L’ appartenenza del sangue – Iconografia e comunicazione nell’araldica medievale tra Francia Inghilterra e Borgogna

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Iconografia e comunicazione nell’araldica medievale tra Francia, Inghilterra e Borgogna. Lo stemma è signatura rerum, immagine sublimata di un sistema e di una ideologia nuova, pertinente principalmente (ma non unicamente) a sovrani e feudatari. Nel presente studio, il leitmotiv sarà costituito dal sangue inteso come elemento comune non solo alla famiglia, agnatizia od orizzontale; sarà anche interpretato nel senso cavalleresco della cosiddetta “impôt du sang”, dovuta al sovrano dalla nobiltà denominata in seguito “d’épée”. L’appartenenza del sangue può tuttavia essere negata a fini ideologici e politici: si veda il caso della legge salica, per la quale l’unico modo di trasmettere l’ereditarietà del lignaggio anche come patrimonio morale da parte femminile diventa esclusivamente quello della cosiddetta dealbazione del sangue, il misterioso processo galattogeno che la medicina medievale riteneva avvenisse al momento del parto. Di contro, l’appartenenza del sangue può essere rivendicata attraverso l’affiliazione ad un determinato raggruppamento sociale, o clan. Il riferimento al sangue – dapprima a quello di Carlo Magno e poi a quello di San Luigi – si pone, inoltre, come uno dei fondamenti dell’idea sottesa alla sovranità, sia dal punto di vista istituzionale sia dal punto di vista simbolico. Un criterio parimenti applicato, per analogia, anche alle famiglie feudatarie che con la sovranità intrattengono rapporti diretti e personali.

Brossura, 15 x 21 cm. pag. 199 + 16 pagine fuori twsto con illustrazioni a colori

Stampato nel 2015 da Settimo Sigillo

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Stefano De Rosa

Iconografia e comunicazione nell’araldica medievale tra Francia, Inghilterra e Borgogna. Lo stemma è signatura rerum, immagine sublimata di un sistema e di una ideologia nuova, pertinente principalmente (ma non unicamente) a sovrani e feudatari. Nel presente studio, il leitmotiv sarà costituito dal sangue inteso come elemento comune non solo alla famiglia, agnatizia od orizzontale; sarà anche interpretato nel senso cavalleresco della cosiddetta “impôt du sang”, dovuta al sovrano dalla nobiltà denominata in seguito “d’épée”. L’appartenenza del sangue può tuttavia essere negata a fini ideologici e politici: si veda il caso della legge salica, per la quale l’unico modo di trasmettere l’ereditarietà del lignaggio anche come patrimonio morale da parte femminile diventa esclusivamente quello della cosiddetta dealbazione del sangue, il misterioso processo galattogeno che la medicina medievale riteneva avvenisse al momento del parto. Di contro, l’appartenenza del sangue può essere rivendicata attraverso l’affiliazione ad un determinato raggruppamento sociale, o clan. Il riferimento al sangue – dapprima a quello di Carlo Magno e poi a quello di San Luigi – si pone, inoltre, come uno dei fondamenti dell’idea sottesa alla sovranità, sia dal punto di vista istituzionale sia dal punto di vista simbolico. Un criterio parimenti applicato, per analogia, anche alle famiglie feudatarie che con la sovranità intrattengono rapporti diretti e personali.

Brossura, 15 x 21 cm. pag. 199 + 16 pagine fuori twsto con illustrazioni a colori

Stampato nel 2015 da Settimo Sigillo

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