Ai confini dell’Europa medievale

Europa

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    Ai confini dell’Europa medievale

    16.00

    II volume ricostruisce, attraverso documenti commentati, il significato di Europa a partire dal concetto originario di Cristianità per seguire il modo in cui questa appartenenza viene avvertita dagli scrittori e dai testimoni fra X e XV secolo. Dopo un breve inquadramento storiografico sulla nascita del concetto di Europa – con l’accezione che il termine ha per l’età medievale Duccio Balestracci analizza le testimonianze sull’allargamento della Cristianità (Nord Europa) e sulla convivenza con la cultura islamica in un paese “europeo” come la penisola iberica. Inoltre il libro passa in rassegna quei testi che permettono di evidenziare come, chi viveva nei secoli in questione, percepiva come “estranei” al suo sistema di valori culturali, etici e religiosi i popoli che formavano il “confine mentale” dell’Europa stessa (estremo settentrione, paesi del levante islamico, terre di frontiera come il levante crociato). Sempre attraverso l’analisi di documenti, si definisce un quadro della rispondenza (o meno) fra confini mentali e confini geografici.

    Brossura pag. 192

    Stampato nel 2011 da Bruno Mondadori

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    Airbus A.320

    22.00

    L’Airbus A.320 protagonista di queste pagine sin dalla sua presentazione ha modificato completamente il panorama aeronautico mondiale grazie alle innovazioni tecnologiche e progettuali portate in dote. In breve tempo questo aeromobile e l’azienda produttrice, il consorzio europeo Airbus, hanno saputo stravolgere il modo di volare tradizionale introducendo grandi cambiamenti epocali, conquistando la fiducia e i favori delle compagnie aeree. Questa monografia nasce dall’idea di celebrare un velivolo che di diritto si è ritagliato un posto di assoluto protagonista nel mondo del trasporto aereo civile, soddisfacendo le curiosità degli appassionati con le informazioni sul percorso di progettazione e sviluppo del 320

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 112 completamente illustrato con circa 150 foto a colori

    Stampato nel 2016 da IBN

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    Chi siamo? Alle origini dell’identità europea

    15.00

    Philippe Conrad (a cura di)

    Pensiero unico, colpevolizzazione preventiva, dittatura del “politicamente corretto”, decostruzione degli spazi comunitari, cancellazione della storia, sradicamento spirituale, invasione migratoria e “grande sostituzione”: dinanzi alle tante insidie che minacciano i popoli d’Europa, si rende imperativa una risposta. L’Istituto Iliade – in continuità con l’opera di Dominique Venner – ha vergato questo denso contributo, a metà tra il Manifesto e il Manuale, che risponde ad una domanda netta e precisa: “Chi siamo?”. Le migliori penne della più avanzata avanguardia culturale europea rispondono a questo interrogativo attraverso un maestoso pellegrinaggio nella storia più profonda della nostra Civiltà millenaria.

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    Contro il declino antropologico: vivere da europei. Atti del X convegno dell’Institut Iliade (Parigi, 15 aprile 2023)

    15.00

    AA.VV.

    Intelligenza artificiale e robotizzazione, transumanesimo e mercificazione del corpo, immigrazione incontrollata e oicofobia, indifferenziazione sessuale e teorie di genere: stiamo vivendo un’epoca di mutamenti che mettono in discussione il nostro rapporto con il mondo. Per questo, l’Istituto Iliade ha dedicato il suo Convegno annuale all’analisi delle tante minacce che attanagliano la nostra Civiltà, per interrogarle e decifrarle, ma anche per cercare di trovare risposte che ci permettano di contrastarle o di cavalcarle, rimanendo fedeli alla nostra Weltanschauung. Vogliamo essere Uomini e Donne di lungo periodo, ma siamo disorientati dalla società dell’immediatezza, dello zapping, dell’obsolescenza programmata e del materialismo divinizzato. Di fronte al pericolo di essere solo “testimoni”, “commentatori” o “nostalgici”, questi scritti ci invitano ad essere attori, tedofori e risvegliatori.

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    Europa, ridéstati!

    15.00

    Claudio Mutti

    Raccolta di considerazioni affidate a interviste a lui fatte nell’arco degli ultimi vent’anni. In questo sommarsi d’incontri, di domande e di risposte date da Mutti ai suoi intervistatori c’è la storia di tutti gli uomini. Insieme alla finezza del letterato e al rigore del filologo ci sono la comprensione della Tradizione e la conoscenza della geopolitica come fisiologia della Terra.

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    Europa. Sociale, sovrana, mediterranea

    16.00

    AA.VV.

    Sempre più di attualità il dibattito sulla UE e sul futuro dell’Europa e delle Nazioni. Gli autori presentano una tesi di terza via tra un ritorno al nazionalismo e unione europea presentando le basi teoriche della tradizione e delle origini dell’Europa. Un percorso da destra verso destra con il tentativo di recuperare identità, radici, memorie e tradizioni senza nessun tipo di nostalgismo e di passatismo, riconoscendo il ruolo dei popoli europei, la distinzione tra patria e nazione, l’idea di tradizione e di origine. Europa dei popoli o delle Nazioni? I rispettivi processi nazionali sono stati completati in un arco di tempo molto lungo, dando agli stati nazione la loro consapevolezza e sicurezza all’interno di ordinamenti e confini definiti, lo status dell’Unione europea resta oggi precario. Una riflessione legata alle dinamiche interne all’ue, anche in relazione ai nazionalismi e ai particolarismi. La via proposta è una Europa sociale con radici cristiane in forte antitesi all’Europa di oggi: delle banche, a trazione germanica, senza una visione comune nella politica estera quanto di difesa comune

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    Fascismo – Il fascismo come fenomeno europeo

    39.00

    Questo contributo di Adriano Romualdi si rivela di particolare interesse per il taglio storiografico con cui l’argomento viene affrontato, integrato, come è, da una continua attenzione verso l’aspetto ideologico, e nella specificità della prospettiva europea in cui il fascismo viene oculatamente inserito, cogliendone le radici culturali nella civiltà del vecchio continente e in particolar modo nel romanticismo ottocentesco. La modernità del fenomeno fascista, che pur si alimenta dell’humus spirituale e culturale dell’Europa, è colto lucidamente dallo studioso nel suo tentativo di socializzare i valori tradizionali, riproponendoli nell’era della modernizzazione e della massificazione, al fine di “reintegrare i diseredati nella proprietà, nella famiglia, nella patria”.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 296

    Stampato nel 1984

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni. Piccolo strappo della sovracopertina in alto sul dorso

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    Fascismo – L’euro fascismo e la Seconda Guerra Mondiale

    29.00

    Una completa trattazione scientifica del fenomeno fascista esiste solo a partire dall’inizio degli anni sessanta, grazie alle ricerche di Ernst Nolte, Renzo de Felice e James A. Gregor. In quelle ricerche, però, alcuni aspetti di quel fenomeno politico ed ideologico venivano, ancora, abbastanza tralasciati: basti pensare alla dimensione sovranazionale ed europea del fascismo che, a parte alcuni sporadici studi, è rimasta lettera molta per molti anni. D’altro canto il radicale nazionalismo dei movimenti fascisti europei faticava a trovare una sua collacazione e contrastava, apparentemente, con l’idea di una internazionale fascista. Questo “internazionalismo” diventa più evidente nella parte finale del conflitto con l’idea di una Waffen-SS maggiormente europea e meno germanista (fattore dovuto all’arruolamento di decine di milgiaia di volontari stranieri nei paesi occupati). Questo aspetto della Waffen-SS (organizzazione militare considerata ancora dagli storici come “criminale”) fatica a essere studiato nella giusta dimensione, venendo agitato come “spauracchio” nelle questioni politiche contemporanee. Uno dei libri più interssanti mai scritti su questa prblematica.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 268

    Stampato nel 1982 da Volpe Editore

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    Fondare lo Stato europeo – Contro l’Europa di Bruxelles

    20.00

    Un’altra Europa è possibile: libera dall’incubo tecnocratico, mondialista e turbofinanziario di Bruxelles. Lo stato di crisi di questi tempi sarà investito dalla necessità dello Stato europeo e dalla riscoperta della volontà comunitaria di esistenza. La sovra-nazionalità è la sola via per recuperare la potenza e la sovranità. Un rapporto privilegiato con la Russia trasformerà questo grande spazio geopolitico in soggetto e protagonista di storia, di libertà, di indipendenza e di pace. Restando sul terreno di un solido realismo politico, Gérard Dussouy illustra una possibile alternativa vincente, un’ardita visione del futuro.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 158

    Stampato nel 2016 da controcorrente

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    Fortezza Europa. Analisi idee e storia per una Europa volkisch

    25.00

    AA.VV.

    Un popolo non è una somma, non è una meccanica compagine di singoli in sé stessi autonomi e finiti, ma è piuttosto personalità unitaria superiore, realtà superindividuale realizzata attraverso le condizioni comuni di vita: la comunità delle origini, delle vicende, degli ordinamenti, della lingua, del contenuto spirituale, dei valori, dei fini, della coscienza e della volontà.

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    L’ Europa prima delle crociate

    18.00

    I secoli compresi tra la fine dell’Impero romano d’Occidente e gli albori del secondo millennio segnano la nascita dell’Europa. Queste pagine narrano le vicende di Imperi e principati, di popoli e stirpi, di condottieri e di individualità religiose, in uno spazio geografico che va dal Mediterraneo al mare del Nord, dalle coste dell’oceano Atlantico alle pianure germanico-slave, fino alle terre di Bisanzio e agli altipiani iranici. Su questo scacchiere geopolitico si sono svolte nell’alto Medioevo battaglie decisive per la sopravvivenza della fede cristiana. Nel descriverle, Leoni spiega le strategie delle forze in campo, sottolineando come la resistenza armata dei cristiani prima e poi le loro vittorie su pagani e islamici siano state condizioni essenziali per l’opera di evangelizzazione e inculturazione promossa dalla Chiesa verso i popoli dell’intera Europa. Nei ferrei secoli dell’Età di mezzo il cristianesimo occidentale fu spesso a rischio di estinzione: i saraceni dell’Africa settentrionale giunsero a Roma, saccheggiando la stessa basilica di San Pietro. Pochi decenni dopo, alle soglie del Mille, lo scenario muta radicalmente: terminate le invasioni, definita nei suoi contorni generali la mappa politico-territoriale del Continente, portata a compimento la riforma della Chiesa per iniziativa di grandi Pontefici, gli europei si accingono nel segno della Croce a varcare il mare diretti in Oriente.

    Brossura 13 x 20 cm. pag. 294

    Stampato nel 2010 da Ares

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    L’Europa dei barbari – Le culture tribali di fronte alla cultura romano-cristiana

    42.00

    Una storia dell’Altra Europa: quella degli scandinavi e degli abitanti dei mari ghiacciati del Nord, dei germani e degli slavi delle foreste del Centro, delle genti che vivevano, a Oriente, nelle immense distese fino agli Urali. Quei popoli, chiamati genericamente e con disprezzo “barbari”, lontani dalla Grecia, da Roma e dalla Chiesa cristiana. Una nuova interpretazione delle origini dell’Europa, attraverso la ricostruzione di quel mondo ancora poco conosciuto. Quel mondo fa parte a tutti gli effetti delle radici dell’Europa odierna. L’autore mette assieme fonti e testimonianze di popoli diversi e scritte in tempi diversi (qualora le accomuni una situazione antropologica simile). Ne risulta un quadro di società tradizionali, nelle quali il singolo era trattato come un elemento del gruppo, non venivano distinti il sacro e il profano, e le istituzioni del culto pagano erano strettamente legate alle istituzioni politiche della comunità tribale. Il cristianesimo fu l’inizio della fine del mondo dei barbari, ma quel mondo non scomparve senza tracce. La sua eredità, oggi in differenti gradi in diversi paesi, rimane un importante indicatore dell’eterogeneità delle culture europee.

    Brossura, 14,5 x 22 cm. pag. 482

    Stampato nel 2008 da Bollati Boringhieri

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    L’Europa in guerra

    16.00

    Fabio Mini

    La guerra in Ucraina è il risultato della difesa di un Paese membro delle Nazioni Unite dall’attacco della Russia. Poteva essere evitata, ma non l’ha voluto nessuno. Anzi, la patente di giustizia e legittimità è servita a inasprire il conflitto e ad allargarlo. Proprio la legittimità è un dogma dell’Occidente, che rappresenta un quarto delle terre emerse e un settimo della popolazione mondiale. Che produce il 50% del Pil globale e consuma parte di quello del resto del mondo. Gli Usa cercano di limitare lo sviluppo economico dell’Occidente europeo, negando qualsiasi strumento militare indipendente. E, fortunatamente per gli States, l’Europa è gestita da organi burocratici che ne riconoscono l’egemonia. Gli Stati Uniti esercitano quindi la supremazia globale e si oppongono alla Cina e alla Russia. E il vero ostacolo è rappresentato dalla potenza nucleare di Mosca, e non da quella commerciale della Cina. L’Ucraina è quindi uno dei passi statunitensi verso la sistemazione definitiva di una vecchia faccenda: il depotenziamento militare della Russia e quello economico dell’Europa.

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    L’Europa tradita e l’agonia di una civiltà

    15.00

    Adriano Segatori

    Una disamina appassionata e appassionate, lucida e illuminante, elaborata da Adriano Segatori nelle vesti di analista della crisi che sta attraversando il continente europeo, nelle sue molteplici e interconnesse sfaccettature. Politica, economia, cultuta, religione: i “paradigmi della deriva” riportati in superficie, la verità nuda e cruda esposta dall’Autore sia come atto di accusa verso coloro che del tradimento si stanno macchiando, che come atto d’amore verso una civiltà e una realtà storica fatta di grandi popoli, di uomini e donne, di giovani per i quali sono stati delineati scenari futuri dai contorni a dir poco inquietanti e ogni giorno più vicini.

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    L’impero dell’islam – Il sistema che uccide l’Europa

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.00.

    Francesco Borgonovo           Prezzo di listino 15.00 (sconto 40%)

    “Ci stanno ammazzando e noi offriamo la nostra piena collaborazione, partecipando a un suicidio collettivo di cui nemmeno ci chiediamo la ragione. La Morte trionfa, e festeggia scatenandosi in una danza macabra, saltellando gioiosa su una montagna di cadaveri, mentre tutt’intorno, agli spettatori attoniti, non resta che aggiornare quotidianamente la mostruosa contabilità della fine. L’Impero del capitalismo finanziario e quello dell’islam ci strangolano: fratelli gemelli, marciano divisi per colpire uniti. Muoiono gli stranieri sui barconi, stremati dal freddo e dalla fatica o gettati in acqua dai trafficanti di uomini. Muoiono gli italiani straziati dalla crisi. Muoiono gli imprenditori, strangolati dall’austerità criminale imposta dall’Unione europea. Muoiono i risparmiatori, a cui manager di banca strapagati hanno sottratto piccoli patrimoni accumulati in una vita intera. Muoiono ragazzi di nemmeno trent’anni, falciati da loro coetanei che indossano tute nere e sparano, berciando in gloria di una religione violenta e mortifera. Muoiono intellettuali e vignettisti che hanno osato raffigurare il profeta di quella religione, nel colpevole silenzio della cultura che avrebbe dovuto difenderli e sostenerli. Muore la libertà di espressione, muore il pensiero critico. Muoiono i popoli europei, e con essi la civiltà occidentale.”

    Brossura, 12,5 x 19,5 cm. pag. 248

    Stampato nel 2016 da Bietti

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    La catastrofe dell’Europa – Saggio sul destino storico del Vecchio Continente

    20.00

    Francesco Boco

    L’occidentalizzazione del mondo che ha accelerato il proprio avanzamento nei primi anni del XX secolo conosce uno sviluppo tale da fagocitare ogni cultura e ogni storia. Nel momento in cui risulta sempre più evidente che gli attori della storia mondiale sono le civiltà o i grandi agglomerati continentali, l’Europa sembra collocarsi ai margini degli eventi, in posizione di soggezione. L’intero Mediterraneo è attraversato da guerre, rivolte, instabilità, crisi e flussi migratori, ed è chiaro che tutto ciò finisce col riflettersi sul Vecchio Continente. L’incapacità dell’Europa di spezzare i condizionamenti esterni dipende da un vuoto ontologico che si è andato approfondendo nel corso della storia. Il destino storico però è fatto dalle decisioni degli uomini e niente è fissato per sempre. Tutto è ancora possibile.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 286

    Stampato nel 2018 da Idrovolante

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    La guerra civile europea 1917-1945 – Nazionalsocialismo e bolscevismo

    13.00

    Secolo di straordinarie scoperte scientifiche e fondamentali conquiste tecnologiche, il Novecento è stato anche il secolo delle grandi involuzioni: i sistemi totalitari hanno segnato in modo indelebile gli ultimi cento anni della nostra storia; i gulag e i lager nazisti sono impressi nella coscienza collettiva come luoghi simbolo del “male assoluto”, della più brutale e inaccettabile sopraffazione dell’uomo sull’uomo. Uno dei maggiori storici del secolo appena passato, Ernst Nolte, analizza la storia europea tra le due guerre, mettendo in relazione tra loro bolscevismo e nazionalsocialismo e presentandoli come fenomeni interdipendenti, originati da un clima storico-politico comune.

    Brossura, 15 x 22,5 cm. pag. 722

    Stampato nel 2008 da Rizzoli

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    La guerra dei trent’anni 1618-1648

    28.00

    La Guerra dei Trent’anni è l’ultima sanguinosa guerra di religione dell’epoca moderna. Oscura e intricata, i motivi che l’hanno animata di certo non possono che essere anche economici e politici, il cui risultato avrebbe stravolto le sorti dell’Europa intera. In questo libro la Wedgwood scardina ad uno ad uno gli stereotipi che vi gravitano attorno, mostrando con estrema chiarezza e lucidità come essa abbia posto le basi per il futuro di molti paesi europei: dalla Germania alla Francia, dall’Austria alla Spagna.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 540

    Stampato nel 2016 da Res Gestae

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    La nuova destra in Europa – Il populismo e il pensiero di Alain de Benoist

    19.50

    L’ascesa elettorale della Nuova destra alle ultime elezioni europee non si spiega solamente con il regime di austerity imposto dall’Unione o accusando la crisi economica e il malcontento popolare. Le ragioni che hanno portato la Lega Nord di Matteo Salvini a guadagnare il 6% dei consensi, premiato il Fpö di Heinz-Christian Strache in Austria, il Vlaams Belang in Belgio e il Front national di Marine Le Pen in Francia sono più profonde, e rintracciabili in una rivoluzione ideologica di destra iniziata quarant’anni fa. Come nasce questo rinnovamento ideologico, come siano stati abbandonati i vecchi miti totalitari per attingere a una parte del pensiero che un tempo apparteneva alla sinistra e come questo percorso abbia condotto la Nuova destra al successo, trovano una risposta in questo libro inchiesta.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 336

    Stampato nel 2014 da Paginauno

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    La rinascita della gioventù europea

    12.00

    L’Europa è in fiamme, ma i suoi figli fanno fatica ad accorgersene. Migrazioni illegali, austerità che marcia imperterrita nonostante l’impoverimento progressivo di tutti i popoli del continente, insicurezze sul lavoro, diritti sociali sempre più in bilico… Fino a 30 anni fa l’Europa era ancora un luogo vivo, economicamente all’avanguardia. E per ricostruirla da zero bisogna anzitutto raggiungere un obiettivo: richiamare i giovani alla propria eredità storica e culturale, nella speranza di renderli consapevoli di quanto sia bello farne parte. Prefazione di Matteo Salvini.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 95

    Stampato nel 2019 da Arterios

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    La scomparsa dei popoli europei. Denatalità, immigrazione, declino

    15.00

    Augusto Priore

    Il declino demografico  è uno dei drammi del nostro tempo. Il fenomeno delle culle vuote, in crescita da decenni, sta assumendo proporzioni catastrofiche. Le cause del regresso delle nascite sono strutturali, sociali, economiche e culturali: altrettanto numerose e tragiche, però, sono le conseguenze del rapido invecchiamento della nostra popolazione. Tale regresso è legato anche all’immigrazione di massa, funzionale ai diktat del mercato: la stessa ONU parla di “migrazione sostitutiva”, mentre la narrazione globalista costruisce una propaganda atta a incentivare l’arrivo di masse extraeuropee, promuovendo una “società aperta” che mina le identità e moltiplica i conflitti. Questo libro intende sottolineare, numeri e dati scientifici alla mano, la gravità della situazione demografica nel Vecchio Continente. L’Europa sopravviverà a questa fase di declino antropologico? La tecnica, in tal senso, può arginarne gli effetti? Quali dovranno essere le scelte politiche da mettere in campo?

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    Le origini etniche dell’Europa

    30.00

    Dopo la caduta dell’impero romano, iniziò ilprocesso di formazione dell’Europa dei popoli. In etàcontemporanea, le ideologie nazionali hanno cercato le proprie radiciattraverso una lettura molto parziale della storia alto-medievale. Èopportuno, quindi, proseguire nelle indagini sui processi etnici che sonoall’origine dei nuovi popoli dell’Occidente, per ricostruire unarealtà che fu, senza dubbio, assai composita e contraddittoria, ma chepresenta anche, alla luce degli studi più recenti, alcuni aspetti disorprendente novità. Questa raccolta di saggi propone un’analisi delle fonti tardoantiche ealtomedievali alla ricerca delle tracce delle genti che, insieme al sostratoromanizzato, costruirono l’Europa medievale: Alamanni e Franchi, Unni eGoti, Angli e Sassoni, Avari e Magiari, e soprattutto i Longobardi, il cuiruolo fu determinante nella trasformazione dell’Italia. Ne risulta unpanorama affascinante sulla ricerca delle identità, sui conflitti, sulleintegrazioni sociali e sugli scambi culturali, tutti elementi fondamentali perle origini della nostra civiltà occidentale.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 326

    Stampato nel 2008 da Viella

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    Le sfide dell’Europa. Le radici di una civiltà e i limiti di una burocrazia

    10.00

    Pietro Ciapponi

    Invasa, divisa e colpevolizzata, l’Europa è afflitta da una rassegnazione strisciante. Castrata dai tecnocrati di Bruxelles, sembra aver smarrito il proprio ruolo nella storia, scomparendo dallo scacchiere internazionale e delegando il proprio futuro ai meccanismi sradicanti della dittatura finanziaria e della società multiculturale: un’entità geografica senza frontiere e senza sovranità, funzionale alla costruzione dello spazio globalizzato immaginato dalle élite mondialiste. Quali sono le sfide che il Vecchio Continente dovrà affrontare nei prossimi anni? Questo pamphlet – agile e diretto – entra a gamba tesa nel cuore del problema, analizzandone le cause e suggerendone le soluzioni: dalla nascita del concetto di “Europa” ai ricorsi storici del ‘900; dall’eredità spirituale degli antenati allo slancio artistico delle avanguardie; dalle prospettive economiche al posizionamento geopolitico; dalle scelte energetiche alla presenza militare; dai primati culturali alla prassi politica. Un viaggio nelle radici profonde dei nostri popoli, ma anche nelle potenzialità attuali delle nostre Nazioni: per riprendere coscienza, tracciare la rotta e riconquistare il nostro destino.

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    Nazionalsocialismo – Drieu La Rochelle. Il mito dell’Europa

    39.00

    Questo volume scritto a tre mani, delinea la personalità e la storia di un personaggio alquanto amato e odiato allo stesso tempo. Amato da un certo mondo che vedeva nella collaborazione con l’ex-nemico tedesco il modo migliore per costruire una nuova Europa, al di la dei nazionalismi (compreso quello tedesco), in cui tutte le diverse etnie europee avrebbero ricoperto un ruolo appropriato. Odiato, invece, dagli ambienti filo inglesi e resistenziali, che lo consideravano un traditore e un collaboratore dell’occupante germanico. La Rochelle si suicidò nel marzo 1945, lasciando alcuni scritti, in cui riaffermava senza nessun tentennamento, il suo ideale di Europa e di europeo.

    Brossura, 14,7 x 21 cm. pag. 138

    Stampato nel 1981 da Edizioni La salamandra

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Neofascismo – L’estrema destra in Europa

    25.00

    Interessante volume, oramai esaurito da qualche anno, dedicato al fenomeno dell’estrema destra in Europa. Lo studio risale al 1944 e si riferisce al decennio precedente. La tesi dell’Autore è che, a lungo, dopo la II G.M., solo l’Italia e la Germania hanno registrato la presenza attiva di partiti di estrema dstra nell’arena politica. A partire dagli anni ottanta, invece, tale presenza si è estesa ad altri paesi europei. Ignazi, indica la tipologia di tali partiti e le motivazioni che stanno alla base delle ideologie che propongono.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 260

    Stampato nel 1994 da Il Mulino

    Condizioni del libro: come nuovo

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    Perché l’Europa si risvegli. Natura – Eccellenza – Bellezza

    15.00

    AA.VV.

    Vivere, amare, servire, trasmettere, combattere: è questa la consapevolezza che accompagna la nostra duplice vocazione di eredi e di rifondatori. Con questa raccolta di contributi, l’Istituto Iliade lancia un appello al grande risveglio degli europei, partendo dagli imperativi della triade omerica definita da Dominique Venner: “La Natura come solco, l’eccellenza come fine, la bellezza come orizzonte”. Riconoscere la natura come solco significa rispettare gli equilibri del cosmos e riconnettersi con la dimensione comunitaria delle nostre tradizioni, per ritrovare l’armonia con il paesaggio e riedificare la città sulla scorta della nostra identità millenaria. Inseguire l’eccellenza come fine significa coltivare e superare se stessi, per rimarcare la continuità con “ciò che siamo” in una forma che si rinnova sempre. Contemplare la bellezza come orizzonte significa rigettare l’utilitarismo borghese e il dominio della bruttezza, adottando un’etica verticale ed avventurosa che possa riscoprire il senso del sacro e reincantare nuovamente il mondo. Quando le luci si spengono, le torce devono prendere fuoco.

    Brossura 12 X 16,5 cm., pagg. 218

    Stampato nel 2021 da Passaggio al Bosco

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    Rinascimento – Lepanto. La battaglia dei tre imperi

    22.00

    “Non appena in Occidente si sparse la voce della prossima uscita della flotta turca, papa Pio V decise che quella era l’occasione buona per realizzare un progetto che sognava da tempo: l’unione delle potenze cristiane per affrontare gli infedeli in mare con forze schiaccianti, e mettere fine una volta per tutte alla minaccia che gravava sulla Cristianità. Quando divenne sempre più evidente che la tempesta era destinata a scaricarsi su Cipro, il vecchio inquisitore divenuto pontefice, persecutore accanito di ebrei ed eretici, volle affrettare i tempi.” È la primavera del 1570. Un anno e mezzo dopo, il 7 ottobre 1571, l’Europa cristiana infligge ai turchi una sconfitta catastrofica. Ma la vera vittoria cattolica non si celebra sul campo di battaglia né si misura in terre conquistate. L’importanza di Lepanto è nel suo enorme impatto emotivo quando, in un profluvio di instant books, relazioni, memorie, orazioni, poesie e incisioni, la sua fama travolge ogni angolo d’Europa. Questo libro non è l’ennesima storia di quella giornata. È uno straordinario arazzo dell’anno e mezzo che la precedette. La sua trama è fatta degli umori, gli intrecci diplomatici, le canzoni cantate dagli eserciti, i pregiudizi che alimentavano entrambi i fronti, la tecnologia della guerra, di cosa pensavano i turchi dei

    Rilegato, 14 x 21 cm. pag. 770

    Stampato nel 2010 da Laterza

    Condizioni del libro: perfette condizioni con sovracopertina

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    Scosse d’assestamento. «Piccoli» conflitti dopo la grande guerra

    16.00

    Fabio Bozzo

    Winston Churchill, inesauribile fonte di massime ed aforismi, definì i conflitti successivi alla Prima Guerra Mondiale “Scosse di assestamento”. In effetti dopo il cataclisma geopolitico del ’14-’18 la pace fu ben lungi dal tornare, sia in Europa che nel mondo. Sebbene i conflitti esplosi un po’ ovunque siano stati tutti caratterizzati da una propria storia, lì unì un filo conduttore, ovvero la distruzione dell’antico equilibrio mondiale ed il sostanziale fallimento degli sforzi posti in atto da parte della comunità internazionale di costruirne uno nuovo. Tutto questo trasformò il primo dopoguerra in un periodo di ricorrenti crisi economiche e di “finta pace”, che inesorabilmente preparò la strada alla seconda e peggiore catastrofe. In questo libro vengono analizzati alcuni dei più importanti eventi bellici degli anni ’20 e ’30 del XX secolo, guerre non sempre conosciute al grande pubblico, ma le cui conseguenze furono determinanti nel porre le radici del secondo conflitto mondiale e, di conseguenza, di tutta quella fase storica conclusasi solo con la caduta del Muro di Berlino.

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    Volontà d’impotenza. La cancellazione della civiltà europea

    18.00

    Roberto Pecchioli

    Al termine della Grande Guerra, Paul Valéry scrisse: “ora sappiamo che le civiltà sono mortali”. Un secolo dopo, il pronostico si avvera: l’Europa muore di consunzione, nichilismo e odio di sé. Agisce, nella nostra società, una sconcertante “volontà di impotenza”: è il tenace desiderio di farla finita con tremila anni di identità, di cultura e di retaggi. La chiamano “oicofobia” ed è l’assurda condizione di chi disprezza, rinnega e rifiuta ciò che gli appartiene. Questo libro è una ricognizione attraverso la Via Crucis finale di un’immensa Civiltà – la nostra – che sembra volgere stancamente al tramonto: dalla prassi dello sradicamento globale alle tentazioni del transumano, dall’individualismo edonista alle contraddizioni della “società aperta”, dall’attacco alla famiglia alla “guerra dei sessi”, dal dominio della tecnica alla negazione delle sovranità, dalla “cultura del piagnisteo” all’isteria “politicamente corretta”. Un saggio puntuale che denuncia il cortocircuito del progressismo apolide e del pensiero unico. Per non dimenticare, per risvegliare, per lasciare una traccia. Per affermare che non tutti – nel crepuscolo dell’Occidente – vollero suicidarsi.

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