Lo sbarco che mai avvenne. Il sistema fortificato di Alghero e Porto Ferro nella Seconda Guerra Mondiale

19.50

Rolando Galligani – Mauro Almaviva

Nella primavera avanzata del 1943 gli italiani e i tedeschi si aspettavano imminente, grazie anche ad una “soffiata” dei servizi segreti germanici, un’invasione della Sardegna da parte degli eserciti alleati anglo-americani. Lo sbarco sull’isola era stato a lungo contemplato e pianificato accuratamente e solo nella conferenza di Casablanca del gennaio 1943 gli Alleati, con una decisione più politica che militare, decisero di volgersi verso la Sicilia. E la zona di Alghero poteva essere uno degli obbiettivi prioritari per un’eventuale invasione. Tramite l’accurato esame di documenti storici e di testimonianze, sono analizzati, oltre alle ragioni del conflitto, il processo di costruzione del complesso sistema di fortificazione antisbarco nell’area di Alghero e vari episodi bellici sull’isola nel 1941 e nel 1943. Sono presi in esame gli armamenti dislocati nel territorio e quelli in dotazione ai soldati, i campi minati e le esercitazioni per contenere l’ansia dell’attesa scrutando sempre l’orizzonte. Il sistema di fortini di Alghero e Porto Ferro, unico per dimensioni e unico in Italia rimasto ancora intatto con i suoi 30 Km di 667 manufatti in pietra e cemento armato, andrebbe conservato e tramandato perché quelle pietre e quel cemento ci raccontano le storie, le paure, le ansie di uomini che qui stazionarono in una spasmodica attesa di uno sbarco che mai avvenne.

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Rolando Galligani – Mauro Almaviva

Nella primavera avanzata del 1943 gli italiani e i tedeschi si aspettavano imminente, grazie anche ad una “soffiata” dei servizi segreti germanici, un’invasione della Sardegna da parte degli eserciti alleati anglo-americani. Lo sbarco sull’isola era stato a lungo contemplato e pianificato accuratamente e solo nella conferenza di Casablanca del gennaio 1943 gli Alleati, con una decisione più politica che militare, decisero di volgersi verso la Sicilia. E la zona di Alghero poteva essere uno degli obbiettivi prioritari per un’eventuale invasione. Tramite l’accurato esame di documenti storici e di testimonianze, sono analizzati, oltre alle ragioni del conflitto, il processo di costruzione del complesso sistema di fortificazione antisbarco nell’area di Alghero e vari episodi bellici sull’isola nel 1941 e nel 1943. Sono presi in esame gli armamenti dislocati nel territorio e quelli in dotazione ai soldati, i campi minati e le esercitazioni per contenere l’ansia dell’attesa scrutando sempre l’orizzonte. Il sistema di fortini di Alghero e Porto Ferro, unico per dimensioni e unico in Italia rimasto ancora intatto con i suoi 30 Km di 667 manufatti in pietra e cemento armato, andrebbe conservato e tramandato perché quelle pietre e quel cemento ci raccontano le storie, le paure, le ansie di uomini che qui stazionarono in una spasmodica attesa di uno sbarco che mai avvenne.

Brossura, 15,5 x 24 cm. pag. 168 con varie foto a colori

Stampato nel 2020 da Bertoni

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