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Aeroporti di Guerra. Palermo. Boccadifalco. La Favorita e altri
€20.00Lorenzo Bovi – Francesco Carbone – Roberto Pacioni
Secondo titolo della serie, dedicato questa volta a Palermo e alla sua provincia, sempre splendidamente illustrato, con fotografie anche inedite, documenti originali, mappe e profili a colori.
Brossura, 16,5 x 23 cm. pag. 72 con numerose foto b/n e colori e varie planimetrie
Stampato nel 2025 da Edizioni Ardite
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Africa orientale italiana. Nascita e caduta di un impero 1940-41
€32.00Massimiliano Afiero
L’avventura coloniale italiana in Africa Orientale, iniziata nel secolo precedente e terminata bruscamente con la sconfitta ad Adua nel 1896, riprese vigore con l’avvento del Fascismo che avviò da subito una campagna per espandere i possedimenti italiani nel cosiddetto ‘Corno d’Africa’. Con la guerra italo-etiopica, combattuta tra il 1935 e il 1936, l’Italia invase l’impero d’Etiopia ed il suo territorio, che insieme all’Eritrea ed alla Somalia italiana, andarono a formare il nuovo Impero, l’Africa Orientale Italiana. Tra il 1936 e il 1940, furono condotte numerose operazioni contro la resistenza etiopica che si manifestò in tutto il paese. Con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, il territorio dell’A.O.I. rimase tagliato fuori e dovette agire autonomamente senza poter ricevere aiuti e rifornimenti dalla madrepatria. Tuttavia, nella fase iniziale della guerra, furono condotte una serie di azioni offensive, che portarono alla conquista di Cassala e della Somalia britannica. Poi venne l’inevitabile e massiccia controffensiva inglese, che nel giro di pochi mesi sbaragliò completamente le forze italiane nell’A.O.I., che si batterono comunque valorosamente, soprattutto a Cheren. Dopo la caduta di Addis Abeba, la resistenza italiana proseguì prima sull’Amba Alagi, poi nella regione di Gimma ed infine a Gondar, dove i soldati italiani scrissero pagine di gloria militare. Nel libro, già pubblicato in lingua inglese dalla casa editrice Helion, vengono analizzate le principali operazioni militari italiane nell’Africa Orientale Italiana, con particolare riferimento al periodo tra il 1940 e il 1941
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All’inferno o alla gloria. L’eroismo degli alpini della Tridentina sulla strada per Nicolajewka
€18.00Orazio Ferrara
All’inferno o alla gloria. Per un soldato dipende sempre dai punti di vista e dalla scelta individuale. E, in quei tragici giorni del gennaio 1943 in terra di Russia, gli Alpini della Tridentina giurarono di andare all’inferno piuttosto che arrendersi ai Russi… E andarono alla gloria, tutti, i caduti e i sopravvissuti. Essi scrissero, per la Storia, una rara pagina di valore militare nella battaglia di Nicolajewka e negli undici sanguinosi combattimenti che la precedettero. Ancora oggi questa pagina celebra una limpida vittoria delle armi italiane, anche se conseguita nel corso di un’apocalittica e tragica ritirata.
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Ardennes 1944-1945. Les Panzer de la dernière chance
€78.00Philippe Guillemot
Il 12 dicembre 1944, il feldmaresciallo Model, comandante del Gruppo d’armate B, chiese al colonnello von der Heydte se la sua operazione aviotrasportata avesse una probabilità di successo del 10%. Von der Heydte risponde affermativamente e Model aggiunge che anche l’offensiva delle Ardenne ha una probabilità di successo non superiore al 10%. Questo 10% era stato menzionato prima dell’offensiva tedesca del maggio 1940 e si trattò della schiacciante vittoria degli eserciti del Reich. Basandosi su documenti poco noti e su studi accurati, l’autore mette in luce i granelli di sabbia che finirono per inceppare completamente l’apparato offensivo tedesco, il soffocamento dell’offensiva e il suo crollo. Uno smantellamento preciso che sorprenderà il lettore, supportato dagli archivi, di tesi che erano comunque attuali dalla fine dei combattimenti, dimostrando che queste famose “probabilità del 10%”, forse, per il Terzo Raich di fine 1944, erano un po aleatorie…
Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 480 numerose foto in bianco e nero e alcune a colori, organigrammi, mappe a colori, grande formato
Testo in lingua francese
Stampato nel 2025 da Heimdal
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Armi di fanteria e artiglieria dell’esercito ungherese nella WW2
€32.00Peter Mujzer
L’Ungheria terminò la Prima Guerra Mondiale dalla parte degli sconfitti, perdendo territori, uomini e risorse. A causa dell’attuazione del Trattato di pace, l’industria degli armamenti e le forze armate esistenti furono assai limitate. Fin dall’inizio l’industria degli armamenti e le Forze Armate mantennero segretamente capacità che superavano i limiti previsti. Dall’inizio degli anni ‘30 iniziarono l’allargamento e la modernizzazione delle Forze Armate. L’Ungheria era una paese agricolo con limitate risorse industriali, ma vantava una tradizione che gli permise di modernizzare e produrre armi di fanteria e artiglieria. In un primo momento, ci si basò sulla modernizzazione degli armamenti della Prima Guerra Mondiale ereditati dall’esercito austro-ungarico. In seguito, vennero acquistate licenze straniere e messe in produzione. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’industria ungherese fu in grado di fornire all’esercito molti tipi di armi leggere e di artiglieria, ma non tutte erano di concezione moderna. Un numero significativo di armi tedesche e catturate fu usato anche dagli ungheresi.
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Carri armati nel deserto. La guerra corazzata nel Nord Africa. Da Beda Fomm all’operazione Crusader, 1940-41
€28.00Robert Forczyk
Per molti aspetti, la guerra nel deserto nordafricano rappresentò la parte tecnologicamente più avanzata degli scontri nella Seconda guerra mondiale. Fu anche l’unico teatro in cui per tre anni le truppe britanniche e del Commonwealth, e in seguito degli Stati Uniti, furono in costante contatto con le forze dell’Asse. In questo libro Robert Forczyk esplora la prima metà della storia della campagna, dall’iniziale offensiva italiana e dall’arrivo del Panzergruppe Afrika di Rommel fino all’offensiva britannica dell’Operazione Crusader che portò alla liberazione di Tobruk. Esamina le forze corazzate, l’equipaggiamento, la dottrina, l’addestramento, la logistica e le operazioni impiegate dalle forze alleate e dell’Asse durante tutto il periodo, concentrandosi in particolare sulle attività a livello di brigata e di reggimento. Corredato da fotografie, illustrazioni tattiche e cartine, nonché da appendici che analizzano i dati relativi ai carri armati, le consegne di mezzi corazzati sul campo e gli ordini di battaglia, questo libro offre una nuova prospettiva sulla guerra nel deserto nordafricano, uno dei teatri più cruciali dell’intero conflitto.
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Castra Albana. Analisi delle Strutture delle Evidenze Archeologiche ed Epigrafiche
€35.00Giuseppe Lugli
I Castra Albana erano un accampamento fortificato stabile della Legio II Parthica in Italia fondato dall’imperatore Settimio Severo (193-211) nel sito dell’attuale centro di Albano Laziale. Attualmente, le rovine delle strutture interne ai castra, delle terme di Caracalla e dell’anfiteatro romano di Albano Laziale rappresentano una delle maggiori concentrazioni urbane di resti archeologici di età romana nel Lazio fuori da Roma. Come tutti i castra romani, i Castra Albana seguono uno schema urbanistico rigoroso: si presentano come un grande rettangolo fortificato, dotato di quattro porte (praetoria, decumana, principalis sinixtra e principalis dextra), con gli angolo arrotondati e rinforzati da torrette circolari (caratteristica anomala, simile ai castra del Vallo di Adriano nel Regno Unito). La tecnica di costruzione è l’opus quadratum, in una delle sue più tarde comparse nell’Agro Romano (sarà sostituita dall’opus latericium). Il materiale da costruzione è il peperino, estratto in situ dal suolo vulcanico su cui sorgono i castra, con notevole risparmio di tempo e denaro: la costruzione fu resa difficile dall’infelice posizione dell’accampamento, posto su un declivio con pendenza all’11%, situazione che richiese alcune soluzioni tecniche come una diversa disposizione dei blocchi secondo la pendenza dei vari punti delle mura. Il perimetro della cerchia è di 1 334 metri: il lato nord-ovest misura 434 metri, mentre il parallelo lato sud-est misura 437 metri, ed i lati corti misurano 224 metri quello a nord-est e 239 quello a sud-ovest. L’area complessiva si aggira di conseguenza sui 95 000 metri quadrati.
Brossura, 21 x 30 cm. pag. 160 con varie illustrazioni e foto b/n
Stampato nel 2024 da Arbor Sapientiae
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Chi sono i recuperanti di oggi? Analisi sul fenomeno della raccolta dei reperti della Grande Guerra tra ricerca amatoriale e archeologia
€20.00Sofia Trivellato
Un’indagine affascinante e complessa che affronta il tema della raccolta dei reperti legati alla Grande Guerra, raccontata attraverso un approccio innovativo e coinvolgente. L’autrice, archeologa professionista, cerca di guardare con occhi esterni questo tema molto contraddittorio e spesso sconosciuto, evidenziando le criticità, ma anche i possibili punti di contatto tra le diverse realtà che gravitano attorno a questo mondo. Un argomento capace di suscitare interesse, curiosità e dibattiti già durante la stesura del volume stesso. Una ricerca completa e articolata che si sviluppa partendo dal tentativo di conoscere il mondo dei neo recuperanti della Grande Guerra. Un’analisi “antropologica” che non si limita alla raccolta di dati, ma che cerca di restituire una dimensione umana, lasciando la parola anche agli stessi recuperanti. Uno sguardo su un hobby che agli occhi di chi lo pratica rimane avvolto da incertezze sul piano legislativo. Una riflessione su una passione che per sua natura è portata a intrecciarsi con il mondo dell’archeologia. Un invito a riflettere sul destino degli oggetti della Grande Guerra e sui possibili metodi e procedure per un approccio partecipato alla tutela delle testimonianze del nostro passato recente.
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Dal retaggio all’impegno: l’Europa dei nostri figli. Atti del XI Convegno dell’Institut Iliade del 6 aprile 2024
€15.00AA.VV.
Esiste un modo per invertire il declino politico, demografico e spirituale degli europei? È ancora possibile affermare un immaginario europeo che attinga alle radici e sia proiettato in avanti? Possiamo considerarci rifondatori, anziché limitarci ad essere custodi? L’Institut Iliade – nel suo undicesimo convegno annuale – ha tracciato le linee di vetta per “L’Europa dei nostri figli”: una ricca serie di interventi – profondi e accessibili al tempo stesso – per tornare a parlare di eredità da vivificare, di retaggi da incarnare, di scelte da compiere e di volontà da costruire. Lungi dall’essere una mera “espressione geografica” o una vuota burocrazia, l’Europa ha il dovere di ripensarsi potenza e di ribadirsi Civiltà: essa non necessita di un forbito epitaffio, ma di un progetto vitale; non può essere imbalsamata, perché deve ancora scrivere le sue migliori pagine di storia; non è soltanto la “terra dei padri”, ma è anzitutto il futuro dei nostri figli.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 138
Stampato nel 2024 da Passaggio al Bosco
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Dal successo di Suda al disastro di Capo Matapan
€35.00Francesco Mattesini
L’opera prende le mosse dal successo ottenuto dalla base di Suda solo pochi giorni prima, per poi analizzare il drammatico disastro di Matapan, rendendo omaggio al sacrificio di 2.308 marinai della Regia Marina, caduti in quella tragica battaglia. La battaglia di Capo Matapan si svolse in due fasi distinte: un confronto di artiglieria a lunga distanza avvenuto il 28 marzo 1941, a sud dell’isola di Gaudo (Creta), e uno scontro ravvicinato durante la notte, al largo della punta occidentale del Peloponneso. In quest’ultimo frangente, la Flotta britannica del Mediterraneo riuscì a sorprendere le unità italiane grazie alle informazioni fornite dall’organizzazione crittografica Ultra, che aveva decifrato il giorno esatto della missione italiana nel Mediterraneo orientale. Decisivi furono gli attacchi degli aerosiluranti “Albacore” della portaerei Formidable. Inizialmente, essi danneggiarono la corazzata Vittorio Veneto, riducendone la velocità. Successivamente, durante un attacco notturno, immobilizzarono l’incrociatore Pola. Questo permise alla flotta britannica di colpire gli incrociatori della 1ª Divisione Navale, accorsi in aiuto del Pola, cogliendoli di sorpresa. Nel corso dello scontro furono affondati gli incrociatori Zara e Fiume e i cacciatorpediniere Alfieri e Gioberti, prima di infliggere il colpo finale al Pola. L’episodio di Matapan ebbe un impatto cruciale sulla strategia della Regia Marina. A seguito della battaglia, Supermarina, l’organo operativo dello Stato Maggiore della Marina, ottenne da Benito Mussolini l’autorizzazione a limitare le operazioni navali italiane a un raggio di 100 miglia (poi ridotto a 85 miglia) dalle basi terrestri, per garantirsi la copertura aerea.
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Diario. Abissi e altezze del mio cuore
€34.00Darya Dugina
Questo è il “Diario” di Darya Dugina, figlia dei filosofi Aleksandr Dugin e Natalia Melentyeva. Anch’essa filosofa fu assassinata il 20 agosto 2022 in un attentato portato a termine da terroristi ucraini con la complicità dei servizi segreti occidentali. Nel suo “Diario”, le “date” si dissolvono gradualmente, si sciolgono come neve al sole quanto più ci si avvicina a quel fuoco interiore che Darya stessa descrive come “la brace che non lascerò spegnere”.
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Donne, eroine, martiri delle foibe. Storie al femminile sulla frontiera orientale (1943-1945)
€15.00Valentina Motta
C’è un universo femminile – fatto di mogli, figlie e madri – che ruota attorno alla tragedia delle foibe: tantissime donne che furono vittime e martiri della violenza dell’oppressore e che talvolta, con l’esempio e con l’azione, assursero al ruolo di vere e proprie eroine. Le loro storie, spesso occultate o distorte, restano ancora misconosciute al grande pubblico: il silenzio assordante che ha avvolto le loro vicende per decenni – evidentemente scomode e ingombranti per i presunti paladini della “libertà” e del “femminismo” – deve essere squarciato dalla sacrosanta ricerca della verità. Questo libro – ricco di dettagli, interviste, immagini e dettagli anche inediti – rappresenta una ricerca unica nel suo genere, che getta una nuova luce sui drammatici fatti che caratterizzarono la frontiera orientale tra il 1943 e il 1945.
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DVX: Cronaca illustrata della visita di Mussolini sul fronte greco, marzo 1941
€32.00Pierluigi di Colloredo Mels
Il due marzo 1941, diciannovesimo anno dell’era fascista, Benito Mussolini, Primo Maresciallo dell’Impero e Duce del Fascismo, atterrava a Tirana. in Albania ufficialmente per un’ispezione al fronte, in realtà per assistere alla programmata offensiva italiana nella val Desnizza, che avrebbe dovuto suggellare nei fatti il motto A primavera verrà il bello, pronunciato da Mussolini durante la controffensiva con la quale i greci avevano ributtato gli invasori italiani oltre il confine albanese, arrivando a minacciare Valona. L’offensiva non ebbe successo, come fallì il contrattacco greco, arrestato a sua volta dagli italiani, portando allo stallo del fronte. Mussolini restò al fronte per poco più di due settimane, visitando truppe e posti avanzati ed ospedali da campo, tenendo rapporti ai comandanti, ripartendo assai amareggiato per quanto aveva visto.
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Einsatz Arnheim. German Armoured Units and their Opponents at Arnhem and Oosterbeek, September 1944
€115.00Marcel Zwarts
Poderoso lavoro della RZM che tratta dei feroci combattimenti tra le forze armate tedesche e i loro avversari britannici e polacchi ad Arnhem e nei dintorni nel settembre del 1944. La narrazione esamina meticolosamente il ruolo dei carri armati tedeschi in questa battaglia, attingendo a una varietà di fonti, tra cui documenti ufficiali tedeschi e alleati e resoconti di prima mano di soldati e civili. Una scoperta cruciale è stato il diario di guerra della 9a divisione corazzata SS, che getta nuova luce sulla battaglia di Oosterbeek e Arnhem. Gli approfondimenti sul diario di guerra del quartier generale della Royal Artillery britannica forniscono una prospettiva preziosa, in particolare per gli ultimi giorni dei combattimenti. Un’analisi rigorosa dei dati, integrata da materiale fotografico, fornisce un resoconto completo della battaglia di Arnhem, rivelando dettagli interessanti e precedentemente trascurati. Contrariamente a quanto si pensava in precedenza, comandanti tedeschi meno noti come Bartholomäi, Büdecker e Balzer emersero come figure chiave nei combattimenti, a differenza di leader più noti come Brinkmann e Von Allwörden. Lo studio evidenzia anche la tempistica critica dell’operazione Market Garden; Se fosse iniziato solo un giorno dopo, le possibilità di successo degli Alleati sarebbero aumentate notevolmente, poiché la maggior parte del gruppo di combattimento della 9a Divisione Panzer SS si sarebbe ritirata in Germania. Le illustrazioni professionali di Steve Noon danno al lettore un’idea di come appaiono determinate situazioni critiche se visualizzate a colori. Tutto è riccamente illustrato con mappe e diagrammi per rendere la storia visivamente comprensibile. Infine, per questo libro è stato utilizzato materiale fotografico eccezionale. In alcuni casi è di qualità migliore, ma spesso è completamente sconosciuto.
Rilegato, 22 x 29 cm. pag. 534 riccamente illustrato con circa 500 foto b/n di ottima qualità e circa 100 tra cartine, illustrazioni e diagrammi a colori
Testo in lingua inglese
Stampato nel 2024 da MZS publishing
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ERMA: Erfurter Maschinenfabrik, 1924–2003, Vol. 1: Company History • Rifles and Shotguns
€85.00Holger Schlemeier
Monumentale lavoro in tre volumi dellastoria aziendale della ditta ERMA dal 1924 al 2003 e una guida illustrata dettagliata ai modelli di fucili e fucili da caccia prodotti da questa azienda. l’Erfurter Maschinenfabrik. ERMA è nota soprattutto per la produzione di armi leggere tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale, tra cui il mitra MP 40, il fucile Mauser K98 e l’ERMA EMP. Il volume 1 fornisce una storia aziendale completa dal 1924 al 2003 e profili dettagliati di tutti i modelli di fucili e fucili da caccia prodotti nelle fabbriche ERMA. Presenta un’ampia varietà di armi, da fucili a leva e fucili da caccia, a repliche calibro .22 della carabina americana M1, dai K98 ai moderni fucili da tiro di precisione. L’autore analizza particlarmente il perido del Terzo Reich, compresa la Seconda Guerra Mondiale. La storia aziendale include foto di molti pezzi per niente conosciuti e sperimentali e numerosi oggetti di marketing, tra cui poster pubblicitari, penne, orologi da tavolo, accendini e molto altro. Nel complesso, l’opera in tre volumi ammonta a più di 1.000 pagine con più di 2.200 foto. Questa è la guida definitiva all’ERMA e un riferimento cruciale per qualsiasi collezionista di armi da fuoco tedesche.
Rilegato, 23,5 x 31 cm. pag. 278 riccamente illustrato con circa 740 foto a colori, b/n e disegni tecnici
Testo in lingua inglese
Stampato nel 2024 da Schiffer
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ERMA. Erfurter Maschinenfabrik 1924–2003, Vol. 2. Handguns
€125.00Holger Schlemeier
Monumentale lavoro in tre volumi dellastoria aziendale della ditta ERMA dal 1924 al 2003 e una guida illustrata dettagliata ai modelli di fucili e fucili da caccia prodotti da questa azienda. l’Erfurter Maschinenfabrik. ERMA è nota soprattutto per la produzione di armi leggere tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale, tra cui il mitra MP 40, il fucile Mauser K98 e l’ERMA EMP. Il volume 2 descrive tutti i modelli di pistola prodotti nelle fabbriche ERMA. Le descrizioni sono estremamente dettagliate: numeri di produzione e caratteristiche, marchi, specifiche e altro ancora sono tutti qui. Le pistole prodotte dalla “Werke” includono varianti di molti dei modelli più famosi del XX secolo, tra cui la P.08 Luger, la Walther P38 e PPK, la Colt 1911 e la Glock 17. Questi includono sia modelli militari che sportivi. Alcune delle pistole ERMA erano piuttosto insolite, come la miniatura “Baby” Luger e una selezione di prototipi precedentemente sconosciuti. Nel complesso, l’opera in tre volumi ammonta a più di 1.000 pagine con più di 2.200 foto. Questa è la guida definitiva all’ERMA e un riferimento cruciale per qualsiasi collezionista di armi da fuoco tedesche.
Rilegato, 23,5 x 31 cm. pag. 508 riccamente illustrato con circa 1.200 immagini a colori e b/nTesto in lingua inglese
Testo in lingua inglese
Stampato nel 2025 da Schiffer
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Erma. Erfurter Maschinenfabrik, 1920-1997. Volume 3: Submachine Guns. Flare Guns
€69.00Holger Schlemeier
Monumentale lavoro in tre volumi dellastoria aziendale della ditta ERMA dal 1924 al 2003 e una guida illustrata dettagliata ai modelli di fucili e fucili da caccia prodotti da questa azienda. l’Erfurter Maschinenfabrik. ERMA è nota soprattutto per la produzione di armi leggere tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale, tra cui il mitra MP 40, il fucile Mauser K98 e l’ERMA EMP. Il volume 3 fornisce profili dettagliati di tutti i modelli di lanciarazzi e mitragliatrici dell’ERMA. Tra questi rientra l’EMP tra le due guerre, per il quale l’ERMA aveva clienti stranieri in Europa e nelle Americhe. Un numero significativo di EMP fu venduto anche alle SS nel periodo che precedette la seconda guerra mondiale. Durante la guerra, la produzione passò dall’EMP all’MP38 e all’MP40, di cui l’ERMA produsse centinaia di migliaia di esemplari per la Wehrmacht. Prima, durante e dopo la guerra, la “Werke” progettò una notevole varietà di prototipi o di mitragliatrici di produzione molto ridotta, tutti descritti in modo senza precedenti in questo libro. Oltre alle mitragliatrici, questo volume include descrizioni di pistole lanciarazzi e di alcuni accessori vari e riassume la consistente produzione bellica dell’ERMA del fucile d’assalto Sturmgewehr. Questo volume finale include anche un certo numero di note e appendici Nel complesso, l’opera in tre volumi ammonta a più di 1.000 pagine con più di 2.200 foto. Questa è la guida definitiva all’ERMA e un riferimento cruciale per qualsiasi collezionista di armi da fuoco tedesche.
Rilegato, 23,5 x 31 cm. pag. 222 con circa 330 foto a colori e b/n + un certo numero di tabelle.
Testo in lingua inglese
Stampato nel 2024 da Schiffer
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Ferito, Morto, Sepolto Strutture sanitarie e cimiteri militari sugli altipiani di Folgaria, Lavarone e Vezzena
€26.50Rolf Hentzschel
Gli altipiani di Folgaria, Lavarone e Vezzena furono un punto focale dei combattimenti tra Austria e Italia durante la Prima Guerra Mondiale. Un anno di guerra di posizione, l’offensiva austriaca del maggio 1916 e più di tre anni come centro logistico austriaco per i fronti sul Pasubio e vicino ad Asiago hanno lasciato il segno su questo paesaggio. Tuttavia, non sono le battaglie e le vittorie l’oggetto di questo libro, ma i destini dei feriti, dei malati e dei morti. Gli ospedali da campo furono i luoghi in cui si decise il destino di molti, i cimiteri militari e le fosse comuni i luoghi per gli sfortunati che persero la vita. Dove si trovavano questi ospedali e cimiteri? Cosa si può vedere ancora oggi? E cosa ne è stato dei 5000 morti che vi sono stati sepolti? Il presente libro dà una risposta a tutte queste domande attraverso ricerche approfondite nei documenti storici.
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Figli della lupa nipoti dell’aquila. Memorabilia e collectibles della gioventù littoria Vol. 2
€55.00Franco Mesturini – Fausto Sparacino – Hugh Page Taylor – Mario Valzelli
Il volume, di stampo storico/collezionistico, riguarda prevalentemente la grafica del Ventennio riferita a tutte le Organizzazioni Giovanili del PNF (AS•AF•AGF•ONB•GVF•FFGGC•GIL/GILE• OB-RSI ) tramite l’illustrazione al 95% di materiale cartaceo ma con inevitabile inserimento di alcuni interessanti “pezzi metallici. Attraverso una straordinaria galleria di fotografie, documenti, collectables e memorabilia legati ad un’epopea che segnò profondamente il XX secolo, questa rassegna ci restituisce la pregnante quotidianità estetica che circondò quelle generazioni di italiani diventati adulti prima di crescere, con un mutamento costante che da piccole camicie nere li trasformò in giovani guerrieri che marciarono risoluti e ordinati al passo romano, fino all’ultimo. Questo secondo volume, oltre a una esauriente carrellata di immagini d’epoca che testimoniano l’aspetto sociale e uniformologico delle varie organizzazioni, analizza le Tessere di Riconoscimento, i Quaderni Scolastici, Diplomi e Attestati, Spartiti e Canzonieri. Il terzo volume, doverre trattare Cartoline Postali, Distintivi e Medaglie.
Rilegato, 21 x 30 cm. 288 interamente illustrato b/n e colori
Stampato nel 2025 da Ritter
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Giorgio Locchi: l’intellettuale, il filosofo, il risvegliatore. Atti del convegno (Rieti, 25 novembre 2023)
€10.00AA.VV.
Giorgio Locchi rappresenta una delle più profonde ed autorevoli figure del pensiero “non conforme”: la sua opera – tremendamente attuale e per questo rilanciata con forza negli ultimi anni – ha contaminato interi filoni culturali ed ha stimolato decine di intellettuali, offrendo nuove prospettive, perenni riferimenti e precise linee di vetta. Questo testo – che raccoglie gli Atti del convegno reatino a lui dedicato – vuole essere uno stimolo a guardare avanti: l’insegnamento locchiano, del resto, è il tamburo battente di un’avanguardia europea – popolata da custodi e da rifondatori – che alla lunga memoria dei nostri popoli vuole affiancare una tenace volontà di riconquista. Dal senso delle origini al significato del Mito, passando per la tensione sovrumanista, per l’interpretazione sferica del tempo, per l’approccio alla tecnica e per la concezione della storia. E quest’ultima, che per Giorgio Locchi resta sempre “aperta”, ci impone di contaminare l’esistente ed essere – qui ed ora – i padroni del nostro destino.
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Gli ultimi soldati dell’Imperatore. I giapponesi che non si arresero dopo il 1945
€16.00Antonio Besana
La fedeltà alla parola data, anche nelle condizioni più difficili, anche conoscendo quelle che sono le nostre debolezze, il fissarsi obbiettivi alti pur non avendone le forze non è da disperati: è da uomini. Nel mondo giapponese questi atteggiamenti non erano eccezionali: erano quasi la normalità.” (Dalla Prefazione di Alberto Leoni) Agosto 1945. La guerra nel Pacifico sta per concludersi. Dopo gli sbarchi americani a Iwo Jima e Okinawa e lo sganciamento delle bombe su Nagasaki e Hiroshima, la resa del Giappone viene comunicata via radio con un messaggio registrato dall’imperatore Hi roito. Il messaggio, tuttavia, viene ricevuto solo dai reparti che ancora dispongono di collegamenti radio. In molte isole piccoli gruppi di re-sistenti, fedeli al codice dei samurai che non prevede la resa, continuano a combattere. Alcuni di loro, nelle regioni più isolate, proseguiranno ancora la resistenza per anni. Gli ultimi due si arrenderanno solo nel 1989.
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Guerra alla camorra. Assalto ai Casalesi
€20.00Carmelo Burgio
La lotta al crimine è un mestiere durissimo. E solo chi sta in mezzo alla tempesta sa raccontare le difficoltà di un conflitto che sembra eterno. Carmelo Burgio racconta la sua esperienza come comandante provinciale dei Carabinieri di Caserta, in un periodo segnato dalla lotta senza quartiere alla camorra. In un racconto ricco di dettagli, l’autore intreccia la propria esperienza con le storie di colleghi, atti ufficiali, documenti processuali e cronache giornalistiche, offrendo una visione profonda e complessa di un impegno che ha cambiato il destino di un’intera provincia. Il clan dei casalesi è un fenomeno criminale dalle caratteristiche uniche, che si intrecciano con la storia e la cultura della regione, e che impongono un approccio strategico altamente specializzato. Questo libro, come un reperto di indagine storica, ci mostra l’intensa attività di contrasto messa in atto per fronteggiare i vari fronti della criminalità organizzata. Dal racconto dei latitanti ai sequestri di capitali derivanti dalle attività illecite della camorra fino alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui rischi del potere mafioso.
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Guido Ercole. Antologica
€30.00Flavio Chistè (a cura di)
Questo libro vuol rendere omaggio a un grande storico e modellista della Marina Veneziana e delle navi più in generale, nonché uno dei più illustri soci del Gruppo Modellistico Trentino, recentemente scomparso. Oltre alla biografia del protagonista del volume, vengono presentati anche i ricordi di alcuni amici che lo hanno accompagnato e lavorato con lui. A seguire è proposta la presentazione dei libri da lui scritti con le varie recensioni, sempre oltremodo positive, che hanno dato lustro al suo lavoro. Infine, è presentata una selezione di sette tra suoi innumerevoli lavori che ha pubblicato sulle varie riviste e in primis sul Notiziario Modellistico del GMT ma anche su STORIA Militare. La lettura di questi articoli, che spaziano su argomenti assai diversi e temporalmente distanti, offre il chiaro quadro di quanto fosse vasta e approfondita la sua competenza in materia di storia navale.
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Hazet 36. Sergio Ramelli. Storia di un omicidio politico
€18.00Pino Casamassima
Tutto comincia con un compito in classe in una scuola di Milano. Il professore chiede agli alunni di descrivere un episodio che li ha impressionati. Sergio Ramelli, che da poco ha aderito al Fronte della Gioventù, scrive un tema sul primo assassinio effettuato dalle Brigate rosse: i terroristi erano entrati in una sede del Msi e avevano ucciso due uomini a sangue freddo. È solo un ragazzo di diciott’anni, ma a scuola le sue idee diventano un caso. Fino a che, il 13 marzo 1975, un commando di giovani militanti di sinistra lo aggredisce con una chiave inglese, la tristemente nota Hazet 36. Sergio Ramelli morirà dopo quarantasette giorni di agonia. A 50 anni dai fatti, i retroscena giuridici di questa tragedia vengono rivelati da Guido Salvini, il magistrato che insieme a Maurizio Grigo riuscì ad appurare le responsabilità individuali della squadra del servizio d’ordine di Avanguardia operaia, dopo che per anni le indagini avevano girato a vuoto. Mentre Pino Casamassima ricostruisce gli eventi – dall’antefatto al processo – attraverso testimonianze inedite, come quella della sorella della vittima. Come si arrivò alla scoperta del covo di viale Bligny? Cosa ha causato, un anno dopo, l’assalto al bar di largo Porto di Classe? Una potente rievocazione di un episodio che ha segnato la storia degli anni di piombo, capace ancora oggi di incendiare gli animi, e che tratteggia un affresco dell’Italia degli opposti estremismi. Senza sconti per nessuno
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I ragazzi col verdone. Memorie militanti dalla Padova degli anni di piombo
€15.00Massimo Bertocco
Padova, negli anni ‘70, è una cittadina di provincia inserita in dinamiche nazionali di un certo rilievo. Nelle scuole, nelle fabbriche, nelle Università e nelle piazze, si vive un clima politico molto pesante, che non lascia spazio alla fantasia: aggressioni, scontri, agguati, sparatorie ed esplosioni sono all’ordine del giorno. In questo contesto incendiario, un gruppo di giovani militanti della destra radicale – scaricati dal loro stesso partito, perché troppo “esagitati” – si ritrovano soli contro tutti, costretti ad affrontare una marea di antagonisti a cavallo tra l’extra-parlamentarismo e la lotta armata. In queste pagine è raccontata la loro storia: una parabola di lotta e coraggio, di sogni infranti e di repressione, di audacia e di sana follia, di lacrime e di sangue. Nel caos di un’epoca dura – dove la politica attiva poteva costare la vita – il loro scopo era sopravvivere, presidiando con onore una piazza. La loro piazza.
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I ragazzi dell’ Imperatore. Luci ed ombre dei marescialli di Napoleone
€15.00Lorenzo Innocenti
Tutti servirono Napoleone seguendolo nelle campagne che resero grande l’Europa imperiale. Mentre alcuni lo tradirono, altri gli rimasero fedeli fino all’ultimo. Tutti però compresero alla fine che, senza di lui, non sarebbero stati nulla. Serie di brevi biografie con storie e curiosi aneddoti che riguardano i Marescialli di Napoleone.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 218 con varie illustrazioni a colori e b/n
Stampato nel 2015 da Acies
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I siluri arrivano dal cielo
€18.00Giuseppe Cimicchi
In questo libro di memorie sono narrate le operazioni militari degli aerosiluranti italiani, specialità istituita per affondare i grandi convogli e le grandi navi nemiche con una tecnica nuova e speciale: portarsi fin sotto la fiancata della nave nemica e lanciare – all’ultimo momento – grandi siluri destinati ad affondare il naviglio. Dal campo di Decimomannu in Sardegna, dove furono addestrati i primi piloti di aerosiluranti fino ai campi di Rodi, Littoria, Reggio Emilia, Grottaglie, la storia di queste squadriglie, narrate da un protagonista di quella stagione, Giuseppe Cimicchi, medaglia d’oro al valor militare, si dipana fra azioni di guerra e speranze di vittoria, vita personale e vita militare e, non ultima, la delusione per l’armistizio dell’8 settembre. Emerge la forza e il coraggio del soldato italiano che non si tirava indietro neanche davanti al supremo sacrificio realizzando gloriose imprese sopperendo, nella seconda parte del conflitto, alle deficienze e carenze di materiali con creatività e audacia.
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I tesori ritrovati di Louis-Ferdinand Céline
€13.00Jacques Joset
Il 6 agosto 2021 scoppiò su “Le Monde” una bomba letteraria. Jérôme Dupuis vi pubblicò un articolo intitolato “Migliaia di fogli inediti: i tesori ritrovati di Louis-Ferdinand Céline”. Poco più di un anno prima, nel giugno 2020, i due eredi universali di Lucette Almansor, l’avvocato François Gibault e Véronique Robert-Chovin, vennero avvisati del fatto che un ex giornalista di “Libération”, Jean-Pierre Thibaudat, critico teatrale del quotidiano fino al 2006, desiderava incontrarli poiché era in possesso di alcuni inediti di Céline. In questo documentato studio della Société des Lecteurs de Céline, il professore Jacques Joset ricostruisce l’appassionante “giallo” del ritrovamento degli inediti di Céline, dal loro furto da parte dei Maquis francesi nell’estate del 1944 a Parigi alle vicissitudini successive e alla loro pubblicazione, per poi passare a una puntuale analisi dei testi e della loro datazione e discutendone la rilevanza nel contesto dell’opera céliniana.
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Il Corpo Sanitario dell’Esercito nella Grande Guerra Vol. 1- 2
€75.00Mario Stefano Peragallo
La prima guerra mondiale segna una svolta epocale nella storia del Novecento. L’impiego massivo delle artiglierie, responsabili con i loro micidiali proiettili di gravissime ferite, modificò le modalità di combattimento e trasformò il conflitto in una lunga e sanguinosa guerra di posizione. Il Servizio sanitario dell’Esercito italiano, come del resto anche le analoghe istituzioni delle altre nazioni belligeranti, non era preparato a questo nuova realtà e ben presto l’enorme numero di feriti e malati determinò la saturazione degli ospedali, nei quali il personale medico e di assistenza era inizialmente inadeguato, specie in zona di guerra, ai compiti assegnati sia per numero che per esperienza professionale. L’elevato numero dei soldati da assistere e la gravità delle lesioni determinarono un profondo cambiamento nelle modalità di trattamento dei feriti, ai quali era indispensabile portare un soccorso chirurgico tempestivo e completo che non poteva più essere demandato, come nei conflitti precedenti, agli ospedali delle retrovie. Tale esigenza determinò la radicale riorganizzazione del servizio sanitario, la realizzazione di formazioni campali in grado di attuare interventi chirurgici complessi in prima linea e l’istituzione di servizi specialistici. Ma oltre alle ferite di guerra il Servizio sanitario si fece carico di patologie allora poco conosciute, come i traumi psichici da combattimento, o inedite come il piede da trincea e le patologie causate dalla guerra chimica, e operò per migliorare le condizioni igieniche di vita di centinaia di migliaia di soldati disseminati in zone impervie e per contrastare la diffusione di molte malattie infettive. La Grande Guerra impresse dunque un vigoroso impulso al progresso della Medicina in tutti i suoi campi. Sfruttando una ricchissima documentazione d’archivio e iconografica dell’epoca, quest’opera mette a fuoco aspetti ancora poco conosciuti della Grande Guerra italiana e tratteggia l’evoluzione della struttura organizzativa e funzionale del Servizio sanitario dell’Esercito di fronte alle nuove e impreviste sfide poste dall’immane conflitto
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Il Danubio e i suoi popoli. Diario di viaggio per giovani europei
€20.00Fabrizio Pusceddu
Il saggio trova spunto e ragione di esistere dall’esperienza del viaggio di nozze dell’ideatore e della moglie. “I fili conduttori che tengono insieme tutta la struttura dell’opera sono l’Europa e la Croce, lungo il cui intreccio durato millecinquecento anni l’autore ci accompagna scivolando sul corso del Danubio, arteria fluviale così importante ed evocativa nell’immaginario di noi Europei da aver costituito per l’interezza della nostra storia il riferimento di commerci, popolazioni, culture e divine ispirazioni di artisti”.
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Il Diario di un Allievo Paracadutista. Ristampa dell’originale “Albo Impero”
€9.00Domenico Calesso ( a cura di)
Nel corso delle nostre continue ricerche ci siamo imbattuti in questo raro e insolito albo a fumetti che ci è apparso fin da subito molto interessante e degno di nota. Ci è sembrata quindi una valida proposta editoriale da inserire nel nostro ciclo di studi sulla storia militare. L’argomento, “Il diario di un allievo paracadutista”, ben si collega ad una precedente nostra pubblicazione dedicata ai paracadutisti italiani della Divisione “Folgore” protagonisti della battaglia di El Alamein.
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Il sicherheitsdienst (SD). Il servizio informazioni e intelligence delle SS
€25.00Antonella Colonna Vilasi
Il Sicherheitsdienst (SD – in italiano Servizio di Sicurezza) è stato il servizio informazioni e intelligence delle SS attivo in Germania dal 1932 al 1945. Venne creato nel 1932 da Reinhard Heydrich e in seguito alla presa del potere in Germania da parte dei nazisti, il suo raggio di azione aumentò enormemente, in particolar modo durante la Seconda guerra mondiale. Sotto la guida di Heydrich, il 9 giugno 1934, diventò l’unico “Servizio Segreto del Partito”. Il Sicherheitsdienst creò un’organizzazione di agenti e informatori operante in tutto il Reich, e successivamente nei territori occupati dalle truppe naziste.
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Il Simboismo del Sole
€20.00Antonio Medrano
Questi scritti di Antonio Medrano incentrati sul simbolismo del Sole provengono da diverse direzioni, come affluenti di vari corsi d’acqua pura e cristallina che convergono verso l’unico mare della cultura tradizionale. Essi rappresentano un prezioso studio e un’attenta riflessione sull’astro intorno a cui ruota il nostro sistema planetario e sull’insieme di dottrine e conoscenze che lo riguardano. Il Sole rappresenta l’immagine sensibile della Divinità, la massima manifestazione e il segno visibile del Principio metafisico e della più alta spiritualità, il Centro a cui incessantemente guardare per ordinare e regolare la nostra esistenza terrena, organizzandola e conducendola in accordo e in armonia col suo ciclo annuale e coi suoi ritmi giornalieri.
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Il Tempo del Futurismo
€70.00Gabriele Simongini (a cura di)
Il volume è il catalogo della mostra “Il tempo del futurismo” e raccoglie contributi autorevoli di studiosi ed esperti sul tema, offrendo un’analisi approfondita del rivoluzionario movimento d’avanguardia fondato da Filippo Tommaso Marinetti nel 1909. Curata da Gabriele Simongini e promossa dal Ministero della Cultura, la mostra – e questo catalogo – esplora il legame tra arte, scienza e tecnologia, ponendo al centro il concetto di “rinnovamento della sensibilità umana” innescato dalle scoperte scientifiche del tempo. Attraverso saggi critici, il catalogo indaga il ruolo centrale del Futurismo nel ridefinire i concetti di velocità, spazio, distanza e percezione, contestualizzandoli nell’epoca delle grandi innovazioni tecnologiche. Oltre ai testi, il volume presenta un ricco apparato iconografico con le immagini delle opere esposte, tra dipinti, sculture, disegni, film, oggetti d’arredo e strumenti scientifici d’epoca
Brossura, 19,5 x 26,5 cm. pag. 494 riccamente illustrato a colori
Stampato nel 2025 da Treccani
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In Marcia dalla Steppa al Pol Nord. Italiani in Russia durante la Grande Guerra 1914-1919
€18.50Fabio Dal Din
Quando si parla della Grande Guerra il pensiero spontaneamente va alle sanguinose battaglie statiche nel fango delle trincee del fronte occidentale… Il presente lavoro si discosta da questa visione, proponendo un quadro del tutto diverso, oscuro e poco noto; nelle lontane steppe del fronte orientale infatti, i soldati di etnia italiana dell’esercito austro-ungarico vennero fatti prigionieri in grande quantità, una volta internati ed entrati a contatto con la società della Russia zarista inaspettatamente si trovarono davanti ad una scelta: rimanere prigionieri o rinnegare l’antica nazione in favore del Regno d’Italia ed essere rimpatriati vivendo una lunga ed incredibile epopea. Ci fu però un altro gruppo, stavolta di soldati del Regio esercito, che si trovò inviato con il Corpo di Spedizione Italiano in Murmania, al confine coi ghiacci eterni del Circolo polare artico, rendendosi protagonisti di una vicenda in egual misura paradossale ed inaspettata, trovandosi a lottare contro il freddo, la fame e la minaccia d’invasione dell’esercito germanico prima, dei bolscevichi poi…
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Incursori del Re
€20.00Alfio Caruso
La Decima Flottiglia Mas rappresenta una gloriosa storia militare, una storia di lealtà e coraggio, di patriottismo, disciplina ed eroismo. Prima di tutto questo, a cavalcioni dei celebri «maiali», e a differenza di tanti ammiragli, che nonostante le corazzate di cui disponevano non sfidarono mai gli inglesi in battaglia, gli uomini della X Mas assaltarono per tre anni le due principali roccheforti nemiche nel Mediterraneo, Gibilterra e Alessandria, e s’immolarono a Malta proprio per supplire alle deficienze della Marina. Le piccole storie private di ciascuno di loro svelano che ne avrebbero fatto volentieri a meno. Intrisi di sincero patriottismo, si batterono in una guerra che sapevano già di perdere. Trentun medaglie d’oro raccontano il loro comportamento meglio di tante parole. Paradossalmente furono gli inglesi i cantori delle imprese della X flottiglia Mas. Lionel Crabb, leggendario agente dell’MI6, numero uno dei sub britannici e responsabile della squadra anti-incursori di Gibilterra, onorava i caduti italiani lanciando in mare corone di fiori.
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Ines Donati. Fierissima Italiana Indomita Fascista. L’emancipazione Femminile nel Nome della Rivoluzione (1900-1924)
€20.00Pietro Cappellari
Ines Donati, già da adolescente animata da un mistico patriottismo che sarà poi l’unica fiamma che determinerà le sue scelte future, ribelle per indole, ma non mascolina come appaiono oggi certe “femministe 2.0”, da donna e da Italiana volle reagire allo scempio dei valori e alle volgarità quotidiane che scaturivano dal divampante Biennio Rosso. Ed eccola, prima tra i Giovani Esploratori cui si era iscritta per vivere la bellezza del cameratismo che in quell’associazione scoutistica si viveva spontaneamente; eccola prestarsi come volontaria durante lo sciopero degli spazzini di Roma del Maggio 1920. Ma gli eventi incombevano, la scelta fu conseguenziale a quella passione patriottica che divampava nel suo cuore, trovandosi così al fianco dei nazionalisti e dei fascisti romani nelle prime azioni di contrasto al sovversivismo dilagante, divenendo ben presto un simbolo, un esempio. “La Capitana” morì il 3 Novembre 1924, rapita da una malattia, a soli 24 anni. Morì così, lontana da quelle battaglie che erano state le uniche gioie della sua vita, colpita da un destino crudele che la vide consumarsi in un letto d’agonia, anziché come aveva sognato e cercato, in uno scontro col nemico della Patria.
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Irrompo e travolgo. Storia del CI Battaglione Carri (1941-1964). Ediz. illustrata
€34.00Giavanni D’Alessandro – Antonio Tallillo
Dal 1955 al 1964, in una caserma poco distante dal centro di Verona, condusse il suo servizio un piccolo reparto carrista, uno dei pochi reparti autonomi creati pochi anni prima per l’appoggio di alcuni Corpi d’Armata. Il CI Battaglione di Verona era l’erede ideale del CI con carri francesi R35, che aveva combattuto coraggiosamente in Sicilia. Questo libro presenta sia una storia approfondita del CI, accompagnata da tantissime fotografie inedite uscite dai cassetti di più di un reduce, ma anche una serie di dettagli ed episodi della vita operativa che aggiungono un tocco umano a quella che sarebbe solo un’esposizione tecnica. I mezzi usati dal reparto sono trattati sia con alcune descrizioni per i non iniziati che con schede tecniche, condite anch’esse di foto inedite. Per i modellisti è stata preparata un’approfondita disamina sia della colorazione e dei contrassegni dei mezzi corazzati del reparto, sia una serie di modelli in scala 1/35 che hanno vestito la livrea del CI nei vari periodi di servizio.
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Italian Aviation in the First World War. Vol. 4
€79.00Roberto Gentilli
Questo è il quarto di una serie in 5 volumi complessivi che offre agli appassionati di aviazione un’introduzione a un argomento affascinante: l’aviazione militare italiana durante la Prima Guerra Mondiale. Quest’opera di consultazione fornisce al lettore una sintesi delle operazioni aeree sul fronte italiano al fine di collocare l’aviazione militare italiana nel contesto complessivo della guerra sul fronte austro-italiano. Vengono presentate tutte le unità, compresi gli squadroni della Regia Marina Italiana, le unità più piccole e gli squadroni in addestramento verso la fine della guerra. Un’opera che rende omaggio ai tanti avitori italiani, 600 dei quali perirono durante il conflitto.
Brossura, 21 x 30 cm. pag. 256 illustrato con 330 foto b/n e 48 profili a colori
Testo in lingua inglese
Stampato nel 2024 da Aeronaut Books
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Italienfeldzug. German Tanks and Vehicles 1943-1945. The German ground forces in the Italian Campaign. Vol. 5
€40.00Daniele Guglielmi – Mario Pieri
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L’artiglieria della prima età moderna. Il contesto generale e il particolarismo lucchese
€24.00Alessandro Bianchi
Il saggio studia l’artiglieria in uso nella prima Età moderna, nel XVI e XVII secolo, con un focus sul contesto italiano. L’autore ha analizzato la scelta dei materiali ed il lavoro dei fonditori d’artiglieria finalizzato alla realizzazione di una perfetta bocca da fuoco, i diversi tipi d’artiglieria e la loro classificazione in generi (almeno per il panorama spagnolo ed italiano), le regole e le proporzioni alla base dei cannoni e dei loro affusti. Sono stati affrontati i principali problemi e punti fermi che ogni pratico fonditore e bombardiere doveva tenere ben a mente per potersi approcciare efficacemente al complesso mondo dell’artiglieria. Si è ricostruito il lavoro che un fonditore d’artiglieria doveva svolgere per la realizzazione del pezzo finito. Un lavoro lungo e complesso che rende la figura del fonditore più vicina ad un artista che ad un semplice manovale, come invece comunemente si tende a pensare. Il pezzo d’artiglieria è studiato in tutti gli elementi ed è inquadrato nello schema di classificazione dei “Tre Generi d’artiglieria”. Infine si è studiato il particolarismo lucchese con le sue mura cinquecentesche e il sistema di armamento destinato a loro difesa.
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L’offensiva italiana nei Balcani. Albania, Grecia e Yugoslavia. 1939-1941
€21.00Massimiliano Afiero
L’attacco alla Grecia è considerato dalla maggior parte degli storici come una risposta di Mussolini all’espansione tedesca. In realtà i Balcani e di conseguenza la stessa Grecia rientravano negli obiettivi strategici italiani fin dalla Prima Guerra Mondiale. La penetrazione italiana in Albania e, prima ancora, l’occupazione di Corfù (1923) avevano riacceso i vecchi contrasti con la Grecia. Con l’entrata in guerra dell’Italia, nel giugno 1940, il governo e la corona greca assunsero un atteggiamento filo-britannico, pur avendo instaurato nel Paese una dittatura nazionalista sul modello fascista. E così, lo Stato Maggiore italiano iniziò a pianificare l’invasione della Grecia. I comandanti militari italiani e lo stesso Mussolini fecero però un grave errore, decidendo di attaccare il territorio greco durante la stagione autunnale dal territorio albanese, in una regione montuosa, sotto la pioggia e tra il fango. Senza un idoneo sistema logistico, senza equipaggiamenti ed armi adeguate, dopo un’iniziale avanzata in territorio nemico, le forze italiane subirono la forte controffensiva greca e furono costrette a ripiegare in Albania. Dall’Italia continuarono ad arrivare rinforzi, inviati al fronte senza adeguato addestramento e spesso senza armi pesanti e artiglieria. Solo nella primavera del 1941, grazie all’intervento delle forze armate tedesche, l’offensiva italiana poté riprendere e l’esercito greco infine battuto. La vittoria contro la Grecia fu pagata a caro prezzo e costò all’Italia pesantissime perdite e soprattutto il decisivo intervento tedesco sul fronte dei Balcani mise fine alla cosiddetta guerra parallela voluta da Mussolini nel suo vano tentativo di eguagliare le conquiste territoriali tedesche.
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La battaglia di Campomalo e l’assedio di Milano 1036-37: Ariberto d’Intimiano, vescovo e soldato
€29.00Alberto Peruffo – Luca Stefano Cristini
Nella primavera del 1034 un forte contingente italiano di loricati, cavalieri pesantemente armati denominati così per la loro armatura detta lorica, varcava le Alpi attraverso il passo del Gran San Bernardo, dopo aver lasciato il munito castello di Bard che proteggeva il confine italico occidentale dalla Borgogna. L’armata italica si avventò, rapidamente, nel cantone di Friburgo, contro il castello di Murten, difeso dai borgognoni e posto a nord della catena alpina, nei pressi del piccolo lago di Morat, a circa 200 chilometri dal Gran San Bernardo, distanza, a quanto pare, percorsa dagli italici senza incontrare resistenza. Il castello venne assaltato e velocemente espugnato dai guerrieri milanesi che costituivano il grosso delle forze italiche. A guidare l’esercito del Regno d’Italia all’assalto al castello vi era un cavaliere, in armatura, armato di mazza ferrata, il cui aspetto glabro e dai modi pacati, era ben lontano dallo stereotipo del guerriero di quei tempi violenti. Un più attento esame avrebbe rivelato la tonsura del capo di questo condottiero che altri non era se non l’arcivescovo di Milano Ariberto. Qui però racconteremo le sue avventure guerresche più importanti: la battaglia di Campomalo del 1036, e il successivo assedio di Milano del 1037!
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La censura Postale sulla corrispondenza in guerra
€33.00Paolo Cadeddu – Giancarlo Poletto
La censura postale rappresenta in tempo di pace un’evidente violazione dei diritti fondamentali dei cittadini; in tempo di guerra divenne invece uno strumento indispensabile e legittimo per la tutela dello Stato e per la sicurezza militare. Nella Prima Guerra Mondiale lo sforzo censorio era rivolto soprattutto ad evitare diserzioni e disfattismo e casi di resa al nemico da parte dei combattenti, fatti nella speranza di salvarsi la vita. Durante il secondo conflitto mondiale la censura controllò anche quelle frasi scritte che potevano diffondere il panico tra la popolazione ed il disfattismo tra le truppe. Come fonti documentali sono state riportate fedelmente una serie di cartoline, biglietti postali e lettere originali scritte dai militari durante la seconda guerra mondiale. Sono testimonianze uniche e rare – non prive talvolta di accorata drammaticità – che solo l’attenta raccolta collezionistica avvenuta nel tempo da parte di Giancarlo Poletto ha potuto restituirci nella loro integrità e valenza storica.