Accusa all uomo

Thule Italia

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    Accusa all uomo

    28.00

    Savitri Devi

    «In questo libro, scritto nel 1945-46, trovano espressione le idee che ho avuto per tutta la vita riguardanti gli animali in particolare e la natura vivente in generale, nonché la mia protesta contro il loro spietato sfruttamento da parte dell’uomo. È stato ispirato dagli eventi e dall’atmosfera generale degli atroci mesi durante i quali fu scritto, ovvero nei mesi immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale; un tempo durante il quale, anche se si fosse deliberatamente rifiutato – come io feci – di aprire qualunque giornale o rivista, o di sentire qualsiasi propaganda alla radio, non si sarebbe potuto che ascoltare, ovunque si andasse, che racconti, presentati più o meno astutamente, di “crimini contro l’umanità”»

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    Adolf Hitler. Scritti e discorsi 1927

    40.00

    Adolf Hitler

    Il 1927 fu indubbiamente un anno di svolta per Adolf Hitler e, di conseguenza, per lo NSDAP. Difatti, successivamente alla revoca del divieto di parola in tutta la Germania, eccezion fatta per la Prussia, ecco finalmente il Führer libero di poter esprimere  i concetti fondanti della Weltanschauung nazionalsocialista, eccolo ripetere in ogni occasione la necessità, per una futura rinascita tedesca, del riconoscimento di tre valori essenziali: razza, personalità e spirito combattivo. Solo così sarebbe stato possibile abbattere lo Stato allora fondato sul disconoscimento del sangue comune, sul concetto di maggioranza e sul pacifismo. Principale bersaglio dei suoi strali, oltre naturalmente al marxismo, è la borghesia piuttosto che il proletariato, giacché è proprio nella massa operaia che intravede la sorgente di quella forza necessaria per attuare un mutamento ormai non più procrastinabile delle condizioni allora esistenti.

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    Albert Leo Schlageter – Racconto popolare sulla vita e morte di un eroe tedesco

    20.00

    Nella brughiera di Golzheim, alle porte di Düsseldorf, sono le 4 del mattino del 26 maggio 1923. Un ex ufficiale tedesco cade sotto i colpi di un plotone di esecuzione francese. È Albert Leo Schlageter, già luogotenente dell’esercito del Reich che, alla fine della Grande Guerra, è entrato a far parte dei Corpi franchi – con cui ha combattuto nel Baltico, in Curlandia e in Alta Slesia – e che in seguito, raccogliendo l’invocazione d’aiuto del proprio popolo, è giunto nella martoriata Ruhr, invasa dalle truppe d’occupazione francesi e intenta nella “resistenza passiva”. Con tutta probabilità tradito da un tedesco che era stato suo amico – Walter Kadow, che di lì a poco verrà giustiziato da un gruppo di nazionalsocialisti, di cui faranno parte anche Rudolf Höss e Martin Bormann -, Schlageter è stato condannato a morte con l’accusa di spionaggio e sabotaggio, reo di una serie di attentati dinamitardi su varie linee ferroviarie al fine d’impedire il trasporto in Francia del carbone tedesco. Nessun essere umano ha perso la vita in tali attentati, eppure la Francia ha deciso che Schlageter deve morire. E così egli viene condannato alla pena capitale da un tribunale militare francese su terra tedesca. E su terra tedesca viene fucilato. La vicenda di Schlageter lascerà un segno indelebile nella Germania di Weimar.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 112 illustrato con alcune foto b/n

    Stampato nel 2019 da Thule Italia

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    Arno Breker

    30.00

    Artista proteiforme nella vita e in tutti i molteplici aspetti che hanno costituito il suo percorso artistico – come ben testimonia il ricchissimo apparato fotografico di cui il seguente lavoro in parte si compone -, Breker si è sempre e comunque dimostrato legato ad un’unica ed esclusiva tematica, vale a dire il culto della perfezione, della perfezione umana. Il corpo, dunque. Il corpo dotato di un proprio linguaggio. E le sue sculture parlano, attraverso le membra possenti, attraverso l’elegante plasticità dei muscoli nella loro massima tensione, attraverso la forza degli sguardi fermi e decisi, attraverso la morbidezza ubertosa delle linee femmineee. Artista nella totale pienezza del termine, amato ed apprezzato dai cultori dell’Arte ideale, Arno Breker ha costantemente e coerentemente svolto il ruolo assegnatogli dalla propria ispirazione: quello di celebrare l’Ideale, di celebrare il Bello, di celebrare l’Uomo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 328 completamente illustrato b/n

    Stampato nel 2014 da Thule Italia

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    Ascesa e tramonto dei popoli. Riflessioni sulla storia mondiale da una prospettiva razziale

    15.00

    Max Wundt

    Max Wundt nel suo Aufstieg und Niedergang der Völker presenta una visione della storia incentrata sul ruolo cruciale della razza nello sviluppo e nel destino dei “popoli-guida. Attraverso una veloce ma arguta analisi delle civiltà di Atene, Roma e altre epoche storiche, viene qui dimostrato come l’ascesa dei popoli sia strettamente legata al rinnovamento continuo di sangue proveniente dal contadinato, la cui energia e radicamento nella terra rappresentano la base per quei periodi di fioritura che la storia testimonia. Wundt mette inoltre in evidenza come il flusso di sangue dalle campagne verso le città, nei periodi di espansione urbana, abbia favorito il fiorire della “Kultur”, contribuendo a realizzazioni straordinarie in ogni ambito. Tuttavia, con l’avanzare dell’urbanizzazione e il conseguente distacco dai valori rurali, i popoli iniziano a subire un processo di degenerazione, aggravato dalla mescolanza con elementi razziali estranei.

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    Atlantide. La patria ancestrale degli Ariani

    20.00

    Karl Georg Zschaetzsch

    Pubblicato nel 1922, “Atlantis, die Urheimat der Arier” di Karl Georg Zschaetzsch si pone – tanto originalmente quanto scientificamente – sulla scia degli innumerevoli testi che, fin dal passato più remoto, hanno trattato di Atlantide e dei suoi abitanti. Ben lungi dall’indulgere in mitopoiesi più o meno ideali, bensì affidandosi a una fine ermeneutica delle più disparate fonti, l’autore reinterpreta e trasforma il classico mito di Atlantide in mito razziale.

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    Autarchia nel Terzo Reich

    20.00

    Anche la Germania nazionalsocialista si mise sulla via dell’autarchia economica, sebbene questo termine fosse maggiormente d’uso — e oggi massimamente noto — per l’Italia fascista. Come quest’ultima, la Germania del Führer vi entrò non per obbedire a un principio dottrinario del suo Movimento rivoluzionario, ma per andare incontro con coraggio alle pressioni delle necessità nazionali e a quelle, non meno sentite, delle difficoltà internazionali. Nessun piano di autarchia economica compariva, infatti, nell’ideologia del Movimento nazionalsocialista prima del 1933. Il solo preannuncio dato della nuova economia nazionalsocialista fu quello della sua antitesi al liberalismo economico: pari all’opposizione del nuovo corso politico al sistema delle democrazie liberali. E anche quello, fondamentale, della sottomissione di ogni benessere individuale al bene collettivo della Nazione. Ma il problema dell’indipendenza economica della Germania si pose al governo di Hitler appena il nuovo regime, nella pienezza dei suoi compiti, si trovò di fronte al grave peso dell’eredità di un tumultuoso passato e alle incognite di un’avversa situazione internazionale. E però questa indipendenza fu intesa non come politica d’isolamento, ma come volontà di concentrare tutte le forze nazionali per dare un valore d’immediato rendimento economico a ogni risorsa interna e sostituire, dappertutto ove fosse possibile, un prodotto nazionale, somma del lavoro germanico, a un prodotto straniero.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 174

    Stampato nel 2016 da Thule Italia

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    Berlino il risveglio

    20.00

    Germania, novembre 1933, viene dato alle stampe “Das erwachende Berlin” di Joseph Goebbels. Il libro, che è stato ideato dal neoministro della Propaganda del Reich nel 1932, è un omaggio alla capitale del Reich e ai suoi abitanti, e ne ripercorre la storia dalla fine della Grande guerra fino alla presa del potere dello NSDAP. Esso rappresenta il complemento ideale di “Kampf um Berlin”, in cui Goebbels narrava i suoi primi anni da Gauleiter della “rossa” capitale del Reich e delle lotte svolte tra le sue strade per conquistarla, ma soprattutto di quel magistrale racconto della presa del potere che è il successivo “Vom Kaiserhof zur Reichskanzlei” (Dal Kaiserhof alla Cancelleria del Reich), che uscirà pochi mesi dopo, nel gennaio del 1934. Per realizzare questo libro Goebbels opta per la forma – per lui alquanto inconsueta – del reportage fotografico, in cui ai ritratti posati si alternano immagini di vita vissuta e collage fotografici, che rendono l’insieme ricco di movimento e quasi “cinematografico”. Una scelta che lo avvicina a scelte stilistiche nate con il Dadaismo tedesco e già sviluppate sulla stampa comunista. A collaborare al volume chiama il suo assistente e collaboratore Karl Hanke e la giovane pittrice Hella Koch-Zeuthen, incaricata della gestione della parte tecnico-iconografica. Al momento dell’uscita del libro Goebbels annoterà sul suo diario: «Il mio libro Das erwachende Berlin è stato pubblicato. Hitler ne è rimasto incantato».

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 192

    Stampato nel 2014 da Thule Italia

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    Blut und Ehre – Contro il vecchio sistema per il nuovo Reich

    25.00

    Grazie alla poliedricità del talento di Alfred Rosenberg, nel quale si riflettono come in un prisma pressoché tutti gli eventi e i problemi del tempo, era possibile selezionare articoli e discorsi, in modo tale da tracciare a brevi tratti un quadro sia della personalità di colui che li aveva scritti sia del percorso del nostro Movimento. Dal 1936 al 1941, la Franz-Eher-Verlag pubblicò quattro volumi che contenevano scritti e discorsi di Alfred Rosenberg distinti per aree tematiche e che sono conosciuti con il titolo “complessivo” di “Blut und Ehre” (“Sangue e onore”). Il presente testo corrisponde alle prime due sezioni “Contro il sistema” e “Per il nuovo Reich” del volume I, il solo che riportava in copertina il titolo “Blut und Ehre” e che aveva per sottotitolo “Una lotta per la rinascita tedesca”. Gli altri tre volumi si intitoleranno “Gestaltung der Idee” (“Creazione dell’idea), “Kampf um die Macht” (“Lotta per il potere”) e “Tradition und Gegenwart” (“Tradizione e presente”) e porteranno soltanto come sottotitolo il riferimento al titolo “complessivo” “Blut und Ehre”.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 209

    Stampato nel 2017 da Thule Italia

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    Blut und Ehre – Weltanschauung e cultura politica estera Vol. 2

    28.00

    Con questo libro, Thule Italia pubblica la seconda parte di Blut und Ehre (“Sangue e onore”), primo volume della grande raccolta antologica di scritti e discorsi di Alfred Rosenberg (Tallinn, 12 gennaio 1893 – Norimberga, 16 ottobre 1946), divisi per aree tematiche. Se la prima parte di Blut und Ehre era dedicato alle sezioni “Contro il sistema” e “Per il nuovo Reich”, in questo testo troviamo invece le sezioni “Weltanschauung e cultura” e “Politica estera”; ovvero, due delle tematiche che stettero più a cuore all’autore, in quanto Reichsleiter (la massima carica organizzativa del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori) sia per tutte le questioni inerenti la Weltanschaunng – e in tale contesto plenipotenziario del Führer e a capo del cosiddetto “Amt Rosenberg”, l'”Ufficio Rosenberg”, l’organismo che era responsabile della formazione culturale e dell’insegnamento ideologico nel Partito –, sia per la politica estera – e pertanto a capo dell’Ufficio per gli Affari Esteri dello NSDAP. Per quanto concerne l’attività in politica estera non bisogna altresì dimenticare che dal 17 luglio 1941 all’8 maggio 1945 ricoprì anche la carica di ministro per il Territori occupati dell’Est.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 225

    Stampato nel 2018 da Thule Italia

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    Con Hitler verso il potere

    18.00

    Queste pagine (…) non vogliono essere una biografia di Adolf Hitler e nemmeno la narrazione cronologica della sua attività politica negli ultimi anni, ma intendono fissare in una raccolta frammentaria e pure intimamente organica i ricordi personali di giornate decisive di lotta e di momenti sublimi, che l’autore poté vivere negli ultimi anni accanto al suo Führer, fino alla conquista del potere. “Io voglio esporre lo svolgimento storico degli avvenimenti, così come io personalmente l’ho visto e sentito. Dai singoli quadri di questa lotta faustiana, di questo metodo di lavoro fantasticamente moderno, di questa veramente eroica battaglia per la vittoria della rivoluzione nazionale, il lettore potrà formarsi da solo un quadro ben definito della personalità di Adolf Hitler. E forse sarà rivelato a qualcuno non solo l’Uomo Adolf Hitler, ma anche il segreto del suo successo”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 125

    Stampato nel 2014 da Thule Italia

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    Confessione indogermanica

    35.00

    Walther Wust

    Il 1942 è un anno fatidico per la Germania. Tenebre sempre più fitte s’addensano nel cielo d’Occidente. Mentre nell’ombra già si vanno profilando le fiamme del rogo di Stalingrado, il Reich di Adolf Hitler innalza da Narvik a Creta il vessillo crociuncinato quale simbolo d’un nuovo ordine europeo. Ma nel segno della grande croce solare dei primordi, vede la luce, nello stesso anno, Indogermanisches Bekenntnis, questa silloge in cui Walther Wüst ha raccolto alcuni fra i suoi più notevoli scritti. Dal 1937, quest’insigne orientalista e detentore d’una cattedra all’Università di Monaco ha assunto la guida della Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe, l’importante centro di ricerca per l’eredità ancestrale fondato due anni prima da Heinrich Himmler ed Herman Wirth. Benché questi saggi ci presentino una varietà assai ricca d’argomenti attraverso uno stile quasi rapsodico, ad un’attenta lettura non sfuggirà la trama sottile che li unisce tutti.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 291

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    Cos’è il fascismo. Verità e menzogna sul fascismo

    15.00

    Ernesto Bignami – Alberto Biggini

    In Cos’è il Fascismo, saggio premiato nel decennale della Rivoluzione Fascista, Ernesto Bignami ripercorre, con lo stile che ben contraddistingue i suoi ormai noti “bigini”, le origini e le caratteristiche salienti del Fascismo. Verità e Menzogna sul Fascismo di Carlo Alberto Biggini è un appello affinché gli uomini di cultura italiani e stranieri rivedano il giudizio sulla realtà del Fascismo. Un appello sereno, considerando la data in cui venne pubblicato dalla Federazione Fascista Repubblicana di Padova: gennaio 1945

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    Dal Kaiserhof alla Cancelleria del Reich

    30.00

    J.P. Goebbels

    Tra gli artefici principali dell’ardua e straordinaria conquista del potere da parte di Adolf Hitler, che il 30 gennaio 1933 è Cancelliere del Reich, vi è un uomo: Joseph Goebbels. Questo libro è la storia di questa lotta e del successo conseguito dal Fuhrer, da Goebbels e dal Movimento tutto per la Germania e per il suo Popolo.

    Brossura 15 x 21 cm. pagg. 334

    Stampato nel 2014 da Thule Italia

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    Dalla voce del cielo alla voce del sangue – Apostasia di una SS.

    30.00

    L’SS-SturmbanführerAlbert Hartl, un ex sacerdote cattolico che rinnegò la propria religione (apostasia), aderì allo NSDAP nel 1933, per poi entrare, nel 1934, nella SS. Dal novembre del 1935, fu alle dipendenze – come capo della Sezione II 113 “Politische Kirchen” (“Chiese politiche”) dell’AmtII “Gegnererforschung” (“Investigazione sul nemico”) – del Servizio di Sicurezza (SD) di Reinhard Heydrich. Nel Reichssicherheitshauptamt(RSHA, Direzione generale per la Sicurezza del Reich) – istituito il 27 settembre 1939 a seguito della fusione tra la Polizia di sicurezza (Gestapoe Kripo) e lo SD -, è in qualità di ufficiale dell’AmtIV B 1 “Politischer Katholizismus” (“Cattolicesimo politico”) che Hartl fu incaricato di spiare la Chiesa cattolica. Con lo pseudonimo di Anton Holzner, scrisse, per la Nordland-Verlag (la “casa editrice della SS”), i quattro libri qui proposti in un’unica edizione.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 308

    Stampato nel 2019 da Thule Italia

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  • 0 out of 5

    Datemi 4 anni di tempo

    Il prezzo originale era: €30.00.Il prezzo attuale è: €21.00.

    Quando Adolf Hitler divenne il Führer della Germania, la nazione di cui prese le redini era quella in cui la depressione si era presentata più acuta nella sua dimensione economica e ancor più drammatica nelle sue ricadute sociali. La Germania era una nazione prostrata, alla bancarotta. Il Nazionalsocialismo la fece risorgere, risvegliando nella popolazione la fiducia verso l’avvenire. Rimarranno sbalorditi i lettori nell’apprendere, attraverso le parole di Alfred-Ingemar Berndt, l’autore del testo, su come il Nazionalsocialismo, nei primi quattro anni d’intervento, corrispondenti appunto al primo piano quadriennale — anni veramente decisivi —, sia riuscito a risollevare politicamente e socialmente la Germania, attraverso la mobilitazione entusiastica del popolo tedesco e l’adozione di provvedimenti a tutto campo, efficaci e rivoluzionari, che assorbirono la disoccupazione, consentendo di parlare di un autentico miracolo politico ed economico: il miracolo hitleriano. Mentre il resto del mondo continuava a restare bloccato dalla paralisi economica – gli USA e la Gran Bretagna, in primis – annaspando nel vortice di una grande depressione, il Nazionalsocialismo fece della Germania un’isola felice di prosperità sociale e culturale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 335

    Stampato nel 2014 da Thule Italia

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  • 0 out of 5

    Dell’ostilità – Pensieri tedeschi

    15.00

    1941: l’anno del lancio dei paracadutisti su Creta, dell’offensiva di Rommel in Libia, ma soprattutto, l’anno in cui avrebbe avuto inizio l’Operazione Barbarossa, l’attacco di proporzioni gigantesche all’Unione Sovietica di Stalin. La Germania di Adolf Hitler dovette fare appello a tutte le forze per poter destreggiarsi tra i molteplici fronti aperti. Alla mobilitazione generale avrebbero concorso più voci, non ultima quella di Kurt Eggers con il suo “Von der Feindschaft”. Già volontario nelle Waffen-SS, il suo richiamo all’amore per la Germania, al giuramento di fedeltà al Führer, alla consapevolezza del proprio dovere come soldato non poteva risultare estraneo né rimanere relegato nel mondo delle idee. Paladino dell’azione ardimentosa, al cristiano “ama i tuoi nemici” contrapponeva l’idea di ostilità – l’odio come moto dell’istinto, come espressione della volontà dell’anima; al vecchio mondo dei borghesi e degli schiavisti, il nuovo mondo in cui si portava a compimento la legge tedesca; alla paura della sofferenza, la sua accettazione come necessaria all’atto creativo. Fino a giungere alla consapevolezza che esistono lotte per la vita e la morte che possono concludersi soltanto con la vittoria assoluta del più forte e il totale annientamento dell’idea sconfitta. Tutto ciò si traduceva per Eggers e per i suoi camerati in un solo comandamento: “Vorwärts!”, “Avanti!”.

    Brossura 15 x 21 cm.

    Stampato nel 2019 da Thule Italia

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    Della libertà del guerriero

    15.00

    Kurt Eggers

    Perfetto connubio tra mito e realtà, specchio di un ideale di vita nonché di società, Von der Freiheit des Kriegers nacque nel 1940 dalla penna di un Kurt Eggers reduce dalla fin troppo semplice campagna di Polonia. Sceso, seppur momentaneamente, dal Panzer, il “poeta-guerriero” non si adagiò sugli allori, ma vergò queste pagine con un solo e unico scopo: esortare i pochi cui si appellava a esser sempre e comunque desti. Quei pochi erano i guerrieri: i custodi e i servitori della Montagna di Mezzanotte.

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    Diari 1923 – 1925

    30.00

    J.P.Goebbels

    “17 ottobre 1923. Ieri Else mi ha regalato questo quaderno, e pertanto voglio che esso inizi con il suo nome. Oggi che cosa potrei peraltro cominciare senza di lei?” (17 ottobre 1923; prima giornata dei Diari di Joseph Goebbels)“Mi sto interessando a Hitler e al Movimento nazionalsocialista, e senz’altro dovrò farlo per un bel pezzo”. (13 marzo 1924) “Ieri abbiamo fondato una sezione locale nazionalsocialista. Sostanzialmente abbiamo parlato dell’antisemitismo. La cultura ebraica è da tempo giunta al proprio limite”. (5 aprile 1924) (…) “Nazionale e socialista! Quale delle due tendenze deve andare al primo posto, e quale è relegata invece al secondo posto? Qui da noi, all’Ovest, la questione nemmeno si pone. Prima di tutto la redenzione socialista, poi la liberazione nazionale arriverà come un vento di tempesta”. (11 settembre 1925) “In auto, andiamo a incontrare Hitler. Sta mangiando. Ma si alza immediatamente da tavola, dirigendosi verso di noi. Mi stringe la mano. Come un vecchio amico. E quei grandi occhi azzurri! Due stelle! È contento di vedermi. Io sono al settimo cielo. (…) qui parla ancora per un’altra mezz’ora. Con arguzia, ironia, umorismo, sarcasmo, con serietà, con ardore e con passione. Quest’uomo ha tutto per essere re. È un tribuno nato. Il futuro dittatore”. (6 novembre 1925).

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    Diari 1926

    20.00

    J.P. Goebbels

    La pubblicazione dei volumi del diario di Joseph Goebbels per la serie “Monografici della Thule Italia”, rientra nel compito di rendere nuovamente disponibili documenti da tempo introvabili. Nel caso attuale, per i diari di Goebbels si tratta e si tratta del volume relativo all’anno 1926. Ci sembra inoltre opportuno ricordare che tale diario è al contempo autentico e d’epoca, oltre a non essere mai stato revisionato da Goebbels (a differenza del giornale tenuto dal conte Galeazzo Ciano). Non ci sono quindi né segni di aggiunte né di soppressioni. Goebbels i suoi diari li aveva fatti microfilmare, trascrivere e custodire in luoghi a prova di bomba (come la camera blindata nei sotterranei della Reichsbank). “Sono troppo preziosi perché si possa rischiare che cadano vittima di qualche bombardamento” – scriveva Goebbels – “e offrono un quadro della mia intera vita e dei nostri tempi”.

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    Diari 1927 – 1928

    28.00

    J.P. Goebbels

    1927-1928: un biennio cruciale nella vita di Joseph Goebbels. Arrivato a Berlino nel novembre 1926, quale nuovo Gauleiter, in questi due anni egli dovrà mettere in moto e sviluppare quella strategia che lo porterà ad affrontare il compito in assoluto più arduo: diffondere la Weltanschauung nazionalsocialista a Berlino – “la città più rossa d’Europa, dopo Mosca”, come lui stesso scriverà –, conquistare i cuori “d’asfalto” dei berlinesi e, al contempo, rimettere ordine in un Partito allora allo sfascio. Reduce dai successi riscossi a Elberfeld, in quel Großgau della Ruhr che l’aveva visto imporsi come dirigente politico di prima grandezza e dove erano emerse le sue incredibili doti da oratore, il nuovo Gauleiter si trovò infatti dinanzi a uno NSDAP che nella capitale poteva vantare solo poche centinaia di iscritti ed era martoriato da continui attriti e rivalità interne.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 244

    Stampato nel 2021 da Thule Italia

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    Diari 1929

    35.00

    J. P. Goebbels

    “Una notizia orribile: due uomini della SA sono stati accoltellati dai comunisti, nello Schleswig- Holstein. Sono morti! I primi segnali della tempesta in arrivo! La semenza di sangue da cui sorgerà il nuovo Reich” (9 marzo 1929).

    “Conversazione con lo studente Wessel; tema: lo Stahlhelm e noi. Una questione che assume delle dimensioni sempre più serie. A tal riguardo il ‘Beobachter’ sta già operando una politica decisamente opportunistica. (…). È intollerabile. Nel Partito abbiamo ancora troppi piccoli borghesi. La cricca di Monaco è diventata insopportabile. Non sono pronto a prender parte a uno squallido e pessimo compromesso” (5 aprile 1929).

    “Strasser fa una dichiarazione roboante – raccogliendo cose che ha letto qui e là – sul nuovo stile che noi dovremmo adottare. Caro il mio signor Strasser, lo stile o ce l’hai di natura, oppure non ce l’hai. Non puoi ordinarlo a bacchetta” (5 giugno 1929).
    “Stennes può pure essere capace di creare la sua SA, disciplinandola e organizzandola. Ma dovrebbe però lasciare ai politici l’utilizzo di essa. In quanto soldato, non ne capisce nulla al riguardo” (6 giugno 1929).

    “Solo adesso capisco che cosa rappresenti Hitler per me e per il Movimento: tutto! Tutto!” (11 settembre 1929).

    “Un augurio per il mio compleanno: voglio restare vivo almeno fino al giorno in cui la patria si libererà delle sue catene. Poi la morte potrà pure giungere. Ma saprò di non aver vissuto per nulla” (29 ottobre 1929).

    “Dio ci conceda di non venire mai meno al nostro coraggio, alla nostra fede, alla nostra devozione e alla nostra fedeltà. Giuro di credere nella Germania, di lavorare per la libertà del mio Popolo e di combattere fino al mio ultimo respiro. E allora: entriamo con coraggio nel nuovo anno 1930!” (31 dicembre 1929).

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    Diari 1930

    35.00

    J. P. Goebbels

    La pubblicazione dei volumi del diario di Joseph Goebbels per la serie “Monografici della Thule Italia”, rientra nel compito di rendere nuovamente disponibili documenti da tempo introvabili. Nel caso attuale, per i diari di Goebbels si tratta e si tratta del volume relativo all’anno 1930. Ci sembra inoltre opportuno ricordare che tale diario è al contempo autentico e d’epoca, oltre a non essere mai stato revisionato da Goebbels (a differenza del giornale tenuto dal conte Galeazzo Ciano). Non ci sono quindi né segni di aggiunte né di soppressioni. Goebbels i suoi diari li aveva fatti microfilmare, trascrivere e custodire in luoghi a prova di bomba (come la camera blindata nei sotterranei della Reichsbank). “Sono troppo preziosi perché si possa rischiare che cadano vittima di qualche bombardamento” – scriveva Goebbels – “e offrono un quadro della mia intera vita e dei nostri tempi”.

     

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    Diari 1938

    25.00

    La pubblicazione del volume del diario di Joseph Goebbels relativo al 1938 per la serie “Monografici della Thule Italia”, rientra nel compito di rendere nuovamente disponibili documenti da tempo introvabili. Nel caso attuale, per i diari di Goebbels si tratta e si tratterà di volumi separati relativi agli anni 1938, 1939, 1940 e 1941. Ci sembra inoltre opportuno ricordare che tale diario è al contempo autentico e d’epoca, oltre a non essere mai stato revisionato da Goebbels (a differenza del giornale tenuto dal conte Galeazzo Ciano). Non ci sono quindi né segni di aggiunte né di soppressioni. Goebbels i suoi diari li aveva fatti microfilmare, trascrivere e custodire in luoghi a prova di bomba (come la camera blindata nei sotterranei della Reichsbank). “Sono troppo preziosi perché si possa rischiare che cadano vittima di qualche bombardamento” – scriveva Goebbels – “e offrono un quadro della mia intera vita e dei nostri tempi”. Attraverso le parole di Goebbels si potranno quindi attraversare i momenti salienti di quel 1938 – dall’Anschluss alla crisi ceca, dalla notte dei cristalli all’incontro di Monaco – nonché seguire la fervente attività del Ministro della Propaganda che ancora oggi è preso a modello per la capacità di utilizzare i mezzi d’informazione per guidare le masse.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 326

    Stampato nel 2013 da Thule Italia

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    Diari 1939 -1940

    25.00

    La pubblicazione dei volumi del diario di Joseph Goebbels per la serie “Monografici della Thule Italia”, rientra nel compito di rendere nuovamente disponibili documenti da tempo introvabili. Nel caso attuale, per i diari di Goebbels si tratta e si tratterà di volumi separati relativi agli anni 1938, 1939, 1940 e 1941. Ci sembra inoltre opportuno ricordare che tale diario è al contempo autentico e d’epoca, oltre a non essere mai stato revisionato da Goebbels (a differenza del giornale tenuto dal conte Galeazzo Ciano). Non ci sono quindi né segni di aggiunte né di soppressioni. Goebbels i suoi diari li aveva fatti microfilmare, trascrivere e custodire in luoghi a prova di bomba (come la camera blindata nei sotterranei della Reichsbank). “Sono troppo preziosi perché si possa rischiare che cadano vittima di qualche bombardamento” – scriveva Goebbels – “e offrono un quadro della mia intera vita e dei nostri tempi”. Attraverso le parole di Goebbels si potranno quindi attraversare i momenti salienti degli anni ’39 e ’40, nonché seguire la fervente attività del Ministro della Propaganda che ancora oggi è preso a modello per la capacità di utilizzare i mezzi d’informazione per guidare le masse.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 237

    Stampato nel 2013 da Thule Italia

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    Diari 1941

    25.00

    La pubblicazione dei volumi del diario di Joseph Goebbels per la serie “Monografici della Thule Italia”, rientra nel compito di rendere nuovamente disponibili documenti da tempo introvabili. Nel caso attuale, per i diari di Goebbels si tratta e si tratterà di volumi separati relativi agli anni 1938, 1939, 1940 e 1941. Ci sembra inoltre opportuno ricordare che tale diario è al contempo autentico e d’epoca, oltre a non essere mai stato revisionato da Goebbels (a differenza del giornale tenuto dal conte Galeazzo Ciano). Non ci sono quindi né segni di aggiunte né di soppressioni. Goebbels i suoi diari li aveva fatti microfilmare, trascrivere e custodire in luoghi a prova di bomba (come la camera blindata nei sotterranei della Reichsbank). “Sono troppo preziosi perché si possa rischiare che cadano vittima di qualche bombardamento” – scriveva Goebbels – “e offrono un quadro della mia intera vita e dei nostri tempi”. Attraverso le parole di Goebbels si potranno quindi attraversare i momenti salienti degli anni ’39 e ’40, nonché seguire la fervente attività del Ministro della Propaganda che ancora oggi è preso a modello per la capacità di utilizzare i mezzi d’informazione per guidare le masse.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 247

    Stampato nel 2013 da Thule Italia

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    Diari 1942

    20.00

    La pubblicazione dei volumi del diario di Joseph Goebbels per la serie “Monografici della Thule Italia”, rientra nel compito di rendere nuovamente disponibili documenti da tempo introvabili. Nel caso attuale, per i diari di Goebbels si tratta e si tratta del volume relativo all’anno 1942. Ci sembra inoltre opportuno ricordare che tale diario è al contempo autentico e d’epoca, oltre a non essere mai stato revisionato da Goebbels (a differenza del giornale tenuto dal conte Galeazzo Ciano). Non ci sono quindi né segni di aggiunte né di soppressioni. Goebbels i suoi diari li aveva fatti microfilmare, trascrivere e custodire in luoghi a prova di bomba (come la camera blindata nei sotterranei della Reichsbank). “Sono troppo preziosi perché si possa rischiare che cadano vittima di qualche bombardamento” – scriveva Goebbels – “e offrono un quadro della mia intera vita e dei nostri tempi”. Attraverso le parole di Goebbels si potranno quindi attraversare i momenti salienti degli anni ’39 e ’40, nonché seguire la fervente attività del Ministro della Propaganda che ancora oggi è preso a modello per la capacità di utilizzare i mezzi d’informazione per guidare le masse.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 186

    Stampato nel 2014 da Thule Italia

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    Diari 1943

    28.00

    La pubblicazione dei volumi del diario di Joseph Goebbels per la serie “Monografici della Thule Italia”, rientra nel compito di rendere nuovamente disponibili documenti da tempo introvabili. Nel caso attuale, per i diari di Goebbels, si tratta del volume relativo all’anno 1943. Ci sembra inoltre opportuno ricordare che tale diario è al contempo autentico e d’epoca, oltre a non essere mai stato revisionato da Goebbels (a differenza del giornale tenuto dal conte Galeazzo Ciano). Non ci sono quindi né segni di aggiunte né di soppressioni. Goebbels i suoi diari li aveva fatti microfilmare, trascrivere e custodire in luoghi a prova di bomba (come la camera blindata nei sotterranei della Reichsbank). “Sono troppo preziosi perché si possa rischiare che cadano vittima di qualche bombardamento” – scriveva Goebbels – “e offrono un quadro della mia intera vita e dei nostri tempi”. Attraverso le parole di Goebbels si potranno quindi attraversare i momenti salienti degli anni ’39 e ’40, nonché seguire la fervente attività del Ministro della Propaganda che ancora oggi è preso a modello per la capacità di utilizzare i mezzi d’informazione per guidare le masse.

    Brossura, 15 x 21 pag. 247

    Stampato nel 2014 da Thule Italia

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    Diari 1944-1945

    30.00

    Dall’immediato dopoguerra sino a oggi, il 1944 e il 1945, questi due anni di frenetici susseguirsi di eventi mondiali, sono stati ripercorsi – in innumerevoli modi e per più e più volte – da libri, documentari e film da poter fare oggi quasi apparire superflua ogni altra parola. Qualora poi tale parola provenga dalla parte dei perdenti, e per di più da un leale attore principale di quell’epopea del XX secolo, non è superflua, ma pressoché inammissibile per i vincitori materiali della Seconda guerra mondiale. Non è, infatti, né una sterile voce narrante, né un tronfio vincitore (e ancor meno un traditore), a catapultarci negli ultimi sanguinosi anni della guerra mondiale. È il dr. Joseph Goebbels, che per gli incarichi che andava vieppiù a ricoprire, la pressoché totale comunanza di vedute con Adolf Hitler e l’indiscussa fedeltà al credo Nazional-Socialista non poteva di certo abbandonarsi a una scarna e monotona cronologia di eventi.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 341

    Stampato nel 2016 da Thule Italia

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    Die Stimme der Ahnen – La voce degli Antenati

    15.00

    La Voce degli antenati di Wulf Sörensen, uno dei tanti pseudonimi con cui si firmava lo scrittore tedesco Frithjof Fischer, rappresenta un caposaldo tra gli scritti apparsi durante il Nazionalsocialismo che tendevano a un superamento del cristianesimo – con le sue origini semitiche – per ritrovare infine nel proprio sangue – e quindi in quello dell’intero popolo – le fondamenta di una nuova religiosità. Fischer fu membro dell’organizzazione per il “Benessere popolare nazionalsocialista” (Nationalsozialistische Volkswohlfahrt, NSV) e delle “Squadre di protezione” (Schutzstaffel, SS) giungendo – a quanto è noto – fino al grado di SS-Unterscharführer. A Düsseldorf, creò nel 1933 la casa editrice Nordland-Verlag con la quale pubblicò tanto dei libri quanto un’omonima rivista quindicinale le cui linee guida erano quelle del Movimento per la Fede tedesca.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 128 testo tedesco a fronte

    Stampato nel 2016 da Thule Italia

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    Dietrich Eckart – Una vita tedesca

    25.00

    «Quando, alla fine del dicembre del 1923, gli amici di Dietrich Eckart ricevettero la notizia della sua morte improvvisa, l’annuncio di quel decesso parve loro inconcepibile. Tutti avevano avuto esperienza della grande forza vitale di quest’uomo, del vigore del suo temperamento, della veemenza della sua volontà. Cinque anni di una battaglia indefessa avevano lasciato, in tutti coloro che lo conoscevano, l’indelebile impressione di una personalità singolare, caparbia, sicura di sé – un’esperienza che, proprio in tempi di mancanza di princìpi e di appiattimento dei caratteri quali sono i nostri, fece sentire la sua influenza con persistenza raddoppiata. (…) Queste pagine in suo ricordo devono contribuire a mantenere viva la memoria di uno tra i migliori uomini del Popolo tedesco, ma al contempo anche a rammentare con fierezza tra quali ranghi Dietrich Eckart ha lottato per un futuro tedesco…». Alfred Rosenberg

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 230

    Stampato nel 2015 da Thule Italia

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    Discorsi – La lotta per la libertà della grande Germania Vol. 1

    30.00

    Nel presente volume – tra i tanti discorsi pronunciati da Adolf Hitler nel corso sua lotta per la libertà, per la grandezza e per il valore a livello mondiale del suo popolo –, ho riunito quelli che il Führer ha tenuto per l’indipendenza e per il futuro del Reich, fin dall’inizio della gigantesca lotta per esso. Questi discorsi devono essere una guida costante, soprattutto per quegli uomini che oggi, con le armi in pugno, proteggono la sua opera con la propria vita, affinché si realizzi e giunga a compimento il Reich. Le parole che il Führer ha pronunciato in tali momenti decisivi di questa guerra, le parole che in ore di portata storica hanno fatto vibrare i cuori di molti milioni di persone, sono già oggi divenute dei documenti della storia mondiale». Philipp Bouhler Capo della Cancelleria del Führer

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 290

    Stampato nel 2019 da Thule Italia

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    Discorsi – La lotta per la libertà della grande Germania Vol. 2

    35.00

    Il primo volume dei Discorsi di guerra del Führer termina con l’allocuzione in occasione della Giornata commemorativa degli eroi nel 1940. Il presente secondo volume si concluderà con il discorso che il Führer tenne a Berlino per la Giornata commemorativa degli eroi del 1941. Comprende così la seconda fase della lotta per la libertà della Grande Germania, in quell’anno in cui sono stati lanciati i dadi del destino del mondo e che un giorno verrà designata dalla storia come l’anno del verdetto. Nessuno in Germania, quando è iniziata la grande offensiva in Occidente, ha dubitato nemmeno per un attimo della vittoria. Ma che la Francia, che fino a quel momento era la più forte potenza militare sul continente e si vantava dell’inespugnabilità della Linea Maginot, nel giro di poche settimane cadesse in ginocchio sconfitta, ha superato ogni aspettativa. Era accaduto un grande miracolo! Questo, tuttavia, fu il risultato del reciproco completamento e l’armoniosa unione di Führer, Wehrmacht e Popolo. Una nazione forte, coesa, incrollabile, e una Wehrmacht ineguagliabile, in spirito, organizzazione e armamenti, sotto una geniale guida politica e militare!

    Brossura 15 x 21 cm., pagg.288

    Stampato nel 2020 da Thule Italia

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    Discorsi Vol. 2

    25.00

    È il 1937 quando Rudolf Hess pubblicò, per il “Zentralverlag der NSDAP”, una raccolta di discorsi da lui pronunciati in diverse occasioni, nonché dinanzi alle platee più varie, e dedicata ai suoi vecchi compagni di lotta. Ebbene, è proprio tale raccolta che la casa editrice Thule Italia intende oggi presentare. Suddivisa in due volumi, essa consentirà al lettore di seguire, attraverso le parole del sostituto del Führer, non solo la molteplicità e la dinamica degli eventi, a livello nazionale ed europeo, che si susseguirono fin dalla presa del potere da parte di Adolf Hitler, ma altresì l’opera di edificazione del nuovo Reich. Edizione integrale.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 159

    Stampato nel 2020 da Thule Italia

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    Etica Razzista

    22.00

    Rene Binet

    Poiché la massa ha l’abitudine di apporre su ciascuno una precisa etichetta che lo classifica in una distinta categoria politica, le sembra difficile ammettere che un uomo – o un gruppo di uomini – o un partito rifiuti di rientrare in questa classificazione troppo semplicistica e che si dica mandatario e rappresentante di un intero popolo o di una razza. Subito le persone della folla si sentono per un po’ a disagio di fronte a un tale uomo o a un tale movimento. Cercano ancora di affibbiargli un’etichetta di destra o di sinistra, lo condannano alternativamente come di destra o di sinistra, senza immaginarsi che non sia – che non sia più – l’uno o l’altro, ma che sia al contempo l’uno e l’altro! È diventato l’uno e l’altro non per paura di prendere una decisione né per esitazione di fronte a una scelta, ma solamente perché, superando la destra e la sinistra per unirle in un popolo e in una razza, le ha sormontate e sintetizzate entrambe»

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    Europa come comunità nella sua lotta vitale

    15.00

    Nella primavera del 1942, a Dresda, ebbe luogo la conferenza europea della gioventù studentesca, proprio quella giovane generazione di idealisti che aveva deciso di compiere il proprio assalto al cielo andando in guerra contro i nemici dell’Europa. In quell’immane conflitto, gioventù, guerra e rivoluzione torneranno a marciare assieme. Solamente una gioventù rivoluzionaria in marcia avrebbe potuto percepire così acutamente la crisi profonda che andava ad investire le società europee.Volontà di combattimento, aspirazione ad una superiore crescita spirituale, intransigenza rivoluzionaria, spirito comunitario e anche ribellismo generazionale, riferimenti a nessi simbolici più immediati come il sangue e il suolo, il cameratismo e poi l’esperienza maturata nella lotta, furono i tratti caratteristici della gioventù europea di allora, che con grande idealismo e un’enorme dose di entusiasmo scelse di sacrificarsi sui campi di battaglia per affermare la causa della nuova Europa. L’emergenza di arrestare il preannunciato declino della Civiltà europea, indussero migliaia di giovani europei a lottare per un Ordine Nuovo a fianco della Germania nazionalsocialista, convinti che solo una scelta di una tale radicalità potesse far risorgere quella volontà di potenza e di riscatto di cui l’Europa aveva terribilmente bisogno. Non riusciranno purtroppo a vedere il loro sogno concretizzarsi, ma per tutta la durata della seconda guerra mondiale daranno vita ad una magnifica epopea di lotta e di sacrificio di una tale grandezza e di un tale intensità la cui memoria, ancora oggi, riesce a turbare il sonno dei nemici dell’Europa

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 100

    Stampato nel 2012 da Thule Italia

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    Europa senza Europei? Regresso delle nascite: morte dei popoli.

    18.00

    Guglielmo Danzi – Richard Korherr

    Come da presentazione di Benito Mussolini, Europa senza Europei? di Guglielmo Danzi “esamina con larghezza di documenti e di idee il più urgente fra i ‘problemi dell’epoca’ e i suoi pericoli per l’avvenire dei popoli e della civiltà europea”. Studio puntuale e approfondito pubblicato nel 1929, Regresso delle nascite: morte dei popoli di Richard Korherr vede quale suo argomento cardine il problema della denatalità, analizzato e storicizzato nelle sue cause e matrici, dalle civiltà del passato fino a paventare il “tramonto della razza bianca”.

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    Fascismo 100 domande e risposte

    20.00

    Mosley scrive questo “Fascism: 100 Questions Asked and Answered” (“Fascismo: 100 domande e risposte”), vero e proprio manifesto programmatico della B.U.F., in cui egli preconizza come dovrà essere il nuovo Stato fascista inglese. Uno Stato all’insegna dell'”uomo nuovo fascista”, che predica la responsabilità e i principi della “guida” e del popolo; e dove il dominio della parola – tipico del vecchio parlamentarismo – viene sostituito da quello dell’azione.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 118

    Stampato nel 2019 da Thule Italia

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    Freund Hein – La morte

    20.00

    Freund Hein, ovvero “amico Hein” (dove Hein è l’abbreviazione di Heinrich, Enrico, nome molto diffuso tra i Paesi di lingua tedesca), è l’espressione che in Germania veniva data alla morte, per personificarla; e che venne utilizzata fin dal XVII secolo e rimase in uso fino agli inizi del secolo scorso. Spesso Freund Hein era immaginato come un menestrello spettrale: uno scheletro che suonava il violino ed eseguiva una Totentanz (una “danza macabra”), accompagnando il defunto verso il mondo dei morti. Ed è proprio enfatizzando al massimo il concetto di “amico” che Wulf Sörensen – nom de plume dello scrittore che fu anche il fondatore della Nordland-Verlag, una delle principali Case editrici durante il periodo nazionalsocialista – scrive questo Freund Hein, questo suo libro dedicato alla morte. A completamento dell’opera di Sörensen, e per meglio cogliere l’ambiente culturale in cui egli si muoveva, una postfazione dedicata alla storia – dalla nascita nel 1933 fino al 1945 – della Nordland-Verlag, di quella che oggi viene solitamente definita la “Casa editrice della SS” per il suo percorso che va di pari passo con quello dell’Ahnenerbe.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 128 con alcuni documenti e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Thule Italia

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    Golgota dell’uomo nordico. Streghe – eretici – santi

    18.00

    Werner Graul

    Pubblicati nel 1937, Golgotha des Nordens e Hexen, Ketzer, Heilige colpiscono indubbiamente per la loro particolarità. Corredati di un ricco materiale iconografico opera di Werner Graul stesso  a illustrazione di ciascun capitolo, i due testi si fanno portavoce e immagine di una visione decisamente pagana della storia, strabordante di luce e di vita, di purezza e incanto, e dunque necessariamente ostile alla Chiesa, sua antitesi. La nettezza dei tratti e il forte potere evocativo che contraddistinguono ogni singola pagina porteranno il lettore a viaggiare nel tempo, a viverlo, tra le gesta e le parole tuonanti di sovrani, Papi ed eretici atte a incendiare gli animi e la crudezza della lotta sanguinosa contro l’essenza primordiale.

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    Gregor Strasser. Il programma socialista nazionale

    35.00

    Se si dovesse indicare quale sia il contenuto del presente volume, non si dovrebbe certo ricorrere a un profluvio di parole, ma basterebbe farlo in tali termini: ascesa e declino di uno dei più influenti e capaci Führer del periodo della lotta per il potere; ascesa e declino di Gregor Strasser. Ripercorrendo le varie fasi di una carriera che lo ha visto prima indossare la divisa militare e poi muoversi in veste di politico nel palazzo del Reichstag, eccolo stagliarsi, imporsi fin da subito per le sue doti, eccolo scalare rapidamente i gradini del potere e farsi vieppiù araldo della politica del “compromesso”. Personalità indubbiamente complessa quanto controversa, osannato dai suoi seguaci e odiato visceralmente dai suoi oppositori, fu degno della fiducia del Führer e al contempo pietra dello scandalo, giacché redattore e firmatario, insieme niente meno che a Joseph Goebbels, di una bozza di programma alternativo a quello “inviolabile” del 1920. “Lavorare insieme a chiunque creda nella Germania e che voglia salvare la Germania”, lavorare con chiunque e a qualunque condizione; la posta in gioco, infatti, era roppo alta per rischiare di fallire. Questo il leitmotiv di tutta la sua carriera; questo il pilastro portante una vita votata interamente alla politica.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 342

    Stampato nel 2020 da Thule Italia

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    Guarda: il cuore dell Europa

    30.00

    Questo volume (che oggi le edizioni Thule Italia ristampano) venne scritto nel 1936 dall’americano Stanley McClathie e la prima edizione fu pubblicata nel 1937 dal fotografo di Adolf Hitler, Heinrich Hoffmann. McClathie aveva vissuto in Germania nei primi anni Trenta e vi fece ritorno in occasione delle Olimpiadi del 1936. La Germania nazionalsocialista era diventata nuovamente una nazione forte e McClathie fu profondamente colpito dai cambiamenti che erano avvenuti in soli tre anni dall’ascesa al potere di Hitler. Il libro contiene più di 300 foto che mostrano la nuova Germania. Di tale libro ne vennero pubblicate due edizioni, una in tedesco e l’altra in inglese, entrambe oggi difficilmente reperibili. Una volta che scoppiò la Seconda Guerra Mondiale molti americani, possessori dell’edizione inglese, se ne liberarono onde evitare di essere considerati dei simpatizzanti e al termine del conflitto questo libro venne inserito nella lista delle pubblicazioni nazionalsocialiste destinate alla distruzione.

    Brossura 21 x 30 pagg. 260 totalmente illustrato con circa 317 foto b/n

    Stampato nel 2013 da Thule Italia

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    Heinrich Himmler – Profilo di una vita

    25.00

    Dal 1945, non si contano più gli studi fatti su Heinrich Himmler. Come vera impresa commerciale dell’orrore, il suo nome è divenuto un simbolo di odio, crudeltà, razzismo, e l’alibi di una nazione vinta e lobotomizzata. Tuttavia, alcuni dei più importanti attori politici come Léon Degrelle, o uomini nell’ombra come suo fratello Gebhard, non sono voluti andare in questa direzione e belare in coro con il gregge. Proprio perché essi lo hanno avvicinato e conosciuto al meglio, sotto la maschera del Reichsführer-SS. Chi fu in realtà quest’uomo dalla parvenza così ordinaria e dal destino straordinario? Attraverso delle storie suggestive, prese dal vivo, che descrivono dei momenti speciali molto privati, si scopre un Heinrich Himmler completamente sconosciuto e volutamente mantenuto in tale condizione da una storia ufficiale che ricorda soltanto ciò che le faceva comodo. Edwige Thibaut, dal canto suo, si sforzerà di riassumere in modo illuminante quale fu la fusione così particolare, paradossale e feconda tra la sua personalità e i suoi atti, che già prefigura dei lavori editoriali inediti. Léon Degrelle aveva ragione: È su Heinrich Himmler che si faranno le scoperte più sorprendenti. La sua opera, in tutta la sua ampiezza e la sua importanza, resta ancora da scoprire.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 144 alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2016 da Thule Italia

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    Hermann Goring – Una biografia

    20.00

    Con Hermann Göring ci troviamo indubbiamente di fronte a uno degli indiscussi protagonisti della storia contemporanea, ed è proprio l’inconfutabilità della sua rilevanza ad aver motivato il fatto che su di lui si sia scritto e detto molto – e in termini spesso tutt’altro che lusinghieri – non solo dal dopoguerra a oggi, ma persino nel momento stesso in cui era al culmine della sua attività politica durante il Terzo Reich. Se le ragioni cui tutto ciò è adducibile sono varie – prima le lotte intestine, poi la propaganda post-bellica –, il risultato ultimo cui esse conducono non è che incontestabilmente il medesimo, l’unico: quello di relegare in secondo piano la straordinaria vita del Reichsmarschall, quella vita che, oggi, torna al centro dell’attenzione proprio grazie al breve ritratto che, nel 1933, ne fece Martin Sommerfeldt, un ritratto dall’innegabile importanza (basti pensare che, dalla sua prima pubblicazione al 1937, raggiunse le trenta edizioni in tre lingue) tracciato da colui che, all’epoca, era l’addetto stampa di Göring stesso. Una biografia certamente di parte la sua, seppur si riveli ben veritiera allorché la si confronti con altre previamente depurate dai più disparati e coloriti epiteti. Sfogliando il presente volume, si avrà dunque l’inedita e perciò preziosa opportunità di vedere in azione prima lo scalatore, poi l’ardito comandante del “circo volante Richthofen”, quindi il putschista e, infine, il presidente del Reichstag prima e dopo l’avvento al potere del nazionalsocialismo; in poche parole: l’uomo e la sua storia.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 128

    Stampato nel 2019 da Thule Italia

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    Ho visto la Germania

    20.00

    Lungi dall’esere una sorta di pamphlet propagandistico infarcito di false immagini e di false speranze l’opera, con il suo taglio a volte cronicistico, non esalta lo spirito e la realtà di una nazione cui la Francia, patria appunto di Saint-Loup, ha preferito essere nemica, e questo perché non vi è bisogno di esaltazione quando è proprio la realtà dei fatti, dei fatti concreti, oggettivi, a esaltare se stessa. La Germania, agli occhi dell’Autore, non può che essere la soluzione, la chiave di volta, la strada da seguire, l’immagine da imitare per salvare definitivamente dalla rovina il popolo francese, che sempre più si sta mallontanando dalla via del ritorno a quella grandezza oramai perduta.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 151

    Stampato nel 2015 da Thule Italia

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    Horst Wessel – Un destino tedesco

    30.00

    Era diventata prassi consolidata, durante l’eroico periodo del Kampfzeit, concludere il funerale di un nazionalsocialista assassinato proclamando solennemente che, da quel momento in poi, il camerata caduto avrebbe fatto parte dello Sturm di Horst Wessel, poiché il suo Spirito avrebbe continuato a marciare nei ranghi della SA, a fianco dei vivi. Nel lungo martirologio nazionalsocialista, Horst Wessel occupava quindi un posto privilegiato. Era l’Eroe per eccellenza, l’araldo del Nazionalsocialismo. Un nazionalsocialista rivoluzionario caduto sul campo di battaglia di Weimar. L’esempio verso cui tendere, verso cui conformarsi. Lo studente idealista, il militante tenace che volle portare il messaggio di speranza del Nazionalsocialismo tra i lavoratori e i disoccupati, nel cuore di quel proletariato che il marxismo, da sempre, considerava come una personale riserva di caccia. Lo fece affrontando la bestia marxista nella sua tana, sfidando al contempo la reazione borghese, portando la visione rivoluzionaria della Comunità di Popolo e della stupenda concezione che vedeva Nazionalismo e Socialismo saldati nel medesimo fronte di lotta, in uno dei più pericolosi quartieri di Berlino. Per questo venne assassinato, ma il suo eroico sacrificio avrebbe immancabilmente generato i suoi frutti. Horst Wessel divenne un simbolo di lotta e di vittoria. La sua poesia un canto di battaglia per tutti i nazionalsocialisti. Questo libro racconta la sua Storia.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 306 + 102 pagine fuori testo con 147 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2013 da Thule Italia

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    I fondamenti del XIX secolo Vol. I

    38.00

    In questa opera capitale nella storia del pensiero politico novecentesco, famosa, formidabile per dimensioni e dottrina, è riunito l’insieme dei valori volkisch pan-ariani, che spaziano dalla storia all’antropologia, dalla filosofia alla tecnica, dall’arte alla politica, stabilendo nel concetto di razza indoaria il fulcro dell’essenza europea. I “Findamenti” sono stati l’icona di quegli esponenti rivoluzionari della cultura politica anti-progressista della prima metà del XX secolo che, rivendicando la tradizione indoeuropea, impegnarono la lotta ideologica per un destino di moderna rinascita dei popoli indo-ari su basi culturali, mitiche, tradizionali e identitarie. Alfred Rosenberg definì l’opera la pietra d’angolo sulla quale sarebbe stato edificato un nuovo futuro germanico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 502

    Stampato nel 2015 da Thule Italia

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    I fondamenti del XIX secolo Vol. II

    35.00

    In questa opera capitale nella storia del pensiero politico novecentesco, famosa, formidabile per dimensioni e dottrina, è riunito l’insieme dei valori volkisch pan-ariani, che spaziano dalla storia all’antropologia, dalla filosofia alla tecnica, dall’arte alla politica, stabilendo nel concetto di razza indoaria il fulcro dell’essenza europea. I “Findamenti” sono stati l’icona di quegli esponenti rivoluzionari della cultura politica anti-progressista della prima metà del XX secolo che, rivendicando la tradizione indoeuropea, impegnarono la lotta ideologica per un destino di moderna rinascita dei popoli indo-ari su basi culturali, mitiche, tradizionali e identitarie. Alfred Rosenberg definì l’opera la pietra d’angolo sulla quale sarebbe stato edificato un nuovo futuro germanico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 454

    Stampato nel 2015 da Thule Italia

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