L’ Esercito popolare cinese di liberazione dal 1949 ad oggi

Storia

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    L’ Esercito popolare cinese di liberazione dal 1949 ad oggi

    18.00

    L’Esercito Popolare Cinese di Liberazione è la più grande forza armata al mondo. La Cina è da tempo il più rilevante concorrente degli Stati Uniti sul piano economico globale, ed è ormai di lunga data la preoccupazione dei governi occidentali rispetto alle ambizioni cinesi. Dal 1949 l’esercito cinese ha visto un lento ma costante progresso, da una massa di fanti male armati dalle limitate capacità a un insieme altamente sofisticato con ampie competenze. Una serie di riforme avviate a partire dal 1989 hanno reso possibile la liberalizzazione economica, i cui vantaggi hanno comportato ulteriori investimenti non solo nella modernizzazione degli armamenti, ma anche nella capacità di intervento all’estero, come avvenuto nel corso della partecipazione cinese alle missioni di pace ONU in Africa, Medio Oriente e ad Haiti. Con rare fotografie e immagini a colori appositamente realizzate, lo studio presenta una panoramica dei tratti salienti dell’Esercito Popolare di Liberazione dalla sua creazione ad oggi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 108 con varie foto b/n e tavole a colori

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    L’ Italia non gioca a risiko. Il ruolo delle Forze armate nella sfida geopolitica contemporanea

    14.00

    Giampiero Cannella

    Le Forze armate hanno attraversato le fasi più complesse della storia recente conquistando la fiducia degli italiani e la stima degli alleati. Oggi i nostri militari sono impegnati in decine di missioni fuori area e rappresentano una risorsa fondamentale in caso di emergenze nazionali. Nonostante ciò, bilanci sempre più esigui e decisioni estemporanee in politica estera impediscono all’Italia di recitare nel Mediterraneo il ruolo che le compete. Dal 1945 ad oggi, l’evoluzione, gli impegni internazionali, le caratteristiche e le criticità di un settore strategico penalizzato dalla mancanza di una chiara visione geopolitica da parte della classe dirigente del Paese.

    Brossura, 11,5 x 17 cm. pag. 160

    Stampato nel 2021 da Giubilei Regnani

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    L’amministrazione Nixon e il continente africano – Tra decolonizzazione e guerra fredda 1969-1974

    40.00

    Durante gli anni della sua presidenza, Nixon ereditò una situazione sempre più complessa sulle questioni africane, soprattutto quelle riguardanti l’Africa subsahariana e australe. Già Kennedy e poi Johnson avevano tentato di rimodulare la politica americana verso l’Africa meridionale, ma con scarsi risultati. Con Nixon e Kissinger al suo fianco, i problemi di quell’area si fecero ancor più incalzanti. La nascita e il rafforzamento dei movimenti d’indipendenza africani avevano posto le tradizionali potenze coloniali europee in una situazione sempre più difficile e gli stessi Stati Uniti, pur essendo estranei alla storia coloniale europea in Africa, dovettero fare i conti con movimenti locali ai quali l’Unione Sovietica (e, in misura minore, ma non per questo meno preoccupante, la stessa Cina comunista) guardava con grande interesse. Il legame politico che univa Washington ai suoi alleati europei impediva al governo americano di prendere posizioni nette contro i regimi bianchi dell’Africa meridionale. La penetrazione sovietica e quella cinese – sebbene quest’ultima in competizione con la prima – avevano finito per spostare l’epicentro della guerra fredda in una regione fino a quel momento estranea al contenzioso storico tra Unione Sovietica e Stati Uniti. I saggi presenti nel volume analizzano la politica americana sia nella sua impostazione generale, sia nei vari contesti in cui si esplicò in quegli anni.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 324

    Stampato nel 2016 da Franco Angeli

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    L’amministrazione Nixon e il continente africano. Tra decolonizzazione e guerra fredda (1969-1974)

    40.00

    AA.VV.

    Durante gli anni della sua presidenza, Nixon ereditò una situazione sempre più complessa sulle questioni africane, soprattutto quelle riguardanti l’Africa subsahariana e australe. Già Kennedy e poi Johnson avevano tentato di rimodulare la politica americana verso l’Africa meridionale, ma con scarsi risultati. Con Nixon e Kissinger al suo fianco, i problemi di quell’area si fecero ancor più incalzanti. La nascita e il rafforzamento dei movimenti d’indipendenza africani avevano posto le tradizionali potenze coloniali europee in una situazione sempre più difficile e gli stessi Stati Uniti, pur essendo estranei alla storia coloniale europea in Africa, dovettero fare i conti con movimenti locali ai quali l’Unione Sovietica (e, in misura minore, ma non per questo meno preoccupante, la stessa Cina comunista) guardava con grande interesse. Il legame politico che univa Washington ai suoi alleati europei impediva al governo americano di prendere posizioni nette contro i regimi bianchi dell’Africa meridionale. La penetrazione sovietica e quella cinese – sebbene quest’ultima in competizione con la prima – avevano finito per spostare l’epicentro della guerra fredda in una regione fino a quel momento estranea al contenzioso storico tra Unione Sovietica e Stati Uniti. I saggi presenti nel volume analizzano la politica americana sia nella sua impostazione generale, sia nei vari contesti in cui si esplicò in quegli anni

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    L’arte della guerra contemporanea. Dalla caduta del Nazismo al conflitto in Ucraina

    34.00

    David Petraeus – Andrew Roberts

    Gli ultimi anni ci sono apparsi come una violenta resurrezione della Storia: le immagini dell’invasione dell’Ucraina, insieme alle macerie di Gaza, hanno rievocato gli spettri di un’umanità bellicosa che molti credevano ormai appartenere al passato. La guerra, finita ai margini della nostra quotidianità, è tornata prepotentemente alla ribalta, conquistando le prime pagine dei giornali e rimescolando i fronti tra interventisti e pacifisti a oltranza. Ma la guerra in sé e per sé non era mai scomparsa – si era solo trasformata. Il fatto è che la Seconda Guerra Mondiale ha segnato un prima e un dopo: la rivalità tra Stati Uniti e Unione Sovietica, con la minaccia di un annientamento nucleare, ha fatto sparire dal tavolo l’opzione di una guerra su scala globale, sostituendola con uno stillicidio di piccoli e medi conflitti dislocati in aree di interesse economico o geopolitico, dove le strategie e le tecniche militari hanno potuto mettersi in discussione, rinnovarsi e a volte reinventarsi.  Il generale David Petraeus, ex direttore della CIA e comandante delle forze statunitensi in Iraq e Afghanistan, è stato un grande innovatore in questo senso, trovandosi di continuo nella necessità di operare su territori ostili, in condizioni di guerriglia e mescolanza fra truppe regolari e terroristi, civili e bande armate. In questo saggio scritto a quattro mani, Petraeus mette le sue eccezionali conoscenze sul campo a disposizione dello storico Andrew Roberts, con il proposito ambizioso di tracciare la parabola evolutiva militare dalla guerra di Corea a quella del Vietnam, dalle due guerre del Golfo a quelle nell’ex Jugoslavia, dall’Afghanistan fino al recente conflitto in Ucraina.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 650 + 16 pagine fuori testo con foto b/n e colori

    Stampato nel 2024 da UTET

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    L’aviation a Dien Bien Phu – De la genese a la chute du camp retranche (novembre 1952 – juin 1954)

    45.00

    Patrick-Charles Renaud

    Dal 20 novembre 1953 al 7 maggio 1954 gli aviatori francesi dovettero progressivamente spingere la loro azione oltre i limiti della resistenza umana. Senza gli equipaggi dell’Aeronautica Militare, dell’Aeronautica Navale e dell’Aviazione d’Osservazione dell’Artiglieria Leggera, delle compagnie aeree civili requisite, ma anche dei piloti americani eredi delle Tigri Volanti, il campo trincerato di Diên Bien Phu non avrebbe potuto sopravvivere e combattere così a lungo. Oltre alle condizioni meteorologiche generalmente avverse nel Vietnam del Nord, dovettero affrontare una difesa antiaerea nemica aggressiva e mortale. La pista, neutralizzata fin dai primi giorni dell’attacco dall’artiglieria Viet Minh, costrinse i Dakota e i C-119 a effettuare rifornimenti d’assalto in condizioni più difficili che a Stalingrado, mentre i caccia e i bombardieri piombavano sulle numerosi postazioni nemiche. Questo libro, frutto di diversi anni di ricerca, racconta dettagliatamente il ruolo svolto dagli aviatori, a partire dal 30 novembre 1952, sino al recupero dei feriti e dei fuggitivi dopo la caduta del campo trincerato di Diên Bien Phu, nel maggio e giugno 1954.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 432 con alcune foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Regi-Arms

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    L’eroe criminale. Stepan Bandera e il nazionalismo ucraino

    16.00

    Marco Fraquelli

    Eroe nazionale, simbolo della lotta per l’indipendenza e la sovranità dell’Ucraina per alcuni; criminale di guerra, filonazista, sterminatore di polacchi ed ebrei per altri, Stepan Bandera, «padre» del nazionalismo ucraino moderno, divide ancora oggi l’opinione pubblica, in Ucraina e non solo. Alla figura di questo «eroe criminale», tornata in auge nel corso della cosiddetta «Rivoluzione di Maidan» o «Euromaidan» del 2014, grazie alla rievocazione e alla celebrazione, anche simbolica, compiute dai due principali movimenti ultranazionalisti ucraini di estrema destra, Svoboda e Pravyj Sector, oggi protagonisti, con il battaglione «Azov», della resistenza nei confronti dell’invasore russo, è dedicato questo libro di Marco Fraquelli.

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    L’esercito italiano 1946-2019 – La Cavalleria – Storia araldica uniformi distintivi e medaglie

    28.00

    Nel volume, interamente illustrato a colori, viene raccolta tutta l’araldica repubblicana della cavalleria, nonché una ricca ed esaustiva panoramica dei fregi da copricapo, delle mostreggiature, degli scudetti omerali e dei distintivi di specializzazione e incarico dell’uniforme in dotazione dal 1946 fino ad oggi. Seguono altri capitoli che hanno un valore effettivo per chi ha militato nella cavalleria ed un valore collezionistico per chi ama raccogliere cimeli e ricordi militari.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 144 quasi completamente illustrato a colori

    Stampato nel 2019 da Athena Books

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    L’Esercito Italiano 1946-2023. I Paracadutisti. Storia Uniformi Equipaggiamenti e Distintivi

    38.00

    Giuseppe Lundari

    Il libro dedicato ai Paracadutisti dell’Esercito Italiano 1946-2023 descrive le varie fasi della ricostituzione della Specialità dopo la tragica conclusione del secondo conflitto mondiale. Viene descritta la costituzione dei singoli reparti ed il loro progressivo aggregamento fino alla formazione della Brigata Folgore, come pure la nascita e lo sviluppo dell’Ente Addestrativo. Dalla prima metà degli anni Ottanta ha poi inizio, e viene particolareggiatamente descritta, la partecipazione di unità paracadutiste alle varie missioni internazionali che si sono susseguite in più parti del mondo, anche in contesti operativi molto difficili e pericolosi, che sono costati la perdita di alcune giovani vite di nostri militari. Viene poi affrontato l’aspetto propriamente uniformologico, con la descrizione sia delle varie uniformi specifiche indossate dai paracadutisti, sia dei fregi da copricapo, delle mostrine, degli scudetti e dei brevetti che hanno caratterizzato la specialità; vengono trattati anche gli equipaggiamenti, le armi ed i veicoli in dotazione ai Paracadutisti.

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    L’Esercito Italiano 1946-2023. I Paracadutisti. Storia Uniformi Equipaggiamenti e Distintivi

    Il prezzo originale era: €38.00.Il prezzo attuale è: €26.60.

    Giuseppe Lundari

    Il libro dedicato ai Paracadutisti dell’Esercito Italiano 1946-2023 descrive le varie fasi della ricostituzione della Specialità dopo la tragica conclusione del secondo conflitto mondiale. Viene descritta la costituzione dei singoli reparti ed il loro progressivo aggregamento fino alla formazione della Brigata Folgore, come pure la nascita e lo sviluppo dell’Ente Addestrativo. Dalla prima metà degli anni Ottanta ha poi inizio, e viene particolareggiatamente descritta, la partecipazione di unità paracadutiste alle varie missioni internazionali che si sono susseguite in più parti del mondo, anche in contesti operativi molto difficili e pericolosi, che sono costati la perdita di alcune giovani vite di nostri militari. Viene poi affrontato l’aspetto propriamente uniformologico, con la descrizione sia delle varie uniformi specifiche indossate dai paracadutisti, sia dei fregi da copricapo, delle mostrine, degli scudetti e dei brevetti che hanno caratterizzato la specialità; vengono trattati anche gli equipaggiamenti, le armi ed i veicoli in dotazione ai Paracadutisti.

    Condizioni del libro: piega sulla copertina in alto a destra e sulla quarta di copertina in alto a sinistra

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    L’Esercito Italiano 1946-2024 – Gli Alpini e le Truppe da Montagna – Storia, araldica, uniformi, distintivi e medaglie”

    38.00

    Giuseppe Lundari

    Il libro  in maniera sintetica ma articolata, gli ultimi 78 anni di vita della Specialità Alpini e delle altre Truppe da Montagna che si fregiano del cappello con la penna, attraverso una cronistoria della costituzione dei reparti e poi la narrazione delle vicende organiche dei singoli reparti, presentando anche la loro araldica repubblicana. Molto utile per i collezionisti.

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    L’Esercito Italiano a Trieste nel 1918 e 1954 – Appunti fra cronaca e storia

    45.00

    ​​​Il volume vuol dare il giusto risalto alla storia dei “rapporti” intrecorsi tra l’Esercito Italiano e e la città di Trieste, ripercorrendone i suoi due momenti più significativi, nel novembre 1918, con l’occupazione della città che fino a quel momento (dal 1815) faceva parte dell’Impero austro-ungarico e nell’ottobre 1954, data che sancì, ufficialmente, il ritorno di Trieste all’Italia, dopo anni di difficili e tulmutuosi rapporti con la repubblica dell’ex-Jugoslavia e con le problematiche nell’ottica della guerra fredda. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 24 x 34 cm. pag. 123 con circa 52 foto b/n

    Stampato nel 2002 da Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    L’esercito italiano tra Ottocento e Novecento. Un secolo di missioni all’estvecento – Un secolo di missioni all’estero (1855-1956)

    24.00

    Le missioni all’estero sono state frequenti nell’Italia liberale di fine ‘800 e primo ‘900, sotto il fascismo e fino alla Seconda Guerra Mondiale: il racconto che segue ne è la dimostrazione, ricostruendo in dettaglio tutte le spedizioni italiane, da quelle più note a quelle dimenticate; dall’invio delle truppe dell’Armata Sarda in Crimea da parte di Cavour (1865-1866) alle missioni del Regio Esercito in Caucaso (1862-1863), Creta (1897-1906), Cina (1900-1905), Macedonia (1904 e 1916), Rodi (maggio 1912), Albania (1914, 1927 e 1939), Russia (1915-1918), Siberia (1918-1921) e Murmania (1918-1919), Palestina (1917-1921), Francia (1918-1919), Anatolia (1919-1923), a Fiume (1918-1921) e Dalmazia (1918-1920), in Polonia (1919-1923), Transcaucasia (1919-1920), Corfù (1923), nella Saar (1934-1935) e a Shanghai (1937-1938) sino al corpo di sicurezza della Repubblica Italiana in Somalia (1950-1956), e le missioni diplomatiche militari italiane a Vienna (1918-1920), a Berlino e in Romania (1943).

    Brossura, 15,5 x 22,5 cm. pag. 284 con alcune cartine e foto b/n

    Stampato nel 2018 da Associazione Italia

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    L’esercito russo che non abbiamo studiato. Le operazioni militari terrestri dell’Esercito della Federazione Russa in Ucraina

    20.00

    Maurizio Boni

    In questo saggio l’autore analizza le operazioni militari terrestri dell’Esercito della Federazione Russa in Ucraina a più di un anno dall’invasione e dall’inizio delle ostilità, in uno scenario già instabile e di grande tensione dai tempi della Rivoluzione di Piazza Maidan del 2014.

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    L’esercito russo moderno 1992 – 2016

    18.00

    In seguito al collasso dell’Unione Sovietica, le forze armate russe hanno attraversato turbolente trasformazioni, passando dai resti obsoleti del vecchio esercito sovietico attraverso un periodo di demoralizzazione e decadenza, per approdare alla formazione di una forza disciplinata e sofisticata, impiegata magistralmente da Vladimir Putin in un esempio di “guerra ibrida” che nel febbraio 2014 guadagnò alla Russia con estrema rapidità il controllo della Crimea. Descrizioni e immagini dell’esercito in azione affiancano nel testo i profili dei comandanti principali e dei ministri della difesa, senza trascurare di dar conto degli ordini di battaglia, dei dettagli dell’equipaggiamento e delle uniformi, andando a comporre il vivido resoconto di una forza armata dalla storia turbolenta che oggi può affrontare il contesto globale con un nuovo carattere, uno status rafforzato e abilità impensabili pochi anni fa. Grazio allo studio di un autore affermato e in grado di maneggiare fonti russe anche attraverso le testimonianze di veterani, il libro è una lettura essenziale per chiunque voglia comprendere le caratteristiche dell’accrescimento del potere militare russo.

    Brossuar, 14 x 21 cm. pag. 128 con fot e cartine b/n e alcune tavole a colori

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    L’impero Euro-sovietico da Valdivostok a Dublino

    25.00

    L’Empire Euro-soviétique de Vladivostok à Dublin, scritto nel 1984-’85, non vide mai la luce durante la vita di Thiriart. Perché pubblicare oggi questo libro, il cui titolo basta a rivelare l’anacronismo dell’argomento? È necessario sottolineare tutto quello che ci separa dagli anni Ottanta? La caduta del muro di Berlino (novembre 1989), la dissoluzione dell’URSS (dicembre 1991), la funesta parentesi di El’cin (1991-1999), le guerre della NATO e più in generale lo sconvolgimento a livello planetario hanno radicalmente modificato le cose. Tuttavia, al di là della testimonianza storica, non sarà inutile interrogarsi circa l’attualità retrospettiva degli scritti di Thiriart alla luce delle tensioni e degli sconvolgimenti in corso. A ben riflettere, infatti, il nemico russo ha rimpiazzato (dal punto di vista della strategia americana) il nemico sovietico; l’Europa è sempre il medesimo nano politico e, sempre più a rimorchio degli USA, si distingue per la sua assenza sulla scena internazionale.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 268

    Stampato nel 2018 da Edizioni All’insegna del Veltro

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    L’Isis in Siria e Iraq – Il ritorno del Califfato. Lo Stato islamico e lo sconvolgimento dell’ordine regionale.

    15.00

    Il pericolo dello Stato islamico nel Cuore del Medio Oriente continua a richiedere una risposta sulle sue origini, le sue potenzialità e il suo futuro. La sua visibilità mediatica corrisponde effettivamente al suo peso? Quali sono le verità di un’organizzazione i cui leader rimangono in segreto e quali sono i loro progetti? Lo Stato islamico è cresciuto attraverso la guerra civile siriana ed il caos che è seguito in Iraq dopo il 2003. I suoi dirigenti hanno portato avanti la loro campagna militare dallo scorso decennio, a cominciare dalle vittorie del califfo Abou Bakr Al-Baghdadi. Mentre le Potenze regionali soffiano sempre di più sulle braci della discordia per mezzo dei loro clienti locali, migliaia di Europei prendono il cammino della Siria per entrare a far parte della jihad continuando così ad alimentare il clima di violenza che regna in quest’area. Nel momento in cui le Rivolte arabe del 2011, che avevano suscitato molte speranze nella regione e non solo, sono rimesse in discussione in alcuni Paesi, questo libro cerca di spiegare uno dei fenomeni più importanti della scena internazionale di inizio XXI secolo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 164

    Stampato nel 2015 da Fuoco Edizioni

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    L’Italia e la guerra d’Algeria (1954- 1962)

    28.00

    La guerra d’Algeria pose all’Italia un problema di compatibilità tra la “solidarietà necessaria” alla Francia e il “massimo interesse” per le ragioni dell’indipendenza. Divenne così un banco di prova di una evoluzione possibile della politica estera nazionale, delle sue potenzialità, dei suoi limiti, della sua capacità di intercettare il variare delle esigenze di un paese che si preparava prima e giungeva poi alla stagione del centro-sinistra e del boom economico. Il lavoro di Bruna Bagnato è documentatissimo ed entra nel labirinto dei rapporti e delle relazioni diplomatiche tra gli stati interessati alla questione algerina, svela gli interessi economici e anche geopolitici che hanno portato l’Italia ed in particolare alcuni grossi gruppi economici come l’E.N.I. di Mattei, ad assumere una posizione non ortodossa nel contesto della disputa tra Algeria e Francia.

    Brossura, 14,5 x 22,5 cm. pag. 799

    Stampato nel 2012 da Rubbettino

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    L’ultima guerra contro l’Europa. Come e perché fra Russia, Ucraina e NATO le vittime designate siamo noi

    22.00

    Gianandrea Gaiani

    La guerra in Ucraina sta modificando radicalmente gli assetti e gli equilibri del Vecchio Continente. L’Ucraina è devastata dal conflitto e comunque vada sul campo di battaglia la Russia ne uscirà indebolita mentre l’Europa perderà il suo primato economico e ha cessato di esistere come soggetto geopolitico con aspirazioni di autonomia strategica, relegata al ruolo di vassallo sempre più debole degli Stati Uniti.

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    L’ultima guerra dell isola-mondo

    20.00

    Alekandr Dugin ripercorre l’evoluzione geopolitica della Russia dalle sue origini con la Rus’ di Kiev e l’Impero russo, attraversando il culmine della sua influenza globale durante l’era sovietica, fino all’attuale presidenza di Vladimir Putin. Dugin vede la Russia come il principale polo geopolitico delle civiltà di Terra del mondo, destinato ad essere perennemente in conflitto con le civiltà del Mare. Un tempo il polo delle civiltà marittime era l’Impero britannico; oggi è rappresentato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati della NATO. La Russia può adempiere alla sua missione geopolitica solo restando in opposizione alle potenze marittime. Oggi, secondo Dugin, questo conflitto non è solo di natura geopolitica, ma anche ideologica: la Russia è il principale rappresentante e difensore dei valori tradizionali e dell’idealismo, mentre l’Occidente rappresenta i valori del liberalismo e della società di mercato. Il libro si avvale di una puntuale introduzione di Alessandra Colla e di un’appendice di Carlo Terracciano. Chiude con un “Glossario di geopolitica”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 200

    Stampato nel 2018 da A.G.A.

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    L’ultimo compleanno a Nassirya – L’attentato e la missione italiana in Iraq raccontati da uno dei protagonisti

    20.00

    Un giovane ufficiale dei carabinieri racconta l’avventura della missione italiana in Iraq e del sanguinoso attentato accaduto di fronte ai suoi occhi. Un racconto avvicente, interessante e curioso, dove la voce narrante si astiene dall’influenzare lo sguardo del lettore. Una storia ricca di immagini che esprimono situazioni amare e drammatiche dove i colori e i rumori avvolgono il lettore trasportandolo in una nuova dimensione.

    Brossura, 11 x 17 cm. pag. 310 con 25 foto b/n

    Stampato nel 2009 a cura dell’Autore

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    L’Esercito Italiano nel XX secolo

    30.00

    L’opera è articolata in tre parti: nella prima sono riepilogate le vicende storiche, le campagne di guerra, gli ordinamenti, gli interventi in missione di pace all’estero e a favore della popolazione sul territorio nazionale; la seconda parte raccoglie i profili storici delle Armi, dei Corpi e degli istituti di istruzione; nella parte terza sono riportati i principali armamenti e i mezzi in dotazione nelle varie epoche. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 468 illustrato con circa 60 foto b7n e 50 a colori

    Stampato nel 1999 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    L’Esercito Italiano verso il 2000 – Storia dei corpi dal 1861 Vol. 1 Tomi I – II – III

    60.00

    L’Esercito verso il 2000 tratta la storia dei Corpi in vita alla immediata vigilia dell’imponente ridimensionamento della Forza Armata resosi necessario per adeguarla all’assolvimento dei nuovi compiti che alla stessa saranno assegnati in base alle sempre più ridotte risorse disponibili ed alla mutate esigenze di impiego. L’opera contiene dati e notizie utili a ricostruire le vicende degli Enti in essa riportati, attraverso le principali mutazioni organiche, la partecipazione alle campagne di guerra, la sommaria descrizione degli stemmi araldici. L’opera contiene dati e notizie utili a ricostruire le vicende dei Corpi in essa riportati. Attraverso la conoscenza delle motivazioni delle ricompense al Valor Militare concesse alle Bandiere, possono trarsi validi motivi per mantenere vivo il sentimento di devozione alla Patria che ha animato quanti si sono battuti con fedeltà ed onore. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    3 Volumi rilegati, 22 x 30,5 cm. pag. 611 + 520 + 480 con 96 tavole a colori nel terzo volume

    Stampato nel 1998 daUfficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    La 317ª Sezione – La lotta per la sopravvivenza di un plotone dell’esercito francese in Indocina

    20.00

    Laos del Nord, aprile 1953. La guerra d’Indocina è alla fine. La 317a Sezione, formata da quattro francesi e quarantuno ausiliari laotiani, riceve l’ordine di ripiegare a Tao-Tsaï, a oltre 150 chilometri di distanza: una missione impossibile attraverso la giungla infestata dai guerriglieri Viet Minh del generale Giap. Messisi in marcia alla guida del giovane ufficiale d’accademia sottotenente Torrens e dell’aiutante capo Willsdorff, un duro alsaziano già veterano della Wehrmacht sul fronte russo e della difesa di Berlino, ben presto vengono attaccati dai Viet Minh, che li costringono ad un susseguirsi continuo di scontri a fuoco, di imboscate, di tranelli reciproci. Facendosi largo tra un nemico implacabile e la natura ostile, i superstiti continuano disperatamente il lungo cammino verso le proprie linee e la salvezza, mentre le loro file si assottigliano sempre di più. Chi sopravvivrà a questa odissea?

    brossura, 15,5 x 22,5 cm. pag. 176 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2020 da Associazione Italia

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    La bataille de Timimoun. Parachutistes, légionnaires, aviateurs et sahariens dans les dunes du Grand Erg Occidental (octobre à décembre 1957)

    39.00

    Patrick-Charles Renaud

    “Il comandante congiunto dell’Algeria, il tenente colonnello Bigeard, comandante del 3° reggimento paracadutisti coloniale, capì che avrebbe dovuto giocare il doppio gioco o rinunciare. Nelle settimane precedenti, i sahariani e l’aeronautica non erano riusciti a trovare i disertori di una compagnia di cammelli che, dopo aver eliminato otto loro commilitoni europei, avevano colpito di nuovo, teso un agguato mortale contro un convoglio, benché scortate dai legionari. Bisogna ammettere che la scommessa è rischiosa, perché bisognerà operare nelle dune del Grande Erg Occidentale, un vasto universo tradizionalmente riservato agli iniziati e la cui superficie rappresenta quasi il 15% della Francia metropolitana”. – Questo libro invita a rivivere la sequenza degli eventi, dall’ammutinamento alle operazioni di inseguimento. Scoprirete come Bigeard, un ufficiale pragmatico e abile nei rapporti con i media, dotato di un carisma innegabile, sia riuscito a scovare i disertori e i loro complici. Con l’aiuto dell’aeronautica militare, orchestrò un’operazione aviotrasportata durante le quali i suoi uomini vennero trasportati direttamente con elicotteri e, paracadutati, sui nemici che, combatterono fino all’ultima cartuccia.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 222 con varie foto a colri e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2025 da Memorabilia

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    La battaglia d’Algeri dei Servizi Speciali francesi 1955-1957

    22.00

    Quando tra il 2000 e il 2001, prima con un’intervista rilasciata a “Le Monde e successivamente con la pubblicazione del presente volume di ricordi sull’esperienza durante la guerra d’Algeria, il Generale in congedo Paul Aussaresses decise di rompere il silenzio e di esporsi in prima persona rivelando i “brutali” metodi repressivi utilizzati dall’esercito francese (e dei quali egli fu uno degli esecutori) nella lotta ai ribelli del Fronte di Liberazione Algerino (FLN), la Francia fu investita da una forte (e falsa) ondata emotiva che preocupò non poco i vertici miltari. La domanda che allora ci si pose era perchè, ad oltre 40 anni di distanza, uno dei fondatori dello SDECE (Servizio di Documentazione Estera di Controspionaggio), tra i responsabili di spicco dei servizi di intelligence che operarono in Algeria tra il 1955 e il 1957 e in prima linea nelle sanguinose battaglie di Philippeville e di Algeri, rese noti particolari così sconvolgenti riguardanti l’uso sistematico, avvallato da ambienti givernativi, della tortura e delle esecuzioni sommarie contro gli insorti. Da leggere…

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 160 + 24 pagine fuori testo con 42 foto b/n

    Stampato nel 2007 da Libreria Editrice Goriziana

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    La battaglia dei ponti – Iraq 2004: Operazione Antica Babilonia III

    21.00

    Il 6 aprile del 2004 non fu un giorno come gli altri a Nasiriyah. L’ostilità delle fazioni armate sfociata negli scontri dei giorni precedenti preannunciava un’inesorabile deteriorarsi della situazione. Già dalle 3 le colonne delle Task Force avevano iniziato a muoversi mentre le Forze Speciali occupavano la sponda nord del “ponte Charlie”. Erano le avvisaglie di quella che verrà ricordata come la Battaglia dei Ponti. La Task Force 11, comandata dall’allora Colonnello Luigi Scollo, era l’unità di punta di tutto il nostro dispositivo militare a Nasiriyah e coinvolgeva non solo l’11º reggimento bersaglieri ma anche molti altri reparti delle Forze Armate italiane. Il volume non si limita ad una semplice analisi a livello strategico ma ripercorre nel dettaglio le operazioni, le comunicazioni fra le pattuglie e l’evolversi delle azioni attraverso il punto di vista di un comandante sul campo, in circostanze in cui ogni ordine è essenziale ed ogni decisione importante. La narrazione dei fatti si basa sui diari e gli appunti che l’autore prese nell’immediatezza degli eventi, accompagnati dalle mappe delle operazioni e da immagini inedite.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 212 illustrato con 36 foto e 14 cartine a colori

    Stampato nel 2018 da Itinera

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    La Brigata Friuli. Dalla fondazione ai giorni nostri

    18.00

    Carmelo Burgio

    Il Generale dei carabinieri Carmelo Burgio celebra il coraggio e l’eredità della Brigata “Friuli”, tracciandone il percorso dalle origini fino alla trasformazione in unità aeromobile. Questo volume ripercorre gli eventi più significativi della storia del Gruppo di Combattimento: la guerra di Libia (1911-1912), i cruenti scontri della Prima Guerra Mondiale (Monfalcone e Caporetto) e il cruciale ruolo nella Seconda. Un’attenzione particolare è dedicata agli eventi successivi all’8 settembre 1943. Dopo essere stata al margine dell’apocalittico conflitto, la Friuli – in cui operavano persino Camicie Nere – seppe tenere testa al nuovo nemico tedesco: partecipò, prima alla liberazione della Corsica, poi a quella di Bologna (nel 2025 si celebra l’ottantesimo anniversario). Quando alla “Friuli”, dopo il 3 settembre, fu ordinato di tornare a combattere col ricostituito, embrionale, Regio Esercito, questi soldati si trovarono a fianco di alleati talora impietosi e difronte ad un ex amico deciso a vendicare quello che reputava un tradimento. Tuttavia la “Friuli” giocò un ruolo decisivo nel liberare il Paese. Attraverso 16 tavole uniformologiche a colori, realizzate dal maestro Pietro Compagni, e un ricco materiale iconografico, il libro esplora 146 uniformi, armamenti e vicende.

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    La caduta dell’impero britannico 1918-1968

    22.00

    Nel 1918 l’Impero britannico si poteva considerare la maggior potenza del mondo. Nella Prima guerra mondiale le nuove conquiste ne avevano allargato le frontiere fino a comprendere un quarto delle terre emerse. Nonostante l’esteso autogoverno nei domini “bianchi”, l’Impero britannico funzionava soprattutto come unità politica. Nel 1918, la maggior parte della gente credeva che esso sarebbe durato per generazioni. Era l’impero sul quale “non tramonta mai il sole”, un’istituzione stabile, una parte del normale ordine mondiale. Ma nel giro di cinquant’anni svanì, lasciandosi dietro un nebuloso Commonwealth dall’incerto avvenire. L’Impero britannico risultò, così, una situazione provvisoria, un semplice sogno. Questo volume rievoca le cause più salienti che portarono a questa incredibile trasformazione.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 392 con numerose foto. illustrazioni e mappe b/n

    Stampato nel 2016 da Odoya

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    La dimensione internazionale dell’Esercito Italiano

    49.00

    Questo libro non vuole essere semplicemente una testimonianza fotografica, o foto-giornalistica, delle missioni all’estero dell’esercito Italiano, ma vuole mettere in evidenza i tratti operativi che hanno portato l’Esercito Italiano ad affrontare la sfida del “fuori area” degli ultimi 20 anni. Il volume, assolutamente, completamente illustrato, mostra questi uomini e parte dei loro equipaggiamenti e sistemi operativi, in tutte le parti del mondo teatro delle operazioni dal Kossovo all’Afghanistan.

    Cartonato con sovracopertina in cofanetto 21,5 x 30 cm. pag. 191 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2010 da Rivista Militare

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    La disfatta del Medio Oriente – Due secoli di interventi occidentali nei paesi islamici

    25.00

    Il 2 luglio 1798 Napoleone entrò ad Alessandria d’Egitto a capo di una trionfante armata francese. Per la prima volta dopo le Crociate, un esercito europeo invadeva una terra islamica segnando l’inizio di un nuovo conflitto tra civiltà che da oltre due secoli tiene in ostaggio l’area ormai nota come Medio Oriente. L’invasione dell’Iraq nel 2003 a opera degli Stati Uniti è l’ennesimo episodio drammatico che ha inasprito le relazioni tra paesi occidentali e paesi islamici, lasciando sul campo migliaia di morti, dolore, tensioni e un forte desiderio di vendetta. Ma quali sono le radici di quest’odio? Qual è la verità che si nasconde dietro le reciproche accuse che da anni scandiscono le relazioni internazionali? Per capire bisogna ripercorrere dall’inizio gli eventi, analizzare la campagna prolungata delle forze occidentali nei paesi islamici, ristabilire la giusta prospettiva e interrogarsi sul senso della contrapposizione tra “noi” e “loro”, tra Occidente e Islam, una divisione che è ormai degenerata secondo l’autore in una vera e propria patologia culturale”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 522

    Stampato nel 3016 da Castelvecchi

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    La Dottrina Gerasimov. La Filosofia della Guerra Non-Convenzionale nella Strategia Russa Contemporanea

    27.00

    Nicola Cristadoro

    “Guerra ambigua”, “non – lineare”, “ibrida”, … modi diversi per indicare guerre combattute con modalità che ormai si allontanano sempre più dalle concezioni e dalle dottrine dei conflitti tradizionali, tanto a livello strategico, quanto a livello tattico. La guerra non-convenzionale assurge ad un ruolo dominante e, dunque, la componente militare nei conflitti contemporanei sovente non indossa un’uniforme, né esibisce simboli distintivi. In generale, le guerre contemporanee prefigurano situazioni in cui un’entità statuale o non statuale belligerante schiera unità militari e paramilitari in modo confuso ed ingannevole, allo scopo di conseguire obiettivi militari e politici, dissimulando la partecipazione diretta delle proprie forze armate alle operazioni. In tempi assolutamente ridotti vengono immesse nelle zone di combattimento le forze speciali e, accanto ad esse, agiscono gruppi paramilitari locali, mercenari, gruppi di civili leali all’una o all’altra parte in causa su base etnica e, non ultime, le organizzazioni criminali interessate a lucrare sui traffici legati al conflitto. Accanto alle operazioni tradizionali, il terrorismo, le operazioni psicologiche, l’intimidazione, e la corruzione diventano gli strumenti impiegati su vasta scala per minare la resistenza dell’avversario. In tale quadro, già sufficientemente confuso, non bisogna trascurare il ruolo sempre più cogente degli hackers, i “signori della cyberwar” che, con le loro capacità e gli strumenti sempre più sofisticati di cui dispongono, rappresentano l’avanguardia dell’infowar. Ecco allora l’attualità del pensiero del Gen. Valeij Gerasimov, Capo di Stato Maggiore della Difesa russo, che supera il modello “asimmetrico” con una dottrina che prevede di attaccare l’avversario sul piano economico, cognitivo e fisico facendo largo ricorso a procedure non convenzionali e che vede nella contesa del Donbass con l’Ucraina e nell’occupazione della Crimea l’applicazione paradigmatica di quanto teorizzato nel nuovo modello di difesa russo. Il 2022 ha visto l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con le proprie forze convenzionali. L’impiego delle unità regolari delle Forze Armate non ha, comunque, precluso o ridotto, l’intervento delle unità paramilitari, le azioni di cyber-warfare e tutte quelle azioni realizzate attraverso elementi e tattiche/strategie non militari. Il testo esamina questi aspetti riferiti al periodo di otto anni (2014-2022) che hanno preceduto le operazioni delle Forze Armate russe iniziate nel febbraio 2022.

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    La guera del Yom Kippur

    15.00

    Juan Vazquez Garcia

    Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare della guerra dello Yom Kippur.

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    La guerra civile in Cina 1927-1949

    8.00

    La lunga lotta armata che tra il 1927 eil 1949 contrappose le forze cino-nazionaliste del Kuomitang agli ordini di Chiang Kai Shek e l’armata comunista di Mao Tse-Tung per il predominio sul più popoloso ed esteso stato asiatico: le radici, il ruolo della Russia e del Giappone.

    Brossura 12,5 x 19 cm. pag. 60 + 16 di foto b/n

    Stampato nel 2009 da Europa

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    La guerra del golfo. Diario di una guerra dimenticata

    25.00

    Il libro racconta tutte le difficoltà politiche che la partecipazione italiana incontrò, a partire da quelle dovute al Governo Andreotti e al Parlamento, nel cui ambito le decisioni necessarie e spesso impellenti furono invece prese troppe volte con le ben note lentezza e ambiguità della politica nazionale. Ma il libro del generale Arpino è soprattutto ambientato “in prima linea”, dove la guerra era appunto tale e veniva combattuta da tutte le forze della Coalizione. Il lavoro è strutturato principalmente su tre parti: la prima, dedicata alla preparazione delle forze rischierate nel teatro, alla pianificazione delle operazioni e al “targeting”, cioè l’analisi degli obiettivi e lo studio delle soluzioni migliori per colpirli. La seconda parte è tratta dal diario operativo dell’autore e descrive dettagliatamente le operazioni nel teatro, iniziate nell’ambito del rischieramento internazionale denominato “Desert Shield” (scudo del deserto) e confluite, allo scadere dell’ultimatum dell’ONU, nella campagna denominata “Desert Storm” (Tempesta del deserto). In questa seconda parte, che è sicuramente quella più estesa e importante del volume e che solo dopo la successiva “desecretazione” delle informazioni è stato possibile descrivere dettagliatamente, Mario Arpino racconta, giorno per giorno, la vita dei nostri equipaggi e del suo ridottissimo ma molto motivato staff di comando.

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    La guerra del tempio – Escatologia e storia del conflitto mediorientale

    14.50

    n questo saggio, l’autore ripercorre la storia della Terra Santa e di Gerusalemme quali “luoghi fatali” dall’antichità ai nostri giorni, in un intreccio inestricabile di religione e politica, profezia e attualità. Dalla distruzione del Tempio di Gerusalemme ad opera dei Romani alle profezie dell’apocalittica cristiana; dal messianismo ebraico all’escatologia islamica; fino all’età moderna, con l’avvento del Sionismo ebraico (e cristiano), la nascita dello stato d’Israele, le previsioni di un (prossimo) avvento del Cristo (o dell’Anticristo) e il più recente successo dell’ideologia neoconservatrice e della setta islamica wahhabita. Un vortice inesorabile di presagi e aspirazioni, interessi politici e attese apocalittiche, che spingono fatalmente il Medio Oriente e il mondo intero verso un drammatico epilogo che sembra già svolgersi davanti ai nostri occhi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 144

    Stampato nel 2019 da Irfan

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    La guerra del Vietnam

    12.50

    Lo scontro fra la superpotenza americana e il piccolo nord-Vietnam comunista fu un drammatico banco di prova per gli equilibri del mondo bipolare e per l’opinione pubblica statunitense e occidentale. Il volume ripercorre la storia della guerra in Vietnam dalle sue lontane origini negli anni Quaranta sino al disimpegno americano nel 1973 e alla conquista di Saigon nel 1975, concentrandosi non solo sugli avvenimenti militari ma sul contesto internazionale dell’intervento e sulle ripercussioni interne agli Stati Uniti dove l’opposizione alla guerra fu uno degli elementi forti che coagularono la rivolta giovanile.

    Brossura, 12,5 x 29,5 cm. pag. 204 con 4 cartine

    Stampato nel 2011 da Il Mulino

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    La guerra del Vietnam 1956 – 1975

    18.00

    La guerra del Vietnam è stata senza dubbio il più importante evento bellico della fine del cosiddetto “secolo americano”. L’America entrò in questo conflitto brutale in piena Guerra Fredda, forte della sua “missione morale” esplicitata alla fine della Seconda Guerra Mondiale per salvare il mondo dall’avanzamento del comunismo. Questo libro rimarca il fatto che quella guerra non fu affatto quella che gli Stati Uniti avevano previsto. L’inferiorità numerica e l’astuzia delle forze nord vietnamite che fecero ricorso a forme di guerriglia basate sulle teorie di Mao Zedong divennero via via sempre più vincenti e terminarono con la più cocente delle sconfitte che l’apparato e lo stato americano avessero forse mai subìto.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 142 con circa 30 foto b/n, 9 cartine a colori e 11 foto a colori

    Stampato nel 2015 da Libreria Editrice Goriziana

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    La guerra del Vietnam. Storia militare del conflitto più controverso del XX secolo

    23.00

    Errico De Gaetano

    La guerra del Vietnam è un conflitto di particolare rilevanza, avendo fuso assieme la dimensione militare, politica e mediatica in quella sintesi di sforzi che oggi rappresenta la normalità della forma bellica.  Il volume, frutto di un minuzioso vaglio delle fonti, ricostruisce con dovizia di particolari le operazioni militari dal 1945 al 1975 spiegando, passo dopo passo, l’evoluzione del conflitto, gli aspetti tecnico- operativi, il ruolo della politica interna e internazionale, dell’opinione pubblica e dei mezzi di comunicazione di massa dal punto di vista dei contendenti, soffermandosi sulla forza, gli errori e i limiti delle visioni strategiche che si sono confrontate in Vietnam.

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    La Guerra delle Falklands

    32.00

    Marco di Nunzio

    Descrizione giorno per giorno della guerra delle Falklands, con elencazione delle operazioni aeree, terrestri e navali  oltre all’impiego delle forze speciali.  Sono  descritte anche le operazioni di riconquista della Georgia del Sud. Inoltre sono presenti  anche delle tabelle organiche riferite ai reparti britannici e argentini che hanno partecipato al conflitto. Nuova edizione aggiornata ed espansa con numerose foto a colori.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 298 con numerose foto a colori

    Stampato nel 2023 In Proprio

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    La guerra di un soldato in Cecenia

    15.50

    Arkadij Babcenko

    George Orwell scrisse a proposito della Guerra Civile in Spagna – alla quale aveva partecipato – che “era un’alternanza di paura e di noia”. E queste parole continuano a tornare alla mente di chiunque legga le sconvolgenti pagine sull’esperienza dell’autore in Cecenia. Come dimostra la cronaca anche recente, il conflitto in Cecenia resta una ferita aperta, un mostro che a intervalli regolari torna a dilaniare la regione del Caucaso (ma anche la Russia), mietendo vittime fra la popolazione locale, i ribelli ceceni, i giovani russi chiamati a combatterla, i moscoviti vittime di attentati. Nessuno è risparmiato. Non esistono né vinti né vincitori, non si impongono ragioni assolute né da una parte né dall’altra: le vittime e i carnefici appartengono a entrambi gli schieramenti. Lo sapeva Anna Politkovskaja, l’eroica giornalista assassinata nel 2006 in seguito alle sue denunce, lo sa Arkadij Babcenko, anche lui firma coraggiosa della “Novaja Gazeta”. Babcenko ha vissuto la devastante esperienza della guerra in Cecenia una prima volta a partire dall’estate del 1996, come soldato semplice, e quattro anni dopo tornandoci da volontario. In questo libro sulfureo e disperato, emozionante e terribilmente onesto l’autore racconta il suo viaggio dall’innocenza all’esperienza, dalla vita alla morte. Per giungere fino a quella assurda situazione di esistenza sospesa tipica del soldato rientrato in patria che fatica a dare un senso alle sue giornate lontano dalla guerra.

    Brossura, 12,5 x 19,7 cm. pag. 402

    Stampato nel 2019 da Mondadori

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    La guerra dimenticata. Il conflitto Iran-Iraq 1980-1988

    32.00

    Quest’opera ricostruisce gli otto anni di una guerra dimenticata, quella Iran-Iraqche fece un milione di morti e milioni di profughi, con la comunità internazionale preoccupata solo del prezzo del petrolio e di vendere armi ai contendenti, attraverso una raccolta di diversi saggi di Saskia M. Gieling, Carlo Lagomarsino e Andrea Lombardi, Javed Ali, Stephen Shalom. Sono incluse numerose fotografie dei combattimenti terrestri, aerei e navali e dei mezzi impiegati, e diverse immagini inedite in Italia sui terribili effetti degli aggressivi chimici iracheni sui civili iraniani e curdi. In appendice il testo della Risoluzione ONU 598 che pose fine al conflitto e l’elenco delle aziende che contribuirono allo sviluppo delle armi chimiche, batteriologiche e nucleari irachene.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 262 con molte illustrazioni a colori

    Stampato nel 2011 da Associazione Italia

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    La guerra dimenticata. Il conflitto Iran-Iraq (1980-1988)

    25.00

    Andrea Lombardi (a cura di)

    Un incubo durato otto anni. Un milione di morti e milioni di profughi. Armi chimiche, missili balistici e attacchi in massa di ragazzini-soldato. La doppiezza di una comunità internazionale che ha venduto armi ad entrambi i contendenti, preoccupandosi soltanto del prezzo del petrolio. Quella tra Iran e Iraq – senza dubbio – è una guerra dimenticata, presto sommersa dagli interessi energetici nel Golfo Persico e dagli equilibri politici nello scacchiere medio-orientale, preda di lotte intestine, ingerenze straniere e destabilizzazioni forzate. In questo libro – composto di numerosi saggi e curato da Andrea Lombardi – si analizza la storia del conflitto, indagandone le cause e gli effetti: un’opera unica nel suo genere, che riapre un capitolo controverso della storia recente e contribuisce a chiarire – come sottolineato nella Prefazione di Paolo Mauri – le successive evoluzioni nella regione, attraversata dalle “Guerre del Golfo”, dal fondamentalismo islamico e dalla mai sopita tensione tra Teheran e Washington.

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    La guerra fredda – Storia di un mondo in bilico

    30.00

    Negli oltre quarant’anni intercorsi tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la disgregazione dell’impero sovietico la guerra fredda fra Est e Ovest ha segnato la vita di milioni di persone e ha condizionato quasi tutto il globo, ben al di là del suo teatro originario, che era l’Europa. Fu una lotta per la supremazia fra due superpotenze e i loro alleati e satelliti, una contrapposizione ideologica, una corsa a dividersi la spoglie della supremazia europea nel Terzo Mondo e agli armamenti; paradossalmente una lunga pace, almeno in Europa, per quanto sempre sull’orlo del precipizio. Nell’offrire un convincente sguardo d’insieme sulla guerra fredda, il libro ne descrive i diversi scenari e l’evoluzione, illustrando i moventi dei contendenti, nell’alternanza di distensioni e crisi.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 383 Alcune foto e appendice con mappe b/n

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    La guerra fredda in 100 mappe. 1947-90. Un conflitto globale e multiforme

    20.00

    Sabine Dullin – Stanislav Jeannesson – Jeremie Tamiatto

    I tormentati decenni del Novecento che seguirono la Seconda guerra mondiale presentati ai lettori non solo per il tramite della ricostruzione storica, ma anche attraverso modelli visivi contemporanei. L’utilizzo di grafici e mappe illustra con vigore ed efficacia la complessità di un mondo diviso, di una fase storica contrassegnata da tensioni e rigidità, con crisi improvvise e dirompenti. Lo scontro di ideologie è declinato sullo scacchiere geopolitico in una panoramica minuziosa in cinque parti: il conflitto tra Occidente capitalista e Oriente comunista, alcuni contesti particolari della scena globale (dalla Cina a Cuba), crisi e contestazioni all’interno dei blocchi, le battaglie culturali e la conclusione di questa complessa fase storica. Un racconto che, mediante cartografie e infografiche, restituisce agli appassionati di storia le vicende che hanno contrassegnato il recente passato e i cui effetti sono ancora presenti nello scenario attuale.

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    La guerra in Jugoslavia. Un’analisi storica ed economica

    16.00

    Cesare Basilico

    Trent’anni fa in Jugoslavia scoppiava quello che per molti anni sarebbe stato l’ultimo grande conflitto europeo prima dell’attuale guerra fra Russia e Ucraina. Ma quali furono le cause di questa terribile carneficina al di là delle motivazione etniche e religiose che fomentarono il conflitto? Cesare Basilico analizza le motivazioni geopolitiche, storiche ed economiche che portarono alla deflagrazione dell’ex Jugoslavia di Tito e alla nascita degli Stati nazionali che oggi conosciamo, ponendo l’accento anche sulle figure politiche e militari che ne furono protagoniste. Ne risulta un quadro che aiuta a fare chiarezza sulle motivazioni che spesso stanno alla base di molte guerre, fra ingerenze politiche e interessi economici nati, sul finire della Guerra Fredda, sulle spoglie di una nazione in disgregazione

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    La guerra nascosta. L’Afghanistan nel racconto dei militari italiani

    19.00

    Massimo De Angelis – Giampaolo Cadalanu

    La missione era nata da subito all’insegna dell’ipocrisia: «Siamo intervenuti in difesa di un alleato NATO dopo l’11 settembre», mentirono i politici. L’attacco all’Afghanistan fu invece parte dell’operazione Enduring Freedom, a iniziativa americana, non autorizzata dall’ONU. La NATO subentrò solo più tardi. Spedendo i primi soldati fuori da Kabul, in zona di combattimenti, nel 2003, il ministro della Difesa dell’epoca dichiarò: «È una missione a rischio, ma le sue finalità sono comunque di peace-keeping». In realtà già da fine 2001 i piloti del gruppo Lupi Grigi decollati dalla portaerei Garibaldi erano impegnati nelle missioni di bombardamento sull’Afghanistan insieme agli aerei americani: ne compirono 278. Non c’era pace da mantenere laggiù, lo dimostra anche l’esistenza di una unità come la Task Force 45, formata dall’élite delle forze speciali italiane, quotidianamente impegnata in azioni di combattimento, ma la cui esistenza all’inizio non era nemmeno ammessa dal governo. Numerosi ‘operatori’ della fantomatica TF-45 raccontano nei particolari le operazioni di guerra, portate a termine spesso senza poter contare sul supporto degli aerei italiani. In vent’anni di intervento la guerra ha portato con sé corruzione, ruberie, appetiti economici, tradimenti.

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    La guerra oltre la notizia

    Il prezzo originale era: €12.90.Il prezzo attuale è: €7.74.

    Ilenia Menale       prezzo di listino: 12.90 (sc. 40%)

    L’autrice, Ilenia Menale, avvalendosi del supporto di due grandi giornalisti ed ex inviati di guerra, Franco Di Mare e Toni Capuozzo, descrive le paure, le angosce, le sensazioni e le inquietudini di chi ha visto morire e ha temuto per la propria vita. I due giornalisti sostengono l’importanza di esternare i propri sentimenti come in un percorso terapeutico, attraverso la narrazione e il racconto, quasi come uno sfogo personale. Franco Di Mare, giornalista Rai, da anni conduce Uno Mattina. È stato per lungo tempo inviato di guerra: Bosnia, Kosovo, Somalia ed Eritrea, solo per citare alcuni dei conflitti da lui seguiti. Tentando di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della guerra, racconta storie di violenza, paura e speranza vissute durante la sua vita da corrispondente. Toni Capuozzo, giornalista Mediaset e conduttore dello storico programma televisivo Terra, narra le vicende belliche e di guerriglia dell’America Latina dove era inviato per il giornale Lotta Continua. Il volume si sofferma anche su alcune note della storia del giornalismo di guerra e presenta riferimenti biografici di alcuni storici inviati al fronte: William Howard Russell, Luigi Barzini, Ernest Hemingway, Indro Montanelli, Ryszard Kapusciriski e Tiziano Terzani.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 102

    Stampato nel 2016 da Mattioli

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