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Alla festa della Rivoluzione – Artisti e libertari con D’Annunzio a Fiume
€12.00L’impresa di Fiume coagulò una quantità di esperienze diverse, di ansie di ribellione, di velleità rivoluzionarie; fu come un lungo e febbrile carnevale all’insegna della festa e della provocazione, in linea con le avanguardie del tempo ma anche “insurrezionale”, come lo sarà il ’68. Il volume, attraverso le testimonianze anche letterarie di diversi protagonisti, racconta Fiume dalla parte degli “scalmanati” che vi accorsero a vivere una festa fatta di bravate futuriste e di utopie, di trasgressione sessuale e di pirateria, di gioco e di guerra; Fiume quindi come momento significativo di quella cultura della rivolta che ha caratterizzato il secolo.
Brossura 13,50 x 21 cm. pag. 250 + 16 pagine fuori testo con foto b/n
Stampato nel 2008 da l Mulino
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Attilio Tamaro: il diario di un italiano (1911-1949)
€49.00Gianni Scipione Rossi
Triestino di origine istriana, giornalista, storico, diplomatico, Attilio Tamaro (1884 -1956) è stato uno dei massimi protagonisti dell’irredentismo giuliano. Autore prolifico di saggi storici e politici, ha lasciato inedito il suo diario privato, che si sviluppa dalla Trieste austroungarica del 1911 alla guerra vinta, attraversa il fascismo per superare la fine del regime e affacciarsi nella guerra civile e nella ricostruzione. Un grande e intenso affresco – privo di filtri – su quasi quarant’anni di storia italiana ed europea. Di cultura nazional-patriottica, monarchico, volontario nella Grande Guerra, teorico del nazionalismo, aderì al fascismo nel 1922. Contrario all’antisemitismo, fu espulso dal Pnf nel 1943, non aderì alla Rsi e da neo-irredentista tornò a difendere l’italianità di Trieste e delle terre adriatiche. Nel diario le sue analisi, i retroscena politici e gli incontri con centinaia di persone, da Giolitti a Salandra, da D’Annunzio a Mussolini, da Grandi a Federzoni, da Balbo a Bottai. E ancora, intellettuali, politici e diplomatici incrociati nel suo peregrinare tra Trieste, Roma, i Balcani, Vienna, Parigi, Londra, Fiume, Amburgo, Helsinki, Mosca, Leningrado e Berna
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Blocco Volantini Fiume-D’Annunzio
€1,000.00Formato 12 X 18 sino a 20 x 27 cm.
Eccezionale blocco di volantini sull’impresa di Fiume che rappresentò l’avvenimento storico in occasione del quale Gabriele D’Annunzio guidò un gruppo di circa 2.600 militari ribelli del Regio Esercito da Ronchi presso Monfalcone, a Fiume città della quale il “Vate” proclamò l’annessione al Regno d’Italia il 12 settembre 1919. Osteggiato dal governo italiano, D’Annunzio tentò di resistere alle pressioni che gli giungevano dall’Italia. Nel frattempo, l’approvazione del Trattato di Rapallo il 12 novembre 1920, trasformò Fiume in uno stato indipendente. D’Annunzio proclamò la Reggenza Italiana del Carnaro. Il 24 dicembre 1920 l’esercito italiano procedette con la forza allo sgombero dei legionari fiumani dalla città. Il blocco consta di ben 21 volantini di diversa misura, di 1 libretto sulla questione di porto Barros, un Bollettino (formato giornale) del Comando di fiume d’Italia, di un cartoncino apribile (larghezza 54 cm.) e di un manifesto purtroppo in cattive condizioni. Tutto il resto del materiale è in buone se non ottime condizioni.
Anno di Stampa: 1919-1920
Tipologia: Blocco volantini Fiume – D’Annunzio
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Combattenti senza onore. Le atrocità dei partigiani slavi
€30.00Gianfranco Stella
Foibe, annegamenti in mare e fucilazioni boschive erano le tre metodiche di eliminazione praticate dagli slavi contro gli italiani. Questo saggio costituisce un’alternativa al pensiero dominante marxista espresso sui fatti avvenuti negli anni Quaranta nel Friuli-Venezia Giulia. La cosiddetta pulizia etnica fu un ingenuo tentativo di sterminio e la questione nazionale un violento tentativo di predominio demografico in un contesto pseudo-rivoluzionario.
Rilegato, 15,5 x 23 cm. pag. 478 + 46 pagine fuori testo con foto b/n
Stampato nel 2021 In Proprio
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Con d’Annunzio a Fiume
€15.00Alla vigilia del “Natale di Sangue”, quando le navi del Regio Esercito italiano stanno per aprire il fuoco su Fiume, che d’Annunzio e i suoi legionari tengono da 16 mesi, a Milano viene arrestato il capitano degli Arditi Mario Carli, uomo di fiducia del Vate, qui mandato per impiantarvi la redazione de “La Testa di Ferro” ed esportare la rivoluzione oltre i confini della città dalmata. Mario Carli, insieme a Cesare Cerati e ad alcuni anarchici, progetta di far saltare la centrale elettrica di Milano, mentre in contemporanea dalle colonne del giornale si esorterebbero i cittadini all’insurrezione armata. Scoperto, Carli viene arrestato mentre a Fiume rombano i cannoni delle corazzate. In queste pagine Carli narra della sua partecipazione all’impresa fiumana e delle sue aspettative: sullo sfondo, l’influenza della rivoluzione leninista che sta infiammando l’Europa e l’emergere in Italia della “più audace, più originale e più mediterranea delle idee” per opera di Benito Mussolini.
Brossura, 15 x 21 pag. 184 con circa 10 foto b/n
Stampato nel 2013 da AGA
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Con D’Annunzio a Fiume
€18.00Mario Carli
Una penna appuntita come una baionetta a servizio del sacro ribellismo. Le prose di Mario Carli nascono da quella stagione aggrovigliata di aspirazioni di palingenesi sociale e istanze rivoluzionarie che è il diciannovismo nella politica italiana. Testimoniano l’adesione alla guerra da parte del più eversivo dei futuristi e costituiscono un memoriale in presa diretta dell’impresa dannunziana a Fiume. La parabola guerresca di Carli è compendiata in Addio, mia sigaretta! (1919) e prosegue con la prosa politica di Con d’Annunzio a Fiume (1920), dipanando il fil rouge che unisce arditismo, futurismo, fiumanesimo e fascismo.
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D’Annunzio e i suoi Legionari – Il tenente Eugenio Maria Poletti e i rapporti fra Legionari e militari regolari durante l’impresa di Fiume
€20.00Il venti settembre ci fu una solenne cerimonia; sfilarono in piazza d’armi, presenziata da d’Annunzio, tutte le truppe armate. Fu una festa indimenticabile, tutta Fiume era imbandierata dal tricolore, la popolazione e specialmente le donne erano impazzite d’entusiasmo ed acclamavano d’Annunzio. “Si vuole ora proclamare la repubblica, per me dannoso antipatriottico e condannabile gesto. Non posso quindi, dopo quanto è accaduto in Novembre e in Dicembre e sta accadendo ora, far parte dei legionari, poiché non ho più alcuna fiducia nella tua persona.” Fu così che potè verificarsi la spedizione del dodici settembre. Spedizione che si effettuò quasi completamente con quegli elementi che avevano vissuta la tormentosa vita di Fiume dal novembre del ’18 al settembre del ’19. Spedizione che senza dubbio, è da annoverarsi tra le più belle tra le spedizioni volontarie per le sue origini per la schiettezza, per la spontaneità, per la durezza dei sentimenti patriottici che la provocarono e la decisero.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 399
Stampato nel 2013 da Reverdito
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D’Annunzio politico – Nell’impresa fiumana
€22.00Pubblicato nel 1928 in Brasile. In questo testo sono riportati molti retroscena della preparazione della Marcia su Ronchi, degli incontri dal Daniele provocati e riusciti di d’Annunzio con personalità allora di primo piano, come Benito Mussolini e quelli mancati, come quello con Antonio Gramsci. Il libro è introdotto da un esaustivo saggio di Caludio Siniscalchi che ben inquadra lo stato di cose relativamente agli studi storici sul d’Annunzio e chiuso da quella che fu l’introduzione di Renzo de Felice al suo saggio D’Annunzio politico (omonimia di titolo con il Daniele) del 1978 con cui lo storico metteva il Vate per la prima volta sui binari della rigorosa ricerca storica e togliendo, di pari passo, dall’oblio l’epopea fiumana, per certi versi dimenticata tanto dai “neri” che dai “rossi” per opposte ragioni. Saggio introduttivo di Claudio Siniscalchi.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 220
Stampato nel 2019 da Aga
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D’Annunzio diplomatico e l’impresa di Fiume
€45.00Eugenio Di Rienzo
Durante i 16 mesi dell’impresa di Fiume, D’Annunzio sviluppò un’intensa attività diplomatica volta a contrastare la reazione di Francia, Inghilterra, Stati Uniti contrari all’occupazione dell’italianissimo porto dell’Adriatico, a disgregare il nuovo Stato jugoslavo, a costituire una «Lega dei popoli oppressi», estesa dai «vinti della Grande Guerra» (Russia bolscevica, Germania, Austria, Ungheria) a tutte le nazionalità calpestate sotto il tallone delle Grandi Potenze occidentali: Irlandesi, Turchi, Egiziani, Indiani, le masse mussulmane del Medio Oriente, i «negri d’America».
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Da piazza San Sepolcro a Fiume città di vita – Alessandro Pozzi nel Diciannove tra Mussolini e d’Annunzio
€15.00Il milanese Alessandro Pozzi, detto Sandro, classe 1901, è legionario a Fiume con Gabriele d’Annunzio, ma è anche un fascista della prima ora, un sansepolcrista, un diciannovista inserito vitalmente nel magmatico mondo rivoluzionario di quest’anno: l’anno degli albori, in cui la giovinezza irrompe come categoria dello spirito consacrata dalla guerra. Lo troviamo infatti il 23 marzo 1919 a Milano alla storica adunata di San Sepolcro fondativa dei Fasci di combattimento. Nella città di vita, invece, Pozzi è un giovanissimo ardito protagonista della singolare stagione fiumana con Comisso, Furst, Kochnitzky e, naturalmente, Guido Keller, cui è legato da una strana amicizia. A Fiume prende parte attiva alla festa della rivoluzione ed è tra i firmatari dell’incendiario appello “Ai fiumani!”, di sapore futurista, che invita a “rendere tutto possibile in atmosfera di genialità-follia incandescente”. Torna a Milano nel novembre del ’19, latore di un messaggio del Comandante per “Il Popolo d’Italia”, e si tuffa nella competizione elettorale, nel “pantano cartaceo”, tra le teste di ferro inviate da Fiume a supporto e protezione della lotta civica, combattuta per l’appunto “sul terreno fiumano dalmatico anticagoiesco”. A novembre Sandro è arrestato con Mussolini e processato. Uscirà in dicembre.
Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 174
Stampato nel 2020 da Solfanelli
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Da Quarto dei Mille a Fiume – Genova con Gabriele D’Annunzio
€16.00Questo lavoro riassume le vicende che legarono Gabriele D’Annunzio a Genova negli anni cruciali tra il 1915 e il 1920, dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale alla presa di Fiume, cercando di riportare alla luce situazioni e uomini protagonisti, in Genova e altrove, di quell’epoca che vide Gabriele D’Annunzio come una figura di spicco. Emerge dal passato un mondo fatto di uomini e donne genovesi largamente dimenticati dai posteri, ma che furono attori in un panorama locale e nazionale dai fortissimi impulsi di rinnovamento, uomini che tutto osarono nel rinnovare l’Italia, sacrificando anche la propria vita. Molti di essi iniziarono questo cammino trovando in D’Annunzio la guida e l’ispiratore, confermando quanta passione vi fu tra gli italiani a cavallo di due secoli verso l’uomo Poeta, Vate e Comandante, capace di interpretare con la parola e l’azione lo spirito nazionale educando tantissimi italiani alla cultura latina e mediterranea e alla sua continua presenza nella civiltà umana. Completamente illustrato con rare foto d’epoca e faleristica fiumana.
Brossura 14 x 21 cm., pagg. 12o, ill. b/n e colori
Stampato nel 2019 da Italia Storica
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Dall’Italia al cielo. Ritratti di istriani, fiumani, giuliani e dalmati
€18.00Cristina Di Giorgi
Questo libro è dedicato a uomini e donne che, nella loro vita, hanno fatto di tutto per dare corpo alle loro aspirazioni. E lo hanno fatto molto spesso a prezzo di enormi sacrifici. Uomini e donne che hanno saputo e voluto dimostrare che si può credere in un sogno e farlo diventare realtà. Ognuno di loro si è impegnato, ha studiato, ha lavorato. Ha creduto. Ed è riuscito nel suo intento nonostante le difficoltà. Alcuni, nati e cresciuti in tempi lontani, hanno compiuto grandi imprese e sono riusciti a scrivere il loro nome sul grande libro della storia d’Italia realizzandosi nell’ambito professionale che avevano scelto. Altri hanno fatto questo stesso percorso con un segno nel cuore, più o meno nascosto, più o meno riconoscibile, più o meno consapevolmente percepito: quello provocato dall’essere stati costretti, insieme alle loro famiglie, a subire l’allontanamento forzato dai luoghi natii. Tutti hanno in comune una cosa: sono nati nei luoghi italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.
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Di un’altra Italia. Miti parole e riti dell’impresa fiumana
€18.50Luca G. Manenti – Fabio Todero
Gabriele D’Annunzio intese farsi portavoce di «un’altra Italia». Giovinezza, arditismo, Grande guerra e terre irredente: il libro arriva a risultati originali in grado di cambiare le tinte di un quadro di cui si presumeva di sapere ormai tutto. Emerge invece il ruolo giocato nell’impresa dalla massoneria. Un contributo per capire i risvolti del più famoso laboratorio politico e culturale del Novecento.
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Diario fiumano – Il sogno incandescente di Marinetti e dei futuristi a Fiume
Il prezzo originale era: €19.00.€13.30Il prezzo attuale è: €13.30.Filippo Tommaso Marinetti
Il Diario fiumano di Filippo Tommaso Marinetti qui pubblicato è costituito dalle pagine dei Taccuini marinettiani originali del periodo che va dal 13 al 30 settembre 1919 e tra il 2 ottobre 1919 e il 3-5 settembre 1920, illustranti la partenza per Fiume e le frenetiche giornate lì trascorse da Filippo Tommaso Marinetti e dai Futuristi, tra entusiastici proclami ai Legionari fiumani, l’elettrizzante atmosfera della “Città di Vita” e i suoi contrastati rapporti intellettuali e umani con Gabriele D’Annunzio e le personalità di spicco del Governo di Fiume; oltre a raccontare anche della successiva attività della propaganda pro-Fiume del capo del Futurismo svolta tra Trieste, Milano, Roma e Firenze una volta terminata la sua esperienza tra i ribelli del Carnaro. Le pagine dei Taccuini, completamente annotate dallo studioso del Futurismo Guido Andrea Pautasso, sono precedute dal saggio inedito “Il sogno incandescente di Marinetti e dei futuristi a Fiume” e seguite in appendice da una corposa raccolta di rari scritti coevi sui rapporti tra Futurismo, Fiumanesimo e Arditismo.
Brossura, 15 x 15 cm. pag. 150
Stampato nel 2020 da Associazione Italia
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Fiume – Un racconto per immagini dell’impresa di D’Annunzio
€24.00A cent’anni dall’avventura dannunziana, Fiume rappresenta un passaggio decisivo nella storia dell’Italia tra le due guerre mondiali e segna l’inizio della crisi dello Stato liberale italiano. La marcia e i sedici mesi di vita della città-Stato si configurano per molti come un’esperienza esistenziale, per altri come uno scenario per futuribili assetti politico-istituzionali. Reduci della Grande guerra, arditi, studenti e futuristi vi partecipano con passione ardente. L’avventura militare per rivendicare alla madrepatria la città, abitata in maggioranza da italiani, darà rinnovata risonanza internazionale al Poeta-soldato Gabriele D’Annunzio. Ma la sua creatura, la Reggenza Italiana del Carnaro, finirà soffocata nel sangue, nel gennaio del 1921. Di lì a poco sarà Mussolini a sancire la definitiva estinzione del complesso itinerario politico e umano del fiumanesimo, incanalandone miti e parole d’ordine nella pratica della violenza squadrista. Dal punto di vista iconografico i giorni dell’impresa fiumana sono tra i più documentati della storia recente e questo libro ne è una preziosa testimonianza. L’esperimento dannunziano è raccontato nelle sue tappe essenziali in oltre trecento immagini, individuate in archivi pubblici e privati, introdotte da un saggio che delinea i lineamenti di questo suggestivo e controverso momento di storia italiana.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 236 riccamente illustrato con foto b/n
Stampato nel 2019 da Goriziana
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Fiume 1918-1924, I servizi postali e la filatelia tra vicende storiche e vita di tutti i giorni
€58.00Oliviero Emoroso
In un periodo di grandi passioni e di entusiasmo per la riunificazione all’Italia, anche i non collezionisti volevano un ricordo di quei momenti. Le numerose emissioni filateliche vennero ideate e disegnate da artisti illustri, man mano che si sviluppava la tormentata storia cittadina. Dopo quasi un secolo, non sono ancora state studiate con sufficiente attenzione, ed un gran numero di falsi ha sopraffatto il fascino che i francobolli di Fiume hanno esercitato sui collezionisti. Ogni emissione viene esaminata tecnicamente ed inquadrata in relazione al particolare momento storico che ne ha visto la nascita e per questo vengono riferite la storia ed aspetti meno conosciuti dell’economia e della vita quotidiana dell’epoca, incluse le vicende monetarie che accompagnarono il passaggio dalla corona ungherese alla lira.
Brossura, 21 x 30 cm. pag. 434 riccamente illustrato a colori
Stampato nel 2018 In Proprio
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Fiume 1919 – Una guerra civile italiana
€14.00La fine del primo conflitto mondiale aveva lasciato in eredità al vecchio continente tensioni tra vincitori e vinti, la convinzione che i trattati di Versailles avessero tradito non solo lo spirito della «pace giusta» promessa dal presidente Wilson ma anche le aspettative di rinnovamento (o di grandezza) che avevano spinto molti europei a cercare la guerra. La pace si rivelò un fallimento anche per molti italiani, soprattutto per i giovani. La nuova Italia uscita dalla Vittoria non sembrò a molti quella gloriosa potenza imperiale, ammirata e rispettata, che si aspettavano. La questione di Fiume, la città portuale, italiana di cultura, che il governo di Roma aveva omesso di chiedere tra i compensi per l’intervento del 1915 e il cui destino era appeso a pazienti discussioni con i vecchi alleati, sembrò catalizzare tutte le delusioni, le umiliazioni e le ingiustizie di un dopoguerra amaro. Questo libro racconta per la prima volta la questione fiumana nel contesto internazionale di un’Europa in crisi, squassata da rivendicazioni nazionali e generazionali e scossa da guerre non dichiarate tra gli stati successori degli imperi dissolti dal primo conflitto mondiale.
Brossura, 13 x 20 cm. pag. 130
Stampato nel 2019 da Salerno
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Fiume citta’ di passione
€24.00«Città di passione»: con queste parole Gabriele D’Annunzio battezza Fiume nel primo dopoguerra, imponendola all’attenzione internazionale assieme al mito della ‘vittoria mutilata’. Altre e più tragiche passioni si scatenano nel secondo dopoguerra. Questa volta nel silenzio e nella distrazione della patria ferita, molti dei fiumani devono prendere la via dell’esilio. Il guscio della città però rimane in piedi e Fiume condivide il suo destino con le altre ‘città cambiate’, Salonicco, Smirne, Königsberg: le città poste lungo quei confini attorno ai quali si sono accesi i maggiori conflitti europei del XX secolo. Parlare di Fiume vuol dire tuffarsi nel vortice della ‘grande semplificazione’ che ha travolto l’Europa centro-orientale. Vuol dire anche parlare delle storie accadute tra le pieghe di quelle più appariscenti: accanto alla vicenda di un fiero municipalismo che cerca di resistere al trionfo degli stati-nazione, c’è la storia di una grande illusione. Quella di un piccolo nucleo di operai e intellettuali italiani che, in epoca di guerra fredda, lasciano la madrepatria per edificare il socialismo in una Fiume diventata jugoslava. Ma non vi è lieto fine. Raoul Pupo, raccontandoci la storia di una città-simbolo del ‘900, ci accompagna attraverso le inquiete transizioni europee del secolo scorso.
Brossura, 16 x 23 cm. pag. 338
Stampato nel 2018 da Laterza
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Fiume dannunziana: tra irredentismo e fantasia
€15.00Da questo conciso e ricco studio emerge con chiarezza come l’esperienza fiumana abbia rappresentato per moltissimi uomini d’azione e/o di lettere un momento unico e irripetibile, un coagulo di energie eterogenee destinate a disperdersi nelle più diverse direzioni dopo il Natale di sangue. Il fiumanesimo fu, tra l’altro, la fucina di riti e miti del futuro fascismo, dallo sprezzante “me ne frego” alla pratica del dialogo diretto con la folla inframmezzato da interrogazioni retoriche, dal culto della giovinezza a quella che sarebbe stata chiamata “L’estetica della politica”. Porto franco per patrioti e poeti, ma anche per disertori, sniffatori di cocaina, nudisti, dadaisti e contrabbandieri, Fiume fu per alcuni mesi la città del libero amore, la città della “festa”, resa possibile da un’economia pirata e dalle sovvenzioni di grandi gruppi finanziari, una città in bilico fra il nazionalismo irredentista e le istanze sociali della Carta del Carnaro.
Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 148
Stampato nel 2009 da Eclettica
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Fiume Diciannove – Il fuoco sacro della Città di Vita
€29.001919 -1920. Un secolo fa Gabriele D’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, dando vita a quella che sarebbe stata una rivoluzione durata cinquecento giorni. Un’atmosfera febbricitante e festosa, ma anzitutto sacra, qui ricostruita attraverso documenti rari o inediti, lembi di una fiamma accesa nel cuore di tenebra del Novecento.
Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 227 illustrato b/n Numero monografico tirato in 300 esemplari
Stampato nel 2019 da Bietti
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Fiume o morte – L’epica impresa di d’Annunzio e dei suoi uomini
€20.00Manlio Bonati, Carlo Sicuro
A cura di Federico Goglio. Il racconto per immagini più originale, lungo, fedele, avventuroso, eroico, ironico, divertente della mitica impresa di Fiume di Gabriele D’Annunzio e dei suoi legionari. Disegni di Yildirin Orer, Mauro Vecchi. Prefazione di Edoardo Sylos Labini.
Brossura, 19 x 27 cm. pag. 143
Stampato nel 2019 da Ferrogallico
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Fiume trincea d Italia – La questione adriatica dalla protesta nazionale all’insurrezione fascista 1918 – 1922
€30.00Il 27 Gennaio 2014, tra il silenzio generale, è ricorso il 90° anniversario dell’annessione alla Madre Patria di Fiume. Davanti a questo evento ci è parso giusto ripercorrere la storia di quegli anni, cercando di riportare l’analisi dell’impresa dannunziana al centro di una nostra riflessione, superando schemi preconfezionati o interpretazioni cristallizzatesi nel duello “pro” o “contro”. Soprattutto, presentando il fiumanesimo – l’espressione politica di quell’esperienza rivoluzionaria – come una delle più originali componenti di quel complesso mondo che fu il “diciannovismo”. Il diciannovismo – da non confondere con il nazionalismo propriamente detto – fu l’evoluzione politica dell’interventismo di sinistra come sviluppatosi nel 1915. Repubblicani, socialisti, anarco-interventisti, sindacalisti rivoluzionari, all’indomani della Grande Guerra, si trovarono proiettati in una nuova dimensione politica in cui il valore della Nazione si elevò a valore centrale, fondendosi con la tradizionale rivendicazione di una più vera ed alta giustizia sociale. Questa eterogenea galassia della sinistra nazionale – repubblicana, anticlericale e antisocialista – produsse quattro movimenti caratteristici del diciannovismo: il futurismo politico, l’arditismo, il fascismo e, per l’appunto, il fiumanesimo. Si può discutere se fu un acceso patriottismo o, più correttamente, un nazionalismo-individualista a spingere quel “mondo umano” a compiere l’impresa, ma certamente è questo il dato di partenza per comprendere l’essenza dell’occupazione dannunziana di Fiume. Perché è proprio su questa base comune che si ritrovano personaggi antitetici che pure rappresentarono il fiumanesimo nella sua complessità. La figura carismatica di d’Annunzio assolse la funzione di tenere unite queste diversità proprio perché rappresentò l’incarnazione di questo “nazionalismo anarchico”. D’Annunzio, in quell’Estate 1919, fu colui che riuscì a tramutare in atto concreto quella “tentazione golpista” che si era semp
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Fiume trincea d Italia – La questione adriatica dalla protesta nazionale all’insurrezione fascista 1918 – 1922
Il prezzo originale era: €30.00.€15.00Il prezzo attuale è: €15.00.Pietro Cappellari Prezzo di copertina: 30.00 (sconto 50%)
Il 27 Gennaio 2014, tra il silenzio generale, è ricorso il 90° anniversario dell’annessione alla Madre Patria di Fiume. Davanti a questo evento ci è parso giusto ripercorrere la storia di quegli anni, cercando di riportare l’analisi dell’impresa dannunziana al centro di una nostra riflessione, superando schemi preconfezionati o interpretazioni cristallizzatesi nel duello “pro” o “contro”. Soprattutto, presentando il fiumanesimo – l’espressione politica di quell’esperienza rivoluzionaria – come una delle più originali componenti di quel complesso mondo che fu il “diciannovismo”. Il diciannovismo – da non confondere con il nazionalismo propriamente detto – fu l’evoluzione politica dell’interventismo di sinistra come sviluppatosi nel 1915. Repubblicani, socialisti, anarco-interventisti, sindacalisti rivoluzionari, all’indomani della Grande Guerra, si trovarono proiettati in una nuova dimensione politica in cui il valore della Nazione si elevò a valore centrale, fondendosi con la tradizionale rivendicazione di una più vera ed alta giustizia sociale. Questa eterogenea galassia della sinistra nazionale – repubblicana, anticlericale e antisocialista – produsse quattro movimenti caratteristici del diciannovismo: il futurismo politico, l’arditismo, il fascismo e, per l’appunto, il fiumanesimo. Si può discutere se fu un acceso patriottismo o, più correttamente, un nazionalismo-individualista a spingere quel “mondo umano” a compiere l’impresa, ma certamente è questo il dato di partenza per comprendere l’essenza dell’occupazione dannunziana di Fiume. Perché è proprio su questa base comune che si ritrovano personaggi antitetici che pure rappresentarono il fiumanesimo nella sua complessità. La figura carismatica di d’Annunzio assolse la funzione di tenere unite queste diversità proprio perché rappresentò l’incarnazione di questo “nazionalismo anarchico”. D’Annunzio, in quell’Estate 1919, fu colui che riuscì a tramutare in atto concreto quella “tentazione golpista” che si era semp
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Fiume una grande avventura – Diario 1919 – 1920
€16.0014 settembre 1919. Due giorni dopo la dannunziana presa di Fiume, il diciottenne Carlo Otto Guglielmino giunge nella “città di vita” come corrispondente del “Corriere Mercantile”. La censura che oscura molti dei suoi reportage non gli impedisce di annotare le impressioni a caldo di quella che è anzitutto una “festa sacra della rivoluzione”, un evento trans-storico e impolitico dalle atmosfere ancestrali. Membro dell’entourage di d’Annunzio, il giovane ha modo di conoscere personaggi di spicco, immortalati nel loro incontro con il Comandante. Pubblicato a un secolo dall’Impresa in un’edizione critica, comprendente saggi e appendici iconografiche, il diario di questo precoce cronista ci conduce nella città in cui, forse per l’ultima volta nel Novecento, la Storia si fece rito, aprendo squarci sull’Assoluto.
Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 139 + pagg. 20 di illustrazioni
Stampato nel 2019 da Bietti
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Fiume. L’epica impresa di Gabriele D’Annunzio e dei suoi legionari 1919-1920
Il prezzo originale era: €30.00.€15.00Il prezzo attuale è: €15.00.Carlo Sicuro – Manlio Bonati Prezzo di copertina: 30.00 (sconto 50%)
L’epica impresa di Gabriele D’Annunzio e dei suoi Legionari a Fiume raccontata da un avvincente fumetto molto ben disegnato.
Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 126 completamente illustrato b/n
Stampato nel 2018 da Variant edizioni
Fumetto
Condizioni del libro: colpo in alto a destra nella copertina e nella quarta
Su richiesta, possiamo mandare delle immagini delle parte danneggiata.
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Fiume. La rivoluzione ardita e tradita
€25.00Carlo Felici
La rivoluzione fiumana fu a tutti gli effetti una “rivoluzione ardita”, progettata, realizzata e difesa fino alla morte da ufficiali, soldati e persino giovanissime reclute dei reparti d’assalto, combattenti che aveano dato il più valido contributo alla vittoria nella Grande Guerra o da coloro che, pur essendo troppo giovani per averne esperienza, seguivano alla lettera la formazione, il gusto e l’inclinazione esistenziale degli stessi arditi e che restarono sino alla fine sul campo, disposti a battersi contro tutto e contro tutti pur di non cedere nemmeno un centimetro di terra al “Traditore Regio”.
Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 400
Stampato nel 2023 da Mario Pascale Editore
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Fulvio Balisti e i Giovani Fascisti – Dalla grande guerra alla piccola Caprera
€25.00In seguito alla scomparsa il 9 luglio 1959 del Maggiore Fulvio Balisti, uno dei Comandanti del Reggimento “Giovani Fascisti” costituito da giovani volontari ed impiegato nella guerra in Africa Settentrionale, dove si distinse per ardore combattivo e spirito di sacrificio, i Giovani Fascisti si riunirono nell’Associazione Nazionale Volontari “Bir el Gobi”. Per volontà del loro Comandante ereditarono la Piccola Caprera, la residenza di Ponti sul Mincio in provincia di Mantova, in cui egli visse gli anni del secondo dopoguerra e dove le sue spoglie, sempre per sua espressa volontà, furono tumulate assieme a quelle della moglie Antonietta. Qualche tempo dopo, il Giovane Fascista Antonio Cioci, con l’ausilio di altri GG.FF., iniziò la raccolta, l’archiviazione e quindi l’allestimento dei cimeli a loro stessi appartenuti, fino a costituire quello che oggi è il Museo Storico del Reggimento. Il libro raccoglie gli scritti dello stesso Balisti, dall’adolescenza fino alla sua morte, passando per la I G.M, l’Impresa di Fiume, la II G.M. e il primo dopoguerra.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 296 + 32 pagine fuori testo con 69 foto b/n
Stampato nel 2009 da Ritter Edizioni
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Gino Montipò il «filibustiere del Carnaro» – La vita di un modenese tra i 30 della Beffa di Buccari
€15.00Nella grande storia della Marina militare nella Grande Guerra troneggiano i personaggi Gabriele D’Annunzio, Costanzo Ciano e Luigi Rizzo, ma ci furono personaggi di umile provenienza sociale che dimostrarono altrettanto valore e coraggio. Fu D’Annunzio a chiamare un marinaio modenese il “filibustiere del Carnaro” perché più volte salvò la situazione. L’impresa compiuta nella notte sull’11 febbraio 1918 a Buccari è vista con gli occhi di un marinaio modenese arruolatosi a 17 anni: un racconto semplice e scorrevole che percorre l’intera vicenda dei MAS.
Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 80 con alcune foto b/n
Stampato nel 2020 da Gaspari
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Gli allegri filibustieri di d’Annunzio
€20.00Fin dal primo momento della presa da parte di d’Annunzio, Fiume può a tratti evocare l’angiporto dell’Isola di Tortuga. Osterie e locande in cui si ritrovano a cantare legionari, arditi, artisti, reduci di tutte le armi. Per le strade sfilano uomini in armi con “divise” raffazzonate assieme ad impeccabili soldati in uniforme d’ordinanza. Sorgono associazioni stravaganti come la “congrega dello Yoga” di Giovanni Comisso e Guido Keller – il quale, per non farsi mancare nulla, gira con un’aquila ammaestrata sulla spalla, passeggia nudo sulla spiaggia, dorme su un albero e prende il tè sull’aereo con il quale va a compiere razzie di approvvigionamento per le truppe affamate. A Fiume assediata manca tutto: «Che fare? “Colpi di mano”. Pirateria. Per secoli gli Uscocchi, i pirati del Carnaro, hanno taglieggiato le galere della Serenissima: i Legionari han ripreso questa sana tradizione. Se no, a che servirebbe aver una flotta e i “mas” graziosi e veloci?», annota ancora Kochnitzky. Libro ormai introvabile ristampato in 500 esemplari.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 276
Stampato nel 2013 da AGA
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I motti di Gabriele d’Annunzio. Le fonti, la storia, i significati
€28.00Simone Maiolini – Patrizia Paradisi
Tutti i luoghi del Vittoriale di Gabriele d’Annunzio, dalle stanze della Prioria ai diversi siti dei giardini, sono costellati di motti, in italiano, in francese e spagnolo, ma in prevalenza in latino, che per la loro collocazione e la loro evidenza grafica non sfuggono all’attenzione e alla curiosità dei visitatori. Il volume fornisce per la prima volta la traduzione e l’interpretazione di tutti i motti presenti nella cittadella dannunziana sul Garda e della maggior parte degli altri, indicandone nel contempo le fonti letterarie negli autori classici, latini e greci, nei poeti italiani, nelle sacre scritture. Completa l’opera un approfondimento su D’Annunzio, i motti e la grafica applicata che illumina il rapporto di d’Annunzio con gli artisti che lo hanno affiancato nella ricerca di un’arte integrale che unisse parole e immagini.
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Il confine degli altri – La questione giuliana e la memoria slovena
€14.00La storia di ogni confine ha sempre due facce: quella raccontata al di là è sempre diversa da quella che si ascolta di qua. I confini in quanto luoghi mutano nel tempo, si costruiscono e si cancellano, e quelli che tuttora delimitano gli Stati europei sono infatti il frutto di guerre, negoziazioni politiche e diplomatiche. Ma il loro valore simbolico è il portato degli orientamenti delle popolazioni residenti lungo i loro versanti. Condizioni favorevoli agli scambi o viceversa al conflitto sono dipese soprattutto dalle società di confine, dal loro interesse a trasformare quel limite in un passaggio piuttosto che in uno sbarramento. Il tracciato di confine che dopo la prima guerra mondiale permise di “ricongiungere” all’Italia la gran parte delle terre irredente, Trieste, Gorizia e l’Istria, creò sconforto tra vasti strati di popolazione slovena e croata residente nella stessa area, inclusa dopo il 1918 nel Regno d’Italia. Scorrono in queste pagine eventi e vicende della storia del confine italojugoslavo nel periodo tra le due guerre.
Brossura, 11,5 x 17 cm. pag. XIV + 128
Stampato nel 2008 da Donzelli
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Il sogno di Fiume
€16.00Nicola Crippa
In un’era in cui Imperatori e Re sono pupazzi tra gli uomini, Gabriele D’Annunzio suona la diana della riscossa e conquista Fiume. Il 12 settembre 1919 – contro ogni pronostico – il Vate sfida e umilia i poteri forti del suo tempo, beffandoli per circa 16 mesi. “Arma la prora e salpa verso il mondo”: con questo motto, migliaia di giovani partecipano ad un’impresa epica, rompendo gli schemi del conformismo borghese e scrivendo un’indelebile pagina di storia. Guglielmo – un giovane ragazzo tornato dalle trincee della Grande Guerra – decide di rispondere alla chiamata dell’ultimo Cesare poeta, iniziando un’avventura fantastica e leggendaria nella “città del sogno”. Le belle ore si alternano a quelle tristi, tra addestramenti legionari e grandi bevute, “colpi di mano” e nuovi amori. Nella “primavera fiumana”, che è una continua festa della rivoluzione, prende corpo una lucida follia fatta di spregiudicatezza e romanticismo, arte senza freni e puro ardimento, fedeltà e spirito, eroismo e passione incondizionata, estetismo e comunione ideale, patriottismo e giovinezza, libertà e dovere… Tutto questo è “Il sogno di Fiume”.
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Insorgere è risorgere! Fiume, 1920. la libertà tradita e la costituzione più bella del mondo
€10.00Nicola Bizzi
Nel 2020, mentre l’Italia affondava nel baratro di una dittatura tecnocratico-sanitaria imposta, attraverso un colpo di stato globale, da elite di potere oligarchiche e anti-umane, ricorreva – ignorato dai media ufficiali – il centenario della promulgazione, a Fiume, della Carta del Carnaro, definita da Marcello Veneziani «la più bella Costituzione del mondo», la carta costituzionale indubbiamente più rivoluzionaria e socialmente avanzata che la storia abbia mai conosciuto, frutto dell’intenso lavoro intellettuale di quegli uomini straordinari che si resero protagonisti, al fianco di Gabriele D’Annunzio, dell’Impresa di Fiume e della breve ma intensa stagione della Reggenza del Carnaro. Lo storico Nicola Bizzi propone oggi questo suo saggio, con l’augurio che possa essere utile a coloro che non conoscono in maniera approfondita certe vicende del nostro recente passato, ma soprattutto a coloro che fieramente resistono e insorgono contro il Nuovo Ordine Mondiale, che oggi più che mai ha mostrato il suo vero volto totalitario e transumanista.
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Istria Fiume Dalmazia – Diritti negati genocidio programmato
€20.00Alla fine della Seconda Guerra Mondiale nessuno si curò di applicare o far applicare nei confronti degli Italiani sconfitti i principi fondamentali della “Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio” e della “Dichiarazione universale dei Diritti e della Libertà dell’Uomo”. Questo libro si propone di ricordare le violenze e le violazioni dei diritti che colpirono Istriani, Fiumani e Dalmati, una stirpe di lingua, cultura, tradizioni, religione e civiltà romana, cristiana, veneta, italiana, sviluppatasi autoctona nel corso dei secoli. La storia del Confine Orientale è complessa, tragica e poco nota, e le conseguenze di persecuzioni, uccisioni, deportazioni, foibe, pulizia etnica perdurano nelle popolazioni autoctone. Data la complessità del problema vengono presentati innanzitutto, sinteticamente, in stretto ordine cronologico, gli eventi fondamentali che riguardano questo Confine orientale dal 1866 attraverso estratti di documenti, scritti e carte geografiche.
Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 160 con circa 40 foto b/n 25 cartine e alcuni disegni
Stampato nel 2011 a cura dell’Autore
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Italia irredentista!
€12.00AA.VV.
Come ormai da tradizione, Le Frecce consegnano ai propri lettori, durante il periodo di febbraio, opere e scritti testimonianti la storia, la cultura e le tradizioni del Nord-Est d’Italia. Nelle pagine del libro troverete l’abnegazione per la causa, il martirio come elevazione eroica ma anche l’amore per le terre irredente nelle gesta di Guglielmo Oberdan e Nazario Sauro, così come nelle inchieste giornalistiche di Scipio Slataper all’interno della città di Trieste.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 120 con varie foto b/n
Stampato nel 2021 da Le Frecce
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Italia o morte
€15.00Gabriele D’Annunzio
Fra gli scritti dei mesi precedenti all’impresa fiumana, questo è il più attuale, denso e significativo. “Il nemico è penetrato nell’intima carne d’Italia; perché l’Italia non è in quelli che di lei vivono trafficandola e falsandola senza pudore ma in quelli che per lei sola vivono e per lei sola patiscono e per lei sola sono pronti a morire.”
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L’ impresa di Fiume
€16.5012 settembre 1919: al grido “Vittoria nostra non sarai mutilata” il Vate d’Annunzio e mille altri eroi accorsero verso il sogno di Fiume italiana e di una rivoluzione premonitrice. Periodi, episodi, momenti della storia attraverso immagini rare ed inconsuete, tratte da archivi personali, albums di famiglia, ricordi dei protagonisti, prima che si perdano e perché ne resti memoria.
Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 154 illustrato con circa 240 foto b/n
Stampato nel 2009 da Italia Editrice
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L’ ultimo legionario. Un diciottenne a Fiume. Diario inedito di un’impresa impossibile
€16.00Guido Pallotta
Scritto nei primi anni Venti e ritrovato nel suo archivio privato, questo di Guido Pallotta è il racconto in prima persona di un ragazzo e di una generazione che si ritrovarono protagonisti di un’«impresa impossibile», alla fine del primo conflitto mondiale, insieme a Gabriele D’Annunzio e al suo esercito di legionari, idealisti, combattenti e sbandati. Nelle pagine dell’epoca – introdotte da Giordano Bruno Guerri e curate da Aldo Grandi – il futuro «squadrista con la penna» e gerarca fascista rievoca l’atmosfera della “gesta di Fiume”: il volontarismo postbellico, i sogni irrequieti, le delusioni e i drammi degli uomini che mollarono tutto per unirsi, anima e corpo, alla più grande avventura militare portata a termine da un esercito che tale non era se non nella volontà di raggiungere la meta.
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L’asso di cuori
€22.00Il barone Guido Keller, asso dell’aviazione da caccia nel corso della Prima guerra mondiale, fece parte della leggendaria squadriglia aerea di Francesco Baracca: sulla carlinga del suo caccia aveva come insegna distintiva, appunto, un asso di cuori. Sempre in prima linea, durante la guerra conseguì 3 medaglie d’argento; fu poi protagonista della presa di Fiume come braccio destro di Gabriele d’Annunzio, unico a poter dare del tu al Vate, creò per lui la guardia personale nota come “Disperata”; si distinse in seguito come autore di beffe audaci, sorvolò il Parlamento italiano facendovi cadere un pitale in segno di disprezzo, e di imprese straordinarie in Africa e in Sud-America, per poi morire prematuramente in un incidente d’auto. Questa è la sua biografia, scritta nel 1933 dall’amico Atlantico Ferrari.
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L’impresa fiumana
€25.00Giovanni Host-Venturi, irredentista fiumano, acceso interventista, partecipò alla Grande Guerra e all’Impresa di Fiume. “L’Impresa fiumana” è il suo resoconto, a quasi mezzo secolo di distanza, dell’epopea fiumana e degli eventi che la precedettero, visti da una prospettiva priivilegiata, quella di uno dei più stretti collaboratori di d’Annunzio.
Brossura, 17 x 24 cm, pgg. 289 alcune illustrazioni
Stampato nel 2019 da Aspis
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L’occhio del vate (Romanzo)
€23.00Un cacciatore senza scrupoli di testi antichi e libri rari, l’incarico di risolvere un oscuro enigma legato a Le Vergini delle Rocce di D’Annunzio, un medaglione appartenuto proprio al Vate. Un intreccio di ricerche ed enigmi che porteranno Valerio Pillari nei dedali di un segreto forse legato alle occulte società esoteriche degli anni ’20 e ’30 e alle forze arcane che tentarono di influenzare gli esiti delle due Guerre Mondiali. Una vicenda che si scoprirà affondare le radici ancora più indietro nei secoli, in una catena ininterrotta di eventi a ritroso che porta fino alle origini di Roma e della stirpe italica.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 292
Stampato nel 2019 da Altaforte Edizioni
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La carne del carnaro – Un giorno nella vita di Gabriele D’Annunzio venerdì 12 settembre 1919 la marcia su Fiume
€18.00In questa ricerca, Pierluigi Romeo di Colloredo racconta, ora per ora, una “giornata particolare” per l’Italia. A pochi mesi dalla fine della Grande Guerra, Gabriele d’Annunzio si pone a capo di una colonna di ribelli e occupa, senza colpo ferire, la città di Fiume, rivendicandone l’annessione all’Italia in aperta ribellione alla Società delle Nazioni. Sembra impossibile immaginare una simile impresa all’inizio del XX secolo – il secolo del telegrafo e del telefono, della guerra meccanizzata e della politica internazionale. Eppure Gabriele d’Annunzio c’è riuscito. Anche in quell’occasione ha saputo imporre i suoi sogni agli altri uomini. Romeo di Colloredo restituisce il ritmo incalzante di quell’incredibile giornata ricostruendone ogni tappa attraverso l’intreccio delle voci dei protagonisti. Il lettore potrà vivere la perfezione drammatica con cui d’Annunzio ha saputo piegare gli eventi alla sua volontà, al tempo stesso, preparandone una narrazione dal ritmo epico.
Brossura, 15,5 x 22,5 cm. pag. 124 con numerose foto e documenti b/n
Stampato nel 2017 da Associazione Italia
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La carne del Carnaro: Un giorno nella vita di Gabriele D’Annunzio. Venerdì 12 Settembre 1919, la marcia su Fiume
€19.90Pierluigi Di Colloredo Mels
Venerdì 12 settembre 1919, Gabriele D’Annunzio occupa Fiume. La vicenda fiumana segna una svolta fondamentale nella storia politica dell’Italia uscita dalla Grande Guerra delusa e umiliata nelle proprie aspettative territoriali, ma anche nella vita del Poeta. Se molto è stato scritto e detto di Fiume e della Reggenza del Carnaro, mancava sino ad oggi uno studio completo della marcia che condusse D’Annunzio da Ronchi, alla testa di duecento Granatieri, sino a Fiume, occupata senza sparare un colpo alla testa di diecimila legionari, che singolarmente o ad interi reparti, unirono al Comandante le proprie sorti. Per la prima volta viene analizzato il ruolo della Massoneria Italiana ed internazionale, insieme agli interessi esoterici del Vate, un aspetto, poco noto ma fondamentale per comprendere le scelte e le decisioni di Gabriele D’Annunzio
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La Carta del Carnaro e altri scritti su Fiume
€16.00Gabriele D’Annunzio
Nel novantesimo anniversario della spedizione di Fiume viene riproposta all’attenzione dei lettori la Costituzione della Reggenza italiana del Carnaro, scritta da Gabriele D’Annunzio sulla base di una dettagliata e coraggiosa proposta di Alceste de Ambris. Un documento destinato a fare storia e a rappresentare un modello innovativo e rivoluzionario, fondato su principi modernissimi. Molti dei dettami della “Carta” sono tuttora attualissimi e da prendere sicuramente in considerazione. Consigliato.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 168 + 16 pagine fuori testo con 20 foto e illustrazioni b/n
Stampato nel 2009 da Castelvecchi
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La carta del Carnaro. Stato, diritti di libertà e corporativismo
€18.00Leonardo Tosoni
Benché sia sempre stata pacificamente riconosciuta una certa importanza storico-giuridica alla Carta del Carnaro, a questa valutazione non sono corrisposti, almeno nella prima metà di secolo seguente alla sua promulgazione, studi scientifici e approfondimenti accademici capaci di indagare fino in fondo gli aspetti maggiormente rappresentativi di questo documento costituzionale. Tra le ragioni a cui si deve questo stato di cose, vanno anzitutto considerate le complesse vicende che investirono la politica italiana – ma forse sarebbe più corretto dire la politica europea – nel corso del Novecento.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 198
Stampato nel 2021 da Libreria Europa
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La Costituzione secondo D’Annunzio
€20.00Giuseppe De Vergottini
A cento anni dalla proclamazione della carta del carnaro, analisi della Costituzione anticipatrice di quelle decisioni costituenti che interverranno soltanto al termine del successivo secondo conflitto e che si ripercuotono tutt’ora nella vita quotidiana.
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La memoria non condivisa – (Venezia Giulia contesa 1914-1941)
€20.00L’autore dopo “Foibe, Una tragedia annunciate” e “Venezia Giulia 1943” conclude la sua trilogia giuliana ripercorrendo, dal primo conflitto mondiale alla campagna militare italo-tedesca del 1941, le tappe fondamentali della questione dei confini orientali e di una memoria storica tra italiani e slavi ancora oggi non condivisa.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 204 + 31 pagine fuori testo con illustrazioni , cartine, foto e tabelle b/n
Stampato nel 2007 da Settimo Sigillo