“Leaders of the Storm Troops Vol. 1 – Oberster SA-Führer SA-Stabschef and SA-Obergruppenführer (B – J)” è stato aggiunto al tuo carrello. Visualizza carrello
Gli interessanti ed istruttivi saggi contenuti ne “Il Terzo Reich per l’Europa” hanno il merito di restituire alla Verità un importante pezzo della nostra Storia volutamente occultato dai vincitori del 1945, cioè quello che ha riguardato l’impegno generosamente profuso da parte del Nazionalsocialismo affinché si giungesse, con il concorso dei popoli europei, all’unificazione politica dell’Europa e al rinvigorimento della sua cultura millenaria. Affinché questo si avverasse, nel corso della seconda guerra mondiale, centinaia di migliaia di europei combatterono, a fianco della Germania nazionalsocialista per dare all’Europa la forma di un Ordine Nuovo. Le vittorie del Terzo Reich dei primi anni del conflitto, travolgendo le frontiere interne delle nazioni e abbattendone le istituzioni politiche ed economiche, crearono le condizioni ottimali affinché l’Europa, guidata dalla Germania, potesse diventare la nuova Europa dei popoli e delle etnie. Questo capovolgimento epocale impressionò favorevolmente milioni di europei, che furono certi di vedere nel patrimonio ideale del Nazionalsocialismo e nella forza dell’esercito tedesco gli strumenti per una salubre rigenerazione delle loro nazioni e di tutto il continente europeo. Nazionalsocialismo rivoluzionario in versione europea, ecco cosa si aspettavano dalla Germania le centinaia di migliaia di giovani idealisti europei che accorsero nei ranghi della Waffen SS. La Germania nazionalsocialista dimostrò di avere le possibilità, le capacità e soprattutto la volontà di andare incontro a tali aspirazioni, proclamando il diritto all’autodeterminazione politica dei popoli europei e la rinascita socialista ed etno‐razziale dell’Europa.
Il volume fa parte di una serie di monografie interamente illustrate dedicate ai conflitti e agli armamenti compresi nel periodo storico che va dall’inizio del XX secolo ai conflitti del secondo dopoguerra. Particolare enfasi viene riservata alle vicende belliche della Seconda Guerra Mondiale. Frutto di anni di ricerche negli archivi di tutto il mondo, questi volumi mostrano, attraverso centinaia di immagini in b/n accompagnate da esaustive didascalie, uomini, armi e mezzi nel contesto delle campagne militari a cui parteciparono. Il presente volume prende in esame specificatamente il personaggio simbolo, della Seconda Guerra Mondiale: Adolf Hitler, dagli anni dell’apprendistato fino alla caduta del nazionalsocialismo.
Brossura, 19 x 24,5 cm. pag. 176 interamente illustrato con foto b/n
La storia dei volontari italiani arruolati nella varie formazioni della Waffen SS, subito dopo l’8 settembre 1943. Oltre alla storia dei reparti più conosciuti e già trattati dalla storiografia ufficiale, come la Legione SS italiana, la 29a divisione SS e la 24a divisione SS Karstjäger, viene trattata anche la storia dei reparti più sconosciuti, alcuni mandati a combattere sul fronte dell’Est, in Normandia, sul Baltico. La storia dei reparti è accompagnata naturalmente da numerose testimonianze inedite dei principali protagonisti. In questa nuova edizione, i testi sono stati completamente riveduti ed aggiornati e sono stati inseriti nuovi capitoli, oltre ad aver inserito centinaia di foto in più. Un lavoro di ricerca unico nel suo genere, punto di riferimento essenziale per chiunque voglia approfondire l’argomento.
Brossura, 21 x 30 cm. pag. 132 riccamente illustrato con foto e documenti b/n
Raccolta in volume degli scritti storici e politici di Giandomenico Bardanzellu disseminati sulle pagine de l’Uomo libero a cavallo tra il primo e il secondo millennio. In questa sorta di viaggio sentimentale nel Terzo Reich ci guida nella Monaco della Thule, al nido d’aquila a Berchtesgaden, ai saloni della Nuova Cancelleria, per poi occuparsi del vile attentato del 20 luglio 1944. Ma rivivono anche le gesta dei coraggiosi sommergibilisti atlantici e quelli dei soldati nei combattimenti nella Prussia Orientale.
Cartonato con sovracopertina, 15 x 22 cm. pag. 434 con varie illustrazioni in b/n
L’intento dell’autore (che peraltro trascura alcuni presupposti fondamentali) è di far capire come ha potuto diffondersi e trovare adepti in Germania la dottrina nazionalsocialista. Oltre alla personalità di Adolf Hitler, fu soprattutto la propaganda, di cui fu ideatore Joseph Goebbels, a permettere una tale affermazione. In questo lavoro si cerca di dare risposte analizzando in dettaglio ciascuno dei modelli di propaganda allora in uso e le forme di presentazione utilizzate.
Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Questo volume, in particolare, analizza gli ultimi mesi del secondo conflitto mondiale, con l’avanzata inarrestabile dell’armata Rossa verso le città tedesche di Konigsberg, Breslau, Vienna e Berlino, col conseguente esodo di milioni di persone per sfuggire ai massacri dei vincitori.
Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 172 quasi completamente illustrato con foto b/n
L’assistenza sociale nella Germania nazionalsocialista, completa la trilogia pubblicata negli anni ’30 dalla Terramare Verlag sulla concezione e la prassi della germania nazionalsocialista nei confronti dell’economia politica, del diritto e dell’assistenza alle fasce più deboli della popolazione. Quello che colpisce nei tre lavori è l’evidente 2voglia di fare”, possibilmente presto e bene, che pervadeva l’operato di quella classe dirigente, sia che appartenesse alla compagine statale o a quella del partito.
La guerra civile spagnola (1936-1939) è stata spesso considerata la sanguinosa prova generale della Seconda Guerra Mondiale. I nazionalisti di Francisco Franco, insorti contro il governo repubblicano del Fronte popolare, vinsero, anche, grazie all’assistenza militare fornita dalla Germania nazionalsocialista e dall’Italia fascista, un chiaro esempio – sembrò – della comune lotta al bolscevismo internazionale condotta da regimi politicamente e ideologicamente affini. Lo storico Pierpaolo Barbieri ribalta questa interpretazione dell’intervento delle forze dell’Asse, sostenendo che furono ben altri i motivi che spinsero il Führer nella penisola iberica: decisi a esercitare l’egemonia economica sull’Europa, i tedeschi volevano sperimentare in Spagna, paese ricco delle materie prime di cui avevano assoluta necessità, le tecniche di sfruttamento da utilizzare nelle future colonie. Il Terzo Reich offrì, quindi, alle truppe franchiste aerei, carri armati e uomini, con il segreto obiettivo di assoggettare gradualmente il paese in una sorta di “impero informale” e di impadronirsi delle sue risorse minerarie per alimentare la propria industria bellica. L’attuazione di questo piano fu in gran parte resa possibile dall’opera di Hjalmar Schacht, ministro delle Finanze e direttore della Reichsbank, le cui politiche (riarmo, disinvolta gestione del debito, promozione dell’export e controllo assoluto dello Stato sull’economia) furono alla base della rinascita della Germania tra le due guerre.
Rilegato, 16 x 24 cm. pag. 398 + 8 pagine fuori testo con foto b/n
Incarnando l’ideologia del Terzo Reich e concepite come un ordine cavalleresco, le SS stabilirono riti e un codice di vita che erano tutti strumenti destinati a prendersi cura dell’individuo dalla nascita alla morte. Grazie al potere del suo leader, Heinrich Himmler, al suo controllo su tutti i servizi di sicurezza del Reich, l’Ordine delle SS continuò ad acquisire nuovi ambiti di potere, fino a diventare uno “Stato nello Stato”. Lo “Stato delle SS”.
Brossura, 21 x 30 cm. pag. 98 interamente illustrato con foto a colori e b/n
Pubblicata per la prima volta nel febbraio del 1937, è un’inchiesta attenta e serena sulla vita della Germania nazionalsocialista. Il libro si snoda per 21 capitoli che passano in rassegna i temi maggiormente qualificanti per avere una visione d’insieme della nuova Germania: dall’educazione militare della gioventù alla costruzione delle autostrade, dall’organizzazione delle classi lavoratrici alla formazione delle nuove correnti artistiche e letterarie, dalla produzione delle grandi industrie alla lotta politica, precisando molti fatti e correggendo molte falsità. prefazione di Maurizio Rossi.
“Queste fotografie, scattate da un dirigente della Hitlerjugend, che è al tempo stesso un insegnante, nel corso di due anni della sua attività, vogliono testimoniare quanto il Führer, nonostante la guerra in corso, ha dato ai figli dei suoi soldati, operai e ad altri membri del suo popolo. Ogni ragazzo, ogni genitore, ogni insegnante, ogni osservatore, potrà rendersi conto come solo la Volksgemeinschaft nazionalsocialista abbia avuto la capacità di portare a compimento un lavoro di questo genere. Nel contempo, tutti dovrebbero sapere che, fino a quando parleranno le armi, la gioventù tedesca troverà nel Reich protezione e cura, in modo da attraversare questi tempi duri per divenire garante di un futuro felice per il nostro popolo….”
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 146 completamente illustrato con foto b/n. In allegato Dvd
All’uscita del libro “The Times” aveva scritto: “Il lettore è immediatamente affascinato dalla descrizione della guerra 1939-45 fatta attraverso gli occhi di Hitler, come da dietro la sua scrivania”. Con semplice chiarezza Irving ci presenta Hitler come lo vedevano quanti gli erano vicini: generali e autisti, gerarchi del partito e stenografi, diplomatici e segretarie. Per fare questo l’Autore ha vagliato attentamente tutte le fonti di cui si è avvalso, fino a far sottoporre a esame chimico alcuni testi, scoprendo che molte fonti a cui avevano attinto altri “storici” si rivelavano delle falsità ordite, per i motivi più disparati, a scapito della verità, perchè quando si trattava di scrivere di Hitler nessuna menzogna era esagerata18 x 25 cm. e nessuna leggenda troppo assurda. Fra gli altri l’Autore ha usato i diari di Fedor von Bock, Erhard Milch, Erich von Manstein, Wilhelm Leeb, Erwin Lahousen, Eduard Wagner, Theo Morelli, oppure la documentazione messa a disposizione da Christa Schroeder, una delle segretarie private di Hitler, gli appunti di Hermann Goering e le carte private di Walter Darré, i diari del feldmaresciallo von Richthofen…
Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 1000 + 64 pagine fuori testo con circa 104 foto b/n e 28 cartine
Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare della Hitlerjugend. Questo saggio ne traccia nel dettaglio la storia, la struttura, le attività, i simboli e gli emblemi.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 63 completamente illustrato con foto b/n e colore
La legislazione razziale del Terzo Reich fu un fenomeno estremamente articolato e variegato del quale, le leggi antiebraiche (quelle di Norimbera su tutte) non rappresentarono che un passaggio, dell’ambizioso piano di creare un Reich razzialmente puro. Questo assioma, nell’ottica nazionalsocialista voleva dire che la popolazione tedesca sarebbe stata anche libera, per quanto possibile, da tare ereditarie, psichiche e fisiche e, nella sua parte migliore, indossolubilmente legata alla terra, come auspicato da Walter Darrè.
L’11 gennaio 1938 Adoklf Hitler incaricava l’Ispettore Generale per l’Edilizia professor Speer di costruire una nuova Cancelleria nella Vossstrasse e fissava come termine di completamento il 10 gennaio 1939. Fare i lavori in un termine così inconcepilmente breve e la riuscita della nuova opera furono merito esclusivo del geniale architetto, della sua abilità artistica e della sua incredibile competenza organizzativa, come anche della diligenza dei suoi collaboratori. Questo album fotografico mostra più di ogni altra spiegazione come l’operaio berlinese avesse superato se stesso.
Brossura 17 x 24 pag. 132, 120 illustrazioni in b/n, 20 a colori, allegato DVD
La dannatio memoriae al quale sono stati assoggettati non solo il Nazionalsocialismo ed i suoi uomini, ma anche ogni qualsivoglia aspetto della vita politica, sociale e economica della Germania degli anni che intercorfrono fra il 1933 e il 1945 è assolutamente totale. Lo scritto in qustione è la traduzione di un breve saggio sulla situazione politico-economica economica del Terzo Reich steso da Wilhelm Bauer alla vigilia dell’Invasione della Polonia nel 1939. I livelli di produzione industriale, i progetti architettonici, la storia dei fautori della rapida crescita economica tedesca nel periodo del governo nazionalsocialista. Alcune foto b/n
Era l’8 novembre 1939 – da appena due mesi la Germania era in armi – quando Adolf Hitler, nel suo discorso di accusa contro coloro che avevano incitato alla guerra, disse: «Costoro odiano lo spirito sociale della Germania! (…) Questa Germania della previdenza, dell’equilibrio sociale, della soppressione delle differenze di classe, la odiano! La Germania che nel corso di sette anni si è sforzata di render possibile ai suoi cittadini una vita decorosa, essi la odiano! La Germania che ha tolto di mezzo la disoccupazione che essi, con tutte le loro ricchezze, non sono capaci di estirpare, essi la odiano! La Germania che dà ai suoi operai abitazioni decenti è quella che essi odiano, perché hanno l’impressione che il loro stesso popolo potrebbe essere “infettato” da questo esempio. Odiano la Germania della legislazione sociale; la Germania che celebra il 1° Maggio quale festa dell’onesto lavoro. Odiano la Germania che ha iniziato la lotta per migliorare le condizioni di esistenza. Proprio questa Germania essi odiano». Ecco spiegata, attraverso le parole del Führer, la politica sociale che il Nazionalsocialismo volle realizzare durante i pochi anni di vita del Terzo Reich, scatenando le ire dell’Alta finanza internazionale, del Capitalismo mondialista e del Marxismo cosmopolita — che si vide defraudato del tema della rivoluzione sociale. Applicando il presupposto che la migliore politica sociale rappresentasse al contempo la migliore politica economica, apparve evidente come il Nazionalsocialismo stesse modificando, con una sequenza inarrestabile d’interventi, l’assetto sostanziale di quella che era stata fino ad allora la vita sociale ed economica della Germania. Attraverso l’organizzazione d’imponenti campagne per la creazione di nuovi posti di lavoro, affiancate da politiche sociali reali e concrete che procurarono evidenti ritorni di entusiastica fiducia nella popolazione e giustificate speranze verso l’avvenire, il Nazionalsocialismo risolse la drammatica piaga dell
Proscritta a suo tempo come battistrada del fascismo e del nazionalsocialismo, l’opera di Spengler è attualmente oggetto di un interesse nuovo da parte della cultura accademica ufficiale. In questo testo, il “filosofo della crisi” abbandona la diagnosi delle deritmie moderne e si concentra sul modo per restituire il proprio tempo all’ordine e alla rettitudine.
In principio c’era solo la natura, con le sue leggi severe e ineluttabili. C’era solo la lotta per la sopravvivenza destinata a premiare i più forti e i più spietati. Per questo gli uomini hanno onorato e ossequiato alberi e torrenti, si sono nutriti e hanno combattuto come ogni altro animale. La cultura non era altro che la semplice trascrizione della natura, la difesa del suo unico ordine e del suo codice. Lo snaturamento dell’uomo avviene, secondo l’ideologia nazionalsocialista, con l’insediamento dei semiti in Grecia, quando l’evangelizzazione introduce in Occidente il giudeo-cristianesimo. Un traviamento completato dalla Rivoluzione francese con le sue costruzioni ideologiche umanistiche e anti-naturali (uguaglianza, compassione, astrazione della legge). Per salvare la razza nordico-germanica, era dunque necessario operare una vera e propria “rivoluzione culturale” che ristabilisse il modo di essere degli antichi e facesse di nuovo coincidere cultura e natura.
Come lavoravano gli impiegati e gli operai tedeschi, gli avvocati e i medici, durante il regime nazista? Si posero mai il problema di conservare (dinanzi a sé stessi e agli altri, in lettere private o in documenti pubblici) una propria dignità? Tra il fanatismo e l’opposizione, praticati da un numero di tedeschi comunque contenuto in termini assoluti, come vivevano ogni giorno i milioni di tedeschi che componevano la società civile? La loro può definirsi una complicità o era una convivenza tanto silenziosa quanto consapevole?
Il XX secolo è stato prodigo nell’uso delle milizie nella sfera politica. Una delle manifestazioni di ciò fu l’esistenza di formazioni para-militari che agivano agli ordini dei partiti politici, fenomeno che si verificò soprattutto in seguito alla Prima Guerra Mondiale. A causa della sua trascendenza nella storia, la più importante di queste milizie era la Guardia Rossa del partito bolscevico. Il risultato dell’azione di quella Guardia Rossa fu un regime, il Soviet, che impose la sua politica dittatoriale alla Russia e ai suoi territori controllati dal 1917 al 1991. Ma la più famosa delle milizie politiche del XX secolo era conosciuta come “Sturm Abteilung” (SA o Sezione Assalto), legata al NSDAP, il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori. L’esistenza delle SA, lungi dall’essere una rarità o un capriccio di Hitler e degli altri leader nazionalsocialisti, era solo un altro sintomo della radicalizzazione che caratterizzava la vita politica nella Germania tra le due guerre. Sebbene l’organizzazione perse la capacità di influenzare le principali decisioni politiche dopo la “notte dei lunghi coltelli”, dal 1934 al 1945 mantenne una notevole influenza nella società tedesca. Dopo la vittoria degli Alleati, il Tribunale di Norimberga condannò un gran numero di capi politici e militari del Terzo Reich, ma nessuno di quelli processati era un menvro delle SA e alla stessa formazione, non venne attribuita la nomea di organizzazione “criminale” come invece avvenne per le SS.
Le armi tedesche utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale hanno sempre suscitato grande interesse, probabilmente per il predominio meccanico che la Germania aveva in quei decenni che permise la realizzazione di armi eccezionali, in alcuni casi in servizio ancora oggi. Armi come la LUGER P08, la Walther P38, il Mauser 98K sono conosciute da tutti, ma non bisogna dimenticare che dai fucili d’assalto tedeschi è derivata la famiglia dei fucili Kalashnikov. Inoltre il russo RPG-7 o il Panzerfaust 3 non sono che l’evoluzione del Panzerfaust del periodo bellico. Inoltre la produzione industriale risultò insufficiente e vennero quindi utilizzate armi realizzate in Austria o Cecoslovacchia o armi catturate durante le operazioni belliche, dai fucili italiani alle armi sovietiche. Questo libro, completamente illustrato, passa in rassegna le pistole, le pistole mitragliatrici, i fucili, i fucili di precisione, le mitragliatrici, le armi individuali anticarro, cun una appendice dedicata alle lame da combattimento.
Cartonato, 21,5 x 30 cm. pag. 192 + LXIV interamente illustrate con foto b/n e colori
Il libro ricostruisce gli avvenimenti che caratterizzarono la storia del Trentino-Alto Adige fin dai primi anni del XX secolo, quando la regione apparteneva all’impero austro-ungarico. Dopo la Prima Guerra Mondiale e la successiva annessione al regno d’Italia, il regime fascista mise in atto in provincia di Bolzano una politica di repressione contro la popolazione di lingua tedesca costretta, in conseguenza degli accordi stipulati da Italia e Germania nel 1939, a optare in via definitiva per l’Italia o trasferirsi nel territtorio del Reich. Dopo l’8 settembre 1943, per ordine di Hitler, le provincie di Trento, Bolzano e Belluno furono incluse dentro i confini germanici con il nome di “Alpenvorland” o “Zona di Operazioni delle Prealpi”. L’amministrazione di questo territorio fu affidata al commissario supremo Franz Hofer, un nazionalsocialista austriaco che stabilì la sua residenza a Bolzano. L’Autore, grazie a un’analisi rigorosa, porta un contributo inedito al quadro storiografico nazionale, narrando una delle pagine meno note dell’occupazione tedesca in Italia.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 362 + 8 pagine fuori testo con 16 foto b/n
Le origini culturali del Terzo Reich, ormai un classico della riflessione storiografica, è stato il primo saggio a occuparsi del nazionalsocialismo dal punto di vista culturale, dedicando uno studio approfondito a elementi come il misticismo naturalistico del Volk, il razzismo, la riscoperta degli antichi germani. Mosse ripercorre le tappe attraverso le quali l’ideologia nazionalsocialista, anche tramite l’arte e la letteratura, ha pervaso la società tedesca dell’epoca fino a concretizzarsi in un vasto ed imponente movimento di massa.
Questa volume analizza le vite e le carriere degli uomini che hanno costituito l’ossatura del primo esercito del nazionalsocialismo: le SA. Il primo volume prende in esame 49 ufficiali, 35 dei quali erano, come il loro capo, veterani della Prima Guerra Mondiale e come tali si trovavano in una situazione di disillusione e a volte di precarietà economica, in seguito alla lunga lotta durata ben quattro anni, che aveva lasciato la Germania in una situazione di assoluta precarietà. Avevano colto l’opportunità di tornare a divisa, contribuendo a sconfiggere i nemici del partito lungo le strade e le città della Germania nei primissimi anni della nuova era nazionalsocialista, vedendo poi il loro capo eliminato, durante la “Notte dei Lunghi Coltelli” (30 giugno – 1 luglio 1934) da parte di una formazione, che fino a quel momento poteva essere considerata subordinata: le SS. Ma molti uomini al vertice delle SA, proseguirono la loro carriera militare e amministrativa, sia combattendo su tutti fronti, sia svolgendo mansioni e leadership in molti campi. Basandosi principalmente sulla documentazione contemporanea, compresi i file ufficiali, Michael Miller e Andreas Schulz hanno compilato il primo studio approfondito sulla leadership delle SA.
Rilegato, 16,5 x 24,5 cm. pag. 650 con circa 450 foto
Per la prima volta in lingua italiana, la storia militare completa della prima divisione della Waffen SS, che sarà sviluppata in due volumi, considerata la lunga, complessa e travagliata storia dell’unità, che da semplice guardia del corpo di Hitler fu trasformata nel corso della guerra prima in un reggimento, poi in una divisione e poi addirittura in un Corpo d’armata della Waffen SS. In questo primo volume, è tracciata la storia della Guardia personale di Hitler dalle origini, dalla Stabswache, proseguendo con la campagna di Polonia, all’impiego sul fronte occidentale, le campagne di Olanda e Francia, l’impiego nei Balcani, sul fronte dell’Est, per terminare con la controffensiva di Kharkov e la riconquista di Bjelgorod, nel marzo del 1943. La narrazione delle varie battaglie e campagne è accompagnata da numerose testimonianze dei principali protagonisti dell’unità, dai semplici soldati fino ai comandanti di reparto e da numerosi estratti dalla documentazione ufficiale della divisione conservata presso gli archivi militari di tutto il mondo. Completano l’opera, alcune centinaia di foto, documenti, mappe e numerose appendici di approfondimento, con molto materiale inedito, mai pubblicato prima d’ora.
Brossura 21 x 29 pag. 260 oltre 500 foto, mappe e documenti originali
Per la prima volta in lingua italiana, la storia militare completa della prima divisione della Waffen SS, che sarà sviluppata in due volumi, considerata la lunga, complessa e travagliata storia dell’unità, che da semplice guardia del corpo di Hitler fu trasformata nel corso della guerra prima in un reggimento, poi in una divisione e poi addirittura in un Corpo d’armata della Waffen SS. In questo secondo volume, viene tracciata la storia della divisione, a partire dalla riorganizzazione dopo la controffensiva di Karkov, l’operazione “Zitadelle”, il trasferimento in Italia, la campagna d’inverno sul fronte orientale tra il 1943 e il 1944, il fronte di Normandia, le Ardenne, il fronte ungherese, fino agli ultimi combattimenti in Austria e la resa nel maggio del 1945. La narrazione delle varie battaglie e campagne è accompagnata da numerose testimonianze dei principali protagonisti dell’unità, dai semplici soldati fino ai comandanti di reparto e da numerosi estratti dalla documentazione ufficiale della divisione conservata presso gli archivi militari di tutto il mondo. Completano l’opera, alcune centinaia di foto, documenti, mappe e numerose appendici di approfondimento, con molto materiale inedito, mai pubblicato prima d’ora.
Brossura, 21 x 29 pag. 290 completamente illustrato con circa 800 foto e 30 mappe
Ballerina, celebrata attrice di film di montagna, regista rivoluzionaria, straordinaria fotografa, Leni Riefenstahl (1902-2003), mutò il suo destino in seguito all’incontro con Adolf Hitler. Tra lei e il Führer fu un colpo di fulmine. Nel 1934, accettò di dirigere il film del Congresso del Partito Nazionalsocialista a Norimberga, “Il trionfo della volontà” (Der Sieg des Glaubens), archetipo delle pellicole di propaganda, mentre due anni dopo firmò il film-documentario Olympia sui Giochi Olimpici di Berlino, che divenne un successo mondiale. Poi la fine della guerra e la caduta del Reich: Leni Riefenstahl sfuggì alla denazificazione, ma divenne oggetto di odio o, quantomeno, di sospetto. Tuttavia grandi registi quali Steven Spielberg e George Lucas hanno riconosciuto di averne subito l’influenza. Questa biografia ci restituisce la complessità di un’artista controversa, nella cui opera senso del bello e retorica del potere si combinarono assiduamente… Modalità che ancora oggi, utilizzano i registi di tutto il mondo.
Julius Streicher nel novembre del 1918 raccolse attorno a sé alcuni ex ufficiali. Nel 1919 parlò in veste di oratore nelle assemblee comuniste-bolsceviche a Norimberga. Nel 1920 si recò in molte città del Reich esortando al socialismo tedesco. In questo libro sono raccolte un certo numero di discorsi dal Kampfzeit.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 200 + 4 pagine fuori testo con illustrazioni b/n
Unificate le due edizioni separate del Mein Kampf volume I e II e, come nell’originale dell’epoca, rimossa qui l’appendice che era presente nel volume I e da noi riportata fedelmente. Dalla quarta di copertina: Il 1° aprile 1924, in base al verdetto del Tribunale popolare di Monaco, dovetti iniziare – a partire da tale giorno – la mia prigionia a Landsberg am Lech. Così, mi si offrì per la prima volta, dopo anni di ininterrotto lavoro, la possibilità di iniziare uno scritto che era richiesto da molti, e da me stesso sentito come utile per il Movimento. Ho quindi deciso di spiegare in due volumi non soltanto gli obiettivi del nostro Movimento, bensì di tracciare anche un quadro dello sviluppo degli stessi. Da essi ci sarà da imparare più che da qualsiasi trattato puramente dottrinale. Inoltre, ebbi anche l’opportunità di fornire una descrizione del mio stesso divenire, nella misura in cui essa sia necessaria per comprendere sia il primo sia il secondo volume, e possa servire per demolire la disgustosa leggenda creata dalla stampa giudaica sulla mia persona. Con ciò, mi rivolgo con quest’opera non agli estranei, bensì a quei seguaci del Movimento che gli appartengono con il cuore e la cui mente ora aspira a una spiegazione più profonda. A tal riguardo, questi due volumi devono valere come pietre da costruzione che io apporto all’opera in comune. Landsberg am Lech, Prigione della Fortezza. L’autore
Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Il volume in questione fa riferimento alla spettacolare spedizione in Antartide degli scienziati del Terzo Reich, diventata praticamente un mito.
Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 176 illustrato con circa 46 foto a colori, 60 foto b/n e 3 cartine
La rivista Arbeitertum (il termine può essere tradotto, più o meno, come Comunità dei lavoratori o, del lavoro)) era una rivista quindicinale molto ben illustrata, pubblicata per l’organizzazione Kraft durch Freude del Deutsche Arbeitsfront (Fronte del lavoro) del Dr. Robert Ley. Rappresentava l’organismo principale dedicata ai lavoratori e, al lavoro in generale, nel Terzo Reich.
Brossura, 22 x 30 cm. pag. 16 riccamente illustrato con foto b/n
Testo in lingua tedesca
Stampata il 15 0ttobre 1939
Condizioni della rivista: usata in perfette condizioni
Questo notevole volume dell’editore spagnolo “Ediciones Nothung” è dedicato ad una delle più grandi organizzazioni paramilitari della Germania durante il Terzo Reich: la Gioventù Hitleriana. L’organizzazione delle classi giovanili, fu particolarmente sentita nei paesi europei dove aveva prevalso un’ispirazione ideologica di stampo fascista e nazionalista. La Germania non fece eccezione, anzi, creò la più grande organizzazione giovanile di massa in Europa, paragonabile solo alla similare organizzazione giovanile italiana. La Gioventù hitleriana (in tedesco: Hitler-Jugend, abbreviata in HJ) fu un’organizzazione giovanile fondata dal Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi nel 1926 per accogliere i giovani, a partire dai 10 anni, e prepararli a servire nelle forze armate e divenire “buoni cittadini”, attraverso un sistema di addestramento militare e paramilitare. Nel 1931 Baldur von Schirach assunse il controllo della Gioventù hitleriana. Con il procedere della guerra, la formazione assunse funzioni militari, gestendo le difese antiaeree e fornendo all’esercito molti soldati, specialmente per le Waffen-SS, in particolare la 12a SS-Panzer-Division “Hitlerjugend”, posta sotto il comando di Kurt Meyer (in cui vennero arruolati tutti i membri della Hitlerjugend nati nel 1926). Durante l’invasione della Germania, vennero arruolati nell’esercito membri della Gioventù hitleriana sempre più giovani che, durante la battaglia di Berlino, costituivano una grossa parte delle difese tedesche. La Gioventù hitleriana combatté con grande ardore e sacrificio durante la battaglia finale di berlino. Il volume è interamente illustrato con centinaia di foto in b/n e 8 pagine di illustrazioni a colori. Molto raro.
rilegato, 22 x 32 cm. pag. 314 completamente illustrato con foto b/n
Stampato nel 1985 da Nothung
Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina assolutamente perfetta
Cartolina del periodo del Terzo Reich, stampata presumibilmente negli anni trenta con raffigurata una figura classica che riporta all’ambito medievale e allo stesso tempo nazionalsocialista.
cartolina tedesca realizzata durante il periodo del Terzo Reich che raffigura la situazione delle colonie africane, agli inizi del novecento. L’intento di ripristinare i vecchi possedimenti coloniali è ben evidente.
Riedizione integrale di un volumetto di propaganda degli anni trenta sull’attività della famosa organizzazione giovanile nazionalsocialista vista attraverso novanta fotografie con didascalie in lingua originale e traduzione inglese.
Brossura, 17 x 25 cm. pag. 62 completamente illustrato con circa 92 foto b/n
La rivista Das Reich, era un settimanale tedesco, che vide la luce per la prima volta a fine maggio 1940 e, venne pubblicato fino a metà aprile 1945 in una tiratura massima di 1,4 milioni di copie. Il primo numero uscì esattamente il 26 maggio 1940. Il giornale si rivolgeva principalmente alla borghesia e alle élite del paese. Divenne il secondo giornale più importante dopo il Volkischer Beobachter. Il gruppo di argomenti trattati e, la tipologia di lettori, poteva essere paragonato, approssimativamente, al settimanale “Die Zeit” della Repubblica Federale di Germania fino alla sua completa inclinazione a sinistra, a partire dal 1990, al settimanale “Wochenpost” nella RDT o al quotidiano liberale conservatore “Junge Freiheit” tra gli anni 1995 e 2015. L’editoriale venne quasi sempre curato da Joseph Goebbels.
prezzo: 25.00 euro cadauno
Prezzo. 60.00 euro tutti e tre i numeri
Brossura pag. 37 x 54 cm. pag. 8
Stampati nei mesi di gennaio, marzo e tettembre del 1944
Condizioni della rivista: buone condizioni. Segni delle piegature
La “Società Nordica, venne fondata nel 1921 a Lubecca con l’intento di promuovere le relazioni economiche e culturali nella regione del Mar Baltico per il mantenimento dell’idea nordica. aveva un numero di pagine variabile tra le 33 e le 72, con molte illustrazioni fotografiche. L’idea centrale dei suoi collaboratori, era quella di mettere in primo piano la “razza Nordica” come portatrice della superiorità culturale tedesca. Inizialmente attuò una politica indipendente, avendo solo una diffusione locale. Ma tra il 1933 e il 1934, venne “presa in carico” dall’Ufficio Affari Esteri del NSDAP. Vennero intraprese molte iniziative per diffondere “l’idea nordica” e i rapporti con i paesi nel Nord: manifestazioni, seminari, mostre, ecc. Personalità di spicco dell’apparato nazionalsocialista come: Alfred Rosenberg, Thilo von Trotha, il Reichsführer SS Heinrich Himmler e il Reichsbauernführer Walther Darré, facevano parte del consiglio direttivo della Società. Anche Alfred Rosemberg fu un fervente attivista di questa associazione. La presente rivista ne fu l’espressione più diretta. Di particolare pregio, le immagini di copertina.
Brossura, 22,5 x 30 cm. pag. 22 con numerose foto b/n
testo in lingua tedesca
Stampato nel luglio 1942
Condizioni della rivista: usata in perfette condizioni
La rivista Deutsche Agrarpolitik (Politica agraria tedesca) venne fondata nel 1932 da Walter Darré, esponente di spicco del nazionalsocialismofondò la rivista mensile Deutsche Agrarpolitik. In questa pubblicazione diffuse la propria idea della nobiltà rurale e la sua visione ecologista del mondo. Dopo la presa di potere del NSDAP nel 1933 egli diventò direttore dell’Ufficio per la politica agraria del partito. Assunse inoltre la presidenza della Comunità del Reichsfuehrer (Reichsfuehrergemeinschaft) delle associazioni agrarie unite e, il 28 maggio, diventò Capo dei contadini del Reich (Reichsbauernfuehrer), in aggiunta, il 29 luglio, fu nominato Ministro del Reich all’alimentazione e all’agricoltura, detenendo perciò la dirigenza dell’intera politica agraria tedesca. La rivista era interamente dedicata alle questioni agrarie e della produzione agricola, era composta da 48 paqgine con diverse illustrazioni e numerose fotografie.
Brossura, 19,5 x 27 cm. pag. 30 con numerose foto b/n
Testo in lingua tedesca
Stampato nel settembre 1943
Condizioni della rivista: usata in buone condizioni. Tracce del tempo
Illustrierter Beobachter era una rivista di propaganda illustrata, pubblicata a cura del Partito nazionalsocialista tedesco. Venne pubblicata a Monaco, a partire dal 1926 fino al 1945 e ne fu responsabile Hermann Esser. Le prime uscite avvennero come pubblicazione mensile e furono anche realizzate alcune edizioni speciali che, accusavano l’Inghilterra e la Francia per l’inizio del conflitto.
Brossura, 27,8 x 38 cm. pag. 24 con vari foto b/n
Testo in lingua tedesca
Stampato il 19 ottobre del 1939
Condizioni della rivista: usata in buone condizioni. Piccolo strappo e mancanza in alto a sinistra della prima pagina
Tra il 1933 e il 1945, il regime nazionalsocialista cercò di ristrutturare la società tedesca secondo alcuni principi eugenetici. Questo tentativo, articolato in ogni dimensione della vita e in ogni classe sociale, sostenuto da tutte le autorità e dal potere politico, significava l’affermazione di una cultura che attribuiva pieni diritti civili solo a certe categorie di cittadini. Il libro affronta da una prospettiva, molto negativa, le vicende legate al nazionalismo e alle politiche, sociali, economiche, demografiche, ecc. poste in essere dall’enturage vicino al Fuhrer.
Rilegato, 16 x 22,5 cm. pag. 348 + 64 pagine furi testo con foto b/n
Stampato nel 1992 da Rizzoli
Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina
Autentico manifesto politico scritto con lo scopo di far comprendere il nazionalsocialismo (e il fascismo cui era intimamente connesso) nel suo senso più profondo, nella sua essenza, situandolo nelle ccongiunture geopolitiche e temporali. Espone le idee fondamentali del nazionalsocialismo contro il bolscevismo, la concezione del mondo e l’organizzazione del movimento, la sua propaganda. Analizza le politiche delle alleanze e gli orientamenti della Germania del primo dopoguerra e ribadisce il diritto dei popoli all’autodifesa. Edisione esaurita da tempo, molto rara dell’editore “Sentinella d’Italia”.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 366
Stampato nel 1990 da Sentinella d’Italia
Condizioni del libro: usato in buone condizioni. Lieve ammaccatura nell’angolo in alto a destra
Magnifica opera a dispetto del titolo estremamente fuorviante, presenta una collezione di manifesti apparsi a Monaco tra il 1933 e il 1945, a Monaco progettati estampati ma con un respiro ed un interesse sovraregionale. Questi manifesti, attaccati ovunque, dalle bacheche uffciali ai pali della luce, tratteggiano non solo l’ideologia nazionalsocialista, ma rispecchiavano anche la società tedesca. I manifesti presentati vanno da quello dell’organizzazione nazionalistica “Volkswohlfahrt” a quello del raduno della Hitlerjugend, da quello pubblicitario dello Zeppelin a quello della festa d’estate del 1935, dalla festa di carnevale il 25 febbraio 1935 alla grande esposizioned’arte del 1937, al giorno della polizia tedesca del 1941, altri ancora sono dedicati alla propaganda antisemita e contro la finanza americana. Il volume presenta ogni manifesto con un approfondito testo di spiegazione e una breve biografia dell’artista disegnatore, il tutto inquadrato nel momento storico e politico.
Cartonato 23 x 33 cm. pag. 296 interamente illustrate a colori
Conversazioni di Hitler a tavola (in tedesco: Tischgespräche im Führerhauptquartier) è il titolo dato a una serie di monologhi di Adolf Hitler, trascritti dal 1941 al 1944. Le osservazioni di Hitler furono registrate da Heinrich Heim, Henry Picker e Martin Bormann e successivamente pubblicate da diversi editori con titoli diversi in quattro lingue. Martin Bormann, segretario privato di Hitler, convinse lo stesso Hitler a consentire a una squadra di ufficiali, scelti appositamente di registrare, in stenografia le sue conversazioni private per tramandarle ai posteri. I primi appunti furono presi dall’avvocato Heinrich Heim, a partire dal 5 luglio 1941 fino a metà marzo 1942. Henry Picker prese appunti dal 21 marzo 1942 al 2 agosto 1942, dopodiché Heinrich Heim e Martin Bormann continuarono ad aggiungere del materiale saltuariamente fino al 1944. I colloqui furono registrati al Führerhauptquartiere in compagnia della cerchia ristretta di Hitler: gli argomenti si soffermano sulla guerra e gli affari esteri, ma anche sugli atteggiamenti di Hitler nei confronti della religione, della cultura, della filosofia, delle sue aspirazioni personali e dei suoi sentimenti nei confronti dei suoi nemici e amici. La storia del documento è relativamente complessa poiché furono coinvolte numerose persone, in tempi e momenti diversi, che raccolsero diverse porzioni dei discorsi: questo portò ad avere due raccolte distinte, poi tradotte in più lingue. Tutte le edizioni e le traduzioni si basarono sui due taccuini tedeschi originali, uno tenuto da Henry Picker e l’altro basato sul taccuino più completo di Martin Bormann.
Brossura, 15,5 x 21,5 cm. pag. 772
Stampato nel 1954 da Richter
Condizioni del libro: usato in buone condizioni. Segni del tempo
Volume fotografico realizzato dal dott. Von Heinrich Hoffmann, durante il periodo del Terzo Reich. Hoffamann era considerato, dallo stesso Hitler, un dei fotografi ufficiali del nazionalsocialismo. Realizzò un notevole numero di volumi fotografici che prendevano in esame i diversi aspetti del Terzo Reich: Società, politica, manifestazioni sportive e politiche, architettura, il mondo del lavoro, fortificazioni, questioni militari, i diversi gerarchi tedeschi e, ovviamente, lo stesso Adolf Hitler. Rappresentò con i suoi lavori, un vero e proprio specchio dela società tedesca di allora. Questo volume, in particolare, è dedicato al dottor Robert Ley e il suo percorso nel mondo del lavoro tedesco fino al Führer.
Brossura, 20 x 27 cm. pag. 96 quasi completamente illustrato con foto b/n
Testo in lingua tedesca
Stampato nel 1940 da Verlag Heinrich Hoffmann
Condizioni del libro: usato in ottime condizioni. Qualche danno nella sovracopertina. Dedica nella prima pagina bianca
Rarissimo volume stampato in Germania nel 1936 che pernde in esame le conquiste del Terzo Reich, i campo economico, politico, sociale e militare. la peculiarità della pubblicazione è rappresentata dalla lingua inglese. Infatti era destinata ad una platea non germanica, per mostrare le conquiste del Reich nazionalsocialista. Il volume è rilegato e di grosso formato e le immagini sono di grandi dimensioni e ottima qualità. Le didascalie, come abbiamo già detto in lingua inglese, sono di riferimento alle immagini. Pubblicazione di rarissima reperibilità.
Rilegato, 28 x 34,5 cm. pag. 256 completamente illustrato con foto b/n
Testo in lingua inglese
Stampato nel 1936 da Volk und Reich
Condizioni del libro: usato in ottime condizioni. Tracce del tempo e di residui di colla nelle prime pagine all’interno
Volume fotografico pubblicato negli anni trenta in Germania, a cura della Volk und Reich verlag di Berlino. La peculiarità di questo volume, interamente fotografico, in cui, appunto attraverso immagini a piena pagina, viene evidenziata la società, l’arte, la tecnologia, l’industria, l’agricoltura, la natura, le città, la gioventù e, il nazionlsocialismo stesso durante quel periodo storico conosciuto universalmente come Terzo Reich, è che si tratta di una versione con le didascalie in lingua inglese, destinata al mercato anglo-sassone. Molto raro.
Rilegato, 28 x 34,5 cm. pag. 260 completamente illustrato b/n
Testo in lingua inglese
Stampato nel…. da Volk und Reich Verlag
Condizioni del libro: usato in buone condizioni. Segni del tempo nella copertina e in alcune pagine e quelche problema nella rilegatura
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