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    La difesa della razza – Anno VI – 1942/1943 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della sesta annata (1942-1943) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Raccolta completa 6 CD

    100.00

    Collezione completa digitale della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943 – 6 cd che contengono i 118 fascicoli completi di copertina e indice di autori e materia realizzato in occasione dell’anniversario della rivista. Oltre 4500 pagine. Copertine fedelmente riprodotte.

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    La difesa della razza – 1942. Studi incrociati

    25.00

    a cura di Stefania Labruzzo

    (Antologia di articoli pubblicati su La Difesa della Razza per l’anno 1942 in materia di politica razziale in base a studi italiani e tedeschi). Elenco degli articoli presenti in questa uscita (da sottolineare contributi di Evola e von Leers). Invito allo studio dei popoli Simboli della gente aria: l’aquila Razza e costituzione; Civiltà e razza; Il certificato prematrimoniale; Antroposociologia; Come i giudei hanno trascinato gli Stati Uniti in guerra; Razza e musica; Biologia e razza; Fondamenti biologici del razzismo; Razza, eredità, personalità; Razzismo nordico-ario; Razze e sottorazze; Il bolscevismo tra i due volti dell’azione giudaica; Fondamenti d’igiene razziale; Genesi scientifica del concetto di razza; Evoluzione del concetto di arianesimo; Storia delle classificazioni razziali; Indice cefalico degli ebrei; Il passaporto ancestrale; Il problema della razza e la scienza sperimentale; Conoscenza del sangue; La razza in funzione di personalità; Educazione e razzismo; Fondamenti archeologici dell’arianesimo; L’origine della specie per reattività razziale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 196 con varie foto b/n

    Stampato nel 2024 da Thule

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    La difesa della razza – 1943. Studi incrociati

    22.00

    a cura di Stefania Labruzzo

    (Antologia di articoli pubblicati su La Difesa della Razza per l’anno 1943 in materia di politica razziale in base a studi italiani e tedeschi). Elenco degli articoli presenti in questa uscita. L’India vista da un razzista; L’emendamento spinoziano; Razzismo biologico e scientismo; L’istinto di superiorità nel sangue ariano; Il problema degli incroci a Trinidad e nel Venezuela; Conflitto di razze; Nasce la repubblica sionista; Terminologia razzista; Antropologia delle grandi città; Funzione dell’idea di razza nella costruzione degli spazi vitali; Hegel giudaizzato; Fronte unico del razzismo italiano; L’ebreo errante; Documenti d’infamia; L’invasione dei Mongoli; Barbarie britannica e nuova coscienza europea; L’Europa e la razza; Esiste una gerarchia delle razze umane? Chi li unisce? La coalizione capitanata da Giuda; Inglesi e giudei in guerra con l’Asse; Appunti sugli Etruschi; In difesa delle donne; Gli ebrei al cospetto degli ariani; Cervello e intelligenza; Psiche giudaica – Istinto ariano; L’Europa razziale; Superiorità e “inferiorità” dell’arianesimo; Antroposociologia.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 164 con varie foto b/n

    Stampato nel 2024 da Thule

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    La difesa della razza. 1938. Studi incrociati

    22.00

    Stefania Labruzzo  (a cura di)

    Se il 1936, con l’Asse Roma-Berlino, e il 1939, con il Patto d’Acciaio, furono teatro di un deciso avvicinamento politico-militare tra l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista, è indubbiamente nel 1938, con l’emanazione delle leggi razziali da parte di Benito Mussolini, che entrambe le nazioni raggiunsero una perfetta intesa sul piano ideologico. Differentemente dal popolo tedesco, quello italiano, che, fino a tre anni prima – all’apertura delle ostilità con l’Etiopia – poteva ingenuamente intonare “Pupetta mora, africanina. Saprai baciare alla garibaldina”, veniva a trovarsi impreparato di fronte a una realtà pressoché sconosciuta: la purezza della razza. È a questa tangibile mancanza di conoscenza, a questa forte lacuna etico-culturale-identitaria che il regime fascista sentì la necessità pressante di porre rimedio.

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    La difesa di Berlino aprile – maggio 1945

    18.00

    In questo studio la difesa della capitale del Reich viene analizzata in dettaglio in ogni suo aspetto: i vari contrastanti punti di vista, da quello di Adolf Hitler all’Alto Comando dell’Esercito e al Gruppo d’Armate “Vistola”, la sua pianificazione organizzativa, l’organizzazione delle posizioni difensive, le forze coinvolte – Wehrmacht, Waffen-SS, Volkssturm, Hitlerjugend e le altre forze paramilitari e di difesa locale, la situazione dei rifornimenti e le misure per la sicurezza della popolazione civile. In appendice un resoconto delle operazioni belliche, mappe, illustrazioni, schede biografiche dei comandanti tedeschi e gli ordini di battaglia delle unità tedesche e sovietiche.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 165 di cui 46 di illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da Associazione Italia Storica

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    La difesa di Giarabub 1940-1941

    22.00

    La famosa epopea narrata dal suo protagonista. Più che una descrizione questo lavoro può essere considerato un diario riferito agli avvenimenti più importanti, tracciati nella loro cruda realtà, come visti e vissuti. L’opera, preceduta da una breve descrizione di carattere storico-geografico, è suddivisa in quattro distinti periodi. 23 aprile 1940 – 9 giugno 1940: preparazione alla guerra. 10 giugno 1940 – 27 settembre 1940: primo assedio del settore. 28 settembre 1940 – 9 dicembre 1940: ricostituzione dei presidi scaglionati lungo il reticolato e attività prevalentemente aerea da ambo le parti. 10 dicembre 1940 – 21 marzo 1941: inizio della grande offensiva nemica e secondo assedio del settore.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 205 con varie illustrazioni e 25 foto b/n

    Stampato nel 2010 da Effepi

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    La difesa tedesca di Berlino

    27.00

    In questo studio la difesa della capitale del Reich viene analizzata in dettaglio in ogni suo aspetto: i vari contrastanti punti di vista, da quello di Adolf Hitler all’Alto Comando dell’Esercito e al Gruppo d’Armate “Vistola”, la sua pianificazione organizzativa, l’organizzazione delle posizioni difensive, le forze coinvolte (Wehrmacht, Waffen-SS, Volkssturm, Hitlerjugend e le altre forze paramilitari e di difesa locale), la situazione dei rifornimenti e le misure per la sicurezza della popolazione civile.

    Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 129 illustrato con varie foto b/n

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    La dimensione internazionale dell’Esercito Italiano

    49.00

    Questo libro non vuole essere semplicemente una testimonianza fotografica, o foto-giornalistica, delle missioni all’estero dell’esercito Italiano, ma vuole mettere in evidenza i tratti operativi che hanno portato l’Esercito Italiano ad affrontare la sfida del “fuori area” degli ultimi 20 anni. Il volume, assolutamente, completamente illustrato, mostra questi uomini e parte dei loro equipaggiamenti e sistemi operativi, in tutte le parti del mondo teatro delle operazioni dal Kossovo all’Afghanistan.

    Cartonato con sovracopertina in cofanetto 21,5 x 30 cm. pag. 191 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2010 da Rivista Militare

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    La dinastia de los Severos

    Il prezzo originale era: €24.00.Il prezzo attuale è: €12.00.

    Julio Rodriguez Gonzalez       Prezzo di listino: 24.00 (sc. 50%)

    La dinastia imperiale fondata da Settimio Severo ebbe un ruolo fondamentale durante il turbolento periodo fra lo splendido II secolo d.C. e il problematico III secolo. Questo gruppo di imperatori subì nel corso del governo una forte influenza militare, dalla guerra civile che portò al potere il fondatore fino al colpo di stato che pose fine ai giorni dell’ultimo rappresentante. Questo libro offre innanzitutto uno sguardo generale sui principali aspetti del governo dei Severo, dalla complicata famiglia alla carriera militare del fondatore, poi una analisi della politica interna del tempo, comprese le diverse amministrazioni centrali e provinciali. La seconda parte è più densamente dedicata alla politica militare e all’organizzazione dell’esercito. Completano l’opera illustrazioni varie, piantine e una bella bibliografia.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 144 con molte illustrazioni b/n

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2010 da Almena

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    La disciplina delle armi delle munizioni e degli esplosivi

    49.00

    Strutturata seguendo gli articoli delle leggi che regolano la materia, l’opera presenta sia aggiornati testi di tali leggi, per consentire all’operatore di rendersi subito conto delle norme attualmente in vigore, sia una esposizione sistematica delle varie questioni, sostanziali e processuali e di legittimità costituzionale, delle quali sono precisate l’origine e l’evoluzione, con riferimento alla legislazione, alla giurisprudenza e alla dottrina, offrendo pertanto un quadro completo degli elementi utili per la comprensione, prima, e per la soluzione, poi, delle questioni stesse. L’opera prende in esame anche la Convenzione di Parigi, e le relative leggi di ratifica ed attuazione, sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche e sulla loro distribuzione, nonché la disciplina in tema di messa al bando di mine antipersona e la Convenzione sul divieto d’impiego e di trasferimento delle mine antipersona e sulla loro distruzione, firmata ad Ottawa il 3 dicembre 1997. L’appendice contiene una completa informazione sugli atti normativi e amministrativi, anche poco noti, che riguardano la materia.

    Brossura, pag. XXI + 632

    Stampato nel 1999 da Giuffrè

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    La disciplina e l’assistenza del lavoro nella Germania nazionalsocialista

    20.00

    Alfonso Pitroch

    L’Autore, infatti, se da una parte fornisce tutte le informazioni necessarie per avere un quadro d’insieme più che esaustivo della rivoluzione compiuta tanto nella disciplina quanto nell’assistenza del lavoro in Germania, dall’altro lo ha aggiornato alle condizioni attuali, ovvero tre anni dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale. Capitoli finali quali “I lavoratori stranieri nella Germania nazionalsocialista”, “Odiano la Germania sociale” e “Trecentocinquanta milioni di operai lavorano per la vittoria dell’Asse” permetteranno al Lettore di cogliere l’immutata attenzione da parte del Führerstaat, nonostante la complessità della situazione bellica, per le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici.

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    La disfatta del Medio Oriente – Due secoli di interventi occidentali nei paesi islamici

    25.00

    Il 2 luglio 1798 Napoleone entrò ad Alessandria d’Egitto a capo di una trionfante armata francese. Per la prima volta dopo le Crociate, un esercito europeo invadeva una terra islamica segnando l’inizio di un nuovo conflitto tra civiltà che da oltre due secoli tiene in ostaggio l’area ormai nota come Medio Oriente. L’invasione dell’Iraq nel 2003 a opera degli Stati Uniti è l’ennesimo episodio drammatico che ha inasprito le relazioni tra paesi occidentali e paesi islamici, lasciando sul campo migliaia di morti, dolore, tensioni e un forte desiderio di vendetta. Ma quali sono le radici di quest’odio? Qual è la verità che si nasconde dietro le reciproche accuse che da anni scandiscono le relazioni internazionali? Per capire bisogna ripercorrere dall’inizio gli eventi, analizzare la campagna prolungata delle forze occidentali nei paesi islamici, ristabilire la giusta prospettiva e interrogarsi sul senso della contrapposizione tra “noi” e “loro”, tra Occidente e Islam, una divisione che è ormai degenerata secondo l’autore in una vera e propria patologia culturale”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 522

    Stampato nel 3016 da Castelvecchi

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    La disfatta dell’Invincibile Armada

    28.00

    Tra la fine di luglio e i primi di agosto del 1588 si svolse nella Manica una grande battaglia navale tra la foltissima flotta spagnola, mai sconfitta da oltre un secolo, e la flotta inglese. Erano le due marine di gran lunga più potenti del mondo, e in gioco vi era il disegno egemonico della Spagna imperiale di Carlo V e poi Filippo II sullo scacchiere europeo. Per gli spagnoli fu una sonora, terribile sconfitta, che sancì la supremazia inglese sui mari e rappresentò un punto di svolta nella storia europea. Questo volume racconta quella battaglia con grande minuzia e al tempo stesso con grande attenzione al contesto storico più allargato. Martelli ricostruisce dunque in una prima parte l’evoluzione della guerra per mare nel Cinquecento, poi la situazione dei due paesi antagonisti e dell’Europa in generale; nella seconda parte segue dettagliatamente tutto lo svolgersi della campagna, e infine discute le conseguenze che il risultato dello scontro ebbe negli equilibri europei.

    Rilegato con sovracopertina pag. 401

    Stampato nel 2008 da Il Mulino

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    La disputa di parigi del 1240 – Il talmud e i cristiani

    30.00

    La prima delle grandi controversia nell’Europa medievale e il punto d’approdo della secolare polemica della Chiesa cattolica contro i giudei e il Talmud. La controversia che ebbe luogo a Parigi nel 1240 fu la prima delle grandi dispute che sitennero nell’Europa medievale, ma nel contempo costituì un importante punto d’approdo della secolare polemica della Chiesa cattolica contro i giudei e il Talmud […]. Il Talmud,che ancor oggi è il codice giuridico-religioso che accompagna la vita del pio giudeo in ogni momento della giornata, trasuda ostilità e odio contro i gojim (gentili, non-ebrei) in generale e contro i cristiani in particolare. Come osserva Günther Stemberger «i cristiani hanno fatto ben presto conoscenza con singoli elementi della tradizione rabbinica, a cominciare dai padri della chiesa operanti in Palestina, come Origene o Gerolamo, ma solo relativamente tardi hanno ricevuto notizie dirette del Talmud». «La prima, inequivocabile testimonianza che un ebreo convertito abbia reso noto a un ecclesiastico cristiano materiali contenuti in scritti ebraici – scrive F. Parente – è il memoriale che Agobardo, vescovo di Lione, inviò a Ludovico il Pio intorno all’828 (ottava lettera del la raccolta), cui è stato dato il titolo De judaicis superstitionibus et erroribus. È altrettanto inequivocabile che questi materiali avevano il preciso e deliberato scopo di denigrare gli ebrei e di documentare il carattere blasfemo dei loro libri»…

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 196

    Stampato nel 2015 da Effepi

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    La distruzione del convoglio “Tarigo” 15-16 aprile 1941

    19.90

    Francesco Mattesini

    Il convoglio “Tarigo, costituito da quattro piroscafi tedeschi e uno italiano, scortato dai cacciatorpediniere italiani Luca Tarigo, Baleno e Lampo, partito da Napoli e diretto a Tripoli con elementi della 15a Divisione corazzata germanica, destinata a rinforzare l’Afrika Korps del generale Erwin Rommel, la notte del 15-16 aprile 1941 fu attaccato nelle acque tunisine delle Secche di Kerkenna dai cacciatorpediniere britannici Jervis, Janus, Nubian e Mohawk (salpati da Malta), e interamente distrutto.

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    La distruzione del mondo? Hitler prepara

    23.00

    Caasy Darius

    Darius Caasy, giornalista che si è fatto conoscere in Italia per alcuni suoi articoli sensazionali pubblicati sui quotidiani, si è dedicato particolarmente a servizi di carattere internazionale, come quella, ultima in ordine di tempo, sulla preparazione bellica russa e americana nelle regioni artiche, in previsione di un terzo conflitto mondiale. In questo volume, l’autore dimostra come nella Seconda Guerra Mondiale, le nazioni in lotta abbiano tutte teso allo stesso scopo: imporre una egemonia politico-economica. Altre sue teorie sono molto più teoriche. Lasciamo ai lettori il giudizio critico.

    Brossura, 16 x 22,5 cm. pag. 210

    Stampato da Zerplan Edizioni

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    La distruzione della civiltà europea – La regia

    15.00

    “Io, Giovanni Paolo, figlio della Nazione polacca,…, io, successore di Pietro nella Sede di Roma, Sede che Cristo volle collocare in Europa, …, io grido con amore a te, vecchia Europa: Ritrova te stessa, riscopri le tue origini, ravviva le tue radici!” E invece gli Stati Uniti vogliono un’Europa che sia “meno Europa possibile”… – santiago di Compostela, 9 novembre 1982.

    Brossura, 15 x 21 cm.. pag. 192 alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da APF

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    La dittatura

    35.00

    Il termine “dittatura” getta cattiva luce sull’Autore che ha pensato di dedicarvi un libro. Superficiali detrattori ignorano il contenuto storico e tecnico dell’argomento affrontato e si immaginano un libello di propaganda politica, preparatorio di un nazionalsocialismo di cui non vi era traccia al momento in cui il libro veniva scritto e concepito. Questa edizione è condotta sulla quarta edizione tedesca del 1978, completa quindi delle parti omesse nell’edizione Laterza del 1975, e corredata da un ampio indice analitico. L’integrazione più importante è l’appendice sulla dittatura del Presidente del Reich aggiunta da Schmitt alla seconda edizione tedesca. A questa appendice ne è aggiunta un’altra, riguardante una voce di enciclopedia col titolo “Dittatura”, scritta da Schmitt nel 1926 per lo Staatslexikon della Gorres-Gesellschaft.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 338

    Stampato nel 2006 da Settimo Sigillo

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    La dittatura dei banchieri – L’economia usuraia l’eclissi della democrazia la ribellione populista

    15.00

    La finanza è la negazione dell’economia reale, del lavoro produttivo, della stessa democrazia; un mercato universale che abbatte tutti i confini, che con la globalizzazione rende tutti gli uomini uguali nella povertà, nella perdita della libertà e identità storica. Un pugno di oligarchi esercita un dominio irrazionale, illimitato, prevaricatore, odioso: è la dittatura dei banchieri. Di veramente antagonista al mercato universale restano solo i popoli, la loro identità, la loro religione e tradizioni e l’unica risposta antagonista alla dittatura dei banchieri è il populismo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 240

    Stampato nel 2012 da Controcorrente

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    La dittatura dell’uguaglianza. Perché il conformismo del pensiero unico è funzionale all’esercizio del potere

    12.00

    Filippo Losa

    Quali sono le caratteristiche di una dittatura? Perché il Potere si serve del conformismo per perseguire i suoi scopi? Filippo Losa entra direttamente nel vivo del discorso presentandoci sotto una nuova luce l’importanza dei media nell’esercizio del Potere sul popolo, facendoci ragionare su come essi modellino il pensiero delle masse con lo scopo di ottenere un “pensiero unico”. La demolizione dei valori tradizionali sarebbe perciò un mero strumento di mercato, laddove l’uomo da persona diventa solo l’elemento finale di una catena di comando che lo spinge a uniformarsi, pena l’emarginazione.

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    La dittatura europea

    12.00

    Quindici anni fa Ida Magli è stata una delle prime studiose autorevoli a schierarsi nettamente contro l’idea di un’Unione Europea, mostrandone i limiti, le storture e gli errori d’impostazione. Oggi, con la crisi dell’euro e il collasso di interi Stati, davanti a crescenti spinte separatiste e ai molti “no” sul progetto di costituzione unica, i fatti le danno ragione. L’unificazione è stata portata avanti per tentativi ed errori, e cinquecento milioni di persone diverse per lingua, storia, religione e costumi si sono ritrovate loro malgrado parte di una realtà che conoscono male e di cui nessuno gli parla. I vantaggi promessi non sono mai venuti, e l’UE pare solo un moltiplicatore di poltrone ad uso dei politici. In questo saggio fortemente polemico l’autrice affronta un argomento che pare tabù, indicandoci i responsabili di un progetto nato male, in cui gli stessi governanti non hanno fiducia. E, tra le ammissioni di giornalisti, politici, amministratori, industriali e uomini di Chiesa, ci mostra come nessuno si stia opponendo a quello che ritiene un processo disastroso ma inarrestabile.

    Brossura 13 x 20 cm. pag. 206

    Stampato nel 2010 da Rizzoli

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    La Division Azul en el Periodico Enlace

    29.00

    Angel Gonzales Pinilla

    Nel 1941 la Spagna contribuì, anche per sdebitarsi dell’aiuto tedesco (a pagamento) durante la Guerra Civile Spagnola, allo sforzo bellico tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, da un lato, con la Divisione “Azul”, circa 50.000 spagnoli in totale (la Divisione, normalmente, ne contava circa 20.000) impiegati nelle cruente battaglie sul fronte orientale, e con un’aliquota di lavoratori (circa 10.000) da impiegare nelle industrie nel Reich tedesco. Per questi ultimi, le autorità spagnole ritennero opportuno creare uno strumento di informazione e di relazione tra la patria e quei lavoratori che erano distribuiti in tutto il Reich tedesco, creando il quotidiano “Enlace”. Fin dalla sua nascita, delle notizie raccolte nelle sue pagine, molte riportavano le azioni della Divisione “Azul” sul fronte dell’Est. Già nel 1944, con le unità militari spagnole ritirate dal fronte e rientrate in Spagna (a causa delle pressioni anglo-americane), l’Istituto Iberoamericano sarebbe stato incaricato di gestire la rivista fino alla fine della guerra, riportando notizie su un nuovo gruppo di combattenti spagnoli integrati nella Wehrmacht e poi nelle Waffen-SS.

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    La Division Azul Imágenes Y Reportajes En La Revista ASPA

    29.00

    Angel Gonzales Pinilla

    Nata nel bel mezzo della guerra civile spagnola sotto gli auspici dell’ufficio di propaganda dell’ambasciata tedesca, l’ASPA era, agli albori del franchismo, il modo migliore per creare un’opinione favorevole del regime nazionalsocialista in Spagna. Con il passare del tempo divenne una delle riviste tedesche con la maggiore diffusione tra il pubblico spagnolo, insieme a Signal e Der Adler, le cui pagine, oltre alle informazioni sul conflitto mondiale, includevano articoli su un’ampia varietà di argomenti, esaltando nel contempo le conquiste della Germania nazionalsocialista. Da quando la Divisione “Azul” e lo Squadrone dell’Aviazione collegato partirono per la Germania nel luglio 1941, sono molteplici le segnalazioni, sia fotografiche che letterarie, che la rivista dedicò a questi soldati spagnoli durante la loro permanenza sul fronte orientale. Nel 1944 le gravi restrizioni materiali nel Reich tedesco, causarono la chiusura della rivista all’inizio dell’anno.

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    La Division Azul y los voluntarios europeos contra el comunismo 1941-1943

    15.00

    Carlos Caballero Jurado

    Speciale della rivista spagnola di storia militare Ares, dedicata interamente alla Divisione di volantari spagnoli “Azul” inquadrata nella Wehrmacht e impiegata sul fonte orientale e, agli altri volontari europei che, inqudrati in diverse tipologie di unità, operarono sempre sul fronte orientale nel nome dell’ideologia anti-comunista. Molto ben illistrata con immagini d’epoca e riproduzioni a colori di manifesti, uniformi, ecc.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 61 illustrato a colori e b/n

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2017 da Galland Books

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    La Divisione «Monterosa» nelle voci dei suoi Alpini. Munsingen–Liguria–Garfagnana–Alpi Occidentali–Coltano. 1943-1945

    35.00

    Davide Del Giudice

    Questo libro contiene le memorie di guerra della Divisione Alpina “Monterosa” dell’Esercito Nazionale Repubblicano della RSI, edite nell’omonimo bollettino dei veterani della Divisione dal 1988 al 2012, anno in cui fu dato alle stampe l’ultimo numero. Il volume raccoglie queste testimonianze in presa diretta riunendole in capitoli sull’addestramento in Germania e sulle azioni nei vari fronti operativi, dalla Liguria alla Garfagnana e alle Alpi Occidentali, e raggruppandole per reparti. L’opera si conclude con i resoconti sui drammatici avvenimenti a cavallo del 25 aprile e sulla prigionia a Coltano e il ricordo degli scomparsi, ed è corredata di numerose fotografie, in parte inedite.

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    La divisione Ariete a Bir El Gobi. Le due battaglie

    18.00

    Andrea Rebora

    La divisione corazzata Ariete ebbe l’onore di essere l’unità del Regio Esercito più citata sui bollettini di guerra emanati dal Comando Supremo italiano nel corso del secondo conflitto mondiale. Si coprì di gloria nelle alterne vicende che caratterizzarono gli eventi bellici sul fronte nordafricano e, in particolare, i carristi dettero prova del loro valore nelle due battaglie combattute a Bir El Gobi, la prima il 19 novembre e la seconda tra il 4 e il 7 dicembre del 1941. Nello scontro iniziale, combattuto tra corazzati nelle assolate distese del deserto marmarico, i carri M13 italiani furono capaci di arrestare l’avanzata di un nemico fino a quel momento ritenuto superiore per numero e potenza di fuoco. Alcuni giorni dopo, un nuovo attacco sferrato dagli inglesi contro il caposaldo di Bir El Gobi s’infranse contro il muro di uomini e di acciaio del reggimento Giovani Fascisti e di una compagnia di carri L3 dell’Ariete, interrati e utilizzati come postazioni fisse di mitragliatrici. Due episodi di eroismo che dimostrano come tra le sabbie infuocate della Libia, dell’Egitto e finanche della Tunisia se mancò la fortuna non venne certo meno il valore dei nostri soldati.

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    La divisione Charlemagne – I combattenti della Waffen SS francese

    35.00

    Jean Mabire

    Questo è il secondo atto della drammatica rappresentazione che Jean Mabire ha realizzato sulle vicissitudini dei volontari francesi, inquadrati nella 33ª divisione della Waffen SS denominata Charlemagne. Una delle molte pagine di storia rimosse, in primis dai governi di Francia, imbarazzati dalla testimonianza dei loro connazionali. Impegnati in una strenua lotta sul Fronte Orientale, quei soldati saranno tra gli ultimi a retrocedere, lasciando sul terreno migliaia di caduti. Gli eventi di quei mesi terribili sono raccontati con tratti incisivi, rara sensibilità e abilità pittorica. Un esempio: Proprio dietro al fronte, ad alcune decine di chilometri dai russi, una donna, sola in casa, sembra colta da un attacco di follia. Indossa il suo vestito più bello e suona un valzer dopo l’altro, aspettando la violenza e la morte. Mabire ripercorre, tappa dopo tappa, l’odissea dei vari reparti, offrendo un testo di lettura che è allo stesso tempo emozionante e scorrevole. Protagonisti e comprimari, tutti peraltro realmente esistiti, balzano fuori dal libro e, quasi si assistesse ad una recita teatrale, si presentano a noi con precisi tratti somatici e psicologici, intrecciando brevi dialoghi estremamente funzionali alla dinamica della narrazione.

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    La Divisione Cuneense sul fronte del Don. Storia e memoria degli Alpini

    20.00

    Roberto Rossetti

    Il volume di Rossetti, frutto di un’attenta analisi delle fonti bibliografiche e di una personale passione per la storia del proprio territorio, restituisce il contesto nel quale i fatti avvennero: un impegno militare sottoscritto da Mussolini e inizialmente destinato alle montagne del Caucaso, con conseguente mobilitazione massiccia di truppe da montagna; la resistenza e la controffensiva sovietica di Stalingrado; un nuovo quadro operativo, con gli Alpini e l’Armir mandati a presidiare l’ansa del Don nella pianura; le forze italiane schierate nel saliente del fronte e autorizzate dal Comando tedesco alla ritirata solo quando la situazione era compromessa; la marcia a piedi nella neve e nel ghiaccio, tra morti, congelati, feriti, prigionieri; lo sganciamento a Nikolajewka, dove i reparti arrivano decimati.

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    La Divisione San Marco nella R.S.I.. Immagini e Documenti

    32.00

    Emilio Scarone (a cura di)

    Volume sulla Divisione “San Marco” della Repubblica Sociale Italiana, essenzialmente illustrato. Il lavoro pone in evidenza molteplici fotografie di appartenenti alla Divisione stessa, un certo numero di illustrazioni a colori, con manifesti, cartoline, distinti, ecc. e una sessantina di pagine con la riproduzione di documenti. Molto utile in particolar modo per i collezionisti.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 168 riccamente illustrato con foto b/n e alcune a colori

    Stampato nel 2023 da Novantico

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    La Domenica del corriere alla grande guerra degli altri – I disegni a colori di Achille Beltrame (28 giugno 1914-23 maggio 1915)

    18.00

    Le copertine a colori che Achille Beltrame disegna per la Domenica del corriere, dall’attentato di Sarajevo all’entrata italiana in guerra, tra arte e cronaca, fanno conoscere i diversi fronti, le armi e gli eserciti che si confrontano nel nuovo grande conflitto in corso alla gente comune, e diventano un grande affresco bellico e insieme un momento importante nel dibattito neutralismo interventismo, che si sviluppa in Italia prima della dichiarazione di guerra all’Austria-Ungheria.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 96

    Stampato nel 2015 da Gaspari completamente illustrato a colori e b/n

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    La Domenica del Corriere nella Guerra di Libia – 1911-1913. Alpini nel deserto

    14.80

    Le copertine a colori della Domenica del Corriere di Achille Beltrame per la Guerra di Libia (1011-1913) rappresentarono per la prima volta alla massa di cittadini, oramai alfabetizzati, il senso di un’Italia in grande crescita. Esse diventarono lo storyboard d’eccezione che scandì ogni settimana le diverse fasi del conflitto. Il libro, che è di fatto il catalogo della mostra “Alpini nel deserto. La guerra di Libia 10911 – 1913” oltre alle copertine della DdC è illustrato anche da innumerevoli fotografie originali in b/n e alcune cartine.

    Brossura, 21 x 29,5 pag. 95 completamente illustrato con circa 53 foto b/nb/n e 91 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2013 da Gaspari

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    La Domenica del Corriere va alla guerra

    18.00

    Le tavole di Beltrame “sono” la guerra. Il geniale disegnatore vicentino, diplomato all’accademia di Brera, con Luigi Alberini inventa un modello di comunicazione visiva destinato a costruire l’immaginario collettivo della guerra: Gianni Oliva decodofica i sistemi del racconto, la coralità, i simboli della patria, la rimozione delle sconfitte e i combattimenti. Il libro è la maggiore raccolta a colori della Domenica del Corriere.

    Brossura 21 x 29 pag. 133 completamente illustrato

    Stampato nel 2012 da Gaspari editore

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    La donna romana. Mater et sacerdos

    25.00

    Mario Polia

    Questo volume affronta il tema del rapporto tra la donna e il Sacro nella Roma delle origini e guida alla comprensione di quale fosse la concezione del femminile e il ruolo della donna nella tradizione romana. Delle molteplici possibilità insite nella natura femminile, Roma privilegiò la funzione sacerdotale e materna, apprezzando al contempo la concezione di mediatrice e custode del Fuoco sacro, nonché il ruolo fondamentale per l’istituzione familiare. La riflessione sulla figura della donna, madre e sacerdotessa, potrà aiutare il lettore – e, in particolare, la lettrice, cui queste pagine sono dedicate – ad attingere alla sapienza del passato per meglio comprendere e giudicare il presente attraverso un raffronto sincero con la nostra tradizione culturale.

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    La dottrina aria di lotta e vittoria

    Il prezzo originale era: €5.00.Il prezzo attuale è: €3.50.

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a curadel centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essereun contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la”civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo unavera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 40

    Stampato nel 2009 da Raido

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    La dottrina del fascismo e i documenti ufficiali dal 1919 al 1945

    12.00

    “La dottrina del fascismo”, può essere ritenuta il fondamento culturale di quell’azione che – attraverso la lotta – portò il fascismo stesso a compiere la rivoluzione. Per nulla dogmatica o accademica, la dottrina racchiude gli orientamenti filosofici, gli istinti vitali e gli slanci sociali di un fenomeno – quello fascista – che fu politico e spirituale al tempo stesso: la sintesi tra il pensiero e l’azione, la fede fanatica nel capo e nell’idea, il dono sacrale e incondizionato di sé, l’affermazione di avanguardie rivoluzionarie e consapevoli, la volontà di edificare una patria coesa e sovrana. E ancora: il richiamo alla tradizione della civiltà romana, il legame identitario con la terra dei padri, la dimensione verticale dell’esistenza, la centralità di uno Stato che oltrepassa il meccanismo burocratico, il primato del sangue sull’oro e dello spirito sulla materia, la concezione organica del popolo quale comunità nazionale. Il testo, arricchito dal saggio introduttivo di Luca Leonello Rimbotti, racchiude la famosa opera di Benito Mussolini, un intervento di Giovanni Gentile e anche un’ampia selezione di documenti ufficiali prodotti tra il 1919 e il 1945: dal Manifesto dei Fasci di Combattimento al Programma del Partito Nazionale Fascista, dalla Carta del Lavoro al Manifesto di Verona, dal Decreto per la socializzazione delle imprese al Decalogo dell’Italiano nuovo, redatto da Niccolò Giani per la Scuola di Mistica Fascista.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 184

    Stampato nel 2019 da Passaggio al bosco

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    La dottrina del fascismo e il suo posto nella storia del pensiero politico

    15.00

    Alfredo Rocco

    “Di quel complesso fenomeno politico e sociale, che si chiama fascismo, il quale, sorto in Italia, non più di sei anni or sono, ha riempito di sé tutta la vita italiana, e, oltrepassando le frontiere, ha avuto, dove più, dove meno, risonanza in ogni parte del mondo, molto si è discusso, molto si discute ancora”.

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    La dottrina del risveglio

    28.00

    NellaDottrina del Risveglio Julius Evola si propone di mettere in luce lanatura vera del buddhismo delle origini, dottrina che doveva sfaldarsifino all’inverosimile nella gran parte delle forme successive, quando,per via della sua divulgazione e diffusione, essa divenne più o menouna religione. In realtà, il nucleo essenziale dell’insegnamento avevaavuto un carattere metafisico e iniziatico. L’interpretazione delbuddhismo come una mera morale avente per fondo la compassione,l’umanitarismo, la fuga della vita perché “la vita è dolore”, è quantomai estrinseca, profana e superficiale. Il buddhismo è stato invecedeterminato da una volontà dell’incondizionato affermatasi nella formapiù radicale, dalla ricerca di ciò che sovrasta sia la vita che lamorte.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 280

    Stampato nel 1995 da Edizioni Mediterranee

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    La Dottrina Gerasimov. La Filosofia della Guerra Non-Convenzionale nella Strategia Russa Contemporanea

    27.00

    Nicola Cristadoro

    “Guerra ambigua”, “non – lineare”, “ibrida”, … modi diversi per indicare guerre combattute con modalità che ormai si allontanano sempre più dalle concezioni e dalle dottrine dei conflitti tradizionali, tanto a livello strategico, quanto a livello tattico. La guerra non-convenzionale assurge ad un ruolo dominante e, dunque, la componente militare nei conflitti contemporanei sovente non indossa un’uniforme, né esibisce simboli distintivi. In generale, le guerre contemporanee prefigurano situazioni in cui un’entità statuale o non statuale belligerante schiera unità militari e paramilitari in modo confuso ed ingannevole, allo scopo di conseguire obiettivi militari e politici, dissimulando la partecipazione diretta delle proprie forze armate alle operazioni. In tempi assolutamente ridotti vengono immesse nelle zone di combattimento le forze speciali e, accanto ad esse, agiscono gruppi paramilitari locali, mercenari, gruppi di civili leali all’una o all’altra parte in causa su base etnica e, non ultime, le organizzazioni criminali interessate a lucrare sui traffici legati al conflitto. Accanto alle operazioni tradizionali, il terrorismo, le operazioni psicologiche, l’intimidazione, e la corruzione diventano gli strumenti impiegati su vasta scala per minare la resistenza dell’avversario. In tale quadro, già sufficientemente confuso, non bisogna trascurare il ruolo sempre più cogente degli hackers, i “signori della cyberwar” che, con le loro capacità e gli strumenti sempre più sofisticati di cui dispongono, rappresentano l’avanguardia dell’infowar. Ecco allora l’attualità del pensiero del Gen. Valeij Gerasimov, Capo di Stato Maggiore della Difesa russo, che supera il modello “asimmetrico” con una dottrina che prevede di attaccare l’avversario sul piano economico, cognitivo e fisico facendo largo ricorso a procedure non convenzionali e che vede nella contesa del Donbass con l’Ucraina e nell’occupazione della Crimea l’applicazione paradigmatica di quanto teorizzato nel nuovo modello di difesa russo. Il 2022 ha visto l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con le proprie forze convenzionali. L’impiego delle unità regolari delle Forze Armate non ha, comunque, precluso o ridotto, l’intervento delle unità paramilitari, le azioni di cyber-warfare e tutte quelle azioni realizzate attraverso elementi e tattiche/strategie non militari. Il testo esamina questi aspetti riferiti al periodo di otto anni (2014-2022) che hanno preceduto le operazioni delle Forze Armate russe iniziate nel febbraio 2022.

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    La dottrina segreta del duello

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €12.00.

    Danilo Lazzarini        Prezzo di listino  20.00 (sconto 40%)

    Fin dal titolo si evince che questo libro, sorta di agile vademecum del duello ( “tipo di combattimento formalizzato tra due persone”, “combattimento consensuale e prestabilito, che scaturisce per la difesa dell’onore e della rispettabilità, tra due contendenti armati, dotati di armi uguali, svolto secondo regole accettate in modo esplicito o implicito”), parte da un’impostazione metafisica e metastorica con importanti riferimenti letterari e citazioni da Nietzsche alla Bhagavad Gita, da Evola a Orazio. Nel mondo antico che diede origine alla cultura europea il duello si pone come risoluzione di un affare tra uomini ma dove la divinità si erge a giudice ed è anche il superamento del limite della mortalità per lanciarsi verso la richiesta di eterno.

    Brossura 13,5 x 21 pag. 80 alcune illustrazioni

    Stampato nel 2012 da Associazione Culturale Fonte di Connla

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    La F.E.B. Forca Expedicionaria Brasileira. Documenti e studi 1944-1945

    16.00

    Andrea Giannasi

    Ottanta anni fa, il 31 agosto 1942, il Brasile dichiarava guerra alla Germania e all’Italia.  Il Brasile entrò nella Seconda guerra mondiale con il contingente della Força Expedicionária Brasileira inviando in Italia, sul fronte della Linea Gotica, 25.334 uomini. Di questi 15.069 presero parte ai combattimenti subendo 457 morti, tra i quali 13 ufficiali e 444 uomini di truppa. Inoltre persero la vita 8 piloti del gruppo aereo della Força Aerea Brasileira. I brasiliani iniziarono i combattimenti contro i tedeschi in Versilia entrando a Camaiore e Massarosa. Poi furono spostati nella Valle del Serchio liberando Barga e Gallicano. Infine ricevettero l’ordine di tenere il fronte centrale della Linea Gotica trasferendosi a Porretta Terme. Qui vissero la terribile battaglia di Monte Castello

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    La F.e.b. sulla Linea Gotica. Ieri e oggi – A F.e.b. na Linha Gotica ontem e hoje

    25.00

    Libro fotografico del tipo “then and now”, con più di cento foto originali della Seconda Guerra Mondiale e altrettante a colori scattate attualmente negli stessi luoghi percorsi dai reparti della F.E.B. (Forza di Spedizione Brasiliana) dalla Toscana al Piemonte (agosto 1944-maggio 1945). Le didascalie sono riferite alle immagini relative.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 124 completamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2018 da Il Fiorino

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    La fabbrica della sconfitta

    14.00

    Il ruolo dell’industria negli anni precedenti il secondo conflitto mondiale e nei primi tre anni di guerra fu determinante per l’esito del conflitto. Il monopolio esercitato da Ansaldo e Fiat. Analisi storica sui meriti e demeriti del nostro apparato industriale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 125

    Stampato nel 1997 da Settimo Sigillo

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    La falange armata. Storia del golpe sconosciuto che ha ridisegnato l’Italia

    18.90

    Giovanni Spinosa – Michele Mengoli

    Una rete eversivo-terroristica di “menti raffinatissime” composta da poche decine di persone – agenti segreti, forze dell’ordine, malviventi, torbidi affaristi – a partire dal 1985 tesse le trame più nere per quasi un decennio. Inizia a seminare terrore dal 1987. Prende il nome di Falange Armata nel 1990. Quindi, con omicidi, attentati e stragi, comprese quelle del 1992 e 1993, mina le basi della Prima Repubblica e tenta di imporre una direzione autoritaria alle istituzioni, stringendo anche un’alleanza con le cosche mafiose. Perché il progetto di questo consorzio criminale non è stato contrastato dallo Stato? Mentre un’alluvione di depistaggi depotenziava gli eventi e offuscava la visione del loro concatenamento, le indagini si indirizzavano su singoli fatti delittuosi in una superata e inefficace distinzione fra criminalità, mafia ed eversione. Alla fine di una stagione di sangue la Falange può inabissarsi nelle nebbie della sua presunta evanescenza e mantenere l’anonimato dei suoi adepti, dei quali neppure uno è stato portato in giudizio. Come sarebbe stato per gli iscritti alla P2, se la loro lista non fosse stata casualmente scoperta. Questo libro, imponente nella meticolosa puntualità della ricostruzione storica e avvincente nello stile, è uno strumento unico per comprendere una vicenda quasi sconosciuta e mistificata che ha contribuito a edificare l’Italia di oggi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 380

    Stampato nel 2022 da Piemme

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    La fallimentare strategia della flotta in potenza (Fleet in being) della regia Marina (giugno-dicembre 1940)

    29.00

    Francesco Mattesini

    Il 10 giugno 1940 la Regia Marina Italiana entrò in guerra con una grande flotta, ma purtroppo non ancora perfettamente a punto. Dati alla mano il potenziale navale nazionale era di consistenza assai inferiore a quello della coalizione franco-britannica, visto che la Regia Marina, sulle sei navi da battaglia teoricamente disponibili, ne aveva efficienti, e in grado di combattere, soltanto due, la Giulio Cesare e la Conte di Cavour entrambe rimodernate nel 1937, a cui si dovevano ancora aggiungere altre due corazzate rimodernate del medesimo tipo, l’Andrea Doria e la Caio Duilio, tutte e quattro armate con dieci cannoni da 320 mm, un calibro inferiore a quello disponibile nelle unità delle flotte nemiche. Le altre due grandi navi da battaglia di costruzione moderna, la Littorio e la gemella Vittorio Veneto, di oltre 41.000 tonnellate ed armate con nove cannoni da 381 mm, nel maggio 1940, si trovavano ancora in periodo di addestramento, per poi entrare in servizio nell’estate.

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    La famiglia SS – Svolgimento delle feste annuali in famiglia

    16.00

    Questa prima edizione italiana del volum dell’SS Obergruppenfuhrer Fritz Weitzel, è una guida destinata ai membri delle SS per seguire correttamente le loro osservanze religiose, che avevano radici nella cultura germanica primordiale. Ne emerge un chiaro contrasto tra la religione cristiana e la religiosità SS. Troviamo tra le altre cose le disposizioni per le cerimonie del battesimo, del matrimonio, del funerale. Il significato e l’uso del candeliere di Jul, nonché per la celebrazione delle festività classiche.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 80 con circa 20 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2010 da Edizioni Ritter

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    La fanteria francese dalla Rivoluzione all’Impero Vol. 2

    29.00

    Enrico Acerbi

    Nel ventennio, che si definisce comunemente periodo napoleonico, non furono le sgargianti divise della cavalleria francese a fare la differenza sui campi di battaglia d’Europa. Fu, senza dubbio, la fanteria ad interpretare le gioie dei valori rivoluzionari (lo spirito dei volontari, la democrazia elettorale nei gradi, la gioia della vittoria) ed anche i dolori che ne conseguirono (la coscrizione obbligatoria, le marce forzate, le malattie e le menomazioni, ed infine, la sconfitta di Waterloo). Senza aver la pretesa di essere un’opera esaustiva, il libro sintetizza tutti i principali passaggi riguardanti le unità di fanteria francesi dal 1792 al 1815 e ne celebra alcune curiosità, non sempre conosciute…

    Brossura,18 x 25,5 cm. pag. 70 con varie illustrazioni a colori

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    La fanteria francese. Dalla Rivoluzione all’Impero Vol. 1

    29.00

    Enrico Acerbi

    Nel ventennio, che si definisce comunemente periodo napoleonico, non furono le sgargianti divise della cavalleria francese a fare la differenza sui campi di battaglia d’Europa. Fu, senza dubbio, la fanteria ad interpretare le gioie dei valori rivoluzionari (lo spirito dei volontari, la democrazia elettorale nei gradi, la gioia della vittoria) ed anche i dolori che ne conseguirono (la coscrizione obbligatoria, le marce forzate, le malattie e le menomazioni, ed infine, la sconfitta di Waterloo). Senza aver la pretesa di essere un’opera esaustiva, il libro sintetizza tutti i principali passaggi riguardanti le unità di fanteria francesi dal 1792 al 1815 e ne celebra alcune curiosità, non sempre conosciute…

    Brossura,18 x 25,5 cm. pag. 70 con varie illustrazioni a colori

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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