Mettez le Feu au IIIe Reich! Unites Speciales, Commandos et Formations de Guerilla Britaniques 1939-1945

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Eric Denece

La Seconda Guerra Mondiale fu il vero banco di prova per quelle che oggi chiamiamo forze speciali. Sebbene tutte le parti in conflitto istituissero unità di commando, sabotaggio o guerriglia, furono gli inglesi a creare il maggior numero di unità, spesso le più originali. In effetti, l’esercito britannico ha sempre dimostrato un talento innato nel riunire soldati non ortodossi in formazioni speciali in tempo di guerra. Lo fece dall’estate del 1940 in poi contro la Germania in Europa e Nord Africa e contro il Giappone nel Sud-est asiatico, creando più di trenta forze speciali subordinate, allo stato maggiore o ai comandanti di teatro e incaricate di supportare i movimenti di resistenza, condurre operazioni strategiche di sabotaggio o difficili missioni di ricognizione e attacco a supporto delle operazioni militari. La loro forza variava notevolmente: alcune unità contavano meno di venti uomini, altre più di mille. Anche i loro metodi operativi erano molto diversi: a piedi, in aria, in acqua, motorizzate, ecc. Tuttavia, tutti avevano un obiettivo simile: condurre una guerra non convenzionale contro le potenze dell’Asse, in cui erano consentiti tutti i mezzi.

Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 208 riccamente illustrato con foto b/n e alcune foto a colori

Testo in lingua francese

Stampato nel 2025 da Histoire et Collections

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Eric Denece

La Seconda Guerra Mondiale fu il vero banco di prova per quelle che oggi chiamiamo forze speciali. Sebbene tutte le parti in conflitto istituissero unità di commando, sabotaggio o guerriglia, furono gli inglesi a creare il maggior numero di unità, spesso le più originali. In effetti, l’esercito britannico ha sempre dimostrato un talento innato nel riunire soldati non ortodossi in formazioni speciali in tempo di guerra. Lo fece dall’estate del 1940 in poi contro la Germania in Europa e Nord Africa e contro il Giappone nel Sud-est asiatico, creando più di trenta forze speciali subordinate, allo stato maggiore o ai comandanti di teatro e incaricate di supportare i movimenti di resistenza, condurre operazioni strategiche di sabotaggio o difficili missioni di ricognizione e attacco a supporto delle operazioni militari. La loro forza variava notevolmente: alcune unità contavano meno di venti uomini, altre più di mille. Anche i loro metodi operativi erano molto diversi: a piedi, in aria, in acqua, motorizzate, ecc. Tuttavia, tutti avevano un obiettivo simile: condurre una guerra non convenzionale contro le potenze dell’Asse, in cui erano consentiti tutti i mezzi.

Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 208 riccamente illustrato con foto b/n e alcune foto a colori

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