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    La Dacia romana

    19.00

    Conquistata dall’imperatore Traiano nell’anno 106 d.C, nonostante abbia fatto parte dell’Impero romano per un periodo relativamente breve, in questo arco di tempo, poco più di un secolo e mezzo, la Dacia fu intensamente romanizzata, con la diffusione della lingua latina e l’adozione di modelli di comportamento italici, e tale processo contribuì a determinare l’identità culturale di quello che sarebbe divenuto il popolo romeno. Il libro si popone di arricchire gli studi su questa provincia dell’Impero romano, fornendo un’esaustiva presentazione della storia della Dacia e della sua civiltà, dall’età preromana agli albori del Medioevo.

    Brossura pag. 270

    Stampato nel 2007 da Rubbettino

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    La Dama, il Re, il Ritorno. La mitologia e il mondo classico nell’opera di Tolkien

    29.00

    Arianna Parissi

    La classicità ha fornito a J.R.R. Tolkien l’ispirazione per ambienti, temi, personaggi, riletti e reinterpretati, da una parte fondendoli con la mitologia e la cultura di altri popoli, dall’altra rivestendoli di significati nuovi. Tra Omero, Virgilio e Tolkien sono passati tremila anni, tutta un’Era della Terra di Mezzo, ma non è bastata per cancellare i valori profondi, le immagini, i messaggi, anche se ogni epoca, ogni cultura, ogni lingua li ha modificati e adattati a contesti nuovi.

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    La damnatio ad metalla. Storie dei prigionieri dell’impero austro-ungarico nella Sardegna della Prima Guerra Mondiale

    24.00

    Se il trattamento riservato ai prigionieri italiani nei campi di concentramento dell’impero asburgico, fu brutale e oppressivo, quello subito dai prigionieri austro-ungarici in Sardegna fu altrettanto impietoso. Dall’Asinara a Monte Narba, da Monteponi a Terras de Collu, questo libro lo racconta con dati ed episodi legati allo sfruttamento del lavoro da parte delle Società minerarie e delle Imprese agricole, paese per paese: una ricerca che copre una lacuna della storia di una guerra che cambiò il volto dell’Europa.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 190 con 16 pagine di foto a colori e b/n

    Stampato nel 2018 da Gaspari

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    La Das Reich in foto – Foto inedite di Waffen-SS in azione

    10.00

    Agile volumetto interamente fotografico dedicato alla Divisione delle Waffen-SS “Das Reich”. Molte delle 75 foto riportate sono inedite

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 48 interamente illustrato con 75 foto b/n

    Stampato nel 2003 da Effepi

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    La dea di Atvatabar. Alla scoperta del mondo sotterraneo

    16.00

    William R. Bradshaw

    Ultimato nel 1891 e pubblicato a New York l’anno successivo, La dea di Atvatabar riprende le tematiche di Jules Verne e di Edward Bulwer-Lytton circa l’esistenza di altre civiltà in una fantastica Terra cava. Lexington White, dopo aver ereditato i beni del suo ricco padre, vuole utilizzare la sua recente fortuna per diventare il primo esploratore a raggiungere il Polo Nord. Assunto un equipaggio esperto, salpa con la Polar King, un robusto piroscafo. Ma invece di raggiungere la propria destinazione, passa attraverso una apertura nella regione polare e scopre un nuovo mondo vastissimo all’interno della Terra. Lì, nell’utopico regno di Atvatabar, dove la gente cerca di perfezionare sia il corpo che lo spirito, Lexington si innamora di una casta dea vivente e, così, innesca una rivoluzione religiosa che scatena una guerra civile totale, mettendo in pericolo il mondo interno.

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    La Decima Flottiglia MAS e la Venezia Giulia 1943-45

    15.50

    Dopo l’8 settembre gli uomini della Xª Mas, sotto la guida del Comandante Borghese, si riorganizzarono facendo della nuova Decima una forza militare e morale, cercando innanzitutto di difendere l’intangibilità del territorio nazionale. Da qui l’impegno di quegli uomini per la difesa dei confini orientali e il loro sacrificio per mantenere la sovranità italiana in Istria, Fiume, Dalamzia. Accurate ricerche, interviste e nuove fonti archivistiche hanno permesso di ricostruire quelle tragiche vicende.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 184, appendice con vari allegati

    Stampato nel 2000 da Settimo Sigillo

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    La decima Mas e il diario di Umberto G.

    22.00

    Gino Serafini

    Un Diario di guerra sconcerta la nipote dell’autore che l’ha ritrovato. Dalla resa di Genova allo squallore del campo di prigionia di Coltano, mette in scena le ultime convulsioni della Rsi, raccontate con penna sottile da Umberto Guidotti, uno dei vinti. La nipote s’impegnerà nella sua trascrizione e Gino Serafini, suo marito, nell’inquadramento storico, per farlo conoscere ai familiari e conciliare l’Umberto del Diario, marò della X Mas, con quanto si sapeva fino allora di lui, premuroso zio e uomo garbato. Ne scaturiscono un libro (questo) e un duplice ritratto: della Decima e dello stesso Umberto. Al centro, una domanda: perché un giovane idealista e perbene, quale lui era, scelse di combattere dalla parte perdente e sbagliata della Storia?

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    La Decima MAS in Friuli – Il processo a Remigio Rebez

    14.00

    Innumerevoli sono gli studi e i documenti raccolti dai due enti regionali del friuli Venezia Giulia preposti alla memoria storica della Resistenza – l’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione di Trieste e il suo omologo l’Istituto friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine associato all’A.N.P.I cittadino – che rievocano le vicende del periodo di guerra. Questo libro, che prende spunto da una tesi discussa presso la Facoltà di lettere di Udine, narra, ovviamente con un sottofondo di esecrazione, le vicende di uno dei protagonisti nella lotta alla Resistenza messa in atto in Friuli sul finire del 1944: il sergente della Xª MAS Remigio Rebez. Le drammatiche circostanze ripercorse – l’armistizio, l’occupazione, la lotta fratricida – ferite che ancora adesso non è possibile esaminare con obiettività, utilizzano come fonte i documenti custoditi presso l’archivio di Stato di Udine e presso i due enti sopracitati.

    Brossura, 13,5 x 20 cm. pag. 216

    Stampato nel 2011 da Prospettiva

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    La decisione di Mussolini di occupare la Grecia

    19.00

    Alla fine del 1940 i fronti militari italiani, di terra, di cielo e di mare, attraversavano un periodo di grande crisi, perché il nemico, allora rappresentato dall’Impero britannico e dalla Grecia, era ovunque all’offensiva, ed aveva inflitto al membro meridionale dell’Asse europeo una serie impressionante di sconfitte. In tale situazione il Capo del Governo italiano, Benito Mussolini, temendo di dover chiedere perfino un armistizio alla Grecia che aveva aggredito, era stato costretto a richiedere, fin dall’inizio di novembre del 1940, l’aiuto della Germania. Aiuto che, mettendo fine all’assurda formula della guerra parallela, era stato accordato da Adolf Hitler. Ma vediamo come si svolsero gli avvenimenti che portarono l’Italia in quella penosa situazione…

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 98 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    La deformazione della natura

    8.00

    I due saggi raccolti nel volume di Silvio Waldner affrontano i problemi ecologici e igienici attuali in chiave simbolica. L’autore è convinto, infatti, che lo sfiguramento di ciò che è naturale, cui stiamo assistendo giorno dopo giorno, sia la prova di una mentalità comune distorta. Così, un’analisi accurata degli effetti di quest’ultima può rivelarsi il miglior inizio di un processo di risanamento globale.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm.

    Stampato da Edizioni di Ar

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    La democrazia di Atene – Storia di un mito

    18.00

    Ma io a questo popolo la democrazia la perdono!” Con queste parole, nel V secolo a.C., un anonimo aristocratico sintetizzava la propria visione del regime democratico, sostenuto dal popolo e reso possibile dalle élites. Come è nata la democrazia ateniese? È stata una rivendicazione delle masse o una costruzione elitaria? E quali sono stati i moventi sociali, economici e culturali che hanno dato vita a questa creazione politica del genio ellenico? Ma soprattutto, in che modo le criticità della democrazia ateniese si riverberano sulla instabilità delle democrazie contemporanee? Mentre si susseguono le sfide ai sistemi odierni – meri involucri formali del potere popolare – l’esempio di Atene ci ammonisce sui limiti intrinseci alla struttura democratica. Il presente saggio, che contiene anche una nuova traduzione della Costituzione degli degli Ateniesi dello Pseudo-Senofonte, aggiunge un prezioso contributo al dibattito. Un discorso che giunge a noi con l’emergere, sullo sfondo della dialettica fra imperi e ideologie, del potere sfrenato della tecnica: un nuovo Gran Re contro il quale occorre ergere, come Temistocle a Salamina, il formidabile muro di legno della lotta per la libertà

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 348

    Stampato nel 2020 da Passaggio al Bosco

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    La democrazia e il pensiero militare

    19.00

    Giorgio Galli

    Partendo da un’ipotesi sviluppata in un testo del 1962 divenuto un classico della politologia (I colonnelli della guerra rivoluzionaria), ossia che i successi del sistema sovietico potessero favorire svolte autoritarie nelle democrazie rappresentative occidentali anche per il ruolo che vi avrebbero potuto esercitare le élites militari formatesi nello scontro di decolonizzazione seguito alla II Guerra mondiale, oggi Giorgio Galli ne affronta una rilettura in relazione all’influenza di tali gruppi di potere sulle società occidentali fra gli anni ’60 ed ’80 del XX secolo (in particolare con gli episodi francesi del 1968, del Portogallo nel 1974 e della Spagna nel 1981, insieme alla complessa situazione statunitense), lungo un percorso che, venuta meno la contrapposizione bipolare USA-URSS, ci porta agli odierni mutati assetti geopolitici mondiali. Nel delineare tramite alcune delle sue voci più autorevoli un quadro del pensiero militare italiano, Galli evidenzia l’approccio moderno rispetto a problematiche globali (il nesso fra guerriglia e terrorismo, la “gestione della paura” dopo l’11 settembre, la presenza italiana nei conflitti più recenti), indicando ad un tempo l’esigenza di un recupero culturale delle forze armate, “mezzi indispensabili per qualsiasi pace possibile”.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 210

    Stampato nel 2008 da Libreria Editrice Goriziana

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    La democrazia imperialista di Atene. L’orazione di Lisia, Per l’Invalido

    12.00

    Ulderico Nisticò

    Partendo dalla difesa di un anonimo cittadino ateniese del IV secolo a.C., accusato di percepire indebitamente il sussidio per un’invalidità fisica, Nisticò ha compiuto questa ricognizione fra le istituzioni giuridiche e sociali dell’Atene classica, e ha tracciato un parallelo con la realtà politica contemporanea. Il testo si apre con un appello alla generosità dei giudici, poi l’accusato conferma le proprie difficoltà deambulatorie, infine, egli chiama in causa tutti quelli che si trovano nelle sue stesse condizioni e che potrebbero far diventare la questione sociale, tale da ribaltare il governo. Il fondamento della difesa, dunque, è che l’Atene ricca e florida dell’epoca periclea elargisse sussidi per ripartire il benessere economico ottenuto grazie alle imprese marittimo-commerciali.

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    La deriva dell’Occidente

    17.00

    Franco Cardini

    Dai tempi delle guerre persiane, Oriente e Occidente sono fratelli coltelli, amici e nemici, sogno e incubo. «L’Oriente è l’Oriente, l’Occidente è l’Occidente: e nessuno potrà mai accordarli», dichiara Rudyard Kipling al tempo della fondazione dell’impero britannico d’India. Sulla base dei troppi malintesi generati dal loro confronto sono emersi anche ‘ismi’ ideologici, tanto accaniti tra loro quanto ambigui: orientalismo e occidentalismo, avvolti nel dilatare delle loro contraddizioni. Già Oswald Spengler aveva decretato il ‘tramonto dell’Occidente’; ma immediatamente, dietro l’Occidente-Europa spengleriano, se n’era andato profilando un altro, quello americano, che dopo aver soggiogato il Pacifico si apprestava a trangugiare anche l’Atlantico: Leviathan di terra e di mare secondo Carl Schmitt, contrapposto a Behemoth, compatto Oriente tutto terragno.

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    La Desert Air Force nella campagna d’Italia. Gennaio-aprile 1944

    15.00

    Agostino Alberti – Stefano Daniele Merli

    La Desert Air Force britannica è sempre stata considerata la “cenerentola” tra le forze aeree che furono protagoniste della Campagna d’Italia. Per la prima volta un libro in lingua italiana ne ricostruisce il ruolo, l’organizzazione, le missioni concentrandosi sui primi quattro mesi del 1944. Un periodo tanto breve quanto denso di eventi decisivi – lo sbarco di Anzio, le battaglie di Cassino – che vide la Desert Air Force partecipare alle operazioni in prima linea.

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    La destra e la strategia della tensione

    12.00

    Questo libro si propone di riunire in unico testo tutti i tentativi di colpo di Stato ufficialmente conosciuti in Italia. Lungi dal trattarsi di una mera operazione storico-archeologica, l’intento è piuttosto quello di ripercorrere i sentieri che hanno portato tanti giovani, della destra ufficiale e non, nella costellazione delle più disparate realtà ideologiche radicali. L’ipotesi del libro è che tale radicalizzazione sia l’esito di tentativi di reazione e di rivolta, anche molto differenti nelle forme e nei modi, provocati a loro volta da uno sforzo generalizzato nel panorama politico italiano di soffocare la voce della destra radicale. Le questioni che si pongono diventano, allora, due: da una parte ripristinare il progetto originario d’instaurare un nuovo tipo di civiltà, con il realizzare un nuovo costume di vita e il favorire l’affermarsi di una nuova Weltanschauung sull’uomo e sulla società. Dall’altra, indagare i rapporti che intercorrono tra quest’intento iniziale e il caleidoscopio di realtà che, senz’avere su di esse uno sguardo normativo e giudicante, l’Autore prende in considerazione. Obiettivo finale del libro risulta una disamina che permetta al lettore di discriminare esperienze e realtà qualitativamente costruttive da quelle che, contro ogni vanto, in effetti non lo sono.

    Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 142

    Stampato nel 2019 da Solfanelli

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    La Dichiarazione Balfour – I retroscena e le successive stesure del documento che ha destabilizzato il Medio Oriente

    15.00

    La Dichiarazione Balfour potrebbe essere il documento più straordinario mai compilato da un qualsiasi governo nella storia del mondo. Prese la forma di una lettera del Governo di Sua Maestà Britannica Re Giorgio V, il Governo del più vasto impero che il mondo abbia mai conosciuto, sul quale, una volta, non tramontava mai il sole. Una lettera ad un finanziere internazionale dell’istituto bancario dei Rothschild che era diventato un Pari del Regno. Arthur Koestler scrisse che nella lettera “una nazione prometteva solennemente ad una seconda nazione il territorio di una terza”. Come se ciò non bastasse, quel territorio era ancora parte dell’Impero di una quarta nazione, cioè la Turchia…

    Brossura, 14 X 21 cm. pag. 94

    Stampato nel 2013 da Effepì

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    La dichiarazione di guerra alla Germania

    24.00

    Francesco Mattesini

    La strategia degli angloamericani nella guerra contro la Germania e l’Italia fissata nel convegno di Casablanca del gennaio 1943, aveva per obiettivo principale lo sbarco nel Nord della Francia, mentre nell’Europa meridionale, una volta conclusasi favorevolmente la campagna del Nord Africa, l’offensiva doveva essere limitata alla conquista della Sicilia. L’occupazione di questa grande isola aveva il duplice scopo di riaprire alla navigazione degli Alleati il Mediterraneo, da Gibilterra ad Alessandria, e di procurarsi basi aeree dalle quali appoggiare, con la maggiore potenza possibile, l’offensiva aerea strategica contro l’Italia, considerata il molle ventre dell’Asse, per affrettarne il collasso militare, industriale e politico. Questo in effetti si determinò, dopo la perdita della Tunisia nel maggio 1943 e lo sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943, con la caduta di Benito Mussolini e del fascismo del 25 luglio. Britannici e statunitensi intendevano separare le responsabilità del popolo italiano da quelle di Mussolini; e ciò allo scopo di indurre il Re d’Italia e il suo nuovo Capo del Governo, maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, ad abbandonare la causa dell’Asse per schierarsi con le potenze Alleate. Ma quando apparve evidente che essi, da soli, non sarebbero stati in grado di scacciare i tedeschi dal territorio nazionale. Le cancellerie e gli stati maggiori di Washington e Londra decisero allora d’impegnarsi nella Penisola, ma con forze alquanto limitate, dal momento che era stato deciso di trasferire nel Regno Unito quattro divisioni occorrenti per l’Operazione “Overlord” (sbarco in Normandia) e di sottrarre al Mediterraneo una grande quantità di naviglio da sbarco statunitense.

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    La difesa abitativa – Come essere più sicuri nella propria dimora

    20.00

    Il proposito di questo volume è aiutare il lettore a individuare e poi evitare (prevenzione, innanzi tutto!) la maggior parte dei pericoli in cui possiamo imbatterci nel contesto del doverci difendere nella nostra dimora. Nel caso estremo in cui il lettore sia stato sorpreso e coinvolto suo malgrado da un dato evento, cercheremo di valutare il grado di pericolosità dell’evento stesso, fornendo utili indicazioni su come uscirne illesi, oppure evitare i danni più gravi.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 113 illustrato con foto a colori

    Stampato nel 2014 da Edizioni Del Faro

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    La difesa antigas nella Grande Guerra – Le maschere antigas, le protezioni per il corpo, le protezioni collettive e per gli animali di tutti gli eserciti

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €11.70.

    Giorgio Seccia          Prezzo di listino: 18.00 (sconto 35%)

    La Prima Guerra Mondiale fu il primo conflitto dove si fece un largo uso delle armi chimiche. Gli Alti Comandi si resero conto fin da subito che questa nuova arma avrebbe potuto decidere in modo determinante le sorti del conflitto. I continui miglioramenti e perfezionamenti dei dispositivi di protezione individuale e collettiva, studiati, sperimentati e realizzati dalle componenti tecniche degli eserciti belligeranti riguarda un aspetto della Grande Guerra spesso trascurato dalla storiografia moderna. Il presente studio vuole, per quanto possibile, colmare questa lacuna attraverso la descrizione tecnica e la ricostruzione storica di come nelle nazioni in lotta venne affrontato e risolto il problema della difesa antigas. I ragguagli resi dai tecnici che ne furono gli artefici, le testimonianze di combattenti e tecnici che ne fecero diretta esperienza, i retroscena che turbarono valutazioni e scelte e le numerose immagini che accompagnano il testo, ne sono l’indispensabile corollario.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 158 illustrato con numerose foto e disegni b/n

    Stampato nel 2018 da Itinera

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    La difesa costiera del Regno di Sardegna dal XVI al XIX secolo

    35.00

    Il volume, che segue quello relativo al Regno di Napoli, è dedicato all’esame dell’organizzazione difensiva costiera della Sardegna che, nel XV Secolo, appariva desertica e malarica, essendo la popolazione concentrata nei principali centri abitati, situati per la maggior parte nelle zone montagnose, più facilmente difendibili e lasciando le poche aree fertili, quasi tutte costiere, abbandonate a causa delle frequenti incursioni corsare.

    Rilegato, 22 x 30 cm. pag. 356 con circa 139 tra foto a colori e disegni

    Stampato nel 1992 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    La difesa costiera dello Stato dei Reali Presidi di Toscana dal XVI al XIX secolo

    44.00

    La necessità strategica di proteggere le rotte tra i possedimenti meridionali, Regno di Napoli e Regno di Sicilia, e le coste di Genova e del Nord, nonché i porti per il Regno di Sardegna, indussero la Spagna a ritagliarsi una sorta di enclave coincidente geograficamente con il promontorio dell’Argentario. La logica militare fu quella dei cosiddetti Presidios, già sperimentata da circa mezzo secolo in Nord Africa, consistente nell’imposizione di piazzeforti e guarnigioni nel territorio da porre sotto controllo.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 298 illustrato con circa 125 foto a colori 35 disegni e 25 cartine

    Stampato nel 2002 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    La Difesa costiera dello Stato Pontificio dal XVI al XIX secolo

    35.00

    Il volume descrive, con un ricco supporto iconografico e documentale, lo sviluppo delle fortificazioni permanenti erette a protezione dei litorali laziale, marchigiano e romagnolo dalle incursioni turco-barbaresche durante i quattro secoli di vita dello Stato Pontificio. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 31 x 22 cm. pag. 343 illustrato con circa 210 foto e illustrazioni a colori

    Stampato nel 1999 da Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    La difesa dei confini – Il Generale Federico Baistrocchi e la Guardia alla Frontiera.

    20.00

    Questo testo, preparato da uno dei maggiori esperti della materia, vuole affrontare in modo organico la storia del Corpo del Regio Esercito destinato alla copertura delle frontiere, la Guardia alla Frontiera (GaF). Il lavoro di ricerca è stato oltremodo complesso a causa delle regole di segretezza a cui era tenuto questo Corpo, che prevedevano, tra l’altro, la distruzione dei documenti una volta superati da nuove disposizioni. Una volta recuperate tutte le fonti disponibili è stato possibile tracciare l’evoluzione del concetto di difesa delle frontiere nel Regno d’Italia e ricostruire le vicende della GaF, dalla sua fondazione a opera del Generale Federico Baistrocchi nel 1934 fino alla sua smobilitazione, avvenuta alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il testo, evoluzione approfondita di un lavoro precedente dell’autore, sviluppato alla luce di nuovi documenti ritrovati, è accompagnato da un ampio repertorio iconografico, costituito da mappe, da immagini d’epoca, da schemi delle fortificazioni, da cartoline celebrative e da una nutrita sezione uniformologica composta da disegni e fotografie dal vero. L’opera viene completata da un glossario della terminologia militare e da un’appendice composta da sedici tavole che descrivono in dettaglio l’evoluzione della GaF e la disposizione delle sue unità lungo la frontiera.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 160 illustrato con numerose foto a colori e b/n

    Stampato nel 2014 da Bacchilega

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    La Difesa dell Razza. 1941. Studi Incrociati

    25.00

    a cura di Stefania Labruzzo

    Antologia di articoli pubblicati su La Difesa della Razza per l’anno 1941 in materia di politica razziale in base a studi italiani e tedeschi. Sommario: Il problema dei meticci in Europa; Simboli eroici della tradizione ario-romana: l’ascia; La razza di Cro-Magnon attraverso i secoli; La letteratura razziale tedesca in tempo di guerra; La razza e la filosofia della vita; Roma e il natale «solare» della tradizione nordico-aria; L’influenza della città sulla forma della testa; Considerazioni sulla criminalità degli ebrei; La classificazione delle razze umane Filosofia, etica, mistica del razzismo; Fronte unico ario; La politica della razza e il nuovo ordine europeo; Caratteri fisiognomici e identità razziale; Antropologia,Filosofia, etica, mistica del razzismo; Le razze dell’Asia meridionale e orientale; Filosofia, etica, mistica del razzismo; I caratteri del tipo giudaico; Il certificato prematrimoniale; La razza e i capi; Sangue e spirito.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 180 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2024 da Thule

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    La difesa della cultura

    20.00

    Yukio Mishima

    Il volume presenta per la prima volta in traduzione italiana la raccolta di saggi di Yukio Mishima intitolata “La difesa della cultura” (Bunka Boeiron, 1968). In questi testi, tradotti da Silvio Vita e Romano Vulpitta, Mishima esamina il rapporto tra cultura, tradizione, nazione, natura e ruolo dell’Imperatore, tutti temi che caratterizzeranno gli ultimi mesi della sua vita. La difesa della cultura rappresenta il totale e definitivo passaggio di Mishima dalla “via della penna” a quella della spada, grazie anche all’apporto fisico e morale dei giovani del Tate No Kai, il suo esercito privato, veri ispiratori dell’opera e depositari di un pensiero, quello del drammaturgo giapponese, circondato per anni dallo scetticismo di quanti abbiano bollato come “folle” il modo brutale in cui si tolse la vita il 25 novembre 1970. Introduzione di Daniele Dell’Orco.

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    La difesa della fede ortodossa in Montenegro – Il possibile cambiamento geopolitico nei Balcani

    13.00

    Il silenzio mediatico e l’incomprensione di quanto sta accadendo nel 2020 in Montenegro; centinaia di migliaia di persone, ogni settimana nelle serate di giovedì e di domenica, marciano compatte nelle strade di Podgorica e delle principali città del Paese, per la riaffermazione di un principio essenziale: “I luoghi sacri non devono essere toccati”. Motivo scatenante della protesta, la “Legge sulla libertà religiosa e lo statuto delle comunità religiose” voluta a tutti i costi dal padre-padrone del Montenegro, Milo Djukanovic, che sfugge alle maglie della giustizia internazionale ormai da 20 anni grazie alla protezione dei suoi burattinai atlantici. Un passo falso che non solo mette a rischio la tenuta del suo regime personalistico ma che potrebbe innescare dinamiche di cambiamento geopolitiche ben più ampie in tutta la regione, se solo si pensa che contemporaneamente alla crisi del Crna Gora assistiamo alla volontà emancipatrice della Repubblica Serba di Bosnia e alla ridefinizione strategica della Macedonia. La conferma, ancora una volta, che “i Balcani producono più storia di quanta ne possano contenere”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 158

    Stampato nel 2020 da Anteo

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    La difesa della razza – 1939. Studi incrociati

    18.00

    a cura di Stefania Labruzzo

    (Antologia di articoli pubblicati su La Difesa della Razza per l’anno 1939 in materia di politica razziale in base a studi italiani e tedeschi)Elenco degli articoli presenti in questa uscita: Cohn, Meyer & Salomon, ditta ariana; La razza dell’anima; Il concetto di razza in Germania e in Italia; La razza aquilina; Bibliografia essenziale sul razzismo; Razzismo e civiltà; L’organizzazione del lavoro in Germania; Razza e lavoro; Le rivendicazioni coloniali germaniche; Tacito e il problema della razza; Nord e Sud. Superamento di una opposizione; Germania e Italia; Gruppi etnici italiani e tedeschi; Italiani e tedeschi. Tipi e sottotipi etnici; Italia e Germania per l’arte della propria razza; Le basi scientifiche e filosofiche del razzismo tedesco; Autarchia. La risposta della Germania e dell’Italia all’assedio capitalistico; Eredità e libertà morale; Psicologia criminale; I giudei e le quattro Internazionali; Jacob Wassermann; Fichte e lo spirito della rivoluzione francese; La terra e la razza in Germania.

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    La difesa della razza – 1940. Studi incrociati.

    22.00

    a cura di Stefania Labruzzo

    Antologia di articoli pubblicati su La Difesa della Razza per l’anno 1941 in materia di politica razziale in base a studi italiani e tedeschi. Da evidenziare la presenza di articoli di Eugen Fischer, Ludwig Ferdinand Clauss e Johann von Leers.Sommario: La realtà della razza; L’anima della razza; Della letteratura tedesca; Come è stata preparata la guerra; Origine del popolo ebraico; Germania e Inghilterra: due popoli in lotta Gli etiopi sono una razza?; I bastardi di Rehoboth; I meticci della Renania; I meticci della Polinesia; Il meticciato nell’America del Sud; Gli incroci negro-cinesi; Le pieghe delle palpebre nelle razze umane Eredità e destino; Non si può parlare ragionevolmente di razza? La propaganda razziale nel III Reich; Gli studi di patologia ereditaria in Germania Gli studi sull’ereditarietà in Germania; Il razzismo di Federico Nietzsche; La donna italiana nell’arte tedesca.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 144

    Stampato ne 2024 da Thule Italia

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    La difesa della razza – Anno I – 1938 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della prima annata (1938) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Anno II – 1938/1939 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della seconda annata (1938-1939) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Anno III – 1939/1940 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della terza annata (1939-1940) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Anno IV – 1940/1941 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della quarta annata (1940-1941) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Anno V – 1941/1942 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della quinta annata (1941-1942) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Anno VI – 1942/1943 CD

    20.00

    CD

    Tutti i fascicoli della sesta annata (1942-1943) della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943, ottimamente riprodotti e stampabili.

    Prodotto da Effepi nel 2015

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    La difesa della razza – Politica, ideologia e immagine del razza

    34.00

    Ben nota ma poco conosciuta, la rivista fascista “La Difesa della Razza” (uscita con cadenza quindicinale dal 1938 al 1943 sotto gli auspici del Ministero della Cultura Popolare) giocò un ruolo rilevante nella definizione del “problema razziale” in Italia e nella diffusione della “propaganda razziale” nel ventennio fascista. In questa prima vera ricostruzione storiografica, Francesco Cassata ricompone la vicenda politica e intellettuale del periodico fascista: i cospicui finanziamenti che lo sostennero (provenienti dal mondo bancario, industriale e assicurativo), le variazioni della linea editoriale, il suo linguaggio e i suoi contenuti, la veste grafica (aggressiva e non convenzionale), l’impatto sull’opinione pubblica.

    Rilegato, 16 x22 cm. pag. XVI + 413

    Stampato nel 2008 da Einaudi

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    La difesa della razza – Raccolta completa 6 CD

    100.00

    Collezione completa digitale della rivista diretta da Telesio Interlandi, uscita dal 1938 al 1943 – 6 cd che contengono i 118 fascicoli completi di copertina e indice di autori e materia realizzato in occasione dell’anniversario della rivista. Oltre 4500 pagine. Copertine fedelmente riprodotte.

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    La difesa della razza – 1942. Studi incrociati

    25.00

    a cura di Stefania Labruzzo

    (Antologia di articoli pubblicati su La Difesa della Razza per l’anno 1942 in materia di politica razziale in base a studi italiani e tedeschi). Elenco degli articoli presenti in questa uscita (da sottolineare contributi di Evola e von Leers). Invito allo studio dei popoli Simboli della gente aria: l’aquila Razza e costituzione; Civiltà e razza; Il certificato prematrimoniale; Antroposociologia; Come i giudei hanno trascinato gli Stati Uniti in guerra; Razza e musica; Biologia e razza; Fondamenti biologici del razzismo; Razza, eredità, personalità; Razzismo nordico-ario; Razze e sottorazze; Il bolscevismo tra i due volti dell’azione giudaica; Fondamenti d’igiene razziale; Genesi scientifica del concetto di razza; Evoluzione del concetto di arianesimo; Storia delle classificazioni razziali; Indice cefalico degli ebrei; Il passaporto ancestrale; Il problema della razza e la scienza sperimentale; Conoscenza del sangue; La razza in funzione di personalità; Educazione e razzismo; Fondamenti archeologici dell’arianesimo; L’origine della specie per reattività razziale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 196 con varie foto b/n

    Stampato nel 2024 da Thule

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    La difesa della razza – 1943. Studi incrociati

    22.00

    a cura di Stefania Labruzzo

    (Antologia di articoli pubblicati su La Difesa della Razza per l’anno 1943 in materia di politica razziale in base a studi italiani e tedeschi). Elenco degli articoli presenti in questa uscita. L’India vista da un razzista; L’emendamento spinoziano; Razzismo biologico e scientismo; L’istinto di superiorità nel sangue ariano; Il problema degli incroci a Trinidad e nel Venezuela; Conflitto di razze; Nasce la repubblica sionista; Terminologia razzista; Antropologia delle grandi città; Funzione dell’idea di razza nella costruzione degli spazi vitali; Hegel giudaizzato; Fronte unico del razzismo italiano; L’ebreo errante; Documenti d’infamia; L’invasione dei Mongoli; Barbarie britannica e nuova coscienza europea; L’Europa e la razza; Esiste una gerarchia delle razze umane? Chi li unisce? La coalizione capitanata da Giuda; Inglesi e giudei in guerra con l’Asse; Appunti sugli Etruschi; In difesa delle donne; Gli ebrei al cospetto degli ariani; Cervello e intelligenza; Psiche giudaica – Istinto ariano; L’Europa razziale; Superiorità e “inferiorità” dell’arianesimo; Antroposociologia.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 164 con varie foto b/n

    Stampato nel 2024 da Thule

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    La difesa della razza. 1938. Studi incrociati

    22.00

    Stefania Labruzzo  (a cura di)

    Se il 1936, con l’Asse Roma-Berlino, e il 1939, con il Patto d’Acciaio, furono teatro di un deciso avvicinamento politico-militare tra l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista, è indubbiamente nel 1938, con l’emanazione delle leggi razziali da parte di Benito Mussolini, che entrambe le nazioni raggiunsero una perfetta intesa sul piano ideologico. Differentemente dal popolo tedesco, quello italiano, che, fino a tre anni prima – all’apertura delle ostilità con l’Etiopia – poteva ingenuamente intonare “Pupetta mora, africanina. Saprai baciare alla garibaldina”, veniva a trovarsi impreparato di fronte a una realtà pressoché sconosciuta: la purezza della razza. È a questa tangibile mancanza di conoscenza, a questa forte lacuna etico-culturale-identitaria che il regime fascista sentì la necessità pressante di porre rimedio.

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    La difesa di Berlino aprile – maggio 1945

    18.00

    In questo studio la difesa della capitale del Reich viene analizzata in dettaglio in ogni suo aspetto: i vari contrastanti punti di vista, da quello di Adolf Hitler all’Alto Comando dell’Esercito e al Gruppo d’Armate “Vistola”, la sua pianificazione organizzativa, l’organizzazione delle posizioni difensive, le forze coinvolte – Wehrmacht, Waffen-SS, Volkssturm, Hitlerjugend e le altre forze paramilitari e di difesa locale, la situazione dei rifornimenti e le misure per la sicurezza della popolazione civile. In appendice un resoconto delle operazioni belliche, mappe, illustrazioni, schede biografiche dei comandanti tedeschi e gli ordini di battaglia delle unità tedesche e sovietiche.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 165 di cui 46 di illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da Associazione Italia Storica

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    La difesa di Giarabub 1940-1941

    22.00

    La famosa epopea narrata dal suo protagonista. Più che una descrizione questo lavoro può essere considerato un diario riferito agli avvenimenti più importanti, tracciati nella loro cruda realtà, come visti e vissuti. L’opera, preceduta da una breve descrizione di carattere storico-geografico, è suddivisa in quattro distinti periodi. 23 aprile 1940 – 9 giugno 1940: preparazione alla guerra. 10 giugno 1940 – 27 settembre 1940: primo assedio del settore. 28 settembre 1940 – 9 dicembre 1940: ricostituzione dei presidi scaglionati lungo il reticolato e attività prevalentemente aerea da ambo le parti. 10 dicembre 1940 – 21 marzo 1941: inizio della grande offensiva nemica e secondo assedio del settore.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 205 con varie illustrazioni e 25 foto b/n

    Stampato nel 2010 da Effepi

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    La difesa tedesca di Berlino

    27.00

    In questo studio la difesa della capitale del Reich viene analizzata in dettaglio in ogni suo aspetto: i vari contrastanti punti di vista, da quello di Adolf Hitler all’Alto Comando dell’Esercito e al Gruppo d’Armate “Vistola”, la sua pianificazione organizzativa, l’organizzazione delle posizioni difensive, le forze coinvolte (Wehrmacht, Waffen-SS, Volkssturm, Hitlerjugend e le altre forze paramilitari e di difesa locale), la situazione dei rifornimenti e le misure per la sicurezza della popolazione civile.

    Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 129 illustrato con varie foto b/n

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    La dimensione internazionale dell’Esercito Italiano

    49.00

    Questo libro non vuole essere semplicemente una testimonianza fotografica, o foto-giornalistica, delle missioni all’estero dell’esercito Italiano, ma vuole mettere in evidenza i tratti operativi che hanno portato l’Esercito Italiano ad affrontare la sfida del “fuori area” degli ultimi 20 anni. Il volume, assolutamente, completamente illustrato, mostra questi uomini e parte dei loro equipaggiamenti e sistemi operativi, in tutte le parti del mondo teatro delle operazioni dal Kossovo all’Afghanistan.

    Cartonato con sovracopertina in cofanetto 21,5 x 30 cm. pag. 191 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2010 da Rivista Militare

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    La dinastia de los Severos

    Il prezzo originale era: €24.00.Il prezzo attuale è: €12.00.

    Julio Rodriguez Gonzalez       Prezzo di listino: 24.00 (sc. 50%)

    La dinastia imperiale fondata da Settimio Severo ebbe un ruolo fondamentale durante il turbolento periodo fra lo splendido II secolo d.C. e il problematico III secolo. Questo gruppo di imperatori subì nel corso del governo una forte influenza militare, dalla guerra civile che portò al potere il fondatore fino al colpo di stato che pose fine ai giorni dell’ultimo rappresentante. Questo libro offre innanzitutto uno sguardo generale sui principali aspetti del governo dei Severo, dalla complicata famiglia alla carriera militare del fondatore, poi una analisi della politica interna del tempo, comprese le diverse amministrazioni centrali e provinciali. La seconda parte è più densamente dedicata alla politica militare e all’organizzazione dell’esercito. Completano l’opera illustrazioni varie, piantine e una bella bibliografia.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 144 con molte illustrazioni b/n

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2010 da Almena

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    La disciplina delle armi delle munizioni e degli esplosivi

    49.00

    Strutturata seguendo gli articoli delle leggi che regolano la materia, l’opera presenta sia aggiornati testi di tali leggi, per consentire all’operatore di rendersi subito conto delle norme attualmente in vigore, sia una esposizione sistematica delle varie questioni, sostanziali e processuali e di legittimità costituzionale, delle quali sono precisate l’origine e l’evoluzione, con riferimento alla legislazione, alla giurisprudenza e alla dottrina, offrendo pertanto un quadro completo degli elementi utili per la comprensione, prima, e per la soluzione, poi, delle questioni stesse. L’opera prende in esame anche la Convenzione di Parigi, e le relative leggi di ratifica ed attuazione, sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche e sulla loro distribuzione, nonché la disciplina in tema di messa al bando di mine antipersona e la Convenzione sul divieto d’impiego e di trasferimento delle mine antipersona e sulla loro distruzione, firmata ad Ottawa il 3 dicembre 1997. L’appendice contiene una completa informazione sugli atti normativi e amministrativi, anche poco noti, che riguardano la materia.

    Brossura, pag. XXI + 632

    Stampato nel 1999 da Giuffrè

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    La disciplina e l’assistenza del lavoro nella Germania nazionalsocialista

    20.00

    Alfonso Pitroch

    L’Autore, infatti, se da una parte fornisce tutte le informazioni necessarie per avere un quadro d’insieme più che esaustivo della rivoluzione compiuta tanto nella disciplina quanto nell’assistenza del lavoro in Germania, dall’altro lo ha aggiornato alle condizioni attuali, ovvero tre anni dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale. Capitoli finali quali “I lavoratori stranieri nella Germania nazionalsocialista”, “Odiano la Germania sociale” e “Trecentocinquanta milioni di operai lavorano per la vittoria dell’Asse” permetteranno al Lettore di cogliere l’immutata attenzione da parte del Führerstaat, nonostante la complessità della situazione bellica, per le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici.

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    La disfatta del Medio Oriente – Due secoli di interventi occidentali nei paesi islamici

    25.00

    Il 2 luglio 1798 Napoleone entrò ad Alessandria d’Egitto a capo di una trionfante armata francese. Per la prima volta dopo le Crociate, un esercito europeo invadeva una terra islamica segnando l’inizio di un nuovo conflitto tra civiltà che da oltre due secoli tiene in ostaggio l’area ormai nota come Medio Oriente. L’invasione dell’Iraq nel 2003 a opera degli Stati Uniti è l’ennesimo episodio drammatico che ha inasprito le relazioni tra paesi occidentali e paesi islamici, lasciando sul campo migliaia di morti, dolore, tensioni e un forte desiderio di vendetta. Ma quali sono le radici di quest’odio? Qual è la verità che si nasconde dietro le reciproche accuse che da anni scandiscono le relazioni internazionali? Per capire bisogna ripercorrere dall’inizio gli eventi, analizzare la campagna prolungata delle forze occidentali nei paesi islamici, ristabilire la giusta prospettiva e interrogarsi sul senso della contrapposizione tra “noi” e “loro”, tra Occidente e Islam, una divisione che è ormai degenerata secondo l’autore in una vera e propria patologia culturale”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 522

    Stampato nel 3016 da Castelvecchi

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