tutte le Armi e Specialità dell’Esercito Italiano da oltre un secolo.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 244 riccamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2022 da Athena Books

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’Esercito Italiano 1946-2024 – Gli Alpini e le Truppe da Montagna – Storia, araldica, uniformi, distintivi e medaglie”

    38.00

    Giuseppe Lundari

    Il libro  in maniera sintetica ma articolata, gli ultimi 78 anni di vita della Specialità Alpini e delle altre Truppe da Montagna che si fregiano del cappello con la penna, attraverso una cronistoria della costituzione dei reparti e poi la narrazione delle vicende organiche dei singoli reparti, presentando anche la loro araldica repubblicana. Molto utile per i collezionisti.

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’esercito russo che non abbiamo studiato. Le operazioni militari terrestri dell’Esercito della Federazione Russa in Ucraina

    20.00

    Maurizio Boni

    In questo saggio l’autore analizza le operazioni militari terrestri dell’Esercito della Federazione Russa in Ucraina a più di un anno dall’invasione e dall’inizio delle ostilità, in uno scenario già instabile e di grande tensione dai tempi della Rivoluzione di Piazza Maidan del 2014.

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’Europa in guerra

    16.00

    Fabio Mini

    La guerra in Ucraina è il risultato della difesa di un Paese membro delle Nazioni Unite dall’attacco della Russia. Poteva essere evitata, ma non l’ha voluto nessuno. Anzi, la patente di giustizia e legittimità è servita a inasprire il conflitto e ad allargarlo. Proprio la legittimità è un dogma dell’Occidente, che rappresenta un quarto delle terre emerse e un settimo della popolazione mondiale. Che produce il 50% del Pil globale e consuma parte di quello del resto del mondo. Gli Usa cercano di limitare lo sviluppo economico dell’Occidente europeo, negando qualsiasi strumento militare indipendente. E, fortunatamente per gli States, l’Europa è gestita da organi burocratici che ne riconoscono l’egemonia. Gli Stati Uniti esercitano quindi la supremazia globale e si oppongono alla Cina e alla Russia. E il vero ostacolo è rappresentato dalla potenza nucleare di Mosca, e non da quella commerciale della Cina. L’Ucraina è quindi uno dei passi statunitensi verso la sistemazione definitiva di una vecchia faccenda: il depotenziamento militare della Russia e quello economico dell’Europa.

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’Italia e la guerra d’Algeria (1954- 1962)

    28.00

    La guerra d’Algeria pose all’Italia un problema di compatibilità tra la “solidarietà necessaria” alla Francia e il “massimo interesse” per le ragioni dell’indipendenza. Divenne così un banco di prova di una evoluzione possibile della politica estera nazionale, delle sue potenzialità, dei suoi limiti, della sua capacità di intercettare il variare delle esigenze di un paese che si preparava prima e giungeva poi alla stagione del centro-sinistra e del boom economico. Il lavoro di Bruna Bagnato è documentatissimo ed entra nel labirinto dei rapporti e delle relazioni diplomatiche tra gli stati interessati alla questione algerina, svela gli interessi economici e anche geopolitici che hanno portato l’Italia ed in particolare alcuni grossi gruppi economici come l’E.N.I. di Mattei, ad assumere una posizione non ortodossa nel contesto della disputa tra Algeria e Francia.

    Brossura, 14,5 x 22,5 cm. pag. 799

    Stampato nel 2012 da Rubbettino

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’ultima guerra contro l’Europa. Come e perché fra Russia, Ucraina e NATO le vittime designate siamo noi

    22.00

    Gianandrea Gaiani

    La guerra in Ucraina sta modificando radicalmente gli assetti e gli equilibri del Vecchio Continente. L’Ucraina è devastata dal conflitto e comunque vada sul campo di battaglia la Russia ne uscirà indebolita mentre l’Europa perderà il suo primato economico e ha cessato di esistere come soggetto geopolitico con aspirazioni di autonomia strategica, relegata al ruolo di vassallo sempre più debole degli Stati Uniti.

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’ultima guerra dell isola-mondo

    20.00

    Alekandr Dugin ripercorre l’evoluzione geopolitica della Russia dalle sue origini con la Rus’ di Kiev e l’Impero russo, attraversando il culmine della sua influenza globale durante l’era sovietica, fino all’attuale presidenza di Vladimir Putin. Dugin vede la Russia come il principale polo geopolitico delle civiltà di Terra del mondo, destinato ad essere perennemente in conflitto con le civiltà del Mare. Un tempo il polo delle civiltà marittime era l’Impero britannico; oggi è rappresentato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati della NATO. La Russia può adempiere alla sua missione geopolitica solo restando in opposizione alle potenze marittime. Oggi, secondo Dugin, questo conflitto non è solo di natura geopolitica, ma anche ideologica: la Russia è il principale rappresentante e difensore dei valori tradizionali e dell’idealismo, mentre l’Occidente rappresenta i valori del liberalismo e della società di mercato. Il libro si avvale di una puntuale introduzione di Alessandra Colla e di un’appendice di Carlo Terracciano. Chiude con un “Glossario di geopolitica”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 200

    Stampato nel 2018 da A.G.A.

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’ultimo compleanno a Nassirya – L’attentato e la missione italiana in Iraq raccontati da uno dei protagonisti

    20.00

    Un giovane ufficiale dei carabinieri racconta l’avventura della missione italiana in Iraq e del sanguinoso attentato accaduto di fronte ai suoi occhi. Un racconto avvicente, interessante e curioso, dove la voce narrante si astiene dall’influenzare lo sguardo del lettore. Una storia ricca di immagini che esprimono situazioni amare e drammatiche dove i colori e i rumori avvolgono il lettore trasportandolo in una nuova dimensione.

    Brossura, 11 x 17 cm. pag. 310 con 25 foto b/n

    Stampato nel 2009 a cura dell’Autore

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’Armée de l’Air en Afrique du Nord 1940-1967

    48.00

    Pubblicato in due volumi, questo libro fa il punto sulla presenza aerea francese in Marocco, Algeria e Tunisia dal giugno 1940 all’estate del 1967. Dopo una revisione degli eventi avvenuti tra il giugno 1940 e il novembre 1942, questo primo volume è dedicato alla riorganizzazione delle Forze Aeree in Nord Africa, al fine di partecipare alla lotta contro le forze dell’Asse. Viene fatto un escursus sulle scuole e i centri di formazione, prima di analizzare la caccia pesante, la riorganizzazione alla fine del conflitto e le vicende riferire all’intensivo uso dell’arma aerea e degli elicotteri durante la guerra d’Algeria, in un tipo di conflito, “non convenzionale” che oggi definiremo asimmetrico. Stupendamente illustrato con quasi 2500 foto, il volume rappresenta un riferimento di alto livello, riferito ad un conflitto oramai poco considerato ma che mantiena tuttora una grande validità riguardo l’esperienza operativa.

    Rilegato, 21,5 x 31,5 cm. pag. 240 completamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Histoire & Collections

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’Armée de l’Air en Afrique du Nord 1940-1967 Tome 2

    44.00

    Pubblicato in due volumi, questo libro fa il punto sulla presenza aerea francese in Marocco, Algeria e Tunisia dal giugno 1940 all’estate del 1967. Dopo una revisione degli eventi avvenuti tra il giugno 1940 e il novembre 1942, questo primo volume è dedicato alla riorganizzazione delle Forze Aeree in Nord Africa, al fine di partecipare alla lotta contro le forze dell’Asse. Viene fatto un escursus sulle scuole e i centri di formazione, prima di analizzare la caccia pesante, la riorganizzazione alla fine del conflitto e le vicende riferire all’intensivo uso dell’arma aerea e degli elicotteri durante la guerra d’Algeria, in un tipo di conflito, “non convenzionale” che oggi definiremo asimmetrico. Stupendamente illustrato con quasi 2500 foto, il volume rappresenta un riferimento di alto livello, riferito ad un conflitto oramai poco considerato ma che mantiena tuttora una grande validità riguardo l’esperienza operativa.

    Rilegato, 21,5 x 31,5 cm. pag. 192 completamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2015 da Histoire & Collections

    Quick view
  • 0 out of 5

    La (dis)unità d’Italia – Guerra anticomunista sul Fronte Orientale dagli Arditi a Gladio

    18.00

    L’autore, partendo dalle minacce d’invasione, provenienti dall’Est comunista, ripercorre i lunghi fili, nero e rosso che hanno caratterizzato la storia di Trieste, di Gorizia e della Venezia Giulia dalla fine della Prima Guerra Mondiale fino agli anni della strategia della tensione. Nell’imminenza dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia e mentre si parla sempre della frattura tra Nord e Sud, l’appuntamento tende a mettere in luce come il nostro Paese sia stato invece spaccato, per certi versi fino ai nostri giorni, da un aspro conflitto (più complicata di una semplice contrapposizione tra fascisti e comunisti e tra italiani e slavi), che proprio su questo territorio ha fatto segnare alcune delle pagine più buie sul versante politico e etnico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 228 illustrato con circa 96 foto b/n

    Stampato nel 2010 da Edizioni Italo Svevo

    Quick view
  • 0 out of 5

    La 25e Division Parachutiste

    24.00

    Mark Bruschi

    Questo lavoro è dedicato alla 25° divisione paracadutisti in Algeria, punta di diamante delle unità di riserva generale dell’esercito francese in Nord Africa, che condivise con le unità similari, le lotte e le speranze dal 1956 al 1961. Comandati da capi dai nomi prestigiosi intimamente legati alle gesta di uomini famosi (Gilles, Sauvagnac, Ducournau), i paracadutisti che lo componevano, fossero metropolitani, coloniali o legionari, ingaggiati o richiamati dal contingente, presero parte alle battaglie più dure nel contesto algerino, dalla battaglia dei confini alle grandi operazioni del piano “Challe”, di una guerra che per lungo tempo parte dell’opinione pubblica francese, rifiutò di accettare. Scomparsa nel tumulto degli eventi dell’aprile 1961, la 25° DP, sebbene meno pubblicizzata e conosciuta della 10a Divisione paracadutisti, resta avvolta in un’aura leggendaria, legittimata dal peso di tanti sacrifici liberamente compiuti. Basato in gran parte su fonti dirette e illustrato con foto per lo più inedite provenienti dagli archivi di molti ex-paracadutisti, questo studio di un centinaio di pagine offre una panoramica dell’organizzazione, delle missioni, delle armi, delle divise, dei distintivi e dell’equipaggiamento delle varie unità della divisione, che servivano sotto il berretto blu, rosso o verde.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 96 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2022 da Memorabilia

    Quick view
  • 0 out of 5

    La 317ª Sezione – La lotta per la sopravvivenza di un plotone dell’esercito francese in Indocina

    20.00

    Laos del Nord, aprile 1953. La guerra d’Indocina è alla fine. La 317a Sezione, formata da quattro francesi e quarantuno ausiliari laotiani, riceve l’ordine di ripiegare a Tao-Tsaï, a oltre 150 chilometri di distanza: una missione impossibile attraverso la giungla infestata dai guerriglieri Viet Minh del generale Giap. Messisi in marcia alla guida del giovane ufficiale d’accademia sottotenente Torrens e dell’aiutante capo Willsdorff, un duro alsaziano già veterano della Wehrmacht sul fronte russo e della difesa di Berlino, ben presto vengono attaccati dai Viet Minh, che li costringono ad un susseguirsi continuo di scontri a fuoco, di imboscate, di tranelli reciproci. Facendosi largo tra un nemico implacabile e la natura ostile, i superstiti continuano disperatamente il lungo cammino verso le proprie linee e la salvezza, mentre le loro file si assottigliano sempre di più. Chi sopravvivrà a questa odissea?

    brossura, 15,5 x 22,5 cm. pag. 176 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2020 da Associazione Italia

    Quick view
  • 0 out of 5

    La bataille de Timimoun. Parachutistes, légionnaires, aviateurs et sahariens dans les dunes du Grand Erg Occidental (octobre à décembre 1957)

    39.00

    Patrick-Charles Renaud

    “Il comandante congiunto dell’Algeria, il tenente colonnello Bigeard, comandante del 3° reggimento paracadutisti coloniale, capì che avrebbe dovuto giocare il doppio gioco o rinunciare. Nelle settimane precedenti, i sahariani e l’aeronautica non erano riusciti a trovare i disertori di una compagnia di cammelli che, dopo aver eliminato otto loro commilitoni europei, avevano colpito di nuovo, teso un agguato mortale contro un convoglio, benché scortate dai legionari. Bisogna ammettere che la scommessa è rischiosa, perché bisognerà operare nelle dune del Grande Erg Occidentale, un vasto universo tradizionalmente riservato agli iniziati e la cui superficie rappresenta quasi il 15% della Francia metropolitana”. – Questo libro invita a rivivere la sequenza degli eventi, dall’ammutinamento alle operazioni di inseguimento. Scoprirete come Bigeard, un ufficiale pragmatico e abile nei rapporti con i media, dotato di un carisma innegabile, sia riuscito a scovare i disertori e i loro complici. Con l’aiuto dell’aeronautica militare, orchestrò un’operazione aviotrasportata durante le quali i suoi uomini vennero trasportati direttamente con elicotteri e, paracadutati, sui nemici che, combatterono fino all’ultima cartuccia.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 222 con varie foto a colri e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2025 da Memorabilia

    Quick view
  • 0 out of 5

    La battaglia dei ponti – Iraq 2004: Operazione Antica Babilonia III

    21.00

    Il 6 aprile del 2004 non fu un giorno come gli altri a Nasiriyah. L’ostilità delle fazioni armate sfociata negli scontri dei giorni precedenti preannunciava un’inesorabile deteriorarsi della situazione. Già dalle 3 le colonne delle Task Force avevano iniziato a muoversi mentre le Forze Speciali occupavano la sponda nord del “ponte Charlie”. Erano le avvisaglie di quella che verrà ricordata come la Battaglia dei Ponti. La Task Force 11, comandata dall’allora Colonnello Luigi Scollo, era l’unità di punta di tutto il nostro dispositivo militare a Nasiriyah e coinvolgeva non solo l’11º reggimento bersaglieri ma anche molti altri reparti delle Forze Armate italiane. Il volume non si limita ad una semplice analisi a livello strategico ma ripercorre nel dettaglio le operazioni, le comunicazioni fra le pattuglie e l’evolversi delle azioni attraverso il punto di vista di un comandante sul campo, in circostanze in cui ogni ordine è essenziale ed ogni decisione importante. La narrazione dei fatti si basa sui diari e gli appunti che l’autore prese nell’immediatezza degli eventi, accompagnati dalle mappe delle operazioni e da immagini inedite.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 212 illustrato con 36 foto e 14 cartine a colori

    Stampato nel 2018 da Itinera

    Quick view
  • 0 out of 5

    La caduta dell’impero britannico 1918-1968

    22.00

    Nel 1918 l’Impero britannico si poteva considerare la maggior potenza del mondo. Nella Prima guerra mondiale le nuove conquiste ne avevano allargato le frontiere fino a comprendere un quarto delle terre emerse. Nonostante l’esteso autogoverno nei domini “bianchi”, l’Impero britannico funzionava soprattutto come unità politica. Nel 1918, la maggior parte della gente credeva che esso sarebbe durato per generazioni. Era l’impero sul quale “non tramonta mai il sole”, un’istituzione stabile, una parte del normale ordine mondiale. Ma nel giro di cinquant’anni svanì, lasciandosi dietro un nebuloso Commonwealth dall’incerto avvenire. L’Impero britannico risultò, così, una situazione provvisoria, un semplice sogno. Questo volume rievoca le cause più salienti che portarono a questa incredibile trasformazione.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 392 con numerose foto. illustrazioni e mappe b/n

    Stampato nel 2016 da Odoya

    Quick view
  • 0 out of 5

    La dimensione internazionale dell’Esercito Italiano

    49.00

    Questo libro non vuole essere semplicemente una testimonianza fotografica, o foto-giornalistica, delle missioni all’estero dell’esercito Italiano, ma vuole mettere in evidenza i tratti operativi che hanno portato l’Esercito Italiano ad affrontare la sfida del “fuori area” degli ultimi 20 anni. Il volume, assolutamente, completamente illustrato, mostra questi uomini e parte dei loro equipaggiamenti e sistemi operativi, in tutte le parti del mondo teatro delle operazioni dal Kossovo all’Afghanistan.

    Cartonato con sovracopertina in cofanetto 21,5 x 30 cm. pag. 191 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2010 da Rivista Militare

    Quick view
  • 0 out of 5

    La disfatta del Medio Oriente – Due secoli di interventi occidentali nei paesi islamici

    25.00

    Il 2 luglio 1798 Napoleone entrò ad Alessandria d’Egitto a capo di una trionfante armata francese. Per la prima volta dopo le Crociate, un esercito europeo invadeva una terra islamica segnando l’inizio di un nuovo conflitto tra civiltà che da oltre due secoli tiene in ostaggio l’area ormai nota come Medio Oriente. L’invasione dell’Iraq nel 2003 a opera degli Stati Uniti è l’ennesimo episodio drammatico che ha inasprito le relazioni tra paesi occidentali e paesi islamici, lasciando sul campo migliaia di morti, dolore, tensioni e un forte desiderio di vendetta. Ma quali sono le radici di quest’odio? Qual è la verità che si nasconde dietro le reciproche accuse che da anni scandiscono le relazioni internazionali? Per capire bisogna ripercorrere dall’inizio gli eventi, analizzare la campagna prolungata delle forze occidentali nei paesi islamici, ristabilire la giusta prospettiva e interrogarsi sul senso della contrapposizione tra “noi” e “loro”, tra Occidente e Islam, una divisione che è ormai degenerata secondo l’autore in una vera e propria patologia culturale”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 522

    Stampato nel 3016 da Castelvecchi

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Dottrina Gerasimov. La Filosofia della Guerra Non-Convenzionale nella Strategia Russa Contemporanea

    27.00

    Nicola Cristadoro

    “Guerra ambigua”, “non – lineare”, “ibrida”, … modi diversi per indicare guerre combattute con modalità che ormai si allontanano sempre più dalle concezioni e dalle dottrine dei conflitti tradizionali, tanto a livello strategico, quanto a livello tattico. La guerra non-convenzionale assurge ad un ruolo dominante e, dunque, la componente militare nei conflitti contemporanei sovente non indossa un’uniforme, né esibisce simboli distintivi. In generale, le guerre contemporanee prefigurano situazioni in cui un’entità statuale o non statuale belligerante schiera unità militari e paramilitari in modo confuso ed ingannevole, allo scopo di conseguire obiettivi militari e politici, dissimulando la partecipazione diretta delle proprie forze armate alle operazioni. In tempi assolutamente ridotti vengono immesse nelle zone di combattimento le forze speciali e, accanto ad esse, agiscono gruppi paramilitari locali, mercenari, gruppi di civili leali all’una o all’altra parte in causa su base etnica e, non ultime, le organizzazioni criminali interessate a lucrare sui traffici legati al conflitto. Accanto alle operazioni tradizionali, il terrorismo, le operazioni psicologiche, l’intimidazione, e la corruzione diventano gli strumenti impiegati su vasta scala per minare la resistenza dell’avversario. In tale quadro, già sufficientemente confuso, non bisogna trascurare il ruolo sempre più cogente degli hackers, i “signori della cyberwar” che, con le loro capacità e gli strumenti sempre più sofisticati di cui dispongono, rappresentano l’avanguardia dell’infowar. Ecco allora l’attualità del pensiero del Gen. Valeij Gerasimov, Capo di Stato Maggiore della Difesa russo, che supera il modello “asimmetrico” con una dottrina che prevede di attaccare l’avversario sul piano economico, cognitivo e fisico facendo largo ricorso a procedure non convenzionali e che vede nella contesa del Donbass con l’Ucraina e nell’occupazione della Crimea l’applicazione paradigmatica di quanto teorizzato nel nuovo modello di difesa russo. Il 2022 ha visto l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con le proprie forze convenzionali. L’impiego delle unità regolari delle Forze Armate non ha, comunque, precluso o ridotto, l’intervento delle unità paramilitari, le azioni di cyber-warfare e tutte quelle azioni realizzate attraverso elementi e tattiche/strategie non militari. Il testo esamina questi aspetti riferiti al periodo di otto anni (2014-2022) che hanno preceduto le operazioni delle Forze Armate russe iniziate nel febbraio 2022.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La fionda di David

    25.00

    Frutto di un lungo lavoro di ricerca la compilazione di questo libro, probabilmente il primo non in lingua ebraica sulla nascita dell’aviazione israeliana, non è stata sicuramente un’opera facile anche per il difficile accesso a documenti e dati e per il fatto che la quasi totalità delle fonti è inquinata da una parzialità (sia pro che contro) assolutamente disarmante. Atteggiamento peraltro comprensibile perché la storia di Israele resta comunque una storia controversa. Il progetto di gettare le basi per una forza aerea, cullato a lungo da Ben Gurion, prese vita con un memorandum steso da un giovane veterano della RAF, quattro aerei da turismo, un tassì aereo e venti piloti. Vent’anni dopo sarebbe stata la più efficiente aviazione militare del mondo. Il volume è completato da disegni, mappe, fotografie originali e tavole a colori con i profili dei mezzi.

    Brossura, pag. 238, fotografie b/n, disegni al tratto, 4 tavole a colori

    Stampato nel 2012 da IBN Editore

    Quick view
  • 0 out of 5

    La guera del Yom Kippur

    15.00

    Juan Vazquez Garcia

    Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare della guerra dello Yom Kippur.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La guerra del golfo. Diario di una guerra dimenticata

    25.00

    Il libro racconta tutte le difficoltà politiche che la partecipazione italiana incontrò, a partire da quelle dovute al Governo Andreotti e al Parlamento, nel cui ambito le decisioni necessarie e spesso impellenti furono invece prese troppe volte con le ben note lentezza e ambiguità della politica nazionale. Ma il libro del generale Arpino è soprattutto ambientato “in prima linea”, dove la guerra era appunto tale e veniva combattuta da tutte le forze della Coalizione. Il lavoro è strutturato principalmente su tre parti: la prima, dedicata alla preparazione delle forze rischierate nel teatro, alla pianificazione delle operazioni e al “targeting”, cioè l’analisi degli obiettivi e lo studio delle soluzioni migliori per colpirli. La seconda parte è tratta dal diario operativo dell’autore e descrive dettagliatamente le operazioni nel teatro, iniziate nell’ambito del rischieramento internazionale denominato “Desert Shield” (scudo del deserto) e confluite, allo scadere dell’ultimatum dell’ONU, nella campagna denominata “Desert Storm” (Tempesta del deserto). In questa seconda parte, che è sicuramente quella più estesa e importante del volume e che solo dopo la successiva “desecretazione” delle informazioni è stato possibile descrivere dettagliatamente, Mario Arpino racconta, giorno per giorno, la vita dei nostri equipaggi e del suo ridottissimo ma molto motivato staff di comando.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La guerra del Vietnam. Storia militare del conflitto più controverso del XX secolo

    23.00

    Errico De Gaetano

    La guerra del Vietnam è un conflitto di particolare rilevanza, avendo fuso assieme la dimensione militare, politica e mediatica in quella sintesi di sforzi che oggi rappresenta la normalità della forma bellica.  Il volume, frutto di un minuzioso vaglio delle fonti, ricostruisce con dovizia di particolari le operazioni militari dal 1945 al 1975 spiegando, passo dopo passo, l’evoluzione del conflitto, gli aspetti tecnico- operativi, il ruolo della politica interna e internazionale, dell’opinione pubblica e dei mezzi di comunicazione di massa dal punto di vista dei contendenti, soffermandosi sulla forza, gli errori e i limiti delle visioni strategiche che si sono confrontate in Vietnam.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Guerra delle Falklands

    32.00

    Marco di Nunzio

    Descrizione giorno per giorno della guerra delle Falklands, con elencazione delle operazioni aeree, terrestri e navali  oltre all’impiego delle forze speciali.  Sono  descritte anche le operazioni di riconquista della Georgia del Sud. Inoltre sono presenti  anche delle tabelle organiche riferite ai reparti britannici e argentini che hanno partecipato al conflitto. Nuova edizione aggiornata ed espansa con numerose foto a colori.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 298 con numerose foto a colori

    Stampato nel 2023 In Proprio

    Quick view
  • 0 out of 5

    La guerra di un soldato in Cecenia

    15.50

    Arkadij Babcenko

    George Orwell scrisse a proposito della Guerra Civile in Spagna – alla quale aveva partecipato – che “era un’alternanza di paura e di noia”. E queste parole continuano a tornare alla mente di chiunque legga le sconvolgenti pagine sull’esperienza dell’autore in Cecenia. Come dimostra la cronaca anche recente, il conflitto in Cecenia resta una ferita aperta, un mostro che a intervalli regolari torna a dilaniare la regione del Caucaso (ma anche la Russia), mietendo vittime fra la popolazione locale, i ribelli ceceni, i giovani russi chiamati a combatterla, i moscoviti vittime di attentati. Nessuno è risparmiato. Non esistono né vinti né vincitori, non si impongono ragioni assolute né da una parte né dall’altra: le vittime e i carnefici appartengono a entrambi gli schieramenti. Lo sapeva Anna Politkovskaja, l’eroica giornalista assassinata nel 2006 in seguito alle sue denunce, lo sa Arkadij Babcenko, anche lui firma coraggiosa della “Novaja Gazeta”. Babcenko ha vissuto la devastante esperienza della guerra in Cecenia una prima volta a partire dall’estate del 1996, come soldato semplice, e quattro anni dopo tornandoci da volontario. In questo libro sulfureo e disperato, emozionante e terribilmente onesto l’autore racconta il suo viaggio dall’innocenza all’esperienza, dalla vita alla morte. Per giungere fino a quella assurda situazione di esistenza sospesa tipica del soldato rientrato in patria che fatica a dare un senso alle sue giornate lontano dalla guerra.

    Brossura, 12,5 x 19,7 cm. pag. 402

    Stampato nel 2019 da Mondadori

    Quick view
  • 0 out of 5

    La guerra dimenticata. Il conflitto Iran-Iraq 1980-1988

    32.00

    Quest’opera ricostruisce gli otto anni di una guerra dimenticata, quella Iran-Iraqche fece un milione di morti e milioni di profughi, con la comunità internazionale preoccupata solo del prezzo del petrolio e di vendere armi ai contendenti, attraverso una raccolta di diversi saggi di Saskia M. Gieling, Carlo Lagomarsino e Andrea Lombardi, Javed Ali, Stephen Shalom. Sono incluse numerose fotografie dei combattimenti terrestri, aerei e navali e dei mezzi impiegati, e diverse immagini inedite in Italia sui terribili effetti degli aggressivi chimici iracheni sui civili iraniani e curdi. In appendice il testo della Risoluzione ONU 598 che pose fine al conflitto e l’elenco delle aziende che contribuirono allo sviluppo delle armi chimiche, batteriologiche e nucleari irachene.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 262 con molte illustrazioni a colori

    Stampato nel 2011 da Associazione Italia

    Quick view
  • 0 out of 5

    La guerra dimenticata. Il conflitto Iran-Iraq (1980-1988)

    25.00

    Andrea Lombardi (a cura di)

    Un incubo durato otto anni. Un milione di morti e milioni di profughi. Armi chimiche, missili balistici e attacchi in massa di ragazzini-soldato. La doppiezza di una comunità internazionale che ha venduto armi ad entrambi i contendenti, preoccupandosi soltanto del prezzo del petrolio. Quella tra Iran e Iraq – senza dubbio – è una guerra dimenticata, presto sommersa dagli interessi energetici nel Golfo Persico e dagli equilibri politici nello scacchiere medio-orientale, preda di lotte intestine, ingerenze straniere e destabilizzazioni forzate. In questo libro – composto di numerosi saggi e curato da Andrea Lombardi – si analizza la storia del conflitto, indagandone le cause e gli effetti: un’opera unica nel suo genere, che riapre un capitolo controverso della storia recente e contribuisce a chiarire – come sottolineato nella Prefazione di Paolo Mauri – le successive evoluzioni nella regione, attraversata dalle “Guerre del Golfo”, dal fondamentalismo islamico e dalla mai sopita tensione tra Teheran e Washington.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La guerra in Jugoslavia. Un’analisi storica ed economica

    16.00

    Cesare Basilico

    Trent’anni fa in Jugoslavia scoppiava quello che per molti anni sarebbe stato l’ultimo grande conflitto europeo prima dell’attuale guerra fra Russia e Ucraina. Ma quali furono le cause di questa terribile carneficina al di là delle motivazione etniche e religiose che fomentarono il conflitto? Cesare Basilico analizza le motivazioni geopolitiche, storiche ed economiche che portarono alla deflagrazione dell’ex Jugoslavia di Tito e alla nascita degli Stati nazionali che oggi conosciamo, ponendo l’accento anche sulle figure politiche e militari che ne furono protagoniste. Ne risulta un quadro che aiuta a fare chiarezza sulle motivazioni che spesso stanno alla base di molte guerre, fra ingerenze politiche e interessi economici nati, sul finire della Guerra Fredda, sulle spoglie di una nazione in disgregazione

    Quick view
  • 0 out of 5

    La guerra per il Sinai

    Il prezzo originale era: €12.00.Il prezzo attuale è: €7.20.

    Riccardo Lancioni       prezzo di listino: 12.00 (sc. 40%)

    La guerra arabo-israeliana del 1973 fu il più grande conflitto che interessò la Terra Santa dalla nascita dello stato ebraico nel 1948. Se dal punto di vista militare l’Egitto si rese protagonista di un insperato quanto effimero exploit sul piano politico il successo di Sadat fu innegabile. La guerra per il Sinai esamina le vicende secondo una prospettiva strategico operativa tra Tel Aviv e il Cairo, offrendo un ritratto vivido dei protagonisti che ne presero parte, accompagnando il lettore dalle cause agli esiti del conflitto che finì con la prima grande crisi petrolifera.

    Quick view