«Esigenza Cantore» l’ordine mai dato. Vita segreta del Generale Luigi Olivieri (1892-1982

Trieste

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    «Esigenza Cantore» l’ordine mai dato. Vita segreta del Generale Luigi Olivieri (1892-1982

    15.00

    Giannino Angeli

    Tutto preordinato e messo a punto come un orologio. Mancava e non è stato mai dato l’ordine di saltare in trincea: attuare Esigenza Cantore che soltanto il Generale del V Corpo d’Armata poteva emettere. Forse non è del tutto esatto dire che quell’imperativo non fu mai pronunciato in quanto il 18 ottobre 1953, sottotraccia, il Comandante in capo di fatto avvertì che tutta l’«organizzazione» passava ai suoi ordini. Era il passo precedente alla mobilitazione reale suggerita dalle minacce di Tito di invadere con le armi la «Zona “B”» del Territorio Libero di Trieste.

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    Alleati al confine orientale 1945-47. Storia e memorie (Vol. 3)

    28.00

    Raimondo Domenig

    La fine della guerra mondiale trova nella piccola realtà di confine della valle del fiume Fella una traccia ideale per la grande storia, la quale ovviamente non può illustrare in dettaglio il vissuto di uomini che hanno vinto, perduto o che in ogni caso hanno sofferto il lungo periodo storico degli anni 1940 per imboccare con fresche energie un futuro incerto e assai diverso da quello che probabilmente s’erano immaginati. La piccola storia della presenza alleata negli anni 1945-1947, con qualche necessaria estensione agli anni successivi, è affrontata seguendo lo schema delle presenze militari straniere, nel caso specifico delle truppe alleate britanniche, tra cui la Brigata ebraica, ed americane. Non può trascurare inoltre i soggetti cobelligeranti quali i partigiani italiani, le truppe ed i partigiani jugoslavi…

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    L’Esercito Italiano a Trieste nel 1918 e 1954 – Appunti fra cronaca e storia

    45.00

    ​​​Il volume vuol dare il giusto risalto alla storia dei “rapporti” intrecorsi tra l’Esercito Italiano e e la città di Trieste, ripercorrendone i suoi due momenti più significativi, nel novembre 1918, con l’occupazione della città che fino a quel momento (dal 1815) faceva parte dell’Impero austro-ungarico e nell’ottobre 1954, data che sancì, ufficialmente, il ritorno di Trieste all’Italia, dopo anni di difficili e tulmutuosi rapporti con la repubblica dell’ex-Jugoslavia e con le problematiche nell’ottica della guerra fredda. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 24 x 34 cm. pag. 123 con circa 52 foto b/n

    Stampato nel 2002 da Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    Navi d’Italia a Trieste. 1918-1945

    24.00

    Augusto De Toro – Mario Cicogna

    Il lavoro nasce da attività di ricerca e di pubblicazioni dell’autore non immediatamente indirizzate a Trieste, alla Regione Giulia e al loro rapporto con il mare, bensì alla politica navale italiana fra le due guerre mondiali e alla guerra marittima in Mediterraneo nell’ultimo conflitto mondiale per il coinvolgimento avuto dall’industria cantieristica nazionale. In entrambe era ricorrente l’imbattersi nella fitta trama di rapporti economici, finanziari e produttivi, spesso accompagnati da comparazioni, apprezzamenti sulle potenzialità e sull’efficienza dell’industria cantieristica triestina, al pari della restante cantieristica italiana. Contestualmente, per gli stessi decenni era altrettanto agevole cogliere in seno alla Marina la forte carica simbolica assunta dalla città irredenta, dapprima in relazione al coronamento dell’unità nazionale, ma in seguito anche nella prospettiva di un suo decisivo apporto alle ambizioni di affermazione ed espansione dell’Italia sul mare, che la Marina non nascostamente coltivavano, specie a partire dalla metà degli Anni trenta

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    Pattuglie ad Est. L’Esercito Italiano alla frontiera orientale durante la Guerra Fredda

    16.00

    Pierpaolo Donvito

    Per chi non ha vissuto il periodo della Guerra Fredda, può sembrare strano pensare a Trieste come la città tanto contesa, estremo avamposto alla frontiera orientale d’Italia, alla soglia di Gorizia, al Carso, alle Valli del Natisone e alle Alpi Giulie come baluardi contro una possibile invasione da est e come luoghi di una contrastata e sofferta storia di confine.  Durante la Guerra Fredda il confine orientale fu il più delicato d’Italia e richiese la massiccia presenza dell’Esercito Italiano per garantire la sua difesa, principalmente nel quadro del confronto con il Patto di Varsavia ma anche nei momenti di tensione con la Repubblica Federale Socialista del Maresciallo Tito e per i contenziosi ancora esistenti dopo il Trattato di pace del 1947.

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    Pattuglie ad Est. L’Esercito Italiano alla frontiera orientale durante la Guerra Fredda

    8.00

    Pierpaolo Donvito

    Per chi non ha vissuto il periodo della Guerra Fredda, può sembrare strano pensare a Trieste come la città tanto contesa, estremo avamposto alla frontiera orientale d’Italia, alla soglia di Gorizia, al Carso, alle Valli del Natisone e alle Alpi Giulie come baluardi contro una possibile invasione da est e come luoghi di una contrastata e sofferta storia di confine.  Durante la Guerra Fredda il confine orientale fu il più delicato d’Italia e richiese la massiccia presenza dell’Esercito Italiano per garantire la sua difesa, principalmente nel quadro del confronto con il Patto di Varsavia ma anche nei momenti di tensione con la Repubblica Federale Socialista del Maresciallo Tito e per i contenziosi ancora esistenti dopo il Trattato di pace del 1947.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 268 cin varie foto e cartine b/n e colori

    Stampato nel 2022 da Luglio Editore

    Condizioni del libro: piccola imperfezione nella quarta di copertina in basso a destra

     

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    R.S.I. – I peggiori anni della nostra vita. Trieste in guerra 1943-1945

    49.00

    Nel periodo che va dall’8 settembre 1943 al 30 aprile 1945, Trieste si trovò ad essere la capitale di una sorta di “protettorato” germanico, chiamato “Zona di Operazione Litorale Adriatico”, poi per 42 giorni, città autonoma del Litorale sloveno. Questo volume non ha altra premessa che quella di documentare le difficoltà e le traversie, ma anche la volontà di sopravvivenza di una popolazione che, in uno dei periodi più tragici della città, voleva andare avanti, semplice e laboriosa nella propria Trieste. Documenti, fotografie, notizie e commenti, riguardanti la vita cittadina provengono per la quasi totalità dagli archivi e dalla stampa controllata dagli occupanti, ma pur nella loro evidente soggettività, non sempre riescono a nascondere il basso tenore della qualità della vita di quei giorni, in cui l’assillo quotidiano era il vivere quotidiano delle famiglie, il come sottrarsi alle disposizioni tedesche, come sfuggire alle “guardie popolari” slave.

    Cartonato con sovracopertina, 21,5 x 30 cm. pag. 206 riccamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2004 dalle Edizioni Italo Svevo

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    R.S.I. – Trieste e la sua odissea. Contributo alla storia di Trieste e del “Litorale Adriatico” dal 25 Luglio 1943 al Maggio 1945

    65.00

    Il libro, sapientemente realizzato, vuole dare una panoramica delle drammatiche vicende svoltesi tra il luglio del 1943 e il maggio 1945 nei territori della frontiera nord-orientale d’Italia che influirono in maniera decisiva riguardo il mantenimento della sovranità italiana su quei territori anche se, dopo l’8 sttembre, essi vennero riorganizzati nell’ambito di una zona d’operazione denominata dai Tedeschi: “Litorale Adriatico” (Adriatisches Kustenland). Il libro racconta le vicende in seguito alla vittoria nella Grande Guerra, l’assegnazione all’Italia delle terre orientali, una volta facenti parte dell’impero austriaco, con particolare riguardo alla città di Trieste. La seconda parte del lavoro, prende in esame il perido della Repubblica Sociale, i venti mesi che videro “convivere” istituzioni militari e politiche di Germania e dell’Italia repubblicana, preocupata di mantenere l’italianità su quelle terre. La terza parte analizza la tragedia dell’aprile 1945, i tentativi slavi di occupare le terre in questione, le persecuzioni da parte delle forze comuniste che causarono omicidi, sparizioni, torture ed infoibamenti. Di difficilissima reperibilità.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 292

    Stampato nel 1952

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina. Fioriture

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