La battaglia di Anghiari 1440 – Dai condottieri a Leonardo

Medio Evo

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    La battaglia di Anghiari 1440 – Dai condottieri a Leonardo

    29.00

    Il 29 Giugno 1440, giorno di San Pietro, gli eserciti di Firenze e di Milano, guidati da Michelotto Attendolo e Giampaolo Orsini e da Niccolò Piccinino, si fronteggiarono nella pianura sotto Anghiari (indicata ancora adesso come “Piana della Battaglia”). Lo scontro si concluse al termine della giornata con la vittoria dei Fiorentini. La battaglia di Anghiari fu cruciale nella storia non solo della Toscana ma di tutta l’Italia del Rinascimento, e per la civiltà europea: quando il Duca di Milano abbandonò i territori in seguito alla sua sconfitta, Firenze e Cosimo de’Medici poterono approfittare della situazione per stabilizzare il proprio potere ed il proprio dominio sull’area. Questa fu considerata una delle vittorie definitive per Firenze che consolidò il proprio potere sulla Toscana, arrestando per sempre l’espansionismo visconteo verso l’Italia centrale, e ponendo le basi per la diffusione della cultura umanistica che dalla città gigliata sotto la protezione della Signoria Medicea si irradierà in tutta Europa, mentre Milano resterà per sempre confinata nella sua pianura, iniziando la propria decadenza che meno di un secolo dopo vedrà la fine dell’indipendenza ambrosiana, sotto i francesi prima, e poi sotto gli Asburgo.

    Brossura, 17,3 x 25,4 cm. pag. 86 con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    La battaglia di Azincourt vol. 1

    20.00

    La battaglia di Azincourt è considerata uno dei momenti più cupi della storia della Francia e al contrario uno dei più fulgidi della storia dell’Inghilterra e del suo re Enrico V. Inserita nel più ampio conflitto denominato Guerra dei cent’anni, la battaglia dell’ottobre del 1415, fu un capolavoro del sovrano Lancaster, ma soprattutto dell’arco lungo inglese, che sul terreno pesante dello scontro fece una autentica carneficina della più bella cavalleria di Francia.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 80 interamente illustrate in b/n + 16 tavole a colori

    Stampato nel 2012 da Soldiershop

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    La battaglia di Azincourt vol. 2

    20.00

    La battaglia di Azincourt è considerata uno dei momenti più cupi della storia della Francia e al contrario uno dei più fulgidi della storia dell’Inghilterra e del suo re Enrico V. Inserita nel più ampio conflitto denominato Guerra dei cent’anni, la battaglia dell’ottobre del 1415, fu un capolavoro del sovrano Lancaster, ma soprattutto dell’arco lungo inglese, che sul terreno pesante dello scontro fece una autentica carneficina della più bella cavalleria di Francia.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 80 interamente illustrate in b/n + 16 tavole a colori

    Stampato nel 2012 da Soldiershop

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    La battaglia di Campaldino 1289 – Dante, Firenze e la contesa tra i Comuni

    12.00

    Campaldino fu teatro di uno degli scontri più memorabili tra guelfi e ghibellini, le principali fazioni politiche nei comuni dell’Italia centrosettentrionale. Lo scontro è stato immortalato anche nella Divina Commedia da Dante Alighieri, che vi prese parte e ne fu profondamente segnato. La cruciale battaglia annunciò l’era del predominio fiorentino sulla Toscana, e fu una delle ultime occasioni in cui le milizie cittadine si affrontarono, prima dell’ascesa militare dei condottieri nelle guerre d’Italia del ‘300. Lo studio, illustrato con nuove immagini, restituisce le dinamiche strategiche senza togliere spazio all’epica della guerra, ed è anche corredato da mappe accurate; propone dunque tutte le informazioni utili a immergersi nel campo di battaglia per riviverne l’impatto e comprenderne i dettagli tattici

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 130 illustrato con varie foto, cartine e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2019 da Goriziana

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    La battaglia di Campomalo e l’assedio di Milano 1036-37: Ariberto d’Intimiano, vescovo e soldato

    29.00

    Alberto Peruffo – Luca Stefano Cristini

     Nella primavera del 1034 un forte contingente italiano di loricati, cavalieri pesantemente armati denominati così per la loro armatura detta lorica, varcava le Alpi attraverso il passo del Gran San Bernardo, dopo aver lasciato il munito castello di Bard che proteggeva il confine italico occidentale dalla Borgogna. L’armata italica si avventò, rapidamente, nel cantone di Friburgo, contro il castello di Murten, difeso dai borgognoni e posto a nord della catena alpina, nei pressi del piccolo lago di Morat, a circa 200 chilometri dal Gran San Bernardo, distanza, a quanto pare, percorsa dagli italici senza incontrare resistenza. Il castello venne assaltato e velocemente espugnato dai guerrieri milanesi che costituivano il grosso delle forze italiche. A guidare l’esercito del Regno d’Italia all’assalto al castello vi era un cavaliere, in armatura, armato di mazza ferrata, il cui aspetto glabro e dai modi pacati, era ben lontano dallo stereotipo del guerriero di quei tempi violenti. Un più attento esame avrebbe rivelato la tonsura del capo di questo condottiero che altri non era se non l’arcivescovo di Milano Ariberto. Qui però racconteremo le sue avventure guerresche più importanti: la battaglia di Campomalo del 1036, e il successivo assedio di Milano del 1037!

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    La battaglia di capo Colonna 982 – La sfida dell’impero all’Islam

    20.00

    La battaglia di Capo Colonna (conosciuta anche come battaglia di Stilo) fu combattuta nelle giornate del 13 o 14 luglio 982 nella zona prossima a Crotone, in Calabria, tra le forze dell’imperatore Ottone II ed i suoi alleati del nord, i Longobardi, da un lato, e, dall’altro, quelle di Abu l-Qasim Ali, Emiro di Sicilia della dinastia dei Kalbiti. Alcune fonti affermano che i musulmani sarebbero stati aiutati dai bizantini stanziati da tempo nell’Italia del Sud, in rappresaglia per l’invasione della provincia dell’Apulia da parte di Otto, ma non ci sono conferme a questa storica accusa. Peruffo nella sua approfondita analisi storica pone fine ad una lacuna che vedeva sostanzialmente ignorata questa grande importante battaglia del primo evo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 68 con numerose illustrazioni a colori

    Stampato nel 2016 da Soldiershop

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    La battaglia di Desio 1277 – L’ascesa dei Visconti e la sconfitta dei Torriani

    25.00

    Era una fredda notte del 21 gennaio 1277 quando una folta schiera d’armati, sui cui stendardi garriva la biscia viscontea, faceva inaspettatamente irruzione all’interno della cerchia murata del villaggio fortificato di Desio. A guidare gli incursori vi era l’arcivescovo di Milano Ottone Visconti, deciso a chiudere definitivamente la partita con i guelfi Torriani, signori, fino a quel momento, di Milano. Sebbene la battaglia si risolvesse in una serie di violenti scontri lungo le vie e le piazze cittadine, senza avere un preciso andamento tattico, la contesa notturna vedrà, una volta per tutte, il trionfo del partito ghibellino guidato dall’alto prelato milanese. Quest’ultima fazione era, fino alla battaglia di Desio, il partito più debole nella lotta, reduce da diverse sconfitte subite precedentemente e con un seguito limitato a un gruppo di fuoriusciti ghibellini. Lo scontro non era solo tra guelfi e ghibellini fuoriusciti ma, soprattutto, tra due famiglie: i Visconti e i Della Torre, o Torriani. In una circostanza in cui la fazione ghibellina, filo-imperiale, era guidata da un alto prelato, l’arcivescovo di Milano, contraddicendo il preconcetto secondo cui i guelfi fossero sempre legati alla curia papale mentre i ghibellini dei laici anticlericali. In realtà le lotte tra guelfi e ghibellini, di quegli anni, non prescindevano dalle complesse situazioni locali di lotte intestine tra famiglie per il potere. A ciò si deve aggiungere come la zona di Milano fosse ormai da molti anni terra di rifugio per eretici e predicatori di ogni sorta che non potevano far altro che arroventare ancor di più il clima di quel periodo, in cui, Milano, stava passando dalle libere magistrature comunali alla Signoria.

    Brossura, 18 x 25,3 cm. pag. 84 con numerose illustrazioni e foto a colori

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    La battaglia di Itri

    10.00

    Paolo Manzi

    Il libro descrive, in una sintesi documentata, le vicende di un periodo storico e precisamente 1338-1348, del Lazio meridionale, cioè di Terracina, Fondi, Itri, Gaeta, Minturno e Sessa Aurunca. Pochi storici si sono occupati delle vicende travagliate e tragiche di quel periodo poco conosciuto. La figura principale è il Conte di Fondi Nicolò Caetani e le sue movimentate vicende. Il punto focale del libro è la “Battaglia di Itri”, in cui l’esercito del Conte prevale sull’esercito della Regina di Napoli. Nelle turbinose e confuse vicende sono coinvolti altre figure storiche tra cui il Papa, Cola di Rienzo e il Re d’Ungheria. Ma la peste nera si diffonde con i suoi effetti in tutta Europa: la storia si interrompe in modo tragico e il mondo che sopravvive cambia tutto.

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    La battaglia di Tannenberg 1410

    19.95

    Questa, dedicata alla battaglia di Tannenberg del 1410, che decretò praticamente la fine dei cavalieri teutonici, è la prima di una serie di monografie appartenenti ad una collana che analizza i campi di battaglia dal punto di vista “oggi e allora”, offrendo prospettive inedite e interessanti per lo studio degli scontri principali della storia attraverso armi, uniformi e mappe storiche di eserciti e soldati impegnate nelle più famose campagne militari. Ogni volume è completamente illustrato con fotografie, disegni e riproduzioni di opere d’arte e mappe.

    Brossura 18,5 x 25 cm. pag. 68 interamente illustrate con illustrazioni b/n + 11 tavole a colori

    Testo bilingue italiano/inglese

    Stampato nel 2010 da Soldiershop

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    La battaglia dimenticata – Monte Celio 12 aprile 1498

    25.00

    Scrive Michael Mallet, il maggiore storico europeo della situazione militare italiana del Rinascimento, nel suo fondamentale studio sulla guerra nel Rinascimento italiano: Uno dei principali interlocutori della discussione umanistica che costituisce la cornice dell’Arte della Guerra di Machiavelli è Fabrizio Colonna. Il Colonna a suo tempo fu uno dei più illustri comandanti militari e uno dei principali autori della vittoria definitiva che la Spagna riportò nelle guerre d’Italia. Il medesimo autore poche pagine prima aveva affermato che il condottiero umbro Bartolomeo d’Alviano, capitano generale della Repubblica di Venezia, dopo aver sconfitto le truppe dell’imperatore Massimiliano I d’Austria nel 1508, aveva riportata una vittoria tale che aveva innalzata la fama del d’Alviano all’altezza dei fratelli (Prospero e Pompeo) Colonna e di Gian Giacomo Trivulzio (…). I condottieri ora nominati furono reputati tra i migliori del loro tempo. Eccettuato il Trivulzio, Fabrizio, Prospero, Pompeo Colonna e Bartolomeo d’Alviano avevano in comune l’aver combattuto nella battaglia tra Colonnesi e Orsini sotto Monte Celio il 12 aprile 1498. Oltre a loro vi si erano distinti condottieri come Antonello Savelli – che morì per le conseguenze delle ferite riportate nei combattimenti – Francesco Orsini duca di Gravina, che sarà strangolato da Cesare Borgia a Senigallia nel 1503 insieme a Paolo Orsini, Vitellozzo Vitelli e Olivierotto da Fermo.

    Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 80 con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2016 da Soldiershop

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    La bottega dello storico – Le metodologie della ricerca nella scherma storica

    18.00

    La scherma storica, che sta vivendo a livello internazionale una stagione ricca e feconda, se paragonata ad altre discipline storiche, è una neonata materia di studio, a cui stanno lavorando ricercatori-schermidori, per fissare precisi standard. Questo libro, realizzato in collaborazione con le più importanti associazioni, federazioni ed enti che si occupano di scherma, si auspica di dotare questa disciplina di un solido substrato metodologico, che possa portare la scherma storica ad essere recepita da un pubblico ampio e, al contempo, ad essere integrata nel panorama scientifico delle altre scienze storiche. In un unico volume sono raccolti i più noti e importanti nomi che si occupano in Italia di ricerca e rievocazione storica.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 116 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Il Cerchio

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    La carta de Logu del regno di Arborea. Traduzione libera e commento storico

    Il prezzo originale era: €42.00.Il prezzo attuale è: €29.40.

    Francesco Cesare Casula            Prezzo di copertina: 42.00 euro (sconto 30%)

    L’importante corpo di leggi, legato all’illuminata opera giuridico-amministrativa di Eleonora d’Arborea, compare qui nella versione originale sarda con traduzione italiana a fronte e commento storico.

    Rilegato, 19,5 x 26 cm. pag. 298 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel da Carlo Delfino Editore

    Condizioni del libro: leggerissimo colpo nella copertina in basso a destra

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    La Cavalleria

    16.00

    La Cavalleria cristiana colta come momento culminante della cultura medievale, a sua volta frutto complesso ed affascinante dell’incontro tra il diritto romano, la forza barbarica e l’esperienza religiosa cristiana. L’origine della Cavalleria e il suo declino, i rituali di investitura, il codice cavalleresco, le figure storiche che ne sono archetipo, un viaggio inedito che ci conduce fino all’attualità della Cavalleria cristiana all’inizio del terzo millennio.

    Brossura, pag. 160

    Stampato nel 2000 da Il Cerchio

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    La cavalleria medievale

    12.00

    In origine un corpo d’elite costituito da combattenti a cavallo, la cavalleria ha finito per essere progressivamente identificata con la nobiltà: nobiltà di sangue e nobiltà di spirito. Il libro traccia la storia della cavalleria nelle sue diverse identità, illustrando aspetti come l’investitura, le armi, i metodi di combattimento, i tornei e le giostre. Fa luce poi sul rapporto della cavalleria con la nobiltà e la chiesa, sullo sviluppo dell’ideologia amorosa cavalleresca e sulla letteratura di argomento cavalleresco, fiorente nel Medioevo e dopo.

    Brossura, 12 x 20 cm. pag. 165

    stampato nel 2016 da Il Mulino

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    La cerca del Graal

    9.00

    Il linguaggio dei romanzi del Graal è quello medievale, come anche le ambientazioni, ma i veri contenuti, che si celano dietro le vicende narrate, provengono da epoche quasi dimenticate. Nei testo viene divulgata, sotto forma di ricco simbolismo, l’essenza di una sapienzialità che conduce l’animo umano, attento e sensibile, alla ricerca per eccellenza. Quella del Graal.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 63 illustrato con alcuni disegni b/n

    Stampato nel 2000 da Penne & Papiri

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    La civiltà dell’Occidente medievale

    27.00

    «Ho centrato questo libro sui secoli tra il X e il XIII, che costituiscono in una piú ampia prospettiva un momento decisivo nell’evoluzione dell’Occidente», scrive Jacques Le Goff, presentando al lettore italiano questo suggestivo panorama della civiltà medievale. La forza creatrice di quei secoli, infatti, è all’origine di molte delle innovazioni tipiche del mondo in cui viviamo: dalla nascita della città all’affermarsi di un nuovo modo di trasmettere il sapere e di studiare, legato alle università; al tempo stesso, nuove tecniche vengono allora messe in opera e «si fanno strada nuovi atteggiamenti nei confronti del tempo, del denaro, del lavoro, della famiglia».Cci troviamo davanti non solo a una narrazione densa e affascinante, ma a una grande lezione di storia, che ci mostra nelle loro profonde interdipendenze i vari atteggiamenti degli uomini.

    Brossura pag. XX + 533

    Stampato nel 1999 da Einaudi

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    La conquista del Nord – I Vichinghi nell’Arcipelago Britannico

    20.00

    La maggior parte dei saggi storici sui Vichinghi prende in esame la loro conquista e influenza solo su una piccola parte dell’intera regione che comprende Gran Bretagna e Irlanda. E pochi studiosi hanno finora concentrato la propria attenzione sul contatto continuo fra Inghilterra e Scandinavia anche nel periodo successivo alla Conquista Normanna del 1066. Questo libro mira a offrire un approccio alternativo, presentando una storia dell’Epoca Vichinga che consideri l’intera area dell’Arcipelago Britannico, prima e dopo il fatidico anno generalmente considerato come “spartiacque”. Tradizionalmente ritratti come barbari brutali, salpati dalle terre scandinave a bordo delle loro caratteristiche imbarcazioni per depredare e saccheggiare molte regioni del Nord, i Vichinghi ci appaiono qui in un quadro meno drammatico ma ancor più affascinante, che rivela i notevoli progressi economici e sociali da loro apportati, fondamentali nel delineare la storia politica delle isole britanniche.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 271 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da Odoya

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    La conquista della «mela d’oro» – Islam ottomano e cristianità tra guerra di religione, politica e interessi commerciali (1299-1739)

    30.00

    Il libro presenta 440 anni di storia religiosa, politica, diplomatica, sociale eovviamente militare. Il quadro che ne esce è impressionante, tra Papi e Sultani, Imperatori e re, santi e visir, battaglie di terra e di mare, condottieri e avventurieri, diplomatici e corsari, e la grande massa delle popolazioni massacrate ma anche ribelli. Vengono narrati i più decisivi assedi (da Costantinopoli a Vienna), descritte le più grandi battaglie (da Nicopoli a Lepanto fino a Zenta) e le più efferate tragedie (da Otranto e Famagosta); e viene esaminato l’operato dei grandi protagonisti militari (da Hunyadi e Scanderbeg ai Barbarossa, da La Valette a don Giovanni d’Austria, dal Montecuccoli e dal Morosini a Eugenio di Savoia), politici (dai primi sultani a Maometto II e Solimano il Magnifico, dai Re Cattolici a Carlo V e Filippo II, da Francesco I al Re Sole, da Leopoldo I a Sobieski, senza tralasciare quello degli Stati balcanici e italiani, Serenissima in primis), religiosi, da Giovanni da Capistrano a padre Marco d’Aviano.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 358

    Stampato nel 2018 da Solfanelli

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    La croce, la spada, l’avventura – Introduzione alla crociata

    8.00

    La crociata è una e al tempo stesso molteplice, si articola in una pluralità di casi diversi tra loro e muta volta per volta sia nei differenti obbiettivi, sia nel tempo e nel contesto in cui viene bandita. E’ una realtà multiforme, una sorta di balena bianca all’interno della Cristianità. Di questo evento il volume esamina le cause, gli sviluppi e la lunga memoria consegnando al nostro tempo spesso cosiì uniforme la suggestione di un periodo di drammatici scontri che furono anche grandi incontri.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 126

    Stampato nel 2000 da Il Cerchio

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    La crociata contro i Catari – The Cathar crusade – 1209-1229 La terribile lotta contro gli albigesi in Linguadoca

    20.00

    La crociata contro gli albigesi (dalla regione di Alba) ebbe luogo tra il 1209 e il 1229, bandita da papa Innocenzo III per estirpare il catarismo dai territori della Linguadoca. Conseguenza ultima della crociata fu anche l’inizio del lungo declino della cultura e della lingua occitana in tutto il sud della Francia. Il conciso ma esaustivo testo è accompagnato da alcune immagini in b/n e dalle tavole di Durand e Cristini.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80, alcune illustrazioni b/n e colore e 13 tavole a colori.

    Stampato nel 2014 da Soldiershop

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    La femme dans la société médiévale

    Il prezzo originale era: €34.00.Il prezzo attuale è: €20.40.

    Florent Véniel            Prezzo di listino  34.00 (sconto 40%)

    Seguito di un’opera dedicata alla vita quotidiana della donna nell’epoca medioevale, questo volume approccia l’argomento da un punto di vista differente: la sua vita in seno alla società, fuori dal lavoro ma nelle sue relazioni con il vicinato e il ruolo che occupa nella comunità negli ambiti che le sono propri. Questa società considera la donna sotto aspetti diversi e talvolta contradditori, la troviamo come Eva, immagine del peccato, o come Maria, al di sopra di tutti i santi. Frutto di una accurata ricerca in numerose fonti, essenzialmente coeve, quest’opera non si occupa solo della donna appartenente alla nobiltà, ma soprattutto della contadina, della borghese, cioè della donna comune. Il volume è completamente illustrsto con decine e decine di riproduzioni artistiche e diverse fotografie di ricostruzioni storiche.

    Cartonato 21 x 30,5 cm. pag. 144 interamente illustrate a colori

    Testo n lingua francese

    Stampato nel 2012 da Heimdal

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    La grande battaglia di Brescia del 1401

    24.99

    Raffaele Piero Galli – Andrea Caccaveri – Alberto Fossadri

    La grande battaglia di Brescia del 1401, con conclusione a Nave (BS), fu un fondamentale evento storico, poco noto e di grande importanza, in quanto muto gli asseti geopolitici dell’epoca, in particolar modo nell’Italia settentrionale e centrale.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 170 con varie foto e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2023 da Agnetti

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    La grande invasione – Il regno d’Ungheria nel Duecento tra congiure e intrighi. L’arrivo dei Mongoli

    20.00

    L’Ungheria medievale è uno dei più grandi e importanti regni d’Europa. Dai Carpazi all’Adriatico, s’intrecciano alleanze e conflitti tra i grandi popoli della storia. La puntuale ricostruzione di Jennifer Radulovic scorre come un romanzo serrato, denso di strategie e colpi di scena. Protagonisti sono la sete di potere di un giovane principe ambizioso, le congiure di palazzo, gli omicidi politici ed eventi straordinari come l’asilo concesso a migliaia di profughi in fuga e la cruenta irruzione dei Mongoli di Batu Khan (nipote del terribile Gengis Khan), passando anche attraverso la quinta Crociata e la sanguinosa battaglia di Mohi. Questo saggio storico ripercorre le vicende di un’area tumultuosa e poco conosciuta, mettendo in luce la storia di un territorio strategico, ancora oggi fondamentale all’interno degli equilibri internazionali, la cui conoscenza del passato è essenziale per comprendere le lacerazioni del Novecento e il nostro presente.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 234

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    La grande strategia dell’impero bizantino

    14.00

    Quello di Costantinopoli è stato un caso unico nella storia: mille anni di dominio incontrastato su un impero vastissimo e multietnico. Dal IV secolo fino alla caduta, avvenuta nel 1453 per mano di Maometto II, l’Impero romano d’Oriente è sopravvissuto al gemello d’Occidente, ha retto l’onda d’urto degli Unni, degli Slavi, degli Arabi e degli altri che nei secoli hanno cercato di sfondare il limes. Eppure la forza militare, la posizione e le risorse non erano neppure lontanamente paragonabili a quelle di Roma. Come è stato possibile? Bisanzio elaborò una strategia politica e militare efficacissima, basata su un uso estremamente moderno di quella che oggi chiameremmo “intelligence”. La diplomazia dell’Impero romano d’Oriente seppe imbrigliare le forze nemiche raccogliendo dettagliati dossier e riuscendo a ottenere vantaggiose concessioni a tutti i tavoli di trattativa. Sul fronte militare, cercò di conservare la pace il più a lungo possibile: mantenne alta la tensione agendo come se la guerra fosse sempre imminente, ma scese in battaglia solo quando aveva buone possibilità di vittoria. Nella politica interna, privilegiò l’integrazione e l’assorbimento per sfruttare il patrimonio di culture, tecnologie e conoscenze che ogni popolo assoggettato portava in dote. Questo libro è il frutto di quasi trent’anni di ricerche di Edward Luttwak.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 542

    Stampato nel 2023 da Rizzoli

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    La guardia Varangiana 988-1453

    16.00

    La Guardia varangiana – il reggimento di guerrieri vichinghi che proteggeva l’imperatore di Bisanzio – fu uno dei più famosi contingenti mercenari della storia. All’inizio alleati nelle guerre dell’imperatore Basilio II nel tardo X secolo, i varangi diventarono famosi come coraggiose, spietate e fedeli guardie del corpo imperiale. Al loro apice, la brama di ricchezza e gloria spinse molti vichinghi e anglosassoni a intraprendere il lungo viaggio verso la città dorata di Costantinopoli, o “Miklagard”. Questo libro, in cui sono descritti la storia, i compiti, l’organizzazione e l’equipaggiamento dei Varangi, è illustrato con rare fotografie e tavole che riproducono i loro ricchi indumenti, le armature e le armi.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 99 con circa 44 illustrazioni b/n e 8 tavole a colori

    Stampato nel 2015 da Goriziana

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    La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale

    24.00

    Fabio Romanoni

    Fiumi, laghi e canali dell’Italia settentrionale sono stati nei secoli fondamentali per sviluppare comunicazioni e commerci. E benché siano spesso confini per popoli e nazioni, ancor più rilevante è la loro funzione di ponte: le acque, in tempo di pace, uniscono, non dividono. Durante le guerre medievali furono però teatro di furiosi scontri, vie privilegiate per spostare eserciti, macchine da guerra, artiglierie, prigionieri e bottini, e portare devastazione, assediare città e luoghi fortificati. La presenza di una flotta per decidere l’esito di un conflitto poteva essere tale da intraprendere anche una colossale impresa come quella portata a termine dalla Serenissima tra il 1438 e il 1439: il trasporto di grandi galee, e numerose altre imbarcazioni dall’Adda al Garda attraverso valli e montagne. Il libro racconterà i conflitti sulle acque interne del nord Italia nel medioevo, le tipologie di navi utilizzate durante gli scontri, i modi in cui avveniva la navigazione, per giungere infine a prendere in esame le modalità d’impiego e di combattimento delle flotte fluviali nelle battaglie rimaste nella storia

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    La guerra dei Cent’anni

    9.50

    La guerra dei Cent’anni vide contrapposte, a più riprese, fra il 1337 e il 1455, Francia e Inghilterra, per ragioni dinastiche, politiche ed economiche, in un conflitto che per la sua eccezionale longevità incise nel profondo sui due paesi. Il volume sintetizza origini, andamento e condseguenze della guerra, descrivendo con chiarezza le complicate alternanze del conflitto, il mutevole gioco delle alleanze, il succedersi di accordi volatili e paci instabili, fino all’equilibrio finale che portò il regno di Francia a ottenere il pieno dominio del proprio territorio.

    Brossura 12,50 x 20,50 cm. pag. 124

    Stampato nel 2007 da Il Mulino

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    La guerra dei cent’anni – La nascita dell’Europa moderna da Edoardo III a Giovanna d’Arco

    28.00

    La Guerra dei cent’anni, ultima tappa della lotta fra Plantageneti e monarchia francese, impegnò Francia e Inghilterra in un conflitto che si prolungò per oltre un secolo (1339-1453). In una situazione economica disastrosa, la popolazione francese venne colpita da peste e carestia e, fra tregue e periodi di pace più o meno lunghi, da invasioni, saccheggi e devastazioni. Alla lite dinastica tra Edoardo III d’Inghilterra e Filippo VI di Valois, pretendenti al trono di Francia, seguì una guerra civile fra Borgognoni e Armagnacchi e una serie di orribili massacri. Ma dopo l’occupazione di Parigi e l’assedio di Orléans, la riscossa francese assunse le vesti di Giovanna d’Arco, conducendo all’incoronazione di Carlo VII e alla rioccupazione del territorio perduto. L’intricato quadro storico viene messo a fuoco da alcuni dei più grandi storici francesi, dalla ricostruzione del duca di Lévis Mirepoix alla testimonianza di Jean Froissart e di Gerard Walter, è il conflitto individuato come momento conclusivo del Medioevo europeo e preludio alla nascita delle moderne nazioni di Francia e Gran Bretagna.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 488

    Stampato nel 2016 da Res Gestae

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    La guerra dei mille anni – Dieci secoli di conflitto fra Oriente e Occidente

    24.00

    Nell’ottobre dell’801, nella piccola località di Porto Venere attraccarono alcune navi su cui torreggiavano le insegne del califfo: lo sfavillante corteo dell’ambasciatore Ibrahim ibn al-Aghlabn era diretto ad Aquisgrana, carico di doni per l’imperatore Carlo Magno, incluso un maestoso elefante albino che seminò il panico tra gli abitanti del minuscolo borgo. Si trattava della degna risposta a una prima ambasciata dell’imperatore a Baghdad, nel 797, volta a stringere rapporti col califfato per fronteggiare i pirati musulmani che infestavano il Mediterraneo e per arginare la presenza omayyade in Spagna. L’immagine di quell’elefante, apparso nel golfo ligure come un esotico miraggio, rimane impressa a segnare una tregua momentanea nel lungo, conflittuale e sanguinoso rapporto tra Oriente islamico e Occidente cristiano. Meno di due secoli prima, dopo la morte di Maometto, le masse islamiche si erano affacciate al Mediterraneo dalle profondità del deserto, fino a lambire i confini dell’impero erede dell’antica tradizione romana: Bisanzio. Sotto la guida dei primi califfi, le avanguardie di una nuova religione, simile e al contempo diversa dal cristianesimo, si lanciarono alla conquista di nuove terre e alla sottomissione di interi popoli.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 387 con alcune mappe b/n

    Stampato nel 2017 da UTET

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    La guerra delle Due Rose – La nascita dell’Inghilterra moderna

    16.00

    .La guerra civile che ha insanguinato l’Inghilterra nella seconda metà del XV secolo è una delle principali fonti utilizzate da George R.R. Martin per le sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, per l’incredibile successo televisivo del Trono di Spade. Ma come si svolse il vero conflitto? È stata realmente la punizione divina per l’usurpazione di Enrico IV Bolingbroke ai danni del legittimo Riccardo II come la propaganda Tudor ha cercato di tramandare? Oppure è stato il frutto malato della deriva morale che travolse la nobiltà inglese alla fine del Medioevo, come ricostruito dalla storiografia vittoriana? Molteplici personalità presero parte al conflitto: re e regine, usurpatori e consiglieri malfidi, vittime innocenti e sovrani impazziti. Uno spazio particolare è riservato nel libro alle molte protagoniste femminili di quei decenni. Parleremo anche delle battaglie che infiammarono il paese, delle rotte e delle ritirate, dei tradimenti e dei colpi di scena, molti dei quali ripresi dallo stesso Martin, mettendo in luce come la sua fonte principale sia stata non tanto la storia di per sé, ma la sua reinterpretazione a opera di Shakespeare, il primo a riunire sotto un unico arco narrativo l’intera sequenza di conflitti dinastici che insanguinò l’Inghilterra fra la deposizione di Riccardo II nel 1399 e la salita al trono di Enrico VII Tudor all’indomani della vittoria di Bosworth nel 1485.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 186

    Stampato nel 2019 da Odoya

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    La guerra nel Medioevo

    14.00

    Caratteri, evoluzioni, implicazioni della guerra dalle invasioni barbariche al Rinascimento. Il volume affronta il fenomeno della guerra dai più diversi punti di vista: l’arte militare, l’armamento, il reclutamento, gli eserciti, le implicazioni morali e religiose, le connessioni con la vita sociale, politica ed economica, e traccia un’evoluzione storica che va dalle scorrerie dei barbari alle crociate, alle grandi guerre di fine Quattrocento. L’autore è un noto studioso francese della guerra nel meioevo; questo libro è da considerarsi sicuramente uno dei testi di riferimento sull’argomento.

    Brossura 13,5 x 21 cm. pag. 435

    Stampato nel 2005 da Il Mulino

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    La guerra santa – La formazione dell’idea di crociata nell’Occidente cristiano

    14.00

    Jean Flori dedica questo studio alla trasformazione ideologica che porta il pensiero cristiano dalla originaria nonviolenza alla crociata: una trasformazione lenta, iniziata già al tempo della cristianizzazione dell’impero romano, ma avvenuta soprattutto nel X e XI secolo, fra Carlo Magno e la prima crociata. Flori mette in luce come attraverso la difesa armata dei possedimenti della Chiesa, tanto i singoli monasteri e le chiese quanto i territori papali, la guerra venga a poco a poco sacralizzata, poi come prenda corpo una demonizzazione dei musulmani che risponde allo spirito della “reconquista” spagnola e quindi come nasca infine la “guerra santa” contro gli infedeli.

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm. pag. 441

    Stampato nel 2009 da Il Mulino

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    La lancia la spada la daga – Percorsi di scherma medievale

    18.00

    Solamente in Italia operano centinaia di Associazioni sportive e di rievocazione storica che promuovono e diffondono soprattutto fra i giovani la pratica della Scherma tradizionale europea, dal Medioevo fino al XVII secolo, per un totale di alcune decine di migliaia di praticanti attivi. Questo testo, unico in Italia, è rivolto a tutti coloro, giovani e meno giovani, che vogliono iniziare o approfondire la conoscenza e/o la pratica di questa Arte secolare, iniziando dai primi passi fino a padroneggiarne storia e tecnica: la lancia, la spada e la daga (o spada corta) sono per l’appunto gli strumenti di base con cui ancor oggi è possibile apprendere non solo una tecnica di combattimento, ma una intera e preziosa filosofia di vita.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 126 con illustrazioni b/n

    Stampato nel 2015 da Il Cerchio

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    La Marina della Repubblica di Venezia dalle origini alla fine del Medio Evo. Studio sull’opera di Martin da Canal

    25.00

    Danilo Pagliaro

    I Veneziani hanno colonizzato delle isole e degli isolotti nel bel mezzo di una laguna, ma come facevano per spostarsi fra le isole, all’interno della laguna stessa? Con delle imbarcazioni, evidentemente, ma di che tipo? Chi le costruiva? Come?  Dove erano costruite queste barche? A parte le domande riguardo le differenze fra le imbarcazioni utilizzate per la vita di tutti i giorni nelle acque interne, sicure e poco profonde e le navi impiegate per il commercio e nella marina da guerra, che solcavano il Mediterraneo e che partivano anche nell’oceano Atlantico verso i porti inglesi ed olandesi, questo libro vuole dare delle risposte a tutta una serie di domande che l’autore si è posto in quanto veneziano ed in quanto soldato professionista.

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    La società feudale

    24.00

    La società feudale è un classico della storia medievale che ha ormai improntato piú di una generazione di storici. “Quella vasta rete gerarchica delle soggezioni contadine e delle fedeltà militari cui diamo il nome di feudalesimo” è analizzata da Bloch nei suoi meccanismi attraverso l’evoluzione della società europea, dalla dissoluzione dell’Impero Carolingio e dalle ultime invasioni barbariche fino alla rinascita del primo Duecento. Egli ripercorre la formazione dei vincoli di dipendenza, che emergono attraverso l’interagire dell’ambiente e dei legami tra uomo e uomo, dandoci un’articolata definizione delle classi sociali e del governo degli uomini. Lo studio delle istituzioni e delle consuetudini è connesso all’esame della vita economica, della tecnica e delle testimonianze letterarie.

    Brossura pag. XXVIII + 551

    Stampato nel 1999 da Einaudi

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    La storia delle crociate

    16.00

    Il 27 novembre 1095, durante il concilio di Clermont, i principi della vecchia Europa guidati da Papa Urbano II accettavano di cessare le guerre intestine per rivolgere le loro armi contro i nemici della fede, riscattare il Santo Sepolcro e liberare la Cristianità dagli infedeli. Per quasi due secoli il Mediterraneo divenne teatro di sanguinose battaglie, eroiche gesta, rovisone disfatte: Goffredo di Buglione, Riccardo Cuor di Leone, il sultano El Achraf Khalil, i templari e i saracveni furono protagonisti di una lotta senza esclusione di colpi per la supremazia economica politica e militare.

    Rilegato, 14 x 22 cm. pag. 382

    Stampato nel 1998 da Piemme

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    La vie d’un chevalier – De Philippe Auguste a Saint Louis 1171-1252

    44.00

    Il libro ci catapulta in una realtà come l’avrebbe vista in altri tempi un cavaliere medievale. Episodi della vita di questo personaggio fittizio sono pretesti per l’allestimento di una ricostruzione storica, che illustrano la realtà sociale della Francia ai tempi di Filippo Augusto Saint Louis: la sua infanzia in campagna, alla scoperta del mondo signorile, le guerre in Terrasanta, l’amministrazione delle terre ecc. Ogni scena ha proposto aspetti più vicini possiili alla percezione che abbiamo della realtà storica, come tentano di fare abitualmente i ricostrutori storici. Interamente illustrato con fotografie a colori.

    Rilegato, 23,5 x 32 cm. pag. 112 illustrato con 180 bellissime foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2008 fa Histoire & Collection

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    La vie quotidienne au XI siècle

    35.00

    In questo libro viene affrontato per la prima volta in modo organico un argomento ancora soggetto a congetture: l’abbigliamento e la vita quotidiana nell’Xi secolo, momento di svolta capitale dopo l’Anno Mille, che vede la nascita della feudalità e la comparsa di villaggi strutturati in parrocchie. In questo XI secolo si sviluppa l’arte romanica che poi culminerà nello splendore del gotico, è un’epoca di speranzein un mondo giovane e in cambiamento. Il famoso “Arazzo di Bayeux”, splendido documento iconografico, ci riporta questa epopea e ci offre una massa considerevole di informazioni. Da questa fonte, ma anche da moltissime altre, archeologiche e monumentali, di origine francese e anche inglese, parte quest’opera unica, che presenta, attraverso più di 470 illustrazioni, un panorama completo della vita quotidiana dell’XI secolo, dall’architettura al cibo, passando per l’abbigliamento, gli utensili, le armi.

    Cartonato 21 x 30 cm. pag. 128 interamente illustrate con foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2010 da Heimdal

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    Las ordenes militares de caballería

    10.00

    La monografia analizza gli ordini militari di cavalleria spagnola nel Medioevo, dandone una descrizione e riportandone gli emblemi. Una sezione viene dedicata anche agli ordini di cavalleria stranieri o “internazionali” come i Cavalieri del tempio, e i Cavalieri Teutonici. Completano il testo circa 70 illustrazioni tra disegni, fotografie e alcune tavole a colori.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 49 illustrato con foto b/n e a colori

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 1989 da Quiron Ediciones

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    Le armate di Dio. Templari, ospitalieri e teutonici in Terra Santa

    14.00

    Giuseppe Ligato

    Destinati a segnare le sorti del proprio tempo, gli Ordini militari compaiono in Terra Santa nel XII secolo, per difendere i possedimenti dei latini durante le crociate e assistere i pellegrini. Tra le formazioni principali spiccano i cavalieri del Tempio, meglio noti come templari, i cavalieri di san Giovanni detti anche ospitalieri e i cavalieri teutonici. Ma perché nacquero e come acquisirono potere e ricchezza? In parte monaci e in parte guerrieri, questi milites Christi sconvolsero l’ordinamento etico-morale della Cristianità latina, rappresentando una straordinaria novità militare per una società, come quella medievale, che in nome della Guerra Santa seppe riunire uomini di preghiera e uomini d’armi. Questo libro indaga la storia, la struttura e la formazione dei principali Ordini religioso-militari, confrontando sistemi di potere, missioni e costumi, e restituendo, al di là delle leggende e delle fantasie popolari, la vera storia delle armate di Dio.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 160 con alcune illustrazioni e mappe b/n

    Stampato nel 2020 da Salerno Editrice

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    Le armi dei Templari. Armi, uniformi e insegne dei monaci-cavalieri secondo la Regola dell’Ordine del Tempio

    15.00

    La Regola è senza dubbio la migliore fonte per conoscere a fondo l’Ordine del Tempio, soprattutto per meglio comprendere la sua duplice anima di organizzazione monastica e di struttura militare. Ecco quindi che nella Regola, insieme a preghiere, astinenze e digiuni, sono specificate anche le armi che ogni templare, cavaliere o sergente, riceve in dotazione, senza averne però la proprietà, per il principio di povertà individuale che è alla base dell’Ordine stesso; come pena accessoria di colpe commesse è previsto anche il divieto di toccare le proprie armi per il periodo della punizione.

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    Le armi, i cavalli, l’oro

    20.00

    Tra biografia e racconto d’armi, la vita di John Hawkwood, soldato di ventura inglese ribattezzato Giovanni Acuto, e dei condottieri al suo soldo. Attraverso la vita eccezionale di colui che è stato il più grande, stimato e temuto condottiero al soldo dei fiorentini, l’autore descrive le esistenze dei cavalieri e guerrieri mercenari, l’apprendistato delle armi, la struttura delle compagnie, il rapporto con la gente e i committenti, il denaro, gli strumenti del mestiere e la trasformazione delle compagnie di ventura in eserciti regolari.

    Rilegato 14 x 21 cm. pag. X + 310

    Stampato nel 2003 da Laterza

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    Le battaglie dei cavalieri

    13.00

    La storia militare è fatta di strategie, logistica, tecniche e tecnologie. Ma è soprattutto una storia di uomini. Ed è questo il volto delle vicende belliche che racconta Marco Scardigli analizzando le battaglie avvenute sul suolo italiano dall’invasione longobarda, nel VI secolo, al Trecento. Con il risultato di sgombrare il campo da luoghi comuni e falsi miti, a cominciare dall’icona del cavaliere senza macchia e senza paura, rivestito di una sfolgorante armatura quanto di un alone di leggenda non sempre giustificato. Scorrono, pagina dopo pagina, i piccoli conflitti, tra feudatari o tra città, e le grandi guerre con gli episodi resi immortali dalla letteratura: dalla battaglia di Legnano, attorno a cui si è costruita l’epica dei comuni italiani, a Montaperti, “lo strazio e ‘l grande scempio / che fece l’Arbia colorata in rosso”, fino a Campaldino, nella quale combatté l’Alighieri stesso. I protagonisti hanno talvolta nomi famosi, come Carlo Magno, Barbarossa e Federico II, ma sono soprattutto i signori e le città italiane e i tanti popoli, dalle tribù germaniche ai bizantini, dai normanni agli arabi, che nel corso di otto secoli hanno vissuto e combattuto sui territori della penisola.

    Brossura 13,5 x 20 cm. pag. 486

    Stampato nel 2012 da Mondadori

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    Le battaglie del Barbarossa. Da Carcano a Legnano

    27.00

    Alberto Peruffo

    La quinta discesa in Italia del Barbarossa nel 1174 fu sicuramente quella più importante fatta dall’imperatore. I risultati della guerra che portò alla battaglia di Legnano furono pieni di conseguenze per la successiva storia dell’impero e del regno d’Italia. I comandanti, gli opposti eserciti: gli eserciti comunali e quelli imperiali, le loro strategie, organizzazione, reclutamento, armamento. Lo studio delle due più importanti battaglie della campagna quella di Carcano e quella assai più nota di Legnano. Lo scontro fu cruciale nella lunga guerra intrapresa dal Sacro Romano Impero per tentare di affermare il suo potere sui comuni dell’Italia settentrionale che decisero di mettere da parte le reciproche rivalità alleandosi in un’unione militare guidata simbolicamente da papa Alessandro III, la Lega Lombarda.

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    Le città italiane nel Medioevo XII-XIV secolo

    22.50

    La storia d’Italia negli ultimi secoli del Medioevo si è identificata in larga misura con quella delle sue città e la centralità urbana ha continuato a influenzare a lungo il destino della Penisola. Il volume è dedicato alla fase di più straordinaria espansione del fenomeno cittadino, compresa tra la fine dell’XI secolo e la grande crisi innescata dalla peste a metà del Trecento. Sintesi aggiornata e problematica, costruita a partire da un materiale vastissimo, il libro esplora l’universo urbano nelle sue componenti politico-istituzionali, economiche, sociali e ideologico-culturali. Al centro della ricostruzione vi sono le città centrosettentrionali, con la loro esperienza di autogoverno unica in Europa, ma largo spazio è riservato anche alle realtà urbane del Mezzogiorno, troppo spesso trascurate dalla storiografia in nome di una sterile contrapposizione fra il “modello comunale” e quello “monarchico”.

    Brossura 13,5 x 21 cm. pag. 334

    Stampato nel 2012 da Il Mulino

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    Le città-stato

    13.50

    La storia d’Italia si è fatta essenzialmente nelle città e le città-stato vi hanno avuto un ruolo particolare, a lungo misconosciuto. Non solo la storiografia di stampo risorgimentale e fascista, ma anche gli storici attuali non si trattengono da uno sguardo scevro di pregiudizi. Perché valorizzare le città-stato rischia di coincidere con l’esaltazione “dell’Italia delle cento città” o, peggio, approfondire il solco tra le due Italie, oppure ancora contaminarsi con il revival di tipo etnico. Per molto tempo le strutture di potere locale sono apparse immature, campanilistiche, deviazioni dal grande modello di Stato nazionale europeo. Esse in realtà sono state un momento molto alto della nostra storia in quel Tardo Medioevo, non solo per le opere d’arte o architettoniche che tuttora vengono ammirate, ma per le realizzazioni politico-sociali.

    Brossura 13,5 x 21 cm. pag. 216

    Stampato nel 2006 da Il Mulino

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    Le costume medieval au XIII° siecle (1180 – 1320)

    45.00

    Secolo delle cattedrali, di un nuovo slancio artistico, di un rinnovamento religioso e di una abbondante letteratura, il XIII° secolo è anche quello di uno stile di abbigliamento originale, che univa ampiezza, lunghezza, eleganza, materiali vari, colori ricchi, accessori lussuosi. Una moda che prosegue sino ai primi decenni del XICV secolo. Con l’aiuto di testi tanto letterari, umoristici, critici o seri, quanto legislativi, con l’esame di pezzi archeologici, l’analisi meticolosa di miniature, affreschi e sculture, il saggio riesce a individuare come poteva essere l’abbigliamento del tempo di san Luigi, anche negli aspetti più inattesi e in tutte le differenti declinazioni, dalla più lussuosa alla più umile. Le numerosissime immagini dei reperti originali e quelle delle perfette ricostruzioni, compresi i disegni dei modelli ricavati, rendono questo lavoro un’opera di assoluto riferimento per storici, appassionati e reenactor.

    Cartonato, 21,5 x 30,5 cm., pag. 240 completamente illustrato con corca 482 foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2014 da Heimdal

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    Le costume médiéval de 1320 à 1480

    45.00

    Facente parte della bella serie dell’Editore Heimdal dedicata al medioevo, ecco una bella opera moderna, dettagliata e precisa sull’abbigliamento medioevale nei XIV e XV secolo, che prende spunto dai lavori di Viollet-le-Duc e di Adrien Harmand. Questo lavoro si riferisce in modo particolare alla vita quotidiana. Un abito, semplice o sontuoso, è un elemento quotidiano, così come gioielli, cinture e altri piccoli oggetti. Le fotografie di questi oggetti originali conservati: tessuti, bottoni, fibbie, spillette, permettono di documentare la fedeltà all’originale. L’opera si rivolge quindi non solo ad appassionati di abbigliamento medioevale che si dedicano amatorialmente a questa riproduzione ma anche, per l’accuratezza delle fonti, a medievalisti.

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