Arming the dragon. Mauser rifle production in China, 1895-1950

Cina

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    Arming the dragon. Mauser rifle production in China, 1895-1950

    25.00

    Dolf L. Goldsmith

    Uno studio dettagliato dei Mauser cinesi che aiuta i collezionisti a comprendere i numeri di serie e altri segni su questi affascinanti fucili prodotti in una varietà di arsenali in tutta la Cina. Volume con rilegatura a spirale, composizione molto spartana. Tuttavia, questo è comunque uno strumento molto utile che è semplicemente ricco di dati pratici ed è altamente raccomandato per i collezionisti di fucili Mauser.

    Brossura a spirale, 22 x 28 cm. pag. 47 con alcune illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1997 In Proprio

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    Cina e antiterrorismo. Il metodo cinese nella cooperazione internazionale contro il terrorismo

    15.00

    Li Wei

    Ben più che in decadi passate, il Mondo si trova oggi alla mercé della minaccia terroristica internazionale. Ispirate da motivazioni che sono tanto politico-ideologiche, quanto religiose, identitarie o etniche, organizzazioni criminali ramificate ed esperte possono usare numerose modalità di operazione ed attacco per far sentire il loro “peso” sullo scenario internazionale, a prezzo di morte e distruzione su scala massiccia. Queste atrocità colpiscono ben oltre il raggio del loro impatto originale, generando un clima di timore ed insicurezza nel pubblico; contro ciò le organizzazioni internazionali (ONU in testa) hanno sviluppato al meglio delle loro possibilità una vasta gamma di misure antiterrorismo. Nel presente volume si tracciano le origini e l’evoluzione di diverse tipologie e modalità di terrorismo, discutendo sfide e conquiste nel campo della moderna cooperazione antiterroristica internazionale, e presentano il modo in cui la Repubblica Popolare Cinese ha contribuito a questa lotta

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    Cina. Lo sguardo di Nenni e le sfide di oggi

    13.00

    Alberto Bradanini

    Nenni visita la Cina due volte, nel 1955, quando incontra anche Mao Zedong, e nel 1971, quando il Primo Ministro Zhou Enlai gli esprime l’eterna gratitudine del popolo cinese per l’impegno da lui profuso nel riconoscimento italiano della Repubblica Popolare. Dalle pagine appassionate dei suoi diari affiora un uomo integro, un autentico umanista, ansioso di contribuire alla pace e alla distensione internazionale. Principi tuttora deficitari in un mondo dominato dalla finanza globalista. Se i due momenti appartengono a tempi diversi, essi vivono in queste pagine una seducente convergenza

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    Interpretazione della filosofia diplomatica cinese nella nuova era

    15.00

    AA.VV.

    La politica estera cinese ha vissuto diverse fasi nel corso della storia, che rispondevano a determinate esigenze dettate dalla situazione interna ed esterna al Paese. Dopo il secolo delle umiliazioni e la rinascita iniziata con la fondazione della Repubblica Popolare Cinese da parte di Mao Zedong, oggi la Cina di Xi Jinping si propone come un grande Paese che conta sulla scena internazionale, proponendo un modello che si differenzia in maniera decisa da quello egemonico a guida statunitense. Attraverso testi di diversi autori, il libro analizza i vari aspetti della politica estera cinese nel nuovo secolo, spiegandone i concetti principali e dando una visione complessiva dei rapporti che la Cina intrattiene con i Paesi limitrofi e degli altri continenti. La prima parte dell’opera è composta da testi di personalità di primo piano del governo cinese, come l’attuale ministro degli Esteri, Wang Yi, o il suo predecessore, Yang Jiechi. Nella seconda parte, invece, le stesse tematiche vengono affrontate da un punto di vista accademico.

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    La Cina e la protezione mondiale dei diritti umani. Sforzo propositivo e impegno sinergico per un XXI secolo dei diritti

    15.00

    Zhang Yonghe

    La Cina, emergendo dal quarantennio delle “Riforme e Aperture” come uno degli indiscussi protagonisti del Secolo XXI, propone con fiducia il proprio modello di approccio alla salvaguardia e alla difesa dei Diritti Umani agli altri Paesi del Mondo, aderendo alle convenzioni e alle organizzazioni internazionali forte del proprio stesso esempio di Paese in grado di passare  da una situazione con ampie sacche di arretratezza e povertà interna a una di primato globale nel miglioramento di tutti gli indici di sviluppo umano. In questo volume, Zhang Yonghe coordina e presenta un lavoro collettivo prodotto da giovani ricercatori emergenti al fine di esplicare a fondo le posizioni e i punti di vista cinesi sui Diritti Umani a livello globale, con la speranza di trovare interlocutori interessati e partner disposti a forgiare insieme una nuova “governance” in merito.

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    La Cina, gli Stati Uniti e il futuro dell’ordine internazionale

    26.00

    Matteo Dian

    L’ascesa economica, politica e militare della Cina ha un impatto cruciale sulla politica internazionale contemporanea. Pechino promuove una visione propria dell’ordine internazionale, molto diversa da quella promossa dagli Stati Uniti e basata su concetti quali sovranità, autodeterminazione, un forte ruolo dello stato nell’economia, oltre che su una nuova centralità politica e strategica cinese in Asia. Ciò non implica necessariamente l’inizio di una nuova guerra fredda, quanto un processo complesso di rinegoziazione dell’ordine internazionale che riguarda diverse dimensioni: sicurezza, economia, ideologia e i rapporti con gli alleati. La competizione tra Washington e Pechino non è solo una sfida per il primato economico e militare: la capacità di promuovere soluzioni efficaci e legittime a problemi collettivi quali cooperazione economica, governance globale e regionale, e la riduzione della conflittualità internazionale sono centrali per il futuro ruolo delle due grandi potenze.

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    La Guerra Sino-vietnamita del 1979

    12.00

    Basilio Di Martino – Paolo Pozzato

    Il Ventesimo secolo è stato forse quello più ricco di conflitti locali o regionali, al punto che non pochi di essi corrono seriamente il rischio di essere dimenticati. È questo sicuramente il caso – soprattutto per l’ambito italiano – della guerra che contrappose nel 1979 la Cina del dopo Mao al Vietnam da poco riunificato dopo il lungo, logorante scontro con Saigon e gli Stati Uniti e già impegnato nell’invasione della Cambogia.

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    La mano invisibile. Come il Partito Comunista Cinese sta rimodellando il mondo

    20.00

    Clive Hamilton – Mareike Ohlberg

    Il Partito Comunista Cinese è determinato a rimodellare il mondo a sua immagine e somiglianza. Il partito non è interessato alla democrazia. Esso ha un solo obiettivo: vincere quella che considera una feroce guerra ideologica contro l’Occidente. Ai suoi occhi il mondo si divide in due: coloro che possono essere conquistati e i nemici.. Attraverso il suo enorme potere economico e le sue operazioni segrete “di influenza”, la Cina sta lentamente ma inesorabilmente indebolendo le istituzioni globali, prendendo di mira in modo aggressivo le singole imprese e minacciando la libertà di espressione nei campi delle arti, della cultura e del mondo accademico. Allo stesso tempo, i servizi di sicurezza occidentali sono sempre più preoccupati per le incursioni cinesi nella nostra infrastruttura di telecomunicazioni. La mano invisibile, frutto di anni di lavoro meticoloso, è il primo testo a gettare finalmente luce sul programma di sovversione globale portato avanti dal Partito Comunista Cinese e sulla serissima minaccia che questo rappresenta per la democrazia.

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    La Mossa del Drago. Strategia Politico-Militare e Guerra di Intelligence nella Cina del XXI Secolo

    29.00

    Nicola Cristadoro

    La riforma dell’Esercito Popolare di Liberazione con lo slancio nella corsa verso lo Spazio e la guerra portata nella dimensione cyber; la rivolta di Hong Kong e il riaccendersi delle contese territoriali con l’India, il Giappone e Taiwan; i problemi interni in Tibet e nello Xinjang mai attenuatisi, la conquista pacifica di vaste aree dell’Africa e dell’America Latina, il deterioramento dei rapporti con gli Stati Uniti, la Nuova Via della Seta aperta in direzione dell’Europa e, infine, la pandemia di covid-19 partita da Wuhan, forse l’evento più devastante della storia contemporanea, non solo per l’impatto sanitario, ma anche economico a livello globale… Tutte situazioni che si sono verificate in un lasso di tempo estremamente breve, con ripercussioni che perdurano tuttora su scala mondiale. Un disegno strategico accurato e profondamente radicato nella ultra-millenaria cultura cinese, che la classe dirigente del PCC e il Presidente Xi Jinping perseguono con freddezza e determinazione, sfruttando schemi consolidati e un apparato intelligence diffuso in modo capillare e sempre più all’avanguardia in tutte le sue discipline: dalla HUMINT all’OSINT, dalla SIGINT, al cyber- espionage. In tale contesto l’Occidente è a un bivio: affrontare il Drago o subirne l’impeto?

     

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    La questione di Taiwan e la riunificazione pacifica della Cina

    16.00

    Marco Costa – Andrea Turi – Stefano Vernole

    La collocazione geopolitica di Taiwan conserva un’importanza vitale in relazione alle vie essenziali del traffico marittimo, attraverso cui vengono trasportati greggio e altre materie prime verso la Repubblica Popolare Cinese: in caso di conflitto, per gli USA diverrebbe essenziale tagliare o rallentare le forniture di petrolio a Pechino. Taiwan possiede inoltre una posizione geografica strategica globale sulla rotta commerciale marittima che collega l’Asia orientale al Sud-est asiatico e al Canale di Suez. L’amputazione di Taiwan rappresenta per la Cina una “ferita aperta” e la sua riunificazione alla madrepatria segnerebbe la conclusione definitiva della guerra civile sfociata nella nascita della Repubblica Popolare Cinese; questa è la ragione per cui la diplomazia di Pechino l’ha definita “una linea rossa” nei suoi rapporti con Washington.

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    Stato e Impero da Berlino a Pechino. L’influenza del pensiero di Carl Schmitt nella Cina contemporanea

    20.00

    Daniele Perra

    La teoria del partigiano conduce al concetto del politico, ovvero alla questione concernente il vero nemico ed il nuovo nomos della terra”. Così scriveva Carl Schmitt al termine del suo celebre saggio del 1963 “Teoria del partigiano”. A distanza di oltre cinquant’anni dalla pubblicazione del testo schmittiano, Liu Xiaofeng, intellettuale riconducibile alla corrente cosiddetta “neoautoritaria”, in un articolo dall’emblematico titolo “La civiltà europea del libero spazio e la Cina moderna: una lettura moderna del Der Nomos der Erde di Carl Schmitt”, ha sostenuto la tesi che per Pechino, tentare di costruire il proprio nomos della terra, avrebbe significato ingaggiare inevitabilmente uno scontro tra le virtù tradizionali della civiltà cinese ed il sistema globale americanocentrico. Quest’opera si propone, attraverso lo studio approfondito della suddetta corrente neoautoritaria, non solo di determinare la reale influenza del pensiero schmittiano nella Cina contemporanea, ma anche di interpretare l’evoluzione della geopolitica del Dragone alla luce dei contributi dei più importanti pensatori cinesi odierni

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