Cento uomini contro due flotte

mezzi d'assalto

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    Cento uomini contro due flotte

    28.00

    Ogni paese che voglia farsi rispettare ama preparare e possedere la propria arma segreta. Gli americani inventarono la bomba atomica, gli inglesi impiegarono per primi il radar, i tedeschi escogitarono le V-1 e le V-2. Gli italiani, non potendo affidarsi solo all’innovazione tecnologica, inventarono i mezzi d’assalto, affidando le cariche esplosive a mezzi abbastanza modesti o addirittura direttamente agli uomini. Le vicende incredibili di 30 anni di lotta di questi piccoli e insidiosi mezzi, contro due grandi flotte sono narrate in questo libro dll’Autore, Virgilio Spigai, con la ben nota efficacia del suo stile.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 368 con circa 52 foto b/n, 15 cartine e 3 disegni

    Stampato nel 2007 da Sarasota

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    Decima Flottiglia nostra.. – I mezzi d´assalto della marina italiana al sud e al nord dopo l´armistizio

    28.50

    In questo volume sono descritte le vicende di quei piccoli mezzi che si gettarono freddamente contro le colossali forze da sbarco anglo-americane solo per dimostrare che il marinaio italiano si considerava completamente estraneo ad una resa senza condizioni e senza combattimento. Gli alleati compresero quei giovani marinai e, alla fine del conflitto, resero loro l’onore delle armi. L’autore, che fece parte della X Flottiglia MAS, ne ripercorre la vera storia, aggiornata con notizie e documenti riaffiorati negli ultimi vent’anni, fino alla spaccatura fra Nord e Sud all’indomani dell’8 settembre, con particolare attenzione ai mezzi d’assalto.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 474 con 168 foto b/n

    Stampato nel 2008 da Lo Scarabeo

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    Ero un pilota della X Flottiglia Mas – Con i mezzi d’assalto contro la flotta angloamericana

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €12.00.

    Prezzo di listino: 20.00 (sconto 40%)

    Sergio Perbellini, l’8 settembre 1943 appena ascoltato l’annuncio dell’armistizio di Badoglio e trovandolo assolutamente ignobile, decise all’istante di lasciare casa, lavoro, università per andare a combattere contro gli angloamericani. Il suo fu un moto personale di dignità nel momento della massima indignità nazionale. Si presentò la mattina del 9 settembre alla caserma del Muggiano, sede della Decima Flottiglia Mas, l’unico reparto della Marina Italiana che non si sarebbe consegnato al nemico come in quelle ore stava facendo la nostra flotta. Per una serie forunata di combinazioni fu ricevuto dal Comandante Borghese e fu da lui arruolato, nonostante un lieve handicap al piede destro per il quale l’Autore era stato esonerato dagli obblighi militari. Fu uno dei 20.000 volontari accorsi per arruolarsi nella Decima e con Borghese divenne un valido pilota di mezzi d’assalto, già famosi in tutto il mondo, riuscendo a battersi con il suo “barchino” contro i poderosi mezzi navali alleati. La sua ultima missione del 13 aprile 1945, con il forzamento del porto di Ancona compiuto assieme ad altri 3 piloti, fu definita dagli angloamericani che la subirono, una seconda “beffa di Buccari”, al pari di quella storica di Costanzo Ciano e Gabriele d’Annunzio.

    Brossura, 16 x 23,5 cm. pag. 234 illustrato con una decina di foto b/n

    Stampato nel 2010 da Lo Scarabeo

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    Gli affondatori – I mezzi d’assalto della Marina italiana nella II Guerra Mondiale. 1940-1945

    15.00

    Con una certa enfasi, non disgiunta da orgoglio, i mezzi d’assalto della Marina italiana sono stati definiti “le armi segrete” con le quali fu combattuta la guerra sul mare, nel 1940-43. Brilla innegabilmente di luce propria la guerra condotta dai mezzi d’assalto: subacquei, di superficie e con singoli operatori (Uomini “Gamma”). Chi scrive, ricorda l’interesse e insieme Io stupore dell’ammiraglio americano, comandante la Task Force Portaerei della Sesta Flotta, al racconto del parigrado italiano Longanesi-Cattani sulle imprese dei nostri mezzi d’assalto. Stupore comprensibile. Corazzate affondate da due uomini, a cavalcioni su una specie di siluro modificato! Allenati con severo impegno, motivati, entusiasti, gli uomini della Decima Flottiglia MAS (denominazione convenzionale) seppero rappresentare una seria minaccia per le squadre navali inglesi, alle due estremità del Mediterraneo. Elevatissimo il livello di professionalità, lo spirito di corpo e il cameratismo del personale, esteso ai sommergibili “avvicinatori”. Un patrimonio morale e spirituale che non venne mai meno; nemmeno quando si produsse la lacerazione, dopo la proclamazione dell’armistizio

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 130 illustrato con circa 60 foto b/n e 1 cartina

    Stampato nel 2018 da IBN

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    Il Comandante Nesi: un Alcione dalle ali spezzate

    22.00

    Alcioni erano chiamati i 172 aspiranti guardiamarina che uscirono dall’accademia di Livorno il 4 giugno 1940. Tra di essi vi era Sergio Nesi, che ci racconta il destino di questi uomini. All’8 settembre 1943 ben 38 erano già caduti in azione e 15 erano prigionieri in mano alleata. L’armistizio divise i superstiti, quelli rimasti al sud continuarono la carriera e alcuni raggiunsero alti gradi, quelli rimasti al nord, 48, continuarono a combattere nei ranghi della Decima Mas con Borghese, pagando nel dopoguerra lo scotto di aver “collaborato” con l’occupante straniero.

    Brossura, 16 x 23,5 cm., pag. 308 illustrato con circa 55 foto e disegni b/n

    Stampato nel 2003 da Lo Scarabeo

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    Marina/X MAS – I mezzi d’assalto della Xª Flottiglia MAS -1940-1945

    55.00

    Anni di ricerche hanno consentito la pubblicazione di questo volume dedicato alle varie tipologie dei mezzi d’assalto, analizzandone caratteristiche, prestazioni e modalità di impiego, senza tralasciare ampi riferimenti alle loro imprese e ai risultati conseguiti. La trattazione abbraccia tutta l’attività dei mezzi d’assalto: dal 1940 all’armistizio e poi il periodo successivo, che vide il reparto operare al Sud con gli Angloamericani, con il nome di “Mariassalto”, e al Nord conservando quello tradizionale di “X Flottiglia Mas”. Una serie di appendici tratta delle attrezzature speciali – autorespiratori, orologi subacquei, ecc. – in dotazione agli operatori e a i nuotatori d’assalto. Molto spazio è dedicato alle immagini di mezzi, operatori, basi, infrastrutture e alle riproduzioni di disegni costruttivi originali e anche di piani di progetti che rimasero allo stadio di progetto.

    Rilegato, 25 x 18 cm. pag. 264 illustrato con circa 200 foto, 50 piani costruttivi originali e 12 pagine di foto a colori

    Stampato nel 2005 da Albertelli

    Condizioni del libro: usato, come nuovo

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    Pagine di diario 1940-1945. Memorie di guerra e di prigionia di un operatore dei mezzi d’assalto della marina militare italiana

    25.00

    Emilio Bianchi

    Da un membro del famoso Gruppo Gamma il racconto dell’addestramento e delle ardite operazioni di guerra subacquea, fra cui l’assalto alle basi inglesi con i Siluri a Lenta Corsa S.LC., i cosiddetti “maiali”, che tanti problemi causarono al naviglio alleato durante la Seconda Guerra Mondiale.

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    SGM – Mezzi d’assalto della II G.M.

    8.00

    Collana di monografie derivate dalla rivista “Storia & Battaglie” di Editoriale Lupo. Gli argomenti trattati riguardano, essenzialmente, tematiche inerenti la Seconda Guerra Mondiale. Le monografie sono costituite da circa 80 pagine, con un testo accurato e un ottimo apparato iconografico rappresentato da 100/110 fotografie b/n, una decina di disegni tecnici e una serie di utilissime tabelle. Questa monografia in particolare, si occupa dei mezzi d’assalto navali della Seconda Guerra Mondiale.

    Sommario:

    Italia – Regia Marina e Marina Nazionale Repubblicana

    Germania – I mezzi della Kriegsmarine

    Giappone – I mezzi della marina Imperiale

    Regno Unito – I mezzi della Royal Navy

    Repliche dei mezzi d’assalto

    Brossura punto metallico, 21 x 29,5 cm. pag. 66 completamente illustrato b/n

    Stampato nel 2016 da Editoriale Lupo

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    Storia Militare Dossier n. 22 novembre-dicembre 2015 – I mezzi d’assalto italiani 1940-1945 Parte 1ª

    16.00

    Il primo di due “Dossier” di Erminio Bagnasco dedicati ad un’approfondita disamina tecnico-storica di tutti i mezzi d’assalto italiani di superficie e subacquei e dei nuotatori “Gamma” impiegati dalla Marina Italiana nel secondo conflitto mondiale. Al di là delle vicende operative, esaustivamente descritte, un elemento innovativo e di sicuro interesse dei due Dossier “I mezzi d’assalto italiani 1940-1945” è costituito dagli approfondimenti tecnici e dalla dettagliata descrizione di ogni singolo modello come pure dei numerosi equipaggiamenti speciali in dotazione agli operatori della Xª Flottiglia MAS. È questo un fatto dalla considerevole valenza innovativa, dato che la maggior parte delle altre opere sull’argomento hanno spesso accordato maggior risalto a elementi operativi e biografici, tralasciando questi fondamentali e ugualmente importanti aspetti tecnici. L’attività dei mezzi d’assalto italiani, i cui primi successi risalgono alle fasi finali della Grande Guerra e che prosegue ai giorni nostri con il quotidiano impegno degli operatori di COMSUBIN, costituisce un’eccellenza dell’intera nazione

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 112 completamente illustrato con disegni tecnici e foto b/n

    Stamapto nel 2015 da Storia Militare

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