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Il Razzismo
€150.00G. Cogni
La storia di questo volume è delle più singolari. Nato dall’incarico di un editore che voleva un semplice libro informativo, passato per varie ragioni in altre mani, è stato editato in un momento in cui, per ragioni politiche, e per l’influenza di altri scritti dello stesso autore, ci si stava rivolgendo verso gli impellenti problemi della razza di quel periodo storico. Mentre in Italia, praticamente tutta la stampa tedesca si è occupata di questo lavoro (in senso molto positivo e lusinghiero), nella stampa italiana si verificarono delle reazioni alle teorie di Cogni, reazioni riprese anche dalla stampa estera, in particolar modo francese. Anche la pubblicistica cattolica attaccò duramente il pensiero riportato in questo libro, accusandolo di antiitalianità di essere filo-tedesco, ecc. A coronare il tutto, vi fu la messa all’indici da parte del pontefice . Molto Raro.
Brossura, 13 x 21 cm. pag. 240
Stampato nel 1037 da Fratelli Bocca Editori
Condizioni del libro: usato in buone condizioni. Segni del tempo. Acuni danni nel dorso
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Il secolo del 1914 – Utopie, guerre e rivoluzioni nell’Europa del XX Secolo
Il prezzo originale era: €25.00.€17.50Il prezzo attuale è: €17.50.Dominique Venner Prezzo di listino: 25.00 (sconto 30%)
La guerra del 1914 è la chiave del destino europeo, l’evento fondante del XX secolo, liquidò tre imperi e le aristocrazie che innervavano l’Europa. Dopo il 1918 quattro figure – il presidente americano Wilson, Lenin, Mussolini e Hitler – hanno incarnato le grandi utopie del XX secolo. Questo libro analizza le ideologie e la loro influenza sul comportamento degli uomini e lo svolgimento della storia. Descrive la genesi e il susseguirsi delle lotte mortali originate dal conflitto dell’estate 1914 da cui il liberalismo americano è uscito vincitore.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 490
Stampato nel 2017 da Controcorrente
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Il sistema per uccidere i popoli
€20.00Ciò che nasce sotto i nostri occhi, dopo una lunga maturazione in seno all’ideologia egualitaria occidentale apparsa nel XVII secolo, non ha più nulla di una civilizzazione. La realtà attuale sono le realtà etnoculturali e nazionali minacciate di estinzione, i popoli poco a poco svuotati della loro sostanza da una macrostruttura sovracontinentale. Questa vasta impresa planetaria di massificazione della tecnica e dell’economia, può essere definita a tutti gli effetti un sistema. Qualunque civilizzazione, anche mondiale, si fonda pur sempre su di un passato culturale e mira, più o meno, a perpetuarsi. In altre parole, una civilizzazione resta umana. Un sistema, al contrario, ha qualcosa di meccanico e di atemporale.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 226
Stampato nel 2017 da AGA Editore
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Il tenente Sturm
€12.00Ernst Junger
Combattente e scrittore, laureato in zoologia e ufficiale al fronte, giovane eroico e contemplatore solitario: nei tratti del giovane tenente Sturm, protagonista di questo racconto di guerra, si riconosce il giovane Jünger. Il ritratto di questo personaggio autobiografico documenta la fase drammatica e cruciale che fu la giovinezza dell’autore: il militarismo, le amicizie virili, i sogni, la letteratura, il dandismo e un’acerba quanto violenta sessualità.
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Il tramonto del mondo bianco. La società multiculturale, tra «grande sostituzione» e Black Lives Matter
€18.00Riccardo Tennenini
Le proteste “antirazziste” scaturite dalla morte di George Floyd hanno assunto una portata planetaria, mostrando i limiti di un modello multiculturale che sembra essere proiettato verso il baratro delle tensioni etniche, nel solco della nuova narrazione funzionale al “pensiero unico” e ai meccanismi di mercato. Se è vero che “le vite dei neri contano”, che cosa accade al “mondo bianco”? Afflitto dal declino demografico e sottoposto ad una forte pressione migratoria dal Terzo Mondo, l’Occidente si avvia al tramonto della propria civiltà originaria. Tra “white guilt”, inginocchiamenti di massa, rimozione forzata della storia e livellamento delle appartenenze, il “mondo bianco” subisce un’ecatombe silenziosa e “politicamente corretta”. Questo saggio affronta la “società multietnica” alla radice, riportando ciò che i media non dicono: un viaggio nel mondo che verrà, dove la disgregazione delle identità nazionali si accompagna al sogno illusorio di una “società aperta”, frutto dello snaturamento culturale e della “sostituzione dei popoli”. Un’analisi libera e controcorrente, che denuncia i cortocircuiti di un fanatismo progressista che rischia di produrre pericolose derive razziali
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Il valore dello Stato e il significato dell’individuo
€13.00“Il valore dello Stato” (1914) delinea le principali categorie intellettuali e politiche dello Schmitt maturo. Il libro investe i problemi della contrapposizione fra vita e scienza, fra empiria e diritto, con l’obiettivo di giungere a un punto di vista che consenta un’attiva formazione giuridica dell’esperienza. Nella visione schmittiana, il senso dello Stato consiste nel suo compito di realizzare il diritto nel mondo tramite la decisione, ed è questo compito che fa dello Stato il potere supremo. Esso dunque è il titolare di quell’azione politica che traduce l’idea giuridica nella pratica.
Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 104
Stampato nel 2013 da Il Mulino
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Imperium
€26.00In questa lunga intervista del 1971, pubblicata per la prima volta in trascrizione integrale e corredata di essenziali note di commento, l’ormai ottantatreenne giurista Carl Schmitt risponde alle domande dello storico Dieter Groh e del giornalista Klaus Figge, offrendo un insostituibile documento autobiografico, che si rivela anche una preziosa fonte diretta per la storia del Novecento. Dalle sue origini cattoliche al rapporto conflittuale col mondo protestante tedesco, dagli studi universitari alla carriera accademica, Schmitt affronta, senza scantonare, le ombre del suo controverso impegno politico, inquadrandolo nei tormentati anni che dalla Repubblica di Weimar portarono alla conquista del potere da parte del Nazionalsocialismo in seguito alla nomina di Hitler a cancelliere. Schmitt espone gli episodi della sua vita privata e pubblica distribuendoli lungo un ben calibrato percorso, che scandisce rigorosamente in date e contesti, ricontrollando minuziosamente tutti i dettagli sui propri diari stenografici dell’epoca e su altri documenti conservati nel suo archivio personale, in una costante tensione fra testimonianza individuale e storia collettiva. Grazie a questa tensione, il colloquio riesce a far emergere la straordinaria competenza politica, tattica e persino amministrativa di Schmitt, senza per questo trascurare la sua determinazione a cercare una chiave metastorica su cui basare e giustificare la propria opera.
Brossura, 16 x 22,5 cm. pag. 292
Stampato nel 2015 da Quodlibet
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Io sono Darya
€16.00Darya Aleksandrovna Dugina
Questo libro vuole essere omaggio a Darya Aleksandrovna Platonova-Dugina, figlia del noto filosofo Aleksandr Dugin, uccis in un attentato il 20 agosto 2022. Vengono riportati frammenti del suo pensiero composti nell’arco di un decennio, nel selezionare tali frammenti si è prestata attenzione a scegliere quelli che, nel loro complesso, fossero rappresentativi della matrice culturale di Darya e si prestassero come effettiva essenza non di ciò che è stata ma di ciò che Darya è, di ciò che Darya è e resta oltre la sua fisicità.
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Israele. Il suo peccato originale e il sionismo di ieri e di oggi
€15.00Ernest Armstrong
Il sionismo è un movimento che, strumentalizzando la religiosità ebraica sostiene il diritto degli ebrei, in quanto “popolo eletto da dio” a governare i “non eletti”. Tra l’altro non vi è assoluta corrispondenza tra ebraismo e sionismo: vi sono infatti fautori del sionismo, non ebrei e rabbini che combattono il sionismo e anche lo stato di Israele.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 118 con alcune illustrazioni b/n
Stampato nel 2024 da Chiaramonte
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Ivan Il’in. Il filosofo del neozarismo di Putin
€10.00Timothy Snyder
Introduzione al pensiero di Ivan Aleksandrovic Il’in (1883-1954), il filosofo russo che, fornì con le sue opere una giustificazione metafisica e morale per il totalitarismo politico, esprimendo delle linee guida per uno stato retto da un fascismo russo e cristiano. Oggi, le sue idee sono state riprese e celebrate da Vladimir Putin, che le sta applicando in chiave neozarista nella sua politica interna, nei rapporti con la Chiesa ortodossa e in politica estera e nelle crisi internazionali, come in Ucraina
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Julius Evola. Aedo dell’uomo differenziato
€10.00AA.VV.
Questo libretto è concepito per offrire una prima elementare guida alle sue opere con le quali – tra l’altro – l’Autore definisce la figura dell’Uomo differenziato, per eccellenza il soggetto più attrezzato per resistere e combattere i nefasti veleni della modernità in nome degli eterni principi della Tradizione.
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Junger e Schmitt. Dialogo sulla modernità
€12.00Ernst Jünger e Carl Schmitt, pur avendo fatto parte di quella grande corrente di pensiero anti-moderno che fu la Rivoluzione Conservatrice, hanno avuto come tratto comune quello di aver anticipato le trasformazioni e le pulsioni del nuovo secolo. Questi due grandi pensatori tedeschi si sono lasciati alle spalle, almeno dal punto di vista dell’elaborazione teorica, ‘esperienza traumatica dei conflitti mondiali e dei totalitarismi e, sin dal primo dopoguerra, hanno intercettato le degenerazioni e le fughe in avanti della modernità. Lo hanno fatto con stili e vocazioni diversi, pur percorrendo per larghi tratti sentieri paralleli.
Brossura 13,5 x 21,5 cm. pag. 142
Stampato nel 2009 da Armando
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L’ apocalisse della modernità – La Grande Guerra per l’uomo nuovo
€27.00Nell’agosto 1914, allo scoppio delle ostilità, molti si erano arruolati entusiasti, immaginando di prender parte a una gloriosa avventura, convinti che il sacrificio del sangue avrebbe dato vita a un mondo e un uomo rinnovati. Dopo pochi mesi, l’entusiasmo era scomparso. Ci si rese conto che la guerra era completamente diversa da quelle fino ad allora combattute: per l’enormità delle masse mobilitate, per la potenza bellica e industriale impiegata, per l’esasperazione parossistica dell’odio ideologico, per l’ingente numero di soldati sacrificati inutilmente. La Grande Guerra rappresentava il naufragio della civiltà moderna. I combattimenti cessarono alle ore 11 dell’11 novembre 1918. E già all’orizzonte nuove tragedie si profilavano, poiché il trattato di Versailles ridisegnava l’intera geografia europea secondo la volontà dei vincitori, con conseguenze gravi e di lunga durata a livello politico e ideologico: le rivendicazioni territoriali, la corsa al riarmo e la militarizzazione di massa della società saranno alcuni dei principi cardine sui quali regimi totalitari come il fascismo e il nazionalsocialismo baseranno il proprio consenso. Gentile ricostruisce il contesto sociale, culturale e antropologico entro il quale maturò quella che è ritenuta una delle più tragiche esperienze del Novecento, soffermandosi in particolare sugli artisti e gli intellettuali che, se all’inizio avevano invocato la guerra come una catarsi, si fecero poi interpreti dell’angoscia profonda da essa scatenata.
Cartonato con sovracopertina, 16 x 24 cm. pag. 308 + 16 pagine fuori testo con 17 illustrazioni e foto b/n e 28 illustrazioni a colori
Stampato nel 2011 da Mondadori
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L’alba dell’Impero
€20.00«La libertà di mercato si è così trasformata nella società del Liberismo Totale nell’incubo di una guerra civile di “tutti contro tutti”, dove gli unici ad avvantaggiarsi di tale conflitto sono i pochissimi pluto-tecnocrati che lo hanno suscitato, istituzionalizzato e propagandato. Le società e i popoli hanno perso la loro pace e il loro equilibrio. Chi perde in questa guerra perde pure il diritto di esistere». Il presente scritto prende le mosse dalla lettura de “La quarta teoria politica”, il dirompente saggio di A. Dugin che getta le basi per un radicale ripensamento della politica del Terzo millennio, e ne espone le possibili attuazioni.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 264
Stampato nel 2019 da AGA
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L’anima europea. Risposta a Bernard-Henri Levy
€16.00Robert Dun
“L’anima europea” costituisce una risposta, con 14 anni di ritardo, a un libro piuttosto famoso di Bernard-Henri Lévy: “Le Testament de Dieu”, pubblicato nel 1979 da Grasset. Potente e chiaro, questo contributo rappresenta una profonda e originale critica ai monoteismi delle religioni “rivelate”, che per l’autore hanno operato un’inversione della realtà e un soffocamento totale della gioia di vivere. Non solo: queste pagine, frutto di un pensatore complesso e brillante, pressoché sconosciuto al pubblico italiano – incarnano una mistica europea senza tempo, invocando il riscatto di una Civiltà lacerata e colpevolizzata, alle prese con declino antropologico e spirituale senza precedenti. Il grido di Robert Dun è un monito che abbiamo il dovere di raccogliere, affinché i boschetti sacri non restino senza difensori.
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L’antiamericanismo in Italia
€20.00L’ideologia americana è cosmopolita per natura e per necessità e tende all’uniformità sopprimendo le diversità; proprio per questo l’antiamericanismo è un probema di identità nazionale. Partendo da questo assunto l’Autore del presente saggio analizza l’antiamericanismo in Italia a partire dal 1893 fino ad oggi pendendo in esame le tre correnti principali: l’antiamericanismo di destra, quello di sinistra e quello di matrice cattolica. Soffermandosi approfonditamente sul periodo relativo a ventennio fascista il lavoro è stato elaborato analizzando i testi originari degli autori presi in esame, dimostrando l’infondatezza della tesi di un fascismo beceramente antiamericano e mettendo in luce quanto Mussolini abbia saputo opportunamente equilibrare le istanze ideologiche con le esigenze di politica estera.
Brossura 15 x 21 pag. 196
Stampato nel 2012 da Settimo Sigillo
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L’enigma della modernità
€20.00Carl Schmitt e Hans Blumenberg erano due opposti speculari: il primo critico acuto e radicale della modernità, il secondo teorico della sua piena legittimità e autonomia. Ma entrambi interni alle correnti più innovative e originali della cultura contemporanea. Estraneo a ogni nostalgia tradizionalista il primo, alieno da ogni ingenua retorica progressista il secondo. Furono avversari scientifici, Hans Blumenberg e Carl Schmitt: le rispettive concezioni sul fondamento e la giustificazione delle pretese conoscitive dell’epoca moderna erano radicalmente differenti e la discussione a riguardo proseguì anche in una serie di lettere che si scambiarono tra il 1971 e il 1978. Tale corrispondenza e i testi ritrovati nel lascito di Blumenberg documentano una controversia assai significativa, da cui emergono scambi di tipo scientifico e biografico. Ma furono avversari “necessari” l’uno all’altro, come due interlocutori che sanno di trovare nel confronto con l’altro la propria vera “questione”. La replica di Carl Schmitt ha influito in maniera decisiva sul rifacimento della “Legittimità dell’età moderna” di Blumenberg e ha lasciato tracce evidenti sino alla successiva “Elaborazione del mito”. Per questo motivo la presente opera riporta brani da entrambi i volumi, oltre a tutto lo scambio epistolare, testi inediti provenienti da opere postume di Blumenberg ed estratti da altri saggi già pubblicati.
Brossura 14 x 21 cm. pag. 228
Stampato nel 2011 da Laterza
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L’estremo sacrificio e la violenza – Il mito politico della morte nella destra rivoluzionaria del Novecento
€39.00La celebrazione della morte ha costituito un tema fondamentale della destra nazionalrivoluzionaria del Novecento. Questa constatazione implica che il tema della morte può essere utilizzato quale laboratorio d’analisi per osservare alcuni aspetti fondamentali dell’universo ideologico di questa cultura politica. Infatti, fenomeni quali il “rito politico”, l'”estetizzazione della politica” e la “sacralizzazione della politica” – sui quali negli ultimi decenni si è concentrata l’attenzione della più avvertita storiografia sul fascismo, da George L. Mosse a Emilio Gentile – intrattengono un rapporto molto stretto con la celebrazione politica della morte. Celebrando la morte, la destra nazionalrivoluzionaria ha inteso offrire una risposta alla crisi di senso diffusasi in settori consistenti delle masse nel corso del Novecento. Inoltre, proprio il rivendicato confronto con la morte tradisce la vocazione nazionalrivoluzionaria alla “radicalizzazione dello scontro politico”.
Brossura, 12 x 21 cm. pag. 539
Stampato nel 2018 da Asterios
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L’Europa come rivoluzione – Pensiero e azione di Jean Thiriart
€15.00Definito “rivoluzionario iunclassificabile” o “geopolitico militante” Thiriart era sicuramente un europeista radicale. L’obiettivo di tutta la sua arttività politica ed intellettuale fu quello di contribuire alla nascita di un’Europa unita, sovrana e indipendente, ovvero un’Europa politica. In questo saggio, che si basa sugli scitti principali di Thiriart, viene analizzato il pensiero politico e geopolitico di quello che rimane, al momento attuale un personaggio tanto controverso quanto poco consciuto.
Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 112
Stampato nel 2020 da ll’Insegna del Veltro
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L’Europa e l’umanità
€18.00Nikolaj S. Trubeckoj
Il saggio qui proposto è uno studio che, prendendo le mosse da alcune considerazioni prettamente linguistiche e antropologiche, analizza in una chiave che si potrebbe dire quasi “psicologica”, oltre che politica e culturale, il rapporto tra nazionalismo, cosmopolitismo e sciovinismo, e, in particolare, quello tra la civiltà occidentale – “romanogermanica”, secondo la definizione dell’Autore – e le civiltà del resto del mondo, auspicandone un “riscatto dalla schiavitù spirituale”.
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L’europa; un impero di 400 milioni di uomini
€24.00Apparso nel 1964 in lingua francese, questo libro nel giro di due anni vide la luce in altre sei lingue europee. Nonostante le riserve che alcune impostazioni ideologiche dell’autore (eurocentrismo, razionalismo, giacobinismo, …) possono suscitare non si può non concordare sul fatto che questo libro, senza dubbio uno dei più famosi redatti da Thiriart, è preveggente ed attuale, per quanto inevitabilmente risenta della situazione storica in cui venne concepito. Preveggente perchè anticipa il crollo del sistema sovietico, e questo una decina di anni prima dell’eurocomunismo; attuale, perché la descrizione dell’egemonia statunitense in Europa è ancora un dato reale; ricordando che l’Impero è l’esatto contrario dell’imperialismo e che gli Stati Uniti non sono Roma, bensì Cartagine.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 228 con una foto b/n
Stampato nel 2011 da Avatar Editions
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L’idea di Stato
€10.00Vividiscritti di Evola sull’idea-archetipo in tempo rale del regime politicovero, il cui fondamento consiste nella trascendenza del principio disovranità, e il cui processo di caduta è scandito dalla ‘legge’ dellaregressione delle caste. Lungi dal proporre una ‘ideologia’ delloStato, il pensatore tradizionalista ricostruisce e ripercorre, inqueste pagine, la via che conduce alla fonte stessa che conferiscel’autorità.
Brossura 13,5 x 20,5 cm. pag. 110
Stampato nel 1994 da Edizioni di Ar
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L’idealismo pratico di Richard N. Coudenhove-Kalergi
€22.00Molti sentono parlare del Piano Kalergi e lo riferiscono confusamente all’ambito dell’immigrazione, ma fanno fatica a focalizzare le notizie. Questo testo si propone di colmare la lacuna – non semplicemente sul versante dei fatti, ma soprattutto su quello dell’origine culturale di un “progetto” per molti versi fantapolitico, che ricorda molto da vicino certi episodi di 007. L’ideatore di un rimescolamento razziale in Europa e nel mondo, così da ottenere una massa di meticci dominabili con facilità, è un gentiluomo di vecchio stampo, il conte Richard Coudenhove-Kalergi (1894 – 1972), suddito austriaco, poi cittadino cecoslovacco, in seguito naturalizzato francese, esule negli U.S.A. durante la Seconda Guerra Mondiale e deciso assertore degli Stati Uniti d’Europa fino agli anni Venti del secolo scorso. Kalergi aveva le carte in regola per essere legato non ad una nazionalità specifica, ma ad un intero continente, l’Europa, e, in considerazione della madre giapponese, all’Eurasia. Non si devono inoltre scordare i suoi buoni rapporti con l’alta finanza ebraica, quella che, durante la Grande Guerra, aveva stretto un patto di contro-assicurazione per il tramite della famiglia Warburg, la stessa che finanziava i rivoluzionari russi per far crollare un sistema e sostituirlo con un altro. A lui dobbiamo principalmente l’attuale Europa.
Brossura 15 x 21 cm., pagg. 311
Stampato nel 2018 da Edizioni Ritter
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L’impero Euro-sovietico da Valdivostok a Dublino
€25.00L’Empire Euro-soviétique de Vladivostok à Dublin, scritto nel 1984-’85, non vide mai la luce durante la vita di Thiriart. Perché pubblicare oggi questo libro, il cui titolo basta a rivelare l’anacronismo dell’argomento? È necessario sottolineare tutto quello che ci separa dagli anni Ottanta? La caduta del muro di Berlino (novembre 1989), la dissoluzione dell’URSS (dicembre 1991), la funesta parentesi di El’cin (1991-1999), le guerre della NATO e più in generale lo sconvolgimento a livello planetario hanno radicalmente modificato le cose. Tuttavia, al di là della testimonianza storica, non sarà inutile interrogarsi circa l’attualità retrospettiva degli scritti di Thiriart alla luce delle tensioni e degli sconvolgimenti in corso. A ben riflettere, infatti, il nemico russo ha rimpiazzato (dal punto di vista della strategia americana) il nemico sovietico; l’Europa è sempre il medesimo nano politico e, sempre più a rimorchio degli USA, si distingue per la sua assenza sulla scena internazionale.
Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 268
Stampato nel 2018 da Edizioni All’insegna del Veltro
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L’invasione – Prodomi di una eliminazione etnica
€12.00Negli ultimi anni, oltre settecentomila extraeuropei si sono riversati sulle coste italiane. Il solo mantenimento immediato di questa massa di intrusi è costato a noi italiani quasi dieci miliardi di euro. Oggi sono riconoscibili due direttrici, tracciate dalla finanza internazionale, lungo le quali si vanno disponendo i movimenti migratorii: la prima consiste nella costruzione di piani di potere globale sempre più distanti dai popoli; la seconda è rappresentata dall’opera di sfiguramento etnico delle nazioni europee, allo scopo di ottenere qui un composto umano privo delle nostre qualità, una docile massa brulicante di bisogni.
Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 86
Stampato nel 2017 da Ar
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L’inverno della democrazia o il nuovo regime
€23.00Berlusconi ha inventato la telerepubblica italiana, Tony Blair ha galvanizzato gli inglesi con il suo new Labour, i populisti moderni sono scesi dalla scandinavia per invadere l’Europa. Il vecchio continente deve fare i conti con la democrazia e soprattutto con il suo tramonto. Questo nuovo regime che si manifesta all’orizzonte, è ancora definibile come democrazia, governo o potere del popolo? probabilmente no. E allora quali speranze nutrire per il prossimo futuro?
Brossura 15 x 21 cm. pag. 223
Stampato nel 2010 da Settimo Sigillo
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L’operaio
€14.00Apparso in Germania nel 1932, “L’operaio” èuno dei testi più discussi e profetici di Junger. Un saggio politico digrande energia e straordinaria lucidità, in cui la figura dell’operaioassurge a dimensione mitica come intreprete supremo del mondo moderno edelle forze che esso sprigiona.
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L’operaio di Ernst Jünger – Una visione metafisica della tecnica
€26.00Il volume esamina la metafisica di Ernst Jùnger traendo spunto dallo studio circostanziato di DerArbeiter (1932). lI confronto tra Jùnger e altri eminenti pensatori quali Spengier, Heidegger, Simmel, Schmitt, Evola, Guénon ed Eliade conduce a esplorare i principi di una metafisica che si abbevera alle fonti della filosofia antica (Platone, Plotino) e alle sorgenti della dottrina nietzscheana manifestandosi nella determinazione di diverse Figure: l’Operaio. il Ribelle, l’Anarca. Il saggio misura la valenza metapolitica de L’Operaio rispettando l’idea ‘tradizionale” secondo cui la metafisica si concreta nel tempo fornendo all’uomo una lente per interpretare la storia. Con Der Arbeiter Ernst Junger concepisce un “nuovo” Tipo umano che, tramite l’utilizzo eroico della tecnica, incarna una gestaltica sovraindividualità servendo con totale abnegazione il destino di dominio della Forma. Anche in virtù del suo valore metafisico, lo scritto del ’32 appare, in modo complesso e originale, un tipico germoglio della Rivoluzione Conservatrice.
Brossura, 20 x 26 cm. pag. 342
Stampato nel 2012 da Mimesis
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L’ultimo Bianco
€6.00Certo: oggi la questione razziale non può andare oltre lo stato di discussione teorica, o di fiction, se si preferisce. Ed è già tanto se può sopravvivere lì, custodita dalla “sospensione dell’incredulità” del lettore. Robert Erwin Howard saprebbe raccontare a lungo di questo tempo subdolo e tempestato di menzogne, lui che ha sempre amato narrare di lotte primordiali e cicliche catastrofi. Comunque, se diamo retta ai suoi istinti, che cercano nei momenti del più greve declino i segni di nuove aurore e rigenerazioni, dovremmo essere agli sgoccioli: il ciclo nuovo a un passo. Oltre il viale dell’indistinto, i gorghi delle falsificazioni, le vibrazioni della meschinità e del risentimento. Un mondo vergine, terra fertile per il gigante della sua specie, l’ultimo Bianco, che magari, nel dopo del dopo, nel domani del domani guardato da Friedrich Nietzsche, oltre il recinto dell’ultima battaglia, potrà di nuovo “generare verso l’alto”.
Un racconto sulla fine dell’uomo bianco. con illustrazioni e una postfazione
Brossura, 11 x 16,5 cm. pag 26 con 4 illustrazioni b/n
Stampato nel 2013 da Ar
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L’umanesimo nazionale di Carlo Costamagna
€15.00In un’epoca in cui lo Stato-Nazione e lo stesso concetto di sovranità sono bersaglio polemico dei fautori della società “liquida”, il pensiero di Carlo Costamagna costituisce un invito a rivalutarne il ruolo in una prospettiva di reintegrazione di comunità autenticamente umane e di superamento dell’economia come destino. La sua copiosa produzione scientifica si inserisce nel dibattito giuridico, politico e filosofico europeo e non in un ruolo marginale. Costamagna affronta la lunga e irreversibile crisi dello Stato liberale e le speranze suscitate dal fascismo, le polemiche sul corporativismo e la socializzazione, la costruzione di un’Europa come federazione di Nazioni in un quadro di giustizia sociale internazionale e il ruolo di un diritto nazionale e storico nel nuovo ordine che il fascismo avrebbe dovuto realizzare. Il libro si sofferma particolarmente sul Costamagna del dopoguerra, fondatore del Msi, e sulle sue battaglie politiche, sempre coerenti e intransigenti, ancora capaci di offrire visioni preveggenti e utili considerazioni sul presente. In particolare, la critica a una Costituzione “impossibile” che nasceva da una lotta fratricida ed era considerata un cavallo di Troia per la conquista partitica dello Stato, la critica al regionalismo come leva con la quale scardinare l’unità della patria e moltiplicare sprechi e corruzione, la battaglia a favore del presidenzialismo e per la restaurazione di un umanesimo nazionale che «ci consente di piantar bene i piedi sulla terra, anche senza perdere di vista il cielo e di affrontare così preparati la lotta della vita».
Brossura, 15 x 21 cm. pag.144
Stampato nel 2015 da Settimo Sigillo
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La colpa fu tutta tedesca? Storia delle responsabilità americane nello scoppio dello Seconda guerra mondiale
€25.00“Charles Beard rifiutava la qualifica di “isolazionista”, definendosi un “non interventista” e un “continentalista americano”, nella tradizione di George Washington e Thomas Jefferson. I Jeffersoniani “sostengono che la politica estera americana dovrebbe preoccuparsi meno di diffondere la democrazia all’estero e più di salvaguardarla in patria”. Pur credendo che la democrazia sia la migliore forma di governo, essi sono scettici sulla possibilità di esportarla con successo. La politica estera non è un mondo di opportunità, ma di pericoli incombenti, che il Paese deve cercare d’evitare. L’intervento armato, lungi dall’essere uno strumento per esportare democrazia, dovrebbe sempre essere usato come ultima risorsa e solo nel caso in cui la sopravvivenza del Paese sia messa in pericolo. La guerra, infatti, non solo ha costi economici enormi, ma comporta anche l’introduzione di pericolosi limiti alla libertà individuale.” (Dalla Prefazione di Massimo de Leonardis)
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 424
Stampato nel 2017 da Oaks
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La commedia di Charleroi
€15.00“Sono partito, non sono più ritornato, questa volta”. Così chiude l’ultimo racconto di questa raccolta, scritta nel1934, che svela il senso della guerra per Drieu la Rochelle: l’impossibilità di fare ritorno alle commedie della vita civile dopo aver provato il disgusto e l’ebbrezza del grande conflitto del ’14-18 ,che la tecnica ha reso ancor più disumano. Eroismo e viltà, esaltazione, disincanto, ideologia e cinismo si confondono nei personaggi della Commedia, che narrano la loro esperienza sapendo di non poter essere creduti da chi nella pace è ansioso di ritrovare soprattutto le proprie illusioni.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 253
Stampato nel 2007 da Fazi
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La democrazia di Atene – Storia di un mito
€18.00Ma io a questo popolo la democrazia la perdono!” Con queste parole, nel V secolo a.C., un anonimo aristocratico sintetizzava la propria visione del regime democratico, sostenuto dal popolo e reso possibile dalle élites. Come è nata la democrazia ateniese? È stata una rivendicazione delle masse o una costruzione elitaria? E quali sono stati i moventi sociali, economici e culturali che hanno dato vita a questa creazione politica del genio ellenico? Ma soprattutto, in che modo le criticità della democrazia ateniese si riverberano sulla instabilità delle democrazie contemporanee? Mentre si susseguono le sfide ai sistemi odierni – meri involucri formali del potere popolare – l’esempio di Atene ci ammonisce sui limiti intrinseci alla struttura democratica. Il presente saggio, che contiene anche una nuova traduzione della Costituzione degli degli Ateniesi dello Pseudo-Senofonte, aggiunge un prezioso contributo al dibattito. Un discorso che giunge a noi con l’emergere, sullo sfondo della dialettica fra imperi e ideologie, del potere sfrenato della tecnica: un nuovo Gran Re contro il quale occorre ergere, come Temistocle a Salamina, il formidabile muro di legno della lotta per la libertà
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 348
Stampato nel 2020 da Passaggio al Bosco
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La dittatura
€35.00Il termine “dittatura” getta cattiva luce sull’Autore che ha pensato di dedicarvi un libro. Superficiali detrattori ignorano il contenuto storico e tecnico dell’argomento affrontato e si immaginano un libello di propaganda politica, preparatorio di un nazionalsocialismo di cui non vi era traccia al momento in cui il libro veniva scritto e concepito. Questa edizione è condotta sulla quarta edizione tedesca del 1978, completa quindi delle parti omesse nell’edizione Laterza del 1975, e corredata da un ampio indice analitico. L’integrazione più importante è l’appendice sulla dittatura del Presidente del Reich aggiunta da Schmitt alla seconda edizione tedesca. A questa appendice ne è aggiunta un’altra, riguardante una voce di enciclopedia col titolo “Dittatura”, scritta da Schmitt nel 1926 per lo Staatslexikon della Gorres-Gesellschaft.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 338
Stampato nel 2006 da Settimo Sigillo
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La genesi delle nazioni
€18.00Antoun Sa’ade (1 marzo 1904 – 8 luglio 1949), fondatore del Partito Nazionalista Sociale Siriano, ne “La Genesi delle Nazioni” definisce, partendo da concetti oggettivi, scientifici, antropologici e sociologici, il significato dell’idea di nazione, partendo dalle più primitive e semplici forme di aggregazione umana, analizzando tutte le fasi evolutive, fino a giungere alle moderne forme di Stato e di nazione. Ne “La Genesi delle Nazioni” possiamo trovare un’analisi dettagliata di come le comunità umane si sono formate ed evolute nel tempo utilizzando come strumenti lo studio dell’ambiente e del territorio in cui un gruppo di persone si trova a dover vivere, delle difficoltà a cui questo gruppo deve far fronte per poter svilupparsi, crescere e migliorare le proprie condizioni di vita, di come questo gruppo sviluppa i propri rapporti sociali ed economici al suo interno e verso i gruppi esterni, di come forma le proprie regole di convivenza ed il proprio ordinamento giuridico. In breve, Sa’ade, in quest’opera è in grado di far comprendere quale sia il percorso che porta l’essere umano alla formazione di una nazione e di cosa ci sia alla base del sentimento nazionale che permea ogni individuo. Saggio introduttivo di Claudio Mutti. Introduzione di Ouday Ramadan.
Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 189
Stampato nel 2014 da Anteo
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La guerra d’aggressione come crimine internazionale
€16.00Nel 1945 nella desolata Berlino postbellica, mentre i giuristi delle Forze alleate discutono sulle norme fondamentali dei processi contro i crimini di guerra, Schmitt redige un lungo parere giuridico sulla punibilità dei responsabili della guerra d’aggressione, affermando che non esistono precedenti per considerarla un crimine. E anche se le guerre di aggressione fossero state trattate come un crimine, gli industriali che avevano contribuito ad armare il Reich non avrebbero potuto essere incriminati, vista l’enorme pressione a cui erano sottoposti nel regime nazista.
Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 142
Stampato nel 2015 da Il Mulino
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La guerra in Hegel
€12.00La guerra, il più sconvolgente, cruento e doloroso degli eventi umani, è stato oggetto di interpretazioni mitologiche, letterarie e filosofiche sin dall’antichità. La riflessione polemologica viene pertanto a saldarsi con i capisaldi del pensiero politico ed etico sia nella sua declinazione tardo illuministica sia nella sua declinazione idealistica. Hegel raccoglie in qualche modo il frutto delle dottrine kantiane e fichtiane e inserisce la riflessione sulla guerra, sviluppata enormemente in piena autonomia, all’interno della sua speculazione giovanile e del suo sistema. La guerra, per il suo carattere dialettico e la sua natura totalizzante, diventa per il filosofo tedesco un elemento irrinunciabile a cui fare continuamente riferimento, dalle opere giovanili agli approfondimenti berlinesi delle singole parti del sistema
Brossura, 11 x 17 cm. pag. 124
Stampato nel 2018 da AlboVersorio
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La lotta delle razze
€28.00Ludvig Gumplowicz
Poco noto al grande pubblico dei lettori italiani Gumplowicz risulta essere ancora oggi centrale per gli studi degli antropologi, sociologi e, appunto etnosociologi perché, come nota Aleksandr Dugin nella sua opera Etnosociologia (AGA Edizioni 2021), non solo Gumplowicz ha il merito di aver introdotto il termine “etnosociologia” nella «prima fase di istituzionalizzazione della scienza sociologica» ma, nel campo dell’etnosociologia, è stato e resta la figura chiave. In questo libro, scrive Gumplowicz, «vedemmo come la lotta razziale per il dominio, attizzata attraverso sentimenti naturali di ostilità per lo straniero, di odio e di ripugnanza, e sempre vivacemente mantenuta, aprì il cammino a ogni sviluppo sociale complessivo, che produsse i fenomeni culturali più grandiosi, nuovamente attraverso le comunità sociali e gli ordinamenti di dominio più variegati, ininterrottamente sui più diversi punti della terra e nelle più diverse epoche storiche».
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 360
Stampato nel 2021 da AGA
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La macchina per uccidere. Biografia definitiva di Che Guevara
€20.00Nicolas Marquez, lo scrittore argentino che più conosce ed ha studiato la vita e l’opera del Che, con appassionante narrativa e spaventosa documentazione racconta la vera biografia che la dittatura del politicamente corretto cerca di nascondere su Guevara. Qui il lettore non troverà il racconto narrativo dell’idealista “simpatico”, così osannato da magliette, ornamenti e striscioni (fortuna dei souvenir da contestazione, a consumo del buon progressista da manuale), ma il vero Che Guevara in tutta la sua intricata e tenebrosa dimensione. “La macchina per uccidere” costituisce l’opera più fedele e provocatoria mai scritta sul personaggio in questione, che ne fa un testo di lettura imprescindibile ed indispensabile per chiunque voglia sfuggire dalla propaganda dominante.
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La mia Russia. Ideologia del patriottismo russo.
Il prezzo originale era: €20.00.€12.00Il prezzo attuale è: €12.00.Gennadij Andreevic Zjuganov prezzo di listino: 20.00 (sc. 40%)
Nessun’altro potrebbe narrare la storia politica russa degli utimi due secoli meglio di Gennadij Andreevic Zjuganov, leader del Partito Comunista della Federazione Russa. Analista, storico e studioso di geopolitica, il leader comunista è portavoce di una posizione che raccogie consensi tra gli strati popolari e le fila dell’esercito, tra gli ambienti nazionalisti e la classe operaia. Il suo parere continua a godere di una notevole stima e i contenuti di quest’opera, originariamente pubblicati nella prima metà degli anni Novanta, mantengono un’attualità disarmante anche alla luce delle tensioni (geo)politiche che ad intermittenza continuano a impensierire il Cremlino.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 242
Stampato nel 2014 da Anteo
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La nascita degli Stati Uniti d’America – Dichiarazione d’Indipendenza ed esordio sulla scena internazionale
€46.00Le tre parti che compongono questo libro ripercorrono la storia degli Stati Uniti dall’epoca della colonizzazione, attraverso la fondazione della nazione, sino alla guerra anglo-americana del 1812-1815. Nella prima parte, di Giuliana Iurlano, sono studiati i concetti basilari che, durante la lunga fase della colonizzazione e sulla scorta del pensiero di Spinoza, costituirono la base filosofica della Dichiarazione d’Indipendenza, con un accento particolare posto sul problema della continuità o rottura tra essa e la Costituzione americana. Nella seconda parte, sempre Giuliana Iurlano analizza il pensiero politico di George Washington e gli esordi della politica estera americana tra neutralità e impegno nello scenario internazionale, sino alla guerra contro i corsari islamici del Nord-Africa ai tempi di Thomas Jefferson. Nella terza parte, di Antonio Donno, si ricostruiscono infine le origini, gli sviluppi e le conclusioni della guerra tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti del 1812, che gli americani, alquanto enfaticamente, definirono la “seconda guerra d’indipendenza”.
Brossura, 14 x 22 cm. pag. 386
Stampato nel 2017 da Franco Angeli
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La politica pura – Il laboratorio di Gianfranco Miglio. Atti del Convegno
€28.00Nel corso della sua carriera Gianfranco Miglio (1918-2001) percorse sentieri inesplorati e formulò ipotesi eterodosse, muovendosi progressivamente dallo studio delle origini del diritto internazionale alla storia delle dottrine e delle istituzioni politiche, fino alla Begriffspolitik: una «politologia concettuale» ispirata a grandi maestri come Tönnies, Weber, Mosca, Pareto e Schmitt, oltre che ai classici esponenti della tradizione del realismo politico. La libertà che sperimentò nel suo laboratorio teorico lo fece apparire a lungo come un personaggio scomodo, irritante e solitario. Ma è forse proprio quella libertà a fare oggi di Miglio una sorta di moderno classico. A cento anni dalla nascita, questo volume esplora le molteplici direzioni in cui si mossero le ricerche dello studioso comasco. Le voci di Bassani, Cacciari, Campi, Colombo, Duso, Galli, Leonida Miglio, Ornaghi, Palano, Parsi, Schiera e Tronti tornano così a valorizzarne le intuizioni e l’audacia prospettica, pur senza esitare a segnalarne i nodi problematici e le ambivalenze. Forse proprio l’eterogeneità delle letture dimostra quanto l’eredità di quell’avventura intellettuale si riveli ancora preziosa. E come il laboratorio di Gianfranco Miglio, il nitore delle sue eleganti costruzioni e l’edificio incompiuto della sua «teoria pura» della politica continuino a offrire formidabili sollecitazioni.
Brossura, 16 x 22 cm. pag. 322
Stampato nel 2019 da Vita e Pensiero
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La quarta teoria politica
€28.00La Quarta Teoria Politica si può dire costituisca la principale opera teoria del filosofo e saggista Aleksandr Gel’evic Dugin, esponente di spicco del neo-eurasiatismo. Non si presenta tanto come un sistema filosofico o un’ideologia preconfezionata, quanto come un contributo alla critica contemporanea al liberalismo. In questo senso, è già diventato un classico tradotto e diffuso in più lingue. Dugin postula la sua “quarta teoria” distinguendola dalle tre principali ideologie della modernità – il liberalismo, il comunismo e il fascismo – sostenendo la necessità di un loro superamento per opporsi al neo-liberalismo egemone nella postmodernità. Egli invita a riscoprire valori come la giustizia sociale, la comunità di popolo, la libertà della persona nell’ottica di un nuovo progetto culturale. Il filosofo russo propone così la riscoperta di un nuovo soggetto politico, il concetto heideggeriano di Dasein (Esserci). Il risultato è un’opera fondamentale per chi sia interessato a forgiare nuovi strumenti teorici di lotta e resistenza.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 402
Stampato nel 2022 da Aspis
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La rabbia dei vinti – La guerra dopo la guerra 1917-1923
€28.00L’11 novembre del 1918 segna un momento decisivo della storia d’Europa: la fine di una guerra che aveva distrutto un’intera generazione e l’estinzione di grandi imperi secolari. Ma quale è stata l’eredità che ci ha lasciato la Prima Guerra Mondiale? Per molti aspetti il futuro dell’Europa non è stato condizionato tanto dai combattimenti sul fronte occidentale quanto dalla devastante scia di eventi che seguirono la fine del conflitto mondiale quando paesi di entrambi gli schieramenti vennero travolti da rivoluzioni, pogrom, deportazioni di massa e nuovi cruenti scontri militari. Se nella maggior parte dei casi la Grande Guerra era stata una lotta fra truppe regolari che combattevano sotto la bandiera dei rispettivi Stati, i protagonisti di questi nuovi conflitti furono soprattutto civili e membri di formazioni paramilitari. La nuova esplosione di violenza provocò la morte di milioni di persone in tutta l’Europa centrale, meridionale e sud-orientale, e questo ancor prima che nascessero l’Unione Sovietica e una serie di nuovi e instabili staterelli. Ovunque c’erano persone animate da un desiderio di rivalsa, disposte a uccidere per placare un tormentoso senso di ingiustizia. Un decennio più tardi, l’avvento del Terzo Reich in Germania, del Fascismo in Italia e l’affermazione di movimenti totalitari in altri Stati, fornirono loro l’occasione che tanto avevano atteso.
Rilegato, 16 x 23 cm. pag. 445 + 16 pagine fuori testo con 31 foto b/n
Stampato nel 2017 da Laterza
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La ribellione delle masse
€24.00“C’è un fatto che, bene o male che sia, è decisivo nella vita pubblica europea dell’ora presente. Questo fatto è l’avvento delle masse al pieno potere sociale. E poiché le masse, per definizione, non devono né possono dirigere la propria esistenza, né tanto meno governare la società, questo significa che l’Europa soffre attualmente la più grave crisi che popoli, nazioni, culture possano patire. Questa crisi si è verificata più d’una volta nella storia. La sua fisionomia e le sue conseguenze sono note. Se ne conosce anche il nome. Si chiama la ribellione delle masse.” Ha da poco compiuto settant’anni il libro più noto di Ortega y Gasset, “La ribellione delle masse”, un titolo che ha lasciato lunga traccia di sé nella memoria del secolo appena concluso.
Brossura, 13 x 22 cm. pag. 248
Stampato nel 2001 da SE
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La rigenerazione del Reich
€20.00Proscritta a suo tempo come battistrada del fascismo e del nazionalsocialismo, l’opera di Spengler è attualmente oggetto di un interesse nuovo da parte della cultura accademica ufficiale. In questo testo, il “filosofo della crisi” abbandona la diagnosi delle deritmie moderne e si concentra sul modo per restituire il proprio tempo all’ordine e alla rettitudine.
Brossura 13,5 x 20,5 cm. pag. 198
Stampato nel 1992 da Edizioni di Ar
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La riscossa. Scritti e discorsi per gli italiani in trincea
€12.00Gabriele D’Annunzio
“La Riscossa” è una raccolta di orazioni guerresche tenute da Gabriele d’Annunzio tra il novembre 1917 e il maggio 1918. Questa incredibile serie di interventi – per troppo tempo ignorati da una storiografia che opera per stroncare ogni manifestazione dell’orgoglio nazionale – rappresenta un contributo storico e poetico senza precedenti, incarnando al meglio lo spirito ardimentoso che contraddistinse il Vate d’Italia e le centinaia di migliaia di eroi che trovarono la morte nelle trincee della Grande Guerra. Dal sincero incitamento ai fanti della prima linea ai discorsi pronunciati dinanzi ai “ragazzi del ‘99”: tutto, in queste pagine, trasuda amor di Patria e ferrea volontà, sprezzo del pericolo e fede nella Vittoria. Parole scolpite nel marmo, che fanno da eco perenne al ricordo dei nostri caduti: un viaggio nella mistica del sacrificio e dell’onore, dove la vita e la morte assumono un significato più alto e più profondo, in connessione con ciò che ci trascende e che non passa.
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La rivoluzione delle anime
€12.00Leon Degrelle
La rivoluzione delle anime”, scritto da Léon Degrelle nel 1938, non era mai stato tradotto in lingua italiana. Si tratta di un’opera inedita, la cui intensità poetica è pari solo alla statura dell’autore: una testimonianza preziosa, capace di oltrepassare la barriera dello spazio e del tempo, trasmettendo il coraggio e la consapevolezza di una weltanschauung eroica, verticale e solare. Un impareggiabile contributo alla Formazione di quella élite militante e differenziata che ha il compito di custodire e trasmettere – oggi più che mai – la straordinaria eredità della lunga memoria europea.