Documenti per il Fronte della Tradizione n° 13 – Il significato di Roma per lo Spirito “olimpico” germanico

pensiero tradizionale

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 13 – Il significato di Roma per lo Spirito “olimpico” germanico

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 36

    Stampato nel 1998 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 2. La fandonia evoluzionista

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 28

    Stampato da Raido nel 1998

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 28 – Contro l’Occidente

    5.00

    Questa serie di “Documentiper il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturaleRaido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a farechiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti sirivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà”corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondonel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera ideatradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 28

    Stampato nel 2005 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 43 – Bhagavad – Gita –

    5.00

    Serie di documenti per “Il Fronte della Tradizione” a cura dell’Associazione Culturale RAIDO che, propongono o, ripropongono scritti che vogliono essere un contributo a far chiarezza su argomenti diversi, a volta, di fondamentale importanza. Queste agili monografie sono indicate a chiunque voglia far chiarezza in questi tempi in cui la civiltà corre verso l’annientamento cercando una nuova, anzi un’antica visione del mondo, nel senso tradizionale del termine. Il presente fascicolo verte sul commento di versi scelti del Bhagavad-Gita.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 38

    Stampato nel 2011 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 45 – Luce dell’Ellade. Commento di versi scelti dai poemi omerici

    5.00

    Serie di documenti per “Il Fronte della Tradizione” a cura dell’Associazione Culturale RAIDO che, propongono o, ripropongono scritti che vogliono essere un contributo a far chiarezza su argomenti diversi, a volta, di fondamentale importanza. Queste agili monografie sono indicate a chiunque voglia far chiarezza in questi tempi in cui la civiltà corre verso l’annientamento cercando una nuova, anzi un’antica visione del mondo, nel senso tradizionale del termine. Il presente fascicolo verte su alcuni versi dei poemi omerici.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 52

    Stampato nel 2017 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 46 – Lo stato

    5.00

    Serie di documenti per “Il Fronte della Tradizione” a cura dell’Associazione Culturale RAIDO che, propongono o, ripropongono scritti che vogliono essere un contributo a far chiarezza su argomenti diversi, a volta, di fondamentale importanza. Queste agili monografie sono indicate a chiunque voglia far chiarezza in questi tempi in cui la civiltà corre verso l’annientamento cercando una nuova, anzi un’antica visione del mondo, nel senso tradizionale del termine. Il presente fascicolo, a cura di Paolo Signorelli, verte sul tema dello Stato.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 40

    Stampato nel 2016 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 47 – Eneide. L’eroe alla prova d’amore

    5.00

    Questo scritto è l’elaborazione di un incontro tenuto da Mario Polia presso i locali del Centro Studi Raido, nell’ambito del ciclo di approfondimenti «Radici Profonde». L’autore ci conduce in un viaggio alla scoperta della Romanità celebrata nell’Eneide, il poema di Virgilio composto durante la rinnovazione augustea. Al centro della vicenda è Enea, il pius ovvero colui che incarna la Pietas, virtù per eccellenza del futuro Vir romano. Si tratta del «sentimento del dovere» verso gli Dei, verso gli antenati, verso la discendenza. Diversi aspetti di un’unica virtù, espressi nell’immagine della fuga da Troia, che vede Enea, con il padre Anchise sulle spalle e il figlio Ascanio tenuto per mano, mentre salva i sacra e il Palladio. Enea, figlio di Venere, si allontana dalla Patria in fiamme in aderenza alla missione affidatagli dagli Dei: rifondare una nuova Ilio nel Lazio, dove insediare e custodire i Penati, e dare origine a una discendenza regale. Da tale stirpe di origine divina, sarebbe nata Rea Silvia, la quale, unita al dio Marte, avrebbe dato vita all’eroe fondatore – Romolo – della nuova città – Roma – a cui Giove avrebbe concesso imperium sine fine.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 60

    Stampato nel 2017 da Raido

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 7 – Il Fascismo e l’idea politica tradizionale

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 32

    Stampato nel 1998 da Raido

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    Drieu aristocratico e giacobino

    14.00

    Il 15 maggio 1945, mettendo fine con un gesto netto e definitivo alle sue incertezze di intellettuale, Pierre Drieu La Rochelle si suicida nella sua casa di Parigi. Nato nel 1893 da una famiglia piccolo borghese normanna dilaniata da problemi coniugali ed economici, dopo aver partecipato al primo conflitto mondiale, nauseato dalla guerra e ispirato dalla lettura di autori quali Kipling, Barrès e Nietzsche, lo scrittore intraprende un percorso politico che lo vede aderire con spirito critico ai movimenti antiparlamentari fascisti, visti come unico rimedio alla decadenza materialista delle società moderne. Aristocratico e giacobino, spirito laico intriso di religiosità, patriota ed europeista convinto, libertario e antidemocratico, piccolo borghese ostile ai valori della borghesia, cultore dell’azione eroica, strenuo difensore di umili e diseredati, questo “fascista dal cuore socialista”, come verrà definito da uno dei suoi più qualificati critici, si ritiene un “pellegrino” alla continua ricerca di “una società che riposi su valori più nobili e duraturi della produzione a tutti i costi e del profitto in ogni caso”. Contrario ad ogni forma di settarismo, è convinzione di Drieu che un intellettuale debba operare una sintesi delle idee migliori di ogni dottrina politica, cercando strade nuove, senza impantanarsi nei dogmi politici, proponendo uno stile di vita nel quale l’istinto prenda il posto che fu della ragione nel classicismo e del sentimento nel romanticismo.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 186 + 13 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2014 da Settimo Sigillo

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    Dugin e Platone

    24.00

    Lorenzo Maria Pacini

    Esiste una filosofia politica nella tradizione neoplatonica?. Uno strumento per comprendere il pensiero di Aleksandr Dugin, il “filosofo più pericoloso del mondo”: è ciò che desidera essere questo libro, che l’Autore propone con un linguaggio fra l’academico e il divulgativo, in modo da rendere accessibile la filosofia di uno degli autori più noi e controversi del presente. Partendo dal pensiero di Platone, l’Autore mette in luce i meccanismi del pensiero duginiano, descrivendone le chiavi essenziali e i fondamenti filosofici, per poi addentrarsi nell’analisi degli elementi della QUARTA TEORIA POLITICA, ovvero l’opera magna di A. Dugin. Un percorso di conoscenza e consapevolezza che viene proposto ai lettori con una consegna finale: mettere a frutto la sapienza ricevuta per fare la propria parte in questo mondo.

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    Dugin versus Dugin. Gnosi impero rivoluzione. La via russa all’apocalisse gnostica

    22.00

    Giacomo Maria Prati

    La prima analisi critica e selettiva e, “dall’interno” del complesso pensiero del discusso filosofo russo, chiarificando alcune sue radici spirituali, precisando aspetti differenziali rispetto all’opera di Julius Evola, sottolineando tensioni tra i suoi carismi tradizionali e il suo spirito rivoluzionario e individuando, infine, in un cuore magico ed esoterico transculturale il nucleo essenziale del suo pensiero. Il tutto sulla scia di una rilettura della filosofia occidentale.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 194

    Stampato nel 2024 da Libreria Europa

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    Elementi della Cultura Tradizionale

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 40

    Stampato nel 2006 da Raido

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    Ellenismo e cristianesimo

    13.00

    Paul Le Cour

    In “Hellénisme et Christianisme”, testo del 1943, per la prima volta tradotto in lingua italiana, Paul Le Cour riprende, sviluppate e ricondotte ad una visione più classicistica, alcune della argomentazioni già proposte dal de Lafont circa la migrazione di popoli di origine celtica verso l’Asia Minore, la Siria e la Palestina. Al tempo di Gesù la Galilea era abitata da popolazioni che, secondo la dominante visione giudaica, erano state “contaminate” dai vicini popoli di religione pagana, anche se sarebbe più corretto ipotizzare che queste avessero soltanto mantenuto qualche vago ricordo delle antiche tradizioni. I Galilei erano, infatti, invisi ai giudei per il fatto che i primi non leggevano correttamente le sacre scritture, a causa di un difetto di pronuncia evidentemente provocato dalla differente origine etnica. Gesù era quindi un gallo? Un nordico discendente degli Iperborei, di cui avrebbe insegnato la dottrina, adottata anche dalla cultura ellenistica? La venuta di Cristo – così come rammentato da Sant’Agostino – è servita allora a ricordare agli uomini la religione degli Antenati, quella Tradizione Primordiale che, già all’epoca del Salvatore, era stata abbandonata?

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    Elogio della monarchia imperiale

    10.00

    L’idea centrale di questo libro è l’utopia di uno Stato etico e teocratico neo-imperiale. Marcando una linea divergente e antagonista nei confronti della “modernità”, responsabile della desacralizzazione del mondo, dimostra come il vissuto del sacro e del trascendente nella vita psicologica, sociale, artistica e culturale sia una premessa irrinunciabile della politica. Questo è un testo, comunque, non solo di filosofia e di politica, ma è anche un testo poetico, l’opera è pervasa da una nostalgia di grandezza, di un mondo abitato da anime… Come riporta il testo, “la terra è piena di dèi, di angeli”, non è “un arido deserto sorvolato dalla razionalità”.

    Brossura 13 x 21 cm. pag. 165

    Stampato nel 2010 da Controcorrente

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    Elogio e difesa di Julius Evola – Il barone e i terroristi

    12.91

    In questo libro, a metà strada fra il saggio storico e il pamphlet, l’autore ripercorre l’attività metapolitica di Julius Evola dal 1948 al 1974 spiegandone gli scopi e le modalità, i fini e le intenzioni, basandosi sui suoi scritti per lo più rari e dimenticati

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 204

    Stampato nel 1997 da Edizioni Mediterranee

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    Ernst Junger – Il combattente l’operaio l’anarca

    12.00

    Julius Evola scopre, interpreta e racconta Ernst Jünger, testimone dello scorso secolo. Due giganti del Novecento che sembrano appartenere ad un medesimo disegno dello spirito, complici di quella tensione verso l’alto che si manifesta nel sodalizio ideale delle intelligenze scomode e non allineate. Un viaggio inedito nell’opera jungheriana, capace di alimentare suggestioni ancora attualissime attraverso un’attenta analisi dei suoi capolavori: Nelle Tempeste d’acciaio (1920), L’Operaio (1932) e Il Trattato del Ribelle (1951). Un viaggio che ci racconta lo Jünger soldato, operaio ed anarca, restituendoci anche elementi importanti del pensiero evoliano: dal “realismo eroico” alla volontà di affrontare la pace con un clima interiore da guerra, dal concetto di élites posto su di un piano esistenziale e non solo economico-intellettuale alla differenza fra libertà da e libertà per qualcosa, dalla dicotomia Ordine-Partito alla fortunata formula del veleno che si trasforma in farmaco.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 166

    Stampato nel 2017 da passaggio al Bosco

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    Ernst Junger – L’Ideale nuovo e la Mobilitazione totale

    15.00

    Questo studio ripercorre la parabola nel politico dell’uomo che accolse nel crogiolo della sua sapienza le suggestioni di Stirner e quelle dei grandi del pensiero conservatore, che godette dell’incondizionata stima di Hitler e congiurò per attentare alla sua vita, che si fece profeta dell’ala più radicale della Konservative Revolution e subì il fascino del Niekish nazional-bolscevico. Lo Junger degli ultimi tempi, l’aristocratico anarca, insignito nel 1982 del prestigioso premio Goethe, non può comprendersi senza ripercorrere le tracce del suo inquieto itenerario politico e ideologico.

    Brossura, 12,5 x 19,5 cm. pag. 191

    Stampato nel 1981 da Akropolis

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    Ernst Junger – Terrore e libertà

    18.00

    “Certi valichi e certe mulattiere si scoprono soltanto dopo aver fatto una lunga salita. Si è ormai giunti a una nuova concezione del potere, a brutali condensazioni dagli effetti immediati. Per opporsi a esse è necessaria una nuova concezione della libertà, ben lontana dagli sbiaditi concetti che oggi vengono associati a questa parola. Ma ciò presuppone che non ci si accontenti di salvar la pelle, e anzi si sia disposti a rischiarla.”

    Che ne è della libertà del singolo nell’epoca della guerra infinita al terrore, della prevenzione come sistema di pensiero e nella società planetaria della produzione del lavoro? C’è ancora spazio per la pace, la bellezza e la felicità nell’era della pianificazione della vita? L’autore risponde a queste domande confrontandosi con il pensiero di uno dei più grandi interpreti della cultura europea del XX secolo, Ernst Jünger; in questo volume la sua visione del lavoro, della tecnica e della guerra si rivela come un imprescindibile punto di riferimento per chiunque non voglia arrendersi alla normalizzazione globale del pensiero e dell’azione.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 270 foto b/n

    Stampato nel 2007 da AgenziaX

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    Ernst Junger. Il volto della tecnica

    15.00

    Michele Iozzino

    Il compito dell’uomo nell’era della mobilitazione totale e del nichilismo è quello di conquistarsi uno spazio di libertà contro il dilagare del nulla e dominare spiritualmente il mondo delle macchine. In sostanza, dare un volto alla tecnica. Una sfida a cui non si è sottratto Ernst Jünger, anima ardita del XX secolo, il quale attraverso la sua vita e la sua esperienza di guerra, così come nella sua vastissima produzione letteraria, ha tentato di dare una risposta a questa domanda abissale

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    Ernst Junger. L’Anarca dal cuore avventuroso

    10.00

    AA.VV.

    Non conosci Ernst Jünger? Non sei un lettore disposto ad impegnarti sui poderosi volumi scritti dall’Autore o sui testi curati dai suoi esegeti? Questo agile libretto ti consente di conoscere Ernst Jünger e farti un’idea degli argomenti da lui trattai. Sai che Jünger è considerato tra i massimi scrittori e pensatori tedeschi del Novecento, il cui merito risiede soprattutto nell’analisi (e nella critica) della modernità, campo in cui le sue potenti intuizioni ne fanno, fra l’altro, uno degli intellettuali più discussi del XX secolo? Se di Jünger poco o nulla sai, queste pagine ti consentono di colmare agilmente la lacuna. Questo libretto è concepito per offrirti una prima elementare guida alle sue opere con le quali – tra l’altro –l’Autore definisce le figure dell’Operaio, dell’Anarca e del Ribelle, soggetti attrezzati per resistere e combattere i nefasti veleni della modernità.

    Brossura, 10,5 x 17,5 cm. pag. 129

    Stampato nel 2021 da AGA

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    Ernst Junger. L’Europa cioè il coraggio

    15.00

    Questo lavoro collettivo è un doveroso tributo al grande autore tedesco, meglio, europeo, e insieme una chiave interpretativa al pensiero di questo contemplatore solitario, che attraverso un intero secolo di ferro e fuoco, ed è al contempo guerriero, entomologo, filosofo, osservatore minuzioso, astronomo e sismografo dei nostri tempi. Proprio per sottolineare la dimensione europea di Junger il libro offre scritti di autori provenienti da diversi paesi del Vecchio Continente, comprenso uno contributo originale di Alexandr Doughin dalla Grande Madre Russia, e un saggio dello spagnolo de Esteban sullo spinoso argomento della sperimentazione di droghe.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 250

    Stampato nel 2003 da Società Editrice Barbarossa

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    Ernst Junger. Lo sguardo esoterico

    26.00

    Fabio Venzi

    Riguardo l’opera di Junger è possibile trovare, in alcuni saggi a lui dedicati o nei quali egli è citato, un generico avvicinamento dell’Autore tedesco al mondo dell’Esoterismo, ma tali riferimenti raramente affrontano specificamente il problema o analizzano in maniera approfondita la reale influenza in Junger dell’aspetto esoterico, o ‘misterico’. Questo saggio ‘svela’ la complessa simbologia presente in tutta l’opera di Junger. Prefazione di Massimo Freschi.

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    Esplorazioni e Disamine – Gli Scritti di Bibliografia Fascista Vol 1° – 2°

    35.00

    Julius Evola

    Fra il marzo 1934 e il marzo 1943, quindi lungo l’arco esatto di dieci anni cruciali per la storia d’Italia, si colloca la collaborazione di Evola a “Bibliografia Fascista”, la rassegna mensile della Confederazione Fascista dei Professionisti e Artisti che usciva a Roma sin dal 1926 sotto la direzione prima di Alessandro Pavolini e poi di Cornelio Di Marzio. Si tratta in tutto di cinquanta fra articoli e saggi lunghi o brevi e di recensioni di libri. Tuttavia, come ricorda l’editore in una breve nota introduttiva, questi scritti evoliani di “Bibliografia Fascista” potrebbero essere ricondotti essenzialmente a tre filoni tematici: 1) quello “storico” (mondo antico e medievale); 2) lo studio delle dottrine e sistemi politici del ’900; 3) tematiche e figure della “Rivoluzione Conservatrice”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag 277 + 272 2 volumi.

    stampato nel 1995 da Edizioni al”Insegna del Veltro

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    Essere italiani. Identità religiosa e missione universale

    28.00

    Questa opera va considerata come un tributo amoroso all’Augusto Eterno e alla Divina Madre Roma, omnia terrarvm alvmna. In essa viene trattata l’arcana natura di Roma, il suo Mistero e la sua Missione, definendo così anche la funzione dell’Italia, del Popolo Romano-Italiano e dell’uomo chiamato a costituire la perfezione della Salute Pubblica nell’Orbe. Tutta la trattazione fonda su una prospettiva metafisica integrale ed un esoterismo di carattere assoluto, assumendo una posizione integralmente tradizionale, che vede Roma e il suo Mistero collocati nell’Unità Trascendente delle Religioni tradizionali, nell’accordo dei loro misteri e delle loro funzioni. La Roma di cui il testo tratta è in primis la Roma trascendente, eterna e misterica, stante al di là della manifestazione contingente e temporale della Dea nella grande civiltà imperiale divina. L’intento è quello di riattualizzare la presenza della Sapienza Divina Eterna e, allo stesso tempo, mettere a fuoco la sua espressione nella Sapienza Divina Romana, la quale è stata costituita per dare atto all’ultima teofania integrale del Regno Divino sulla terra e per compiere una funzione messianica integrale, volta al Sommo Bene dell’intera umanità. Questo primo volume dell’opera tratta dei fondamenti metafisici dell’identità, nella sua generalità, poi applica questi fondamenti a tutti gli elementi dell’identità religiosa e civile romano-italiana, chiarendo l’essenza, la natura e il fine delle principali istituzioni pubbliche e private della civiltà di Roma-Italia.

    Brossura, 17,5 x 24 cm. pag. 348

    Stampato nel 2015 da Victrix

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    Est & Ovest

    15.50

    Nell’inedito “Est e Ovest”, l’Autore, convinto della profonda e irriducibile opposizione fra l’Est barbaro, autentica espressione del più genuino Volk tedesco e l’Ovest civilizzato, privo di valori e prono allo strapotere del capitale, marchio distintivo dell’Europa moderna, svolge una serie di considerazioni – storiche, filosofiche, economiche ed estetiche – relative alla millenaria dicotomia fra Oriente e Occidente, ribadendo la necessità, per la Germania, di recuperare le sue radici più antiche e più vere. Integrano il lavoro una selezionedi articoli tratti da “Widerstand” e alcuni saggi di approfondimento scritti da THierry Mudry.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 216

    Stampato nel 2000 da Barbarossa

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    Estetica del colpo di stato – Teologia e politica nella Francia di Richelieu

    25.00

    Il Colpo di Sato rappresenta il momento di inversione normativa tra l’ordinario primato della legge come formalizzazione di una società “artificiale” e la temporanea riaffermazione dell’egemonia “anomica” dei poteri elementari reali. La Francia nell’età di Luigi XIII conobbe un ricco dibattito sulla filosofia politica. Questo testo, partendo dalle riflessioni sul colpo di stato nel pensiero di scrittori noti come il Naudé o ancora inediti, come Machon, tutti legati alla figura e alla committenza del cardinale Richelieu, propone una reinterpretazione, in termini di filosofia politica, del processo di strutturazione dello stato centralizzato.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 518

    Stampato nel 2008 da Mimesis

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    Etica aria

    5.00

    Tre saggi tratti dal fecondo periodo ricco di riflessi esistenziali della produzione di Julius Evola che va dal 1941 al 1943, apparsi i primi due su “Diorama mensile”, il terzo su “La Vita Italiana”. Il titolo “Etica aria” è la dicitura che era in premessa al terzo scritto.

    Punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 36

    Stampato nel 2004 da I Quaderni di Arthos

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    Etica Aria – Orizzonte tradizionale

    18.00

    A distanza di ben 42 anni dalla prima edizione e 14 dalla terza, ecco la quarta edizione di Etica Aria, molto ampliata nella scelta dei testi, nella grande maggioranza non più ripubblicati dall’epoca della loro prima comparsa. Questi scritti di Evola rientrano nel periodo forse più fecondo della sua attività pubbliicistica: percorrono undici anni che vanno dal 1933 al 1943. Tutti, tranne uno, sono tratti dal quotidiano “Il Regime Fascista”, diretto da Farinacci.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 93

    Stampato nel 2018 da Arya

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    Etnosociologia

    44.00

    Alexsandr Dugin

    Con questa monografia, Aleksandr Dugin introduce il Lettore a una disciplina indipendente e originale, un modello teorico e al contempo un metodo di indagine alternativo alla sociologia classica. L’etnosociologia si prefigge di leggere le società umane – dalle più semplici alle più complesse, siano esse arcaiche o moderne, orientali o occidentali – alla luce dell’ethnos, assumendo cioè che esse rappresentino tutte diversi ordini di sofisticazione di ancestrali strutture etniche (l’ethnos o koinema) le quali, anche quando non osservabili esplicitamente, continuano a esercitare la loro influenza in modo implicito nell’assetto sociale. Dopo essersi soffermato sulla terminologia di base e sugli autori da cui hanno preso avvio le principali scuole di etnosociologia, nel secondo tomo l’Autore tratteggia un dettagliato quadro del suo originale modello teorico, descrivendo i tratti fondamentali della società etnica e esaminando le strutture delle società post-etniche o storiche.

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    Eurasiatismo: logos, eidos, simbolo, mito

    20.00

    Rustem Vakhitov

    Questa pubblicazione è dedicata all’eurasiatismo degli anni Venti, una tendenza intellettuale originale della prima ondata di emigrazione russa, che è ancora di grande interesse per gli studiosi e per il pubblico russo in generale. L’autore si sofferma sulle idee dei fondatori dell’eurasiatismo, Nikolai S. Trubetskoij e Pëtr N. Savitskij, e mostra come l’eurasiatismo sia emerso come risultato della loro interazione intellettuale, da quale “materia” ideologica sia stato assemblato e cosa unisca le opinioni dei diversi rappresentanti della corrente. La monografia offre per la prima volta una critica al programma metodologico positivista negli studi sull’eurasiatismo e all’uso del metodo dialettico nella versione del filosofo russo Aleksej F. Losev, che permette all’autore di sollevare temi insoliti per la letteratura eurasiatica come il logos, l’eidos e i miti dell’eurasiatismo.

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    Evgenij Golovin. L’alchimista

    10.00

    Maurizio Murelli

    Con Evgenij Golovin siamo al cospetto di un personaggio che può entrare a pieno titolo nella categoria dei grandi maestri, ma il cui nome ben difficilmente può essere stato captato persino dai lettori più bulimici. Il raggio d’azione di Evgenij Golovin è stato la Russia, e la sua fama non ha mai travalicato il confine; rarissime le persone che in Occidente ne hanno sentito parlare.

    Brossura, 10,5 x 17,5 cm. pag. 134

    Stampato nel 2024 da AGA

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    Evola no-global?

    9.00

    Il libro pone il problema di una successione storica tra l’antiamericanismo del pensatore tradizionalista Julius Evola e il ribellismo antiamericano dei no-global. Dalla ‘quarta di copertina’:Destra e sinistra vanno considerate forme residuali di identità politico-culturale: categorie logore che pur pretendono di continuare a ‘spartirsi’ il campo della geografia politica. Della politica esse sono, allora, ‘luoghi comuni’ e non ‘luoghi geometrici’.

    Brossura 12 x 17 cm. pag. 68

    Stampato nel 2005 da Edizioni di Ar

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    Exempla – L’ideale eroico nell’epica greca e romana

    20.00

    Mario Polia

    Queste pagine si propongono di guidare il lettore alla riscoperta dell’eredità spirituale europea: far conoscere e amare le radici culturali, il profumo e la bellezza dell’anima dell’Europa per riconoscere in essa, e attraverso essa, la nostra identità e intravedere gli orizzonti di un nostro auspicabile futuro che germogli dalle nostre radici. Dedicata alla Grecia e a Roma, questa antologia di testimonianze tratte dalle fonti antiche, tra le quali primeggiano Omero e Virgilio, è stata ordinata attorno ai valori ideali cantati dai vati e incarnati dagli eroi. Come la fiamma evoca dalla materia combustibile la potenza ignea in essa racchiusa, gli exempla contenuti in queste pagine possiedono il potere di suscitare il ricordo della nostra appartenenza culturale e spirituale, un ricordo capace di far fluire nella mente e nell’anima il vasto e profondo anelito a una vita votata alla bellezza, all’altezza, alla luce.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 240

    Stampato nel 2019 da Il Cinabro

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    Ezra fa surf – Come e perché il pensiero di Pound salverà il mondo

    18.00

    Chi era davvero Ezra Pound? Cosa ha da dirci il suo pensiero sulla crisi economica, sul precariato, sull’Ue, sul sovranismo? Quali insegnamenti della poetica poundiana sono ancora utili nell’oggi? Ezra fa surf intende rispondere a queste domande, proponendo una lettura originale del pensiero del poeta, fuori dalle secche dell’accademismo sterile, ma anche del nostalgismo fine a se stesso. Non un Pound “santino”, quindi, non un’immaginetta imbalsamata, ma un pensatore vivo, vitale, attuale. Un poeta che “fa surf”, cioè cavalca la contemporaneità e riesce a essere ancora oggi in anticipo sui tempi.. Prefazione di Pietrangelo Buttafuoco.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 290

    Stampato nel 2019 da Altaforte Edizioni

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    Fascismo e tradizione tra cultura e potere. – Il contributo di «Diorama filosofico» (1934-1943)

    17.00

    Il libro analizza il periodo che va dal 1934, primo anno di vita di “Diorama”, ai primi anni Quaranta. Il volume, per confermare le proprie tesi, esamina determinati scritti di autori provenienti da differenti aree culturali: dagli spiritualisti agli esoterici, dai cattolico-tradizionalisti agli scienziati razzisti, fino ad arrivare ad ambienti contigui all’area tradizionalistica germanica, brodo di coltura dell’impianto dottrinario del Terzo Reich. Nel secondo capitolo sono trattate le figure di alcuni intellettuali italiani vicini a Julius Evola, curatore della pagina culturale del quotidiano di Farinacci, i quali hanno fornito i primi supporti ideologici a quella posizione di discriminanza spiritualista che ha visto la sua maggior fortuna nell’Europa degli anni Trenta. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 226

    Stampato nel 2012 da Ancora

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    Fedeltà feudale

    19.00

    “L’epoca del rispetto dei valori: così possiamo definire il Medioevo. Un rispetto, non imposto ma innato, verso le qualità intrinseche dei caratteri, quindi delle funzioni, superiori. Da ciò discendeva la fedeltà feudale: autentica devozione provata da chi riconosceva, e in essi si riconosceva, i grandi del mondo e le ‘grandezze’ che costoro esponevano. In quell’epoca si rispettavano tutti i valori, a eccezione dei ‘valori’ di borsa – i soli veramente stimati al tempo d’oggi.”

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 176

    Stampato nel 2014 da Ar

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    Fenomenologia dell’individuo assoluto

    26.50

    Teoria e fenomenologia dell’Individuo assoluto, scritto da Julius Evola fra il 1917, quando venne richiamato in guerra, e il 1924, quando era a Roma e ormai si interessava giù ad altri temi (arte, dottrine orientali, esoterismo), era costituito da “300 facciate formato protocollo riempite per 4/5 in manoscritto”. L’opera apparve presso Bocca in due tomi, prima la Teoria (1927), poi la Fenomenologia (1930). Dopo la seconda guerra mondiale, durante la sua permanenza nell’ospedale militare di Bologna (1948-1951), Julius Evola sintetizzò e aggiornò la Teoria, che venne pubblicata soltanto nel dicembre 1973 e in una edizione critica in questa collana nel 1998, ma non effettuò la medesima operazione per Fenomenologia che apparve nella stesura originaria all’inizio del 1974, pochi mesi prima della sua morte. Quella che qui si presenta è dunque sempre l’edizione del 1930, corretta nei refusi, aggiornata nella bibliografia e con vari apparati critici. Ci si potrà così rendere direttamente conto dello stile originario del giovane Autore che, specie nella conclusione di questo libro, assume un tono quasi epico altrove raramente riscontrabile.
    L’opera filosofica evoliana è così dunque completata: in questo suo sistema di pensiero si configurano due vie realizzative, la “via dell’altro” e la “via dell’Individuo assoluto”. Evola non giudica l’una intrinsecamente “superiore” all’altra, ma entrambe identicamente vere in quanto, in nome della libertà suprema, la prima deve essere valida e possibile quanto la seconda. Tuttavia, a suo giudizio, la “via dell’altro”, per sua stessa natura, non è suscettibile che di una determinazione strutturale schematica, dato che in essa non fa che ripetersi uniformemente una situazione iniziale elementare. La “via dell’Individuo assoluto”, invece, è determinabile partitamente, e la sua descrizione occupa tutta la seconda parte dell’opera dottrinale di Evola, cioè questo libro.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 280

    Stampato da Edizioni Mediterrane

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    Figli della luce – Il risveglio di una memoria iperborea

    25.00

    «Dalle parole stesse dell’Autore: “Questo libro è un “diario di viaggio”, il racconto del rapporto che dura ormai da quasi venti anni tra me, un uomo del nostro tempo, ed alcune Guide, Maestri Invisibili che mi accompagnano nel cammino della mia vita parlando per bocca della Veggente, la mia Compagna Eterna, ritrovata grazie ad uno di Loro dopo anni molto bui. Ogni capitolo riporta una tappa del mio cammino con una Guida; sembrano esperienze di persone e di vite diverse perchè mentre vivevo ciascuna di esse non potevo rendermi conto di quello che mi aspettava alla sua conclusione: le Guide non me lo consentivano perchè non era scontato che alla fine di ogni tratto sarei riuscito a superare quel livello di esperienza e di esistenza per continuare il percorso in un’altra dimensione. Ma ciò che è importante in questo libro non è la storia degli avvenimenti della mia vita, importante è la percezione del significato profondo della sua “direzione”, quel “filo rosso” che collega tutti gli avvenimenti dell’esistenza apparentemente casuali ed inspiegabili e la certezza di non essere mai solo e che la vita ha un senso che va riscoperto ed è un’avventura che vale la pena di vivere».

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 343

    Stampato nel 2013 da Settimo Sigillo

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    Filosofia Etica e Mistica Del Razzismo

    39.00

    Julius Evola

    In questo studio, pensato come contributo ad uno studio del pensiero evoliano nel decennale della scomparsa – 1974-1984, viene presentato un saggio del pensatore tradizionalista italiano, già pubblicato a puntate su “La Difesa della Razza”, su una tematica ancora molto attuale riguardante il problema razziale.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm. pag. 58

    Stampato nel 1985 da Sentinella d’Italia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni. Piega in alto a destra della copertina e delle pagine

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    flamen-brahman. La forza montante della fiamma sacra.Con un addendum: Une réponse à M. Martzloff

    18.00

    Nel 1935 uscì per i tipi della casa editrice orientalista di Parigi Paul Geuthner un volumetto di 113 pagine intitolato Flamen-Brahman; il titolo era gia di per se una dichiarazione d’intenti: riprendere in mano l’analisi delle figure sacerdotali del romano flamen e dell’indiano brahman per riaffermare la giustificabilità della loro comparazione e assicurarne cosi l’ascendenza indoeuropea. Un lavoro che costò al suo autore ben sei anni di studio: questi era Georges Dumezil, colui che rivoluzionò le basi metodologiche della Mitologia Comparata di Friedrich Max Muller, fondando de facto una nuova disciplina, la Nuova Mitologia Comparata. Tale raffronto, pero, fu aspramente criticato dai linguisti contemporanei e alla fine venne considerato privo di fondamento: ma il rapporto flamen-brahman è davvero irricevibile dal punto di vista comparativo? E cosi “scandaloso” dire che dietro a questi operatori del sacro vi sia una figura lato sensu sacerdotale che esisteva nella religione indoeuropea del periodo preistorico comune? Secondo Marcello De Martino, questa possibilita invece esiste, sebbene non nei termini immaginati dal grande studioso francese: una nuova interpretazione viene quindi avanzata in questo saggio, ove l’autore, proseguendo nella via di ricerca tracciata da Dumezil e grazie a un’approfondita analisi delle fonti storiche latine, indiane e celtiche, si propone di superare le difficoltà che ostavano fino a oggi alla restituzione di una personalità sacra indoeuropea, ossia di colui che possedeva “la forza montante della fiamma sacra”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 143 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2018 da Settimo Sigillo

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    Freikorps – Lo spirito dei Corpi Franchi

    16.00

    Ernst von Salomon

    In questo interessante saggio di Ernst von Salomon ritornano tutte le avvincenti vicende dei Freikorps, gli indiscussi protagonisti dell’epopea eroica della feroce guerra civile che insanguinò la debole Repubblica di Weimar. Riemergono le gesta leggendarie e lo spirito delle loro più spregiudicate unità, come il Freikorp Oberland, la Brigata Ehrhardt e la Schwarze Reichswehr di Albert Leo Schlageter. Reduci dalle trincee della Prima Guerra Mondiale, umiliati nell’orgoglio dal trattato di resa di Versailles e rabbiosi nei confronti della democrazia affaristica di Weimar, i combattenti si ritrovarono a fare fronte comune con gli studenti e i lavoratori, ardentemente desiderosi di poter continuare una guerra, della quale non si sentivano gli sconfitti. Continuarla sia nel fronte interno contro le insurrezioni bolscevico-spartachiste, come anche sul fronte esterno a difesa dei territori tedeschi situati ai confini orientali dell’Alta Slesia, in Curlandia e in Lettonia che essendo rimasti totalmente sguarniti all’indomani della fine del conflitto erano diventati facile preda delle mire annessionistiche dei paesi confinanti. Per poi continuare a battersi nel territorio della Ruhr, nel 1923, contro le truppe di occupazione francesi che provocatoriamente erano state inviate per ritorsione contro il mancato pagamento degli onerosi debiti di guerra e ancora instancabilmente cospirare contro il governo di Weimar. I lanzichenecchi dei Freikorps si lanciarono entusiasticamente in una loro guerra di liberazione nazionale e sociale che contestualmente faceva emergere una nuova e formidabile identità collettiva, di gruppo, cementata dalla radicale espressione militante di un nazionalismo rivoluzionario visto come una militarizzazione delle istanze politiche e ispirato alle idee del “socialismo prussiano”. Soprattutto trovarono una identità forte, virile e cameratesca vissuta come forma e percorso necessari per ritrovare la stima di sé, l’orgoglio e l’onore che erano stati traditi dai politicanti e dai borghesi.

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    Freud: la sovversione psicanalitica

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 36

    Stampato nel 1999 da Raido

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    Freund Hein – La morte

    20.00

    Freund Hein, ovvero “amico Hein” (dove Hein è l’abbreviazione di Heinrich, Enrico, nome molto diffuso tra i Paesi di lingua tedesca), è l’espressione che in Germania veniva data alla morte, per personificarla; e che venne utilizzata fin dal XVII secolo e rimase in uso fino agli inizi del secolo scorso. Spesso Freund Hein era immaginato come un menestrello spettrale: uno scheletro che suonava il violino ed eseguiva una Totentanz (una “danza macabra”), accompagnando il defunto verso il mondo dei morti. Ed è proprio enfatizzando al massimo il concetto di “amico” che Wulf Sörensen – nom de plume dello scrittore che fu anche il fondatore della Nordland-Verlag, una delle principali Case editrici durante il periodo nazionalsocialista – scrive questo Freund Hein, questo suo libro dedicato alla morte. A completamento dell’opera di Sörensen, e per meglio cogliere l’ambiente culturale in cui egli si muoveva, una postfazione dedicata alla storia – dalla nascita nel 1933 fino al 1945 – della Nordland-Verlag, di quella che oggi viene solitamente definita la “Casa editrice della SS” per il suo percorso che va di pari passo con quello dell’Ahnenerbe.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 128 con alcuni documenti e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Thule Italia

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    Friedrich Nietzsche

    7.00

    Alfred Rosenberg

    Il 15 ottobre 1944 a Weimar il Reichminister Rosenberg ricorda Nietzsche nel primo centenario della nascita. In questa sentita commemorazione Rosenberg intravede nel filosofo di Rocken il “pensatore esistenziale”, colui che, da buon europeo, ha sfidato il destino e il tempo per una diversa Europa ancora da costruire. E’ quindi l’uomo Nietzsche il centro dell’allocuzione.

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    Friedrich Nietzsche – Dal radicalismo aristocratico alla Rivoluzione conservatrice. Quattro saggi di Arthur Moeller van den Bruck

    22.00

    Questo libro ricostruisce le interpretazioni nietzscheane di Arthur Moeller van den Bruck, padre della Rivoluzione conservatrice e precursore di Spengler, Heiddegger e Junger. Moeller ridefinisce la filosofia di Nietzsche adattandola ai salti della storia europea tra gli ultimi decenni del XIX secolo e la fine della Prima Guerra Mondiale. Tre diverse letture emergono da tre diversi momenti della storia europea e stimolano il passaggio dal pensiero liberalconservatore alla Rivoluzione conservatrice.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 225

    Stampato nel 2015 da Castelvecchi

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    Friedrich Nietzsche o del radicalismo aristocratico

    12.00

    “L’espressione ‘radicalismo aristocratico’ che Leiimpiega è ottima: mi permetta di dirlo, è la cosa piùintelligente che abbia letto sinora sul mio conto”,così scriveva Nietzsche all’intellettuale daneseGeorg Morris Cohen Brandes, che, nel 1888, tenne a Copenhagen le prime conferenze sul suo pensiero. La saggistica su Nietzsche iniziò infatti proprio con gli scritti presentati qui nella prima versione italiana. In appendice, il volume ospita un denso corollario con la corrispondenza intercorsa tra il filosofo e il professore.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 130

    Stampato da Edizioni di Ar

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    Friedrich Nietzsche politico – Lo Stato nella prospettiva del radicalismo aristocratico

    14.00

    L’uomo aristocratico rispetta in sé stesso il potente, come quello che ha potere anche su di sé, il quale sa parlare e sa anche tacere, che gode nell’usare rigore e severità contro sé stesso e sente rispetto per tutti i rigori e le severità.” Spira da queste parole di Nietzsche in Aldilà di Bene e Male la stessa atmosfera che si coglie nel Politico, nello Stato, e nelle Leggi di Platone, là dove sovrano non è chi la canaglia elegge a suo “difensore”, ma chi domina la propria anima bellicosa e la propria anima desiderante. Questa opera di “ordine”, di areté, di enkràteia che il Bene attua, in alcuni esseri umani, come forza ordinatrice —secondo il Filebo platonico-, fa sì che il “soggetto sovrano”, il cui governo sugli altri viene giustificato dal governo di sé, valga di esempio a tutti e a ciascuno. Nell’allevamento selettivo di simili uomini va ravvisato il fine fondamentale del radicalismo aristocratico secondo il quale Nietzsche pensa la politica.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 102

    Stampato nel 2020 da Ar

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    Friedrich Nietzsche. L’uomo in rivolta

    15.00

    Luca Leonello Rimbotti

    In un mondo in sfacelo, in cui l’identità, la cultura e la vita stessa dei popoli sono direttamente minacciati dalla deformazione globalista, avere dei punti fermi appare decisivo. Friedrich Nietzsche, per intere generazioni di Europei, ha rappresentato la forza di un pensiero identitario a grande intensità, fanaticamente avvinto alle radici iperboree e a quella Grecia delle origini che egli riteneva una civiltà superiore. Il filosofo tedesco  suscita la necessità di reagire, di rianimare miti e simboli, di attivare volontà e decisione: dalla figura del Superuomo alla Volontà di potenza e dalla selezione dei migliori alla rigenerazione dell’uomo europeo dal punto di vista antropologico, culturale ed etico.

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