Tank Master Special12. I Semoventi Italiani su Scafo M

18.00

Andrea Tallillo

È un luogo comune scrivere dei corazzati italiani descrivendoli sbrigativamente come ‘mai adeguati ai tempi’. Questo è forse vero per i carri armati, mentre per i semoventi italiani su scafi ‘M’ il discorso è ben più ampio e contempla mezzi che erano veramente all’altezza delle circostanze. Solo la debolezza intrinseca della nostra industria pesante impedì una loro maggiore diffusione ed un più veloce stare al passo con le circostanze d’impiego. Dal punto di vista tecnico, se i vari scafi conservavano in genere i difetti di quelli di partenza (tranne che per gli M42 ed M43) i pezzi di bordo erano più che buoni ed in un paio di casi ottimi. La loro utilità fu tenuta in considerazione anche dalle FF.AA tedesche dall’autunno 1943 in poi, nell’ambito della difesa del fronte meridionale, su di un terreno che favoriva i mezzi dalla sagoma più raccolta e dal minore peso. Accanto ai semoventi, erano preziosi i mezzi-comando, ricavati in genere dagli stessi scafi e che si prestavano anche ad altri compiti. In questo Tank Master si è voluto riepilogare tutta la serie dei semoventi italiani più potenti dal punto di vista tecnico, limitando per motivi di spazio, la trattazione dell’uso operativo.

Brossura, 21 x 30 cm. pag. 144 riccamente illustrato con foto in bianco e nero e profili a colori

Stampato nel 2025 da Mattioli

DISPONIBILE DAL 20 LUGLIO

Disponibile su ordinazione

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Descrizione

Andrea Tallillo

È un luogo comune scrivere dei corazzati italiani descrivendoli sbrigativamente come ‘mai adeguati ai tempi’. Questo è forse vero per i carri armati, mentre per i semoventi italiani su scafi ‘M’ il discorso è ben più ampio e contempla mezzi che erano veramente all’altezza delle circostanze. Solo la debolezza intrinseca della nostra industria pesante impedì una loro maggiore diffusione ed un più veloce stare al passo con le circostanze d’impiego. Dal punto di vista tecnico, se i vari scafi conservavano in genere i difetti di quelli di partenza (tranne che per gli M42 ed M43) i pezzi di bordo erano più che buoni ed in un paio di casi ottimi. La loro utilità fu tenuta in considerazione anche dalle FF.AA tedesche dall’autunno 1943 in poi, nell’ambito della difesa del fronte meridionale, su di un terreno che favoriva i mezzi dalla sagoma più raccolta e dal minore peso. Accanto ai semoventi, erano preziosi i mezzi-comando, ricavati in genere dagli stessi scafi e che si prestavano anche ad altri compiti. In questo Tank Master si è voluto riepilogare tutta la serie dei semoventi italiani più potenti dal punto di vista tecnico, limitando per motivi di spazio, la trattazione dell’uso operativo.

Brossura, 21 x 30 cm. pag. 144 riccamente illustrato con foto in bianco e nero e profili a colori

Stampato nel 2025 da Mattioli

DISPONIBILE DAL 20 LUGLIO

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