1919

squadrismo

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    1919

    22.00

    «Questo è ciò che avviene solitamente nella storia dei grandi rivolgimenti sociali. Gli uomini d’azione compiono l’impresa che a tutti pareva impossibile; e quand’essa è compiuta, quando la sua inevitabile fatalità ha soverchiato tutti gli argini e frantumato tutti gli ostacoli, quando insomma il sogno di pochi è divenuto realtà onnipresente, ecco gli uomini del pensiero, che, scartabellando fra i documenti e le date, istituendo paralleli storici, si mettono in gara di sapienti elucubrazioni per spiegare ai contemporanei ed ai posteri quello che è avvenuto. Spesso accade che la formula definitiva, quella con cui un avvenimento passa alla storia, non abbia più nulla di comune con l’idea originaria da cui sorse. Del Fascismo si sono cercate, finora senza troppa fortuna, innumerevoli definizioni. Si può dire che tutti coloro i quali hanno scritto o trattato del Fascismo, in Italia e all’Estero, non hanno saputo resistere alla tentazione di collocare la propria. Ma le migliori tra esse non sono mai riuscite che ad abbracciare una parte del Fascismo, ad illuminare un solo aspetto esteriore di questo grandioso fenomeno».

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 288

    Stampato nel 2019 da AGA

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    Arditismo – Mussolini e gli arditi

    120.00

    Organizzati nell’estate del 1917 dal colonnello Giuseppe Bassi, gli Arditi si distinsero per efficienza bellica e valore individuale, tanto da essere considerati gli antesignani delle moderne Forze Speciali. Ma al ritorno a casa non trovarono l’accoglienza sperata, gli italiani si mostrarono diffidenti nei confronti di quelle truppe scelte troppo combattive e troppo radicali. Dalla loro parte si schierò soltanto un giovane socialista cge seppe comprenderne le ragioni e incanalarne le energie: Benito Mussolini. Questo scritto di Gino Svanoni, con la prefazione esclusiva di F.T. Marinetti, va oltre la mera funzione apologetica o letteraria (il testo è stato lasciato originale), ma rappresenta il documento di un percorso iniziato nelle trincee del Carso e avviato inevitabilmente a concludersi a Salò.

    Brossura, 16 x 22 cm. pag. 190 con 39 illustrazioni b/n fuori testo

    Stampato nel 1939 da Carnaro

    Condizioni del libro: usato

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    Avanguardia di morte.. – Racconti brigatisti

    18.00

    Questa narrazione è stata pensata e scritta sulla base di episodi autentici e qui i protagonisti storici compaiono nella trama di capitoli dedicati a personaggi di fantasia. Leandro Arpinati, Ferruccio Vecchi, Guido Keller, Alessandro Pavolini, Giuseppe Solaro… attorno a loro si muovono i personaggi minori “sullo sfondo di una temperie storica inimitabile e ormai quasi mitologica più che leggendaria.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 260

    Stampato nel 2016 da A.G.A.

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    Avanguardismo rivoluzionario. Epica e mistica della giovinezza in camicia nera

    16.00

    Dato alle stampe per celebrare il decennale della Marcia su Roma, “Avanguardismo rivoluzionario” viene concepito come un doveroso tributo ai tantissimi giovani che sacrificarono la vita per la rivoluzione fascista. Giovanni Gallo – che prese parte in prima persona all’epopea dello squadrismo – ripercorre la storia dei “giorni di attesa e di marciapiede”, passando in rassegna i più celebri martiri in camicia nera: pagine appassionate e sacrali, dove l’eroismo dei protagonisti si scontra con l’odio cieco dei loro assassini, la cui azione – sovversiva, feroce e antinazionale – non trova spazio nelle odierne cronache storiche.

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    Barricate

    12.00

    Tommaso Claudio Columbo

    “Scocca la mezzanotte a tutti i campanili d’Italia, e corrono nelle tenebre le ombre degli italiani che vegliano. E’ scoccato il primo minuto del nuovo giorno: 28 ottobre. O Italia, non dormire questa notte. Attendi l’alba di domani che verrà a donarti la buona novella assieme alla carezza del nuovo sole. Sulla strada passano, ininterrottamente, i veicoli veloci. Tutti portano a Roma. A Roma! Carri, cavalli, automobili… Corrono tutti. I treni sono presi d’assalto da una folla compatta e disciplinata. I convogli corrono, stracarichi, sui binari lucenti, nella notte. Le strade rigurgitano. I fanciulli si sono schierati con gli anziani, gli anziani con i veterani, ma tutti, oggi, sono tornati.. Giovanissimi”. Da uno scritto dell’epoca.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 102

    Stampato nel 2022 da Le Vele Nere

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    Certi giorni di marciapede e di attesa… Storia delo squadrismo fiorentino

    25.00

    Giacinto Reale

    In questo mio sesto libro di argomento “squadrista” ho preferito dare spazio, più che nei precedenti, alle testimonianze dei protagonisti. Quindi, la parte del leone la fanno l’essenziale memorialistica fiorentina (Umberto Banchelli, Bruno Frullini e Mario Piazzesi) e i più importanti giornali “figli” dello squadrismo (Sassaiola Fiorentina di Amerigo Dumini, Il Selvaggio di Mino Maccari e Il Bargello diretto – anche se solo per un periodo e tuttavia il più significativo – da Alessandro Pavolini). Naturalmente non mancano altri contribuiti quali, per esempio, quelli di Curzio Malaparte “conquistatore dello Stato”, Sebastiano Versari “fascista autonomo” e Ardengo Soffici “intellettuale di riferimento”. Questo, sia per offrire una versione più “bilanciata” rispetto a quella corrente, che per ricostruire un “atmosfera” simile a quello vissuto da chi c’era. Il quadro d’insieme che viene fuori conferma la felice intuizione di Salvatore Lupo, per il quale il primo fascismo fiorentino fu anche «una straordinaria fucina di intellettuali in camicia nera» e non solo esercizio di manesche attività a opera di sbandati e violenti per vocazione.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 328 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2021 da Libreria Europa

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    Fascismo – Squadrismo

    160.00

    Numero del ventennale di questa rivista diretta da Asvero Gravelli (Brescia, 1902), giornalista, squadrista, vicesegretario delle Avanguardie giovanili dei fasci di combattimento dal 1921. Fra i contributi: Mussolini squadrista; Achille Starace, Squadrismo: credere, obbedire, combattere; Roberto Farinacci, Significato; Giuseppe Bottai, Squadrismo, rivoluzione intesa come guerra; Italo Balbo, Mussolini e la gioventù combattente; Auro D’Alba, Camicia nera e poesia; F. T. Marinetti, Definiszione dello squadrismo; ecc… Il volume, già di per se estremamente raro da reperire, è ulteriormente prezioso per avere al suo interno una dedica con la firma autografa di Marcello Gallian, famoso scrittore, giornalista e drammaturgo, Fu un fervente sostenitore del movimento fascista ai suoi esordi, sansepolcrista e squadrista, A causa delle sue idee anarchiche ed estremiste fu più critico riguardo alla trasformazione del fascismo in regime burocratico.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 244

    Stampato nel 1939 da Stabilimento Tipografico Europa

    Condizioni del libro: usato in discrete condizioni

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    Fascismo/Squadrismo – Vecchia guardia

    99.00

    Frenetici. Drammatici. Decisivi. Gli anni tra il 1919 e il 1922 furono quelli che videro la nascita e l’affermazione inarrestabile del fascismo. Anni che hanno segnato il destino dell’Italia e dato vita alla scalata al potere di Benito Mussolini. “Vecchia guardia” di Ernesto Daquanno, è un eccezionale osservatorio per capire il contesto che portò alla marcia su Roma. Un affresco, di parte fascista, uno dei pochi esistenti e per questo ancora più importante, del clima maturato con la “vittoria mutilata”, delle speranze deluse dal presidente americano Wilson, del fermento, dei cortei, delle manifestazioni, degli scontri tra fascisti e socialisti, dei saccheggi, degli scioperi selvaggi, delle violenze ai danni dei reduci della Prima Guerra Mondiale e della scelta storica di Mussolini di arrivare a creare i Fasci di Combattimento, il 23 marzo del 1919, a piazza San Sepolcro.

    Brossura, 16 x 21 cm. pag. 252 con circa 8 illustrazioni b/n

    Stampato nel 1934 da Edizioni Ardite

    Condizioni del libro: buone condizioni, segni del tempo

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    Gli squadristi di Modena (1919-1923). Protagonisti, pratiche e rappresentazioni della violenza alla nascita del fascismo

    24.00

    Fabio Montella

    Il volume tratta  uno degli snodi cruciali della storia italiana, visto dal punto di vista modenese. Chi furono gli squadristi? Come e con quali mezzi riuscirono a conquistare il potere? Quale fu la mentalità alla base del loro agire? Perché non furono fermati? A queste e ad altre domande l’autore fornisce un’approfondita risposta. Viene inoltre pubblicata un’ampia cronologia della violenza politica a Modena tra la fine del 1918 e tutto il 1923, ovvero tra il periodo che ha inizio con l’uscita dalla Grande Guerra e termina con i mesi successivi alla completa conquista del potere fascista, a seguito della Marcia su Roma.

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    I Ragazzi Della Rivoluzione

    24.00

    Gino Fornari

    “Dalle Alpi alla Sicilia la lotta si era fatta serrata e i fascisti, con la passione della loro fede inestinguibile e della loro volontà indomabile, marciavano senza esitazioni e senza paure mentre gli ostacoli cadevano ad uno ad uno dinanzi alla loro travolgente marcia. Passavano le squadre, con le loro fiamme in testa, con le loro canzoni e col loro ardimento. Testa alta, sguardo fiero, muscoli possenti sotto la camicia nera, pronti a scattare; manganello in mano, una bomba nel tascapane, un cuore da leone. Ecco gli squadristi. Un ordine e via”.

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    La marcia su Roma. Racconti squadristi di lotta e Rivoluzione

    18.00

    Giacinto Reale

    Che cosa fu la Rivoluzione fascista? Quali furono gli eventi che ne favorirono l’affermazione? Il presente testo vuole essere un contributo appassionato alla comprensione di un’atmosfera. Il quadriennio che precede la Marcia su Roma rappresentò una stagione turbolenta e straordinaria: dai giorni “di attesa e di marciapiede” alla creazione delle prime “squadre”; dal culto eroico del sacrificio al “me ne frego” impresso sulle bende delle ferite. Questo libro rappresenta un viaggio straordinario nella quotidianità di una stagione incendiaria, con un occhio di riguardo ai suoi più celebri protagonisti. Un fronte di lotta nel quale convissero l’ardore dell’arditismo e il pragmatismo mussoliniano, lo spirito antiborghese e il retaggio nazionalista, lo slancio aristocratico e la forte vocazione social.

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    MVSN 33º Battaglione CC.NN. Alla Conquista di Mentone

    25.00

    AA.VV.

    Ristampa in edizione linitata a 50 esamplari di un fascicolo edito a suo tempo dalla Federazione dei Fasci di Combattimento di Imperia, per celebrare la conquista di Menone da parte delle Camicie Nere del 33° Battaglione tra il 22 e il 24 giugno 1940.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 38

    Stampato nel 2023 da Novantico

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    Neri come la morte. Lo squadrismo italiano dalle origini al regime

    19.00

    Nicolò Rettagliata

    Il periodo che va dalla fine della Prima Guerra Mondiale alla marcia su Roma, con la presa del potere di Mussolini, rappresenta una delle epoche più convulse e tumultuose della storia nazionale. In questi quattro anni, percorsi da una guerra civile strisciante, un fenomeno inedito come lo squadrismo fascista fu protagonista della dinamica storica e politica del nostro Paese, ergendosi poi a modello europeo. In questo libro si entra nel vivo di quel laboratorio, analizzandone la composizione sociale, l’organizzazione della violenza, lo sviluppo politico e i personaggi di spicco, oltre che l’immaginario culturale, e si ripercorre l’evoluzione storica del movimento fascista da attore eversivo a forza istituzionale attraverso la lente privilegiata degli squadristi, delle loro azioni, dei loro simboli, in quello che è stato un passaggio cruciale, non solo italiano, del Novecento.

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    Rivoluzione – Squadrismo in cammino

    11.00

    L’autore, siciliano di nascita, da giovanissimo si avvicina al fascismo. Partecipa ad alcuni avvenimenti dello squadrismo, da lui esaltati e rievocati in questo testo, pubblicato la prima volta nel decennale della marcia su Roma, e una seconda volta nel ventennale, nel 1942.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 72

    Stampato nel 2020 da Libreria Europa

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    Rivoluzione. Squadrismo in cammino

    11.00

    Aurelio Maria Pizzo

    Diario di uno squadrista, diario del 1922, diario di un rivoluzionario. Questo diario è una testimonianza di una persona che ha partecipato a vari avvenimenti durante il 1922, anno cruciale per la politica italiana. E’ un resoconto del suo viaggio attraverso l’Italia, viaggio che l’autore compie per giungere nella sua terra natìa, la sicilia, per rincontrare sua madre. Si troverà in mezzo a numerosi avvenimenti, scontri politici, scontri a fuoco, assalti e contro-assalti, a fronteggiare i socialisti, i leghisti ed i comunisti di Nicola Bombacci. Scritto con la consueta goliardia fascista di allora.

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    Se non ci conoscete…. Racconti squadristi

    15.00

    Il Diciannovismo, tanto nelle sue premesse – le gesta degli Arditi sul finire della Prima guerra mondiale – quanto nell’epopea legionaria dannunziana a Fiume, per finire con le storie contigue alla Marcia su Roma (che segnò la fine dello squadrismo pratico ma non certo quella dello squadrismo ideale, fiume carsico inesauribile fino al 1945 e oltre), offre un materiale formidabile e sterminato: avventure mirabolanti, imprese eroiche, personaggi leggendari e figure tragiche. Questi racconti sono concepiti sulla base di episodi autentici accaduti nel quadrienno della “primavera di bellezza”, e ruotano attorno a personaggi di forte caratura come Leandro Arpinati, Ferruccio Vecchi, Guido Keller, Alessandro Pavolini, Giuseppe Solaro… Accanto a loro si muovono personaggi minori, veri o immaginari, sullo sfondo di una temperie storica inimitabile e ormai quasi mitologica più che leggendaria.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 198 + 8 pagine furi testo con foto b/n

    Stampato nel 2016 da AGA

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    Sei momenti di storia squadrista

    18.00

    Il volume tende a focalizzare sei momenti di storia squadrista raccogliendo e compattando quanto reso disponibile in modo frammentario e sparso in centinaia di volumi, materiale reso organico lungo un filo narrativo omogeneo. Questo testo, pur snodandosi in campo storico con precisione chirurgica, non ha la pesantezza di un saggio storico, e appassiona con le sue pagine dal timbro epico e asciutto al contempo.

    Brossura, 15 x 20,5 cm. pag. 264

    Stampato nel 2017 da A.G.A.

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    Storia dello squadrismo 1919 – 1923. Violenza Politica e guerra civile nel primo dopoguerra

    35.00

    Pierluigi di Colloredo Mels

    Nelle parole di Gaetano Salvemini sta tutta la realtà della guerra civile che investì l’Italia dopo il primo conflitto mondiale, con la delusione dei reduci per la Vittoria mutilata, la minaccia della rivoluzione bolscevica e l’occupazione delle fabbriche nel Biennio rosso. La nascita dei Fasci di Combattimento il 23 marzo 1919 fu la scintilla che accese l’incendio che avrebbe arso la Penisola e che vide nello squadrismo fascista il fenomeno politico e militare più importante, che portò all’ istituzionalizzazione della violenza politica. Dello squadrismo fascismo saranno qui affrontate la storia, dalla nascita alla normalizzazione con la creazione della Milizia, l’organizzazione, le donne nella Milizia, i protagonisti e le violenze, senza atteggiamenti apologetici o assolutori né aprioristiche condanne decontestualizzate dalla realtà del secolo scorso.

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    Vecchio fascismo nostro. 45 profili squadristi

    25.00

    Giacinto Reale

    Quarantacinque profili squadristi da Berta a Scambelluri, da Carli a Vecchi, da Arpinati a Scorza, da Padovani a Ricci. Quarantacinque profili, quarantacinque vite, raccontati con la solita passione dell’autore e la solita ricerca bibliografica. Prefazione di Pietro Cappellari.

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    Venti su un Autocarro

    89.00

    Guido Strumia

    Credo si possa dire che il titolo di questo bel libro di memorie squadriste in forma di romanzo rappresenti, in due parole, la sintesi di gran parte di ciò che fu lo squadrismo. Innanzitutto il riferimento al numero (“venti”) che rispecchia la realtà delle squadre e l’orgoglio di essere “minoranza rumorosa” (così si definirono gli squadristi veneziani), contro una maggioranza vile ed un nemico numericamente più consistente, ma vile anch’esso. Orgoglio destinato a durare nel tempo, tra i “veri” squadristi di allora, come il Capitano degli Arditi, decorato, Piero Bolzon: «Noi, quelli che veramente abbiamo fatto la rivoluzione, ci parlavamo, un tempo, occhi negli occhi, alla brava, secondo una costumanza che battezzavamo per “menefreghista”; né conoscevamo la carezza ai grami cittadini per viltà, né il sistema della pedata per irriconoscenza congenita…». Ecco perché da quell’arditesca pattuglia, a suo modo elitaria, resteranno esclusi, nonostante i tanti tentativi di intrusione, i “finti” squadristi (c’erano anche quelli!) fustigati da un altro che c’era, fiumano, segretario del fascio di Sesto S. Giovanni, dirigente delle Avanguardie giovanili, pluriferito e incarcerato, Asvero Gravelli.

    brossura, 12 x 20,5 cm. pag. 244

    Stampato nel da Federazione dei Fasci Italiani Vercelli

    Condizioni del libro: usato in discrete condizioni. La copertina presenta delle mancanze in alto e in basso a destra e in basso a sinistra

     

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