Cieli fiammeggianti – Dalla guerra fredda a Base Tuono l’eco del «Blazing Skies» e gli Hercules nucleari

Eugenio Ferracin

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    Cieli fiammeggianti – Dalla guerra fredda a Base Tuono l’eco del «Blazing Skies» e gli Hercules nucleari

    19.90

    Nella seconda metà del secolo scorso centinaia di missili sono stati schierati a difesa dei Paesi della NATO. Nello schieramento, esteso dalla Norvegia alla Turchia, ebbe un ruolo primario il sistema superficie-aria Nike, per un breve periodo con il missile Ajax, poi e ben più a lungo, con l’Hercules, di maggior gittata ed armato anche con carica nucleare. Nell’occidente europeo, tra la fine degli anni ’50 ed i primi anni ’60, furono costruite 106 basi. Nel Nord est d’Italia ne sono state attivate dodici, in sette delle quali gli Hercules erano armati anche con teste di guerra nucleari. La sola testimonianza storica che ne rimane in Europa è Base Tuono, nel comune di Folgaria, in Trentino, riallestimento museale riconosciuto dall’Aeronautica Militare. Missili, radar e dispositivi elettronici ora documentano le drammatiche tensioni vissute nei lunghi anni della Guerra fredda e quindi un importante quanto assai poco conosciuto capitolo della recente storia d’Italia. “Blazing Skies” – cieli fiammeggianti – era l’ordine che veniva impartito nelle basi Nike per verificare la capacità di preparare i missili al lancio nei tempi di prontezza assegnati.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 278 illustrato con circa 200 foto a colori e b/n

    Stampato nel 2016 da Itinera

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