Fulvio Izzo – Un miliziano di Sua Maestà Angelo Insogna L’’agonia d’un regno.

pensiero tradizionale

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    Fulvio Izzo – Un miliziano di Sua Maestà Angelo Insogna L’’agonia d’un regno.

    25.00

    Il volume, pubblicato dalle Edizioni di Ar nella collezione ‘I Masnadieri’, comprende sia il saggio di Fulvio Izzo Un miliziano di Sua Maestà, sia lo scritto del miliziano stesso, Angelo Insogna, L’agonia d’un regno. Maria Sofia fu incendiata per tutta la vita dal dèmone della vendetta. Ferma vendetta ella voleva trarre dei piemontesi usurpatori. A ogni costo. Anche a costo di dettare l”alleanza con il nemico ideologico: con i socialisti, con gli anarchici che pur le avevano ucciso Sissi, l”amata sorella. Senza pregiudizio, con tutti i mezzi. Anche la pistola di Gaetano Bresci, cui lei armò la mano. Se il miliziano Insogna intrecciava con il nemico del nemico la trama, Maria Sofia tendeva l”orditura per incrociarvela: a formare quel tessuto, dell”’insorgimento’ dei popoli italiani meridionali contro il risorgimento savoino, che era una sorta di ”disintegrazione del sistema’ ante litteram. Lo nota con sicuro disincanto Fulvio Izzo, che nella sua opera ci restituisce, disegnandoli con rigore documentale e interpretandoli con prezioso acume, tutti i casi di quell”incomune, inaudita avventura politica.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 215

    Stampato nel 2014 da Ar

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    Fuochi nell’oscurità. Uomini e Dèi

    16.00

    Jack Donovan

    L’uomo, oggi, ha la possibilità di leggere ed approfondire, lasciandosi ispirare da miti, storie virili, religioni e dottrine tradizionali. Possiamo dunque comprendere, con sufficiente chiarezza, come quei miti si siano evoluti, esplorandoli con attenzione. Tuttavia, moltissimi uomini avvertono ancora la bruciante mancanza di una dimensione sacra, cercando ardentemente di riconnettersi a qualcosa di eterno, di trascendente e di verticale. La domanda, dinanzi alla varietà di orientamenti, Dèi ed eroi, è anzitutto una: che cosa scegliere? Jack Donovan – autore di bestseller internazionali e classici underground – esplora i tratti comuni di tutti questi miti, ancora così rilevanti ed attuali. Partendo dalla semplice metafora del fuoco da campo, l’autore delinea il suo ideale mascolino, racchiudendolo in un sistema tripartito ed utilizzandolo per mostrare ruoli e temi da trasmettere. È innata, nell’uomo, la ricerca di un ordine rispetto al caos. Nell’ordine e per l’ordine, padri celesti, guerrieri tonanti, dèi della fertilità e archetipi divini vengono integrati in una naturale religione eterna, capace di attingere dall’antichità per ricordarci chi siamo.

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    Fuoco segreto. Lettere, interviste, documenti, testimonianze, inediti

    45.00

    Julius Evola

    Una raccolta eterogenea di documenti rari o inediti, molti dei quali provenienti dagli archivi della Fondazione J. Evola, che integrano ciò che si sa della sua “biografia spirituale”: numerosi carteggi con personalità del Novecento, interviste dimenticate, saggi, lettere dedicate all’arte, bozzetti pubblicati per la prima volta, voci “magiche” bocciate dall’Enciclopedia Treccani, il “manifesto ideale” della rubrica Diorama Filosofico, due capitoli di Rivolta contro il mondo moderno espunti dall’autore nel corso degli anni, un racconto erotico, forse destinato a Playmen, e molto altro. Saggio introduttivo di Joscelyn Godwin.

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    Futuro e tradizione – La rifondazione italiana

    11.00

    Il mito del progresso universale si è rovesciato in un’utopia contemplante un paradiso terrestre riservato alla minoranza degli oligarchi festaioli & thanatofili, selezionati secondo gli incubosi princìpi, che orientano le azioni delittuose della banca mangia uomini. Dai lugubri ideologi, dagli usurai e dai giornalisti trombettieri, i comportamenti in guerra contro la natura sono lodati in quanto necessari a frenare il pericolo della natalità. Di qui l’alluvione di testi catastrofisti e di desolanti chiacchiere, che propagandano la mitologia malthusiana e incensano i comportamenti scellerati e/o ripugnanti contro la vita, in special modo suicidio, aborto, sodomia e onanismo. Nella scena tenebrosa allestita dall’oligarchia crepuscolare la sperata reazione della Chiesa cattolica è purtroppo dolcificata da scadute suggestioni modernistiche, da infondati timori e da immotivati rispetti umani. La verità contenuta nella sacra Tradizione, avanza tuttavia sulle rovine dei pensieri elucubrati dalla modernità, che ormai ridotta alla misura di un nichilismo, fomite di umilianti trasgressioni e di sacrifici umani.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 135

    Stampato nel 2013 da Solfanelli

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    Geometria Sacra ed Astronomia nel Mondo Celtico Padano-Alpino

    20.00

    Sul territorio padano-alèino, inteso come la regione abitata durante l’età del ferro dalle popolazioni di gruppo celtico prima golasecchiano e successivamente gallico, si possono rilevare inequivocabili tracce inerenti all’esistenza di luoghi sacri costruiti applicando tecniche geometriche e astronomiche, testimoni di una notevole abilità operativa e di conoscenze tipicamente celtiche. In questo volume vengono presi in esame alcuni di questi siti come il cosiddetto “Grande Cerchio” di Trecamini-Ravona, il nemeton ellittico di Milano, il “Triangolo dei Celti” pliniano in Val d’Intelvi e il sito circolare multivallato di Monte Giove nell’area del Verbano – Cusio – Ossola. Infine gli ultimi due argomenti dell’opera riguardano una semplice procedura operativa utilizzata dai Druidi per materializzare sul terreno le direzioni solstiziali solari e alcuni cenni di Geometria Frattale nell’arte celtica.

    Brossura 13,5 x 21 pag. 398 diverse fotografie b/n

    Stampato nel 2012 da Fonte di Connla

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    Giacomo Boni. Scavi, misteri e utopie della terza Roma

    26.00

    Sandro Consolato

    Giacomo Boni segnò la storia dell’archeologia romana con scoperte nel Foro e sul Palatino che lo resero celebre in tutto il mondo. Figura originalissima e poliedrica, nazionalista mistico e nostalgico del paganesimo, inseguì l’utopia di una Terza Roma che ridesse un primato all’Italia nel mondo, avvicinandosi prima a Crispi e Sonnino, poi a Mussolini, il che contribuì, unitamente a già preesistenti pregiudizi nei suoi confronti da parte del mondo accademico italiano, ad obliarne a lungo la figura. Nel quadro della riscoperta e rivalutazione di Boni iniziate con il nuovo secolo, il saggio di Consolato si segnala per l’unire il rigore scientifico alla capacità di rendere comprensibile e appassionante a un vasto pubblico colui che fu chiamato anche “il Mago del Palatino”.

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    Giorgio Locchi: l’intellettuale, il filosofo, il risvegliatore. Atti del convegno (Rieti, 25 novembre 2023)

    10.00

    AA.VV.

    Giorgio Locchi rappresenta una delle più profonde ed autorevoli figure del pensiero “non conforme”: la sua opera – tremendamente attuale e per questo rilanciata con forza negli ultimi anni – ha contaminato interi filoni culturali ed ha stimolato decine di intellettuali, offrendo nuove prospettive, perenni riferimenti e precise linee di vetta. Questo testo – che raccoglie gli Atti del convegno reatino a lui dedicato – vuole essere uno stimolo a guardare avanti: l’insegnamento locchiano, del resto, è il tamburo battente di un’avanguardia europea – popolata da custodi e da rifondatori – che alla lunga memoria dei nostri popoli vuole affiancare una tenace volontà di riconquista. Dal senso delle origini al significato del Mito, passando per la tensione sovrumanista, per l’interpretazione sferica del tempo, per l’approccio alla tecnica e per la concezione della storia. E quest’ultima, che per Giorgio Locchi resta sempre “aperta”, ci impone di contaminare l’esistente ed essere – qui ed ora – i padroni del nostro destino.

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    Giorgio Locchi. Il Cantore del Nuovo Mito

    12.00

    Stefano Vaj

    «Ciò che è proprio al Mito, come lo intendo io, è di entrare nella storia creando se stesso, vale a dire creando e organizzando i suoi propri elementi. Il Mito è la forza storica che dà vita ad una comunità, la organizza, la lancia verso il suo destino. Il Mito è prima di tutto un sentimento del mondo, ma un sentimento del mondo condiviso e, in quanto tale, è, e al tempo stesso crea oggettivamente, il legame sociale e la norma comunitaria». «Laddove il Mito aveva organizzato, armonizzato, unito, e perciò dato un significato e un contenuto spirituale, vale a dire umano, alla vita degli uomini, le ideologie oppongono, disuniscono, disaggregano. L’ideologia rigetta il Mito come irrazionale e pretende di essere razionale, di essere fondata razionalmente». «In generale, i popoli indoeuropei hanno perfettamente percepito la necessità di preservare la propria originalità, pur accettando le conseguenze dell’allargamento dell’orizzonte culturale e geopolitico che imponeva loro il trionfo progressivo della “rivoluzione neolitica”. Ma, limitandoci al mondo antico, soltanto i Romani sono riusciti a operare una sintesi tra perennità, fedeltà a se stessi ed alle proprie origini, ed accettazione piena e intiera della loro “intricazione cosmica”. Questa sintesi porta un nome, inciso nella storia in lettere capitali: l’imperium».

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    Gli dèi maledetti. Il pantheon nordico e le sue storie

    26.00

    Jean Mabire

    La cultura nordica spopola oggi in film, libri di storia, studi accademici, serie televisive, rievocazioni, fumetti, siti, romanzi, giochi, e l’eredità pur parziale e limitata che ne è giunta sino a noi pare diventata un filone inesauribile. Non è sempre stato così. Solo mezzo secolo fa era già molto se il pubblico aveva vagamente presenti alcuni temi fondamentali, attraverso le fiabe, la trasfigurazione wagneriana o gli studi indoeuropei di Dumézil. Poi tutto cambia. Ed è subito prima di questa svolta che vede la luce in Francia quest’opera seminale di Jean Mabire, oggi per la prima volta resa accessibile in italiano.

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    Gli eroi

    20.00

    La storia non è il racconto di fatti e memoria di date: è, invece, quella fatta dai grandi uomini guidati dalla potenza evocatrice dei valori spirituali. Dante, Cromwell, Maometto, Napoleone: uomini politici e riformatori religiosi, condottieri e poeti sono i veri e gli unici protagonisti del rinnovamento dell’umanità. Solo nel culto degli eroi essa può ritrovare i valori più autentici. Introduzione di Luigi Iannone.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 362

    Stampato nel 2018 da Oaks

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    Gli uomini e le rovine e orientamenti

    27.00

    In questo libro Julius Evola, partendo dai principi di un “tradizionalismo integrale” traccia le linee essenziali di una dottrina dello Stato e di una visione generale della vita a carattere “rivoluzionario-conservatore”: rivoluzionario, con negazione decisa delle ideologie e dei miti che dominano il mondo dell’attuale decadenza europea e specialmente italiana (anticapitalismo, antiliberalismo, anticomunismo); conservatore, come ripresa in tutti i domini dell’idea aristocratica, gerarchica e qualitativa che ha già costituito la base di una superiore tradizione dell’Occidente. Il senso dell’autorità e del vero Stato, l’ideale “organico”, la denuncia della “demonia dell’economia”, il significato di un nuovo realismo antiborghese, positivo, antimarxista, l’indicazione dei punti di riferimento per la formazione di un tipo umano che vive nella modernità ma non l’accetta ed anche di una élite, l’attacco allo “storicismo” e la revisione della nostra storia al di fuori delle falsificazioni della vulgata corrente, una nuova scelta delle “tradizioni” italiane, il senso della “guerra segreta” condotta da forze mascherate non soltanto nel campo politico-sociale e l’indicazione delle armi usate in questa guerra che ha portato allo sfacelo dell’Europa tradizionale, sono fra i principali argomenti affrontati ne Gli uomini e le rovine (1953), le cui idee sono contenute in nuce negli “undici punti” di Orientamenti (1950) di cui si ripubblicano le bozze con le correzioni autografe del filosofo.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 304

    Stampato nel 2001 da Edizioni Mediterranee

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    Golovin. Di sogno in sogno

    30.00

    Aleksandr Dugin

    A differenza di quella originale russa, in questa edizione italiana il testo di Aleksandr Dugin è stato arricchito con numerose immagini e una sostanziosa “Appendice” che raccoglie testimonianze qualificanti su Evgenij Golovin (1938-2010), un uomo autenticamente straordinario che lo stesso Dugin considera suo maestro e del quale si proclama largamente debitore per gran parte dei temi e delle idee riversate nelle sue pubblicazioni, a cominciare dall’imprescindibile Il Soggetto radicale. Il testo narra della vita e delle opere di Golovin e nelle Appendici compaiono scritti inediti suoi e dei sodali del esoterico Circolo Južinskij. Numerosi i documenti fotografici pubblicati.

     

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    Gruppo Escursionistico Orientamenti

    5.00

    Serie di documenti per “Il Fronte della Tradizione” a cura dell’Associazione Culturale RAIDO che, propongono o, ripropongono scritti che vogliono essere un contributo a far chiarezza su argomenti diversi, a volta, di fondamentale importanza. Queste agili monografie sono indicate a chiunque voglia far chiarezza in questi tempi in cui la civiltà corre verso l’annientamento cercando una nuova, anzi un’antica visione del mondo, nel senso tradizionale del termine. Il presente fascicolo, analizza il “Gruppo Escursionistico Orienqamenti” di RAIDO.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 46

    Stampato nel 2007 da Raido

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    Guerra e guerrieri

    8.00

    “La guerra è l’evento che ha dato la fisionomia al volto del nostro tempo”. Così scriveva Friedrich Georg Jünger nel 1930 nello scritto “Guerra e guerrieri”, un breve saggio che è diventato fondamentale nel dibattito filosofico e politico novecentesco. In questo scritto l’autore tedesco tenta di mettere a fuoco il senso della guerra senza confini che era esplosa nel corso della Primo conflitto mondiale, ma che avrebbe sempre più dato forma alla esistenza degli uomini anche nei decenni a venire. Ancora oggi “Guerra e guerrieri”, oltre che una eccezionale testimonianza della mutazione dello natura della guerra avvenuta nel corso della Prima guerra mondiale, ci pone dinanzi all’immagine della violenza senza forma che caratterizza la vita contemporanea. A “Guerra e guerrieri” segue il discorso che Ernst Jünger pronunciò nel 1979 nella città di Verdun per sancire una nuova amicizia tra la Francia e la Germania: il grande scrittore e filosofo, nonché eroe della Prima guerra mondiale, in poche righe ripensa alla sua vita in guerra e alla pace planetaria a cui oggi l’uomo deve aspirare come sua unica salvezza.

    Brossura 11 x 17 cm. pag. 74

    Stampato nel 2012 da Mimesis

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    Havamal. La voce di Odino

    18.50

    Antonio Costanzo (a cura di)

    Prima opera dedicata esclusivamente agli Havamal – componimento sapienziale di 164 strofe appartenente alla raccolta dell’Edda poetica -, corredata di un fitto apparato di note, è suddivisa in due parti: la prima dedicata al contenuto, alla filosofia del testo, la seconda, di carattere specialistico, all’analisi dei versi e delle singole parole. La prima parte introduce dunque nell’affascinante mondo dei Vichinghi, espone la loro filosofia di vita, le loro vedute sul mondo, sull’esistenza e che cosa pensavano quando solcavano i mari del globo, senza tralasciare di paragonare le idee degli Havamal e quindi dei vichinghi e degli altri popoli germanici con le visioni filosofiche di altri popoli. Nella seconda parte, di tipo più specificatamente filologico, viene analizzato il significato delle parole, l’etimologia e nel dettaglio gli innumerevoli passi di difficile traduzione, con una spiegazione e note sulla scelta effettuata.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 260

    Stampato nel 2010 da Diana Edizioni

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    Hegel, Evola e la Conoscenza del Divino

    19.00

    Studi sulla teosofia platonico-ermetica che non hanno altra finalità, se non quella di indurre il lettore (che non dovrà essere solo tale … !) ad un radicale mutamento di prospettiva e di visione medesima (autentica metànoia) che abbia per finalità identificante proprio la naturale, comunanza spirituale, nella lunga catena della Tradizione platonico-ermetica, tra il Logos di Hegel e quello di Evola, al di là dei tempi storici e dei lessici alquanto differenti che li hanno caratterizzati: la Tradizione è la medesima, solo per colui che abbia occhi per vederla!

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 112

    Stampato nel 2018 da Arya

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    Heidegger e gli ebrei – I Quaderni neri

    22.00

    Perché Martin Heidegger ascrive agli ebrei l’oblio dell’Essere? Qual è allora il rapporto tra l’Essere e l’Ebreo? In che senso viene imputata agli ebrei la colpa più grave, da cui dipende il destino dell’Occidente? E perché questa accusa viene mossa negli anni trenta, dopo le leggi di Norimberga (1935), mentre inizia la guerra planetaria che dovrebbe condurre la Germania nazionalsocialista al dominio del mondo? I “Quaderni neri” di Heidegger, che solo ora vengono pubblicati in Germania, oltre a dischiudere un’inedita prospettiva sul pensiero del filosofo, stanno suscitando un nuovo, intenso dibattito. L’antisemitismo metafisico che vi si legge solleva problematici interrogativi.

    Brossura, 11,5 x 19,5 cm. pag. 360

    Stampato nel 2014 da Bollati Boringhieri

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    Hic et Nunc. Interista ad Aleksandr Dugin

    12.00

    Luigi Tedeschi (a cura di)

    Secondo Dugin possiamo organizzare o proporre l’ultima rivoluzione del sacro, il ritorno del sacro. Qui ed ora. All’esortazione partecipano, con loro considerazioni, alcuni interlocutori del pensiero dughiniano, a volte approvandone l’analisi o criticandola ma sempre con considerazioni propositive. In questo modo l’intervista (a cura di Luigi Tedeschi – direttore di Italicum) diventa un progetto, una opportunità per essere protagonisti in questa fase di evoluzione dell’umanità. Prefazione di Rainaldo Graziani. Interventi di Eduardo Zarelli, Adriano Segatori, Liuca Leonello Rimbotti e Marco Della Luna.

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    I caratteri

    13.00

    Opera fondamentale per chi si accinge a studiare, da qualsiasi visuale, l’uomo. i Caratteri di Teofrasto ispirarono Leopardi e Della Casa, il filosofo e l’uomo di mondo. Perché nei ritratti che lo scrittore greco spiccò dalla sua penna ci può trovare di che leggere chiunque: tanto il moderno quanto l’antico. Il primo vi troverà l’ispirazione per qualche motto di spirito capace di fare la sua fortuna in società. Il secondo s’incamminerà sulle tracce della razza dell’anima – e scandirà il genere umano di conseguenza. La presente edizione dello scritto di Teofrasto segue la traduzione e il commento di Goffredo Coppola – “gran professore di greco e latino, – che i torchi di Mondadori stamparono il 15 febbraio del 1945. Goffredo Coppola fu anche “il primo della lista dei giustiziandi di Dongo”. Chissà che parole acute e sprezzanti avrebbe trovato il filosofo Teofrasto per discernere su vincitori e vinti…

    Brossura 14,5 x 21,5 cm.

    Stampato nel 2006 da Edizioni di Ar

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    I cicli naturali – Vivere i fenomi celesti

    20.00

    La natura umana non può prescindere dalle diverse ciclicità nelle quali è immersa, a dispetto di qualunque tentativo moderno che tenda ad ignorarle e a stabilire dei ritmi artificiali dettati dalle necessità di una civiltà non più “a misura d’uomo”. Le popolazioni antiche erano molto più sensibili ai cicli naturali rispetto all’uomo moderno e vivevano in “sintonia” con tali cicli che scandivano il loro calendario, le loro attività e, in definitiva, la loro vita. Riscoprire una tale forma di “sintonia”, oltre ad essere giovevole per l’uomo che non si pone particolari traguardi, in modo da attenuare molti degli stress generati dall’attuale modo di vivere, lo è ancor di più per chi è intenzionato a seguire le Vie della Tradizione, a percorrere una “Via di realizzazione” che lo conduca al contatto con il mondo metafisico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 208

    Stampato nel 2010 da Settimo Sigillo

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    I demoni del bene – Dal nuovo ordine morale all’ideologia del genere

    20.00

    L’ideologia del genere è una mutazione antropologica e culturale omologa a quella altrettanto radicale che segna i processi economici e produttivi. L’deologia gender nega l’ordine naturale, l’eredità biologica, l’innato, le tradizioni, il passato. Tutto è liquido, flessibile, mobile. Nella fluidità e vacuità dell’esistenza non ci sono più appartenenze, legami, identità culturali, linguistiche e comunitarie. Per Alain de Benoist l’ideologia gender è l’esito di un disperante e banale nichilismo. Si punta a far apparire un uomo nuovo che non dovrà niente a nessuno, che non si sentirà debitore di alcunché, i cui unici legami sono contrattuali e dunque provvisori. E’ l’uomo dell’Impero del Bene.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 219

    Stampato nel 2015 da Controcorrente

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    I miti nordici

    30.00

    Verso la fine dell’VIII secolo la storia conosce nuovi protagonisti: i Vichinghi. Il mondo “civile” viene infatti sorpreso e sconvolto dalla comparsa, sulle coste britanniche, di predoni del mare provenienti dal Nord dell’Europa. Sono le prime avvisaglie di una serie crescente di incursioni e di imprese grazie alle quali questi uomini raggiungeranno terre ignote e lontane. Abilissimi navigatori, sagaci commercianti, predatori spietati, guerrieri pressoché invincibili, i Vichinghi hanno potuto custodire e trasmettere per secoli l’eredità culturale dei loro avi. A questo retaggio di tradizioni è dedicato il presente volume, che pone al centro del proprio interesse il patrimonio mitologico delle popolazioni nordiche.

    Brossura pag. 728

    Stampato nel 2008 da Longanesi

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    I riti del solstizio – Feste rituali e cerimonie che celebrano i cicli della terra

    16.50

    Per molti secoli i nostri antenati hanno celebrato le stagioni dell’anno con feste rituali. Tali feste – le più importanti e universalmente osservate erano i due solstizi – avevano molteplici funzioni: creavano maggiore coesione all’interno della comunità, erano uno sfogo collettivo, ma soprattutto accrescevano il senso di comunione con la Natura. Richard Heinberg racconta il modo in cui tradizionalmente le diverse culture – dal Medio Oriente alle Americhe, dall’India all’Europa – celebravano questi riti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 184

    Stampato nel 2012 da Edizioni Mediterranee

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    I sentieri della tecnica. Spirito faustiano, transumanismo, futurismo

    20.00

    Stefano Vaj

    La “questione della tecnica”, come discussa ad esempio da Heidegger, Gehlen e Spengler, resta la questione cruciale che interroga la peculiare storicità della nostra specie, più in particolare della nostra cultura, e ancora più in particolare della nostra epoca. Ma nelle possibili svolte tecnologiche che si prospettano per il nostro futuro entra altrettanto in gioco quali saranno effettivamente realizzate, quando, come e da chi. Chi le controllerà e per che scopi. Come pensare le trasformazioni che potrebbero comportare nel mondo, anche ai fini di quella mutazione postumana e prima ancora postumanista che ci viene additata da Nietzsche e Marinetti. Cosa rappresentano e comportano le forze e le idee che da sempre si oppongono a ciò che nei paradigmi contemporanei è rappresentato da Icaro e da Prometeo, da Faust e da Mafarka. Atraverso una riflessione coerente sviluppata per decenni in studi e interviste, post ed articoli, l’autore disegna uno scenario che provoca il lettore a prendere posizione e a pensare sino in fondo le conseguenze di scelte che non possono essere più ignorate.

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    I tesi di “Rivolta Ideale”

    14.00

    Julius Evola

    A cura di Marco Iacona. Contiene i 28 articoli pubblicati da Evola tra il 1949 e il 1953, e i saggi: ‘Evola e la politica inattuale (1949-1953)’ di M. Iacona, e ‘Interregno e utopia’ di P. Di Vona. “I testi evoliani che brevemente considereremo sono caratterizzati da un Leitmotiv, da una melodia riassumibile in poche note? Pensiamo di si. Molti di questi contributi, a nostra giudizio, ripropongono un modo di argomentare tipico di uno degli ‘autori di rimando’ del filosofo tradizionalista: Friedrich Nietzsche”. (M. Iacona) Un altro aspetto imprescindibile e fondamentale degli articoli usciti su La rivolta ideale è che Evola vi definì alcuni dei concetti principali della sua dottrina… Anzitutto la tradizione da lui intesa come una forza spirituale formatrice che si mantiene una attraverso la forme varie, in cui essa storicamente si afferma…Evola poi spiega con chiarezza quale significato abbia per lui la storia. (P. Di Vona)

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 100

    Stampato nel 2003 da Edizioni di Ar

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    I testi de “Il Conciliatore”

    21.00

    Il primo censimento completo delle pubblicazioni di Julius Evola su giornali e riviste, a opera di un comitato scientifico presieduto da Piero Di Vona, dell’Università di Napoli. Scritti che valgono da introduzione o corollario al pensiero del principale filosofo tradizionalista italiano.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 226

    Stampato nel 2002 da Edizioni di Ar

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    I testi de “La Difesa della Razza”

    21.00

    Dal 2001, il comitato di edizione presieduto da Piero Di Vona (Università di Napoli) e coordinato da Roberto Melchionda cura la pubblicazione in volume di tutti i testi di Julius Evola, in particolare gli scritti disseminati in quotidiani e periodici. In questo libro, la costellazione delle scritture evoliane apparse dal 1939 al 1942 su La Difesa della Razza, il quindicinale di Telesio Interlandi. Tra gi argomenti trattati: I tre gradi del problema della razza; Razza: realtà del mito; La razza dell’anima; L’ipotesi iperborea; Nord e Sud: superamento di una opposizione; Psicologia criminale ebraica; La razza e la guerra; Due eroismi; La concezione ariana del combattere; La dottrina romana della vittoria; Supremi valori della razza ariana; Gli Ebrei e la matematica; Le razze e il mito delle origini di Roma; La mistica della razza in Roma antica; La “gloria” della gente aria; Anima e razza della guerra; L’ascia; La razza e la filosofia della vita; Roma e il Natale ‘solare’ della tradizione nordico-aria; Razza e superrazza nei nuovi spazi imperiali; I Libri Sibillini; Andare avanti sul fronte razzista; Relazioni fra razza e filosofia; Le selezioni razziali; Razionalismo e spiritualità degli Ariani; Panorama razziale dell’Italia preromana; Roma aria: le origini; Diseguaglianza degli esseri umani; La razza e i Capi; L’aquila; La razza e la montagna; Razza, eredità, personalità; Razzismo nordico-ario.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 228

    Stampato nel 2001 da Edizioni di Ar

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    I testi de “La Stampa”

    14.00

    Il primo censimento completo delle pubblicazioni di Julius Evola su giornali e riviste, a opera di un comitato scientifico presieduto da Piero Di Vona, dell’Università di Napoli. Scritti che valgono da introduzione o corollario al pensiero del principale filosofo tradizionalista italiano.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 80

    Stampato nel 2004 da Edizioni di Ar

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    I testi de “La Vita Italiana”

    90.00

    Il primo censimento completo delle pubblicazioni di Julius Evola su giornali e riviste, a opera di un comitato scientifico presieduto da Piero Di Vona, dell’Università di Napoli. Scritti che valgono da introduzione o corollario al pensiero del principale filosofo tradizionalista italiano.

    Primo tomo 1931-1938

    Secondo tomo 1939-1943

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 1046

    Stampato nel 2006 da Edizioni di Ar

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    I testi del “Corriere Padano”

    40.00

    Il primo censimento completo delle pubblicazioni di Julius Evola su giornali e riviste, a opera di un comitato scientifico presieduto da Piero Di Vona, dell’Università di Napoli. Scritti che valgono da introduzione o corollario al pensiero del principale filosofo tradizionalista italiano.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 436

    Stampato nel 2002 da Edizioni di Ar

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    I testi del “Roma”

    60.00

    Gli scritti che, tra il 1934 e il 1973, Julius Evola compose per il Roma manifestano – nota Piero Di Vona nella sua introduzione – l’evidente volontà di comunicare con il popolo. Negli auspici dell’Autore, il popolo era il ricettacolo della tradizione; era una energia di carne e voce e nervi latente, in attesa dell’ideale che l’animasse e della decisione che la muovesse; era il compendio, sovente inconsapevole, di una spontanea resistenza alle oligarchie che hanno pervertito la storia ultima; era infine un contingente di riserva, capace talora di forza e fervore, pur rudi. Aristocrate magnanimo e vigoroso, per essenza e non per polverosi echi araldici, Evola rivolse al popolo parole accensive e pensieri divampanti: le parole dell’anima e i pensieri dello spirito universale, supremo e intimo, ineffabile e istintivo, che, per la propria causa (né buona né cattiva, ma
    la semplice e sola), non distingue tra guerra e pace, non di scrimina tra odio e amore.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 568

    Stampato nel 2008 da Edizioni di Ar

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    I testi della “Rassegna Italiana”

    13.00

    Il primo censimento completo delle pubblicazioni di Julius Evola su giornali e riviste, a opera di un comitato scientifico presieduto da Piero Di Vona, dell’Università di Napoli. Scritti che valgono da introduzione o corollario al pensiero del principale filosofo tradizionalista italiano.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 126

    Stampato nel 2001 da Edizioni di Ar

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    I testi di “Ordine Nuovo”

    18.00

    Il primo censimento completo delle pubblicazioni di Julius Evola su giornali e riviste, a opera di un comitato scientifico presieduto da Piero Di Vona, dell’Università di Napoli. Scritti che valgono da introduzione o corollario al pensiero del principale filosofo tradizionalista italiano.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 162

    Stampato nel 2001 da Edizioni di Ar

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    I testi di Totalità, Il Borghese, La Destra

    18.00

    A cura di R. Melchionda. Contributi di Roberto Melchionda: “Politica dell’apolitìa. Evolismo metafisico ed evolismo politico” e di Piero di Vona: “Osservazioni”.
    Il volume contienegli articoli di Julius Evola pubblicati dai periodici Totalità’ di Firenze, ‘Il Borghese’ di Milano, ‘la Destra’ di Roma. Con l’eccezione di un articolo del 1953, gli scritti appartengono tutti agli ultimi sette anni di vita dell’Autore.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 142

    Stampato nel 2003 da Edizioni di Ar

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    I Vibelunghi – Storia universale secondo la Saga

    16.00

    Ristampa anastatica di un volume impresso a Napoli nel 1919, traduzione dell’opera di Wagner la cui prima edizione tedesca era uscita nel 1850 e talmente dimenticata da far pensare ad un refuso del titolo. I Vibelunghi si perdono in un Medioevo celeste, che il genio del grande compositore tedesco vede tanto ricco di slanci e di avventura da potersi confondere con il mito. Così riconosce nella casata dei Ghibellini i connotati dei protagonisti della saga nibelungica al punto di crederla nata da essi. Come ogni espressione artistica, questo scritto eccita la riprovazione del positivista e non può essere presa alla lettera, ma deve esserne ricercata solo la musica.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm. pag. 99 un disegno a colori

    Stampato nel 2013 da Ar

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    Il barone immaginario – 18 racconti con protagonista Julius Evola

    19.00

    Una persona “vera” non finisce nella trama di un romanzo o racconto di finzione o nei versi di una poesia per caso, bisogna che sia “qualcuno”, nel bene o nel male. La vita di Julius Evola è stata un romanzo, anzi molti romanzi. Uno per ogni ruolo che ha vissuto: filosofo, artista, alpinista, giornalista, politico, esoterista, orientalista, amante e bon vivant. Evola è stato, nel senso più profondo del termine, un “personaggio”, sempre pericolosamente in bilico tra la realtà e il mondo creato dal suo pensiero. Diciassette scrittori contemporanei hanno raccolto la “provocazione” di Gianfranco de Turris e si sono misurati con il Barone immaginandone incontri, avventure, amanti, indagini, pensieri, battaglie. Il risultato è un Barone immaginario che ha la verità del romanzo. Affascinante per chi non ha mai letto una riga delle sue opere, una sfida per gli studiosi. Diciassette racconti più uno, quello del futurista Volt del 1920 che apre l’antologia, scritti sul confine tra i mondi passati e futuri, possibili e impossibili, su cui ha camminato il Barone.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 290

    Stampato nel 2018 da Mursia

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    Il buono, il cattivo e il pessimo governo

    20.00

    Questo libro cerca di proporre all’attenzione dell’europeo odierno, la filosofia politica, com’è realmente e non com’è stata deformata dall’immanentismo liberale. Se il vecchio continente vuole ritrovare se stesso deve conoscere la propria storia, le sue origini, la sua filosofia e il suo pensiero politico. Occorre risalire alle radici: sono quelle dei Padri ecclesiastici, canonisti e scolastici. La filosofia politica è la conseguenza pratica della filosofia dell’essere. E’ necessario ritornare alla fonte della metafisica tradizionale, per poter affrontare i grandi temi di filosofia politica, dopo che la postmodernità nichilistica ha ucciso la modernità illuminista che l’aveva partorita.

    Brossura 13 x 21,5 cm. pag. 192

    Stampato nel 2010 da Novantico

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    Il cammino del cinabro

    30.00

    Questo libro può fornire anzitutto una utile guida per meglio orientarsi nell’insieme assai complesso e vario dlele opere e dell’attività di Evola: all’arte d’avanguardia (arte astratta e dadaismo) alla filosofia speculativa, dagli studi orientali alal critica dell’attuale civiltà, dalle discipline esoteriche alal filosofia della storia e alla dottrina dello Stato. Il libro può avere, inoltre, il valore di un “documento umano” e di testimonianza di uno spirito libero, in ogni senso (non è mai stato iscritto ad un partito), attraverso i suoi tempi. Mentre descrive il formamrsi graduale di un pensiero, rievoca esperienze, lotte e situazioni di un periodo lungo decenni, senza autocompiacimento o la tendenzialità di odierni autori. Da qui una specie di congiura del silenzio intorno a Evola da parte della cultura e critica ufficiale, nonostante che un pubblico attento (e non tutto composto di improvvisati discepoli) segua ogni sua nuova opera e nonostante diversi suoi libri siano noti e tradotti all’estero, dove Evola viene considerarto una delle figure più significative, anche se discusse, dalal cultura italiana”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 220

    Stampato nel 1972 da Vanni Scheiwiller

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    Il Cammino del Cinabro

    34.50

    Questo libro, che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi “Il sentiero del cinabro” e che poi l’autore mutò in bozze ne “Il cammino del cinabro”, con evidenti riferimenti simbolici ed ermetici, venne completato entro la metà del 1962 e pubblicato dall’editore Vanni Scheiwiller nel marzo 1963, con lo scopo di rispondere alle polemiche suscitate dall’intellighenzia italiana all’uscita di “Cavalcare la tigre” nel novembre 1961, in quanto si riteneva intollerabile che fosse stato stampato il saggio di un autore ancora messo all’indice. Julius Evola lo aveva scritto per farlo pubblicare dopo la sua morte, ma prevalse la richiesta del giovane editore milanese. Non si tratta di un’opera autobiografica precisa il filosofo, ma di una “guida attraverso i miei libri”, anche se trattando, più che di vicende e fatti personali, di idee e di quei valori tradizionali che hanno caratterizzato tutta la sua vita, ben gli si adatta la definizione di “autobiografia spirituale”. In quanto tale “Il cammino del cinabro” ha una importanza determinante non soltanto per ben comprendere il percorso delle tesi e della “visione del mondo” che mossero Julius Evola, ma soprattutto per constatare come ci sia un filo conduttore e una coerenza di fondo che legano tutte le sue opere e le posizioni che in esse vengono trasmesse.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 439 + 16 pagine fuori testo con immagini b/n

    Stampato nel 2014 da Edizioni Mediterranee

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    Il cavaliere la morte e il diavolo

    15.00

    In ogni campo della civiltà esistono pietre miliari, punti di riferimento, simboli carichi di arcani significati. Come la celebre xilografia del Durer, che l’autore interroga come un oracolo e ne cerca di leggere i simboli dell’estroso messaggio, sfogliando le pagine di storia nascosta dell’Occidente e mettendo a nudo la traccia di un inarrestabile declino. Il racconto ha per protagonista l’Europa di un futuro prossimo, sottomessa all’invasore e il germe della rivolta nasce dagli antichi valori di cultura e tradizione, e di fronte alla marcia armata del cavaliere rifluisce l’orgoglio di una aristocrazia guerriera a cui furono tolte le armi affinchè il fato si compisse. Ma la vita continua al seguito del cavaliere imperturbabile.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 130

    Stampato nel 2013 da Settimo Sigillo

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    Il Cavaliere la Morte e il Diavolo di Albrecht Durer

    22.00

    Carlo Arrigo Pedretti

    Dal titolo stesso del saggio si comprende come il capolavoro di Dürer sia chiamato a svolgere la funzione di metafora la cui intelligenza, anche se immediata, richiede anche il supporto di un’attenta esegesi affinché se ne possano ricavare le più nascoste significazioni. Si scopre allora come un’opera artistica divenga stimolo di riflessione politica, o meglio meta-politica. A uomini condannati ad avanzare insieme a compagni scomodi come la Morte e il Diavolo qui si propone un’alternativa al di fuori di vie liberticide ed in grado di affermarsi sul fondamento di valori come dignità, decoro, onore e fedeltà, calpestati dalle masse e dai capi-popolo come dalla catena di ottusi consumatori, imbroglioni, sfruttatori e demagoghi.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 195

    Stampato nel 2016 da Ritter

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    Il ciclo dell anno

    15.00

    Quest’opera, prendendo spunto dal calendario celtico, cerca di dare una traccia del percorso sacro del tempo nella Tradizione europea, scandito da fattori astronomici e climatici. Il ciclo annuale è l’elemento fondamentale dell’ordine e della vita sulla terra, la nascita dell’anno è stata la nascita stessa del nostro mondo, e purtroppo all’uomo moderno sfuggono la sacralità e vitalità fondamentali, insite nel ciclo annuale, cui bisogna armonizzarsi. L’essenza delle celebrazioni antiche – di cui qui ne vengono prese in considerazione otto -, punti nodali di influssi celesti, appuntamenti cosmici imperdibili, discende proprio da questo ritmo e da queste fasi.

    Brossura 16 x 23,5 cm. pag. 148 con alcuni disegni b/n

    Stampato nel 2011 dall’Associazione Fonte di Connla

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    Il conflitto tra il cristianesimo primitivo e la civiltà antica

    17.00

    Louis Rougier

    Fu totale lo scontro fra la civiltà antica, greca o romana, e il cristianesimo primitivo. Nei primi secoli della nostra epoca, conflissero due concezioni del mondo totalmente differenti. La saggezza ellenica poneva il fine della vita umana nella conoscenza, fondando così la logica, la rivoluzione cristiana considerò la sete di conoscenza tipica degli antichi come una vana curiosità. Il greco difendeva sempre la propria città e le proprie tradizioni, il cristiano era un credente e non un cittadino. La terra era considerata un luogo di passaggio, senza legami e riferimenti culturali. In ogni settore, i due mondi erano opposti e si contrastavano. Gli antichi valori venivano combattuti e trasmutati. Dal punto di vista cristiano era più importante la semplicità della mente che l’inquietudine del pensiero, la povertà della ricchezza, la meditazione che la volontà di intraprendere.

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    Il Dio di Ezra Pound

    14.00

    Questo pionieristico saggio sulla religiosità di Ezra Pound indaga il vivissimo interesse di Pound per il cattolicesimo e illustra i risvolti della sua estetica e del suo pensiero economico, spesso ispirati dalla dottrina sociale della Chiesa, dalla filosofia neoplatonica di Riccardi di San Vittore, di Scoto Eriugena e di Robero Grossatesta, come da altri pensatori di età patristica e medioevale ingiustamente trascurati. In appendice alcuni testi poundiani, praticamente inediti, fra cui le lettere al diplomatico vaticano monsignor Pietro Pisani e al sacerdote di “Crociata Italica” don Tullio Calcagno.

    Brossura 11 x 18 cm. pag. 162

    Stampato nel 2011 da Ares

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    Il domenicano bianco (Romanzo)

    23.00

    In una cittadina dai tratti opachi e misteriosi, Cristoforo Colombaia è chiamato dalla singolare figura del domenicano bianco a portare a compimento il lavoro dei suoi avi; si trova così catapultato in una dimensione sovrannaturale dell’esistenza, che fa irruzione nel mondo reale, sconvolgendone l’ordine. I confini tra sogno e realtà sono ormai dissolti. La sua missione lo condurrà a lottare contro la Testa della Medusa, simbolo della controiniziazione moderna e delle pseudospiritualità del nostro tempo, per riaffermare una concezione eroica e spirituale dell’esistenza. Alla trasmutazione finale potrà giungere solo attraverso la mediazione della femminilità, frutto dell’incontro tra discipline orientali e tradizione occidentale. L’Archeometro presenta uno dei classici della letteratura esoterica, riproposto nella traduzione di Julius Evola, in una nuova edizione annotata e corredata da un’appendice dedicata alla dimensione iniziatica della scrittura di Gustav Meyrink.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 211

    Stampato nel 2019 da Ar

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    Il fascismo come fenomeno europeo

    20.00

    Questo contributo di Adriano Romualdi si rivela di particolare interesse per il taglio storiografico con cui l’argomento viene affrontato, integrato, come è, da una continua attenzione verso l’aspetto ideologico, e nella specificità della prospettiva europea in cui il fascismo viene oculatamente inserito, cogliendone le radici culturali nella civiltà del vecchio continente e in particolar modo nel romanticismo ottocentesco. La modernità del fenomeno fascista, che pur si alimenta dell’humus spirituale e culturale dell’Europa, è colto lucidamente dallo studioso nel suo tentativo di socializzare i valori tradizionali, riproponendoli nell’era della modernizzazione e della massificazione, al fine di “reintegrare i diseredati nella proprietà, nella famiglia, nella patria”.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 169 illustrato con alcune foto b/n

    Stampato nel 2012 da Settimo Sigillo

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    Il federalismo imperiale – Scritti sull’idea di Impero 1926-1953

    14.00

    “Noi abbiamo bisogno di tornare a libere forme di unità. Noi abbiamo bisogno di realtà e di personalità e di valori che spezziono il giogo sia delle astrazioni sociali che della legge dell’oro e dell’economia sovrana. Mai come oggi il collettivo ha avuto tanta potenza. la centralizzazione agisce sopra tutti i piani, piegando ogni energia e finendo in idoli inafferrabili e senza volto. Le idee non appartengono più agli uomini, gli enti asserviscono coloro che li hanno creati e si sostituiscono ad essi. Si parla di società, di umanità, di progresso, di servizio. Si parla anche di autorità, di legge, di diritto. Dinnanzi a questi spettri, gli uomini divengono degli spettri”. Julius Evola

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 184

    Stampato nel 2004 da Controcorrente

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    Il filosofo in prigione. Documenti sul processo a Julius Evola

    20.00

    Guido Andrea Pautasso

    Nell’aprile 1951 Julius Evola venne arrestato nella propria abitazione con l’accusa di essere l’ispiratore dei gruppi clandestini dei FAR (Fasci d’Azione Rivoluzionaria). Dopo alcuni mesi di detenzione, il filosofo venne liberato e, assolto con formula piena. Il volume raccoglie documenti e testimonianze sul processo, che si concluse con una condanna, evitata grazie all’amnistia del 1953

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