America bianca. La destra reazionaria dal Ku Klux Klan a Trump

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    America bianca. La destra reazionaria dal Ku Klux Klan a Trump

    15.00

    Giovanni Borgognone

    L’uragano della presidenza Trump ha manifestato al mondo la fragilità della democrazia statunitense. Il razzismo e il nazionalismo bianco, che in passato rimanevano sottotraccia nel discorso pubblico, ora vengono esibiti e alimentano la polarizzazione politica. Il volume indaga in quest’ottica le trasformazioni della destra reazionaria americana, dal Ku Klux Klan alle milizie, fino all’odierna Alt-Right, focalizzandosi sui temi che hanno connotato il suo per – corso, quali il timore di una perdita del primato bianco nel paese e l’ostilità nei confronti del femminismo. E mostra come – grazie al decisivo apporto dei media digitali – negli ultimi decenni sia cambiato soprattutto lo stile comunicativo dell’ideologia etnonazionalista.

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    Archeologia del Neolitico – L’Italia tra il VI e il IV millennio a. C.

    38.00

    Andrea Pessina – Vincenzo Tinè

    II processo di diffusione del Neolitico in Italia è articolato da dinamiche complesse, che scavi e studi recenti consentono di percepire in forme molto più estese di quanto non fosse possibile sino a pochi decenni or sono. Lo sviluppo delle tecniche di scavo stratigrafico e di datazione radiometrica, le nuove metodologie di analisi del territorio e dell’insediamento e la più estesa e approfondita conoscenza delle forme dell’abitare e del rituale hanno enormemente sviluppato la nostra capacità di comprensione di quest’epoca cruciale della preistoria, rendendo possibile un nuovo quadro di sintesi delle tematiche principali. Il volume, in una nuova edizione sistematicamente aggiornata, ricostruisce i progressi – a tratti inaspettati – compiuti dalla ricerca negli ultimi anni.

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    Archeologia del paleolitico – Storia e culture dei popoli cacciatori-raccoglitori.

    22.00

    Fabio Martini

    Una riflessione storica sulle più antiche vicende del genere umano, una messa a fuoco dei principali temi dell’archeologia delle origini: la nascita dei saperi condivisi e la trasmissione delle conoscenze, L’economia, gli atteggiamenti simbolici, la variabilità dei linguaggi verbali e non verbali che hanno portato nel tempo ad una forte coesione sociale, le esperienze figurative, i comportamenti rituali, il rapporto uomo-ambiente, i processi di adattamento dei gruppi umani durante le profonde trasformazioni climatiche e paesaggistiche del Pleistocene. Questo spaccato sulla nostra “prima storia” è elaborato attraverso un metodo pluridisciplinare, che vuole coniugare sapere tecnicoscientifico e sapere storico, rendendo l’archeologia uno strumento di conoscenza della nostra identità storica e di proiezione nella progettazione del nostro futuro.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag.  pag. 232

    Stampato nel 2019 da Carocci

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    Armi e guerrieri di Roma antica

    36.00

    Dell’esercito romano del IV e V secolo si sa poco. Eppure, il suo ruolo è stato determinante, in un contesto storico dominato dall’incertezza, accresciuta costantemente dalle guerre civili, dalle contese dinastiche, dalla pressione continua dei barbari sulle frontiere, che ha portato ad eventi tragici come il disastro di Adrianopoli del 378 o la presa di Roma del 410. In un simile contesto, l’esercito romano non ha soltanto tentato di difendere l’Impero, ma ha interagito profondamente con le strutture della società, influenzando i giochi politici, il funzionamento dell’economia, le strutture sociali e persino lo sviluppo delle religioni. Questo libro, scritto sulla base di fonti spesso trascurate (leggi, compilazioni amministrative, monete, papiri, iscrizioni, testimonianze archeologiche), restituisce un quadro inedito e affascinante delle istituzioni militari romane, fornendo soluzioni nuove a problemi antichi, senza nascondere le questioni ancora irrisolte.

    Brossura 15 x 22 cm. pag. 440 con 73 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2008 da Carocci

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    Avanguardie dello spirito – Il fascismo e la propaganda culturale all’estero

    25.00

    Fin dagli anni Venti l’organizzazione della diplomazia culturale assunse un ruolo rilevante all’interno della politica estera mussoliniana, con l’obiettivo sia di promuovere la fascistizzazione delle collettività di emigrati, sia di suscitare diffuse simpatie presso le opinioni pubbliche straniere. Se gli esiti del progetto di irradiazione culturale e ideologica furono certo inferiori alle ambizioni fasciste, fu nondimeno messa in campo una complessa e articolata macchina propagandistica, che vide la partecipazione di settori significativi dell’elite intellettuale del ventennio. Il volume intende ripercorrere scelte strategiche e momenti periodizzanti di questo intenso percorso, ricostruendo il dibattito interno al regime e mettendo in evidenza l’intreccio degli strumenti istituzionali e delle strategie comunicative utilizzate.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 295

    Stampato nel 2010 da Carocci

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    Barbari predoni e infedeli: la guerra nel Mediovo

    24.00

    Il volume racconta l’ascesa e la scomparsa di gruppi etnici e religiosi e l’azione dei capi militari nel periodo che va dalla fine dell’impero romano alle ultime fasi del Medioevo. Ci conduce sui campi di battaglia, ci illustra le tattiche guerresche, le principali conquiste tecniche in fatto di armi e di armature, le aspirazioni e le miserie della vita militare senza trascurare di collocarle entro il contesto culturale, politico e sociale dell’epoca. Emerge un tempo in cui, al di là delle motivazioni di ordine religioso, i soldati sia cristiani che musulmani – vedevano nella guerra un modo per guadagnare onore o ricchezze personali in un periodo storico di sottoccupazione cronica e di scarsa prosperità.

    Brossura pag. 386

    Stampato nel 2006 da Carocci

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    Beowulf

    20.00

    Mostri notturni che aggrediscono e terrorizzano; re e popoli scandinavi del V-VI secolo con le loro storie di faide e le istituzioni e i riti e le forme poetiche delle loro bellicose società; un guerriero di eccezionale forza e saggezza di cui vengono raccontate le imprese terminali dell’apprendistato giovanile e della vecchiaia di re: questo è il Beowulf, poema antico inglese contenuto in un manoscritto del 1000 circa. Le sue vicende eroico-teratologiche si svolgono tra sale rilucenti, misteriosi specchi d’acqua, scogliere, tumuli preistorici; il suo racconto apre squarci di lunga portata nel passato e nel futuro, mentre nella seconda parte si modula in elegia sulla labilità esistenziale e storica di individui, stirpi, nazioni.

    Brossura, 11 x 18 cm. pag 319

    Stampato nel 2003 da Carocci

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    Cinema educatore – L’Istituto Luce dal fascismo alla liberazione (1924-1945)

    31.00

    Confrontando il patrimonio dell’Archivio storico Luce con documenti di prima mano e con fonti archivistiche tradizionali, il volume ricostruisce la storia dell’Istituto Luce dal 1924 al 1945, gli anni cioè che intercorrono tra la fondazione del piccolo Sindacato di istruzione cinematografica, sulle ceneri del quale nascerà L’Unione cinematografica educativa (LUCE), e il trasferimento dell’Istituto sulla Laguna dopo il crollo del fascismo. Attraverso la storia del Luce, il libro offre un contributo innovativo alla storia del fascismo italiano e alla sua politica culturale, di cui il cinema Luce è stato un pezzo importante, destinato ad avere uno sviluppo sorprendente anche nell’Italia del secondo dopoguerra. A dispetto della prevalente funzione di pura informazione e propaganda che gli viene attribuita, l’Istituto Luce inaugura un originale sistema di comunicazione nazionalpopolare: nel corso degli anni Trenta, nella catastrofe della guerra e poi nella difficile ricostruzione morale e materiale del paese, le sue cineprese ritraggono con straordinaria forza evocativa anche la vita quotidiana, le tradizioni, le emozioni di tutti gli italiani.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 310 illustrato con 16 pagine con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Carocci

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    Città e porti dall’antichità al Medioevo

    18.80

    Cartagine, Ostia, Classe; e Marsiglia, Cesarea. E poi Dorestad, Quentovic, Londra, York, Birka… Il libro prende le mosse dai porti del Mediterraneo e dell’Europa, e da qui prosegue per descrivere e analizzare, attraverso lo sguardo dell’archeologo, le trasformazioni delle città e dell’economia tra la tarda Antichità e l’alto Medioevo. Il volume descrive il passaggio dal mondo globalizzato dell’impero romano, dominato dal sistema statale di controllo dei commerci, a quello più frammentato dell’alto Medioevo; da un’economia che individua il suo fulcro nel Mediterraneo a un nuovo circuito degli scambi, il cui baricentro si trova molto più a nord, sulle coste dell’Europa settentrionale. A più di settantanni dalla pubblicazione dell’opera di Henri Pirenne, Maometto e Carlomagno, il testo fa il punto su alcuni temi toccati dal grande storico, alla luce delle più recenti scoperte dell’archeologia. Un libro pensato come strumento per gli studi universitari, ma utile anche per chi voglia saperne di più su argomenti come la nascita dell’urbanesimo medievale, il rapporto tra città e commerci e, più in generale, la fine del mondo antico e l’inizio del Medioevo.

    Brossura pag. 179

    Stampato nel 2010 da Carocci

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    Con la massima diligentia possibile – Diplomazia e politica estera sabauda nel primo Seicento

    25.00

    Le istituzioni politiche del ducato di Carlo Emanuele i costituivano un sistema fluido che aveva nel duca la prima e, forse, unica sorgente. Questo «ordine disordinato» non impedì al principe di intraprendere un’ardita politica estera (militare e diplomatica) che all’inizio del Seicento lo vide presente in quasi tutti gli scenari europei. Sulla base dei concetti di rappresentazione, negoziato e formazione, il volume affronta i progetti diplomatici della dinastia dei Savoia, tra cui la politica matrimoniale; l’azione diplomatica alla luce del particolare rapporto che lega l’agente al suo principe e, da ultimo, il variegato personale al servizio della diplomazia sabauda in un arco temporale che va dalla pace di Lione (1601) alla morte di Carlo Emanuele i (1630).

    Brossura, pag. 240

    Stampato nel 2015 da Carocci

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    Dai marò ai contractor. La privatizzazione della sicurezza marittima in Italia

    15.00

    Eugenio Cusumano – Stefano Ruzza

    Il boom della pirateria al largo delle coste somale tra il 2008 e il 2011 ha colpito duramente la navigazione commerciale a livello mondiale. Per fare fronte a questo problema, numerosi Stati di bandiera hanno consentito l’imbarco di personale armato su navi civili, generalmente optando per il ricorso a militari o guardie private, i contractor. Il caso dell’Italia si colloca in maniera particolare all’interno di questo panorama, poiché sulla carta essa ha adottato un modello duale ma in concreto ha dapprima interamente affidato il servizio ai marò, poi ha utilizzato un sistema ibrido, e infine optato per un modello del tutto privato. La trasformazione nel tempo della policy italiana la rende particolarmente idonea per uno studio volto a comprendere quali fattori agevolino o ostacolino il cambiamento delle politiche pubbliche, in particolare quando implicano una potenziale privatizzazione della sicurezza.

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    Dalle profezie all’impero – L’espansione britannica nel Mediterraneo orientale 1798-1878

    18.00

    Molto è stato scritto sui mandati della Società delle Nazioni nel Mediterraneao orientale. Meno indagata è la fase dell’iniziale espansione delle potenze europee nella regione. Attraverso un’analisi sostenuta da fonti provenienti da archivi inglesi, israeliani, palestinesi e turchi, “Dalle profezie all’impero” si concentra in particolare sulle dinamiche che resero possibile il progressivo ingresso di Londra a Gerusalemme e nel resto dell’area. Una speciale attenzione è rivolta al ruolo svolto in questo processo dalla componente ebraica della popolazione presente sul posto, nonché all’uso della storia degli ebrei nella letteratura prodotta in Gran Bretagna a partire dal VI secolo. Lo studio di questi aspetti e delle dinamiche ad essi connesse permette di fare luce sullo sviluppo storico moderno – e di riflesso sul presente – di una delle aree più complesse e conflittuali del pianeta.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 160

    Stampato nel 2015 da carocci

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    Epidemie – I perché di una minaccia globale

    13.00

    Ben lungi dall’essere sconfitte, le malattie infettive rinnovano la loro sfida all’umanità. Nuovi virus emergono, come il recente e temutissimo coronavirus, per il quale l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l’emergenza sanitaria globale. I vecchi germi, invece, espandono la loro area di azione, conquistando nuove popolazioni e località geografiche precedentemente indenni. È quindi indispensabile comprendere a fondo in che modo agenti infettivi come i coronavirus, l’HIV, gli arbovirus o i virus influenzali siano in grado di provocare eventi pandemici. L’autore – fra i massimi esperti a livello mondiale – traccia una storia delle epidemie, ne spiega le origini e le modalità di diffusione, descrivendo al contempo gli interventi per affrontarle.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 142

    Stampato nel 2020 da Carocci

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    Eugenio di Savoia, stratega militare. Le campagne antiottomane nell’Europa centrale (1683-1718)

    49.00

    Gizella Nemeth Papo – Adriano Papo

    Il principe Eugenio di Savoia è stato uno stratega militare di prim’ordine, oltreché un eccellente uomo politico e un abile diplomatico, una personalità geniale, altresì dotata di uno spiccato senso artistico. Come condottiero, non solo tenne testa alle armate del Re Sole in Italia e sul fronte renano, ma combatté con successo anche contro i turchi in Ungheria e nei Balcani, contribuendo in maniera decisiva alla liberazione dell’Europa centrale dalla dominazione ottomana. Il volume racconta la sua storia, dall’esordio come volontario nella liberazione di Vienna (1683) alle campagne antiturche del 1683-88 dove si distinse nella riconquista di Buda (1686). La celeberrima battaglia di Zenta dell’11 settembre 1697 rappresenta il capolavoro strategico del principe sabaudo, ora comandante supremo dell’armata imperiale in Ungheria. Dopo aver partecipato, con alterna fortuna, alla guerra di successione spagnola, si ripresentò sul fronte antiottomano vincendo a Petrovaradino (1716), prendendo Temesvár/Timisoara (1716) e riconquistando Belgrado (1717), imprese grazie alle quali raggiunse l’apice della carriera militare.

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    Fascisti a Roma – Il Partito nazionale fascista nella capitale (1921-1943)

    23.00

    Alla une della prima guerra mondiale il clima a Roma non era particolarmente favorevole al fascismo. Tuttavia, nel progetto di Mussolini la città era destinata a diventare la vetrina del regime e il duce perseguì quest’obiettivo con determinazione. Roma fu così sottoposta a profonde trasformazioni urbanistiche: drastiche demolizioni si accompagnarono alla costruzione di opere monumentali volte a esaltare il mito della romanità. Mentre su tali aspetti non sono mancati studi importanti, un altro risvolto della presenza fascista nella capitale era stato sino ad ora poco studiato: l’affermazione del PNF in città attraverso i Gruppi rionali fascisti, diramazioni periferiche del partito sul territorio. Il volume, avvalendosi di una ricca documentazione archivistica e della stampa coeva, ripercorre l’articolato processo che portò il PNF dalle difficoltà iniziali al controllo totale della capitale. Un percorso non semplice, basato su controllo, assistenza e mobilitazione giovanile che fece di Roma un vero e proprio laboratorio totalitario.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 284

    Stampato nel 2014 da Carocci

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    Giornalisti di regime – La stampa italiana tra fascismo e antifascismo (1922-1948)

    23.00

    Insieme alla radio e al cinema, la stampa fu un importante strumento di propaganda del regime fascista. Il giornalismo, secondo Mussolini, aveva una fondamentale funzione pedagogica e i giornalisti, durante il ventennio, furono gli “educatori della nazione”. Il libro illustra come i principali giornalisti italiani nati intorno al 1890, entrati nella professione prima dell’avvento del fascismo, e quelli della generazione del 1910, che iniziarono la loro attività nei primi anni trenta, sostennero il fascismo e scrissero in favore del regime fino al giorno del suo crollo, il 25 luglio 1943. Dopo quella data la maggior parte dei giornalisti si distaccò dal fascismo attraverso un processo di autoassoluzione e di rimozione delle proprie colpe che permise loro a guerra finita di ritornare sulla scena giornalistica, ancora una volta da protagonisti.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 278

    Stampato nel 2012 da Carocci

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    Giuseppe Bottai e la Germania nazista – I rapporti italo-tedeschi e la politica culturale fascista

    22.00

    Il libro ricostruisce le posizioni di Bottai e dell’ambiente intellettuale a lui legato di fronte al nazionalsocialismo e al Terzo Reich nel ventennio intercorso tra la fondazione della rivista “Critica fascista” e il crollo del governo mussoliniano. Soprattutto dopo l’avvento di Hitler al potere, Bottai seguì con grande attenzione l’evoluzione dei rapporti italo-tedeschi e, una volta costituito l’Asse Roma-Berlino, non fece mancare il suo consenso alla svolta filogermanica del fascismo italiano, adoperandosi con grande impegno per rafforzare l’intesa politico-culturale tra le potenze alleate. Fu spinto solo da opportunismo o si piegò alla ragion di Stato? Per intendere le motivazioni dell’allineamento bottaiano alla politica filotedesca di Mussolini occorre approfondire l’impatto dell’esperienza nazionalsocialista sulla cerchia intellettuale che si raccoglieva attorno al gerarca, nella quale si sviluppò una riflessione intensa e articolata sulla Germania tra le due guerre, che non è lecito trascurare se si vogliono comprendere i rapporti – mutevoli e complessi – tra il fascismo italiano e il nazionalsocialismo tedesco.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 200

    Stampato nel 2019 da Carocci

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    Gladiatori carri e navi – Gli spettacoli nell’antica Roma

    16.90

    Il volume propone al lettore uno sguardo d’insieme sulle varie forme di spettacolo di cui poteva godere il popolo nell’impero romano, in particolare ludi circenses, munera gladiatoria, naumachiae, in collegamento con altre sontuose cerimonie organizzate dagli imperatori. Il mondo delle corse dei carri, dei combattimenti gladiatori, delle cacce e delle battaglie navali viene presentato attraverso lo svolgimento di una giornata canonica di giochi, nei suoi elementi costitutivi. Sono ripercorse anche le carriere di aurighi e gladiatori, più o meno noti, con riferimenti al numero delle vittorie, ai premi, alla considerazione sociale di cui essi godevano. La lettura dei diversi capitoli consente di cogliere quali fossero il grado di partecipazione del pubblico e la sua possibile percezione degli spettacoli e quali, invece, i giudizi formulati dai cristiani su queste peculiari forme di intrattenimento pagane.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 198 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2020 da Carocci

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    Gli slavi – Storia, culture e lingue dalle origini ai nostri giorni

    43.00

    Il volume presenta la storia culturale degli slavi, evidenziando sia le forze centrifughe che hanno portato alla formazione del più cospicuo numero di popoli che un’etnia europea abbia prodotto, sia gli sviluppi culturali del mondo slavo nei suoi diversi orientamenti verso l’Occidente latino e l’Oriente bizantino. Dopo una breve illustrazione della realtà contemporanea, si descrivono le comuni origini, seguendo le vicende degli slavi attraverso quel secolare processo di acculturazione che li ha elevati fra i protagonisti della storia degli ultimi due secoli. Il testo, arricchito da una serie di approfondimenti a cura di studiosi di diverse aree e competenze, offre una sintesi destinata a quanti studiano l’Europa orientale, e più in generale a quanti vogliono conoscere il mondo slavo e le sue culture e lingue soprattutto nelle loro radici medievali e moderne.

    Brossura, 17 x 24 cm pag. 476

    Stampato nel 2019 da Carocci

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    Guadalajara 1937 – I volontari italiani fascisti e antifascisti nella guerra di Spagna

    28.00

    Come reagirono gli italiani all’intervento fascista in Spagna? Quali motivazioni spinsero i volontari fascisti e antifascisti ad arruolarsi? Perché gli esiti della battaglia di Guadalajara ebbero una risonanza che travalicò i confini europei? In che modo, infine, questi esiti influirono sul contesto italiano? Sono queste alcune delle domande intorno alle quali si articola il volume. Nella guerra civile spagnola la battaglia di Guadalajara costituisce uno snodo centrale dello scontro iniziato diversi anni prima tra fascisti e antifascisti italiani: gli uni si galvanizzarono vedendo nei loro avversari quegli stessi che avevano già «sonoramente legnato» in Italia; gli altri trovarono finalmente in Spagna quell’opportunità di rivalsa che cercavano da tempo. La storia di questa battaglia viene ora ricostruita nella sua dimensione politica, alla luce delle motivazioni che spinsero i volontari delle due fazioni ad arruolarsi e delle impressioni che essi trassero nel corso del conflitto. Lo studio è stato condotto prevalentemente sulla base della loro corrispondenza privata, rintracciata tra le carte d’archivio e rivelatasi decisiva anche sul piano metodologico. Emerge un quadro ricco di sfumature e non sempre rispondente all’immaginario consolidato, che fa di questa battaglia un momento peculiare nella più generale e radicale contrapposizione tra fascismo e antifascismo.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 174

    Stampato nel 2017 da Carocci

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    Historia Brittonum

    16.00

    L’Historia Brittonum, generalmente attribuita al monaco gallese Nennio, è, come rivela il titolo, una storia del popolo britannico che va dall’origine del mondo fino al IX secolo. Fonte di primaria importanza per buona parte della successiva storiografia britannica, l’Historia è fondamento di alcune tradizioni che permeano la cultura medievale europea: in essa, ad esempio, compaiono per la prima volta le figure di Artù e Merlino come le conosciamo. Si presenta qui la prima traduzione italiana integrale dell’opera con il testo latino a fronte, corredata di un ricco apparato di note e di un saggio introduttivo che analizza la questione della discussa paternità e delle sue fonti.

    Brossura, 11 x 18 cm. pag. 143

    Stampato nel 2020 da Carocci

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    I Greci, i Romani e… la guerra

    16.00

    Marco Bettalli

    La guerra è onnipresente nel mondo dei Greci e dei Romani. Mezzo di conquista per eccellenza, palestra per misurare le qualità dell’uomo, strumento per risolvere le controversie piccole e grandi, principale argomento delle narrazioni storiche, non fu mai soggetta a una condanna senza appello, nonostante tutti si rendessero conto dei disastri che essa portava con sé e, almeno a livello individuale, molti cercassero di evitarla. Lungo un percorso di oltre mille anni, da Omero a Vegezio, il volume seleziona una serie di testi che illustrano i legami della guerra con infiniti aspetti della vita quotidiana degli antichi, permettendo di rivisitare modi di dire, racconti, personaggi che da secoli sono entrati nell’immaginario europeo.

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    I gruppi di combattimento – Studi, fonti, memorie (1944-1945). Atti del Convengo (Firenze, 15 aprile 2005)

    21.60

    La storia dei rapporti fra militari e Resistenza all’origine della Repubblica italiana del dopoguerra è un tema rilevante, su cui è stata fatta e di recente si è tornati a fare retorica. Gli attori del volume sono sostanzialmente quattro: gli stessi protagonisti, ormai nella veste di reduci rammemoranti o memorialisti; le forze armate; gli storici, nella loro veste di professionisti dello studio del passato; la retorica pubblica, riflesso del clima politico, nella sua funzione riattualizzatrice non disinteressata del passato. Una particolare attenzione viene posta sul lavoro degli storici, ma ciò che emerge dal volume è che, pur rimanendo un tema sottoposto a un uso strumentale da parte della politica, la storia del rapporto fra militari regolari e Resistenza irregolare, quale fu concretamente e storicamente delineato fra 1943 e 1945, rimane un campo di studio in molti settori tuttora da arare.

    Brossura 15 x 22 cm. pag. 238

    Stampato nel 2006 da Carocci

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    I manifesti nella grande guerra – Tecniche persuasive alle origini della comunicazione contemporanea

    29.00

    Come persuadere i cittadini ad arruolarsi? Come convincerli a combattere una guerra che per molti è lontana, in chilometri e in interesse? Le tecniche che incentivano il reclutamento e il sostegno finanziario sono state ereditate dalla persuasione contemporanea, sia politica sia commerciale, per edificare la fabbrica del consenso. I propagandisti manipolano i cittadini orientandone il pensiero e l’azione secondo la volontà del potere, e pertanto sono i precursori degli spin doctors e dei professionisti del marketing e della pubblicità. I loro manifesti attirano l’attenzione con immagini di bambini e di belle donne, coinvolgono alimentando bisogni interiori di benessere e prestigio sociale, motivano mostrando testimonial in situazioni di divertimento e di avventura, ispirano un modo di pensare al nemico e alla guerra stessa che rende “il mondo più sicuro per la democrazia”. Nel linguaggio di questa strategia ritroviamo lo storytelling, lo humour, la satira, la paura come pure la lingua dei gesti, di cui si riconosce l’importanza per la persuasività e completezza del messaggio. I propagandisti erano dei persuasori occulti che conoscevano le caratteristiche della mente umana? Non lo sappiamo con certezza, ma i loro manifesti hanno un’intima e coerente motivazione che il libro intende dimostrare.

    Brossura, 15,5 x 22,5 cm. pag. 240

    Stampato nel 2016 da Carocci

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    I Micenei

    14.50

    Massimo Cultraro

    Tra le civiltà protostoriche del Mediterraneo, quella micenea è forse tra le poche a suscitare ancora oggi fascino e curiosità e a stimolare un vivace dibattito tra studiosi di diverse discipline. Chi erano i Micenei. Quali erano i rapporti tra il mondo miceneo e le coeve civiltà del Mediterraneo. Settecento anni di storia (1700-1000 a.C.) sono ripercorsi per la prima volta in modo unitario in un libro che rappresenta una guida analitica, completa e scientificamente documentata sulla civiltà elladica che segnò l’apogeo della Grecia prima dell’età del Ferro. Per la prima volta al lettore italiano viene proposto un quadro storico della Grecia alla fine del II millennio a.C., costruito sull’analisi delle forme economiche, della struttura politica e di quella religiosa. Comprendere il mondo miceneo, in altri termini, significa offrire alcune interessanti chiavi di lettura per chiarire i numerosi interrogativi che ancora oggi dominano il tema delle origini della Grecia antica.

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    I turchi nell’Europa centrale Da Gallipoli a Passarowitz (secc. XIV-XVIII)

    23.00

    Gizella Nemeth Papo – Adriano Papo

    All’inizio del XIV secolo lo Stato ottomano era un piccolo principato alla frontiera tra il mondo islamico e quello cristiano. Il volume ne racconta l’ascesa nei secoli: la graduale incorporazione dei territori bizantini dell’Anatolia e l’avanzata nei Balcani e nell’Europa centrale; la presa di Costantinopoli nel 1453 che gli conferisce il rango di “impero”; le imprese vittoriose di Solimano il Magnifico in una vasta area dall’Europa centrale all’Oceano Indiano e al Nordafrica che lo fanno assurgere a grande potenza mondiale. Stato multietnico e multiconfessionale, dopo aver raggiunto l’apice dello sviluppo economico e culturale, nel corso del XVII secolo si avviò verso un lento declino, fino ad essere messo in ginocchio dagli eserciti occidentali. La pace di Passarowitz del 1718 sancì la fine della dominazione ottomana in Ungheria, ridimensionandone globalmente le aspirazioni.

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    Il Brasile in guerra – La Forca Expedicionaria Brasileira in Italia (1944-1945)

    16.50

    La partecipazione del Brasile alla Seconda Guerra Mondiale appartiene alla sezione della memoria storica rimossa. Eppure nell’estate del 1944 giunsero in Italia, sul fronte della Linea Gotica, 25.000 soldati che formarono la Forza di Spedizione Brasiliana conosciuta come FEB (Força Expedicionária Brasileira). Dopo innumerevoli difficoltà di preparazione – l’esercito del paese sudamericano seguiva tecnica e tattica legate alla scuola di guerra francese – i brasiliani entrarono in linea di combattimento nella zona di Vecchiano a Pisa alla fine del mese di agosto del 1944. Dopo aver occupato Massarosa e Camaiore, e aver tenuto un buon comportamento nella fase di inseguimento delle truppe tedesche in ritirata, i soldati al comando del maresciallo Mascarenhas de Moraes furono spostati in Valle del Serchio. Qui, dopo aver superato Borgo a Mozzano, liberarono Barga e Gallicano trovando per la prima volta le rigide posizioni della linea tedesca. Spostati nel settore centrale degli Appennini subirono la dura sconfitta di Monte Castello, che superarono solo a febbraio, quando il corpo di spedizione, dopo aver ricevuto un adeguato e completo addestramento, riuscì ad avanzare catturando più di ventimila prigionieri a Fornovo.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 147

    Stampato nel 2014 da Carocci

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    Il mare dei califfi – Storia del Mediterraneo musulmano (secoli VII-XII)

    36.00

    Fernand Braudel ha riconosciuto in quella islamica una delle grandi civiltà mediterranee, ma le ha attribuito un ruolo decisamente di secondo piano per ciò che concerne lo sviluppo marittimo ed economico medievale. Tutte le successive storie del Mediterraneo hanno quindi assegnato un posto subalterno ai marinai dell’Islam, generalmente considerati alla stregua di pirati. Il libro di Christophe Picard propone invece una visione radicalmente diversa. La prolifica produzione cronachistica degli Arabi e la documentazione archeologica portata alla luce negli ultimi anni, infatti, hanno permesso di rivalutare l’importanza dei musulmani nella storia medievale del Mediterraneo. Scopriamo così che califfi e giurisperiti non ignoravano lo spazio mediterraneo e che marinai, guerrieri e mercanti non cessarono di solcarlo, mentre veniva contemporaneamente descritto da geografi, cartografi ed enciclopedisti. Esso fu oggetto di un continuo interesse anche e soprattutto come terreno d’elezione del jihad dei califfi.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 388 con alcune illustrazioni e mappe b/n

    Stampato nel 2017 da Carocci

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    Il nazionalsocialismo – Storia di un ideologia

    22.00

    Il volume analizza l’intero edificio dell’ideologia del Terzo Reich: i presupposti storici, la dinamica strutturale, il modo in cui essa è penetrata nella vita quotidiana, nel diritto e nella filosofia, nella scienza e nell’arte, nella religione e nella scuola, nella concezione di un impero ariano e nella conduzione della guerra, nonché negli obiettivi di geopolitica. Infine, con un occhio alle sue sopravvivenze, si tenta un bilancio storico-politico di questo formidabile esempio di populismo. Scorrevole come un reportage ma rigoroso e documentato, il volume è arricchito da un glossario, da una cronologia ragionata e da un’ampia bibliografia.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 295

    Stampato nel 2013 da Carocci

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    Il potere dei generali – Civili e militari nell’Asia orientale contemporanea

    19.00

    In Asia orientale le sorti della democrazia e la natura dei sistemi politici si intrecciano con il ruolo dei militari. In Cina e in Giappone, nella penisola coreana, a Taiwan, in Vietnam, Tailandia, Indonesia, Birmania gli eventi politici, la lotta per la libertà, la stessa collocazione internazionale degli stati sono il frutto delle relazioni tra civili ed élite militare. Per la prima volta in Italia un testo a più voci di affermati specialisti di Asia introduce un tema vitale per la comprensione del mondo contemporaneo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 190

    Stampato nel 2017 da Carocci

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    Interpretare e curare – Medicina e salute nel Rinascimento

    34.00

    Tradizione e innovazione, pratiche e teorie, individui, comunità e istituzioni animano il variegato mondo della medicina rinascimentale. Gli attori che operano nel mercato terapeutico non sono solo medici accademici e chirurghi, ma anche farmacisti, distillatori, barbieri, ciarlatani ed ecclesiastici che, con modalità e tecniche differenti e spesso tra loro in conflitto, provvedono alla salute del corpo. Diversificato è anche il rapporto che in questo periodo si istituisce con la tradizione medica e filosofica: il recupero dei classici si associa infatti a una loro reinterpretazione, talvolta profonda e radicale, in funzione di un panorama culturale segnato da trasformazioni e conflitti. Nei saggi che compongono il volume si aprono inedite prospettive sulle pratiche, sui luoghi, sulle professioni, sul linguaggio, sulle politiche del corpo e della cura, sulle implicazioni letterarie e metaforiche dell’ammalarsi e del guarire.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 436

    stampato nel 2013 da Carocci

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    Invasori – Come gli umani e i loro cani hanno portato i Neanderthal all’estinzione

    19.00

    L’estinzione dei neandertaliani è uno dei grandi misteri della storia evolutiva. Un enigma che ha appassionato generazioni di scienziati sin dal 1856, quando furono rinvenuti i primi resti di questi ominini. Per centinaia di migliaia di anni avevano vissuto in Europa superando le enormi sfide dei cambiamenti climatici, come mai allora sono improvvisamente scomparsi circa 45.000 anni fa? Pat Shipman punta il dito sul predatore più spietato del regno animale, l’Homo sapiens, e sul suo fido alleato, il cane.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 221 illustrato

    Stampato nel 2017 da Carocci

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    Invincibile Russia. Come Pietro il Grande, Alessandro I e Stalin hanno sconfitto gli invasori

    22.00

    Andrea Santangelo

    Un paese che si estende in longitudine per 9.200 chilometri e in latitudine per 4.500, attraversato da ben 11 fusi orari e con confini non difesi da invalicabili barriere naturali, non poteva che scatenare la cupidigia degli invasori. Questo il destino militare della Russia, che sin dagli albori della sua formazione come Stato ha subito invasioni sia da Oriente sia da Occidente. Ma la Russia non ha nel suo destino di essere conquistata. Chi ha tentato di farlo, infatti, è andato incontro alla sconfitta e al disastro militare, come dimostrano le tre più famose invasioni della sua storia: quella svedese guidata dall’ambizioso re Carlo XII, quella francese comandata dal genio di Napoleone Bonaparte e quella tedesca sotto la folle pulsione sterminatrice di Adolf Hitler.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 286

    Stampato nel 2022 da Carocci

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    Italiani d’arme in Russia – Artigiani ingegneri ufficiali in un esercito straniero 1400-1800

    21.00

    Muovendo dai “bombardieri” che contribuirono allo sviluppo dell’artiglieria moscovita sotto Ivan III, il granduca che, oltre due secoli prima di Pietro il Grande, cercò di adeguare il suo paese agli sviluppi dell’Europa occidentale anche nel campo degli armamenti, l’autore passa in rassegna alcuni momenti della storia militare russa che ebbero italiani come protagonisti. Con una ricostruzione tanto minuziosa nell’esame delle fonti quanto appassionata nella narrazione, il volume si snoda lungo l’arco di quattro secoli: dal coinvolgimento di maestranze veneziane nella costruzione di navi e galere sotto Pietro il Grande alle battaglie contro i turchi nel mar Nero e contro gli svedesi nel Baltico, alle vicende degli ufficiali che si distinsero durante la conquista del Caucaso e nelle guerre russo-turche fino alla riscossa contro le armate napoleoniche.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 200

    Stampato nel 2016 da Carocci

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    L’Africa d’Italia

    26.40

    Come ha scritto Aimé Césaire, uno dei cantori della negritudine che aiutò i popoli africani a trovare una via d’uscita dall’umiliazione della tratta, il colonialismo è la forma peggiore per mettere in contatto i popoli fra di loro. Questo libro ricostruisce i rapporti fra Africa e Italia ai tempi del colonialismo tenendo sullo stesso piano, nei limiti del possibile stanti le gerarchie dettate dalle condizioni oggettive o imposte con la forza, i soggetti di un incontro che ha segnato in profondità la storia sia dell’Africa che dell’Italia. Il volume analizza i fatti, i processi, le trasformazioni istituzionali e produttive, lo scambio a livello di cultura, di psicologia e di percezione dei rispettivi progetti e destini. L’arco di tempo è un secolo decisivo per l’ingresso dell’Africa nell’età moderna e per l’affermazione dell’Italia come Stato sovrano e potenza sul piano internazionale. Nelle vicende seguite alla perdita delle colonie, la memoria del colonialismo italiano si è dimostrata divisa e viziata da troppe reticenze. Ma se l’Italia è ormai a tutti gli effetti un paese del Primo mondo, è anche per l’esperienza coloniale condotta fra la fine dell’Ottocento e gli anni trenta del Novecento.

    Brossura 15 x 22 cm. pag. 442

    Stampato nel 2011 da Carocci Editore

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    L’Africa mediterranea in età romana

    17.00

    Pur senza trascurare gli aspetti istituzionali, economici, sociali, culturali, il volume è focalizzato sulle grandi personalità che influenzarono la presenza di Roma in Africa dalle coste dell’Atlantico ai confini orientali della Tripolitania, e sui numerosi episodi politici e militari che ne caratterizzarono la storia. Accanto a individui il cui ambito d’azione fu prevalentemente locale ne emergono altri di valenza “internazionale”, dal re Massinissa al tribuno Gaio Gracco, da Giugurta a Cesare, da Giuba II al ribelle Tacfarinas, da Tolomeo all’imperatore Vespasiano, da Adriano al prefetto del pretorio Plauziano, per chiudere con la figura di Agostino e dei suoi contemporanei Gildone, Eracliano, Bonifacio. Uno spaccato di storia regionale che contribuisce alla comprensione delle dinamiche di potere instaurate da Roma sui paesi dell’area mediterranea.

    Brossura 13 x 21,5 cm. pag. 176 con 10 cartine

    Stampato nel 2012 da Carocci

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    L’esercito romano

    17.90

    Dalla penisola iberica alle rive dell´Eufrate, dall´isola britannica al deserto africano, strade e acquedotti, teatri, terme e difese militari ci parlano ancor oggi efficacemente di una presenza che ha unificato tutto il mondo occidentale nei primi secoli della nostra era: la presenza dell´esercito romano. Strumenti del potere e oggetto privilegiato delle attenzioni degli imperatori, le armate romane sono state un veicolo essenziale dell´irraggiamento della prosperità e della cultura dell´Urbe. Ma in che modo hanno potuto svolgere questa azione nel corso di più secoli’ Colmando una vistosa lacuna della storiografia, Le Bohec elabora qui in sintesi unitaria i risultati delle ricerche più recenti e illustra tutti gli aspetti di quel riconosciuto pilastro del dominio di Roma nel mondo antico che è stato l´esercito: quali corpi ne facevano parte e quali erano i compiti specifici di ognuno; dove e come venivano reclutati i soldati e in che modo erano inquadrati; quali furono e come si modificarono le strategie d´insieme degli imperatori e dei generali; quale la vita dei soldati nei campi e quale il loro addestramento; come la loro presenza incideva sulla quotidianità del mondo civile circostante. Un quadro d´insieme che aiuta a capire molti aspetti della storia di Roma e del suo impero; fino al suo lento disfacimento in cui pure gli sviluppi dell´esercito ebbero larga parte.

    Brossura 13 x 21 cm. pag. 354 + 36 di foto b/n

    Stampato nel 1992 da Carocci

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    L’impero britannico e il governo delle colonie – Il Board of Trade and Plantations (secc. XVII-XVIII)

    17.00

    .All’indomani della Gloriosa rivoluzione, l’Inghilterra visse una fase caratterizzata da un radicale cambiamento. Il sovrano, Guglielmo d’Orange, si trovò a gestire una tanto profonda quanto indispensabile riforma di alcuni organi dello Stato, soprattutto alla luce dell’espansione coloniale, con la conseguente acquisizione di vasti territori che abbisognavano di un efficiente sistema di controllo politico e amministrativo. A tale necessità avrebbe dovuto rispondere il Board of Trade and Plantations, un organismo dal quale, a partire dal 1696, sarebbero passati qualsiasi comunicazione e provvedimento relativi alla politica e all’economia delle colonie. Del Board avrebbe fatto parte anche lo stesso John Locke, ritenuto il padre del liberalismo classico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 154

    Stampato nel 2020 da Carocci

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    L’impero del Giglio – I francesi in America del Nord (1534-1763)

    38.00

    Nel 1944, durante lo sbarco in Normandia, le truppe canadesi cercavano di comunicare con gli abitanti lungo la costa parlando un “francese antico”. Quella lingua altro non era che una delle eredità della Nuova Francia, un insieme di territori in America del Nord che tra gli inizi del XVI e la metà del XVIII secolo avevano rappresentato il sogno francese di un vasto impero oltreatlantico. Nel libro sono narrate le vicende di esploratori come i Caboto, Giovanni da Verrazzano, Jacques Cartier, Samuel de Champlain, Robert Cavelier de La Salle e la ricerca del mitico passaggio a Nord-ovest. Vi sono gli indiani, Irochesi e Uroni, e i luoghi della Nuova Francia. Vengono descritti l’organizzazione politico-amministrativa di quei territori, la società, l’economia – in particolare il commercio delle pellicce e la pesca del merluzzo -, il ruolo della Chiesa e degli ordini religiosi. C’è il sogno imperiale francese costellato da scontri, alleanze e trattati fino al 1763, anno in cui, dopo un conflitto dalle dimensioni mondiali – la guerra dei Sette anni – l’impero del Giglio sarà destinato a dissolversi nei flutti della storia. Un’opera vasta sull’impero francese nordamericano che risponde a un bisogno conoscitivo non solo degli specialisti, ma anche di un pubblico più ampio.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 387

    Stampato nel 2018 da Carocci

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    L’Italia dei poteri locali

    22.10

    L’idea portante del volume, contenuto nel titolo, è che larghi settori d’Italia medievale, tra i secoli X e XII, si caratterizzino per dinamica politica che si svolge in massima parte a livello locale: hanno scarso rilievo i coordinamenti più ampi (regni, principati), e prevalgono poteri di ridotte dimensioni, che trovano il proprio fondamento nel possesso fondiario, nella capacità militare, nel controllo della società locale tramite una rete di clientele vassallatiche. È la cosiddetta “anarchia feudale”, ma su questa definizione interviene una duplice correzione: non “feudale”, perch la componente vassallatica fu solo uno degli elementi di questa dinamica socio-politica locale; e non pura “anarchia” perchè la violenza e il disordine (innegabili) convivono con forme di ordine e di regolazione della violenza: è la contraddittorietà tipica di un potere che si adegua alle forme della società, priva di forme di inquadramento regionale o statale e di una legislazione ad ampio respiro. Se l’approccio è principalmente politico ed è costruito attorno alle forme del potere, queste tuttavia non possono essere comprese senza considerare i funzionamenti della società che li esprime: un punto chiave è proprio la stretta connessione tra società e potere, e quindi l’esigenza di valutare forme e strumenti di questo legame e della penetrazione dei poteri signorili nella società locale (in massima parte contadina).

    Brossura 15 x 22 cm. pag. 240

    Stampato nel 2011 da Carocci

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    L’Italia e i Balcani nella Grande Guerra – Ambizioni e realtà dell’imperialismo italiano

    21.00

    Il volume affronta l’evoluzione della politica balcanica dell’Italia nel corso della Grande Guerra, partendo da un’analisi dell’azione italiana nella regione nel periodo 1908-14. In particolare evidenzia lo sviluppo complessivo della guerra nei Balcani, l’occupazione italiana dell’Albania, con un quadro della guerra italiana sul fronte balcanico attraverso le operazioni in Albania e Macedonia e le questioni politiche che riguardano anche il Montenegro e il complesso dei rapporti tra Italia e Intesa. Nell’ultima parte del libro si propone quindi un’analisi della politica seguita dall’italia nella definizione di un nuovo equilibrio balcanico e più in generale del ruolo svolto nella definizione dei nuovi confini.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 208

    Stampato nel 2017 da Carocci

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    L’Italia nell età del bronzo e del ferro

    44.80

    L’età del bronzo e del ferro viene spesso immaginata come un tempo nel quale gli uomini vivevano senza regole, incapaci di pensiero razionale. Questa idea nasce dalla convinzione che nulla di importante possa essere avvenuto prima dei vertici di civiltà raggiunti dalla Grecia classica e da Roma. In realtà, almeno dal Paleolitico Superiore i nostri antenati preistorici e protostorici sono biologicamente identici a noi, con le stesse capacità e potenzialità fisiche e intellettuali. Ricostruirne in una prospettiva di lungo periodo i processi di sviluppo e di trasformazione nella cultura, nelle forme di organizzazione, nel livello di avanzamento tecnologico, equivale quindi a esplorare la nostra storia più antica. Il libro, attraverso l’analisi delle tracce materiali lasciate dalle comunità dell’età del bronzo e del ferro, descrive i percorsi di formazione dei protagonisti della storia antica: latini, etruschi, fenici, greci. Oltre a un ricco apparato iconografico, il CD-ROM allegato contiene un’ampia sezione teorico-metodologica.

    Brossura pag. 405 con diverse illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Carocci

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    L’occupazione italiana in URSS. La presenza fascista fra Russia e Ucraina (1941-1943)

    35.00

    Raffaello Pannacci

    Quasi due anni di presenza sul posto, circa 250.000 uomini in campo, una delle peggiori sconfitte dell’esercito italiano, un’infinità di memorie di guerra pubblicate. Sulla base di fonti documentali ancora poco considerate, il volume fa luce su diversi aspetti della presenza italiana fra Russia e Ucraina nella Seconda guerra mondiale. Spesso diverso da quello raccontato nelle testimonianze postbelliche, il conflitto contro l’URSS ebbe significativi punti di contatto con le guerre coloniali dei decenni precedenti e con quella coeva nei Balcani. Inoltre, un comando inflessibile in mano ai tedeschi sgravava gli italiani di una parte significativa dei compiti – inclusi quelli più “sporchi” – e forniva allo stesso tempo un esempio di condotta e un comodo termine di paragone (anche per l’avvenire). Lungi dall’essere una guerra combattuta per qualcun altro, in cui “fare numero” e basta, quella contro l’URSS fu portata avanti perseguendo precisi interessi generali e particolari, la cui memoria venne rimossa con la sconfitta sul Don assieme alle aspettative che quell’invasione era stata capace di evocare.

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    La CIA e il terrorismo italiano – Dalla strage di piazza Fontana agli anni Ottanta (1969-1986)

    18.00

    Quali furono le valutazioni degli Stati Uniti in merito alla drammatica stagione di terrorismo che l’Italia visse dalla fine degli anni Sessanta fino alla metà degli anni Ottanta? Quali le reazioni della CIA, dell’ambasciata americana a Roma, del Dipartimento di Stato, della Casa Bianca in merito alle bombe di piazza Fontana, alla strategia della tensione e ai tentativi di colpo di Stato? Quando a Langley, a Washington e a via Veneto iniziarono ad analizzare il terrorismo di sinistra e quali furono i giudizi elaborati circa le possibili conseguenze sul sistema politico italiano? Che atteggiamento ebbero di fronte al sequestro e all’omicidio di Aldo Moro? Le Brigate rosse e le altre organizzazioni terroristiche di sinistra vennero considerate il tassello fondamentale di una trama internazionale del terrore diretta dall’Unione Sovietica o un fenomeno domestico e non eterodiretto? Come furono valutate la risposta dello Stato italiano alle strategie eversive e l’evoluzione dei gruppi terroristici dalla fine degli anni Settanta fino al loro irreversibile declino? Sulla base di una vasta documentazione, il volume intende fornire alcune possibili risposte a tali domande, ricostruendo il punto di vista, le analisi, le valutazioni della CIA e degli altri attori politico-diplomatici statunitensi in merito ai terrorismi e alle trame eversive in Italia dalla fine degli anni Sessanta fino agli ultimi report elaborati a Washington nel 1986.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 166

    Stampato nel 2019 da Carocci

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    La città e l’impero. Una storia del mondo romano dalle origini a Teodosio il Grande

    41.00

    Giovanni A. Cecconi

    Il volume propone al lettore che si avvicina alla storia romana con interesse e curiosità personale un valido e originale strumento per approfondirne la conoscenza. La trattazione si sviluppa secondo un andamento cronologico, dalle origini di Roma sino alla divisione politica fra parte occidentale e parte orientale dell’impero dopo la morte di Teodosio I, con l’interposizione di “finestre” tematiche, dalle quali osservare e comprendere meglio gli aspetti salienti della società romana o la stessa storia degli eventi politico-militari. Una particolare attenzione è dedicata alle istituzioni amministrative e alle relazioni sociali, all’ideologia del potere, ai rapporti tra politica e religione. L’esposizione, che tiene conto dei recenti sviluppi del dibattito storiografico, è caratterizzata da citazioni tratte da documenti antichi ed è corredata di un’ampia bibliografia.

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    La civiltà degli ittiti XVII-XII secolo a. C.

    17.00

    Il regno ittita di Hatti ha dominato nel II millennio a.C. le regioni oggi corrispondenti alla Turchia e a parte della Siria. Questa realtà politica ha interagito strettamente con l’Egitto, l’Assiria, la Babilonia e i potentati micenei. Le molte tavolette rinvenute negli scavi nel corso di più un secolo di attività archeologica – in caratteri cuneiformi e in lingua ittita (indoeuropea), oltre che in accadico, di uso internazionale, e in hurrico e sumerico – forniscono molte notizie sulla storia politica del regno di Hatti, sulle sue relazioni internazionali, quali la guerra e la successiva pace con l’Egitto, sulla religione e sulla mitologia. Le evidenze archeologiche permettono inoltre di conoscere l’impianto urbanistico e i monumenti della capitale e di altri siti urbani di Hatti, oltre che la cultura materiale e la produzione artistica.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 196 con numerose foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2020 da Carocci

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    La croce e il giglio – Il ducato di Savona e la Francia tra XVI e XVII secolo

    23.00

    Il ducato di Savoia e la corona francese erano legati da molti vincoli fin dal medioevo. Si trattò di rapporti politici e dinastici, ma anche di relazioni economiche e scambi culturali. Le Alpi occidentali non costituirono mai una barriera, bensì una via di comunicazione tra i due Paesi. La posizione a guardia dei valichi accrebbe l’importanza strategica del ducato e a partire dal XVI secolo lo pose al centro della lotta tra la Spagna e la Francia per l’egemonia europea. Da quel momento i Savoia dovettero destreggiarsi fra le due monarchie, scegliendo di allearsi ora con l’una, ora con l’altra. Tra Cinque e Seicento i rapporti con la Francia furono quindi segnati dalla guerra o dall’alleanza. Questa divenne molto vincolante durante la reggenza di Madama Cristina e durò fino alle paci di Vestfalia (1648) e dei Pirenei (1659). Il volume si concentra su alcuni momenti di tali vicende, dando particolare spazio alla ricostruzione degli eventi politici e diplomatici.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 198

    Stampato nel 2019 da Carocci

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    La gestione del conflitto. Manuale per operatori sociali, mediatori e avvocati

    30.00

    Elena Giudice – Sabrina Ritorto

    Che sia interpersonale, interprofessionale o lavorativo, il conflitto è inevitabile: ecco perché si rivela importante sviluppare abilità personali e strategie relazionali per fronteggiarlo. Il volume, coniugando la teoria con la pratica, offre al lettore gli strumenti utili per l’agire quotidiano. In particolare, ciascun capitolo contiene casi stimolo che hanno lo scopo di supportare l’analisi critica delle situazioni che si incontrano ogni giorno ed esercizi per mettersi alla prova. Nella parte finale sono presentati alcuni ambiti di intervento nei quali le capacità di gestione del conflitto diventano dirimenti. Destinatari del manuale non sono solo i professionisti dell’aiuto o gli avvocati, ma anche tutti coloro che, nella loro vita, sperimentano il conflitto e desiderano imparare a trasformarlo in opportunità di crescita.

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