Fantasmi e stelle alpine – Mussolini e l’Alto Adige

16.00

È un Benito Mussolini dal volto cupo e scavato, quello che, rannicchiato sul fondo di un camion tedesco, nel pomeriggio del 27 aprile 1945, abbandonati gli ultimi fedelissimi in camicia nera, tenta una fuga impossibile. La meta, lontana, quasi irraggiungibile è Merano. Un nome, un luogo che evoca altri tempi ed altre vicende. Mussolini giovane e ardente socialista, che in una domenica di marzo del 1907, sale da Trento per scontrarsi, in una sorta di duello oratorio, con il campione dei cattolici trentini, quell’Alcide De Gasperi che ora, mentre il Duce corre incontro al suo destino di morte, siede a Roma tra i leader della fragile Italia postbellica. Tra questi due momenti, legati entrambi ad un identico scenario, si compie il lungo e complesso rapporto tra Benito Mussolini e l’Alto Adige che, si conclude con la saldatura tra la spinta eversiva del fascismo e il credo nazionalista che predica l’italianizzazione forzata di tutte le terre sino al confine naturale del displuvio alpino. C’è poi il Mussolini Duce del fascismo che sperimenta sul terreno altoatesino le lezioni imparate nei decenni passati e sul confine del Brennero conquistato si scontra con la tenace resistenza dei sudtirolesi e s’incontra con l’amico, alleato: Adolf Hitler. È una storia i cui tempi sono scanditi dal passaggio dei treni che portano i due statisti verso i trionfi di massa sull’asse Roma Berlino, verso il consenso, spontaneo quanto organizzato, delle popolazioni locali.

Brossura, 17 x 24 cm. pag. 256 con circa 87 tra foto e illustrazioni b/n

Stampato nel 2015 da Curcu & Genovese

Esaurito

COD: SB09207 Categoria:

Descrizione

Maurizio Ferrandi

È un Benito Mussolini dal volto cupo e scavato, quello che, rannicchiato sul fondo di un camion tedesco, nel pomeriggio del 27 aprile 1945, abbandonati gli ultimi fedelissimi in camicia nera, tenta una fuga impossibile. La meta, lontana, quasi irraggiungibile è Merano. Un nome, un luogo che evoca altri tempi ed altre vicende. Mussolini giovane e ardente socialista, che in una domenica di marzo del 1907, sale da Trento per scontrarsi, in una sorta di duello oratorio, con il campione dei cattolici trentini, quell’Alcide De Gasperi che ora, mentre il Duce corre incontro al suo destino di morte, siede a Roma tra i leader della fragile Italia postbellica. Tra questi due momenti, legati entrambi ad un identico scenario, si compie il lungo e complesso rapporto tra Benito Mussolini e l’Alto Adige che, si conclude con la saldatura tra la spinta eversiva del fascismo e il credo nazionalista che predica l’italianizzazione forzata di tutte le terre sino al confine naturale del displuvio alpino. C’è poi il Mussolini Duce del fascismo che sperimenta sul terreno altoatesino le lezioni imparate nei decenni passati e sul confine del Brennero conquistato si scontra con la tenace resistenza dei sudtirolesi e s’incontra con l’amico, alleato: Adolf Hitler. È una storia i cui tempi sono scanditi dal passaggio dei treni che portano i due statisti verso i trionfi di massa sull’asse Roma Berlino, verso il consenso, spontaneo quanto organizzato, delle popolazioni locali.

Brossura, 17 x 24 cm. pag. 256 con circa 87 tra foto e illustrazioni b/n

Stampato nel 2015 da Curcu & Genovese

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