Le Camicie nere in Africa. 1923-1943

Mursia

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    Le Camicie nere in Africa. 1923-1943

    26.00

    Niccolò Lucarelli

    Dalle prime operazioni in Cirenaica nel 1923, passando per l’Etiopia e terminando in Tunisia nel maggio del 1943, le vicende legate all’impiego delle Camicie Nere nelle colonie italiane sono ricostruite attraverso le testimonianze dei protagonisti, i bollettini militari, i diari storici dei vari comandi e gli articoli di stampa. Niccolò Lucarelli ripercorre i fatti d’armi sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista del contesto politico, senza tralasciare quello psicologico e morale; per quest’ultima ragione viene lasciato spazio sia alle voci di quelle Camicie Nere fino all’ultimo convinte della necessità della guerra, sia di quelle che proprio in Africa ebbero i primi dubbi sulla giustezza dell’impresa coloniale e del fascismo tutto.

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    Le Dolomiti del Terzo Reich

    24.00

    Il libro ricostruisce gli avvenimenti che caratterizzarono la storia del Trentino-Alto Adige fin dai primi anni del XX secolo, quando la regione apparteneva all’impero austro-ungarico. Dopo la Prima Guerra Mondiale e la successiva annessione al regno d’Italia, il regime fascista mise in atto in provincia di Bolzano una politica di repressione contro la popolazione di lingua tedesca costretta, in conseguenza degli accordi stipulati da Italia e Germania nel 1939, a optare in via definitiva per l’Italia o trasferirsi nel territtorio del Reich. Dopo l’8 settembre 1943, per ordine di Hitler, le provincie di Trento, Bolzano e Belluno furono incluse dentro i confini germanici con il nome di “Alpenvorland” o “Zona di Operazioni delle Prealpi”. L’amministrazione di questo territorio fu affidata al commissario supremo Franz Hofer, un nazionalsocialista austriaco che stabilì la sua residenza a Bolzano. L’Autore, grazie a un’analisi rigorosa, porta un contributo inedito al quadro storiografico nazionale, narrando una delle pagine meno note dell’occupazione tedesca in Italia.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 362 + 8 pagine fuori testo con 16 foto b/n

    Stampato nel 2005 da Mursia

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    Le guerre della Federazione Russa – Le operazioni militari russe dalla fine dell’Unione Sovietica ad oggi

    18.00

    Errico De Gaetano – Andrea Lopreiato

    Dal 1989, dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica e il dissesto dell’Armata Rossa, l’esercito della Federazione Russa è stato impegnato in numerosi conflitti sul proprio territorio, dalla guerra tra Armenia e Azerbaijan e tra Georgia e Abkhazia alla controguerriglia in Tagikistan, dai combattimenti in Cecenia alla guerra insurrezionale in Daghestan, dalle operazioni per l’evacuazione dei connazionali in Abkhazia al contrasto del terrorismo di matrice religiosa nel Caucaso e sullo stesso territorio metropolitano russo, dall’imposizione della pace in Moldavia alle operazioni convenzionali in Georgia. A queste “nuove guerre” che sempre più coinvolgono la popolazione civile, si aggiungono episodi come gli attacchi dinamitardi al teatro di Dubrovka a Mosca (2002) e alla scuola di Beslan in Ossezia (2004) da parte di separatisti ceceni e fondamentalisti islamici. Questo libro ricostruisce tutte le fasi dei conflitti e degli atti terroristici, analizzando con l’ausilio di cartine dettagliate lo sviluppo delle varie campagne militari e sottolineando come le operazioni delle Forze Armate russe offrano un punto di vista privilegiato per osservare il ruolo attuale dello Strumento Militare nelle aree di crisi.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 248 con alcune foto e cartine b/n

    Stampato nel 2011 da Mursia

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    Le scarpe al sole – Cronache di gaie e tristi avventure di alpini di muli e di vino

    17.00

    Uno dei più celebri ed emozionanti diari della Grande Guerra, gremito di personaggi e di episodi, dal quale emerge tutta la drammaticità e l’umanità della vita in montagna e nelle trincee: l’orrore della prima linea contrapposto al raggelante distacco degli alti comandi e delle retrovie, la morte e la giovinezza, il valore e il mugugno. Cronache scritte in presa diretta da un giornalista di rango che raccontano un mondo dove hanno posto le stragi e il desiderio delle donne, le bevute, l’arrivo della posta, la malinconia, l’eroismo estremo e la bellezza dei boschi e dei monti. Monelli non predica e non denuncia ma, semplicemente, racconta a volte amare verità, come la fucilazione di soldati, a volte episodi divertenti e ilari. Cronache, appunto, di gaie e tristi avventure di alpini, di muli e di vino.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 248

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Legionario in Algeria 1957-1962

    15.00

    Sebastiano Veneziano, classe 1934, ultimo nato di cinque fratelli di una povera famiglia siciliana, a ventitré anni lascia l’isola e, senza sapere una parola di francese, arriva a Marsiglia per arruolarsi nella Legione Straniera. Sogna l’avventura e un futuro migliore: per cinque anni indosserà il képi blanc e la Legione sarà “suo padre e sua madre, una famiglia che dà un numero di matricola”. Un’esperienza dura e drammatica sullo sfondo della guerra d’Algeria: la disciplina ferrea, i combattimenti, le torture, la morte degli amici. Ma saranno anche anni indimenticabili, durante i quali conoscerà il valore della vera amicizia e della solidarietà tra compagni. Memorie scritte a distanza di decenni, che sono una rara testimonianza di come fosse la vita nella Legione Straniera francese di allora, uno dei reparti militari più elitari e decorati al mondo.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 198 + 8 di foto b/n

    Stampato nel 2010 da Mursia

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    Legionario in Indocina 1951-1953

    17.00

    Il protagonista di questo libro, Andrea Funitto, alla fine degli anni Quaranta raggiunge la Francia e si arruola nella Legione Straniera. Entra nei paracadutisti e all’inizio del 1951 viene trasferito in Indocina, la grande colonia francese nel Sudest asiatico sconvolta dalla guerriglia organizzata dai vietminh che si battono per l’indipendenza. Il legionario italiano partecipa a numerose azioni venendo a contatto con un Paese ostile e con atrocità di ogni genere. Una breve pausa gli viene offerta dalla boxe e diventa campione d’Indocina dei pesi leggeri. Conosce anche l’amore per una ragazza cinese in fuga dal suo Paese. Catturato dai viet, riesce a scappare e per breve tempo trova rifugio presso popolazioni primitive dell’interno. All’inizio del 1953, Funitto rientra in Algeria e dopo aver partecipato ad altre operazioni della Legione in territorio africano termina il suo periodo di ferma e si stabilisce in Francia. Dopo molti anni ritorna al paese d’origine e incontra Domenico Aceto, che raccoglie i suoi ricordi con grande realismo ed efficacia.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 238

    Stampato nel 2006 da Mursia

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    Luigi Ferraro un eroe del mare

    19.00

    Massimo Zamorani

    Luigi Ferraro (1914-2006), ufficiale della Marina Militare, è stato uno dei primi italiani a specializzarsi nelle tecniche di immersione subacquea. La sua passione per il mare nasce presto: fin dall’adolescenza da balilla trascorsa fra Tripoli e l’Italia inizia a immergersi e a segnalarsi per audacia e perizia tecnica. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale si distingue in alcune imprese proprio come sommozzatore ed entra nel Gruppo Gamma, il nucleo speciale dei nuotatori d’assalto della Xª Flottiglia Mas. Il suo mito viene consacrato nell’estate del 1943, quando passa alla storia come affondatore solitario di ben tre navi nel corso delle operazioni notturne di sabotaggio contro le forze navali alleate nel Mediterraneo orientale, tra Alessandretta e Mersina. Con la sua esperienza e con le sue intuizioni nel dopoguerra ha contribuito notevolmente all’evoluzione dell’attività subacquea, inventando un nuovo tipo di maschera e di pinne, impegnandosi nel recupero di navi affondate e collaborando con aziende come Cressi Sub e Mares e personaggi come Jacques Cousteau ed Enzo Maiorca. Luigi Ferraro non è stato solo un eroe di guerra, ma anche e soprattutto un vero eroe del mare.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 253 + 12 pagine fuori testo con illustrazioni b/n

    Stampato nel 2013 da Mursia

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    Mantracking – L’arte di leggere le tracce per ritrovare, inseguire e catturare esseri umani

    17.00

    L’arte di leggere le tracce per ritrovare, inseguire e catturare esseri umani. Manuale per soccorritori, Forze di Polizia e Militari. “Cercare e seguire uomini in ambienti ostili, impervi e selvaggi è un’attività arcaica, complessa e a volte pericolosa”. Il Mantracking, cioè la capacità di cercare, leggere e interpretare le tracce di un essere umano nell’ambiente naturale, è un’arte antichissima che negli ultimi anni è stata riscoperta e rinnovata. Utilizzata oggi da squadre di Ricerca e Soccorso, da CTU e dalle Forze di Polizia di molti Paesi, è diventata un nuovo strumento per cercare persone scomparse, per inseguire e catturare fuggitivi, per migliorare le tecniche di pattugliamento. In questo manuale, il primo in italiano, il lettore trova, oltre alla storia del Mantracking, anche le tecniche base per individuare le tracce nell’ambiente, per catalogarle e interpretarle in modo da ricavarne informazioni che possono rivelarsi essenziali per salvare vite umane.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 156 con alcuni disegni + 16 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2018 da Mursia

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    Marina – Timoni a salire. Le imprese dei sommergibili oceanici italiani in Atlantico

    33.00

    Le imprese dei nostri sommergibili atlantici (dall’estate 1940 al settembre 1943) fecero conoscere l’arma subacquea italiana anche in mari molto lontani dall’Italia. Fu una storia di battelli ma anche, e soprattutto, di uomini: equipaggi di prim’ordine e comandanti entrati a buon diritto nella leggenda, da Fecia di Cossato a Todaro, da Gazzana a Longobardo. Nella storia dei sommergibili italiani in Atlantico soffia, gagliardo, il vento dell’avventura. Il coraggio personale e l’iniziativa temeraria e a volte irridente trovano largo posto in queste vicende che, ad oltre trent’anni di distanza, meravigliano e spesso commuovono. Poco portati alla dura e gerarchica disciplina di gruppo, quella che contraddistinse la guerra dei “lupi grigi” di Dònitz, gli italiani si mostrarono difficilmente eguagliabili nella guerra di corsa e riuscirono a dare il meglio di sé in azioni solitarie. L’opera del Raiola, autore noto anche all’estero per precedenti pubblicazioni di storia navale, è la ricostruzione puntuale e precisa – effettuata sulla base dei diari di bordo e delle testimonianze dei superstiti – delle azioni compiute da unità come il Tazzoli, il Da Vinci, 11 Finzi, il Torelli e altri sommergibili che dalla base di Bordeaux (Betasom) portarono gli attacchi ai convogli alleati alle più diverse latitudini, insidiando il nemico sin nei pressi delle coste americane.

    Rilegato, 14,5 x 21,5 cm. pag. 346 con 11 cartine + 12 pgine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1978 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina perfetta

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    Marina. PQ 17 convoglio per l’inferno. Il racconto dei superstiti

    22.00

    Paul Lund – Harry Ludlam

    Un aspetto della guerra, e in particolar modo della guerra sui mari, poco noto al pubblico italiano è quello dei convogli navali che trasportavano i rifornimenti Alleati destinati alla Russia. Il 29 giugno 1942, partiva dall’Islanda il convoglio denominato PQ 17, diretto ad Arcangelo in Russia, lungo il Mare del Nord. Benchè fosse scortata da una formazione diretta di naviglio leggero e seguita a poca distanza da una squadra anglo-americana di incrociatori e cacciatorpediniere, dopo che a questi ultimi fu ordinato di allontanarsi, il convoglio venne attaccato da bombardieri, aerosiluranti e sottomarini tedeschi che provocarono un’ecatombre tra le navi del convoglio.

    Rilegato, 14,5 x 21,5 cm. pag. 286

    Stampato nel 1969 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni con sovracopertina

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    Marina/Seconda Guerra Mondiale. Quelli di sottocastello. Cronache di guerra 1940-1943

    18.00

    Il diario, vera e propria cronaca di guerra, oltre a raccontare le vicende del naufragio della motonave “Calitea”, descrive le lunghe peripezie delle nostre navi di scorta ai convogli lungo la ormai tristemente celebre rotta per l’Africa, detta la “rotta della morte”. Un libro unico, dunque, questo di Alessandro Caldare, un “io c’ero” visto con gli occhi di chi fece la guerra in mare con i colleghi di Sottocastello: una guerra vista non dalla plancia ma da dietro la barra di un timone.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 191 + 12 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1978 da Mursia

    Condizioni del libro: usato con sovracopertina in ottime condizioni

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    Memoria sulla difesa di Roma e sulla priorità dell’aggressione germanica

    20.00

    Mario Roatta

    Il generale Mario Roatta, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, venne considerato uno dei responsabili della disfatta dei reparti militari italiani schierati per fronteggiare, alla data d’annuncio dell’armistizio, le truppe germaniche del feldmaresciallo Albert Kesselring, che si impadronirono della città di Roma e del suo circondario. Il volume presenta le due “Memorie” che il generale scrisse su richiesta del Comando Supremo e che riassumono le vicende precedenti e successive all’8 settembre 1943: si tratta di documenti fondamentali e altamente affidabili (!!!) per la ricostruzione degli eventi che investirono Roma, con la fuga del re e del governo, che, con gli alti gradi militari, si trasferiranno nella città di Brindisi fondando il Regno del Sud. Roatta, nella stesura dei documenti, attinge a relazioni e rapporti degli ufficiali a lui sottoposti e alla documentazione di carattere politico militare cui aveva accesso, fornendo così materiale di prima mano e di alto valore storico.

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    Mercenari – Congo. Nel cuore delle tenebre

    29.00

    questo volume porta un titolo immediatamente evocativo, per una storia di vicende e di problemi che sono, quanto di più cupo e sanguinoso che i nostri tempi ricordino. La storia del Congo è lunga e tumultuosa, dal tempo dei primi reami congolesi, alle prime esplorazioni dei Portoghesi, dalla deportazione degli schiavi verso l’America, alle esplorazioni naturalistiche, agli ottant’anni di dominazione belga. Ovviamente, il libro riporta in maniera dettagliata, le vicende della decolonizzazione e le figure dei suoi protagonisti: Lumumba, Ciombè, Kasa VUbu e Mobutu. Le guere civili, l’intervento delle forze mercenarie e delle Nazioni Unite, gli interessi delle grandi potenze e la violenza perpretata e subita da africani e europei.

    Rilegato, 14,5 x 21,5 cm. pag. 528 illustrato con circa 53 foto e 4 cartine b/n fuori testo

    Stampato nel 1966 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Mercenari – Gli italiani in Congo 1960

    15.00

    Giovani, ribelli, coraggiosi: negli anni ’60 del secolo scorso lasciarono la famiglia e l’Italia per raggiungere l’Africa nera. Destinazione: l’ex Congo belga. Erano mercenari, professionisti della guerra che, seguendo i loro ideali si sono trovati a combattere in un paese straniero. Per la loro condizione di “soldati di ventura” l’opinione pubblica li ha sempre marchiati con l’appellativo di “Les affreux”, ovvero gli orrendi, i terribili, e le loro azioni, seppur volte a salvaguardare la vita della popolazione civile, passarono in secondo piano rispetto all’immeritata fama di militari sanguinari e senza scrupoli. L’autore ci spiega chi erano veramente i mercenari che combatterono agli ordini di Bob Denard e del Maggiore Jean Schramme, senza ipocrisia e senza peli sulla lingua, dando spazio e voce ai diretti interesati.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 176

    Stampato nel 2009 da Mursia

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    Missione non attaccare! 1943 – «Finzi» e «Da Vinci». L’operazione più pericolosa compiuta da due sommergibili

    17.00

    «Era il 22 gennaio 1943: quello stesso giorno compivo 28 anni. E di una cosa, più di ogni altra ero fiero: di essere il più giovane comandante dei sommergibili italiani che operavano in Atlantico.» La prima missione del giovane comandante del sommergibile atlantico Finzi in quella che avrebbe dovuto essere una silenziosa azione di appoggio e rifornimento a favore di un altro sommergibile, il Da Vinci, per consentirgli di allungare il suo raggio d’azione e andare a colpire laddove il nemico non si sarebbe mai aspettato. L’ordine tassativo era quello di non attaccare e di non farsi intercettare per non sprecare siluri e armamenti. Ma le cose non andarono come pianificato, il Finzi rifornì il Da Vinci, ma attaccò anche con successo tre piroscafi nemici e compì quella che Enzo Grossi, comandante superiore di Betasom definì «una delle più belle missioni fatte in Atlantico». Un avvincente diario che documenta una pagina di guerra negli abissi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 156 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2018 da Mursia

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    Morire per il Grappa – Monte Asolone 1917-1918

    17.00

    «Erano seri, silenti, ma dai volti dei soldati traspariva una fierezza grave, una sicurezza orgogliosa: ognuno sentiva la grandezza del mandato che la Patria affidava, in quel momento del supremo pericolo, ai primi difensori del Grappa.» Dopo Caporetto, l’esercito italiano si attestò su due importanti capisaldi difensivi: una montagna, il Grappa, e un fiume, il Piave. La battaglia sul massiccio del Grappa ebbe diversi punti focali, ma i combattimenti che si sono svolti per dodici mesi sull’Asolone fanno di questa montagna la più martoriata tra tutte. Questa cima era per i comandi imperiali il trampolino di lancio per scendere nella pianura veneta, per i comandi italiani l’ultima linea difensiva montana da proteggere a qualsiasi costo. Attraverso importanti documenti e testimonianze, Paolo Volpato ricostruisce i combattimenti che si sono consumati nel settore dell’Asolone tra il 1917 e il 1918: trincea dopo trincea, si addentra lungo i sentieri e i prati ancora oggi segnati dai colpi delle due artiglierie, coinvolte in una guerra che ha modificato per sempre le sorti di un intero continente e la vita di migliaia di uomini. (Con inserto fotografico).

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 199 con foto b/n fuori testo

    Stampato nel 2017 da Mursia

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    Mussolini-Churchill – Il carteggio. Indagine su uno dei grandi misteri del Novecento

    16.00

    Che cosa è rimasto del carteggio Mussolini-Churchill? È realmente esistito? Questo testo ricostruisce cinquant’anni di ricerche, di testimonianze, di carte presunte e di fatti relativi ad esso. Un’indagine sviscerata dall’analisi di documenti d’archivio, giornali e testi, accadimenti ancora vivi nella memoria storica. Diverse le piste seguite, diversi i racconti dei protagonisti, diversi gli stessi protagonisti spesso nascosti dietro una falsa identità. E diversi sono anche i volti e gli stati d’animo di coloro che hanno posseduto o avrebbero posseduto questo materiale scottante. Un vero e proprio rompicapo che ancora oggi affascina e appassiona numerosi studiosi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 198

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Natale di sangue – D’Annunzio a Fiume

    14.00

    Gabriele D’Annunzio entrò in Fiume alla testa di qualche migliaio di volontari provenienti da varie Armi dell’Esercito. La folla accompagnò la sua entrata con grida gioiose e lancio di fiori. Così ebbe inizio “l’Impresa di Fiume” e per sedici mesi il “poeta-soldato” regnò come Comandante sulla piccola città dalmata contesa tra l’Italia e il nascente Stato jugoslavo. Per la nuova piccola repubblica fu redatto anche uno Statuto moderno e illuminato, che attirò in città tutte le avanguardie artistiche e letterarie d’Europa e favorì una vita sociale estremamente libera: erano ammessi il divorzio, il diritto di voto alle donne, e libere erano anche le relazioni sessuali e la circolazione di droghe. Ma la vigilia di Natale del 1920 il governo di Giolitti diede ordine alle truppe regolari di attaccare la città. I volontari fiumani si difesero con rabbia, e morti e feriti furono numerosi da entrambe le parti: fu un Natale di sangue. Attraverso testimonianze e memorie, in questo libro viene ricostruita la vita di Fiume in quel breve lasso di tempo in cui fu il centro dell’interesse politico-culturale d’Europa. Eroica, retorica, goliardica, superficiale, culturalmente all’avanguardia, libertina e illecita, l’Impresa di Fiume lasciò una grande eredità al fascismo sul piano propagandistico e d’immagine.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 191

    Stampato nel 2010 da Mursia

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    Nell’inferno degli U-Boot

    17.00

    «Da poppa a prua i colpi nemici producevano una grande devastazione. La tolda del sommergibile era già tutta lacerata. I serbatoi d’aria compressa, che arrivavano fino alla pressione di 150 atmosfere, scoppiavano con grande fragore. Un vero inferno dappertutto.» Edgard von Spiegel, comandante di sottomarino della Marina imperiale tedesca, è stato uno dei leggendari corsari degli abissi impegnati contro il blocco navale inglese imposto alla Germania. Dopo una lunga serie di vittorie, il 30 aprile 1917 cade nell’imboscata di una nave civetta britannica. Il sottomarino è perduto, von Spiegel, salvato dagli inglesi, è internato in un campo per ufficiali. Attraverso i racconti che fa ai suoi compagni di prigionia, il lettore rivive non solo l’epopea pionieristica dei sommergibili, ma anche la vita di un mondo militare di regole, di onore e rispetto per il quale non ci sarà più posto nella Germania sconfitta. Tra duelli sottomarini e colpi di scena, un diario che è più avvincente di un romanzo di guerra.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 200 con 4 foto b/n

    Stampato nel 2017 da Mursia

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    Niccolò Giani e la scuola di mistica fascista 1930-1943

    19.00

    La Scuola di Mistica fascista, che nacque a Milano nel 1930 su iniziativa di Niccolò Giani, con l’obiettivo di creare, educare e rendere operativa la futura classe dirigente che avrebbe condotto alla rinascita dell’Italia, fu fino al 1940 una sorta di laboratorio di idee, poco connesso con la politica. In occasione però del suo decennale venne alla ribalta e aggregò un gran numero di intellettuali e studiosi, da Julius Evola a Berto Ricci. Ripercorrendo la storia della Scuola, le sue radici filosofiche e le conseguenze sul piano politico, emerge la vicenda personale del fondatore, che in nome dei suoi ideali cadde sul fronte greco-albanese il 14 marzo 1941.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 272 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2009 da Mursia

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    Nicola Bombacci – Un comunista a Salò

    19.00

    «Con la barba di Bombacci-ci farem gli spazzolini-per lucidare le scarpe-di Benito Mussolini», avevano cantato nel 1921-’22 gli squadristi fascisti. A distanza di poco più di un ventennio, il 25 aprile 1945, l’ex deputato socialista e comunista Nicola Bombacci si sarebbe trovato, non certo casualmente, da solo al fianco del “vecchio compagno romagnolo” Mussolini, per essere poi fucilato, a Dongo, insieme ad alcuni ex gerarchi fascisti. La biografia di un personaggio molto più lineare e meno contraddittorio di quanto possa a prima vista apparire, sul quale, dopo il 28 aprile 1945, è scesa una strana coltre di silenzio, quasi si trattasse di un morto “scomodo” per tutti: per i vecchi compagni socialisti e comunisti, che lo avrebbero bollato come “supertraditore”, così come per gli “eredi spirituali” di coloro al cui fianco era caduto, gridando: “Viva il socialismo!”.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 270

    Stampato da Mursia nel 2008

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    Obiettivo Biscari – 9-14 luglio 1943: dal ponte Dirillo all’aeroporto 504

    17.00

    9-14 luglio 1943: sei giorni di guerra infuocarono il territorio siciliano da Gela a Vittoria durante l’Operazione Husky. Protagonisti sono i paracadutisti della “All American”, i fanti americani della “Big Red One” e della Thunderbird, i granatieri corazzati tedeschi della “Goering”, i costieri italiani della XVIII Brigata. Grazie a documenti e testimonianze dirette dei sopravvissuti, sono narrate le stragi dell’aeroporto di Biscari e di Comiso, la strage di Vittoria in cui persero la vita il podestà di Acate e i suoi congiunti, la battaglia dell’altura Biazzo in cui un gruppo di paracadutisti americani ricacciò indietro un’intera colonna della Divisione “Goering”, la battaglia per l’aeroporto di Biscari in cui si consumò la tristemente nota strage di prigionieri italo-tedeschi. Per molto tempo la storiografia ufficiale ha rappresentato lo sbarco in Sicilia come una sorta di passeggiata degli Alleati attraverso ali di popolazione festante che accoglieva i liberatori. Ma fu davvero una festante liberazione? E, soprattutto, fu davvero una passeggiata?

    Brossura, 14 x 21 pagg. 283 + 12 pagine fuori testo con 16 foto b/n e 5 cartine

    Stampato nel 2013 da Mursia

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    Obiettivo: Italia – I bombardamenti aerei delle citta’ italiane dal 1940 al 1945

    21.00

    Nella notte dell’11 giugno 1940, a poco più di ventiquattro ore dalla dichiarazione di guerra dell’Italia alle potenze occidentali, piccole formazioni di bombardieri della RAF, partite dall’Inghilterra, attaccarono Torino e Genova. Era la prima incursione aerea cui veniva sottoposta l’Italia nella Seconda guerra mondiale e, sebbene risultasse quasi innocua, era una chiara dimostrazione delle intenzioni del nemico. Nell’ottobre-novembre del ’42 e nel ’43, fino all’8 settembre, le città del triangolo industriale del Nord Italia – Genova, Milano, Torino – furono oggetto di terrificanti bombardamenti, mentre quelle delle isole e del Sud, con Napoli in testa, subivano quasi quotidianamente massicce incursioni. Erano necessari per gli Alleati i bombardamenti delle città italiane? Quale scopo si prefiggevano? Che cosa volevano colpire? In Obiettivo: Italia l’Autore risponde esaurientemente a tali domande e descrive, giorno per giorno, le azioni dei bombardieri inglesi e americani, illustrandone la tecnica d’attacco, gli aerei impiegati e i risultati raggiunti.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 277 + 32 pagine fuori testo con 67 foto b/n

    Stampato nel 2011 da Mursia

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    Ordine di Kesselring – Arretrare combattendo. La battaglia d’inseguimento a Nord di Roma. Giugno 1944

    19.00

    Raffaele Moncada

    La battaglia d’inseguimento a nord di Roma Giugno 1944. «Il tempo sembrò fermarsi e quei pochi istanti si dilatarono in un’eternità. Il tedesco comprese che era finita. Percepì, come attutito e sordo, il crepitio della mitragliatrice di bordo dell’aereo. Attese la bomba e con essa la fine.» L’offensiva alleata della primavera del 1944 visse il suo momento di gloria con la conquista di Roma (4 giugno). Il comandante del gruppo d’armate tedesche che difendevano la Penisola, Albert Kesselring, contava sull’effetto ritardatore che avrebbe esercitato la soddisfazione per l’occupazione della capitale. E, infatti, le truppe alleate, sfinite dalla logorante stagione di Cassino e di Anzio, iniziarono la battaglia d’inseguimento con una certa esitazione. Il feldmaresciallo tedesco concentrò le sue attenzioni sulla 14a armata, che appariva più debole anche a causa del terreno, che offriva maggiori possibilità agli inseguitori. Raffaele Moncada ricostruisce non solo le decisioni strategiche e operative di quella delicatissima fase della Campagna d’Italia ma anche i combattimenti condotti fino al livello di unità minori. Emergono così i diversi stili di guerra: la flessibilità tattica e la relativa autonomia decisionale dei comandanti tedeschi, l’attitudine americana a evitare il sacrificio degli uomini e la determinazione dei francesi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 386 con alcune cartine + 10 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Mursia

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    Paracadutisti – Assalto dal cielo. Storie delle truppe aviotrasportate 1939-1945

    29.00

    Il libro di Arena descrive compiutamente tutte le operazioni aviotrasportate della Seconda Guerra Mondiale, dalle più modeste per importanza bellica, alle più imponenti per obbiettivi strategici e per l’impiego di effettivi. Si tratta di una vastissima raccolta di testimonianze, completa di notizie, dati tecnici e statistiche: una piccola enciclopedia su tutto quanto riguarda le aviotruppe negli anni più drammatici ed eclatanti del loro impiego: dalla conquista del forte Eben-Emael, alla sanguinosa presa di Creta, dallo sfortunato tentativo anglo-americano in Sicilia, alla gigantesca operazione Marcket Garden in Olanda e all’utilizzo delle truppe aviotrasportate durante lo sbarco di Normandia.

    Rilegato, 14,5 x 21,5 cm. pag. 396 + 24 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1975 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni con sovracopertina. pagine leggermente ingiallite

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    Phoenicis tempus caelestis. Il mito della fenice nell’eternità di Roma

    36.00

    Vittorio Sorci

    Il mito della Fenice nell’Eternità di Roma. Una contrada accessibile ai tempi dell’età dell’oro ma poi occultatasi con la successione delle ere secondo la concezione esiodea. Questa terra, sacra e primordiale, si rivela essere la dimora urania dei Patres romani.

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    Pilota da caccia

    15.00

    Pilota d’aliante a diciotto anni, Paravicini passa dai biplani degli aeroclub ai monoplani da caccia impegnati sul deserto nordafricano, poi nel cielo di Napoli a difendere il capoluogo campano dai bombardieri americani e infine in Sardegna. La guerra, per lui e per molti altri, non finisce con l’armistizio dell’8 settembre 1943. «Ognuno faccia il suo dovere e conservi il suo posto con responsabilità, ne va sempre di mezzo la vita del pilota, mentre voi state a terra», dice in quei giorni al personale della sua squadriglia. Riprende a volare con le nuove insegne, le coccarde tricolori dell’aeronautica cobelligerante, schierata con gli Alleati. Paravicini va in missione sulla costa jugoslava e sull’Albania con la massima determinazione: spesso sono voli di ricognizione, altri d’interdizione sotto il tiro preciso della contraerea tedesca.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 150 + 8 di foto b/n

    Stampato da Mursia nel 2007

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    Pola Istria Fiume 1943-1945. L’agonia di un lembo d’Italia e la tragedia delle foibe

    22.00

    Gaetano La Perna

    Questo lavoro vuol essere un contributo serio e documentato perché la storia di quelle regioni, di quelle genti, di quegli anni così travagliati possa essere riscritta con onestà e obiettività e possa così venir conosciuta e tramandata alle future generazioni”. Venezia Giulia, Istria e Dalmazia 1943-Croazia, Bosnia, Serbia 1993: migliaia di persone uccise, centinaia di migliaia cacciate dalle loro case, vittime tutte di un nazionalismo cieco e ottuso. L’Italia chiede giustizia per i suoi morti innocenti e reclama che si faccia chiarezza su questa pagina della nostra storia. In questo testo sono ripercorse le vicende che dal 1943 al 1945 portarono all’abbandono di terre sulla cui italianità non è possibile nessun dubbio.

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    Prigioniero in Kenia -1941-1945

    14.00

    Mentre in Africa Settentrionale le divisioni italo-tedesche, circondate dalle forze anglo-americane in Tunisia, sono ormai vicine alla resa, il maggiore Mario di Castri, fatto prigioniero nel 1941 dagli inglesi nell’Africa Orientale, inizia a scrivere le sue memorie cercando di sopravvivere alle ore lente del campo di concentramento, ignaro di quanto sta accadendo sugli altri fronti di guerra. I rapporti umani con gli altri ufficiali, le buone letture e i ricordi sono l’unico carburante per andare avanti e scordare la guerra e la sconfitta. Nella sua baracca con il tetto di lamiera, fra vecchie divise stese al sole, l’ufficiale ricorda gli anni passati al collegio della Nunziatella a Napoli, riporta alla mente la partenza come volontario per la Grande Guerra, la campagna d’Etiopia, la sua vita in colonia, gli amici cari e la breve e sfortunata battaglia di Somalia. La storia della prigionia di un pluridecorato ufficiale italiano raccontata da un punto di vista particolare: quello di un diario ricostruito sulla base di documenti, racconti e ricordi, che si intrecciano per dare vita a una testimonianza in cui prevale l’aspetto umano rispetto a quello operativo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 165

    Stampato nel 2011 da Mursia

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    Prima Guerra Mondiale – 1917. Lo sfondamento dell’Isonzo

    22.00

    Il generale tedesco, autore di questo libro, è stato il protagonista, l’artefice e il “cervello” delle operazioni che portarono allo sfondamento dell’Isonzo. Rigore ed estrema cura delle descrizioni del contesto bellico sono sorretti da una narrazione fluida e avvincente. Ma l’interesse per il lettore italiano nasce soprattutto perchè queste pagine fanno conoscere la testimonianza della controparte che in quel momento viveva i giorni del trionfo.

    Rilegato, 14,5 x 22 cm. pag. 416 con alcune cartine e illustrazioni b/n

    Stampato nel da Mursia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Prima Guerra Mondiale – 1918: il Piave. L’ultima offensiva della duplice monarchia

    18.00

    Il valore storico del presente testo non deriva soltanto dalla disamina imparziale di quell’ultimo sforzo compiuto dall’esercito austro-ungarico nell’inutile tentativo si sconfiggere una volta per sempre il suo tradizionale nemico. L’autore, infatti, pone in giusta luce le responsabilità dei comandanti e i numerosi problemi di condotta delle operazioni, inserendoli nel quadro più ampio della grave crisi in cui versava l’Austria-Ungheria alla vigilia della battaglia e delle conseguenze politico-militari del grave insuccesso subito. È sembrato inoltre utile completare lo studio del Fiala con una descrizione particolareggiata dei singoli combattimenti, quale risulta dalla Relazione Ufficiale edita dallo Stato maggiore austriaco del 1938. Sarà così possibile conoscere precedenti, fatti d’arme e ripercussioni di quella grande battaglia attraverso la lettura dei due testi, entrambi avvincenti per contenuto e sobrietà di stile.

    Rilegato, 14,5 x 22 cm. pag. 360 con 4 cartine b/n

    Stampato nel 1987 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Prima Guerra Mondiale – Dal Monte Nero a Caporetto. Le dodici battaglie dell’Isonzo

    17.00

    Dall’occupazione del Monte Nero alla ritirata di Caporetto: per ventinove mesi, divisioni su divisioni vennero fatte affluire sul fronte isontino dove si svolse una delle più immani carneficine della storia del Novecento. Su un tratto lungo circa 70 chilometri, dove era impossibile qualsiasi azione manovrata, gli eserciti italiano e austro-ungarico si affrontarono in una serie interminabile di attacchi e contrattacchi frontali di una ferocia inaudita, uomo contro uomo, per strappare all’avversario poche decine di metri di terreno o qualche posizione poi risultata indifendibile. Weber dà una testimonianza significativa del coraggio e dello spirito di sacrificio dei soldati italiani.

    Rilegato, 14 x 21,5 cm. pag. 394 + 20 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1967 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni con sovracopertina. Pagine leggermente ingiallite.

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    Prima Guerra Mondiale – Gente di trincea. La grande guerra sul Carso e sull’Isonzo

    13.00

    Gente di trincea ovvero soldati e civili coinvolti nel Primo conflitto mondiale, immenso crogiolo di grandezze e sofferenze in cui nazioni, eserciti e popolazioni riversarono ogni risorsa. La trincea è quella del fronte dell’Isonzo e del Carso, luoghi che nella storia e nella memoria collettiva riassumono la tragedia di questa guerra, vissuta da alcuni milioni di soldati e sopportata nelle retrovie da un numero quasi corrispondente di civili alternativamente occupati e invasi nel corso dei primi trenta mesi delle ostilità.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 386 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1994 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    Prima Guerra Mondiale – La fine di un esercito. Tappe della disfatta

    20.00

    La Grande Guerra raccontata dall’altra parte delle linee, quella dei nemici austriaci. A descrivere le carneficine degli attacchi in massa, il terrore dei bombardamenti e l’inferno della trincea è un tenente d’artiglieria che in quei lunghi mesi visse le fasi alterne del conflitto su tutti i settori del fronte italiano. Un’opera di grande valore storico che, nello stesso tempo, rispecchia gli effetti emotivi di un’esperienza sconvolgente, fatta di sudore e sangue, coraggio e rassegnazione. Dagli altopiani dell’Isonzo al Pasubio, da Caporetto all’ultima offensiva sul Piave del giugno 1918, la dimensione autobiografica si dilata per coinvolgere il destino di centinaia di migliaia di uomini. Tutti uguali nell’orrore, tutti vittime del fuoco che brucia le nazioni.

    Rilegato, 15 x 21,5 cm. pag. 349 con 24 pagine fuori testo con illustrazioni b/n

    Stampato nel 1982 da Mursia

    Condizioni del libro: usato con sovracopertina in ottime condizioni

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    Quelli della “San Marco” – Sul fronte dell’Abetone gennaio-aprile 1945

    19.30

    Daniele Amicarella

    I marò, i fanti di marina della divisione “San Marco” della Repubblica Sociale Italiana, arrivarono sul fronte appenninico il 25 gennaio 1945, a tre mesi dalla fine della Seconda guerra mondiale. Erano stati addestrati in Germania, molti di loro avevano tra i 17 e i 20 anni e si erano arruolati per difendere Roma dagli Alleati. Quando rientrarono in Italia, la Città Eterna era già stata persa e i loro avversari divennero i soldati americani e i partigiani schierati lungo la Linea Gotica. La storia delle operazioni belliche in cui fu coinvolto il III Battaglione del 5° Reggimento schierato sul fronte dell’Abetone è ricostruita partendo da quanto rimane oggi delle postazioni fortificate, delle granate e delle trincee visibili lungo i sentieri di montagna dell’Appennino tosco-emiliano esplorati attentamente dall’autore, con l’aiuto di alcuni reduci. Il paesaggio è molto cambiato, ma sotto le folte chiome dei boschi vi sono ancora testimonianze dei combattimenti che si svolsero nel gelido inverno 1944-45.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 272 + 8 di foto b/n

    Stampato nel 2005 da Mursia

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    R.S.I. – Guerra senza bandiere

    18.00

    Questo volume raccoglie le memorie di Edgardo Sogno, combattente della “guerra di liberazione” che le cronache della resistenza ricordano con il nome di “Franchi”. E’ il nome che verrà assunto anche dalla vasta organizzazione partigiana da lui comandata. Nel volume l’autore spiega le motivazioni che lo portarono a combattere contro il Fascismo e il Nazionalsocialismo, al di fuori di ogni ideologia politica.

    Rilegato, 14,8 x 21,8 cm. pag. 456 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1970 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina.

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    R.S.I. – La mia guerra. Con la 36ª brigata nera fino al carcere

    8.00

    L’autore ci narra i dieci sanguinosi mesi che con la 36ª Brigata Nera lo portarono dal fronte dell’Arno pisano, attraverso mezza Italia, fino alla disfatta dell’aprile 1945 sul Lago di Como. Il racconto continua poi, con le vicende che attraverso altri mesi di prigionia nelle carceri di San Giorgio in Lucca e di Santa Teresa in Firenze, dopo due processi lo condussero, diciannovenne, a “riveder le stelle”.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 166

    Stampato nel 1998 da Mursia

    Condizioni del libro: vecchia edizione, usata in buone condizioni

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    R.S.I. – Salò-Berlino: l’alleanza difficile. La Repubblica Sociale Italiana nei documenti segreti del Terzo Reich

    14.00

    All’indomani dell’8 settembre 1943 e della fuga del re e di Badoglio al Sud, Mussolini liberato dai Tedeschi, costituiva la repubblica Sociale Italiana, dando vita alla breve e tormentata vita del fascismo repubblicano. Le problematiche interne di tipo economico, industriale, sociale, finirono per mettere in discussione l’autorità e il carisma del Duce. A ciò si aggiunsero, poi, i continui contrasti con le autorità del Terzo Reich in Italia. L’argomento di questo libro sono proprio i “difficili” rapporti (diplomatici, politici e militari) tra R.S.I. e Terzo Reich. Il presente studio, che è ben lontano dal presumere di fornire un’immagine esaustiva dei 600 giorni di Salò, si propone di dare impulso a ulteriori indagini e ricerche. Per questo è stata scelta la forma di una raccolta di documenti, ordinandoli per argomento, alcuni dei quali tratti dalla preziosa serie degli Akten zur deutschen Auswartigen Politik 1918-1945. Altri documenti sono tratti dagli Archivi di Bonn, Monaco, Coblenza e Friburgo. In questi documenti è interessante osservare come i tedeschi effettuassero confronti fra Salò e Vichy.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 346

    Stampato nel 1992 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    R.S.I./Decima Mas – Decima flottiglia nostra… I mezzi d’assalto della marina italiana al sud e al nord dopo l’armistizio

    22.00

    L’autore, che fece parte della X Flottiglia MAS, ne ripercorre oggi la vera storia (aggiornata con notizie e documenti che sono riaffiorati negli ultimi vent’anni trascorsi dalla prima edizione), fino alla sua spaccatura fra Sud e Nord all’indomani dell’8 settembre, con un’attenzione particolare ai mezzi d’assalto. Sono descritte in queste pagine le vicende di quei piccolissimi mezzi che si gettarono freddamente contro le colossali forze da sbarco alleate solo per dimostrare che il marinaio italiano si considerava completamente estraneo ad una resa senza condizioni e senza combattimento. Gli alleati compresero quei giovani marinai e, alla fine del conflitto, resero loro l’onore delle armi.

    Brossura, 14,2 x 21 cm. pag. 358 con 6 cartine + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1986 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Renato Ricci – Fascista integrale

    14.00

    La biografia del gerarca che “inventò” i Balilla, un irriducibile che non abbandonò mai l’idea fascista e Mussolini. «Tutti noi subivamo il fascino di Mussolini e anche quando ce ne distaccammo fu con profonde lacerazioni interiori… Ma Ricci… Ricci era un fedele diverso, strano: era come quei preti che quando parlano della Madonna si illuminano». Così veniva descritto Renato Ricci, gerarca fascista di origine carrarese che meglio di chiunque altro incarnò l’ala idealista del regime. Deputato nel 1924, presidente dell’Opera Nazionale Balilla dal 1926 al 1937 e ministro delle Corporazioni dal 1939 al 1943, dopo l’8 settembre aderì senza esitazioni alla Repubblica di Salò e divenne comandante della Guardia Nazionale Repubblicana. Amico di D’Annunzio e di Ciano, fu però lui a firmare l’ordine di fucilazione del genero di Mussolini, estremo atto di fedeltà al Duce. Arrestato nel giugno del 1945, rimase in carcere fino al 1950. Morì a Roma nel 1956.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 168

    Stampato nel 2004 da Mursia

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    Resa senza condizioni – L’operazione Sunrise

    16.00

    «Con il successo delle trattative le nostre forze in Italia sarebbero probabilmente le prime a occupare Trieste che, da diverse segnalazioni ricevute qui, costituisce ora per i russi un obiettivo più importante persino di Berlino» (Allen Dulles, 18 aprile 1945). Paragonabili a un’avvincente spy story, quelle trattative vennero condotte tra Karl Wolff, comandante delle SS in Italia, e Allen Dulles, responsabile dei servizi d’informazione americani di Berna, tramite il barone italiano Luigi Parrilli, il maggiore Max Waibel, dei servizi di intelligence svizzeri, e il pedagogo Max Husmann di Zurigo. L’operazione Sunrise fu molto avversata da Mosca: la fine anticipata del conflitto avrebbe fatto avanzare le truppe alleate in Italia ancora più a est, sottraendo territori al controllo comunista. Trieste e le coste settentrionali dell’Adriatico non sarebbero cadute in mano a Tito e i confini del dopoguerra sarebbero stati tracciati in modo meno penalizzante per l’Italia. I capi delle SS non si facevano illusioni sulla loro sorte personale, nel caso di una sconfitta ormai inevitabile. Wolff e i suoi collaboratori con le trattative Sunrise cercavano, e in parte ottennero, una via d’uscita dalla trappola in cui si trovavano.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 215

    Stampato nel 2013 da Mursia

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    Ring Road – Sei mesi con gli alpini in Afghanistan

    17.00

    La Ring Road è un anello d’asfalto che corre attraverso il territorio dell’Afghanistan: quasi tremila chilometri che collegano tutte le regioni e le città di un Paese lacerato da trent’anni di conflitti. Sulla Ring Road operano anche gli alpini italiani, in una delle missioni più complesse alle quali abbiano partecipato le nostre Forze Armate. Questo è il diario di un maggiore della brigata “Taurinense” per sei mesi di stanza nella regione di Herat. Ventisei settimane durante le quali l’Autore ha raccolto sul campo notizie, dichiarazioni, racconti e dati, per mettere in luce lati positivi, limiti e difficoltà della presenza italiana nell’Afghanistan Occidentale. Un diario che senza retorica racconta problemi, contraddizioni ma anche opportunità dell’Afghanistan di oggi, e che aiuta a conoscere meglio la quotidianità degli italiani in divisa che ogni giorno lavorano per “lasciare un Afghanistan migliore di quello che hanno trovato”.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 128 + 32 di foto a colori

    Stampato nel 2011 da Mursia

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    Sciacalli addosso al SIM

    22.00

    Caso unico nella storia, i nostri reggitori dell’epoca hanno permesso che venissero messi in piazza il funzionamento e l’attività di un proprio organo informativo militare, un Servizio che dovrebbe essere, sempre e ovunque, segreto. In questo memoriale il generale Mario Roatta dà la sua versione sul processo avviato nel 1944 dall'”Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo” che lo vide alla sbarra per l’omicidio dei fratelli Rosselli e altre azioni di natura “terroristica” compiuti dal S.I.M., l’intelligence militare, durante la sua direzione. La difesa di Roatta, dapprima condannato all’ergastolo e poi assolto dalla Cassazione, è un importante documento storico che consente di ripercorrere non solo le attività e l’organizzazione del Servizio Informazioni Militari negli anni precedenti il Secondo conflitto mondiale, ma anche di comprendere il clima da resa dei conti in cui si svolse il processo. La prima parte del testo è dedicata alla spiegazione dell’organizzazione del S.I.M. che, scrive, “non si occupava di questioni politiche”. La seconda, invece, si apre con l’arresto del generale e porta il lettore nel vivo dei mesi cruciali del processo, alternando le cronache del dibattimento – dove l’accusa era sostenuta da Mario Berlinguer – con il racconto della detenzione e della fuga sulla quale commenta l’autore: “infinite cretinerie sono state scritte”. E nella terza parte spiega com’è andata.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 432

    Stampato nel 2018 da Mursia

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    Scontro per Fiume. D’Annunzio e Caviglia

    15.00

    Pier Paolo Cervone

    Enrico Caviglia e Gabriele D’Annunzio. Il generale e il Vate. A dividerli, una città e una pagina di storia poco conosciute, poco studiate. Riguardano Fiume. Con fatti, misfatti, personaggi, protagonisti e (financo) comparse. Sino al dramma finale. A colpi di cannone.» Il Generale e il Poeta, l’uno imponente, l’altro mingherlino: il volume racconta l’incontro e lo scontro tra i due personaggi, alle prese con la vicenda di Fiume in un paese da poco uscito dalla guerra e alle soglie di profonde trasformazioni. La città venne occupata il 12 settembre 1919 da un esercito di irregolari comandato da D’Annunzio, che ne proclamò l’annessione all’Italia. L’occupazione fu resa possibile anche dal sostegno di Benito Mussolini, astro nascente della scena politica italiana. Caviglia ricevette l’ordine dal governo Nitti di riportare sotto controllo la città, se necessario anche con il ricorso alla forza. Entrambi uomini di azione, guidati da concezioni e visioni opposte, esprimono il contrasto che si andava definendo in Italia tra il paese reale e quello legale.

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    Seconda Guerra Mondiale – Centomila gavette di ghiaccio

    45.00

    «In questa storia la guerra è vista, per così dire, dalla parte dei morti, che non hanno conti da rendere e posizioni da sostenere; perciò il libro, per quanto possibile, non rispecchia passioni o impegni contingenti: il suo significato prorompe direttamente dai fatti vissuti e narrati.» Partendo dalla propria esperienza personale e raccontando la partecipazione della Divisione alpina “Julia” alla Seconda Guerra Mondiale – dalla campagna d’Albania alla ritirata di Russia – l’autore costruisce un’opera narrativa di straordinario valore, che esalta il senso della dignità dell’uomo nonostante la tragedia della guerra. Protagonisti della vicenda non sono singoli individui ma l’azione corale dell’intera divisione, tanto che l’autore stesso preferisce mimetizzarsi dietro il nome inventato di Italo Serri piuttosto che narrare in prima persona. Questa edizione speciale, fuori collana, è del 1969.

    Rilegato, 19 x 24 cm. pag. 370 con numerose foto b/n

    Stampato nel 1969 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Seconda Guerra Mondiale – Dal fronte jugoslavo alla val d’Ossola. Cronache di guerriglia e guerra civile 1941-1945

    14.00

    Cronache di guerriglia e guerra civile 1941-1945 di Ajmone Finestra. Un ufficiale del battaglione bersaglieri “Zara” in Bosnia-Erzegovina racconta le vicende dell’esercito italiano impegnato nei Balcani, nel 1941-43, a contenere le tensioni scatenatesi fra le diverse etnie presenti all’indomani della proclamazione dello Stato indipendente di Croazia, nell’aprile del 1941. Alla luce dei documenti militari e attraverso la descrizione di luoghi, imboscate e combattimenti, l’Autore propone poi il resoconto della sua partecipazione, una volta tornato in Italia, con il battaglione M d’assalto “Venezia Giulia”, alla dura guerriglia contro i partigiani nel Cusio-Verbano e in Val d’Ossola. Prima edizione Mursia.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 294 con 5 cartine + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1995 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    Seconda Guerra Mondiale – Fronte d’Africa: c’ero anch’io

    18.00

    In questo volume sono raccolte le testimonianze di chi partecipò alle battaglie nei deserti africani. Un’antologia di esperienze vissute che mette in luce non solo dettagli importanti delle battaglie in Africa settentrionale, ma propone al lettore una galleria di ritratti di soldati che in prima persona narrano speranze e illusioni della tragedia di una guerra, sicuramente, mal condotta.

    Rilegato, 14 x 21 cm. pag. 704 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1979 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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