Guerra del golfo – Storia dell’Operazione Desert Storm

Conflitti Del Dopoguerra

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    Guerra del golfo – Storia dell’Operazione Desert Storm

    30.00

    Il volume resenta in ordine cronologico ogni fase dell’Operazione Desert Storm dal 2 agosto 1990 al 28 febbraio 1991. L’agile testo viene corredato da numerose foto a colori.

    brossura, 15 x 21 cm. pag. 22 con numerose foto a colori

    Stampato nel 2015 In Proprio

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    Guerra guerra guerra – Trent’anni di conflitti, vita e morte nelle parole e nelle emozioni di due reporter

    24.90

    Da più di trent’anni, i giornalisti Fausto Biloslavo e Gian Micalessin raccontano le guerre di tutto il mondo. Spinti dalla passione per il reportage e dal gusto per l’avventura, hanno visto la morte a un passo, hanno pianto amici e colleghi meno fortunati e hanno vissuto sulla propria pelle esperienze dolorose che hanno avuto la forza di raccontare. Dall’Afghanistan ai massacri in Uganda, dalle fosse comuni nell’ex Jugoslavia fino alle guerre in Iraq, Siria, Libia e Cecenia, in questo libro gli autori ci accompagneranno in un viaggio denso di pericoli e drammi, coraggio e paura. Capitolo dopo capitolo, sentiremo il frastuono delle battaglie, il rumore martellante dei proiettili e quello sordo delle granate. Vedremo negli occhi mercenari e criminali responsabili di atroci delitti, ma anche soldati coraggiosi che combattono per la libertà. Conosceremo bambini costretti a imbracciare un fucile fin dai primi anni di vita e altri che sono riusciti a salvarsi dall’orrore della guerra. Ascolteremo le parole di chi è pronto a immolarsi per un ideale distorto e le prime frasi pronunciate da un fotografo dopo un mese e mezzo di prigionia in Cecenia. Sentiremo la paura nella voce tremante di un’inviata che sta documentando l’epidemia del virus Ebola in Zaire e scopriremo cosa vuol dire essere circondati dall’odore della morte. In queste pagine troveremo la fede e la ragione, lo sconforto e la speranza. Troveremo l’amicizia e il dolore. Troveremo la guerra come non ci viene mai raccontata. Prefazione di Massimo Donelli.

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 252 + 104 pagine di foto a colori

    Stampato nel 2018 da Mondadori

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    Guerra nelle città – I combattimenti urbani nel dopo guerra

    15.00

    Le città, in particolare le grandi metropoli costiere, saranno i teatri di guerra dei prossimi conflitti ma, nonostante le previsioni degli esperti, all’interno delle Forze Armate dei Paesi occidentali stenta a decollare la costituzione di unità dedicate a questa specifica forma di combattimento. Questo saggio ricostruisce settant’anni di guerre nelle città, dalle guerre arabo-israeliane del 1948, alle sanguinose battaglie nelle città vietnamite del 1968, alla missione in Somalia, fino ai recenti scontri nella Striscia di Gaza, e dall’analisi tattico-militare trae preziose considerazioni sulle guerre che gli eserciti regolari dovranno affrontare e sulle lacune che andrebbero colmate in termini di addestramento, risorse umane, mezzi, materiali e intelligence.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 266 + 14 fuori testo con 24 foto b/n

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Guerre ibride. I nuovi volti del conflitto

    15.00

    Giuseppe Romeo

    Nell’era della postmodernità il soggetto geopolitico che detiene il monopolio dell’uso della forza non necessariamente si identifica nello Stato quale massima organizzazione politica delle comunità. In una visione classica delle relazioni internazionali la guerra è certamente un atto politico, un modo per continuare le relazioni politiche con altri mezzi. Ma la guerra oggi, pur restando un atto politico, non è più interpretabile soltanto come confronto militare, bensì come impiego della violenza per finalità diffuse e non deterministicamente identificate in un obiettivo di semplice ed esclusivo potere militare.

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    Guerre islamiche. Dalla rivolta siriana alla nascita del Califfato

    18.00

    Simone Baschiera

    Cronaca di una cruda realtà della nostra epoca, periodo di genesi di una ideologia religiosa totalitaria. Gli attori sono uomini, vittime di una profonda ignoranza confessionale, combattenti islamici in nome dell’odio per il vicino, cristiano, ebreo o miscredente, come lo sciita secondo il sunnita o viceversa. Pensavamo di aver conosciuto con i talebani dell’Afghanistan l’aspetto oscurantista, medioevale dell’Islamismo, ma con i jihadisti dell’ISIS, ora Califfato, la barbarie promana, con sanguinosa ferocia, dai versetti del Corano. Frances, Fukuyama. Lo Stato Islamico non è una potenza militare da temere, è una escrescenza, un bubbone istituzionalizzato dalla pavidità degli Stati europei, forse imbelli di fronte ad una sfida che un’adeguata campagna militare potrebbe mettere a tacere in poche settimane. Ben più pericoloso l’espansionismo della corrente fondamentalista islamica nel mondo giovanile, legata ai temi del Califfato, che si sta sviluppando nelle coste mediterranee ed in Africa. Un mondo occidentale, quello del 21° secolo, dove gli uomini devono definire la loro identità in base alla propria lingua e religione, alle proprie tradizioni e costumi, difendendo le radici culturali ed i codici etico-morali naturali, prima ancora che confessionali.

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    Guerre spaziali. La corsa allo spazio dalla Guerra fredda alle stazioni spaziali e oltre

    21.00

    Stefano Cavina

    Nel secolo scorso, durante la Guerra Fredda, la Corsa allo Spazio apparve agli occhi del grande pubblico come l’epica esplorazione di una frontiera immensa e sconosciuta. In realtà fu il campo di un duro scontro politico-militare, fra il Blocco Occidentale e quello Orientale, nello specifico, tra USA e URSS. Se accettiamo l’antica filosofia greca dei “cicli storici”, rileggendo quanto accadde durante la Guerra Fredda e la Corsa allo Spazio degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, possiamo trovare le spiegazioni all’attuale ritorno ai Blocchi contrapposti, con Stati Uniti ed Europa da un lato, Russia, Cina e India, dall’altro. Queste nuove contrapposizioni però, oltre al pacifico ritorno alla Corsa allo Spazio hanno innescato la pericolosa ripresa della sua militarizzazione.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 394 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2023 da Mattioli

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    Gunship Ace – The Wars of Neall Ellis, Helicopter Pilot and Mercenary

    33.00

    Scritto non da un estraneo, un reporter o uno scrittore professionista, questo avvincente libro è il racconto di un amico, di un compagno di molte avventure del famoso pilota di elicotteri, mercenario in numerose guerre Neall Ellis. La sua carriera, cominciata nella Air Forve del Sudafrica, lo ha portato a pilotare l’Alouette in Angola, poi a supportare le forze islamiche nei Balcani, a rianimare la forza aerea di Mobutu in cattivo stato negli ultimi giorni di combattimento in Congo. Lo troviamo poi a pilotare in Sierra Leone e, infine, come contractors civile in Afghanistan. Il volume è accompagnato da decine e decine di interessanti fotografie.

    Cartonato con sovracopertina 15,5 x 23,5 cm. pag. 324 con diverse foto b/n + 32 fi foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Casemate

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    H. R. Raids N.75. Le Guerre di Renseignement

    14.00

    AA.VV.

    Collana di monografie specifiche a cura della rivista francese “Raids”. Gli argomenti trattati, sempre su tematiche moderne, spaziano dalle forze speciali ai reparti militari di punta dei vari paesi, dai mezzi militari alle armi leggere e alle nuove tecnologie. Interessante è una sezione finale dedicata alle novità in campo militare con schede esaustive. Le monografie interamente illustrate con un testo preciso ed accurato, sono raccomandate per chi è interessato alle tematiche militari moderne e alle forze speciali. Questa in particolare, prende in esame le principipali unità a livello mondiale, specializzate in compiti di ricognizione e raccolta informazioni.

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    H.S. Raids N.36 – La guerre contre les engins explosifs improvises

    14.00

    Collana di monografie specifiche a cura della rivista francese “Raids”. Gli argomenti trattati, sempre su tematiche moderne, spaziano dalle forze speciali ai reparti militari di punta dei vari paesi, dai mezzi militari alle armi leggere e alle nuove tecnologie. Interessante è una sezione finale dedicata alle novità in campo militare con schede esaustive. Le monografie interamente illustrate con un testo preciso ed accurato, sono raccomandate per chi è interessato alle tematiche militari moderne e alle forze speciali. Questa monografia è dedicata agli IED – Improvised Explosive Devices – che per il grande pubblico sono soprattutto degli ordigni-trappola piazzati per distruggere i veicoli militari nemici. In verità costituiscono una realtà concettuale che copre tutti gli ordigni esplosivi costruiti in modo artigianale con i mezzi disponibili. Soprattutto utilizzati dai movimenti insurrezionali – anche i moderni Kamikaze sono vettori di IED – sono l’arma ideale del “debole” contro il “forte” e non solo fanno un grande numero di vittime, ma costruiscono un clima di insicurezza fra la popolazione rallentando le operazioni militari. La pubblicazione spiega che cosa sono, ne mostra le diverse tipologie, si occupa della lotta contro gli stessi e cerca di capire quale sarà il loro avvenire.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 82 interamente illustrato con circa 178 foto a colori e 9 foto b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2010 da Histoire & Collections

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    Hezbollah. Storia, organizzazione e dottrina del «Partito di Dio»

    13.00

    Andrea De Poli

    Hezbollah rappresenta una delle realtà più indagate del Medio Oriente. Le sue definizioni – spesso contrastanti o pregiudiziali – sono molteplici: partito politico e organizzazione militare, movimento di popolo e gruppo terroristico, avanguardia della resistenza libanese e “Stato nello Stato”. Questo libro – che unisce la serietà del saggio accademico all’agilità del pamphlet – compie un viaggio nella storia, nella dottrina e nella struttura del “Partito di Dio”, sviluppando un dettagliato focus di analisi sul secondo conflitto israelo-libanese: dalla contaminazione della Rivoluzione khomeneista alla profonda avversione per il sionismo; dalla militarizzazione dei quadri alla penetrazione nelle Istituzioni nazionali; dal forte radicamento sociale ai precetti dell’Islam sciita; dal ruolo nella ricostruzione del 2006 al recente sostegno alla Siria di Assad. Un studio – arricchito dalla traduzione inedita dei discorsi di Hassan Nasrallah e da un’appendice fotografica – che punta i riflettori su uno dei più controversi e celebri attori politici del difficile teatro medio-orientale.

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    History of Terror – Al Qaeda in the Islamic Maghreb. Shadow of Terror over The Sahel, from 2007

    18.00

    Questa collana dell’editore inglese pen&Sword prende in esame una seie di conflitti in cui l’elemento “non convenzionale” ha avuto il sopravento nel tipo di lotta adottato per contrastare il nemico. Perciò, guerre di contro-insurrezioni, guerre civili e “non convenzionali”. In questo tipo di conflitto prevale l’utilizzo di reparti speciali, squadre particolarmente addestrate per combattere, non un nemico convenzionale, ma un tipo di soldato (o guerri-gliero) magari non riconosciuto ufficialmente ma, che è capace di mettere in forte difficoltà l’avversario. In questo tipo di conflitto, molte azioni sono al limite, o addirittura del tutto fuori, della legalità e sono viste, da chi le subisce, come atti fortemente negativi. Questo volume, in particolare, si occupa della guerra contro le formazioni di Al Qaeda nel Shael, a partire dal 2007.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 128 illustrato con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da Pen & Sword

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    Ho vissuto la resistenza palestinese – Un militante nazionalrivoluzionario con i Fedayin

    13.00

    Uno spaccato di storia a cavallo tra la “Guerra dei sei giorni” e le prime azioni della resistenza armata palestinese. Le conversazioni con i guerriglieri in clandestinità, la vita quotidiana delle migliaia di esuli ammassati nei campi profughi e le strategie politiche e militari di Al Fatah e dell’OLP rstituiscono al lettore il ritratto nitido di una storia di liberazione che non ha mai trovato tregua. Interventi di Claudio Mutti e Andrea N. Strummiello

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 150 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2017 da Passaggio al Bosco

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    HS Raids 21 – Irlande du Nord 1969-2006. Guerre au coeur de l’Europe

    14.00

    Collana di monografie specifiche a cura della rivista francese “Raids”. Gli argomenti trattati, sempre su tematiche moderne, spaziano dalle forze speciali ai reparti militari di punta dei vari paesi, dai mezzi militari alle armi leggere e alle nuove tecnologie. Interessante è una sezione finale dedicata alle novità in campo militare con schede esaustive. Le monografie interamente illustrate con un testo preciso ed accurato, sono raccomandate per chi è interessato alle tematiche militari moderne e alle forze speciali. In particolare questa monografia è dedicata alla guerra Nord-irlandese, che finisce il 31 luglio 2007 con l’operazione Banner, e, prende in esame uno dei conflitti più violenti portato avanti per circa 38 anni nel cuore dell’Europa. I diversi capitoli dedicati all’organizzazione, agli equipaggiamenti e agli armamenti dei militari e dei gruppi paramilitari impegnati in una vera e propria guerra e in una sanguinosa guerriglia urbana, sono accompagnati da numerosissime e inedite fotografie degli armamenti, degli uomini e dei mezzi.

    Brossura 23 x 30 cm. pag. 82 interamente illustrate con foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2006 da Histoire& Collections

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    Hue 1968 – L’anno cruciale della sconfitta americana in Vietnam

    24.00

    Il 1968 segnò un passaggio cruciale della storia moderna. E non solo per i moti studenteschi e gli omicidi di Martin Luther King e Robert Kennedy. In quell’anno, secondo il generale William Westmoreland, la guerra in Vietnam sarebbe dovuta entrare in una nuova fase, perché «le speranze del nemico erano alla fine». In un certo senso il comandante delle forze statunitensi aveva ragione, ma i piani dei Viet Cong non prevedevano la resa. La notte tra il 30 e il 31 gennaio, in corrispondenza del capodanno locale, il Fronte di liberazione nazionale diede il via a una vasta operazione militare divenuta celebre come offensiva del Tè’t: alle due e trenta del mattino diecimila uomini scesero dalle montagne e conquistarono – oltre a centinaia di altri obiettivi considerati inespugnabili – la capitale intellettuale e culturale dei Paese, Huê. I comandi americani, però, rifiutarono di accettare la portata di una simile disfatta, e a lungo si ostinarono a mandare in avanscoperta piccole unità di marines, sistematicamente annientate. Solo tempo dopo il Tenente Colonnello Ernest Cheatham avviò la riconquista della città, combattendo quartiere per quartiere. Ventiquattro giorni di scontri terrificanti, che alla fine costarono la vita a decine di migliaia di persone tra militari e civili. Quella di Huê fu di gran lunga la battaglia più sanguinosa dell’intera guerra, e cambiò per sempre l’approccio americano al conflitto: da allora, anziché di vittoria, si cominciò a parlare di disimpegno. Attraverso una mole di documenti senza precedenti e interviste a reduci di entrambi gli schieramenti, Mark Bowden ricostruisce con precisione ogni fase di quello scontro, raccontandoci un momento che cambiò per sempre il destino della guerra, e del mondo intero.

    Rilegato, 16 x 24 cm. pag. 682

    Stampato nel 2018 da Rizzoli

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    I Am Soldier of Fortune – Dancing With Devils

    19.00

    Robert K. Brown, ex berretto verde, dopo una carriera militare bizzarra, essendo stato cacciato due volte dalle Forze Speciali e, aver completato il corso di stato maggiore senza il nulla osta di sicurezza, venne intanto ferito in Vietnam ed infine trovò la sua vera vocazione nell’editoria. Trentotto anni fa, dal suo scantianto, uscirono le prime copie della rivista “Soldier of Fortune”, diventata nel corso degli anni un’icona negli Stati Uniti e nel mondo intero. In questo libro tanto atteso, Brown racconta la sua storia, “portando” letteralmente i lettori in zona di combattimento. I suoi giornalisti/guerrieri sono stati spesso “integrati” con i combattenti anti-comunisti in molti conflitti in giro per il mondo. Brown si è accompagnato, nel corso degli anni, ai team di combattimento rhodesiani; afghani durante la guerra afghana-Russo, con la Falange Cristiana in Libano; con le minoranze etnice Karen in Birmania; le tribù degli altopiani che combatevano il governo comunista del Laos; l’esercito di El Salvador; le forze armate croate nella lotta dopo la dissoluzione della jugoslavia. Brown ha inviato equipe mediche, spesso nelle fauci del pericolo, in Birmania, Guatemala, Repubblica Dominicana, Afghanistan, Bosnia, El Salvador e Nicaragua, e anche in Perù dopo un devastante terremoto.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 408 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Casemate

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    I bravi soldati

    17.50

    Gennaio 2007: era un momento difficile della guerra in Iraq, il presidente Gorge W. Bush aveva annunciato una nuova strategia che comportava l’invio di altre truppe. A tal scopo vennero mandati in Iraq molti giovani soldati pieni di ottimismo, tra i quali i componenti del 2° battaglione, 16° reggimento di fanteria americano. Il loro compito era quello di pattugliare una delle zone più pericolose di Bagdad. Per 15 mesi il reporter David Finkel (vincitore del premio Pulitzer) visse con loro, seguendoli passo passo praticamente in ogni sanguinosa e terribile tappa della loro avventura. Il libro racconta questa esperienza: un ritratto implacabile e sconvolgente del vero volto della guerra moderna. Ogni operazione di pattugliamento è uno snervante gioco al massacro, ogni mucchio di rifiuti può nascondere un’arma puntata, dietro ogni volto iracheno può celarsi la volontà di colpire. Moltissime sono le vittime, morti e feriti. Tutti gli uomini del battaglione attraversano questa spaventosa terra di nessuno per uscirne trasformati. L’autore ci restituisce i loro volti, le loro storie, le vite di ragazzi alle prese con la prova più estrema. E la storia ci racconta del loro destino una volta tornati a casa, segnati per sempre dai loro mesi in Medio Oriente, dalle loro avventure di bravi soldati.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 306 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2011 da Mondadori

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    I Carabinieri in Afghanistan

    23.00

    Carmelo Burgio – Pietro Compagni

    Il 27 agosto 2021, con il decollo dell’ultimo C-130J che riportava a casa gli uomini della JETF e il Console Tommaso Claudi, si concludeva il ventennale impegno italiano in Afghanistan. Il ritiro del contingente internazionale, la debole resistenza delle forze governative afghane e il conseguente ritorno al potere dei talebani ha portato con sé molte domande sui risultati conseguiti dall’ISAF in quel teatro operativo. Al di là della facile retorica che ha animato la discussione sul tema afghano, l’autore prova a mettere ordine riportando dati, analisi e operazioni messe in campo nell’anno trascorso come comandante della CTAGP. All’interno del Comando di questa Task Force multinazionale l’esperienza maturata dai baschi rossi e neri dell’Arma si rivelò determinate nell’addestramento dell’Afghan National Police. In un territorio martoriato da continui attentati e da bande armate capeggiate da locali “Signori della guerra” diveniva infatti fondamentale poter combinare capacità ti piche delle forze di polizia con le più moderne tecniche di Counter Insurgency e di addestramento militare. In quest’ottica i Carabinieri dimostrarono le loro capacità anche in ambito operativo, attraverso le indagini volte a sgominare le cellule terroristiche infiltrate nelle Forze Armate afghane e le missioni degli uomini del GIS operanti nella celebre Task Force 45. Un impegno dunque completo e complesso quello dell’Arma in Afghanistan, che porterà i suoi operativi ad essere tra gli ultimi ad abbandonare questa terra tormentata

     

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    I Centurioni. Romanzo

    19.00

    Di ritorno dall’Indocina in seguito alla sconfitta di Dien Bien Phu alcuni ufficiali del Corpo di spedizione francese ripartono per una nuova guerra in algeria. Ma questa volta vogliono uscire vincitori e da uomini agguerriti ed esperti quali sono vengono richiamati nelle fila del 10° Reggimento paracadutisti coloniali. E’ questo un grande classico della letteratura di guerra, che ha fato scuola tra gli ufficiali dell’esercito statunitense e non solo, come un manuale di combattimento, di lotta e di vittoria, che insegna a calarsi nella mentalità dell’avversario per conquistare la fiducia della popolazione e sottrarne l’appoggio al nemico.

    Brossura 14 x 21 pag. 520

    Stampato nel 2012 da Mursia

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    I cristiani d’Irlanda e la guerra civile (1968-1998)

    24.50

    “Lo studio di Paolo Gheda apre uno squarcio inusuale su un tema controverso, quello dei cristiani nella guerra civile in Irlanda del Nord, raramente frequentato dalla storiografia. In esso si dà conto dell’evoluzione dei rapporti tra le diverse Chiese che, su posizioni diverse, hanno dovuto affrontare l’epoca dei ‘troubles’. Ma anche come, innanzitutto, l’intervento delle Chiese sia stato indirizzato verso una ricomposizione di divisioni settarie che erano degenerate in un clima di odio razziale che rischiava di diventare endemico. La ‘politica’ delle confessioni cristiane è stata quella di lavorare, superando anche numerose difficoltà interne, per una riconciliazione dà fondarsi sulla base della giustizia sociale e della comprensione delle motivazioni dell’altro. L’autore si è meritoriamente fatto carico di ricostruire alcuni aspetti determinanti di un conflitto in cui religione e politica sono state spesso confuse.

    Brossura, 13,5 x 20,5 cm. pag. 293

    Stampato nel 2006 da Guerini e Associati

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    I diavoli neri. La vera storia della battaglia di Mogadiscio

    18.90

    Sono ormai passati più di venticinque anni da quel 2 luglio 1993, il giorno della battaglia di Mogadiscio tra le truppe italiane e i ribelli somali. Ma il ricordo di quegli scontri è ancora vivo nella memoria di tutti, non solo di chi lo ha vissuto in prima persona come il generale Paolo Riccò. Conosciuta anche come la battaglia del checkpoint «Pasta» e ricordata per essere stata la prima che ha visto impiegati i militari dell’esercito italiano dalla fine della Seconda guerra mondiale, fu uno scontro molto cruento in cui persero la vita tre soldati italiani e moltissimi altri furono gravemente feriti. La XV compagnia paracadutisti «Diavoli Neri», grazie al durissimo addestramento a cui li aveva sottoposti il loro capitano, il generale Riccò, fu l’unica compagnia in grado di rispondere all’attacco delle milizie somale. In questo racconto serrato e partecipe, il generale Riccò, attuale comandante dell’Aviazione dell’esercito, nonché Medaglia di Bronzo al Valor Militare per il coraggio dimostrato a Mogadiscio, ricostruisce attraverso documenti e testimonianze inedite la vera storia di quei tragici giorni, svelando i particolari di una vicenda i cui aspetti non sono ancora stati del tutto resi noti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 320

    Stampato nel 2020 da Longanesi

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    I giorni dell’ETA – La storia vera di Argala leader del movimento indipendentista basco

    15.00

    In un mondo in cui sussistono eccezioni quali il Kosovo, cui viene garantita la possibilità di autoproclamarsi Stato Indipendente è naturale chiedersi perché ad altri tale diritto debba essere negato. Ed è obbligo pertanto sollevare la questione per i paesi baschi, che da decenni lottano perché gli sia riconosciuto. All’interno dell’Eta, sia essa intesa come organizzazione terroristica o movimento di resistenza, si celano le inquietudini, le idee e le speranze di tutti gli uomini e le donne che ne hanno determinato la costituzione e che, nel bene e nel male, con la loro capacità di lottate e compromettersi, la mantengono in vita. Sebbene i toro metodi siano umanamente criticabili e alcuni presupposti possano risultare sbagliati, non si può dimenticare che questi, come tanti altri combattenti nel mondo, anelino a costruire quel mondo più giusto cui tutti auspichiamo. Punto di riferimento politico di prim’ordine nella società basca e principale baluardo teorico dell’Età militare, José Miguel Beneran Ordenada, alias Argala, divenne, dopo la tragica uccisione – avvenuta alla precoce età di ventinove anni – un vero e proprio mito. Questo libro si propone di raccontare la biografia di colui che senza dubbio divenne in breve un leader della sinistra indipendentista basca, tracciando al tempo stesso una panoramica del contesto in cui egli visse.

    Brossura, 13,5 x 20,5 cm. pag. 334

    Stampato nel 2009 da Edizioni Clandestine

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    I guerrieri di Dio – Hezbollah: dalle origini al conflitto in Siria

    21.00

    A più di trent’anni dalla fondazione il Partito di Dio costituisce un organismo politico-militare sul quale molto è stato detto e scritto, spesso a sproposito, definendolo di volta in volta movimento integralista, gruppo terroristico sciita, creatura dell’Iran rivoluzionario al servizio della Siria. Dotato di una struttura tentacolare che ne ha fatto un’organizzazione attiva in campo sociale, culturale, assistenziale e militare, fin dalle origini oppositore determinato dell’imperialismo e già protagonista della liberazione del Libano da Israele, Hezbollah è conosciuto come la Resistenza islamica. Per comprenderne la complessa storia, questo saggio parte dal contesto libanese e mediorientale in cui il Partito di Dio è nato e cresciuto accompagnando il lettore nella conoscenza degli uomini, delle idee, delle azioni politiche e delle campagne militari di un soggetto che ha fatto del pragmatismo e della segretezza uno dei punti di forza.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 378 + 6 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2017 da Mursia

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    I maledetti – Il Ramo Verde: continua la saga de I Leoni Morti

    24.00

    Esce inedita ad oggi la versione italiana del secondo volume de “I maledetti”, di cui il primo, “I Leoni Morti”, la battaglia di Berlino, racconta degli ultimi drammatici giorni della difesa della città da parte dell’esercito tedesco, coadiuvato dalle truppe di varie nazioni, tra cui i volontari della Divisione “Charlemagne” che, partiti in circa 2000, sono tornati in 70. Il Capitano Christian Gauvin, alla fine della battaglia, quando le truppe sovietiche entrano a Berlino con gli enormi T-34, e gli Alleati si spartiscono i monconi fumanti della città, riesce a fuggire ed a rifugiarsi, dopo molte peripezie, prima in Austria e poi in Spagna fino a giungere in Centro America, in un Paese di fantasia denominato Gualivia (ai confini del Salvador). Da lì si apre uno scenario di avventure, guerriglia, amori, che porteranno Gauvin, e i suoi camerati ritrovati, a dimostrare nuovamente il proprio indomito coraggio e la nobiltà di cuore che li hanno contraddistinti a Berlino.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 258

    Stampato nel 2010 da Ritter Edizioni

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    I maledetti. Il Ramo Verde: continua la saga de I Leoni Morti

    32.00

    Saint Paulien

    Esce inedita ad oggi la versione italiana del secondo volume de “I maledetti”, di cui il primo, “I Leoni Morti”, la battaglia di Berlino, racconta degli ultimi drammatici giorni della difesa della città da parte dell’esercito tedesco, coadiuvato dalle truppe di varie nazioni, tra cui i volontari della Divisione Charlemagne che, partiti in circa 2000, sono tornati in 70. Il Capitano Christian Gauvin, alla fine della battaglia, quando le truppe sovietiche entrano a Berlino con gli enormi T-34, e gli Alleati si spartiscono i monconi fumanti della città, riesce a fuggire ed a rifugiarsi, dopo molte peripezie, prima in Austria e poi in Spagna fino a giungere in Centro America, in un Paese di fantasia denominato Gualivia (ai confini del Salvador). Da lì si apre uno scenario di avventure, guerriglia, amori, che porteranno Gauvin, e i suoi camerati ritrovati, a dimostrare nuovamente il proprio indomito coraggio e la nobiltà di cuore che li hanno contraddistinti a Berlino.

    Edizione cartonata limitata a 50 copie

    15 x 21 cm. pag. 258

    Stampato nel 2010 da Ritter Edizioni

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    I nuovi mercenari

    14.00

    Questo saggio è il primo studio approfondito sulla realtà dei “nuovi mercenari”, e su come la globalizzazione si rifletta sull’utilizzo della forza militare. Con le “private military companies” sorte negli anni ’80 e ’90, i tradizionali eserciti privati si sono trasformati in fornitori di pachetti integrati di sicurezza. La privatizzazione dell’uso della forza, indotta anche dal vantaggio, per uno Stato, di poter agire senza essere coinvolto direttamente in alcune operazioni (come il caso dell’azienda americana che armò e preparò l’esercito croato per l'”Operazione Tempesta” nel 1955), sembra dunque prefigurare una nuova concezione della guerra che tende a trasformarsi in una forma di controllo delle risorse, e talvolta nella gestione di traffici e profitti illeciti.

    Brossura, 11,50 x 20 cm. pag. 162

    Stampato nel 2003 da Medusa

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    I Pretoriani – Romanzo

    19.00

    Nella guerra rivoluzionaria la vittoria si conquista fuori dal campo di battaglia, nel cuore del paese nemico: è questa la lezione che i paras francesi hanno imparato in Indocina e che cercheranno di mettere in pratica in Algeria. Basato su vicende realmente accadute, un grande classico della letteratura di guerra. Dopo I centurioni, un nuovo capitolo delle imprese degli uomini del colonnello Raspéguy. Al ritorno dall’Indocina, dove hanno affrontato la drammatica prova dei campi di prigionia vietminh, i compagni del Capitano Esclavier e di Boisfeuras sono coinvolti in un nuovo conflitto, tra le montagne e il deserto d’Algeria. Dopo tante sconfitte questa maledetta guerra la vogliono vincere, ma gli uomini di Raspéguy il destino è quello di diventare “soldati perduti”.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 383

    Stampato nel 2014 da Mursia

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    I ragazzi del Tuscania. 1980-2010. Le missioni in Libano-Bosnia-Albania-Iraq-Afghanistan nei ricordi di un carabiniere paracadutista

    24.00

    Pietro Compagni – Carmelo Burgio

    A ottantuno anni da quel 1° luglio 1940, giorno di fondazione del 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti, vengono ripercorse, attraverso i ricordi di un “ragazzo del Tuscania”, le missioni che hanno visto protagonista il reparto dagli anni ’80 ai 2000. L’autore rievoca, gli anni trascorsi al 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti, da quando era un giovane tenente fino a divenirne il comandante.  Possiamo rivivere in presa diretta e senza filtri le principali missioni del reparto, alternando momenti operativi ad alta tensione a momenti di quotidiano cameratismo. Nelle memorie di un paracadutista non poteva certo mancare la descrizione di un lancio, e quale luogo migliore di el Alamein in occasione delle celebrazioni per il sessantennale della battaglia, in compagnia di un team guidato dal generale Bertolini della Folgore? Il libro è arricchito da 28 tavole a colori, realizzate dall’illustratore Pietro Compagni, un racconto nel racconto che ripercorre, attraverso le immagini, la storia del Tuscania dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi.

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    Il «lupo» va alla guerra – Memorie di un marò: dalla Decima Mas alla Legione Straniera

    18.00

    «I sette marciarono in fila nel deserto sotto un sole cocente verso la costa di Cap Matifou, dove le onde colpivano le rocce con grandiosi spruzzi. Di notte, la luna grigia splendeva sull’immobilità dei corpi esausti. Davanti all’azzurro della baia, al bianco della città di Algeri, Francesco sognò la libertà» – Con la resa della Decima Mas del comandante Junio Valerio Borghese, Francesco Olivieri, giovane marò del battaglione “Lupo”, comincia un’odissea che lo porterà nei campi di prigionia inglesi in Algeria. Al ritorno in patria lo aspetta il destino dei vinti: emarginato e senza lavoro, decide di arruolarsi nella Legione Straniera. Ed è di nuovo guerra: prima in Indocina, poi in Algeria. Come in una sorta di dannazione, si trova di nuovo dalla parte degli sconfitti con l’unica consapevolezza di aver salvato l’onore e di non aver rinunciato ai propri ideali.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 310 + 6 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2018 da Mursia

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    Il 7 ottobre fra verità e propaganda. L’attacco di Hamas e i punti oscuri della narrazione israeliana

    12.00

    Roberto Iannuzzi

    Il brutale attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre 2023 contro le comunità di Israele attorno alla Striscia di Gaza ha rappresentato uno spartiacque nella storia israelo-palestinese. Quella scintilla ha innescato una guerra ancora più violenta a Gaza, a sua volta all’origine di una gravissima crisi regionale. Ma cosa è realmente accaduto quel giorno? Davvero l’intelligence israeliana era all’oscuro del piano palestinese? E perché i segnali premonitori sono stati ignorati? Quel 7 ottobre hanno avuto luogo feroci combattimenti tra le forze armate israeliane e i miliziani palestinesi. Il terribile bilancio di 1139 morti israeliani è stato attribuito alla furia di Hamas. Ma quante di quelle vittime sono rimaste uccise nel fuoco incrociato tra israeliani e palestinesi?

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    Il Caucaso dall’Imam Samil a Ramzan Kadyrov

    24.00

    Daniele Perra

    Questo libro affronta la storia e la geopolitica del Caucaso russo alla luce del particolare legame che continua a tenere unite fra loro Mosca ed una regione che, in quanto “limes”, rimane sottoposta ad attacchi e tentativi di destabilizzazione. Il testo si suddivide in due parti: la prima si concentra sulla storia della regione caucasica dall’antichità fino ai nostri giorni; la seconda, invece, è dedicata alla storia ed alla geopolitica della Cecenia, alla penetrazione dell’Islam nell’area ed alla particolare relazione che esso ha instaurato con l’Adat (la legge consuetudinaria locale). Tutto ciò senza tralasciare la rilevanza geopolitica dei conflitti divampati negli anni ‘90 del secolo scorso e la ricostruzione della regione all’interno dello spazio russo.

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    Il conflitto arabo-israeliano

    16.00

    Da quando nel 1948 in Palestina fu creato lo stato di Israele, il Medio Oriente è una delle zone di tensione permanente nello scacchiere internazionale, teatro di guerre e violenti conflitti che scoppiano a intervalli quasi regolari. Il volume tratteggia in primo luogo il complesso di ragioni che portarono alla decisione di dar vita allo stato di Israele, poi illustra la serie di eventi politici e militari che negli anni hanno disegnato il grafico altalenante delle relazioni arabo-israeliane, fino alla scena odierna, in cui si segnala l’intensa attività diplomatica svolta dal segretario di stato americano John Kerry. Nuova edizione ampliata. 5 mappe b/n

    Brossura, 12 x 20 cm. pag. 267

    Stampato nel 2015 da Il Mulino

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    Il Dorje e la spada – La resistenza armata tibetana contro l’invasione cinese (1950-1974)

    18.00

    Dopo l’invasione cinese del Tibet nel Marzo del 1959, nelle vastissime zone periferiche del territorio tibetano si sviluppò una spontanea guerriglia popolare contro l’invasore, che ebbe come prime protagoniste le tribù nomadi del Kham e conobbe successivamente una breve stazione di scarsi aiuti dall’Occidente. La storia di questa eroica resistenza popolare, che durò ben venticinque anni, è ancora oggi sconosciuta. Contiene un’esclusiva intervista al Presidente dell’Associazione dei Combattenti Tibetani in Esilio (Chushi Gandruk).

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 84 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2020 da Il Cerchio

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    Il fronte russo

    13.00

    Luca Steinmann

    Steinmann è stato quasi l’unico testimone occidentale dietro le linee nemiche. Prima in trincea dopo trincea nelle steppe intorno a Donetsk, poi dentro la città di Mariupol, in prima linea a documentare gli scontri armati dentro l’acciaieria di Azovstal. Poi più a Nord, nella regione di Lugansk. E ancora in Crimea e nel Sud dell’Ucraina.  E infine di nuovo a Donetsk a testimoniare l’annessione definitiva alla Russia come anche i pesanti bombardamenti dell’esercito di Kiev sulla città. In questo libro racconta le storie reali di uomini, donne, bambini, soldati, volontari, rifugiati, insieme alle pressioni subite durante i controlli, descrivendo con precisione il volto feroce di una guerra tragica e fratricida.

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    Il gomito del diavolo

    18.60

    Paolo Riccò – Meo Ponte

    Afghanistan, 2013. La Brigata italiana, responsabile del settore West della missione ISAF, sta attuando il piano di ripiegamento delle forze italiane verso la base di Herat, quando al generale Paolo Riccò, vice del Capo di Stato Maggiore per le operazioni, viene affidata una missione che in molti giudicano spregiudicata e altamente rischiosa per il luogo e le modalità con cui dovrà essere condotta. Contando solamente su un manipolo di uomini, il comandante italiano deve supportare e coadiuvare le forze afghane incaricate di riprendere il controllo del Gomito del Diavolo, un tratto della Ring Road di primaria importanza per i rifornimenti condotti dal nord-ovest al sud del Paese. A rendere il risultato dell’operazione ancora più incerto c’è la diffidenza nei confronti delle truppe italiane da parte del generale Mark A. Milley, comandante di tutte le forze americane e di quelle della NATO impiegate in Afghanistan. Milley senza troppe remore fa intuire la sua scarsa confidenza nella nostra capacità di assolvere al compito. Grazie a una strategia che nessun altro avrebbe avuto il coraggio nemmeno di pensare, il generale porta a termine con successo una delle operazioni più rischiose della missione in Afghanistan.

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    Il grande gioco del Caucaso. Nagorno Karabakh, il Paese fantasma nella partita geopolitica tra Russia, Usa e Turchia

    15.00

    Clemente Ultimo

    Piccolo, aspro e privo di ricchezze naturali: apparentemente, il Nagorno Karabakh è un territorio poco appetibile. Eppure, da trent’anni, armeni ed azeri hanno combattuto almeno tre guerre in campo aperto per il suo controllo. Per gli armeni – da sempre presenti nella regione – si tratta di rivendicare il proprio diritto all’autodeterminazione; per gli azeri, invece, è necessario mantenere i confini statuali fissati da Stalin. In questo sanguinoso confronto, hanno giocato e giocano un ruolo di primo piano vecchie e nuove potenze, Russia, Turchia e Iran su tutte. Segno che, dietro la nascita della Repubblica di artsakh – stato non riconosciuto, figlio della vittoria Armena nella guerra dei primi anni ’90 – ed il tentativo azero di riconquistare quei territori, si muovono interessi ben più grandi rispetto a quelli degli attori locali. Il Nagorno Karabakh si trova, infatti, in quel Caucaso ex sovietico dove si intrecciano alcune delle più importanti rotte energetiche del mondo: dai giacimenti del caspio, del resto, giunge in Europa buona parte del gas – e del petrolio – che viene utilizzato quotidianamente.

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    Il martirio del Kosovo

    20.00

    Questo libro è una pagina malinconica della recentissima storia dell’Europa, in cui i Serbi, abbandonati da tutti, sono stati bombardati dalle forze della NATO, che ha approfittato di un’opinione pubblica mondiale anestetizzata e manipolata. A seguito di una immigrazione selvaggia, gli autoctoni sono stati invasi dagli Albanesi. Costoro hanno proclamato l’indipendenza di questa regione: così, nel cuore dell’Europa, una minoranza cristiana è vittima di una vera epurazione etnica e questo su un territorio che storicamente le appartiene.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 194 20 foto a colori

    Stamp0ato nel 2015 da Novantico

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    Il mestiere della guerra – Dai mercenari ai manager della sicurezza

    26.50

    Gabriella Pagliani

    Il fenomeno risale agli anni Novanta, ma solo gli specialisti ne sono a conoscenza. Si tratta delle nuove compagnie di ventura, le società private militari, Private military companies, (Pmc) che traggono il loro punto di forza da una struttura societaria articolata e complessa. Esse sono specializzate nella gestione della sicurezza e della guerra a livello mondiale, dove la statualità è in declino e il monopolio della forza in sfacelo. L’Africa è il loro terreno di coltura: Congo, Angola e Sierra Leone sono i tre case-studies analizzati nel libro, paesi ricchi di risorse minerarie ed energetiche, dove le Pmc con poche centinaia di uomini, sono intervenute in situazioni d’instabilità politico-militare. Ma non è solo l’Africa il campo d’azione di tali armate private: negli Stati Uniti, un ruolo sempre più trainante è ricoperto dall’industria dei contractors , giganti economici a cui il Pentagono e il Dipartimento di Stato affidano i servizi militari, logistici e d’ intelligence per sostenere la crescente presenza della macchina bellica americana nel mondo. Pmc e contractors rappresentano con i loro corporate warriors quindi due aspetti diversi della privatizzazione dell’uso della forza. Il libro, articolato su due piani di ricerca-studio e di attualità, tenta un’analisi sistematica e approfondita del fenomeno, ed è il frutto di lunghi soggiorni all’estero e di accurate indagini. In un mondo globalizzato che anela alla sicurezza si delinea così una nuova concezione della guerra che prefigura una parallela “privatizzazione della pace”.

    Brossura 14 x 22 cm. pag. 283

    Stampato nel 2004 da Franco Angeli

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    Il problema jugoslavo e l’Italia 1915-2000 – La condotta occidentale

    14.00

    I rapporti tra l’Italia e la Jugoslavia hanno segnato il ventesimo secolo e, probabilmente, ne condizioneranno il ventunesimo, anche se oggi la Jugoslavia non esiste più come entità statale. Questo libro analizza questi rapporti a partire dal Primo conflitto mondiale fino alla fine del secolo scorso, facendo luce su tutti i retroscena che li hanno accompagnati.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 150

    Stampato nel 2001 da Settimo Sigillo

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    Il Reparto – Passato e Presente del Reggimento d’Assalto Paracadutisti Col Moschin

    30.00

    Nel 1917 Giovanni Messe dava vita al IX Reparto d’Assalto, creando di fatto la prima unità di Forze Speciali dell’Esercito Italiano. L’eredità di pochi uomini coraggiosi e sprezzanti del pericolo è arrivata fino ad oggi, incarnandosi dapprima nel Reparto Sabotatori e poi nel 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”. Questo libro racconta la loro storia, dalle origini fino ai giorni nostri, attraverso le vicissitudini del reparto e le testimonianze di uomini straordinari. Il Nono Reggimento è un’eccellenza italiana, ammirato e stimato da tutti i reparti analoghi del mondo. Il volume è nato grazie alla collaborazione con il 9° Reggimento e l’A.N.I.E. (Associazione Nazionale Incursori Esercito) ed è avvalorato da un ricco ed inedito apparato iconografico. Il lavoro è completato da una introduzione del comandante di reparto: Colonnello Paolo Attilio Fortezza; da una nota storica del Generale C.A. Marco Bertolini e da una prefazione del Colonnello Angelo Passafiume, presidente dell’Associazione Nazionale Incursori Esercito.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 280 + 32 pag fuori testo con foto b/n + 88 pagine fuori testo con foto a colori

    Stamapto nel 2016 da Edizioni Il Maglio

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    Il Reparto – Passato e Presente del Reggimento d’Assalto Paracadutisti Col Moschin

    Il prezzo originale era: €30.00.Il prezzo attuale è: €15.00.

    Nel 1917 Giovanni Messe dava vita al IX Reparto d’Assalto, creando di fatto la prima unità di Forze Speciali dell’Esercito Italiano. L’eredità di pochi uomini coraggiosi e sprezzanti del pericolo è arrivata fino ad oggi, incarnandosi dapprima nel Reparto Sabotatori e poi nel 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”. Questo libro racconta la loro storia, dalle origini fino ai giorni nostri, attraverso le vicissitudini del reparto e le testimonianze di uomini straordinari. Il Nono Reggimento è un’eccellenza italiana, ammirato e stimato da tutti i reparti analoghi del mondo. Il volume è nato grazie alla collaborazione con il 9° Reggimento e l’A.N.I.E. (Associazione Nazionale Incursori Esercito) ed è avvalorato da un ricco ed inedito apparato iconografico. Il lavoro è completato da una introduzione del comandante di reparto: Colonnello Paolo Attilio Fortezza; da una nota storica del Generale C.A. Marco Bertolini e da una prefazione del Colonnello Angelo Passafiume, presidente dell’Associazione Nazionale Incursori Esercito.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 280 + 32 pag fuori testo con foto b/n + 88 pagine fuori testo con foto a colori

    Stamapto nel 2016 da Edizioni Il Maglio

    Condizioni del libro: piccola imperfezione nel dorso

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    Images of War – Chiang Kai-shek versus Mao Tse-tung – The Battle for China 1946–1949. Rare Photographs from Wartime Archives

    24.00

    Il volume fa parte di una serie di monografie interamente illustrate dedicate ai conflitti e agli armamenti compresi nel periodo storico che va dall’inizio del XX secolo ai conflitti del secondo dopoguerra. Particolare enfasi viene riservata alle vicende belliche della Seconda Guerra Mondiale. Frutto di anni di ricerche negli archivi di tutto il mondo, questi volumi mostrano, attraverso centinaia di immagini in b/n accompagnate da esaustive didascalie, uomini, armi e mezzi nel contesto delle campagne militari a cui parteciparono. Il presente volume prende in esame specificatamente la guerra tra Chiang Kai-Shek e Mao Tse-Tung in Cina, tra il 1946 e il 1949.

    Brossuara, 18,8 x 24,4 cm. pag. 160 riccamente illustrato con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da Pen & Sword

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    In missione per la pace. Le forze armate italiane in Libano (1092-1984)

    22.00

    Luca Gorgolini

    Il libro ricostruisce la partecipazione dell’Italia alla Forza multinazionale che operò a Beirut, dall’agosto del 1982 al marzo 1984. Un passaggio importante sul versante del nuovo ruolo assunto dalle Forze armate per sostenere le ambizioni nazionali in aree considerate di primaria importanza: il Mediterraneo e il Medio Oriente. Con il coinvolgimento complessivo di circa 8000 militari, Italcon ha rappresentato il punto di inizio di una partecipazione crescente dell’Italia in operazioni militari di ogni tipo. La complessità, le contraddizioni di quella missione e le sue molteplici eredità vengono qui approfondite attraverso lo studio dei documenti rintracciati in numerosi archivi civili e militari e le testimonianze di alcuni degli uomini che ebbero un ruolo di primo piano tra le file del contingente.

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    In ogni parte del mondo – Reportage tra le forze speciali nei teatri di guerra

    Il prezzo originale era: €17.00.Il prezzo attuale è: €11.05.

    Claudia Svampa             Prezzo di listino  17.00 (sconto 35%)

    In ogni parte del mondo c’è un angolo di cielo dove la notte è spenta di stelle e accesa di scie luminose dei missili. Dove di giorno il caldo brucia addosso, la sabbia penetra nella pelle, e l’aria è satura di grida, soffocate dalle note monotone dei kalashnikov. A volte è in Iraq, altre in Afghanistan, Siria, Libia o Somalia. Ma è sempre in quella parte di mondo buia, dove si combattono guerre che non chiamiamo con il loro nome. Guardare lì fa male. È nei paesi più devastati che troviamo loro, gli incursori del Nono, soldati d’élite dalle capacità uniche, abituati a vivere nell’ombra e operare in condizioni estreme. Sono forza inaudita di disciplina e serietà, di tecnica e difesa, e rappresentano la punta di diamante dell’Esercito. Vivono come un branco di lupi, affamati di sogni e folli di ideali. Con un’anima che conosciamo poco, e che incanta. Prefazione di Marco Bertolini. Riflessioni di Fabio Mattiassi.

    Brossura, 12,5 x 19 cm. pag. 238

    Stampato nel 2018 da Historica edizioni

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    Indochine. Dien Bien Phu et les combats de l’impossible

    45.00

    Denis Lassus  – Mark Bruschi

    La battaglia di Dien Bien Phu rimane l’episodio finale di una guerra in Indocina in cui le migliori truppe dell’esercito francese non hanno mai smesso di mostrare inesauribile coraggio ed eroismo. È in questo bacino strategico dell’Alto Tonchino che è stato allestito un vero e proprio campo trincerato, protetto da tre concentrici punti di appoggio a nord, “Gabrielle”, “Anne-Marie” e “Béatrice”, e da un punto a sud chiamato “Isabella”. I Vietgong, che occupavano le colline sovrastanti, ebbero gioco facile a bombardare con artiglieria e mortai i caposaldi francesi, che con scarso appoggio aereo e rifornimenti limitati, dopo una più che eroica restenza, dovettero arrendersi alle sovverchianti forze comuniste. Molti libri hanno “cantato” le gesta di Legionari e Paracadutisti in questa battaglia senza esclusione di colpi. Il volume è molto ben illustrato con immagini in b/n e a colori.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 160 riccamente illustrato a colori e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2020 da Memorabilia

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    Inferno a Kabul. La vera storia del ritiro occidentale dall’Afghanistan

    15.00

    Chiara Giannini – Simone Platania

    Cosa c’è dietro al frettoloso ritiro della coalizione internazionale dall’Afghanistan? E i vent’anni che le nostre Forze armate hanno passato in quella terra sono davvero serviti a qualcosa, visto il drammatico epilogo? Un libro in cui il lettore troverà le risposte a queste e altre domande nel racconto degli ultimi giorni nell’inferno di Kabul vissuti dall’inviata di guerra Chiara Giannini ma anche nell’analisi fatta da esperti e veterani di ciò che è stato a sarà di una terra in cui la guerra è parte integrante della cultura civile. La vera storia della fuga degli interpreti afghani, dell’impegno per salvarli dei militari italiani, delle donne rimaste a subire il regime del nuovo Emirato talebano ma soprattutto di quello che resterà sempre un clamoroso errore occidentale.

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    Io sono un’arma – Memorie di un marine.

    19.90

    È notte fonda quando il diciottenne David Tell scende dall’autobus che l’ha portato a Parris Island, la base militare dove avviene la prima, estenuante e selettiva fase dell’addestramento dei marines. David è sempre stato idealista e patriottico, ma niente poteva prepararlo a quello che lo aspetta: un addestramento massacrante, un incubo fatto di soprusi, vessazioni, vere e proprie torture, dal quale David riesce a uscire soltanto quando tocca il fondo dentro di sé e scopre di poter resistere. Tanto che nei mesi successivi David terminerà l’addestramento – rischiando la vita più volte – e apprenderà le tecniche di combattimento più avanzate, con le armi da fuoco e senza, le tattiche di sorveglianza e di aggressione, le manovre di invasione degli edifici occupati dai nemici… E i suoi risultati saranno tanto eccellenti che verrà selezionato per entrare a far parte della Fast Co (Fleet Anti-Terrorism Security Team Company): un’unità speciale all’interno dei marine, un’élite composta da uomini scelti diventati veri professionisti della guerra. Con una voce asciutta e struggente al tempo stesso, David rivela segreti e retroscena inediti che riguardano il corpo militare più famoso al mondo… Ma racconta anche l’estrema solitudine e l’estrema diffidenza nei confronti dei civili, della famiglia, degli affetti più cari. E persino di se stessi.

    Brossura, 14 x 21,5 cm. pag. 614

    Stampato nel 2014 da Longanesi

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    Io, comandante di Wagner. Una testimonianza unica sull’armata segreta di Putin

    18.90

    Marat Gabidullin

    Per la prima volta un ex comandante del gruppo Wagner racconta fatti (e misfatti) delle guerre di Putin. Nel 2020, un piccolo ma coraggioso editore siberiano annuncia la pubblicazione della prima testimonianza non anonima dall’interno del Gruppo Wagner, considerato l’armata segreta di Vladimir Putin. Ma il giorno dopo aver parlato del libro in un’intervista, l’autore, Marat Gabidullin, un ex comandante della milizia, riceve minacce tali da costringerlo ad annullare il progetto. Ora questa preziosissima testimonianza di un soldato dell’ombra viene finalmente alla luce. Gabidullin non è un pentito. Non è un delatore, dilaniato dalla propria coscienza. No. Marat è un soldato.. Orgoglioso di aver combattuto l’Isis in Siria come mercenario di Wagner. Eppure, Marat è a disagio nell’ammettere di aver servito un esercito ombra illegale, oggi sotto i riflettori, accusato di aver commesso i peggiori abusi, stupri, torture e omicidi contro le popolazioni civili nei Paesi in cui è sceso in campo. Dalla Siria alla Repubblica Centrafricana. Dalla Libia all’Ucraina.

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    Iraq-Afghanistan – Guerre di pace italiane

    18.00

    Esiste un’italian way of war? Un modo tutto italiano di partecipare ai conflitti negando di fare la guerra? Schierando le truppe, ma limitando impegno bellico ed esposizione politica? Iraq-Afghanistan. Guerre di pace italiane esamina la partecipazione militare italiana alle guerre scoppiate dopo l’11 settembre approfondendo le ambiguità dell’Italia in guerra. L’Italia ha spesso schierato truppe e mezzi insufficienti che hanno lasciato i contingenti esposti a miliziani e terroristi. In altri casi sono state messe in campo forze potenti ma non autorizzate a combattere. Scelte dettate dall’esigenza di essere al fianco degli alleati anglo-americani pur senza correre i rischi di un reale ruolo bellico. Due governi, di diverso colore politico, hanno cercato di coprire la realtà dei combattimenti utilizzando la retorica delle “missioni di pace” e delle “operazioni umanitarie” complice anche una censura mediatica senza precedenti in una democrazia. Limiti che inesorabilmente condizionano la nostra politica estera portandoci ai margini dell’Occidente.

    Brossura, 13,7 x 21 cm. pag. 258 con circa 19 foto a colori

    Stampato nel 2007 da Studio LT2

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