La Libia italiana

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Questo libro è dedicato a quei “santi, poeti, eroi, navigatori e trasmigratori” che, nella prima metà del XX secolo, giunsero in Tripolitania e Cirenaica, muovendo guerra alla Turchia, dalla quale quelle province dipendevano, trasformando la sabbia e le pietre del deserto in campi arati e rigogliosi. A partire dal 1938, grazie ad un piano voluto da Balbo, Governatore della colonia, iniziarono queste migrazioni di massa, un esercito di 20.000 persone che andavano a occupare i poderi agricoli libici. La loro storia è stata per troppi anni volutamente dimenticata e lo Stato italiano non li ha aiutati, permettendo al governo libico di privarli di ogni bene.

Brossura 17 x 24 cm. pag. 138 con diverse foto b/n

Stampato nel 2011 da IBN

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Descrizione

Daniele Lembo

Questo libro è dedicato a quei “santi, poeti, eroi, navigatori e trasmigratori” che, nella prima metà del XX secolo, giunsero in Tripolitania e Cirenaica, muovendo guerra alla Turchia, dalla quale quelle province dipendevano, trasformando la sabbia e le pietre del deserto in campi arati e rigogliosi. A partire dal 1938, grazie ad un piano voluto da Balbo, Governatore della colonia, iniziarono queste migrazioni di massa, un esercito di 20.000 persone che andavano a occupare i poderi agricoli libici. La loro storia è stata per troppi anni volutamente dimenticata e lo Stato italiano non li ha aiutati, permettendo al governo libico di privarli di ogni bene.

Brossura 17 x 24 cm. pag. 138 con diverse foto b/n

Stampato nel 2011 da IBN 

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