Il MAB. Moschetto Automatico Beretta

collezionismo

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    Il MAB. Moschetto Automatico Beretta

    60.00

    Adriano Simoni

    Il successo del MAB, universalmente riconosciuto uno tra i migliori mitra mai prodotti, era dovuto al rapporto esistente tra l’efficienza e la semplicità del progetto. La qualità nelle lavorazioni e nella funzionalità delle soluzioni tecniche adottate lo resero particolarmente stabile, affidabile e preciso, una élite tre le élite. L’Autore presenta un’accurata disamina del Moschetto Automatico Beretta, fiore all’occhiello dell’industria armiera italiana: dalla sua genesi al prototipo, ai modelli derivati ed ai post bellici. Il volume è corredato da numerose immagini a colori, con particolari e marchi, oltre a un cospicuo nucleo di apparati documentali rari. Considerando che poche sono le istituzioni museali che conservano raccolte di armi del genere, questa opera, è da ritenersi uno strumento indispensabile sia per i collezionisti che per i Musei e le Istituzioni.

     

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    Il Mitra. Origini Evoluzione e Sviluppo

    25.00

    Giorgio Scaccia

    In relazione alla dotazione di armi da fuoco individuali, ovvero il cui utilizzo e messa in opera richiede l’apporto di un singolo operatore, il mitra, alias pistola mitragliatrice, ha avuto un’altissima considerazione, nonché un massiccio utilizzo, inizialmente in ambito militare, successivamente, se non parallelamente, in ambito civile nel campo dell’armamento individuale delle forze di polizia di mezzo mondo, così come ovviamente come arma temibile ed al tempo stesso micidiale nelle mani, purtroppo, di terroristi, gangsters e delinquenti comuni. Questo saggio offre una ricostruzione storica dell’arma dalla sue origini ai nostri giorni e ne mette a fuoco l’evoluzione di utilizzo nelle forze armate di tutto il mondo.

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    Il Novantuno Mannlicher-Carcano – Das italienische Waffensystem Modell 1891

    89.00

    Questa bellissimo volume si occupa in modo approfondito del sistem d’arma Modello 1891, che venne prodotto in Italia fino al 1950. Attraverso testi accurati e più di mille illustrazioni – fotografie originali, fotografie dei particolari, dai marchi alle scatole delle munizioni a tutti i tipi di baionetta o coltello-baionetta da adattare al fucile, riproduzioni di dettagliati disegni tecnici, riproduzioni delle disposizioni ufficiali del Regio Esercito e di manuali di uso e manutenzione – ne vengono mostrate tutte le varianti, dai fucili sperimentali costruiti nelle fabbriche di Brescia ai moschetti costruiti nelle fabbriche di Terni. Il volume, frutto di un lungo lavoro di ricerca, sia dal punto di vista iconografico che sul testo, è sicuramente una importante opera di riferimento per storici, collezionisti e tecnici armaioli.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 388 con numerose foto e disegni tecnici b/n

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2007 da VS-Books

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    Il Piastrino di Riconoscimento – L’identificazione sui campi di battaglia

    15.00

    In ambito collezionistico tra i numerosi oggetti che compongono la “militaria” ci sono degli oggetti molto particolari: i piastrini di riconoscimento. Da sempre essi suscitano molta curiosità e interesse. Questo elaborato traccia la storia del processo dell’identificazione individuale, che a partire dall’esigenza sociale, politica e militare, portò all’utilizzo sistematico dei piastrini di riconoscimento da parte dei maggiori eserciti nazionali.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 66 con foto b/n e colori

    Stampato nel 2018 In Proprio

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    Il racconto delle cartoline imperail rege

    18.00

    Centinaia di cartoline dell’impero austro-ungarico rappresentano il modo d’essere di quel mondo di ieri da cui si sono formate le nazioni di mezza Europa. Divise dall’Autore in “stanze”, le cartoline divengono così il racconto visivo dell’atmosfera di quel mondo: cartoline con la schietta semplicità di un ambiente famigliare, borghese. Tedesco ma famigliare, con quello che Zweig chiama “l’odore umidiccio, muffoso, caratteristico di quella casa come di tutti gli uffici pubblici austriaci, quell’odore che gli austriaci chiamavano “erariale”, una puzza di stanze troppo riscaldate, troppo affollate, mai bene arieggiate, che compenetrava prima le vesti e poi anche le anime”. Le schede delle copertine contengono i dati sugli artisti, sugli stampatori e sull’argomento così da consentire al collezionista la più precisa catalogazione.

    Brossura 21 x 29,7 cm. pag. 160 con 160 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2009 da Gaspari

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    Il racconto postale della Grande Guerra. Origini della comunicazione di massa in Italia e in Romagna. Propaganda e satira nel primo conflitto mondiale

    20.00

    Francesco Billi

    La Grande Guerra pose per la prima volta le masse europee di fronte alle ideologie, alle speranze e alle paure di un mondo complesso, tecnologico e globalizzato: fu il big bang dell’età contemporanea per il Vecchio Continente. Grazie a un vasto archivio iconografico, questo libro intende rievocare la tragedia della prima guerra mondiale, attraverso oltre 250 immagini in cui miti, simboli e riti della Grande Guerra sono rappresentati in figure di rara suggestione. Nell’anno zero della comunicazione, iconografie e invii postali prodotti dal 1914 al 1919, in ambito pubblico e privato, generano un mosaico di cronaca e di immagini in grado di narrare oggi il conflitto all’origine della nostra società: dai revival di Dante e Garibaldi allo sviluppo della moderna propaganda, dai raffinati illustratori alla dissacrante satira politica, passando per gli eroi romagnoli, la nascita del mito americano, il bombardamento di Ravenna, il mito di Baracca, fino alla vittoria.

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    Il Risorgimento attraverso le cartoline illustrate. Roma 1870

    38.00

    Consuelo Mastelloni – Danilo Amato

    Un libro illustrato che ripercorre gli anni del Risorgimento italiano grazie alla comunicazione affidata alle immagini delle cartoline. Un connubio tra storia e arte, un mix di ricerca e collezionismo. Cartoline illustrate, commemorative e rievocative stampate tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, che narrano gli eventi italiani accorsi tra il 1848 e il 20 settembre del 1870, giorno della presa di Roma. Queste carte postali fanno rivivere eventi e battaglie, presentano molti dei protagonisti di quegli anni e offrono lo spunto per narrare un’epoca così importante per la nostra Italia, durata ben ventidue anni. Una pubblicazione che ci guida tra le pagine del XIX secolo, dove storia e cultura s’intrecciano tra le immagini e nei testi pieni di curiosità e aneddoti…

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    Il Rosso e l’Oro. Uniformi, Equipaggiamento ed Armamento delle Unità svizzere al servizio del Regno delle Due sicilie. Vol. 2 1836 – 1859

    100.00

    Massimo Fiorentino

    Varie opere di natura storica e rievocativa hanno già trattato delle unità svizzere del Regno delle Due Sicilie: manca tuttavia uno studio organico e complessivo delle loro tenute ed equipaggiamenti. Tale é l’ambizione che si prefigge questa collezione di quattro volumi, in cui Verranno cosí trattate le uniformi degli ufficiali, sottufficiali e soldati svizzeri del Servizio di Napoli, nella combinazione dei vari oggetti che componevano il loro vasto guardaroba. In seno all’Esercito del Regno delle Due Sicilie, di per sé ricco uniformologicamente, le unità svizzere si distinguevano per varietà ed originalità. Reclutate da Francesco I (1825-1830), esse ricevettero dapprima uniformi dallo stile comparabile a quello della Guardia Reale. Questo che presentiamo, è il secondo volume dedicato ai Reggimenti Svizzeri delle Due Sicilie, con le splendide illustrazioni di Bruno Mugnai ed il contributo in testo e ricerche di Luca Esposito. E’ un volume con più di 900 immagini che presentano, avvenimenti, uniformi, copricapi, documenti, iconografia d’epoca e accessori. 52 soggetti uniformologici originali disegnati da Bruno Mugnai e 68 pagine di abstract in lingua inglese con la traduzione dei commenti e le descrizioni delle immagini. che rappresentano quanto di più aggiornato si conosca sulle fanterie borboniche del periodo risorgimentale. Seguite le prossime notizie e sostenete questa iniziativa per diffondere nuove informazioni, nuova iconografia e nuova ricerca su un soggetto affascinante!

    Rilegato, 24,5 x 30 cm. pag. 650 riccamente illustrato a colori e b/n con oltre 900 immagini

    Stampato nel 2024 da Curie Conseils

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    Il Servizio Postale della Marina Militare Vol. 1. Dalle Crociere alla Grande Guerra 1892-1915

    55.00

    Giuseppe Marchese

    Primo volume, di una serie di quattro, dedicato al periodo 1892-1915, cioè quello che spazia dalle crociere alla Grande guerra. Si articola in 350 pagine e analizza le dislocazioni geografiche nonché il servizio postale a bordo e tutte le tracce che ha lasciato, ossia affrancature, franchigie, timbri e così via. E questo per tutte le navi che hanno operato fuori dai confini nazionali, per esempio in occasione di crisi e conflitti. “L’arco temporale – spiega lo stesso Marchese – tiene conto, per l’inizio, della convenzione postale stipulata con le poste con la quale si permetteva il servizio postale a bordo delle navi, anche se ancora oggi non si sa quando questa convenzione abbia avuto effettiva attuazione”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 348 riccamente illustrato in b/n

    Stampato nel 2004

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    Il Servizio Postale della Marina Militare Vol. 2. L’Armata Navale nella Prima Guerra Mondiale 1915-1918

    55.00

    Giuseppe Marchese

    Secondo volume, di una serie di quattro, dedicato al periodo 1892-1915, cioè quello dell’armata navale prima della Grande Guerra. Si articola in 520 pagine e analizza le dislocazioni geografiche nonché il servizio postale a bordo e tutte le tracce che ha lasciato, ossia affrancature, franchigie, timbri e così via. E questo per tutte le navi che hanno operato fuori dai confini nazionali, per esempio in occasione di crisi e conflitti. “L’arco temporale – spiega lo stesso Marchese – tiene conto, per l’inizio, della convenzione postale stipulata con le poste con la quale si permetteva il servizio postale a bordo delle navi, anche se ancora oggi non si sa quando questa convenzione abbia avuto effettiva attuazione”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 520 riccamenet illustrato in b/n

    Stampato nel 2005

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    Il Tempo del Futurismo

    70.00

    Gabriele Simongini (a cura di)

    Il volume è il catalogo della mostra “Il tempo del futurismo” e raccoglie contributi autorevoli di studiosi ed esperti sul tema, offrendo un’analisi approfondita del rivoluzionario movimento d’avanguardia fondato da Filippo Tommaso Marinetti nel 1909. Curata da Gabriele Simongini e promossa dal Ministero della Cultura, la mostra – e questo catalogo – esplora il legame tra arte, scienza e tecnologia, ponendo al centro il concetto di “rinnovamento della sensibilità umana” innescato dalle scoperte scientifiche del tempo. Attraverso saggi critici, il catalogo indaga il ruolo centrale del Futurismo nel ridefinire i concetti di velocità, spazio, distanza e percezione, contestualizzandoli nell’epoca delle grandi innovazioni tecnologiche. Oltre ai testi, il volume presenta un ricco apparato iconografico con le immagini delle opere esposte, tra dipinti, sculture, disegni, film, oggetti d’arredo e strumenti scientifici d’epoca

    Brossura, 19,5 x 26,5 cm. pag. 494 riccamente illustrato a colori

    Stampato nel 2025 da Treccani

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    Il tempo nei treni. Orologi ferroviari italiani

    48.00

    Roberto Trombetta

    “L’orario e l’orologio”, sono tra i principali strumenti di lavoro del ferroviere, quelli che li uniscono tutti, in qualsiasi parte del mondo, il gesto rituale di guardare l’orologio prima di fischiare la partenza è sempre lo stesso, ovunque il ferroviere si trovi. Un fischio liberatorio che scatena finalmente la potenza dei cavalli di quella fantastica macchina che è la locomotiva. “Senza orologio non c’è ferrovia”, una frase che risuona come un obbligo da parte di ogni ferrovia ad avere un orologio che controlli il tempo dei treni, ecco perché a nostro parere gli orologi ferroviari di maggiore importanza e valore storico, sono quelli ufficiali, quelli cioè che i ferrovieri hanno ricevuto dalle loro amministrazioni, e come tutti gli oggetti ferroviari ne portano il marchio. Il mondo del collezionismo ferroviario e dell’orologeria ha iniziato da pochi decenni a rivalutare questi orologi, per lo più da tasca. Un grande lavoro di ricerca attraverso gli archivi nelle varie biblioteche sparse in Italia. Il materiale trovato è stato suddiviso cercando di spiegare al lettore non collezionista le specifiche di questi orologi, descrivendo in maniera dettagliata le procedure che il personale viaggiante delle ferrovie adottava per il buon uso di questi oggetti da lavoro. La descrizione degli orologi avviene in base alla marca e alla data di produzione. I capitoli del libro vengono interrotti da pagine di curiosità, che descrivono sinteticamente alcuni aspetti del mondo ferroviario. Nella descrizione degli orologi ferroviari abbiamo inserito le caratteristiche tecniche e le foto dettagliate del quadrante, del fondello, e del movimento, affinché il lettore possa ben riconoscere l’orologio in questione. Il libro termina con una dettagliata raccolta di normative riguardanti appunto l’uso e la manutenzione di questi orologi. Questo libro è dedicato a tutti gli appassionati di questi due mondi: orologi e ferrovie.

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    Imperial German Edged Weaponry Vol. I – Army and Cavalry

    99.00

    Questo primo volume di una serie di tre dedicati alle spade, daghe e baionette della Germania Imperiale, frutto di parecchi anni di accurate ricerche da una parte e dall’altra dell’Atlantico con il contributo di molti importanti collezionisti, è dedicato in particolare alle armi di Esercito e Cavalleria. Ogni volume è splendidamente illustrato con fotografie originali, disegni tratti da cataloghi e fotografie che riprendono gli oggetti delle numerose collezione. L’opera è sicuramente di fondamentale interesse per gli appassionati e i collezionisti di militaria tedesca del periodo imperiale

    Cartonato con sovracopertina 16 x 23,5 cm. pag. 381 + 48 di foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1998 da Schiffer

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    Imperial German Edged Weaponry vol. II – Naval Dirks and Sabers

    99.00

    Questo secondo volume di una serie di tre dedicati alle spade, daghe e baionette della Germania Imperiale, frutto di parecchi anni di accurate ricerche da una parte e dall’altra dell’Atlantico con il contributo di molti importanti collezionisti, è dedicato in particolare alle daghe e alle sciabole della marina. Ogni volume è splendidamente illustrato con fotografie originali, disegni tratti da cataloghi e fotografie che riprendono gli oggetti delle numerose collezione. L’opera è sicuramente di fondamentale interesse per gli appassionati e i collezionisti di militaria tedesca del periodo imperiale

    Cartonato con sovracopertina 23,5 x 31 cm. pag. 208 con oltre 200 foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato da Schiffer

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    Imperial German Edged Weaponry Vol. III – Automobile and Aero Corps Government and Civilian Hunting Colonial Kinder

    99.00

    Questo terzo volume di una serie di tre dedicati alle spade, daghe e baionette della Germania Imperiale, frutto di parecchi anni di accurate ricerche da una parte e dall’altra dell’Atlantico con il contributo di molti importanti collezionisti, è dedicato in particolare alle armi dei corpi motorizzati, sia terrestri che aerei, dei civili, dei cacciatori, delle truppe coloniali e della gioventù. Ogni volume è splendidamente illustrato con fotografie originali, disegni tratti da cataloghi e fotografie che riprendono gli oggetti delle numerose collezione. L’opera è sicuramente di fondamentale interesse per gli appassionati e i collezionisti di militaria tedesca del periodo imperiale

    Cartonato con sovracopertina 23,5 x 31 cm. pag. 272 con oltre 400 foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2008 da Schiffer

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    Imperial Japanese Army and Navy. Uniforms and Equipment

    49.00

    Tadao Nakata

    Classico e intramontabile volume sulle uniformi e i distintivi dell’Esercito e della Marina giapponese, durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa seconda edizione, mostra in dettaglio l’interia panoplia uniformologica, compresi i gradi, i distintivi e i simboli di reparto, utilizzata dalle forze armate giapponesi nel corso del conflitto. Il libro presenta anche una serie di disegni e mostra anche altri tipi di oggettistica, sempre legata alla figura del soldato giapponese: documenti, riviste, monete, opuscoli, bandiere e altro cartaceo in generale. Al volume è allegato un libretto, fuori testo con un sommario relativo alla traduzione delle didascalie, appunto dal giapponese all’inglese. Lavoro superlativo. Di difficile reperibilità.

    Rilegato, 19 x 26 cm. pag. 391

    Testo in lingua inglese/giapponese

    Stampato In Proprio

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    Imperial Japanese Good Luck Flags and One-Thousand Stitch Belts

    125.00

    Studio definitivo che cerca di fornire una risposta ai numerosi quesiti posti da collezionisti (neofita ed esperti) relativi ai yosegaki hinomaru e senninbari (bandiere porta fortuna e cinture giapponesi della seconda guerra mondiale) attraverso un agile testo e oltre 600 foto a colori e numerose rare foto d’epoca in bianco e nero.

    Rilegato con sovracopertina, 30 x 23 cm. pag. 286 completamente illustrato con circa 415 foto a colori e 114 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2008 da Schiffer

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    Imperios de papel (1845-1945). 100 anos de recortables de soldados alemanes

    36.00

    Rafael de Francisco Lopez

    Paper Empires cerca di essere un libro per l’intrattenimento, al di là di ogni connotazione ideologica; forse anche un’opera per il recupero di una parte della memoria iconografica e della stampa popolare europea e, soprattutto, un’opera dedicata a persone che erano bambini e che ad un certo punto della loro vita hanno giocato con gli ineffabili soldatini di carta. Con quello che a quei tempi prima del 1950 chiamavamo cut-out in Spagna. Anche se pensiamo davvero che nulla in questa vita sia innocente, i giochi per bambini sono e sono stati proprio questo, giochi. Nella nostra patria, come in quasi tutta Europa, i bambini giocano da più di 100 anni con i soldatini di piombo e di carta. Il volume si concentra esclusivamente sulla produzione di stampe popolari tedesche, a causa dell’alta qualità delle litografie tedesche, queste ultime furono itilizzare da bambini e collezionisti di molti altri paesi. Un libro indicato per tutti quei collezionisti che ancora inseguono i “soldatini di carta”.

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    Individual Gear and Personal Items of the GI in Europe 1942-1945 – From ‘Pro-Kits’ to ‘Pin-Ups’!

    79.00

    Questo volume è di gran lunga lo studio migliore e più completo riguardo gli oggetti personali del soldato americano durante la Seconda Guerra Mondiale. Interamente illustrato con fotografie a colori e in b/n, presenta in dettaglio tutta una serie di oggettistica, non militare, che il soldato americano in Europa e in Nord Africa, si portava dietro durante le marce e i combattimenti: articoli da bagno, tabacco, effetti personali, rappresentavano per i soldati i beni più preziosi. Il volume delinea e illustra, attraverso più di 500 ifotografie a colori e in b/n molte delle quali inedite, un lato sentimentale del soldato in guerra e categorizza molti oggetti personali che portava in battaglia. Gli storici e i collezionisti hanno a disposizione un volume unico nel suo genere, che offre una serie di informazioni preziose di annunci d’epoca, e anedoti nostalgici.

    Rilegato, 22,5 x 28,5 cm.pag. 200 con circa 600 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2005 da Schiffer

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    Information. Propaganda. Kunst.

    59.00

    Erik Eybl

    La prima metà del Novecento, iniziata in modo così sanguinoso con la Prima Guerra Mondiale, ha segnato la fine di 500 anni di politica di potenza europea. Mai prima d’ora si erano radunate folle simili. Mai prima d’ora una guerra aveva travolto l’intera economia e la vita civile di un paese. Oltre ai giornali, il manifesto è stato l’unico “strumento di propaganda) in ogni paese a controllare questi processi. Molti poster non avevano solo lo scopo di “trasportare” informazioni, ma principalmente di essere usati come strumenti di propaganda. Ma anche se erano principalmente legati alle leggi della psicologia pubblicitaria, al contempo (spessso e volentieri) possedevano un notevole spessore artistico. Questo triplice contenuto, veicolo di informazioni, materiale di propaganda e opera d’arte allo stesso tempo, rende i manifesti della Prima Guerra Mondiale così interessanti. Particolarmente interessante è il confronto tra opere francesi e austro-ungariche. Gli artisti di entrambi i paesi hanno anche utilizzato un linguaggio diverso per i poster per temi molto simili, ma per raggiungere gli stessi obiettivi. Le loro opere potrebbero non essere psicologicamente sofisticate come i manifesti della Gran Bretagna o degli Stati Uniti, ma sono certamente tra le più preziose dal punto di vista artistico e collezionistico.

    Rilegato, 25 x 29,5 cm. pag. 206 interamente illustrato con rappresentazioni a colori

    Testo in lingua tedesca/francese

    Stampato nel 2010 da Verlag Militaria

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    Insignia of the Waffen-SS – Cuff Titles Collar Tabs Shoulder Boards and Badges

    33.00

    Tutte le insegne specifiche utilizzate sulle uniformi dal Waffen-SS durante la Seconda Guerra Mondiale sono riportate in questp conciso lavoro, completamente a colori: gradi, spalline, insegne di nazionalità, scudi di reparto, aquile, fasce da polso e qualsiasi mostrina in stoffa utilizzata sulle giacche, sui baveri e nelle maniche delle divise. Utilizzando quasi 300 fotografie a colori, questo libro mostra la generalità delle insegne delle Waffen-SS, durante tutto il corso del conflitto. Alcune delle insegne riportate, sono particolarmente rare, come quelle utilizzate da unità delle Waffen-SS armene, bosniache, indiane, e georgiane. Inoltre, il libro riporta diverse foto d’epoca che documentano l’uso delle varie insegne mostrate dal libro.

    Rilegato, 18,5 x 26 cm. pag. 72 completamente illustrato con foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Schiffer

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    Into the Blue – Uniforms of the United States Air Force, 1947 to the Present: Volume Two: Distinctive Uniforms Formal and Informal Uniforms

    110.00

    Questo secondo volume prende in esame le uniformi, sia formali che informali, che normalmente non sono utilizzate su base quotidiana da parte dei membri dell’US Air Force. Con oltre 1.000 immagini, è possibile tracciare la storia di queste uniformi e le modifiche apportate nel corso degli anni. Considerando che le uniformi “possiedono” un loro periodo di servizio, questo studio fornisce al collezionista la collocazione storica dell’uniforme, e, ove possibile, la storia che vi è dietro di essa. Dave Schultz e Johnny Schlund forniscono un’enorme mole di informazioni recuperate in decenni di ricerca, e analizzano gli aspetti relativi alle uniformi di innumerevoli corpi: Uniformi WAF Utility, Uniformi per attività fisiche; Guardie d’Onore dell?USAF; Forze di Sicurezza, ecc..

    Rilegato, 23 x 31 cm. pag. 290 illustrato con oltre 100 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Schiffer

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    Into the Blue. Uniforms of the United States Air Force 1947 to the Present Vol 1

    110.00

    Into the Blue analizza in modo sistematico le uniformi dell’USAF a cominciare dai primi giorni dell’intervento americano nella Prima Guerra Mondiale, attraverso la sua progressione fino alle divise attuali dell’aviazione americana. L’obiettivo principale di questo primo volume è quelo di studiare le uniformi di servizio degli uomini e delle donne dell’US Air Force, le divise estive e quelle invernali dei primi decenni di storia dell’Air Force, le modificazioni alle divise durante il secondo conflitto mondiale e la guerra del Vietnam, per arrivare alle profonde modifiche sia in ambito progettuale che produttivo che hanno caratterizzato le divise degli ultimi decenni. Questo libro ben documentato contiene oltre 1100 illustrazioni di cui circa 400 a colori, così come vari contributi di esperti uniformologi. Vengono analizzati anche lo sviluppo e la produzione degli accessori delle divise, mostrine, cappelli, calzature, ecc. Questo volume, assieme al secondo in fase di pubblicazione è sicuramente l’opera di riferimento per i collezionisti di uniformologia dell’Us Air Force.

    Rilegato, 23 x 31 cm. pag. 290 illustrato con oltre 400 foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Schiffer

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    Italia sveglia; Uno stivale di cartoline tutti i simboli della nostra Patria

    27.00

    In una carrellata di 232 pezzi, da fine Ottocento ai giorni nostri, la cartolina si rivela come spia dell’immaginario collettivo degli Italiani. Un immaginario che li portò a fanatismi nazionalistici, ma qualche volta anche a visioni critiche e non prive di ironia. Come ogni altro Stato, l’Italia è simboleggiata dalla propria bandiera; ma anche i suoi tre colori bastano. Monarchia sino al 1946, l’Italia fu simboleggiata dal re; e magari anche solo da qualcuno degli attributi di casa Savoia. Unico Paese con una forma subito riconoscibile, l’Italia coincide con essa; ma spesso lo ‘stivale’ venne raffigurato capovolto. La nostra Madre Patria, come ogni figura allegorica di matrice accademica, si presenta in antiche vesti che, a seconda dei casi, coniugano la sua austera immagine con altre di matrice mitologica, desunte dalla romanità oppure associate ai risorgimentali padri fondatori. Ma durante l’interventismo, l’Italia assunse apparenze e movenze giovani, piacenti e persino piccanti. Nel Ventennio, l’Italia fu fatta coincidere con il simbolo del fascio e questo fu spesso sostituito dalla figura del duce. Insomma, l’Italia è talmente varia da aver creato il sospetto che il suo valore simbolico sia incerto. Forse anche per questo la nostra Madre Patria, in anni recenti, fu irrisa assieme a tutte le altre simbologie oscillanti tra la retorica e il kitsch.

    Brossura 24 x 21 cm. pag. 156 con 232 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2011 da Vaccari

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    Italian Front 1944-1945 – Battlefield Relics-Ritrovamenti dal campo di battaglia Vol. 2

    20.00

    Prosegue con questo secondo volume la collana “Italian Front”, nel quale gli autori propongono ai lettori, con la consueta formula già sperimentata nel primo volume, nuovo materiale frutto dei ritrovamenti più recenti. In 77 pagine sono proposte circa 170 bellissime fotografie d’epoca assolutamente inedite, scattate dai soldati degli opposti schieramenti sul fronte di guerra italiano. Inoltre sono riportate un centinaio di illustrazioni a colori su oggettistica di tipologia varia ritrovata nei campi di battaglia.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 77 interamente illustrato con circa 94 foto a colori e 81 foto b/n

    Stampato nel 2007 da Re Enzo Editrice

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    Italian small arms on the First and Second World Wars

    95.00

    Primo studio completo, interamente illustrato dedicato alle armi leggere italiane utilizzate nel corso della Prima della Seconda Guerra Mondiale. Il libro descrive accuratamente ogni pezzo preso in considerazione, la storia dello sviluppo e dell’utilizzo di ogni tipo di arma portatile: pistole, fucili, fucili mitragliatori e mitragliatrici disegnate e prodotte in Italia, utilizzate durante i due conflitti mondiali, così come i prototipi e le armi straniere utilizzate dalle forze armate italiane. Nelle ampie appendici sono descritte dettagliatamente: baionette, accessori, munizioni, marchi e note per i collezionisti. Il volume è inoltre accompagnato da molte fotografie inedite d’epoca in b/n, moltissime fotografie a colori che mostrano le armi e i loro accessori e diverse informazioni su produttori delle armi e delle munizioni stesse.

    Cartonato con sovracopertina, 22,5 x 28,5 cm. pag. 224 completamente illustrato con circa 680 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Schiffer

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    Italiani… tutti con la tessera! Manuale fotografico per il collezionista. 4 Volumi

    105.00

    Il Sesti

    Opera illustrata in 4 volumi sulle numerosissime tessere delle varie organizzazioni diel Partito emesse durante il periodo fascista, riprodotte a colori e brevemente commentate. Per ogni tipologia sono presentate diverse varianti, per anno e per rappresentazione. Illustratissimo a colori.

    Di seguito, l’indice dei vari volumi:

    Volume 1 – Interessante raccolta di tessere del periodo rappresentate in 272 foto a colori e 120 pagine: i Fasci precursori, l’Associazione Nazionalista Italiana, i Fasci Italiani di Combattimento, il Partito Nazionale Fascista, l’Ass. Famiglie Caduti, Mutilati e Feriti per la Rivoluzione, il Fascio Femminile, le Massaie Rurali, le Operaie e Lavoratrici a Domicilio, i gruppi rionali e locali, le Colonie, i Fasci all’Estero, il Partito Fascista Sammarinese, il Partito Fascista Albanese, l’Opera Nazionale Dopolavoro, l’Istituto Nazionale di Cultura Fascista, l’Istituto Coloniale Fascista, l’Istituto Fascista dell’Africa Italiana, l’Associazione Famiglie Numerose, Opera Nazionale Maternità Infanzia, l’EIAR, l’Istituto LUCE, l’Unione Nazionale Protezione Antiaerea, il CONI, il Club Alpino Italiano, la Reale Unione Nazionale Aeronautica e la Lega Navale Italiana.

    Volume 2 – Interessante raccolta di tessere del periodo rappresentate in 441 foto a colori e 180 pagine: le organizzazioni giovanili e il fascismo (Associazione Scoutistica Cattolica Italiana, Associazioni studentesche varie, Azione Cattolica, Club Alpino Italiano, Corda Frates, Croce Rossa Italiana, Dante Alighieri, Istituti Vari, Lega Navale Italiana), l’Avanguardia Studentesca, l’Avanguardia Giovanile, i Gruppi Balilla, i Gruppi Piccole Italiane, Gruppo Giovanile Femminile, Gruppo Giovani Italiane, Gruppo Giovani Fasciste, Federazione Studenti Medi, i Fasci Giovanili di Combattimento, l’Opera Nazionale Balilla, l’Organizzazione Giovanile Italiana all’Estero, la Gioventù Italiana del Littorio, le colonie, la Gioventù Italiana del Littorio all’Estero, i Gruppi Universitari Fascisti e i Gruppi Universitari Fascisti all’Estero.

    Volume 3: Interessante raccolta di tessere del ventennio rappresentate in 370 foto a colori e 136 pagine:
    – Il Sindacalismo: Confederazione delle Corporazioni Sindacali, Confederazione delle Corporazioni Sindacali Fasciste, Confederazione Corporazioni Fasciste, Confederazione Naz. dei Sindacati Fascisti.
    – Parte I – Pubblica Amministrazione: I Ministeriali, Addetti alle Aziende Industriali dello Stato (Ass. Gen. Fasc. Addetti Aziende Industriali dello Stato, Ass. Fascista Addetti alle Aziende dello Stato), Ferrovieri (Associazione Nazionale Ferrovieri, Associazione Nazionale Ferrovieri Fascisti, Associazione Nazionale Fascista Ferrovieri dello Stato, Associazione Fascista Ferrovieri, Assistenza Sanitaria), Postelegrafonici (Associazione Nazionale Fascista Postelegrafonici, Associazione Fascista Postelegrafonici), Pubblico Impiego (Ass. Gen. Fascista del Pubblico Impiego, Associazione Fascista del Pubblico Impiego), Scuola (Ass. Naz. Fasc. della Scuola Primaria, Gruppo Nazionale Fascista della Scuola, Gruppi Assistenti e Professori Universitari Fascisti, Associazione Professori Universitari Fascisti, Associazione Assistenti Universitari Fascisti, Associazione Fascista della Scuola) Il Modello Unificato, La Previdenza.
    – Parte II – Il Privato: Agricoltura (Conf. Naz. Fascista degli Agricoltori, Federazione Nazionale Bieticoltori, Confederazione Fascista degli Agricoltori, Dirigenti di Aziende Agricole, Sezione Apicoltori Italiani, Acceleramento Ammasso Cereali, Confederazione Naz. dei Sindacati Fascisti dell’Agricoltura, Federazione Naz. Fascista Massaie Rurali, Confederazione Fascista dei Lavoratori dell’Agricoltura, Fed. Naz. Fasc. Impiegati Tecnici ed Amm. di Aziende Agricole e Forestali, Istituto Fascista di Tecnica e Propaganda Agraria, Fed. Naz. Fasc. Mutue di Malattia per i Lavoratori Agricoli, CFLA Istituto Nazionale delle Assicurazioni), Artigianato (Fed. Fascista Autonoma delle Comunità Artigiane d’Italia, Federazione Fascista Autonoma Artigiani d’Italia, Federazione Fascista Artigiani d’Italia, Fed. Nazionale Fascista degli Artigiani), Aziende di Credito ed Assicurazioni (Conf. Generale Bancaria Fascista, Conf. Naz. dei Sindacati Fascisti dei Bancari, Conf. Naz. dei Sindacati Fascisti Bancari, Conf. Naz. dei Sind. Fasc. del Credito e delle Assicurazioni, Conf. Fasc. Lavoratori Aziende di Credito e Ass.), Commercio (Confederazione Generale Fascista del Commercio Italiano, Confederazione Nazionale Fascista dei Commercianti, Confederazione Fascista dei Commercianti, Federazione Nazionale Fascista Venditori Ambulanti, Dirigenti Aziende Commerciali, Conf. Naz. dei Sindacati Fascisti del Commercio, Confederazione Fascista dei Lavoratori del Commercio), Industria (Confederazione Generale Fascista dell’Industria Italiana, Federazione Nazionale Fascista della Proprietà Edilizia, Dirigenti di Aziende Industriali, Confederazione Fascista degli Industriali, Conf. Naz. dei Sind. Fascisti dell’Industria, Conf. Fascista dei Lavoratori dell’Industria, Fed. Naz. Fascista degli Industriali dello Spettacolo, L’Assistenza Sanitaria), Professionisti e Artisti (Conf. Nazionale Sindacati Fascisti Professionisti e Artisti, Confederazione Fascista dei Professionisti e degli Artisti, Tessere Locali e Albi), Trasporti (Conf. Naz. Fasc. Trasporti Terrestri e della Navig. Interna, Conf. Naz. Sind. Fasc. dei Trasp. Terr. e della Navig. Int., Conf. Naz. Sind. Fasc. Comunicazioni Interne, Associazione Nazionale Marinara Fascista, Conf. Naz. Fascista della Gente del Mare e dell’Aria, Associazione Nazionale Insegnanti Nautici).
    – Parte III – Il Terzo Settore: Ente Naz. fasc. della Cooperazione.
    – La Libia

    Volume 4: le Squadre d’Azione, la Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, Associazione Nazionale Combattenti, Associazione Famiglie Caduti, Gruppi d’Azione Nizzarda, Gruppi d’Azione Corsa, Unione Nazionale Ufficiali in Congedo, Associazione Nazionale Volontari di Guerra, Federazione Nazionale Arditi d’Italia, Istituto Nastro Azzurro, Reparti d’Arma (Alpini, Artiglieria, Bersaglieri, Carabinieri, Cavalleria, Fanteria, Genio, Granatieri, Guardia di Finanza), Repubblica Sociale Italiana, Repubblica Italiana e Associazioni reducistiche.

    4 volumi in brossura, 15 x 23 cm. pag. 120 + 180 + 136 + 164 interamente illustrati a colori

    Stampati nel 2021

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    J’étais soldat de Napoléon !. 200 ans, 200 objets

    69.00

    Xavier Aiolfi – Vincent Bourgeot

    Durante l’era napoleonica, si combatteva, praticamente, in alta uniforme; non esisteva alcuna tipologia di mimetizzazione; la cosa più importante era apparire al meglio di fronte al nemico e di fronte alla morte. Questo libro non vuole essere didattico, tecnico o puramente storico, ma soprattutto divertente e stimolante. È concepito e progettato per piacere a tutti i lettori, indipendentemente dalle loro conoscenze storiche. Offre l’opportunità di scoprire gli oggetti che accompagnavano la vita quotidiana dei soldati di Napoleone, nelle difficoltà o nello splendore, nel piacere o legati alla guerra. Altri tempi, altri costumi! Questa collezione (uniformi, copricapi ed equipaggiamento), dedicata esclusivamente al periodo consolare e imperiale, invita il lettore a un viaggio nel tempo, nella speranza che questi gloriosi manufatti rendano i francesi consapevoli della grandezza della storia francese.

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    Jagdpatronen

    65.00

    Manfred R. Rosenberger

    Cacciatori, tiratori, collezionisti e persone professionalmente coinvolte con le cartucce da caccia richiedono una panoramica compatta sull’argomento. La presente edizione notevolmente ampliata e aggiornata soddisfa questa esigenza. Molto più di 230 cartucce per fucili, così come le cartucce per fucili a pompa in un capitolo separato, sono presentate in base a gruppi di calibri, inclusi storia, dimensioni, dettagli sulle prestazioni e possibili usi. Più di 450 illustrazioni per lo più a colori accompagnano il testo facilmente comprensibile. L’autore del volume ha lavorato per molti anni nel settore delle munizioni., è uno specialista in balistica e collabora attivamente con riviste specializzate del settore. Ha anche pubblicato alcuni libri su questa tematica.

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    Japanese Military and Civilian Award Documents 1868-1945

    69.00

    La storia del Giappone in età imperiale, dal 1868-1945, è ricca e complessa. Il paese passò, da essere una nazione asiatica feudale, a diventare una potenza mondiale in meno di cinquant’anni. I rapporti del Giappone con gli Stati Uniti, furono altrettanto complicati, passando da partner commerciale riluttanti, ad avversari irriducibili in guerra. I documenti di questo periodo sono un pezzo di quella storia densa di avvenimenti. Questo libro è un’introduzione alla raccolta dei “documenti premio” (documenti di riconoscimento) giapponesi. Oltre sessantacinque documenti sono riportati nelle magnifiche fotografie a colori che mettono in risalto la loro bellezza e i numerosi dettagli. I documenti riportati dal presente volume, vanno dai premi assegnati agli agricoltori per la coltivazione delle colture, fino a quello assegnato dallo stesso Imperatore al primo Ministro per meriti particolari. Il libro presenta anche gli strumenti per aiutare il collezionista a tradurre e identificare i documenti, così come per memorizzare e visualizzare gli stessi.

    Rilegato, 30,5 x 23,5 cm. pag. 208 con circa 178 immagini a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Schiffer

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    Japanese Military Sake Cups 1894-1945

    79.00

    Il lavoro di Dan king è il primo realizzato in inglese su questo affascinante e sempre più popolare ambito del collezionismo militare. Lo scopo principale di questo libro è quello di fornire al lettore informazioni accurate per aiutare nella traduzione, determinare l’origine, il valore e la storia delle tazze da Sake militari giapponesi. Le tazze da Sake erano appositamente commissionate dalle truppe navali, piloti, carristi, equipaggi vari,, fanti, cavalieri, ingegneri della ferrovia, ecc. con una innumerevole variazioni di colori e disegni. Ogni tazza è un mini capsula del tempo con il nome del proprietario e del reggimento a cui apparteneva il possessore. Tutte queste informazioni consentono al collezionista di approfondire la storia del soldato a cui apparteneva l’oggetto che in svariate occasioni ha utilizzato per brindare ad una vittoria o per un brindisi d’addio. Veramento un lavoro di primissimo piano per comprendere meglio un importante settore del collezionismo di militaria giapponese.

    Rilegato, 23 x 29 cm. pag. 144 illustrato con foto a colori di grande formato

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2003 da Schiffer Publishing

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    Japanese war art and uniforms 1853-1930

    89.00

    Questa veramente bella opera completamente illustrata mostra la straordinaria evoluzione delle istituzioni militari giapponesi in un periodo di enorme trasformazione. Inoltre, come mostra questo libro attraverso numerose tavole a colori, l’arte giapponese ha incredibilmente influenzato gli artisti impressionisti emergenti in Oriente. Le uniformi, gli equipaggiamenti e le navi sono stati riprodotti con un estremo realismo che prende origine dall’arte tradizionale. Per la prima volta nella storia dell’arte e nella storia militare, questo libro mostra come le illustrazioni documentino i primi rari eccezionali regolamenti militari, senza dimenticare quanto queste squisite opere d’arte siano praticamente sconosciute e inedite. Il volume rappresenta un’autentica opera di riferimento per storici ed appassionati.

    Cartonato con sovracopertina 23,5 x 31 cm. pag. 240 interamente illustrate con disegni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Schiffer

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    Jeep

    28.00

    Il generale americano Dwight Eisenhower, divenuto poi Presidente degli Stati Uniti, in più di una occasione, disse che la Jeep era al primo posto tra le armi che avevano consentito la vittoria degli Alleati sulle forze dell’Asse nella Seconda Guerra Mondiale, su tutti i fronti e in tutte le situazioni. La Jeep nacque per soddisfare un preciso requisito di mobilità richiesto dall’Esercito Americano; era un mezzo innovativo per i suoi tempi, che introdusse un nuovo concetto di mobilità in campo militare e fu testimone di sconfitte e vittorie operando a tutte le latitudini e in ogni condizione climatica. Finita la Seconda Guerra Mondiale fu riconvertita ad usi agricoli e industriali assumendo il nome di CJ (Civilian Jeep), fortunato acronimo mantenuto poi per vari decenni e serie. Poco dopo la fine del secondo conflitto, la MB fu lo spunto per creare, in parallelo, una gamma di veicoli multiuso rappresentati da una Station Wagon, un pick up e un furgone commerciale, che garantirono la sopravvivenza della Willys Overland stessa. La Jeep conobbe momenti di crisi industriale, vicissitudini finanziarie e cambi di proprietà iniziati negli anni Ottanta con il passaggio di mano della AMC alla Renault fino alla Daimler Chrysler e quindi ad un fondo di investimenti, per poi arrivare all’ingresso della Chrysler nella Fiat.

    Brossura, 24 x 27 cm. pag. 144 ampiamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2018 da Nada

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    Jeep Story 1944-2004 – Sessant’anni di onorato servizio

    25.00

    La storia della Jeep, per antonomasia il fuoristrada militare, si intreccia con la storia del XX secolo, in guerra e in pace. In questo libro, pubblicato in occasione dell’omonimo evento, vengono trattate storia, caratteristiche e tecnologia dei vari tipi di Jeep costruiti nel tempo. Questo volume ha il merito di aver affrontato con competenza e completezza tutti i temi riferiti a questo speciale veicolo, simbolo di libertà, e di offrire un copioso e significativo materiale fotografico.

    Brossura, 23 x 22 cm. pag. 222 illustrato con circa 64 foto b/n, 161 foto a colori, numerosi desegni e illustrazioni

    Stampato nel 2004 da Adriapress

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    Karabiner 98K Vol. II. A collectors Guide to the Development and Production of the German K98k Service Rifle from 1939-1944

    185.00

    La parola “fantastico” non si utilizza troppo di sovente nel descrivere un libro… Questo che proponiamo è, invece, proprio un fanastico volume (in due tomi) per quanto riguarda lo sviluppo e la produzione del fucile tedesco K98k, dal 1939 al 1944. Originariamente questo lavoro (che va a completare l’imponente trittico della Third Party Press publications su questa favolosa arma utilizzata dall’esercito germanico durante la Seconda Guerra Mondiale) doveva essere pubblicato in un volume unico, ma a causa dell’immensa quantità di informazioni disponibili, il volume è stato diviso in 2 tomi, venduti insieme come set. Il fucile K98k è stata l’arma principale in dotazione alla fanteria tedesca durante il Terzo Reich, a partire dal 1935 fino al 1945. In quei 10 anni il fucile K98k ha lasciato il segno nella storia mondiale delle armi leggere. Questo volume descrive in dettaglio la produzione e le migliorie apportate ai fucili modello 98 dal 1939 al 1944, nelle innumerevoli varianti realizzate. Il libro include un’analisi dettagliata della produzione, portando all’attenzione del pubblico e dei collezionisti, i documenti originali di fabbrica, ogni volta che è stato possibile, incluse le diverse produzioni. Oltre 200 pagine sono dedicate solo alla produzione della Mauser Oberndorf. Vengono analizzati anche altri produttori che hanno realizzato, nei loro stabilimenti, il fucile K98k durante il secondo conflitto mondiale, tra cui Sauer, Steyr, Waffenwerke Brünn AG, Erma, Mauser Borsigwalde, Gustloff-Werke e Mauser Borsigwalde. Un particolare dettaglio è riservato alle lavorazioni delle armi destinate alla Waffen-SS. Oltre 4000 fotografie, di cui la maggior parte a colori, mostrano l’arma in tutti i suoi particolari e dettagli. Un libro fondamentale, assolutamente fondamentale, per i collezionisti (numerosi in tutto il mondo) di questo fantastico fucile.

    2 volumi rilegati, 22 x 28,5 cm. pag. 436 + 478 quasi completamente illustrato con foto a colori e b/n e schede tecniche

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    Katalog der Uniformabzeichen der deutschen Freikorps

    45.00

    Bel catalogo sui distintivi, emblemi e stemmi dei Freikorps – 1918 al 1923 – destinato principalmente ai collezionisti di tutta Europa, completamente illustrato, riporta una fotografia a colori e la valutazione di quasi mille pezzi. Alcune fotografie originali di Freikorps e disegni in bianco e nero che riportano esempi di fasce da braccio completano il volume.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 174 interamente illustrate con foto a colori

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2011 da H. M. Hauschild

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    Kepi. Une coiffure francaise. Band 2. Le kepi militaire de 1939 a nos jours, les kepis particuliers et les kepis civil

    55.00

    Frederic Coune

    Questo copricapo simboleggia di per sé il soldato francese ma è anche, per estensione, la rappresentazione ufficiale del soldato e del funzionario statale. La sua storia è qui trattata per la prima volta nella sua interezza. Esclusivamente maschile, il kepi offre molte informazioni su chi lo indossa, a cominciare dalla sua unità e dal suo grado. Il suo modello e la sua forma consentono anche di determinarne l’epoca. E, di tanto in tanto, questo kepi nasconde piccoli tesori per lo storico: un ritaglio di stampa, una lettera, una foto datata o un nome che permettono così di ritrovare il suo proprietario. È quindi scoprire una vita di lavoro quotidiano, una routine di guarnigione, un passato di avventura, a volte di sangue e fango, ma anche di eroismo o gloria. È quindi l’intera storia del kepi, grande e piccolo, dalla sua concezione fino ai giorni nostri. In questo secondo volume il lettore troverà i berretti militari dal 1939 ad oggi; quelli dei generali, della Legione Straniera, del servizio sanitario, dei prefetti, della polizia, dei vigili del fuoco, della gendarmeria, nonché quelli dell’amministrazione delle colonie, delle dogane/finanze, della amministrazione penitenziaria, di Giustizia, Acque e Foreste, Grandes Ecoles e infine un ampio capitolo sulla fabbricazione di questo caratteristico copricapo militare.

    Rilegato, 23,5 x 31,5 cm. pag. 192 riccamente illustrato a colori e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2004 da Histoire & Collections

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    Kepi. Une coiffure francaise. Tome 1: 1830-1939

    55.00

    Frederic Coune

    Questo copricapo simboleggia di per sé il soldato francese ma è anche, per estensione, la rappresentazione ufficiale del soldato e del funzionario statale. La sua storia è qui trattata per la prima volta nella sua interezza. Esclusivamente maschile, il kepi offre molte informazioni su chi lo indossa, a cominciare dalla sua unità e dal suo grado. Il suo modello e la sua forma consentono anche di determinarne l’epoca. E, di tanto in tanto, questo kepi nasconde piccoli tesori per lo storico: un ritaglio di stampa, una lettera, una foto datata o un nome che permettono così di ritrovare il suo proprietario. È quindi scoprire una vita di lavoro quotidiano, una routine di guarnigione, un passato di avventura, a volte di sangue e fango, ma anche di eroismo o gloria. È quindi l’intera storia del kepi, grande e piccolo, dalla sua concezione fino ai giorni nostri. Questo primo volume tratta tutti i berretti militari fino al 1939. Nel secondo volume il lettore troverà i berretti militari dal 1939 ad oggi; quelli dei generali, della Legione Straniera, del servizio sanitario, dei prefetti, della polizia, dei vigili del fuoco, della gendarmeria, nonché quelli dell’amministrazione delle colonie, delle dogane/finanze, della amministrazione penitenziaria, di Giustizia, Acque e Foreste, Grandes Ecoles e infine un ampio capitolo sulla fabbricazione di questo caratteristico copricapo militare.

    Rilegato, 23,5 x 31,5 cm. pag. 174 riccamente illustrato con foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2022 da Histoire & Collections

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    KGB & Soviet Security Uniforms & Militaria 1917-1991- In Colour Photographs

    55.00

    Quest’opera, completamente illustrata, pone l’attenzione sulle uniformi, decorazioni isegne e altre militaria delle Agenzie Sovietiche della Sicurezza di Stato. Questo soggetto complesso abbraccia la cambiata organizzazione delle Forze Sovietiche di sicurezza dalla Rivoluzione e periodo immediatamente successivo, alla Guerra Fredda, comprese le operazioni a Cuba e in Afganistan, fino al collasso dell’ URSS nel 1991. Le oltre 300 fotografie completamente a colori sono accompagnate da dettagliatissime didascalie che tracciano l’evoluzione di norme ufficiali e pratiche non ufficiali. Il volume comprende uniformi maschili e femminili, tute da combattimento e da specialisti come quelle da volo o delle unità antiterrorismo.

    Rilegato con sovracopertina, 22 x 30 cm. pag. 144 interamente illustrate con circa 60 foto b/n e 292 foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2002 da The Crowood Press

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    Knives 2023. 43st Edition

    59.00

    Joe Kertzman

    Una fonte inesauribile di notizie aggiornate in questo noto annuario americano dedicato ai di coltelli, giunto alla sua 41ª edizione. Vengono presi in considerazione coltelli di tutte le tipologie e foggie: a lama fissa e mobile, artigianali, da caccia e per utilizzo militare, da collezione, coltelli da lavoro e tantissimi altri. Ciascun pezzo esaminato è accompagnato da una descrizione specifica. inoltre il volume riporta tutta una serie di informazioni reletative ai produttori, i siti internet che trattano armi bianche, numeri di telefono e numerose informazioni tecniche. Un vero e proprio catalogo di riferimento per i collezionisti di tutto il mondo, nteramente illustrato con Oltre 650 foto a colori a corredo di interessanti Articoli.

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    Knives 2025

    46.00

    Joe Kertzman

    Una fonte inesauribile di notizie aggiornate in questo noto annuario americano dedicato ai di coltelli, giunto alla sua 41ª edizione. Vengono presi in considerazione coltelli di tutte le tipologie e foggie: a lama fissa e mobile, artigianali, da caccia e per utilizzo militare, da collezione, coltelli da lavoro e tantissimi altri. Ciascun pezzo esaminato è accompagnato da una descrizione specifica. inoltre il volume riporta tutta una serie di informazioni reletative ai produttori, i siti internet che trattano armi bianche, numeri di telefono e numerose informazioni tecniche. Un vero e proprio catalogo di riferimento per i collezionisti di tutto il mondo, nteramente illustrato con Oltre 650 foto a colori a corredo di interessanti Articoli.

    Brossura, 22 x 28 cm. pag. 272 riccamente illustrato con foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Krause

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    Kriegsmodell – A collectors guide to K98k production in the last month of WW2 Vol. III

    199.00

    Uno dei piu’ completi studi sul K98 in tre volumi, con centinaia di foto e documenti mai esaminati prima. Il terzo volume si occupa della produzione degli ultimi mesi di guerra, con la schedatura dei produttori, i numeri di serie, e l’impiego bellico, il tutto basato sullo studio centinaia di documenti inediti. Interessantissimi capitoli sui pezzi catturati:, alcune centinaia di migliaia furono “catturati” dai soldati americani e spediti negli U.S.A., e sicuramente qualche altro milione nell’immediato dopoguerra prese la via dell’oceano per arrivare come materiale requisito da parte delle forze americane come d’altronde moltissimo altro materiale bellico del Terzo Reich: corazzati, artiglieria, radar, sottomarini, aeroplani ecc. Il Mauser 98 è sicuramente uno dei fucili militari più prolifici di sempre, costruito in innumerevoli varianti e in decine di paesi stranieri su licenza. Nel novero dei specifici costruttori, viene analizzata la produzione dell’arma, attraverso la documentazione originale e con le tabelle dei dati seriali, ovviamente con una serie di immagini esplicative quasi tutte a colori che mostrano anche i dettagli delle armi. Estremamente interessante quanto riportato nell’ultimo capitolo, cioè la documentazione prodotta dal governo degli Stati Uniti per il controllo dei “trofei di guerra”, nonché il metodo utilizzato dai soldati americani per ottenere il nulla-osta per spedire negli States il materiale catturato. Opera di eccezionale valore storico e collezionistico, uno dei lavori migliori in assoluto sul Mauser 98.

    Rilegato, 22 x 28,5 cm. pag. 412 completamente illustrato con circa 843 foto a colori e 182 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2010 da Third Party Press

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    Kubelwagen – Schwimmwagen

    45.00

    Progettato da Ferdinand Porsche e realizzata da Volkswagen, la “Kübel” rappresentava per tedeschi ciò che la Jeep era per gli Alleati ed è stata ampiamente utilizzata sia dalla Wehrmacht che delle Waffen-SS. Quando la produzione cessò alla fine della guerra, erano state prodotte 50.435 Kübelwagen. Di costruzione semplice ma robusta, la VW Type 82 Kübelwagen (che si traduce come “auto vasca” a causa della sua somiglianza con una vasca da bagno di metallo su ruote) fu basata strettamente sul leggendario Maggiolino VW. Le sue caratteristiche di progettazione incluso il motore raffreddato ad aria (l’assenza di un radiatore significava che il motore era meno vulnerabile ai danni dei proiettili), e un peso leggero, ne fecero un veicolo tuttofare adatto ad ogni tipo di terreno. Durante la guerra furono costruite diverse decine di varianti della “Kübel” tra cui la Schwimmwagen. La VW Type 128 e 166 Schwimmwagen erano mezzi anfibi a quattro ruote motrici fuoristrada. Il mito della Kübel visse a lungo anche dopo la fine della guerra, quando una versione derivata, la Volkswagen Type 181, fu prodotta da VW dal 1968 al 1983. Questo fuoristrada militare, che era stato sviluppato in origine per l’esercito tedesco, fu anche venduto nel mercato civile come Kurierwagen. Negli ultimi decenni sia la “Kübel” che la “Schwimm” hanno acquisito una sorta di cult tra i collezionisti di veicoli militari in tutto il mondo, in particolare in Europa (ad esempio, Germania, Polonia Repubblica Ceca, Svizzera), Regno Unito e Stati Uniti. Ci sono letteralmente decine di Kübelwagen e Schwimmwagen, perfettamente funzionanti, restaurate da gruppi di appassionati.

    Rilegato, 23,5 x 32 cm. pag. 158 completamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2015 da Histoire & Collection

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    Kunststoffe – A Collector’s Guide to German World War II Plastics and their Markings

    49.00

    Questo libro è la prima guida comprensiva e facile da consultare sui materiali plastici usati per rivestimenti e coperture in Germania in tempo di guerra. Dedicato a collezionisti di militaria tedesca, artiglieria e armi portatili, con molte fotografie d’epoca a completare quelle contemporanee, il testo prende in considerazione i materiali, la fabbricazione, le punzonature, i codici, i marchi di fabbrica e le schede tecniche dei prodotti.

    Rilegato,16 x 23,5 cm. pag. 176 illustrato con 122 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2008 da Schiffer

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    L´Esercito Italiano nella Prima guerra mondiale. Armamenti, equipaggiamenti, protezioni e distintivi nella Grande Guerra Vol. 3 – 4

    169.00

    Francesco Frizzera – Davide Zendri

     Allo scoppio della prima guerra mondiale, l’Italia era un Paese in cui era iniziato il processo di industrializzazione, ma che, dal punto di vista strutturale, era in ritardo rispetto ai suoi principali concorrenti continentali. Lo Stato perseguì una politica da grande potenza e creò un esercito basato sul sistema della coscrizione obbligatoria, che in caso di conflitto poteva chiamare alle armi milioni di cittadini, come accadeva nella maggior parte degli stati e degli imperi europei. La portata della mobilitazione, che coinvolse complessivamente più di cinque milioni di uomini adulti, la durata della guerra e le innovazioni introdotte durante i combattimenti specificamente per la guerra di trincea o in relazione all’uso di nuove armi offensive – come le granate caricate con gas velenosi – misero a dura prova la produzione industriale italiana, la logistica e l’apparato di approvvigionamento. Questo doppio volume riccamente illustrato mostra i cambiamenti vissuti dall’esercito italiano durante la guerra, raffigurando oltre 500 tipologie di armi, equipaggiamenti, dispositivi di protezione, distintivi e onorificenze. In 14 capitoli, scritti da 15 autori diversi, viene descritto in dettaglio lo sviluppo delle armi leggere (pistole corte, lunghe, mitragliatrici e fucili) e la graduale introduzione delle granate a mano e da fucile. L’attenzione si sposta poi sull’equipaggiamento personale del soldato italiano, sugli indumenti speciali per la guerra in montagna, sulle tronchesi, sui medicinali e sull’equipaggiamento medico, nonché sui mezzi di comunicazione nelle trincee. Il doppio volume si conclude con una presentazione della protezione individuale del corpo (maschere antigas e indumenti protettivi sviluppati per la guerra chimica, scudi da trincea e giubbotti antiproiettile) nonché una panoramica dell’uniforme da addestramento o da lavoro, delle calzature militari, delle insegne delle armi e dei premi e medaglie ufficiali. emessi dall’Esercito Italiano durante la guerra e negli anni immediatamente successivi. I pezzi qui esposti e descritti provengono dalle collezioni del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e da altre collezioni pubbliche e private internazionali. L’opera comprende tutto l’equipaggiamento dell’esercito, ad eccezione dei pezzi realizzati autonomamente, fino alla fine del conflitto ed è corredata da oltre 500 fotografie d’epoca in bianco e nero e oltre 700 a colori

    2 volumi rilegati in cofanetto, 25 x 30 cm. pag. 198 + 536 riccamente illustrato con circa 1200 foto b/n e a colori

    Stampato nel 2024 da Militaria Verlag

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    L´Esercito Italiano nella Prima guerra mondiale. L´Uniforme grigio-verde 1909 – 1919 Vol. 1 – 2

    165.00

    Francesco Frizzera – Davide Zendri

    Il volume illustra e descrive oltre 350 uniformi, copricapi, cappelli, elmetti in uso al Regio Esercito durante la Grande Guerra, raccontando le trasformazioni avvenute tra il 1909 e il 1919 nelle dotazioni del soldato. I materiali descritti, in gran parte inediti, provengono dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e da alcune fra le maggiori collezioni pubbliche e private tra le quali il Musée Royal de l’Armée et de l’Histoire Militaire di Bruxelles, la Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani” di Gardone Riviera, il Museo delle Forze Armate 1914-1945 di Montecchio Maggiore. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 1914, l’esercito italiano contava poco meno di 300.000 effettivi. Quattro anni dopo erano stati mobilitati oltre 5,9 milioni di uomini, schierati su più fronti. La macchina militare italiana era giunta alla prova della guerra solo parzialmente preparata: l’introduzione di una nuova uniforme nel 1909 e l’esperienza della guerra di Libia con l’Impero ottomano (1911-12), avevano accelerato una revisione delle dotazioni. Rispetto alle altre potenze europee, la forza d’urto dell’esercito italiano era tuttavia relativa e la capacità del settore industriale di far fronte ai bisogni di una guerra di massa fu limitata: ciò produsse ritardi nelle forniture tessili ma anche lo sviluppo di nuovi capi per le uniformi. Nel volume vengono descritte le dotazioni dei reparti tradizionali (fanteria, granatieri, alpini, bersaglieri, artiglieria, cavalleria, carabinieri, guardia di finanza, genio, sanità, servizi) e quelle delle nuove specialità, legate allo sviluppo tecnologico cui diede impulso il conflitto (corpo aeronautico, bombardieri, mitraglieri, arditi). Viene offerto dunque un quadro complessivo dei corpi in forza all’esercito italiano, con un focus specifico sulle formazioni volontarie (garibaldini, Volontari Ciclisti Automobilisti, legionari cecoslovacchi, battaglioni neri in Estremo oriente). Il repertorio di uniformi, copricapi ed elmetti è corredato da un ricchissimo apparato fotografico in bianco e nero, che arricchisce e dettaglia la descrizione dei pezzi. Sono presenti inoltre schede biografiche e sezioni di approfondimento sui materiali appartenuti ai personaggi di rilievo come Luigi Cadorna, Armando Diaz, Gabriele d’Annunzio, Cesare Battisti o a formazioni come l’87° Squadriglia “Serenissima”, protagonista del volo su Vienna nell’agosto 1918. oltre 350 schede descrittive di uniformi, copricapi, cappelli ed elmetti in uso all’esercito italiano durante la Grande Guerra. Un ricchissimo apparato fotografico in bianco e nero e a colori, schede biografiche e approfondimenti.

    2  volumi rilegati in cofanetto, 25 x 30 cm. pag. 872 con oltre 2500 foto a colori e in bianco e nero

    Disponibile, su richiesta, anche in lingua inglese e in lingua tedesca

    Stampato nel 2022 da Militaria Verlag

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    L’Adrian. Storia e mito dell’elmetto della grande guerra

    13.00

    Nicola Bultrini

    Nell’arco di pochi anni, in tutto il mondo, sono stati prodotti milioni di esemplari dell’elmetto Adrian, concepito dall’omonimo ufficiale francese che, in una corsa contro il tempo, riuscì a escogitare una delle protezioni belliche tra le più diffuse della storia moderna. Prima di quell’elmo in guerra si andava con copricapo cenciosi, spesso soltanto rappresentativi se non addirittura d’intralcio, o con ripari paradossalmente più pericolosi. Quell’invenzione rappresentò una rivoluzione nell’abbigliamento difensivo, presto mutuata dagli eserciti di altri Paesi e impiegata per molti anni anche dopo la Grande Guerra. Per foggia e materiali l’intuizione di Louis Auguste Adrian rappresenta il discrimine tra due modi completamente diversi di intendere la guerra e tenere in considerazione la sopravvivenza dei soldati.

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